Imprese e diritti umani

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1. Quale tipo di tutela giurisdizionale è garantito a livello nazionale alle vittime di violazioni dei diritti umani connesse alle imprese? Tale tutela include il risarcimento?

Le vittime di violazioni dei diritti umani connesse alle imprese possono avvalersi della tutela garantita dalla giurisdizione ordinaria.

Possono chiedere che tale tutela sia loro garantita nell'ambito di un procedimento sia civile che penale dinanzi agli organi di giurisdizione ordinaria e, ove opportuno, adire in seguito la corte costituzionale.

In caso di violazioni di natura civile, è solitamente possibile difendersi promuovendo un'azione di adempimento, attraverso la quale l'attore può chiedere l'adempimento di qualsiasi obbligo legale. In genere, l'attore può chiedere che il convenuto gli dia qualcosa, faccia qualcosa, ponga termine e desista da una condotta illecita o che accetti una determinata condotta. L'attore può chiedere inoltre l'adempimento dell'obbligo di risarcimento dei danni patrimoniali o non patrimoniali causati dalla condotta colposa del convenuto.

Qualora i diritti siano stati violati da un atto qualificabile quale reato, è possibile, come mezzo di difesa, presentare una denuncia penale presso qualsiasi autorità di polizia, presso un ufficio del pubblico ministero oppure, oralmente, presso un organo giurisdizionale. In seguito alla denuncia penale, il pubblico ministero può promuovere un'azione giudiziaria dinanzi a un organo giurisdizionale, che prenderà una decisione riguardo alla colpevolezza e alla sanzione. Nel formulare le decisioni, l'organo giurisdizionale è indipendente e vincolato esclusivamente dalla legge.

Laddove a causa del reato la vittima abbia subito un danno biologico o un danno patrimoniale o non patrimoniale oppure qualora l'autore del reato si sia arricchito a spese della vittima, questa ultima può chiedere all'organo giurisdizionale di imporre al convenuto nella sentenza di condanna l'obbligo di risarcire finanziariamente il danno patrimoniale o non patrimoniale subito a causa del reato (nell’ambito del cosiddetto "procedimento accessorio"). [1] Tale richiesta deve essere presentata prima dell'assunzione delle prove durante il processo o, al più tardi, nel corso della prima udienza sull'accordo, ove raggiunto, riguardante la colpevolezza e la pena.

La vittima di una violazione dei diritti umani (cui è fatto riferimento quale "parte lesa") non può impugnare la sentenza del tribunale per inesattezza del contenuto dispositivo (cioè, la decisione stessa). Può tuttavia presentare ricorso per inesattezza avverso la decisione della sentenza riguardante il risarcimento finanziario del danno patrimoniale o non patrimoniale oppure di quella relativa alla rinuncia all'arricchimento senza giusta causa, qualora abbia presentato richieste di questo tipo.

2. Esistono norme specifiche per le violazioni gravi dei diritti umani? Tali nome si applicano ai reati ambientali o alle forme gravi di sfruttamento del lavoro?

I casi di violazioni gravi dei diritti umani sono considerati reati ai sensi del codice penale. Nel decidere la sentenza il giudice considera, oltre alla situazione dell’autore del reato e agli interessi della vittima tutelati dalla legge, anche della natura e della gravità dei reati in questione. In genere, il codice penale prevede sanzioni e sentenze più severe per alcuni reati, specificati nel codice stesso, che presentano un livello di gravità superiore per la società. Tale gravità può consistere in un pericolo o un danno alquanto grave per la vittima del reato, a causa della modalità di commissione del reato oppure per una motivazione specifica. Tra tali circostanze aggravanti rientrano ad esempio il carattere intenzionale del reato, la negligenza grave, la recidiva, l'ottenimento di un beneficio notevole o su larga scala in seguito al reato oppure la responsabilità per morte o lesioni personali gravi.

Il codice penale contiene un titolo a parte sui reati ambientali. Oltre ai fatti fondamentali classificati in questo tipo di reati, il codice penale prevede altresì taluni atti qualificati, reputati di maggiore gravità per la società e oggetto di sanzioni più aspre. Le sanzioni possono prevedere altresì una pena detentiva per le persone fisiche e lo scioglimento della società per le persone giuridiche.

Quanto sopra si applica mutatis mutandis allo sfruttamento del lavoro. Il codice penale non contiene l'espressione "sfruttamento del lavoro", ma altri termini assimilati al reato di tratta di esseri umani, come ad esempio schiavitù, servitù [2], lavoro forzato e altre forme di sfruttamento [3], che possono confluire nella nozione di sfruttamento del lavoro. Detta nozione può anche indicare condizioni di lavoro di particolare sfruttamento [4], che costituiscono una delle caratteristiche fondamentali dei fatti che determinano il reato di occupazione illegale di cittadini stranieri. Per questi reati sono previsti anche determinati fatti qualificati, che, se presenti, comportano pene più severe.

3. Sono vittima di violazioni dei diritti umani derivanti dalle attività di una multinazionale europea perpetrate al di fuori del territorio dell'Unione europea. Posso accedere agli organi giurisdizionali nazionali se non sono cittadino dell'UE o non vivo nell'UE? Quali sono le condizioni per denunciare la violazione dei miei diritti? Dove posso reperire ulteriori informazioni al riguardo?

Si applica in genere la risposta data alla prima domanda. Se non diversamente previsto dal diritto dell'UE o dai trattati internazionali, le autorità ceche hanno la responsabilità primaria della gestione dei casi verificatisi nella Repubblica ceca.

4. I difensori civici, gli organismi per la parità di trattamento o le istituzioni nazionali per i diritti umani possono sostenere le vittime di violazioni dei diritti umani connesse alle imprese perpetrate da multinazionali europee al di fuori dell'Unione europea? Tali organismi possono svolgere indagini sul mio caso se non sono cittadino dell'UE o se non vivo nell'UE? Esistono altri servizi pubblici nazionali (come gli ispettorati del lavoro o dell'ambiente) che possono indagare sul mio caso? Dove posso reperire informazioni sui miei diritti?

Nell'ambito di alcune delle sue competenze, il difensore civico può fornire sostegno e protezione alle vittime di violazioni dei diritti umani connesse alle imprese. A tal fine si occupa in particolare dell'assistenza ai cittadini dell'UE e dell'esame dei reclami avverso gli organi dell'amministrazione statale e fornisce cooperazione e orientamento alle vittime di discriminazione. Per quanto riguarda l'erogazione di assistenza ai cittadini dell'UE, tutti i cittadini dell'UE possono rivolgersi al difensore civico per richiedere un sostegno nelle questioni riguardanti i diritti di cui godono in quanto lavoratori dipendenti e cittadini dell'UE. Nell'ambito di questa attività, il difensore civico fornisce ai cittadini dell'UE informazioni sui loro diritti, sulle autorità da contattare e sulle azioni da intraprendere. Il difensore civico presta altresì consulenza nei casi di discriminazione sospetta per motivi di cittadinanza e nei casi di presentazione di mozioni per l'avvio di un procedimento per motivi discriminatori. Il difensore civico può comunicare con gli omologhi di altri Stati membri dell'UE. Oltre all'istituto del difensore civico, le vittime di violazioni dei diritti umani connesse alle imprese possono rivolgersi al centro SOLVIT ceco. Il centro SOLVIT indaga sui reclami riguardanti i casi in cui un'autorità pubblica di uno Stato membro dell'UE non agisce conformemente al diritto europeo, ledendo i diritti delle persone (sia dei cittadini che delle imprese).

Il difensore civico svolge indagini anche sui reclami contro gli organi dell'amministrazione statale competenti a vigilare sull'adempimento degli obblighi da parte di enti privati (in genere, le autorità di controllo e di vigilanza). Tuttavia, il difensore civico non può effettuare controlli sulle sole attività degli enti privati. È altrettanto importante ricordare che il difensore civico beneficia delle autorizzazioni concesse in quanto organismo nazionale per la parità di trattamento e la tutela dalle discriminazioni. In tale ruolo, il difensore civico coopera e fornisce orientamenti alle vittime di discriminazioni.

In Repubblica ceca esistono inoltre istituzioni nazionali di vigilanza per ogni settore dell'amministrazione statale, che, di norma, accolgono le indicazioni e ricevono i reclami dei cittadini. Laddove effettuino un controllo e riscontrino una violazione della legislazione, possono imporre, in particolare, l'obbligo di porre rimedio alla situazione e, in caso di violazioni più gravi, comminare sanzioni pecuniarie. Tali istituzioni comprendono, senza limitazioni, gli organismi della Česká obchodní inspekce (l'autorità ceca di controllo nel settore del commercio) per la fornitura di beni e servizi, della Státní zemědělská a potravinářská inspekce (l'autorità ceca di controllo nel settore agroalimentare) e della Státní veterinární správa (l'amministrazione veterinaria statale) per i prodotti alimentari, nonché i centri regionali di sanità pubblica per i prodotti cosmetici e gli articoli destinati a venire a contatto con gli alimenti. Esistono inoltre, per i rapporti di lavoro, lo Státní úřad inspekce práce (l'ispettorato del lavoro della Repubblica ceca) e gli uffici regionali di ispezione del lavoro mentre per il settore dell'ambiente il Česká inspekce životního prostředí (l'ispettorato ambientale della Repubblica ceca). La competenza territoriale di queste istituzioni è in genere limitata alla Repubblica ceca.

5. A livello nazionale è previsto l'obbligo per le multinazionali europee di istituire meccanismi di reclamo o servizi di mediazione per le violazioni derivanti dalle loro attività? Tale obbligo si applica anche alle violazioni verificatesi al di fuori dell'Unione europea? Chi è responsabile del monitoraggio di queste attività a livello nazionale? Esistono relazioni pubbliche contenenti informazioni sul funzionamento del sistema?

La legge ceca non impone alle multinazionali europee l'obbligo di istituire meccanismi di reclamo o servizi di mediazione per le violazioni derivanti dalle loro attività, né l'obbligo di monitorare tali attività. Di conseguenza il governo ceco ha se non altro raccomandato alle imprese di applicare eventualmente i meccanismi interni di dovuta diligenza al fine di individuare ed eliminare i rischi per i diritti umani. [5] In questo ambito dovrebbe essere obbligatorio coinvolgere i gruppi dei portatori d'interesse – i lavoratori dipendenti e i cittadini direttamente interessati. La suddetta raccomandazione del governo non è tuttavia giuridicamente vincolante.

6. Godo di diritti specifici in quanto vittima vulnerabile nell'accesso ai mezzi di tutela contro le violazioni dei diritti umani connesse alle imprese? Posso accedere al patrocinio a spese dello Stato e, in caso affermativo, a quali condizioni? Quali spese sono coperte dal patrocinio a spese dello Stato? Posso accedere al patrocinio a spese dello Stato alle stesse condizioni anche se non sono cittadino dell'UE o non vivo nell'UE?

Le parti in causa in un procedimento civile intentato per la tutela dei propri diritti possono chiedere all'organo giurisdizionale di nominare un rappresentante legale. Laddove la parte soddisfi le condizioni per l'esenzione dalle spese del procedimento, il giudice procede alla nomina di un legale rappresentante, ove necessaria per tutelare gli interessi della parte. Allo stesso tempo, il giudice nomina un avvocato soltanto se necessario per la tutela degli interessi della parte (in particolare nei procedimenti più complessi) oppure nei procedimenti in cui la rappresentanza da parte di un avvocato (notaio) è obbligatoria.

Nei procedimenti penali alle vittime di reati è garantita un'assistenza specializzata, che include servizi di consulenza psicologica e consulenza sociale, gratuito patrocinio, informazioni giuridiche e provvedimenti riparativi. Le vittime hanno anche il diritto di accedere alle informazioni riguardanti il caso in cui sono parti lese. A titolo esemplificativo e non esaustivo, il patrocinio a spese dello Stato include la rappresentanza in procedimenti dinanzi agli organi giurisdizionali e ad altre autorità, la consulenza legale, la redazione di documenti e la preparazione di analisi legali.

Le vittime che hanno subito lesioni personali gravi causate da un reato intenzionale e i superstiti delle vittima decedute in seguito al reato possono chiedere il patrocinio a spese dello Stato e beneficiare di un'assistenza legale gratuita o a tariffa ridotta. Il giudice concede l'assistenza legale gratuita o a tariffa ridotta se la vittima/il superstite dimostra di non disporre delle risorse necessarie per pagare le spese comportate dalla nomina di un avvocato. Allo stesso modo, il giudice dispone l'assistenza legale gratuita o a tariffa ridotta qualora la vittima/il superstite abbia chiesto il risarcimento del danno e la rappresentanza da parte di un avvocato sia chiaramente essenziale. Oltre a quanto sopra, il gratuito patrocinio viene fornito, su richiesta, alle vittime particolarmente vulnerabili, ossia minori, persone in età molto avanzata, disabili e vittime di reati specificati dalla legge, incluse quelle della tratta di esseri umani. Tali soggetti hanno diritto in generale all'assistenza specialistica gratuita e godono anche di ulteriori diritti specifici, quale il diritto alla prevenzione dei contatti con l'autore del reato e il diritto alla protezione in caso di esame o di presentazione di una domanda.

Le parti in causa con una persona che vive o ha la sede legale al di fuori della Repubblica ceca e che non dispongono delle risorse necessarie per coprire i costi del procedimento giudiziario, possono chiedere il patrocinio a spese dello Stato per le controversie transfrontaliere, secondo i termini previsti dalla direttiva in materia di patrocinio a spese dello Stato nelle controversie transfrontaliere. In questi casi il patrocinio a spese dello Stato include la consulenza in sede di precontenzioso, intesa al raggiungimento di un accordo prima di avviare un procedimento giudiziario, l'assistenza legale per intentare una causa dinanzi a un organo giurisdizionale e un contributo per le spese del procedimento o l'esenzione dal loro pagamento.

Le vittime di violazioni di diritti umani connesse alla loro attività lavorativa nella Repubblica ceca che non sono cittadini dell'UE e che non vivono nell'UE hanno accesso al gratuito patrocinio alle stesse condizioni dei cittadini della Repubblica ceca.

[1] Articolo 43, comma 3, della legge n. 141/1961 sul procedimento penale (codice di procedura penale).

[2] Articolo 168, comma 1, e articolo 168, comma 2, lettera d), del codice penale (tratta di esseri umani).

[3] Articolo 168, comma 1, e articolo 168, comma 2, lettera e), del codice penale (tratta di esseri umani).

[4] Articolo 342, comma 1, del codice penale (occupazione illecita di cittadini stranieri)

[5] Národní akční plán pro byznys a lidská práva na období 2017–2022 (Piano di azione nazionale per le imprese e diritti umani per il periodo 2017-2022), pagina 30

Ultimo aggiornamento: 28/07/2020

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