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La legislazione greca in materia di risarcimento delle vittime di reati violenti contempla i seguenti reati commessi nel territorio nazionale:
reati intenzionali violenti e reati di cui ai seguenti articoli del codice penale: articoli 323 bis (tratta di essere umani):
a) schiavitù o pratiche di lavoro simili alla schiavitù,
b) servitù,
c) costrizione della vittima a lavorare o a mendicare (sfruttamento del lavoro),
d) costrizione della vittima a commettere atti criminali,
e) prelievo di organi, tessuti o cellule della vittima,
f) costrizione della vittima a partecipare ad atti, pratiche o simulazioni sessuali o a lavori o servizi intesi unicamente a provocare eccitazione (sfruttamento sessuale) o
g) matrimonio forzato, 336 quando la vittima è un minore (reati contro la libertà sessuale o di sfruttamento economico della vita sessuale), 339, commi 1 e 3 (atti sessuali che coinvolgono minori o a loro danno), 342, comma 1 (abuso sessuale di minori), 348 bis (pedopornografia), 348 ter (adescamento di minori a fini sessuali), 348 quater (rappresentazioni pornografiche di minori) e 351 bis (atti sessuali che coinvolgono un minore dietro pagamento).
Per tutti i reati intenzionali commessi con violenza fisica o minaccia di violenza fisica e che comportano il decesso o una condizione fisica o mentale grave per la vittima e per tutti i reati intenzionali commessi con violenza o minacce di violenza fisica e puniti con la reclusione (kátheirxi).
Dal 1º gennaio 2010 i dipendenti delle strutture di detenzione vittime di azioni di violenza intenzionale commesse in Grecia e che hanno comportato per la vittima un'invalidità o menomazioni gravi, hanno diritto a un congedo di malattia retribuito ininterrotto, fino a che la commissione medica competente non li ritenga idonei al lavoro.
Possono beneficiare del risarcimento i familiari della vittima, ossia, il coniuge, la persona cui la vittima era legata da una relazione eterosessuale od omosessuale stabile e continuativa, il promesso sposo, i familiari per consanguineità o matrimonio in linea diretta, i genitori adottivi o i figli adottati, i fratelli e le sorelle, i coniugi o promessi sposi dei fratelli e delle sorelle, nonché le persone a carico della vittima, oltre ai figli e ai genitori a carico.
In questo caso ha diritto al risarcimento solo la persona direttamente lesa, ossia la vittima diretta.
L'Archí Apozimíosis (autorità greca competente in materia di risarcimenti) risarcisce le vittime di reati intenzionali violenti, se il reato è stato commesso in Grecia e se la vittima ha la residenza ufficiale (katoikía) o la residenza abituale (siníthi diamoní) in Grecia, nel territorio di un altro Stato membro dell'UE o in un paese terzo nei casi previsti dall'articolo 323 bis del codice penale. Non è fatta alcuna distinzione tra cittadini dell'UE e di paesi terzi.
Se il reato è stato commesso in un altro paese dell'UE, le vittime che hanno la residenza ufficiale o la residenza abituale in Grecia possono presentare domanda all'Archí Syndromís (autorità di assistenza greca) per ottenere un risarcimento, ragionevole e adeguato, dall'autorità competente in materia di risarcimenti dello Stato membro dell'UE in questione, in linea con le condizioni specifiche previste dalla normativa di tale Stato.
Sì, alla procura o alla polizia entro tre mesi. In caso contrario potrebbe non essere possibile localizzare l'autore del reato. Se non si è potuto denunciare il reato di cui si è stati vittima per motivi di forza maggiore, il termine di tre mesi inizia a decorrere da quando tali motivi cessano di essere validi.
Sì, perché il diritto al risarcimento ha inizio
a) nel caso in cui l'autore del reato non abbia le risorse necessarie per risarcire il richiedente, quando viene disposta l'esecuzione della sentenza definitiva,
b) nel caso in cui non si riesca ad appurare l'identità dell'autore del reato, quando il fascicolo del caso è iscritto nel registro delle notizie di reato a carico di persone ignote oppure
c) nel caso in cui l'autore del reato non possa essere perseguito o condannato, quando il fascicolo viene archiviato da un atto del pubblico ministero competente, da una sentenza definitiva di non luogo a procedere, da un'assoluzione definitiva o dalla chiusura definitiva del caso in base ad altre modalità.
Sì, perché nei casi di cui ai precedenti punti a) e c) (ossia laddove l'autore del reato non abbia le risorse necessarie per corrispondere il risarcimento o l'autore del reato non possa essere perseguito o condannato) la vittima può presentare una domanda di risarcimento di questa natura solo qualora non sia in grado, in nessun modo, di far valere la propria richiesta nei confronti dell'autore del reato, come stabilito da una sentenza definitiva.
Sì, se non è stato possibile appurare l'identità dell'autore del reato è possibile chiedere un risarcimento all'autorità competente in materia di risarcimenti una volta che il fascicolo del caso è stato iscritto nel registro delle notizie di reato a carico di persone ignote.
Le domande di risarcimento vanno presentate all'autorità competente in materia di risarcimenti dalla persona autorizzata o dal suo rappresentante entro un il termine di un anno dalla data in cui è sorto il diritto al risarcimento.
a) Per la vittima del reato:
Danni materiali (non-psicologici):
Danni psicologici (morali):
b) Per gli aventi diritto o i familiari di una vittima:
Danni materiali (non-psicologici):
In una volta sola.
Nel determinare l'importo del risarcimento si terrà conto di eventuali azioni illecite compiute del richiedente.
In aggiunta, il richiedente non avrà diritto ad alcun risarcimento laddove, durante il procedimento penale, non cooperi con le autorità decidendo senza giustificati motivi di non assisterle, specie qualora si sia rifiutato di testimoniare o abbia occultato o non abbia presentato elementi di prova, complicando di conseguenza l'identificazione dell'autore del reato.
La situazione finanziaria non ha influenza sul diritto al risarcimento o sull'importo che verrà erogato a favore del richiedente.
Il diritto al risarcimento non è garantito nei seguenti casi:
a) se l'azione ha interessato membri di un'organizzazione criminale, una banda di criminali o un gruppo terroristico,
b) se il richiedente ha omesso intenzionalmente di segnalare il reato di cui è stato vittima entro tre mesi, rendendo più difficile l'identificazione dell'autore del reato (tuttavia, se non è stato possibile denunciare il reato per motivi di forza maggiore, il termine di tre mesi inizia a decorrere da quando tali motivi cessano di essere validi),
c) se, durante il procedimento penale, il richiedente si rifiuti, senza giustificati motivi di assistere le autorità, specie qualora si sia rifiutato di testimoniare o abbia occultato o non abbia presentato elementi di prova, complicando di conseguenza l'identificazione dell'autore del reato, e
d) in ogni altro caso in cui, in considerazione delle circostanze specifiche al caso, la domanda di risarcimento costituisce un abuso di un diritto.
Nel determinare l'importo del risarcimento si terrà conto di eventuali azioni illecite compiute del richiedente, dei costi sostenuti dallo Stato greco per il ricovero ospedaliero e di altre somme percepite dall'autore del reato, dai servizi di previdenza sociale o da altre fonti.
L'importo del risarcimento è determinato in base alla legislazione greca, fatte salve disposizioni più specifiche.
Nessuno.
Sì, il modulo di domanda contiene un campo specifico da compilare.
Sì, nel modulo di domanda è necessario indicare l'importo del risarcimento richiesto e qualsiasi altro risarcimento percepito, al fine di tenere conto di tutte le spese sostenute dallo Stato greco per il ricovero del richiedente, nonché di tutti gli altri importi ricevuti dall'autore del reato, dai servizi di previdenza sociale o da ogni altra fonte.
Occorrerà inoltre fornire informazioni dettagliate sulla situazione comportata dal danno subito. A tal fine, si dovranno dichiarare e presentare tutti i giustificativi delle spese mediche, delle spese ospedaliere o delle spese funerarie, nonché di eventuali perdite o riduzioni del reddito, spese supplementari o incapacità a svolgere qualsiasi occupazione derivanti dal danno arrecato dal presunto reato.
Nessuno.
L'autorità competente in materia di risarcimenti non ha definito una disposizione esplicita riguardo a indennizzi complementari o aggiuntivi. Tuttavia, il diritto greco ammette tale possibilità in caso di cambiamento delle circostanze o di peggioramento delle condizioni di salute della vittima.
Dovranno essere allegati i seguenti documenti giustificativi a seconda dei casi:
Sì, 50 EUR prima che il caso venga esaminato dall'autorità competente in materia di risarcimenti. In caso di mancato pagamento, la domanda verrà respinta.
L'autorità competente in materia di risarcimenti.
All'autorità di assistenza o direttamente al segretariato dell'autorità competente in materia di risarcimenti.
Non necessariamente. Se necessario, l'interessato sarà invitato a presentarsi direttamente.
Laddove il richiedente abbia la residenza ufficiale o la residenza abituale nel territorio di un altro Stato membro, l'autorità competente in materia di risarcimenti chiederà all'autorità di assistenza competente di sentirlo, conformemente alla legge di quello Stato, e di inviare una relazione. L'autorità competente in materia di risarcimenti, in cooperazione con l'autorità di assistenza competente, può altresì condurre direttamente un'audizione, conformemente alla legislazione greca, per via telefonica o in videoconferenza. In quel caso, l'autorità competente in materia di risarcimenti non può obbligare il richiedente a essere sentito.
L'autorità competente in materia di risarcimenti è tenuta a esaminare il caso entro tre mesi dalla data di presentazione della domanda e a emettere la decisione definitiva entro tre mesi dalla data della valutazione della domanda.
Sia il richiedente che lo Stato greco hanno diritto a proporre ricorso avverso la decisione dell'autorità competente in materia di risarcimenti dinanzi al Dioikitikó Protodikeío (tribunale amministrativo di primo grado). Il termine è di quattro mesi.
Non esiste un numero di telefono specifico per presentare una domanda di risarcimento. http://www.ministryofjustice.gr/
Per le controversie transfrontaliere, l'assistenza legale è garantita nelle cause civili (o commerciali) qualora il richiedente abbia la residenza ufficiale o la residenza abituale in uno Stato membro dell'UE. L'assistenza legale può consistere anche in un appuntamento con un avvocato che possa fornire consulenza legale per cercare di risolvere la controversia in via stragiudiziale. Anche le persone che hanno la residenza (ufficiale) o la residenza abituale (effettiva) in Grecia ma chiedono assistenza legale per un procedimento o una fase processuale in un altro Stato membro dell'UE possono beneficiare dei servizi di un avvocato, in attesa di ricevere risposta a una domanda di accesso all'assistenza legale da parte dell'autorità competente dell'altro Stato membro.
KEThI (Centro di ricerca per l'uguaglianza di genere)
EKKA (Centro nazionale per la solidarietà sociale)
Genikí Grammateía Isótitas ton Fýlon (segretariato generale per l'uguaglianza di genere):
Ellinikó Symvoúlio gia tous Prósfyges (Consiglio greco per i rifugiati)
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