Imprese e diritti umani

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1. Di che tipo di protezione giudiziaria posso beneficiare nel vostro paese come vittima di violazioni dei diritti umani in relazione alle imprese? Questo tipo di protezione comprende un risarcimento?

La tutela giudiziaria dei diritti umani è fornita dagli organi giurisdizionali nazionali, a seconda della materia a cui si riferisce l'atto che ha dato luogo alla violazione dello specifico diritto. Pertanto, possono verificarsi situazioni, causate dalle attività di un' impresa, che comportano violazioni dei diritti umani in materia civile o penale e di conseguenza, a seconda delle specificità del caso e della natura dell'atto che ha determinato la violazione del diritto, la persona lesa può avviare un'azione legale o presentare una denuncia agli organi investigativi, vale a dire alla polizia o all'ufficio del pubblico ministero.

Questa tutela può portare alla concessione di un risarcimento per danni materiali e/o morali qualora sia constatato che la condotta/le pratiche di un'impresa hanno comportato una violazione dei diritti umani.

2. Esistono norme specifiche per gravi violazioni? Tali norme si applicano ai reati ambientali o allo sfruttamento dei lavoratori?

Diverse violazioni dei diritti umani nell'ambito delle attività di un'impresa comportano responsabilità civili, amministrative o disciplinari.

I reati ambientali sono previsti sia nella legislazione speciale (ad esempio, il decreto di urgenza n. 195/2005 sulla tutela dell'ambiente) sia nel codice penale tra i reati contro la sicurezza pubblica (diffusione di malattie a animali o piante, contaminazione delle acque, traffico di prodotti o sostanze tossiche, violazione delle norme relative ai materiali nucleari e alle sostanze radioattive, ai materiali esplosivi o ai precursori di esplosivi soggetti a restrizioni ecc.).

Gli sfruttamenti gravi dei lavoratori possono essere considerati violazioni del codice penale (reati come la riduzione in schiavitù, la tratta di esseri umani, la tratta di minori, l'assoggettamento al lavoro forzato o coatto, lo sfruttamento sessuale e della prostituzione, l'utilizzo dei servizi di una persona sfruttata) o delle norme penali stabilite nel codice del lavoro.

3. Sono vittima di una violazione dei diritti umani derivante dalle attività di una società transnazionale europea e tale violazione è stata commessa al di fuori dall'Unione europea. Posso adire gli organi giurisdizionali del vostro paese se non sono cittadino dell'UE o non vivo nell'UE? Quali sono le condizioni per far valere i miei diritti in caso di violazione degli stessi? Dove posso trovare ulteriori informazioni?

A. In materia civile

  • I procedimenti civili internazionali sono disciplinati dal libro VII del codice di procedura civile, che è il common law pertinente e si applica ai procedimenti di diritto privato con implicazioni transfrontaliere, salva diversa disposizione dei trattati internazionali di cui la Romania è parte, del diritto dell'UE o di leggi speciali.
  • La competenza giurisdizionale per materie di portata internazionale degli organi giurisdizionali rumeni di common law si basa sul fatto che il centro d'attività principale del convenuto o, eventualmente, la sua sede secondaria o il patrimonio dell'impresa si trovino in Romania alla data di presentazione del ricorso.
  • Inoltre,in un accordo relativo alla scelta del foro, le parti possono accettare di scegliere gli organi giurisdizionali rumeni come competenti a decidere su possibili controversie aventi implicazioni transfrontaliere.
  • Gli organi giurisdizionali rumeni hanno competenza esclusiva in relazione ad alcune azioni per danni materiali, , ad esempio per controversie con implicazioni transfrontaliere riguardanti:
    • beni situati in Romania;
    • contratti stipulati con consumatori aventi domicilio o residenza abituale in Romania, per servizi di consumo quotidiani per uso personale o familiare e non connessi all'attività professionale o imprenditoriale dei consumatori, se:
      • il fornitore ha ricevuto l'ordine in Romania;
      • la conclusione del contratto è stata preceduta, in Romania, da un'offerta o da un annuncio pubblicitario e il consumatore ha completato tutte le formalità necessarie per la conclusione del contratto.
  • Inoltre, in deroga alle norme di common law, l'attore può scegliere gli organi giurisdizionali rumeni (giurisdizione preferenziale) per le controversie in cui:
    • il luogo in cui è sorto o avrebbe dovuto essere assolto un obbligo contrattuale, anche solo in parte, si trova in Romania;
    • il luogo in cui è stato concluso un atto giuridico da cui discendono obblighi extracontrattuali, o in cui tale atto produce i propri effetti, si trova in Romania;
    • la stazione ferroviaria o stradale o il porto o l'aeroporto di imbarco/sbarco dei passeggeri o di carico/scarico delle merci trasportate si trova in Romania;
    • il bene assicurato o il luogo in cui si è verificato l'evento assicurato si trova in Romania.
  • Gli organi giurisdizionali rumeni hanno competenza anche ad esaminare:
    • cause relative alla protezione transfrontaliera della proprietà intellettuale di una persona domiciliata in Romania, sia essa un cittadino rumeno o un apolide, in base ad un accordo di scelta del foro;
    • cause tra stranieri previo accordo esplicito e se i rapporti giuridici riguardano diritti che potrebbero sussistere in relazione a proprietà in Romania o a interessi di persone rumene;
    • cause relative a collisioni in mare o di aeromobili e casi di assistenza o salvataggio di persone o beni in alto mare o in uno spazio non assoggettato alla sovranità di uno Stato, in circostanze particolari;
    • cause di responsabilità civile per danni causati da prodotti originari della Romania, indipendentemente dalla nazionalità della vittima, dal luogo dell'incidente o dal luogo in cui è stato causato il danno.

Per quanto riguarda lo status di straniero nei procedimenti civili internazionali, secondo il diritto, le persone fisiche e giuridiche hanno gli stessi diritti e obblighi procedurali davanti agli organi giurisdizionali rumeni dei cittadini e delle persone giuridiche rumene.

Maggiori informazioni al riguardo sono reperibili qui.

B. In materia penale

A norma dell'articolo 9 del codice penale, in combinato disposto con l'articolo 12, ove non sia diversamente specificato in un trattato internazionale di cui la Romania è parte, il diritto penale rumeno è applicabile agli atti commessi al di fuori della Romania in base al principio di personalità previsto dal diritto penale (articolo 9 del codice penale), indipendentemente dal fatto che la persona lesa sia un cittadino straniero, un cittadino rumeno o un apolide o dal fatto che si trovi in Romania, se sono soddisfatte le seguenti condizioni: l'autore del reato è una persona giuridica rumena; la pena prevista dal diritto rumeno in relazione all'atto commesso è l'ergastolo o la reclusione per più di 10 anni (anche se il fatto non è previsto come reato dal diritto dello Stato in cui è stato commesso); se sono previste altre pene, il fatto deve essere classificato come reato anche dal diritto penale del paese in cui è stato commesso (doppia incriminabilità) o deve essere stato commesso in un luogo per cui nessuno Stato è competente. L'incriminazione è subordinata all'autorizzazione preventiva dell'ufficio del procuratore generale presso la corte d'appello sotto la cui competenza territoriale ricade a procura alla quale ci si è rivolti inizialmente o, se del caso, del procuratore generale presso l'Alta corte di cassazione e di giustizia.

Occorre notare che il reato si considera commesso sul territorio della Romania anche quando la sua perpetrazione, istigazione o favoreggiamento o quando i suoi proventi siano stati generati anche solo in parte nel territorio rumeno o su una nave battente bandiera rumena o su un aeromobile immatricolato in Romania. In questi casi, si applica il diritto penale rumeno in base al principio di territorialità.

Per quanto riguarda la giurisdizione dei tribunali penali per i reati commessi al di fuori del territorio della Romania, il codice di procedura penale (articolo 42) stabilisce che tali reati sono giudicati dagli organi giurisdizionali competenti per il luogo della sede legale della persona giuridica imputata. Se l'imputato non ha una sede legale in Romania e il reato rientra nella competenza giurisdizionale del tribunale distrettuale, la causa è esaminata dal tribunale distrettuale del distretto 2 di Bucarest e, negli altri casi, dall'organo giurisdizionale competente in base alla materia o allo status della persona di Bucarest, salvo diversa disposizione di legge.

Per i reati perseguibili solo dietro denuncia della persona offesa, la denuncia deve essere presentata entro 3 mesi dal giorno in cui la persona offesa è venuta a conoscenza del fatto.

Maggiori informazioni al riguardo sono reperibili quiqui qui.

4. Le istituzioni competenti per la mediazione, gli organismi per le pari opportunità o le istituzioni nazionali per i diritti umani sostengono le vittime di violazioni dei diritti umani in relazione alle imprese commesse da società transnazionali europee al di fuori dell'Unione europea? Questi organismi possono indagare sul mio caso se non sono cittadino dell'UE o non vivo nell'UE? Esistono altri servizi pubblici (come l'ispettorato del lavoro o ambientale) nel suo paese che possano indagare sul mio caso? Dove posso trovare informazioni sui miei diritti?

Ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge n. 35 del 13 marzo 1997 sull'organizzazione e il funzionamento del difensore civico [Instituția Avocatul Poporului]: "Il difensore civico mira a salvaguardare i diritti e le libertà delle persone fisiche nei loro rapporti con le autorità pubbliche"; pertanto il suo mandato non copre le violazioni dei diritti umani in relazione alle imprese.

Le denunce dei consumatori presentati contro società stabilite nell'UE possono essere ricevute dal Centro europeo dei consumatori in Romania (ECC Romania) solo se tali consumatori sono residenti o cittadini di uno Stato membro dell'UE,della Norvegia o dell'Islanda e se è applicabile la legislazione dell'UE.

L'Ispettorato del lavoro [Inspecția Muncii], l'Autorità nazionale per i diritti delle persone disabili, dei minori e per le adozioni [Autoritatea Națională pentru Drepturile Persoanelor cu Dizabilități, Copii și Adopții], l'Agenzia nazionale per la parità di genere [Agenția Națională pentru Egalitatea de Șanse între Femei și Bărbați], la Guardia nazionale per l'ambiente [Garda Națională de Mediu], l'Autorità nazionale per la protezione dei consumatori e l'Autorità nazionale di regolamentazione e gestione delle comunicazioni [Autoritatea Națională pentru Protecția Consumatorului] sono autorità pubbliche che non hanno competenza per le cause transfrontaliere.

Maggiori informazioni al riguardo sono reperibili qui qui.

5. Il vostro paese impone obblighi alle società transnazionali europee di istituire meccanismi o servizi di mediazione per violazioni derivanti dalle loro attività commerciali? Tali obblighi si applicano anche alle violazioni che si sono verificate al di fuori dell'Unione europea? Chi è incaricato di monitorare queste attività nel vostro paese? Esistono relazioni pubbliche che forniscono informazioni sul funzionamento del sistema?

Per quanto riguarda le violazioni dei diritti umani derivanti da attività svolte da imprese transnazionali europee, in Romania non esistono sistemi di mediazione obbligatori, ma le parti possono scegliere di ricorrere alla mediazione di comune accordo. Pertanto una persona i cui diritti sono stati violati può avvalersi della protezione giudiziaria nell'ambito del common law, attraverso un tribunale civile o penale, a seconda della natura del diritto violato; in alternativa le parti possono concordare di rivolgersi a un difensore civico, la cui professione è regolata dalla legge n. 192/2006 sulla mediazione e l'organizzazione della professione di difensore civico.

Inoltre l'ordinanza n. 38/2015 sulla risoluzione alternativa delle controversie tra consumatori e operatori economici istituisce il quadro giuridico per consentire ai consumatori di presentare una domanda di risarcimento danni contro un professionista o un'impresa, su base volontaria, a organismi che applicano procedure alternative di risoluzione delle controversie in modo indipendente, imparziale, trasparente, efficace, rapido ed equo, al fine di garantire un elevato livello di protezione dei consumatori e il buon funzionamento del mercato.

6. Sono titolare di diritti specifici nel caso in cui io sia una vittima vulnerabile che intende ricorrere alle autorità competenti relativamente a violazioni dei diritti umani in relazione alle imprese? Posso beneficiare dell'assistenza legale e a quali condizioni? Quali costi saranno coperti dall'assistenza legale? Posso beneficiare dell'assistenza legale alle stesse condizioni se non sono cittadino dell'UE o non vivo nell'UE?

L'accesso all'assistenza legale è un diritto riconosciuto e garantito dalla legge rumena. Questo diritto si basa sul concetto di difesa universale ed è riconosciuto a tutte le persone, indipendentemente dalla loro residenza o dalla cittadinanza, sulla base delle circostanze, ossia:

I. in materia civile, a norma dell'ordinanza d'urgenza del governo n. 51/2008 sull'assistenza legale in materia civile:

a) per i cittadini dell'Unione europea: in tutti i casi in cui l'assistenza legale sia richiesta a organi giurisdizionali o altre autorità rumene dotate di poteri giurisdizionali da persone fisiche aventi domicilio o residenza abituale in Romania o in un altro Stato membro dell'UE (articolo 2 dell'ordinanza d'urgenza del governo n. 51/2008);

b) per i cittadini di paesi terzi e gli apolidi: quando le domande sono presentate da persone fisiche che non hanno il domicilio o la residenza abituale sul territorio della Romania o di un altro Stato membro dell'UE, ove sia in vigore un accordo tra la Romania e lo Stato di cittadinanza o di domicilio del richiedente che include disposizioni sull'accesso internazionale alla giustizia (articolo 21, comma 1 dell'ordinanza d'urgenza del governo n. 51/2008).

Inoltre, in virtù dell'articolo 1084, comma 2 del codice di procedura civile, i cittadini stranieri hanno diritto, nei procedimenti civili internazionali presso gli organi giurisdizionali rumeni, a esenzioni e riduzioni di tasse e altre spese processuali, nonché all'assistenza legale gratuita nella stessa misura e alle stesse condizioni dei cittadini rumeni, fatta salva la reciprocità con lo Stato di cittadinanza o di domicilio del richiedente.

Pertanto chiunque abbia subito una violazione dei propri diritti legittimi può richiedere l'assistenza legale qualora non possa sostenere le spese del procedimento, come previsto all'articolo 6 dell'ordinanza d'urgenza del governo n. 51/2008. L'assistenza legale può essere concessa nelle forme seguenti:

a) il pagamento degli onorari di rappresentanza, di assistenza legale e, se del caso, di difesa da parte di un avvocato d'ufficio o di un avvocato di propria scelta, per la realizzazione o la protezione in giudizio di un diritto o di un interesse legittimo o per evitare una controversia, di seguito "patrocinio di un avvocato";

b) il pagamento dei compensi del perito, del traduttore o dell'interprete di cui ci si avvale nel procedimento, con il consenso del tribunale o dell'autorità giurisdizionale, se a norma di legge tale pagamento spetta al richiedente dell'assistenza legale;

c) il pagamento del compenso dell'ufficiale giudiziario;

d) esenzioni, riduzioni, pagamento rateale o dilazionato delle spese legali previste dalla legge, comprese quelle dovute in fase di esecuzione.

Tuttavia il diritto all'assistenza legale non è un diritto assoluto e la persona che richiede l'assistenza legale deve fornire la prova della propria situazione finanziaria, che comprovi l'impossibilità di sostenere i costi di un avvocato di sua scelta o le spese del procedimento, come l'imposta di bollo, gli onorari dei periti, le perizie ecc. A questo proposito, l'articolo 16, paragrafo 1, dell'ordinanza d'urgenza del governo n. 51/2008 prevede che: l'assistenza legale può essere negata in caso di richiesta indebita , quando il suo costo stimato è sproporzionato rispetto al valore della causa, e quando la richiesta non sia presentata per salvaguardare un interesse legittimo, o sia relativa a un'azione contraria all'ordine pubblico o costituzionale.

L'assistenza legale di cui all'ordinanza d'urgenza è concessa per i procedimenti civili, commerciali, amministrativi, del lavoro e della previdenza sociale, nonché in altre materie, ad eccezione delle cause penali.

Nei procedimenti penali, è obbligatorio concedere l'assistenza legale alla persona lesa quando tale persona/parte civile è incapace o ha una capacità di agire limitata (a norma dell'articolo 93, comma 4, del codice di procedura penale). Inoltre a norma dell'articolo 93, comma 5, quando l'organo giurisdizionale ritiene che, per determinate ragioni, la parte lesa o parte civile non sarebbe in grado di difendersi da sola, provvede a nominare un avvocato d'ufficio.

L'articolo 29, comma 1, lettera f), dell'ordinanza d'urgenza del governo n. 80/2013 sull'imposta di bollo giudiziaria, come successivamente modificato, prevede l'esenzione dal pagamento dell'imposta per le cause e le richieste di risarcimento, compresi gli appelli, sia ordinari che straordinari, presentate in relazione alla protezione dei diritti dei consumatori, quando le persone fisiche e le associazioni per la protezione dei consumatori agiscono in qualità di ricorrenti contro gli operatori economici che hanno violato i diritti e i legittimi interessi dei consumatori.

Infine, ma non da ultimo, le vittime di reato beneficiano dell'applicazione della legge n. 211/2004 relativa ad alcune misure per garantire l'informazione, il sostegno e la protezione delle vittime di reato, che, come si evince dal titolo della legge, prevede misure di informazione, sostegno, protezione, riconoscimento e valutazione per le vittime di reati, senza che tali misure siano subordinate a una denuncia alle autorità giudiziarie.

Maggiori informazioni sull'assistenza legale in Romania sono disponibili qui.

Ultimo aggiornamento: 26/04/2023

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