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Sequestro dei beni durante un giudizio nei paesi dell'UE

Spagna
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Rete giudiziaria europea (in materia civile e commerciale)

1 Quali sono i vari tipi di provvedimenti?

Il diritto processuale civile (in sostanza, la Ley de Enjuiciamiento Civil – LEC (il codice di procedura civile)) costituisce la fonte primaria per i provvedimenti cautelari; tuttavia, altri provvedimenti sono definiti in leggi speciali.

Tra i provvedimenti previsti nel LEC (articolo 727) si annoverano i seguenti:

  1. L'embargo preventivo de bienes (sequestro conservativo), finalizzato a garantire l'esecuzione di sentenze che ordinano la consegna di somme di denaro o rendite, canoni di locazione e beni fungibili che possono essere liquidati per un determinato importo mediante l'applicazione di prezzi fissi.
  2. La intervención o la administración judiciales de bienes productivos, (amministrazione giudiziaria o amministrazione controllata di beni produttivi) quando si chiede una sentenza che ordini la consegna di detti beni, a titolo di proprietà, usufrutto o a qualsiasi altro titolo, che comporta un legittimo interesse nel mantenere o migliorare la produttività oppure quando è di fondamentale importanza garantire questi ultimi aspetti per l'efficacia della sentenza che verrà emessa a tempo debito.
  3. Il depósito de cosa mueble, (sequestro di un bene mobile) laddove la domanda principale intenda ottenere un ordine per la consegna di detto bene e quest'ultimo sia in possesso del convenuto;
  4. La formación de inventarios de bienes, (redazione di inventari dei beni) in conformità con le condizioni stabilite dall'organo giurisdizionale;
  5. La anotación preventiva de demanda (la registrazione preventiva di domande avviate in giudizio) quando si tratta di beni o diritti soggetti a registrazione nei registri pubblici;
  6. Otras anotaciones registrales, (altre annotazioni) nei casi in cui la natura pubblica del registro può contribuire alla realizzazione di un esito soddisfacente;
  7. L'orden judicial de cesar provisionalmente en una actividad (ordine di un organo giurisdizionale che impone un'interruzione provvisoria di un'attività); o un ordine che impone l'astensione temporanea dal comportarsi in un certo modo; oppure un divieto temporaneo che sospende o interrompe la fornitura di un servizio che veniva fornito;
  8. La intervención y depósito de ingresos (sequestro e confisca di entrate) ottenute attraverso un'attività considerata illecita e il cui divieto o la cui cessazione viene richiesta nella domanda principale, così come la consegna o il deposito di importi rivendicati a titolo di risarcimento per la proprietà intellettuale;
  9. Il depósito temporal de ejemplares de las obras u objetos (confisca temporanea di opere o di oggetti) presumibilmente prodotti in contrasto con le norme in materia di proprietà intellettuale e industriale, così come la confisca del materiale impiegato per la produzione degli stessi
  10. La suspensión de acuerdos sociales (sospensione di decisioni aziendali contestate), laddove l'attore o gli attori rappresentino almeno l'1 o il 5 per cento del capitale sociale, a seconda del fatto che la società convenuta abbia emesso titoli che, al momento dell'azione in giudizio, siano stati ammessi per la negoziazione su un mercato secondario ufficiale.

Oltre a questi provvedimenti, l'ultimo comma dell'articolo 727 del LEC consente al giudice di accordare altri provvedimenti non inclusi tra quelli precedentemente menzionati, il che significa che l'elenco non è esaustivo (per esempio quanto disposto all'articolo 762 LEC):

  1. qualsiasi altro provvedimento espressamente stabilito dalla legge per la tutela di determinati diritti oppure ritenuto necessario per garantire l'efficacia della tutela giurisdizionale che possa essere concessa nella sentenza che può essere emessa nel quadro del processo.

Al di fuori di questo sistema generale, vi sono altre disposizioni giuridiche in materia di tutela provvisoria, tra le quali le seguenti:

  1. procedimenti in materia di capacità di agire delle persone: l'articolo 762 del LEC consente all'organo giurisdizionale di adottare ufficialmente i provvedimenti ritenuti necessari dallo stesso al fine di tutelare la persona che si presume mancare di capacità o dei beni della stessa;
  2. procedimenti in materia di genitorialità, paternità e maternità: l'articolo 768 del LEC prevede provvedimenti per la tutela della persona e dei beni soggetti all'autorità di chiunque possa sembrare essere un genitore, nonché la concessione di alimenti provvisori a favore dell'attore, anche "inaudita altera parte" in caso di urgenza;
  3. tutela dei beni di una persona deceduta: potrebbe essere necessario porre sotto sequestro il patrimonio e i documenti del defunto, amministrare detto patrimonio, oppure accertare chi siano i parenti del defunto, tra gli altri provvedimenti (articoli da 790 a 796 del LEC).

Inoltre, esistono misure cautelari specifiche nell'ambito di normative speciali e tra queste e senza che questo riferimento sia esaustivo, possiamo citare le seguenti:

  1. Legge sulla proprietà intellettuale (Ley Propriedad Intelectual) – regio decreto legislativo 1/1996 del 12 aprile 1996 – articoli 138 e 141 (controllo e deposito delle entrate ottenute dall'intermediario dell'attività illecita in questione. sospensione dell'attività di riproduzione, di distribuzione e di comunicazione pubblica, sequestro degli esemplari prodotti, sequestro delle attrezzature, apparecchi e supporti materiali ecc.).
  2. Legge sui marchi. Legge 17/2001 sui marchi del 7 dicembre 2001 – articolo 61 (iscrizione preventiva della domanda nel Registro dei marchi).
  3. Legge 24/2015 sui brevetti (Ley de Patentes) del 24 luglio 2015 – articolo 11 (sospensione del procedimento di concessione del brevetto), articoli 117 e 127 e segg. (divieto di compiere azioni che violino il diritto del richiedente, sequestro e conservazione dei beni che possano danneggiare il diritto del titolare del brevetto, deposito cauzionale per eventuali danni e relative annotazioni sul registro).
  4. Legge fallimentare. Legge n. 22/2003, del 9 luglio. Articolo 48 ter (sequestro dei beni degli amministratori della società) e articolo 17 (garanzia dell'integrità del patrimonio tra l'altro).
  5. Legge 14/2014 sulla navigazione marittima (Ley de Navegación Maritíma) del 24 luglio 2014. Articoli 43, 470 e segg. (sequestro conservativo di navi).
  6. Legge 49/1960 sulla comproprietà (Ley de Propiedad Horizontal) del 21 luglio 1960. Articolo 7 (cessazione di attività vietate). Articolo 18 (sospensione di accordi adottati dall'assemblea generale dei comproprietari).

2 Quali sono le condizioni per l’adozione di tali provvedimenti?

2.1 La procedura

I provvedimenti vengono concessi dall'organo giurisdizionale avente competenza in materia o sul territorio. Si tratterà quindi dell'organo giurisdizionale adito oppure, qualora la causa non sia ancora stata avviata, dell'organo giurisdizionale che avrebbe competenza per decidere in merito al caso.

Si può presentare domanda di esecuzione di provvedimenti cautelari prima che venga depositata una domanda principale, a condizione che la loro natura non renda impossibile concederli (come nel caso della registrazione di domande) e a condizione che la legge non imponga la domanda in concomitanza con il deposito della domanda principale (come nel caso della interruzione di attività vietate oppure della sospensione degli accordi comunitari qualora il contenzioso riguardi proprietà orizzontali). A causa della loro natura eccezionale (solitamente, verrebbe trattata soltanto la domanda principale), deve trattarsi contemporaneamente di un caso di necessità e urgenza. Detti provvedimenti possono essere adottati senza audizione della controparte del procedimento (fatto salvo il diritto di opporsi ai provvedimenti una volta che questi sono stati concessi); tuttavia, i provvedimenti perdono di efficacia qualora la domanda principale corrispondente non venga presentata entro venti giorni della concessione degli stessi.

Come indicato in precedenza, tuttavia, di regola si presenta domanda di adozione dei provvedimenti contemporaneamente al deposito di una domanda principale. In questo caso, l'organo giurisdizionale dispone la preparazione di un fascicolo distinto per il provvedimento cautelare da trattare contemporaneamente alla causa principale, nel contesto della quale possono essere presentate e prodotte prove atte a ottenere il provvedimento in questione. La norma generale prevede che le parti siano convocate a un'udienza dinanzi all'organo giurisdizionale prima che i provvedimenti cautelari vengano adottati. In tale sede vengono rilasciate dichiarazioni e prodotte prove pertinenti alla questione se sia o meno necessario adottare i provvedimenti cautelari interessati; se del caso, viene valutata la garanzia da chiedere al ricorrente, per cautelarsi nel caso in cui la domanda sia respinta. Nonostante ciò, la parte che chiede il provvedimento può richiederne l'adozione senza che l'altra parte sia ascoltata, qualora presenti delle prove che dimostrano l'esistenza di motivi di urgenza o che l'audizione potrebbe compromettere il successo del provvedimento, ad esempio qualora vi sia il rischio di occultamento o di sperpero dei beni del debitore. In questo caso, il danneggiato può opporsi dopo che il provvedimento è stato adottato.

Si può richiedere l'adozione di provvedimenti dopo l'avvio della causa o durante un appello, anche se tale domanda deve essere sostenuta da fatti o circostanze che ne giustificano la tempistica.

Nei casi in cui sia necessario l'intervento di un avvocato e di un pubblico ministero, il loro coinvolgimento è obbligatorio ai fini dell'adozione di provvedimenti cautelari. In caso di provvedimenti urgenti prima del deposito della domanda principale, la rappresentanza processuale non è necessaria (articoli 23 e 31 del LEC).

2.2 Le principali condizioni

Affinché un organo giurisdizionale possa concedere uno qualsiasi dei provvedimenti di cui sopra, si applicano le seguenti condizioni:

  1. rischi derivanti dal corso del tempo, o periculum in mora: questo è il caso costituito dal rischio di danni che l'attore potrebbe subire a causa di ritardi nel procedimento, che potrebbe compromettere l'esecuzione di quanto concesso nella sentenza o nella decisione che pone fine al procedimento. La parte che richiede l'adozione del provvedimento deve ritenere che, qualora i provvedimenti richiesti non vengano adottati, si possano verificare situazioni, durante il corso del procedimento, che potrebbero ostacolare o impedire l'efficacia della protezione eventualmente concessa nell'ambito di una decisione positiva. In ogni caso, non è opportuno concedere il provvedimento se la situazione che determina il rischio è stata sopportata dal richiedente per un lungo periodo di tempo, a meno che questi non adduca prove che spieghino le motivazioni per le quali non ha richiesto prima l'adozione del provvedimento;
  2. parvenza di buon diritto o fumus boni iuris: il richiedente deve indicare all'organo giurisdizionale le motivazioni che lo portano a esprimere un giudizio preliminare sull'adeguatezza della domanda principale a norma di legge. Tale prescrizione impone al richiedente di presentare i dettagli, le argomentazioni e le prove documentali sulle quali l'organo giurisdizionale possa basare un giudizio provvisorio e circostanziato, senza pregiudicare il merito della causa (dato che in Spagna i provvedimenti cautelari sono adottati dallo stesso organo che giudicherà poi il caso), a favore del fondamento della domanda principale, articolo 728, secondo comma, del LEC. Oltre alle prove documentali, sono ammessi altri tipi di prove (testimoni, esperti, dichiarazioni delle parti ecc.);
  3. garanzia: salvo quanto espressamente deciso diversamente, colui che richiede il provvedimento deve depositare una garanzia sufficiente a compensare, in maniera rapida ed efficace, i danni che l'adozione del provvedimento cautelare può causare alle attività del convenuto. Il giudice deve determinarne l'importo tenendo conto: a) della natura e del contenuto della domanda principale; b) della sua valutazione del fondamento della domanda con la quale si richiede il provvedimento; delle motivazioni a sostegno della sua idoneità o adeguatezza in relazione alla quantificazione del danno che i provvedimenti potrebbero causare;
  4. proporzionalità: questa prescrizione non è esplicitamente indicata nel LEC, tuttavia, noi riteniamo solitamente che la stessa integri le altre condizioni, dato che l'organo giurisdizionale concederà soltanto i provvedimenti strettamente necessari per raggiungere lo scopo di assicurare il procedimento presentato in relazione alla protezione provvisoria. Questa condizione deriva dai principi dello Stato di diritto e di minimo intervento nella sfera della libertà dell'individuo. Attraverso la costituzione, questi principi disciplinano l'intero sistema giuridico;
  5. complementarità; i provvedimenti cautelari seguono la natura del procedimento principale al quale sono collegati;
  6. variabilità: i provvedimenti cautelari possono essere modificati qualora vengano invocati e dimostrati fatti o circostanze che non potevano essere presi in considerazione al momento della concessione dei provvedimenti o entro il termine per presentare opposizione contro gli stessi.

3 Oggetto e natura dei provvedimenti

Quando si adotta un provvedimento cautelare l'intenzione è quella di fare sì o di coprire la possibilità che, nel corso di una causa in atto o futura, il convenuto possa essere obbligato a non effettuare determinate azioni in relazione ai suoi beni oppure a effettuarne altre. Si tratta di un tentativo di impedire al convenuto di effettuare azioni volte a impedire l'accesso ai propri beni e diritti, causando o consentendo danni a tali beni, oppure escludendo dalla portata della legge alcuni beni creando delle insolvenze in maniera da evitare l'esecuzione di qualsiasi possibile sentenza in merito agli stessi.

Nella legislazione spagnola, i provvedimenti cautelari possono essere adottati soltanto dagli organi giurisdizionali e non possono essere adottati da arbitri o mediatori; non esiste un numero specifico fisso per gli stessi; hanno natura attuativa (possono essere adottati solo attraverso la domanda presentata da una parte); fanno riferimento a un patrimonio, dal momento che riguardano i beni e i diritti del convenuto; il loro scopo è quello di garantire l'applicabilità di una eventuale decisione positiva; sono strumentali nel quadro della decisione da emettere nel contesto del procedimento principale.

Detti provvedimenti possono essere adottati in relazione a beni materiali e immateriali. Non hanno esclusivamente natura economica. I provvedimenti cautelari possono essere adottati per limitare i diritti personali.

Detti provvedimenti consentono l'adozione di ordini e divieti e, di conseguenza, possono contenere azioni da realizzare o non realizzare.

3.1 Quali tipi di beni possono essere oggetto di tali provvedimenti?

  1. I provvedimenti cautelari possono essere emessi in relazione a beni concreti e specifici, in relazione a qualsiasi cosa che possa essere quantificata in termini monetari, come ad esempio prodotti, canoni di locazione e rendite ottenuti da dette cose.
    Si può presentare domanda di sequestro di dette merci al fine di ottenere un diritto di recupero derivante da un obbligo generico nell'ambito del quale le cose dovute non sono individualizzate, ma sostituite da un importo di denaro specifico e valutabile mediante semplici operazioni matematiche.
    Beni mobili specifici sono depositati presso un depositario idoneo, designato dal giudice.
    Esiste anche la possibilità di sequestrare, depositare e confiscare somme di denaro. Esiste una distinzione tra il sequestro e la confisca di redditi derivanti da attività illegali e l'attuazione di tali azioni in merito a redditi derivanti da attività lecite, come ad esempio quelli derivanti dalla proprietà intellettuale.
  2. Un altro gruppo di provvedimenti che può essere adottato è rappresentato da atti che un organo giurisdizionale può concedere per quanto riguarda una domanda principale che è stata notificata nell'ambito di una domanda che non riguarda uno specifico bene.

Di conseguenza, esiste la possibilità di assoggettare beni produttivi a un intervento giudiziario o ad amministrazione controllata, quando si richiede una sentenza che ordini la consegna degli stessi a titolo di proprietario, usufruttuario o a qualsiasi altro titolo che comporti un legittimo interesse.

Si può anche richiedere la redazione di inventari dei beni, in conformità con le condizioni specificate dall'organo giurisdizionale.

Il deposito cautelare di una domanda principale è ammesso quando lo stesso si riferisce a beni o diritti soggetti a iscrizione in registri pubblici oppure ad altre iscrizioni presso registri nei casi in cui la natura pubblica del registro può contribuire all'ottenimento di un esito soddisfacente.

Infine, può essere imposto un ordine di un organo giurisdizionale che impone un'interruzione provvisoria di un'attività; l'astensione temporanea dal comportarsi in un certo modo, oppure un divieto temporaneo che sospende o interrompe la fornitura di un servizio che veniva fornito.

  1. L'ultimo gruppo di cose che possono essere interessate dai provvedimenti sono i materiali e gli oggetti collegati a un regime di esclusiva (in realtà in questo caso si tratta di una amministrazione controllata o di un intervento giudiziario in relazione ai beni utilizzati nella produzione di diritti di proprietà industriale e intellettuale).

Possono essere sospese anche le decisioni aziendali di qualsiasi tipo di azienda commerciale.

  1. Infine, nella legislazione spagnola vi è la possibilità di adottare una serie di provvedimenti non specificati a favore della tutela di alcuni diritti stabiliti dalla legge o ritenuti necessari per garantire l'efficacia della tutela giurisdizionale. Non viene specificato ciò che tali provvedimenti potrebbero influenzare e si tratta di provvedimenti di qualsiasi tipo, a condizione che siano necessari.

3.2 Quali sono gli effetti di tali provvedimenti?

  1. Il sequestro conservativo di merci, somme di denaro, redditi, prodotti quantificabili viene utilizzato per garantire un determinato saldo affinché il convenuto sia in grado di coprire i costi di un eventuale ordine ottenuto, in particolare nei casi in cui l'esecuzione della sentenza non avvenga volontariamente;
  2. il deposito di beni mobili può essere concesso solo quando la domanda prevede la consegna di un elemento specifico che è in possesso del convenuto;
  3. quando si concede l'amministrazione giudiziaria o l'amministrazione controllata, l'intenzione è quella di porre sotto tutela beni particolarmente produttivi al fine di evitare che una cattiva gestione porti a una diminuzione o alla scomparsa della rendita produttiva degli stessi;
  4. assoggettare beni strumentali al controllo da parte di amministratori comporta un controllo giudiziario, ma non priva il convenuto della capacità di gestire gli stessi; al contrario, l'amministrazione controllata comporta un ulteriore stadio nell'ambito del quale il curatore sostituisce il convenuto nell'ambito di detta gestione;
  5. una domanda che richiede la redazione di inventari può essere concessa in qualsiasi tipo di procedimento, qualunque sia il fine della stessa; l'unico requisito da soddisfare è che l'inventario sia necessario per garantire l'ottenimento di una decisione positiva; il giudice deve stabilire in modo chiaro i dettagli che questo deve contenere e le modalità per ottenere gli stessi;
  6. gli effetti del deposito cautelare di una domanda principale si estendono alla sfera procedurale connessa al procedimento nel quadro del quale essi sono concessi; esso mira a sospendere la tutela concessa dalla pubblicità dei registri e dalla pubblicazione in quanto il titolare del bene o del diritto iscritto nel registro ha la facoltà di trasmetterlo, tuttavia il terzo non può addurre il disconoscimento dell'oggetto dell'annotazione che lo interessa. Detto deposito cautelare può essere concesso nel quadro di tutti i tipi di procedimenti, fornendo protezione in ogni registro pubblico, come i registri delle proprietà e quelli commerciali;
  7. limiti temporanei alla condotta del convenuto: la disciplina degli stessi è sviluppata in leggi speciali distinte. Di conseguenza, detti limiti devono essere adottati in conformità con le disposizioni delle leggi pertinenti. Gli effetti degli stessi si estendono alla concessione di: un ordine che impone un'interruzione provvisoria di un'attività svolta dal convenuto; un ordine che impone l'astensione temporanea dal comportarsi in un certo modo; oppure un divieto temporaneo che sospende o interrompe la fornitura di un servizio che veniva fornito;
  8. sequestro, deposito e confisca di somme di denaro: in questo caso si tratta chiaramente di un provvedimento cautelare e costituisce un sequestro conservativo in quanto garantisce l'adempimento di una domanda principale con specifico contenuto economico. Detta misura consente la concessione di provvedimenti di sequestro e confisca di redditi derivanti da attività illecite. Detti provvedimenti non possono essere adottati separatamente, di conseguenza è necessario sia il sequestro sia la confisca. Qualora si intenda ottenere o uno o l'altra, si devono utilizzare i provvedimenti generici descritti in precedenza. Detto provvedimento può essere adottato per il deposito o la confisca di somme di denaro rivendicate come compenso per proprietà intellettuale; si tratta di diritti di autori a ricevere somme di denaro per il loro lavoro, che costituiscono una quota proporzionale dei redditi generati dalle diverse espressioni pubbliche che sono riconosciuti dalla legge in materia di proprietà intellettuale;
  9. deposito di materiali od oggetti subordinati a un regime esclusivo: si tratta di un provvedimento cautelare che ha le sue origini nel settore della tutela dei diritti di sfruttamento esclusivo concessi ai loro titolari da leggi speciali in materia di proprietà industriale e intellettuale. Si tratta di un provvedimento di amministrazione controllata specifico per l'oggetto al quale si applica l'ordine, ossia oggetti o materiali necessari per la produzione;
  10. sospensione di decisioni aziendali: le disposizioni di questo provvedimento dipendono dai requisiti necessari per l'applicazione dello stesso: 1 % del capitale sociale se la società ha emesso azioni che, al momento della domanda principale sono ammesse alla negoziazione su un mercato secondario ufficiale; oppure 5% del capitale sociale, quando non sia il caso. Questo provvedimento può essere applicato a tutti i tipi di società commerciale.

    3.3 Qual è la validità di tali provvedimenti?

    Solitamente i provvedimenti cautelari sono adottati in seguito a un'audizione del convenuto. Qualora il richiedente chieda e ritenga che sussistano motivi di urgenza, il giudice può concedere tali misure entro cinque giorni senza ulteriori procedimenti senza udire il convenuto. Una volta adottati, tali provvedimenti possono essere modificati qualora vengano invocati e dimostrati fatti o circostanze che non potevano essere presi in considerazione al momento della concessione dei provvedimenti o entro il termine per presentare opposizione contro la concessione degli stessi.

    Qualora la sentenza respinga la domanda principale del ricorrente, il giudice deve ordinare immediatamente la revoca del provvedimento, a meno che non sia presentata domanda contro detta revoca, tenendo conto delle circostanze del caso e in seguito a un aumento della garanzia.

    Qualora la domanda sia parzialmente accolta, dopo aver ascoltato la parte che ha proposto l'opposizione, il giudice deve decidere se revocare o mantenere il provvedimento.

    Qualora il rigetto della domanda principale sia confermato, dopo che è stata emessa una decisione definitiva, l'organo giurisdizionale revocherà i provvedimenti, di propria autorità, e la parte interessata dagli stessi potrà avviare una causa per i danni subiti (ciò vale anche nel caso di rinuncia all'esercizio dell'azione o di ritiro dal procedimento da parte dell'attore).

    Un altro caso nell'ambito del quale è possibile modificare i provvedimenti cautelari è quello in cui la domanda di applicazione degli stessi viene presentata prima del deposito della domanda principale e adottata senza audizione del convenuto. In questo caso, qualora il richiedente non rispetti il termine di legge di venti (20) giorni per depositare la domanda principale e detto termine scada, il provvedimento deve essere revocato immediatamente e il convenuto deve essere compensato per il danno subito, addebitando al richiedente le spese maturate in relazione al procedimento.

    Allo stesso modo, il provvedimento non può essere mantenuto in essere qualora la causa sia sospesa per un periodo superiore a sei mesi, per motivi imputabili al richiedente.

    Qualora venga ordinata l'esecuzione provvisoria di una sentenza, gli eventuali provvedimenti cautelari concessi, legati a tale esecuzione, devono essere revocati e sostituiti da provvedimenti di esecuzione, in modo tale che i provvedimenti inizialmente adottati come provvisori cambino la loro natura.

    Infine, il convenuto può chiedere che l'organo giurisdizionale sostituisca il provvedimento cautelare con una garanzia sufficiente ad assicurare l'efficace soddisfacimento della sentenza. Il giudice che ha adottato il provvedimento ha competenza sullo stesso e può fissare la garanzia che deve essere rilasciata in contanti o sotto forma di garanzia vera e propria.

    4 Esiste la possibilità di impugnare il provvedimento?

    Le norme procedurali prevedono la possibilità di presentare ricorso presso un organo giurisdizionale di grado superiore.

    Di conseguenza, è possibile presentare ricorso contro l'ordinanza che concede i provvedimenti, sebbene la presentazione di un simile ricorso non sospenda i provvedimenti in essere. Tuttavia, insieme a questa possibilità di ricorso, in ogni caso,

    il richiedente può ripresentare la propria domanda qualora le circostanze mutino rispetto a quelle esistenti al momento della domanda originaria.

    Non esiste alcun diritto di ricorso contro un ordine che concede l'adozione di provvedimenti cautelari senza audizione preliminare del convenuto, dal momento che la procedura corretta in questo caso è l'opposizione, che viene presentata dinnanzi al giudice che ha adottato il provvedimento cautelare. Rispetto all'atto che sancisce in merito a tale opposizione e se questa è respinta, il convenuto può proporre un ricorso in appello senza effetto sospensivo, lo stesso diritto di ricorrere in appello fa capo all'attore che richiede le misure cautelari in caso di rigetto totale o parziale dell'opposizione.

    Al contrario di quanto sopra descritto, non vi è alcun diritto di impugnazione quando un titolo viene concesso o negato.

    La preparazione e la motivazione del ricorso sono disciplinate semplicemente dalle norme generali (articolo 458). Qualora vi siano più ricorrenti in appello i limiti temporali per gli stessi sono calcolati individualmente.

    Come accennato in precedenza, nella procedura di adozione di provvedimenti cautelari, il deposito di un ricorso non ha effetto sospensivo: il giudice continuerà a emettere qualsiasi ordinanza ritenuta necessaria per l'adozione del provvedimento cautelare.

    Le decisioni che rifiutano i provvedimenti hanno priorità dinanzi alla corte d'appello; le date per la deliberazione, la votazione e la pronuncia della sentenza devono essere fissate il prima possibile.

    COSTI DEL PROCEDIMENTO PER RICHIEDERE LA MISURA CONSERVATIVA

    I costi sono a carico del soccombente, e quindi a carico della parte avversa rispetto a quella la cui domanda è stata accolta nella decisione. In sostanza, l'articolo 736 della LEC prevede che il convenuto sia condannato alle spese in caso di rifiuto (principio oggettivo), ma non esiste una previsione analoga nel caso di accordo relativamente alle misure. Pertanto relativamente alla stima delle spese esistono diversi pareri dottrinali e giurisprudenziali.

    Ultimo aggiornamento: 30/03/2023

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