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Assunzione delle prove

Croazia
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European Judicial Network
Rete giudiziaria europea (in materia civile e commerciale)

1 Onere della prova

1.1 Quali sono le norme sull’onere della prova?

Le norme riguardanti l'assunzione delle prove e la presentazione, selezione, raccolta, analisi e valutazione dei mezzi di prova nei procedimenti civili sono contenute negli articoli da 219 a 276 del codice di procedura civile (Zakon o parničnom postupku) (Narodne novine ("NN"; Gazzetta ufficiale della Repubblica di Croazia) nn. 53/91, 91/92, 112/99, 88/01, 117/03, 88/05, 2/07, 84/08, 96/08, 123/08, 57/11, 148/11 – testo consolidato, 25/13, 89/14 – decisione della Corte costituzionale della Repubblica di Croazia (Ustavni sud Republike Hrvatske), 70/19 e 80/22; nel prosieguo "ZPP").

In base alla norma generale, ciascuna parte deve esporre i fatti e addurre le prove che sono a fondamento della propria domanda o che consentono di contestare le dichiarazioni e le prove della controparte. In altri termini, nella raccolta dei fatti e nella presentazione delle prove il diritto procedurale (civile) croato fa prevalere il principio del diritto di essere sentiti.

Di conseguenza ciascuna parte deve dimostrare la veridicità delle dichiarazioni rese riguardo all'esistenza di fatti a suo favore, su cui si basano le sue istanze (e la sua opposizione alle istanze della controparte), se non diversamente previsto dalla legge.

In genere, il giudice è autorizzato ad accertare solo i fatti riferiti dalle parti e ad assumere soltanto le prove presentate dalle stesse. In via eccezionale e soltanto laddove presuma che le parti intendano far valere un diritto che non sono legittimate a esercitare, il giudice è autorizzato (e tenuto) ad accertare fatti non esposti dalle parti e ad assumere prove non presentate dalle stesse.

Qualora non riesca ad accertare un fatto alla luce delle prove addotte (articolo 8 dello ZPP), il giudice decide in merito all'esistenza del fatto applicando le norme sull'onere della prova.

1.2 Esistono norme che dispensano dal provare certi fatti? In quali casi? È possibile produrre prove per invalidare una determinata presunzione legale?

Con il termine "prova" si intende ogni fatto rilevante per la pronuncia di una decisione.

Non è necessario dimostrare i fatti esposti dalla parte dinanzi al giudice durante il procedimento. Tuttavia il giudice può chiedere di presentare prove che dimostrino tali fatti laddove ritenga che, nell'esporli, la parte intenda far valere un diritto che non è legittimata a esercitare (articolo 3, terzo comma, dello ZPP).

L'onere della prova viene meno anche per le norme giuridiche, cui si applica il principio secondo cui la conoscenza delle leggi da parte del giudice è presupposta (iura novit curia).

Non è inoltre necessario dimostrare fatti notori. Ciononostante è possibile dimostrare che un dato fatto non è notorio.

Non sono richieste prove per i fatti la cui esistenza è presunta per legge. Tuttavia può esserne dimostrata l'inesistenza, se non diversamente previsto dalla legge. Le norme sulle presunzioni relative (praesumptiones iuris) facilitano quindi l'assunzione delle prove, considerato che le parti che fondano la propria domanda su un fatto giuridicamente pertinente non sono tenute a dimostrarne direttamente l'esistenza. A tal fine, è sufficiente il riferimento a una norma giuridica di base inclusa in una presunzione relativa, mentre una parte che sostenga che detta norma giuridica di base non possa essere applicata a uno specifico caso sarà tenuta a dimostrarlo.

Tuttavia vi sono casi in cui la legge non ammette la prova dell'inesistenza di fatti presunti dalla legge (praesumptiones iuris et de iure). In tal caso il giudice è tenuto a concludere che il fatto giuridicamente pertinente esiste.

1.3 In quale misura il giudice deve essere convinto di un fatto per porlo a fondamento della sua decisione?

Compito del giudice è giungere a convinzione che i fatti su cui si basa l'applicazione della legge siano autentici o meno. Lo ZPP non contiene disposizioni esplicite sulla probabilità. Ciononostante, il grado di probabilità di un fatto dovrebbe aumentare in modo proporzionale all'importanza dell'azione da intraprendere, tenendo conto della fase del procedimento in cui è dibattuta e decisa una specifica questione procedurale e delle conseguenze procedurali nel caso in cui alcuni fatti vengano accertati o meno.

Secondo la norma generale della libera valutazione delle prove, il giudice decide, conformemente alle proprie convinzioni, quali fatti ritiene dimostrati in base a una valutazione attenta e coscienziosa di tutte le prove, presentate singolarmente e nel loro complesso, e tenendo conto degli esiti dell'intero procedimento.

2 Assunzione delle prove

2.1 L’assunzione delle prove avviene sempre su richiesta di parte o anche ad iniziativa del giudice?

Come affermato in precedenza, la procedura (civile) croata è prevalentemente inter partes. In altri termini, ciò significa che le parti possono raccogliere fatti e prove di loro iniziativa e il giudice può accertare fatti e assumere prove che non sono stati presentati dalle parti solo se ritiene che esse intendano proporre istanze inammissibili (articolo 3, terzo comma, dello ZPP).

Dopo lo svolgimento dell'udienza preparatoria, il giudice adotta una decisione che mette fine alla fase preprocessuale.

Se lo ritiene possibile alla luce delle circostanze del caso in esame, il giudice può mettere fine alla fase preprocessuale e tenere e concludere il processo in occasione dell'udienza preparatoria.

Se il giudice ritiene che non sia possibile mettere fine alla fase preprocessuale e tenere e concludere il processo in occasione dell'udienza preparatoria, elabora una pianificazione del procedimento.

Nella pianificazione del procedimento devono figurare:

  • una sintesi delle questioni di fatto e di diritto in esame;
  • i mezzi di prova per accertare i fatti in esame;
  • il termine per la presentazione delle ulteriori prove necessarie;
  • il termine entro il quale le parti devono presentare osservazioni scritte sugli elementi presentati dalla controparte e sulle constatazioni e conclusioni dei consulenti tecnici;
  • la data e l'ora della celebrazione del processo.

Se la celebrazione del processo richiede più udienze, il giudice consulta le parti prima di fissare le date e gli orari di tutte le udienze successive, cercando nel contempo di garantire che il procedimento abbia una durata ragionevole.

Il giudice adotta la pianificazione del procedimento mediante una decisione, pronunciata generalmente in occasione della prima udienza. Prima di adottare la decisione riguardante la pianificazione del procedimento, il giudice consente alle parti di formulare le proprie osservazioni al riguardo durante un'udienza.

In via eccezionale, se una delle parti non è presente all'udienza in cui viene discussa la pianificazione del procedimento, il giudice può definire la pianificazione del procedimento senza consultare la parte assente.

Nel corso del procedimento il giudice ha facoltà di modificare la pianificazione, a condizione che le parti abbiano avuto la possibilità di formulare osservazioni al riguardo. Se le modifiche apportate alla pianificazione non incidono sui termini relativi agli atti processuali delle parti, il giudice può modificare la pianificazione senza previa consultazione delle stesse.

2.2 Una volta accolta la richiesta di parte di assunzione delle prove, quali sono le fasi successive?

Il giudice decide quali prove assumere per accertare i fatti decisivi.

Se il giudice accetta i mezzi di prova proposti da una parte, procede di norma all'effettiva assunzione della prova.

Nelle controversie esaminate da un tribunale in composizione collegiale (vijeće), l'assunzione delle prove ha luogo durante la celebrazione del processo dinanzi al collegio giudicante, il quale può in ogni caso decidere che, per importanti motivi, l'assunzione di alcune prove avvenga dinanzi al presidente del collegio o al giudice del tribunale adito (il giudice adito). In questo caso durante la celebrazione del processo verrà presentato un verbale delle prove assunte.

Il processo è celebrato dal giudice monocratico o dal presidente del collegio giudicante, che interroga le parti e assume le prove. Il giudice non è tuttavia vincolato dalla decisione sulla celebrazione del processo, né di conseguenza dalla decisione di accettare o rigettare i mezzi di prova presentati dalle parti.

2.3 In quali casi il tribunale può respingere la richiesta di una parte di assunzione delle prove?

Conformemente alle disposizioni dello ZPP, il tribunale rigetta un mezzo di prova qualora lo ritenga irrilevante e spiega le motivazioni del rigetto.

Lo ZPP non prevede tuttavia alcuna disposizione particolare riguardo alla possibilità di rigettare prove inammissibili o che non possono essere assunte in modo efficace in rapporto ai costi. Tuttavia, nelle controversie dinanzi a un općinski sud (tribunale municipale) di valore non superiore a 10 000 HRK e nelle controversie dinanzi a un trgovački sud (tribunale commerciale) di valore non superiore a 50 000 HRK, il giudice può, qualora ritenga che l'accertamento di fatti importanti per la composizione della controversia comporterebbe difficoltà e spese eccessive, decidere in merito all'esistenza di tali fatti in base a una valutazione libera, prendendo in considerazione i documenti presentati dalle parti e le loro dichiarazioni, laddove il giudice abbia assunto prove mediante audizione delle parti.

Inoltre le disposizioni dello ZPP fissano un termine entro il quale le parti sono tenute a esporre tutti i fatti e a presentare tutti i mezzi di prova proposti. Nel corso di un procedimento civile ordinario, ciascuna parte deve presentare, nell'istanza istruttoria e nella risposta all'istanza istruttoria e al più tardi all'udienza preparatoria, tutti i fatti che giustificano le proprie domande, addurre le prove necessarie per accertare i fatti presentati e dichiarare la propria posizione sulle dichiarazioni circa i fatti e le prove presentate dalla controparte. Durante la celebrazione le processo le parti possono presentare nuovi fatti e prove soltanto se, non per causa propria, non siano state in grado di presentarli prima della conclusione della fase preprocessuale.

D'altro canto il giudice non tiene conto di nuovi fatti e prove che le parti forniscono o presentano per colpa loro solo durante la celebrazione del processo.

Per ulteriori informazioni sulle prove e l'assunzione delle prove nelle procedure per le controversie di modesta entità, si veda la pagina informativa "Controversie di modesta entità - Repubblica di Croazia".

2.4 Quali sono i mezzi di prova?

In base allo ZPP i mezzi di prova sono: le ispezioni in loco, le prove documentali, le prove testimoniali, le consulenze tecniche e l'audizione delle parti.

2.5 Quali sono le procedure per l'audizione di testimoni? Sono diverse da quelle per l'assunzione della testimonianza di consulenti tecnici? Quali sono le norme relative alla presentazione di prove scritte e di relazioni/pareri di esperti?

Per "testimone" si intende una persona fisica in grado di dare informazioni sui fatti in corso di accertamento. I testimoni, sentiti individualmente e non in presenza di altri testimoni che verranno sentiti in seguito, sono tenuti a rispondere a voce.

Innanzitutto, i testimoni sono informati dell'obbligo di dire la verità senza alcuna omissione. Sono poi informati delle conseguenze della falsa testimonianza. In aggiunta, viene sempre chiesto loro come sono venuti a conoscenza dei fatti su cui depongono.

I consulenti tecnici devono presentare le stesse caratteristiche dei testimoni (essere in grado di osservare, ricordare e raccontare) e devono inoltre disporre di competenze professionali.

I consulenti tecnici invitati dal tribunale a comparire sono tenuti a presentarsi dinanzi al giudice e a esporre le proprie constatazioni e conclusioni.

Di conseguenza il compito dei consulenti tecnici implica la formulazione di constatazioni e conclusioni. Il giudice stabilisce se il consulente tecnico presenterà le proprie constatazioni e conclusioni solo oralmente in occasione dell'udienza o le redigerà anche per iscritto prima della stessa. Il giudice fissa un termine per la presentazione scritta delle constatazioni e conclusioni, che non può superare i 60 giorni.

Il consulente tecnico è sempre tenuto a motivare le proprie conclusioni.

Il giudice trasmette alle parti le constatazioni e conclusioni redatte per iscritto non oltre 15 giorni prima dell'udienza in cui dovranno essere sentite.

Lo ZPP non opera alcuna distinzione tra la procedura di audizione dei testimoni e quella di audizione dei consulenti tecnici e non stabilisce norme procedurali particolari al riguardo.

Per quanto concerne le prove scritte, sono le stesse parti a dovere presentare la documentazione che intendono utilizzare come prova delle loro dichiarazioni.

Si considera che i documenti rilasciati nella forma prescritta da un'autorità statale nel suo ambito di competenza e quelli rilasciati nella forma prescritta da persone fisiche o giuridiche che agiscono nell'esercizio dei poteri pubblici conferiti loro dalla legge o da un atto regolativo fondato sulla legge (un documento pubblico) comprovino la veridicità di quanto certificano o disciplinano.

In base a regolamentazioni specifiche, alcuni documenti hanno lo stesso valore probatorio dei documenti pubblici.

È possibile dimostrare che i fatti indicati nei documenti pubblici sono falsi o che il documento è stato redatto in modo errato.

Qualora il giudice dubiti dell'autenticità del documento, può chiedere all'autorità che l'ha presumibilmente rilasciato di esprimersi al riguardo.

Se non diversamente disposto da un accordo internazionale, i documenti pubblici stranieri debitamente autenticati hanno, a condizione di reciprocità, lo stesso valore probatorio dei documenti pubblici nazionali.

Lo ZPP stabilisce inoltre norme sull'esibizione dei documenti (l'obbligo di fornire documenti), a seconda che il documento sia in possesso della parte che vi fa riferimento, della controparte, di un ente pubblico o di un'organizzazione che esercita poteri pubblici oppure di un terzo (persona fisica o giuridica).

2.6 Alcuni mezzi di prova hanno più forza di altri?

Secondo la norma generale del libero apprezzamento delle prove applicata nel diritto procedurale (civile) croato, il giudice, che agisce in base al proprio convincimento, decide quali fatti si considerano provati in base ad una valutazione completa e accurata di ogni singola prova e di tutti gli elementi di prova nel loro insieme, tenendo conto anche dell'esito dell'intero procedimento.

Non esistono quindi norme che stabiliscano che alcuni mezzi di prova abbiano più peso o importanza di altri, benché nella pratica le prove documentali siano considerate più affidabili (ma non più importanti) di altre prove (testimonianze, audizioni).

2.7 Per provare determinati fatti, sono obbligatori mezzi di prova specifici?

No, lo ZPP non stabilisce l'obbligatorietà di determinati mezzi di prova a sostegno di specifici fatti. Conformemente al principio inter partes, le parti sono autorizzate a presentare prove e il tribunale valuta quali mezzi di prova assumere per accertare i fatti pertinenti.

2.8 I testimoni hanno per legge l’obbligo di testimoniare?

La persona cui venga intimato di comparire come testimone è tenuta a presentarsi dinanzi al giudice e, salvo disposizioni contrarie dello ZPP, è tenuta a testimoniare. Ha quindi il dovere, ai fini della testimonianza, di presentarsi in tribunale, deporre e dire la verità, obbligo generale di ogni persona. I testimoni che, per anzianità, malattia o gravi problemi fisici, non possano presentarsi in tribunale sono sentiti nella loro abitazione.

2.9 In quali casi un testimone può rifiutarsi di testimoniare?

Una persona non può essere sentita come testimone se la sua testimonianza viola l'obbligo di mantenere un segreto ufficiale o militare, a meno che l'autorità competente non lo sollevi da tale obbligo.

Un testimone può rifiutarsi di deporre:

  • su argomenti che una parte gli ha confidato in qualità di suo rappresentante autorizzato;
  • su argomenti che la parte o altra persona gli ha confessato in qualità di confessore religioso;
  • su fatti che ha appreso in qualità di legale o medico o nell'esercizio di qualsiasi altra professione o attività che preveda un obbligo di riservatezza.

Il giudice monocratico o il presidente del collegio giudicante informa tali persone della possibilità di rifiutarsi di deporre.

I testimoni possono rifiutarsi di rispondere a singole domande se hanno ragioni valide e, in particolare, se la loro risposta può comportare grave mortificazione, considerevoli danni finanziari o conseguenze penali per loro stessi o per i loro parenti in linea retta di ogni grado e per i loro parenti in linea collaterale fino al terzo grado, o se ciò comporta grave mortificazione, considerevoli danni finanziari o conseguenze penali per il coniuge o affini fino al secondo grado (anche dopo lo scioglimento del matrimonio), per il loro tutore o tutelato, o per il genitore o il figlio adottivo.

Il giudice monocratico o il presidente del collegio giudicante informa i testimoni della possibilità di rifiutarsi di rispondere.

2.10 Chi si rifiuta di testimoniare può essere obbligato a farlo o incorrere in sanzioni?

Sì, è possibile. Se i testimoni cui è stato correttamente intimato di comparire non si presentano e la loro assenza è ingiustificata o se hanno lasciato senza permesso né giustificata ragione il luogo in cui avrebbero dovuto deporre, il giudice può ordinarne l'accompagnamento coattivo a loro spese e può anche infliggere loro una sanzione pecuniaria da 500 a 10 000 HRK.

Il giudice può infliggere una sanzione pecuniaria di tale importo anche a un testimone che si presenti ma che, dopo essere stato informato delle eventuali conseguenze, rifiuti di testimoniare o di rispondere a domande specifiche per motivi che il giudice considera non validi. Se il testimone continua a rifiutarsi di deporre, il giudice può disporne la detenzione fino a quando non sia disposto a deporre o fino a quando la sua testimonianza non sia più necessaria, per un periodo non superiore a un mese.

Se in seguito il testimone fornisce chiarimenti riguardo alla propria assenza, il giudice annulla la decisione sulla sanzione pecuniaria e può decidere di esentare il testimone dal pagamento delle spese, in tutto o in parte. Il giudice può anche annullare la decisione sulla sanzione pecuniaria se il testimone accetta di deporre in un secondo momento.

2.11 Vi sono persone che non possono testimoniare?

Per informazioni sulla possibilità di astenersi dall'obbligo generale di deporre in relazione a segreti ufficiali o militari, ossia sul diritto per coloro che svolgono attività specifiche di rifiutarsi di testimoniare o di rispondere a domande specifiche, si veda il punto 9.

Di norma possono testimoniare solo le persone in grado di fornire informazioni sui fatti in corso di accertamento. Il tribunale valuta caso per caso se il soggetto è idoneo a testimoniare.

Una persona direttamente coinvolta nel procedimento in qualità di parte o di legale rappresentante di una parte non può comparire come testimone, mentre possono farlo i rappresentati autorizzati delle parti.

2.12 Qual è il ruolo del giudice e delle parti nell’audizione di un testimone? A quali condizioni un testimone può essere udito mediante videoconferenza o altri mezzi tecnici?

Tutti i testimoni vengono sentiti separatamente e non in presenza di testimoni da sentire in seguito. I testimoni sono tenuti a rispondere a voce.

Innanzitutto, i testimoni sono informati dell'obbligo di dire la verità senza alcuna omissione. Sono poi informati delle conseguenze della falsa testimonianza.

In seguito viene chiesto loro di indicare nome, cognome, numero del documento di identificazione personale, nome del padre, professione, indirizzo, luogo di nascita, età e relazione con le parti.

Dopo queste domande di ordine generale, ai testimoni è chiesto di dichiarare tutto ciò che sanno sui fatti su cui sono chiamati a deporre e successivamente possono essere poste domande a fini di conferma, integrazione o chiarimento. Non è consentito fare domande che già contengono la risposta.

Ai testimoni viene sempre chiesto come sono a venuti a conoscenza dei fatti su cui depongono.

I testimoni che hanno reso deposizioni contrastanti riguardo a fatti importanti possono essere messi a confronto di persona. In questo caso i testimoni vengono interrogati individualmente su ogni circostanza per cui si rileva un conflitto e le loro risposte sono annotate nel verbale.

Nella Repubblica di Croazia non vigono disposizioni speciali che prevedano l'assunzione di prove tramite videoconferenza. Tuttavia un base giuridica per questa modalità di audizione può essere rintracciata nelle disposizioni di cui agli articoli da 126a a 126c dello ZPP, secondo cui le audizioni giudiziarie possono essere audioregistrate. La decisione di registrare è presa dal giudice di propria iniziativa o su richiesta delle parti. Il metodo di archiviazione e trasmissione di una registrazione audio, le condizioni tecniche e le modalità di registrazione sono disciplinate dal regolamento del tribunale.

3 Valutazione delle prove

3.1 Se una parte si è procurata una prova illegalmente, esistono limiti alla facoltà del giudice di utilizzare tale prova ai fini della decisione?

A norma dello ZPP, una decisione giudiziaria non deve basarsi su prove ottenute illegalmente (prove inammissibili).

Il giudice può adottare una decisione che autorizza l'assunzione di prove inammissibili e può esaminarle se lo ritiene necessario per accertare un fatto rilevante. Per decidere in merito all'ammissibilità delle prove, il giudice pondera la violazione derivante dall'assunzione di prove inammissibili rispetto all'interesse perseguito di accertare i fatti in modo completo e accurato durante il procedimento.

3.2 In quanto parte in causa, le mie dichiarazioni avranno valore probatorio?

Le parti di un procedimento non possono essere sentite quali testimoni. Tuttavia, secondo le disposizioni dello ZPP, l'audizione delle parti costituisce un mezzo di prova in assenza di altre prove oppure laddove, nonostante la presentazione di prove, il giudice lo ritenga necessario per accertare fatti importanti.

All'audizione delle parti si applicano le disposizioni dello ZPP sull'assunzione della prova testimoniale, salvo diversa indicazione.

4 Questo Stato membro ha precisato, a norma dell'articolo 2, paragrafo 1, del regolamento sull'assunzione delle prove, altre autorità competenti per l'assunzione delle prove ai fini dei procedimenti giudiziari in materia civile o commerciale ai sensi del regolamento? In caso affermativo, per quali procedimenti sono competenti al fine dell'assunzione delle prove? Possono richiedere solo l'assunzione delle prove o sono anche tenuti ad assistere all'assunzione delle prove in base alla richiesta di un altro Stato membro? Cfr. anche la notifica a norma dell'articolo 2, paragrafo 1, del regolamento sull'assunzione delle prove.

Le autorità giudiziarie sono le uniche autorità designate dalla Repubblica di Croazia come competenti per l'assunzione delle prove ai fini dei procedimenti giudiziari in materia civile e commerciale, conformemente all'articolo 2, punto 1), del regolamento sull'assunzione delle prove.

Ultimo aggiornamento: 14/04/2023

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