Richiesta di risarcimento all'autore del reato

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Come posso chiedere un risarcimento o altri mezzi di riparazione all'autore del reato nell'ambito di un procedimento penale, e a chi devo rivolgere questa istanza?

In genere le richieste di risarcimento di danni da reato vengono esaminate nell'ambito dello stesso processo in cui è esaminata la causa penale; tuttavia, possono altresì essere separate e valutate in un altro procedimento.

È possibile chiedere al pubblico ministero di presentare in tribunale la domanda di risarcimento per il reato in questione. In tal caso è opportuno informarne la polizia durante le indagini preliminari. Il pubblico ministero può proporre la domanda per conto del richiedente se la questione è chiara e semplice. Nel caso in cui non presenti la domanda di risarcimento, lo notificherà all'interessato per iscritto.

È altresì possibile proporre in tribunale, in prima persona o tramite un consulente legale, un'azione civile per il risarcimento dei danni durante il procedimento penale.

In quale fase del procedimento penale devo presentare la domanda?

In caso di risarcimento preteso dall'autore del reato, la domanda deve essere presentata alla polizia durante le indagini preliminari o al più tardi al giudice, quando il caso è sentito in tribunale.

Cosa posso chiedere e come devo presentare la domanda (devo indicare un importo totale e/o specificare le singole perdite subite, mancato guadagno e interessi?)?

La vittima di un reato, ha il diritto di chiedere il risarcimento per:

  • beni danneggiati o persi in seguito al danno;
  • eventuali spese mediche necessarie e altre spese indispensabili;
  • mancato guadagno;
  • dolori, sofferenze e altri problemi temporanei;
  • problemi permanenti;
  • travaglio interiore. Il risarcimento è corrisposto per travaglio interiore laddove l'atto in questione abbia comportato:
    • una violazione della libertà, della pace, dell'onore o della vita privata della vittima;
    • una discriminazione nei confronti della vittima;
    • una violazione dell'integrità personale;
    • altre gravi violazioni della dignità umana.

Anche i parenti stretti possono avere diritto a un risarcimento ragionevole delle spese indispensabili e la perdita di guadagno comportate dalle cure seguite per le lesioni provocate dal reato.

Coloro che si sono occupati delle esequie di una persona deceduta in seguito a un reato hanno diritto di chiedere all'autore del reato un risarcimento delle spese sostenute per la sepoltura. I genitori, i bambini e il coniuge della persona deceduta o altri affini particolarmente prossimi al defunto hanno altresì il diritto a un risarcimento ragionevole delle spese di sepoltura sostenute.

Il giudice non può disporre nulla di diverso o in più rispetto alla richiesta della parte interessata. Di conseguenza, la domanda di indennizzo presentata fissa il limite massimo del risarcimento che dovrà essere stabilito. È inoltre possibile chiedere gli interessi sull'importo del risarcimento preteso. Laddove si venga citati a comparire per apportare chiarimenti di persona sulla questione, si ha diritto a un'indennità giornaliera e un indennizzo per le spese di viaggio e il mancato guadagno.

Esiste un modulo specifico per queste domande?

Non esistono moduli specifici.

Quali prove devo presentare a sostegno della mia richiesta?

L'importo del danno subito può essere comprovato dalle fatture per le spese correlate al reato. Occorre altresì presentare i giustificativi per ogni perdita di guadagno, franchigia assicurativa e spesa di viaggio e di altro tipo sostenuta per presentarsi a chiarire il caso per cui è chiesto il risarcimento.

Per dolori, sofferenze e altri problemi temporanei, nonché problemi permanenti, il risarcimento è determinato tenendo conto della natura e della gravità delle lesioni, della natura e della durata delle cure necessarie e della durata del problema. Il risarcimento in caso di problema permanente è determinato in funzione della natura e della gravità delle lesioni personali e dell'età della persona cui è stato arrecato il problema. Può altresì essere considerato, quale fattore per l'incremento del risarcimento concesso, ogni specifico peggioramento della qualità della vita della persona che è stata vittima delle lesioni personali. Per dimostrare il peggioramento saranno necessarie dichiarazioni di medici che spieghino la natura delle lesioni e i trattamenti necessari per curarle.

Vi sono spese di giudizio o di altra natura relative alla mia domanda?

Non vi sono spese di giudizio da sostenere per l'esame del caso dinanzi al käräjäoikeus (tribunale distrettuale) se la domanda di risarcimento è stata proposta assieme all'azione penale promossa dal pubblico ministero. D'altro canto, se la domanda di risarcimento è proposta con un'azione separata in sede civile, devono essere pagate le spese di giudizio per l'esame del caso.

Posso ottenere assistenza legale prima e/o durante il procedimento? Posso ottenerla anche se non vivo nel paese in cui si svolge il procedimento?

Laddove le condizioni per accedere all'assistenza legale siano soddisfatte, è possibile ottenere assistenza legale sia per le indagini preliminari che per il procedimento giudiziario. Le vittime di violenza domestica, reati sessuali e reati gravi contro la vita, la salute e la libertà possono essere assistite da un consulente a spese dello Stato. L'assistenza legale può essere ottenuta per i casi esaminati dai giudici finlandesi, anche se il richiedente non vive in Finlandia.

In quali casi il giudice penale può respingere la mia richiesta nei confronti dell'autore del reato o non darvi seguito?

Se durante le indagini preliminari si è espressa l'intenzione di volere proseguire la domanda di risarcimento autonomamente o tramite un avvocato oppure nel caso in cui il pubblico ministero non accolga la domanda, il giudice distrettuale chiederà alla vittima di esporre le eventuali richieste di risarcimento. Il giudice distrettuale può fissare un termine entro il quale inviare la domanda di risarcimento. Qualora la domanda non venga presentata per iscritto, il tribunale distrettuale potrebbe decidere di non effettuare indagini nel caso di presentazione di una seconda domanda di risarcimento.

Il giudice respingerà la domanda di risarcimento se non vengono addotte a sostegno prove sufficienti.

Posso impugnare questa decisione o cercare altri mezzi di riparazione?

Per impugnare la decisione del tribunale distrettuale, occorre informare tale organo entro sette giorni dalla data della pronuncia della sentenza che non si è soddisfatti dell'esito. Una volta effettuata tale comunicazione , è possibile impugnare la sentenza presentando ricorso dinanzi al hovioikeus (corte di appello) competente. La lettera di impugnazione deve essere inviata al tribunale distrettuale entro 30 giorni dalla data di pronuncia della sentenza. In genere, perché la corte di appello possa condurre un esame completo del caso, sarà necessaria un'autorizzazione a continuare l'esame del caso.

Se il giudice mi concede il risarcimento, come viene garantito che la sentenza nei confronti dell'autore del reato sia eseguita, e che aiuto posso ottenere per assicurare che ciò avvenga?

Qualora l'imputato non versi il risarcimento stabilito in modo volontario, è possibile chiedere che la domanda venga fatta eseguire da un ufficiale giudiziario. La richiesta di esecuzione deve essere inviata all'ufficiale giudiziario, allegandovi la decisione giudiziaria che conferma il diritto al risarcimento dei danni. La richiesta di esecuzione va presentata all'ufficiale giudiziario competente nel luogo in cui il debitore vive o ha la residenza. Nel caso in cui vi siano più debitori, residenti in località diverse, sarà sufficiente presentare all'ufficiale giudiziario un'unica richiesta. È possibile chiedere indicazioni più precise sulla presentazione di una domanda di risarcimento rivolgendosi all'ulosottovirasto (ufficio competente in materia di esecuzione). I recapiti degli uffici competenti in materia di esecuzione sono elencatiqui (in finlandese, svedese e inglese).

Ultimo aggiornamento: 13/03/2019

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