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1 - Consultare un avvocato

È molto importante ottenere una consulenza legale indipendente quando vi trovate in qualche modo coinvolti in un procedimento penale. Le note informative spiegano come e in quali circostanze avete diritto a essere rappresentati da un avvocato e vi indicano come può esservi utile l’assistenza legale. La presente nota informativa generale spiega come trovare un avvocato e come pagare gli onorari se non siete in grado di sostenerle.

Come trovare un avvocato

In Belgio tutti gli avvocati sono iscritti all'Ordine nella circoscrizione giurisdizionale in cui ha sede il loro studio. A Bruxelles sono presenti due associazioni, una comprendente gli avvocati francofoni, l’altra quelli di lingua olandese.

L’Ordine degli avvocati di lingua francese e tedesca (O.B.F.G) comprende gli Albi della regione Vallone e l’Albo francese a Bruxelles.

Rientrano nell’Ordine denominato “Orde van de Vlaamse Balies” (O.V.B.) l’Albo olandese della capitale e gli Albi fiamminghi.

L’elenco dei legali è disponibile sull’elenco telefonico alfabetico o sulle pagine gialle, o anche in Internet (Il link si apre in una nuova finestrahttps://avocats.be o Il link si apre in una nuova finestrahttp://www.advocaat.be/). Gli avvocati specializzati nella difesa di imputati in tribunali penali sono reperibili mediante una ricerca specifica nella rubrica “diritto penale” ("droit pénal" in francese, “strafrecht” in olandese).

Potete anche trovare un avvocato nelle vostre vicinanze cercando per area o distretto giudiziario.

Anche la segreteria di ciascun Ordine di avvocati potrà fornirvi un elenco degli iscritti.

Infine potete contattare un avvocato che vi sia stato raccomandato, direttamente per posta elettronica, tramite lettera o telefonicamente.

Come pagare le spese gli onorari

Di norma, il pagamento delle spese di onorario è a vostro carico. Potrà esservi richiesto un anticipo sulle spese prima di qualsiasi intervento. Gli onorari non sono fissati per legge. Comunque, l’avvocato è tenuto a spiegarvi come calcola la sua parcella: tariffa oraria applicata in base al tempo impiegato per la vostra difesa o importo fisso per ogni tipo di servizio (consulenza, lettura del fascicolo, interrogatorio, ecc.).

Inoltre ci sono le spese sostenute per l’Ordine e le anticipazioni per gli oneri amministrativi giudiziari.

Se il vostro reddito non è sufficiente per sostenere le spese legali, potete richiedere il patrocinio legale gratuito al servizio competente del tribunale per coprire gli onorari. L’elenco degli uffici di ciascun distretto è disponibile in Internet:

Otterrete assistenza legale gratuita se ricevete un sussidio da un servizio di assistenza sociale, beneficiate del reddito minimo garantito per persone anziane, di un assegno sostitutivo dei redditi per disabili, se avete un figlio a carico che percepisce assegni familiari garantiti, se siete inquilino in una casa popolare, minorenni, insolventi (diritto fallimentare), in stato di arresto, se vi trovate in custodia cautelare e venite convocati mediante processo verbale,o se avete una malattia mentale.

L’agevolazione si applica anche se vivete soli e avete un reddito inferiore a € 860 o se il reddito totale degli adulti conviventi nel vostro nucleo familiare è inferiore a € 1 104 (più € 145,16 per ciascun componente a carico).

Ultimo aggiornamento: 24/05/2012

La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.

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2 – I miei diritti durante l’istruttoria e le indagini preliminari e prima che la causa sia portata in tribunale

Qual è lo scopo dell’istruttoria e delle indagini preliminari?

Servono a raccogliere prove per accertare se è stato commesso un illecito e a verificare le prove che potrebbero scagionare il sospetto o dimostrare l'insussistenza del reato.

Quali sono le fasi dell’istruttoria e delle indagini? Chi conduce ciascuna fase?

La polizia indaga sui reati e sui sospetti e raccoglie le prove.

Qualora ritenga che sussista un reato, informa il procuratore generale (Crown Prosecutor) che decide:

  • se archiviare la causa senza ulteriori azioni,
  • o proseguire le indagini direttamente (inchiesta),
  • o se nominare un giudice istruttore incaricato di indagare su un fatto specifico e non su una persona in particolare (indagine).

Il procuratore generale ha poteri meno estesi del giudice istruttore. Il giudice istruttore o il procuratore generale dirigono le indagini e danno istruzioni alla polizia che adempie agli obblighi di indagine stabiliti (interrogatori, perquisizioni, campioni di DNA, ecc.).

Una volta concluse le indagini

Se è in corso un’inchiesta ("indagine informativa") il procuratore generale può:

  • archiviare la causa senza ulteriori azioni;
  • proporre una transazione: ritiro della pubblica accusa (nessun processo penale) in cambio di una somma di denaro (classica procedura in caso di violazione del Codice della strada);
  • proporre una conciliazione, in caso di reati minori: nessun processo, ma l’autore deve risarcire la persona offesa e, se necessario, sottoporsi a cure o formazione;
  • citare il sospetto a un’udienza direttamente dinanzi al giudice che esamina i fatti di causa;
  • citare mediante processo verbale l’accusato in giudizio dinanzi a un tribunale che esamina la causa: per abbreviare i tempi del procedimento, la citazione viene notificata all’accusato mentre si trova in custodia cautelare (per un periodo massimo di 24 ore) o presso il procuratore generale.

Se invece ci sono gli estremi per un rinvio a giudizio, il fascicolo viene trasmesso al pubblico ministero, il quale presenta le istanze definitive. A questo punto l’accusato può accedere al fascicolo. Viene citato a comparire dinanzi alla Camera di consiglio dei giudici che, dopo aver esaminato il verbale redatto dal giudice istruttore, sentite le eventuali parti civili (parti lese), la requisitoria del pubblico ministero e l’arringa della difesa, può:

  • trasmettere il fascicolo al giudice istruttore per ulteriori indagini;
  • oppure, se le indagini sono concluse:
  • concedere la sospensione della sentenza laddove l’udienza pubblica potrebbe danneggiare l’accusato;
  • deliberare il ricovero in un istituto di assistenza sociale, se al momento in cui si sono verificati i fatti l’autore ha commesso il reato in stato di grave squilibrio mentale, tale da impedirgli di controllare le proprie azioni, e tale stato perdura;
  • trasmettere il fascicolo all'autorità giudiziaria competente (organi di polizia o tribunale penale); se ritiene che i fatti siano di competenza della corte d’assise, la Camera emette un’ordinanza per far trasmettere gli atti al procuratore capo, in quanto solo la sezione penale può investire di una causa la corte d’assise.

Il diritto di impugnazione dell’accusato, limitato a determinati aspetti procedurali, va esercitato dinanzi alla sezione penale.

Durante le indagini, il giudice istruttore può emettere un mandato di arresto se si verificano alcune condizioni:

  • sussistenza di gravi indizi di colpevolezza;
  • fattispecie che prevedono una pena di almeno un anno di reclusione;
  • e assoluta necessità di pubblica sicurezza.

Se la pena massima applicabile non supera quindici anni di reclusione, può essere emesso un mandato di arresto solo se vi sono gravi motivi per ritenere che vi sia un pericolo di fuga, reiterazione del reato o elusione della giustizia, occultamento di prove o collusione con terzi.

L’accusato comparirà dinanzi alla Camera di consiglio dei giudici entro cinque giorni dall’emissione del mandato di arresto, e in seguito con cadenza mensile finché le indagini non sono concluse (ogni tre mesi nel caso di reato considerato minore per legge).

I miei diritti durante le indagini preliminari

Stato di fermo e interrogatorio della polizia (1)

In quali circostanze posso essere fermato dalla polizia e per quanto tempo?

Potete essere fermati nel caso di un reato o un illecito scoperti sul fatto o subito dopo essere stati commessi, o su richiesta del pubblico ministero o del giudice istruttore se vi sono gravi indizi di colpevolezza. Lo stato di fermo non può durare più di 24 ore.

Posso essere perquisito?

Sì, al momento dell’arresto o se vi è motivo di ritenere che abbiate un’arma o un oggetto pericoloso, e se vi sono rischi per la sicurezza e l’ordine pubblico.

La polizia può entrare in casa mia?

Sì, nel caso in cui il reato venga scoperto sul fatto o subito dopo essere stato commesso, o con il vostro consenso.

Il mio ufficio o la mia automobile possono essere perquisiti?

Sì, analogamente alla vostra abitazione. Tuttavia, alcuni posti sono inviolabili e altri godono di una speciale tutela: in tal caso la perquisizione richiede una procedura speciale (uffici di diplomatici, parlamentari, sedi in cui sono custoditi segreti professionali, ecc.).

La vostra auto può essere perquisita se vi è motivo di ritenere che sia stata usata per commettere un reato, per trasportare ricercati, documenti o prove incriminanti od oggetti considerati pericolosi per la sicurezza e l’ordine pubblico.

Posso contattare un parente, un amico, un medico o la mia ambasciata?

Se la polizia lo ritiene utile, o dietro vostra richiesta, sarete visitati da un medico. In questa fase, la polizia decide se consentirvi o meno di usare il telefono. Se siete minorenni, la polizia è tenuta a informare al più presto, per iscritto o verbalmente, i vostri genitori, il vostro tutore o la persona che si prende cura di voi.

Quali sono i miei diritti durante l’interrogatorio della polizia?

Avete il diritto di non rispondere e di non autoaccusarvi, ovvero di non collaborare a raccogliere prove a vostro carico.

All’inizio di un interrogatorio sarete informati sul fatto che:

  • potete chiedere che tutte le domande che vi vengono rivolte e le vostre risposte siano verbalizzate esattamente come sono state formulate;
  • potete chiedere di mettere in atto un particolare provvedimento o di sentire un determinato teste;
  • le vostre dichiarazioni possono essere utilizzate come prove in aula.

Potete utilizzare i documenti in vostro possesso, purché questo non comporti un ritardo dell’interrogatorio. Durante l’interrogatorio o in seguito, potete chiedere che tali documenti siano allegati al verbale di udienza o depositati presso la cancelleria del tribunale.

Al termine dell’interrogatorio, vi verrà consegnato il verbale da leggere, a meno che chiediate che ve ne sia data lettura. Vi verrà chiesto se apportare correzioni o aggiunte alle vostre dichiarazioni.

Se desiderate parlare in una lingua che non è quella del procedimento, sarà utilizzato un interprete giurato e le vostre dichiarazioni saranno trascritte nella vostra lingua, oppure vi verrà chiesto di scriverle di vostro pugno. Se l’interrogatorio si svolge con l'ausilio di un interprete, saranno indicate le sue generalità e qualifiche.

Sarete informati che potete ottenere gratuitamente una copia del verbale di interrogatorio.

Saranno richieste informazioni sul mio certificato penale?

I servizi della polizia hanno accesso al casellario giudiziale centrale.

Posso farmi assistere dal mio avvocato?

Nelle 24 ore di custodia cautelare non potete farvi assistere dal vostro avvocato agli interrogatori e non potete incontrarlo.

Indagine informativa (2)

Le indagini sono svolte dal procuratore generale (Crown Prosecutor). La fase di indagine preliminare informative è inquisitoria, ovvero segreta, scritta e ex parte.

Cosa può fare il procuratore generale nella fase di indagine informativa?

Salvo eccezioni legali, le misure di indagine informativa escludono la coercizione e non possono pregiudicare diritti individuali e la libertà personale. In determinate condizioni possono essere sequestrati i beni di proprietà.

Il procuratore generale può, tra l’altro:

  • recarsi sulla scena dei fatti;
  • interrogare sospetti o testimoni o farli interrogare dalla polizia;
  • far arrestare qualcuno per 24 ore (tranne nel caso in cui l’illecito venga scoperto sul fatto o subito dopo essere stato commesso);
  • far eseguire un’analisi del DNA con il consenso del sospetto;
  • intercettare e sequestrare posta (ma non aprirla);
  • ottenere informazioni bancarie, in determinate condizioni;
  • eseguire perquisizioni nel caso in cui l’illecito venga scoperto sul fatto o subito dopo essere stato commesso, o con il consenso della persona che effettivamente utilizza i locali interessati;
  • utilizzare particolari metodi di perquisizione che possono risultare molto invasivi.

Cosa posso fare se un provvedimento nella fase di indagine informativa viola i miei diritti?

Potete chiederne la revoca con una domanda motivata e l’applicazione del procedimento sommario, se per esempio i vostri beni sono stati sequestrati come elementi probatori. Il procuratore generale deve adottare una decisione entro 15 giorni. In mancanza di risposta o in caso di rifiuto, potete presentare ricorso alla sezione penale.

In tal caso potete anche chiedere al procuratore generale di autorizzare l’ente centrale incaricato di sequestri cautelativi di vendere i vostri beni o di restituirli in cambio di una garanzia.

Posso accedere al fascicolo?

Diversamente dal regime istruttorio, non ci sono regole particolari riguardanti la comunicazione in toto o in parte del fascicolo alle parti interessate durante la fase di indagine informativa. Potete chiedere di accedere al fascicolo al procuratore generale, che ha facoltà di accogliere o respingere la richiesta.

Posso influenzare l’esito del procedimento?

No. Solo il Procuratore generale può decidere di archiviare la causa senza ulteriori azioni, nominare un giudice istruttore, citarvi o invitarvi per iscritto a comparire dinanzi al tribunale per l’udienza sui fatti di causa, oppure offrirvi una soluzione alternativa per concludere l’azione penale (accordo o mediazione, nel qual caso non ci sarà un processo se pagate un’ammenda o vi conformate alle condizioni imposte al momento dell’accordo).

Istruttoria (3)

Le indagini si svolgono sotto la direzione e l’autorità del giudice istruttore, nominato dal procuratore generale, o per iniziativa della presunta parte lesa con un’azione risarcitoria in un procedimento penale.

Cosa può fare il giudice istruttore?

Può avvalersi, oltre che di tutte le misure a disposizione del procuratore generale, di misure coercitive di natura sostanziale: emissione di un mandato di arresto, intercettazioni telefoniche, attuazione di perquisizioni senza consenso, anche con metodi particolari più estesi, ecc.

Devo essere interrogato dal giudice istruttore?

L’interrogatorio del giudice istruttore è obbligatorio solo se è stato emesso un mandato di arresto.

Il giudice deve informarmi se devo rispondere di un’accusa?

In linea di principio, il giudice deve incriminarvi se ci sono prove evidenti della vostra colpevolezza. Sarete incriminati dopo un interrogatorio o tramite comunicazione scritta; in tal modo avrete il diritto di richiedere l’accesso al fascicolo e eventuali indagini supplementari.

Il giudice può controllare le mie telefonate?

Sì, nel rispetto di determinate condizioni giuridiche molto specifiche.

Posso oppormi a una perquisizione?

Se il giudice ha firmato un mandato di perquisizione, la vostra abitazione può essere perquisita in un orario compreso, salvo accordi diversi, tra le 5.00 e le 21.00.

Il giudice può costringermi fisicamente a farmi prelevare un campione di DNA?

Sì, in determinate condizioni.

Cosa posso fare se un’indagine viola i miei diritti?

Potete chiedere l’applicazione del procedimento sommario (v. Indagine informativa).

Posso accedere al fascicolo durante le indagini?

Se siete accusati, ma non in stato di fermo, potete chiedere di accedere al fascicolo presentando una domanda al giudice istruttore, che può negarvi l’accesso ma deve indicare i motivi del rifiuto. In mancanza di risposta da parte del giudice o in caso di rifiuto, potete presentare ricorso alla sezione penale.

Posso chiedere di eseguire determinate indagini?

Sì, che vi troviate o meno in custodia cautelare. A tal fine occorre presentare una richiesta. Il giudice istruttore può rifiutare, se non considera il provvedimento indispensabile per la ricerca della verità o ritiene che possa nuocere alle indagini. Potete impugnare la decisione al riguardo.

Caso specifico: custodia cautelare (4)

Come deve svolgersi l’interrogatorio dinanzi al giudice?

L'interrogatorio prima dell’emissione di un mandato di arresto deve svolgersi entro 24 ore da quando siete fermati; in caso contrario il mandato di arresto è nullo. L’interrogatorio deve prevedere in particolare la possibilità di emettere un mandato, e verte sui fatti in questione.

Il vostro legale non può essere presente.

Posso essere interrogato dal giudice successivamente?

Potete richiedere un interrogatorio sommario. È l’unico caso in cui il vostro avvocato può essere autorizzato a presenziare.

Quando posso conferire con il mio avvocato?

Dopo il primo esame da parte del giudice istruttore.

Posso contestare la legalità o i motivi del mandato di arresto?

Non potete impugnare la decisione di emissione del mandato di arresto nei vostri confronti.

Entro cinque giorni dall’emissione del mandato di arresto comparirete dinanzi alla Camera di consiglio dei giudici. Il giorno precedente avrete avuto accesso al fascicolo. Il vostro avvocato o voi stessi potete chiedere il vostro rilascio.

Il vostro legale può eccepire un’irregolarità nel mandato solo al momento della prima comparsa dinanzi alla Camera di consiglio dei giudici (e in appello). Se il mandato di arresto è confermato, avete il diritto di impugnazione. Comparirete dinanzi alla sezione penale entro 15 giorni. Se questi termini non vengono rispettati, sarete rilasciati immediatamente.

La conferma di custodia cautelare è valida solo per un mese (o tre). A ogni udienza potete contestare la rilevanza del mandato di arresto e/o i seri indizi di colpevolezza. Il fascicolo sarà a vostra disposizione due giorni prima di ciascuna audizione.

Posso comunicare con terzi mentre mi trovo in carcere?

Potete sempre comunicare con il vostro legale.

Tuttavia, il giudice istruttore può vietarvi di comunicare con qualsiasi altra persona, per un massimo di tre giorni.

Quando posso essere rilasciato?

In qualsiasi momento dal giudice istruttore, o mediante decisione del tribunale inquirente quando comparite in aula. Il rilascio può essere soggetto a condizioni o a una cauzione.

Vengo da un altro paese. Devo essere presente durante le indagini?

Se vi è pericolo che si possa eludere la giustizia può essere emesso un mandato di arresto. Il giudice istruttore o il tribunale inquirente possono rilasciarvi su cauzione. Recupererete la somma versata se comparirete a tutte le fasi del procedimento.

Se vi è consentito rimanere in libertà, vi verrà chiesto di presentarvi alle udienze, in linea di principio dinanzi al tribunale competente nel merito della causa. Il giudice istruttore può subordinare il rilascio su cauzione alla condizione che non lasciate il paese. Tali condizioni possono essere prorogate trimestralmente. Potete opporvi alle condizioni che vi sono state imposte dinanzi alla Camera di consiglio dei giudici.

Chiusura delle indagini (5)

Cosa posso fare se le indagini si protraggono?

Dopo un anno, potete presentare una domanda motivata affinché la causa sia trasmessa alla sezione penale che esaminerà la conduzione delle indagini.

Le accuse possono essere modificate durante il processo?

Il procuratore generale legge il fascicolo trasmesso dal giudice e specifica i capi per i quali l'accusato dev'essere rinviato a giudizio. Può anche chiedere il non luogo a statuire o invitare il giudice a svolgere determinate indagini supplementari. In questa fase il procuratore generale può anche cambiare l'inquadramento penale, così come può farlo la Camera di consiglio dei giudici che decide sull’esito della causa.

 

Posso dichiararmi colpevole all'udienza rispetto a tutti o ad alcuni capi di imputazione?

No, vi è la presunzione di innocenza fino al giudizio finale da parte di un tribunale che esamina il merito della causa.

Come si conclude la causa?

La Camera di consiglio dei giudici decide, dopo aver sentito la relazione del giudice istruttore, sentite le eventuali richieste di indennizzo nel procedimento penale, il pubblico ministero e la difesa:

  • di rinviare l’accusato a giudizio presso il tribunale competente;
  • di dichiarare il non luogo a statuire;
  • di concedere la sospensione della sentenza: si considerano appurati i fatti ma non viene emessa una sentenza; il giudice fissa un periodo un periodo di libertà condizionata, che può essere soggetto al rispetto di determinate condizioni;
  • di applicare la legge in materia di sicurezza sociale (ricovero).

Quali sono i miei diritti durante tale fase?

Potete leggere il vostro fascicolo e fotocopiare documenti prima dell’udienza dinanzi alla Camera di consiglio dei giudici. Potete anche chiedere di svolgere ulteriori indagini. Se il giudice istruttore rifiuta di svolgerle, potete presentare ricorso alla sezione penale.

Posso presentare ricorso?

Non potete presentare ricorso contro il rinvio a giudizio, salvo in caso irregolarità, omissione o motivo di nullità riguardante parte delle indagini, l’ottenimento di prove o l’ordinanza di rinvio a giudizio, o se indicate un motivo di inammissibilità o di conclusione dell'azione penale.

Posso essere accusato di un reato se sono già stato perseguito per lo stesso reato in un altro Stato membro dell’Unione europea?

In linea di principio no.

Ultimo aggiornamento: 24/05/2012

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3 – I miei diritti in tribunale

Dove si svolgerà il processo?

  • La polizia è competente per i reati meno gravi (passibili di ammenda tra € 1 e € 25 (violazioni del Codice rurale, ecc.) e per tutte le infrazioni al Codice della strada (incidenti mortali, ecc.).
  • La sezione penale è competente per gli illeciti o i reati depenalizzati per legge (ai quali si applicano direttamente le attenuanti).
  • La corte d’assise è competente per i reati più gravi (ai quali non è possibile o auspicabile applicare attenuanti).

Il processo sarà pubblico?

In linea di principio, il processo è pubblico e si svolge in un'aula accessibile a chiunque (spettatori, giornalisti), salvo impedimenti per motivi di sicurezza.

Se siete vittima di un reato sessuale (stupro, ecc.), potete chiedere al tribunale di tenere l’udienza a porte chiuse, ovvero di limitare l’accesso all’aula alle persone coinvolte.

Se il procedimento riguarda un accusato che non è responsabile delle sue azioni in quanto affetto da gravi disturbi mentali, questi può chiedere che l’udienza si svolga a porte chiuse, richiesta alla quale il pubblico ministero può opporsi.

Chi emetterà la sentenza?

Giudici professionisti per il tribunale di polizia o la sezione penale. Nella corte d'assise, invece, 12 giurati decideranno da soli se l'accusato è colpevole. In seguito stabiliranno la pena insieme a tre giudici.

Le accuse possono essere modificate durante il processo?

I fatti di cui siete accusati possono essere trattati in modo diverso dal pubblico ministero e dal giudice. Per esempio, se avete infranto il finestrino di un'auto, il pubblico ministero può accusarvi di tentato furto anche se di fatto intendevate solo rompere il vetro. Il tribunale può fare altre considerazioni e tener conto dei danni arrecati. Tuttavia, deve informarvi in merito di modo che possiate difendervi su queste nuove basi.

Che cosa succede se mi dichiaro colpevole di alcune o tutte le accuse durante il processo?

La pena non viene automaticamente ridotta.

Quali sono i miei diritti durante il processo?

Devo essere presente in aula? Devo essere presente per tutto il processo?

Potete sempre essere rappresentati da un avvocato. In casi eccezionali, dovrete comparire di persona se il tribunale ritiene necessario convocarvi con un atto di citazione che deve pervenirvi prima dell’udienza.

Il processo può svolgersi senza di me?

Se non siete presenti e non siete rappresentati da un avvocato per rispondere alle accuse, il processo si svolgerà senza di voi e sarete giudicati in absentia.

Se vivo in un altro Stato membro posso partecipare in videoconferenza?

No.

Mi verrà fornito un interprete se non capisco la lingua parlata in aula?

Sì.

Devo nominare un legale?

No, tranne che in corte d’assise.

Mi verrà fornito un avvocato?

Sì, in determinate condizioni (cfr. la Il link si apre in una nuova finestraNota informativa 1).

Posso cambiare il mio avvocato?

Sì, anche senza indicare il motivo.

Posso parlare durante il processo?

Sì.

Devo parlare al processo?

Non siete tenuti.

Quali sono le conseguenze se non dichiaro il vero durante il processo?

Avete il diritto di non autoincriminarvi e di condurre la vostra difesa come ritenete opportuno. Avete anche il diritto di non rispondere.

Quali sono i miei diritti riguardo alle prove contro di me?

Posso contestare le prove presentate a mio carico?

Sì.

In che modo?

Chiedendo al giudice all’udienza di eseguire ulteriori indagini.

Perché

Per dimostrare l'infondatezza dell'accusa.

Che tipo di prove posso presentare a mio favore?

Presentazione di documenti di qualsiasi tipo, richiesta di parere di un secondo perito, audizione di un nuovo testimone, ecc.

Posso usare un investigatore privato per ottenere prove a mio favore?

Sì.

Tali prove sono ammissibili?

Sì.

Posso citare testimoni perché depongano a mio favore?

Sì.

Io o il mio avvocato possiamo porre domande ad altri testimoni citati nella causa?

Sì, attraverso la polizia o il giudice.

Io o il mio avvocato possiamo contestare le loro dichiarazioni?

Sì.

Verranno prese in considerazione le informazioni relative al mio certificato penale?

Sì.

  • Quale tipo di informazioni?

Precedenti condanne.

  • In quali circostanze? In quale fase?

Questo consente di raddoppiare la pena massima e può impedire di applicare misure a vostro favore.

  • Verranno prese in considerazione le condanne precedenti in un altro Stato membro?

Sì, possono essere trasmesse al giudice.

Che cosa succede alla fine del processo?

Come può concludersi il processo?

  • L’azione legale può essere dichiarata inammissibile, qualora non sia stata rispettata una norma importante. Tuttavia, può svolgersi un nuovo processo.
  • Assoluzione, per insufficienza di prove che dimostrino la vostra colpevolezza al di là di ogni ragionevole dubbio.
  • Condanna.

In caso di condanna, il giudice ha 5 opzioni, a seconda della natura del reato e dei vostri precedenti penali:

  • pena detentiva;
  • servizi di pubblica utilità: svolgimento entro un anno di lavoro non retribuito di pubblica utilità, commutabile altrimenti in pena detentiva o pecuniaria;
  • ammenda;
  • rinvio di esecuzione della condanna o sospensione della sentenza, con o senza condizioni (non commettere altri reati, seguire una formazione, non frequentare determinate aree, ecc.) per un periodo da 1 a 5 anni;
  • semplice dichiarazione di colpevolezza.

Qual è il ruolo della persona offesa dal reato durante il processo?

La parte lesa può intervenire sui fatti che la riguardano e chiedere un risarcimento economico.

In che modo?

Verbalmente o con una richiesta scritta.

In quale fase?

All’udienza, subito dopo aver risposto alle domande del giudice.

Per ulteriori informazioni consultare le note informative sui diritti della persona offesa dal reato.

Link correlati

Il link si apre in una nuova finestraIndirizzi dei tribunali

Il link si apre in una nuova finestraSito del Ministero della Giustizia

Il link si apre in una nuova finestraIndirizzi dei penitenziari

Ultimo aggiornamento: 24/05/2012

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4 – I miei diritti dopo l’emissione della sentenza

Posso presentare ricorso?

Posso presentare ricorso contro la sentenza/decisione emessa nel procedimento di impugnazione della pena?

Una sentenza pronunciata in vostra assenza o se non siete rappresentati da un avvocato viene emessa in contumacia. Esiste uno specifico diritto di ricorso, la domanda di annullamento, che è sempre garantito. È inoltre possibile proporre appello.

Se siete presenti in aula, la sentenza viene emessa a seguito a un contraddittorio tra le parti. Il diritto di ricorso è l’impugnazione, che viene garantita solo se la sentenza è emessa da un tribunale. Non esiste impugnazione, dunque, per le sentenze della corte d’appello e della corte d’assise.

In che modo? In quale sede?

Se vi trovate in custodia cautelare, la domanda di annullamento della sentenza e l’impugnazione possono essere presentate alla cancelleria del tribunale presso il penitenziario. Se siete a piede libero, la domanda di annullamento della sentenza viene redatta con l’assistenza di un ufficiale giudiziario, mentre l’impugnazione va presentata presso la cancelleria del tribunale che ha emesso la sentenza.

Entro quali termini?

L’impugnazione deve avvenire entro 15 giorni.

  • Il termine per la domanda di annullamento decorre dal giorno successivo a quello in cui l’accusato riceve comunicazione scritta della decisione (notificazione).
  • Il termine di impugnazione decorre dal giorno successivo all'udienza in cui è stata emessa la sentenza.

Quali sono i motivi di impugnazione?

Disaccordo sui fatti che sono stati dichiarati appurati o sui fondamenti giuridici.

Cosa succede se presento ricorso?

Cosa succede se mi trovo in carcere quando presento ricorso?

Se avete impugnato la sentenza nella causa per la quale siete stati fermati e vi è stata inflitta una pena detentiva, resterete in carcere fino alla pronuncia di una nuova decisione. Durante il nuovo procedimento potete presentare domanda di libertà provvisoria su cauzione.

Se siete trattenuti per altri motivi, l’impugnazione non incide sulla vostra situazione in carcere.

Quando tempo ci vorrà perché il ricorso venga esaminato?

La domanda di annullamento della sentenza viene esaminata entro 15 giorni dalla presentazione se siete in libertà, e entro 3 giorni se vi trovate in custodia cautelare. La decisione sull’impugnazione è adottata non oltre 60 giorni dalla presentazione del ricorso.

Potrò presentare nuove prove in sede di impugnazione?

Sì.

Quali norme sono applicabili?

Si applicano le stesse norme vigenti in primo grado (cfr. la Il link si apre in una nuova finestraNota informativa 3).

Cosa succede all’udienza in appello?

Il giudice verifica anzitutto se il ricorso è stato presentato entro i termini, poi riesamina i fatti controversi e la pena da infliggere.

Cosa può decidere il tribunale?

Cosa avviene se il ricorso viene accolto/respinto?

Se la domanda di annullamento della sentenza o il ricorso sono accolti, vi sono due scenari possibili:

  • il procedimento viene dichiarato inammissibile e siete assolti, il che significa che sarete immediatamente rilasciati se vi trovate in stato di fermo;
  • la pena viene ridotta.

Se il ricorso è respinto:

  • in caso di domanda di annullamento della sentenza, la condanna sarà mantenuta ma non potrà essere in alcun caso aggravata;
  • nel caso di un ricorso, la condanna può essere mantenuta o aumentata.

È possibile proporre ricorso presso un altro tribunale o un tribunale di grado superiore?

È possibile impugnare dinanzi alla corte d’appello la decisione emessa da un tribunale a seguito di una domanda di annullamento di una sentenza. Contro una decisione emessa in secondo grado può essere proposto ricorso per cassazione entro il termine di 15 giorni dinanzi alla Corte di cassazione, facendo una dichiarazione alla cancelleria della corte d’appello. L’esecuzione della condanna non viene sospesa.

In che circostanze?

Un ricorso per cassazione è giustificato solo nel caso di una violazione di legge o procedurale.

Se la prima sentenza risulta errata, ho diritto a un indennizzo?

Sì, se siete stati fermati in tale procedimento.

Di quale importo?

Un importo che risarcisca il danno sofferto a seguito della custodia cautelare.

In che modo?

Presentando una richiesta scritta al dipartimento federale di giustizia.

Se il ricorso è accolto, la sentenza a mio carico resterà sul mio certificato penale?

No.

Quando diventa definitiva la condanna?

Quando entro 15 giorni dalla notificazione di una condanna emessa in contumacia non è stata presentata domanda di annullamento della sentenza.

Se entro 25 giorni dalla condanna inflitta non è stato proposto ricorso da voi né dall’Ufficio del procuratore.

Sono cittadino di un altro Stato membro, posso essere espulso dopo il procedimento svolto in Belgio?

Sì.

Il trasferimento è automatico?

No, occorre in ogni caso il consenso del Belgio e dell'altro Stato membro.

In che circostanze?

  • Caso 1: per eseguire nel vostro paese d’origine la condanna non impugnabile emessa in Belgio, per periodi detentivi di almeno 6 mesi (cfr. anche: Il link si apre in una nuova finestraLa Justice de A à Z
    a) con il vostro consenso, solo se siete in possesso di un permesso di soggiorno in Belgio (cfr. Il link si apre in una nuova finestraConvenzione europea);
    b) senza il vostro consenso, se non siete più in possesso di un permesso di soggiorno in Belgio (cfr. Il link si apre in una nuova finestraConvenzione europea) o se siete i destinatari di un mandato di arresto europeo emesso in Belgio con garanzia di rientro nel vostro paese di origine.
  • Caso 2: senza il vostro consenso, per essere giudicati nel vostro paese di origine sulla base di un mandato europeo emesso dallo Stato membro di cui avete la cittadinanza. Se dovete ancora scontare la vostra pena qui, il Belgio può attendere il termine della pena per farvi trasferire nel vostro Stato membro, oppure può trasferirvi temporaneamente per il giudizio, con la garanzia che sarete fatto rientrare per scontare la pena belga in Belgio. Se avete qui la residenza abituale, potete chiedere al Belgio di trasferirvi a condizione che possiate rientrare per scontare la pena straniera in Belgio.
  • Caso 3: senza il vostro consenso, per essere giudicati nel vostro paese di origine sulla base di un mandato europeo emesso dallo Stato membro di cui avete la cittadinanza. Se dovete ancora scontare la vostra pena qui, il Belgio può attendere il termine della pena per farvi trasferire nel vostro paese di origine. Se avete qui la residenza abituale, potete chiedere al Belgio di rifiutare di eseguire il mandato per consentirvi di scontare la pena in Belgio anziché nel vostro paese di origine.

Posso proporre ricorso contro la decisione di espellermi dal paese?

Sì, tranne che nel caso di trasferimento volontario che vi sia stato concesso.

Nell’ambito di un rientro volto a farvi scontare la pena inflitta in Belgio nel vostro Stato membro di origine (caso 1), entro il termine di 60 giorni possono essere presentate dinanzi al Consiglio di Stato le domande di annullamento e sospensione di una sentenza, e al giudice per le procedure d’urgenza le domande di controllo giurisdizionale.

Nell’ambito dell’esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dal vostro paese di origine (casi 2 e 3), il giudice per le procedure d’urgenza esegue una verifica iniziale entro 15 giorni dall’arresto disposto dalla Camera di consiglio dei giudici. Entro 24 ore dalla sentenza emessa dalla Camera di consiglio dei giudici può essere proposto ricorso dinanzi alla sezione penale (cfr. la Il link si apre in una nuova finestraNota informativa 3). Entro 24 ore dalla decisione della sezione penale può essere proposto un ulteriore ricorso dinanzi alla Corte di cassazione.

Se sono condannato in Belgio, posso essere riprocessato per lo stesso reato?

No.

Informazioni sui capi d’accusa/sulla condanna

Le informazioni relative alla condanna e alle accuse correlate vengono iscritte sul mio certificato penale?

Sì.

Come e dove vengono conservate tali informazioni?

Vengono conservate in una banca dati nota come “Ufficio del casellario giudiziale”, gestita dal dipartimento federale di giustizia.

Per quanto tempo saranno conservati i dati?

Dopo 3 anni le condanne con pene inflitte dagli organi di polizia (da 1 a 7 giorni di reclusione, ammenda da 1 a 25 euro, prestazione di servizi di pubblica utilità da 20 a 45 ore) non compariranno più sul certificato estratto dal casellario giudiziale.

Le altre condanne sono registrate in maniera permanente. Tuttavia, è possibile rimuoverle con una procedura di riabilitazione.

I dati possono essere tenuti senza il mio consenso?

Sì.

Posso oppormi alla tenuta di tali dati?

No.

Chi ha accesso al mio certificato?

Le autorità giudiziarie e di polizia hanno accesso illimitato al casellario giudiziale.

Il casellario giudiziale non dovrebbe essere confuso con l’estratto dal casellario giudiziale, richiesto da alcune amministrazioni pubbliche o determinate entità (datore di lavoro, ecc.), che non riporta tutte le informazioni archiviate nel casellario. Per esempio, semplici dichiarazioni di colpevolezza, reclusione per non oltre 6 mesi e ammende fino a 500 euro o sanzioni comminate per violazioni al Codice della strada senza sospensione della patente per più di 3 anni non compariranno più dopo 3 anni e 25 giorni dalla data della condanna. Inoltre, una pena sospesa, sia semplice che con la libertà condizionata, non compare mai sull’estratto.

Ultimo aggiornamento: 24/05/2012

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5 – Reati minori

Come vengono gestite le violazioni minori al Codice della strada?

Se la polizia locale scopre una violazione al Codice della strada, può trasmettere un modulo al proprietario del veicolo interessato al fine di accertare l’identità del conducente al momento dei fatti. Il procuratore generale (Crown Prosecutor) può offrirvi l’opzione di evitare l’azione penale pagando, a mezzo di bonifico bancario, una somma di denaro alle autorità tributarie, di registro e demaniali.

Il pagamento di tale somma evita la convocazione a un procedimento dinanzi agli organi di polizia, che comporterebbe un’ammenda più elevata e ulteriori spese legali.

Tuttavia, accettando di versare tale somma implicitamente riconoscete la vostra colpa e responsabilità nei confronti di eventuali parti lese, qualora l'illecito da voi compiuto abbia arrecato danni a terzi.

Chi è competente per questo tipo di reati?

Spetta alle competenti autorità di polizia proporre una transazione. La divisione per le sanzioni penali dell'autorità tributaria gestisce gli aspetti contabili dei versamenti effettuati e informa il pubblico ministero dell’avvenuto pagamento.

Procedura

La transazione proposta viene trasmessa all’autore del reato con raccomandata o avviso di notifica emesso da un ufficiale di polizia. Il termine di pagamento varia da 15 giorni a 3 mesi, fino a 6 mesi in casi eccezionali.

Sanzioni previste

Se non pagate o respingete l’accordo proposto, il pubblico ministero cita l’accusato a comparire dinanzi al tribunale di polizia per ottenere la condanna a una sanzione (ammenda, reclusione, ritiro della patente) ai sensi di legge.

I cittadini di altri Stati membri vengono perseguiti per queste violazioni?

Sì.

In che modo?

L’ufficiale di polizia che scopre il reato propone la transazione.

Se viene rifiutata, può chiedere il versamento immediato dell’ammenda minima prevista dalla legge, pena la confisca immediata del veicolo.

Se la transazione non viene accettata, l’importo anticipato può essere rimborsato o portato in deduzione dopo l’adozione della decisione dell'organo di polizia.

Come vengono gestiti gli altri reati minori?

I comportamenti antisociali (parcheggi a pagamento, pulizia aree pubbliche) sono di competenza delle autorità distrettuali. In caso di mancato pagamento potete essere perseguiti dinanzi al giudice di pace competente.

In materia sociale e tributaria, sicurezza agli incontri calcistici, viaggi ferroviari e con altri mezzi di trasporto pubblico, autorità specifiche sono autorizzate all’esazione di multe amministrative. Sono esperibili diverse vie di ricorso dinanzi a tribunali civili.

Questo tipo di reato compare sul mio certificato penale?

Le violazioni al Codice della strada sono registrate nel casellario giudiziale. Le multe amministrative e le multe per violazione delle norme sul calcio non sono registrate nel casellario giudiziale.

Ultimo aggiornamento: 24/05/2012

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