Divorzio e separazione legale

Romania
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European Judicial Network
Rete giudiziaria europea (in materia civile e commerciale)

1 Quali sono le condizioni per ottenere il divorzio?

Il divorzio può essere ottenuto con il consenso di entrambi i coniugi (mediante procedura giudiziale, amministrativa o notarile). In mancanza del mutuo consenso il divorzio può essere concesso dal giudice.

2 Quali sono le cause del divorzio?

Ai sensi dell'articolo 373 del codice civile, si può ottenere il divorzio nei seguenti casi:

  • con il consenso di entrambi i coniugi;
  • se sussiste un grave deterioramento del rapporto tra i coniugi e la continuazione del matrimonio non è più possibile;
  • su richiesta di uno dei coniugi, dopo una separazione de facto durata almeno due anni;
  • su richiesta del coniuge le cui condizioni di salute rendano impossibile la continuazione del matrimonio.

3 Quali sono gli effetti giuridici di un divorzio per quanto riguarda:

3.1 i rapporti personali tra coniugi (ad esempio, il cognome)?

  • La qualità di coniuge cessa di esistere ed entrambi i coniugi divorziati possono risposarsi.
  • Con lo scioglimento del matrimonio attraverso il divorzio, i coniugi possono concordare di mantenere i nomi che avevano durante il matrimonio. In mancanza di accordo, in casi debitamente giustificati il giudice può consentire ai coniugi di mantenere i nomi usati durante il matrimonio. In mancanza sia di un accordo sia di una decisione del giudice, ciascun coniuge riacquista il nome che aveva prima del matrimonio.

3.2 la divisione dei beni dei coniugi?

In conseguenza del divorzio, il regime patrimoniale tra i coniugi si scioglie con effetto dalla presentazione della domanda di divorzio. Tuttavia, su richiesta di uno dei coniugi – o di entrambi congiuntamente, in caso di divorzio consensuale – il giudice può dichiarare lo scioglimento del regime patrimoniale tra di essi a far data dalla separazione de facto.

Se il regime di comunione dei beni cessa con lo scioglimento del matrimonio, gli ex coniugi rimangono comproprietari dei beni in comunione, fintantoché non vengano determinate le loro rispettive quote.

Con lo scioglimento del regime di comunione, ciascun coniuge riprende possesso dei propri beni, successivamente si procede alla divisione dei beni in comune e alla liquidazione dei debiti. A tal fine, la quota di beni spettante a ciascun coniuge viene stabilita in primo luogo in base al contributo di ciascuno all'acquisto dei beni comuni e all'adempimento degli obblighi comuni. Salvo prova contraria, si presume che i coniugi abbiano contribuito in egual misura.

A prescindere dalla sussistenza di eventuali obbligazioni alimentari tra gli ex coniugi e da un eventuale risarcimento, il coniuge esente da colpa, che subisce perdite finanziarie in conseguenza dello scioglimento del matrimonio, può chiedere un risarcimento al coniuge cui sia stata addebitata la colpa. Il giudice per le questioni familiari decide in merito a tale richiesta nell'ambito della sentenza di divorzio.

Inoltre, il divorzio comporta la perdita dei diritti reciproci di successione.

3.3 i figli minori dei coniugi?

Dopo aver pronunciato il divorzio, il giudice per le questioni familiari decide in merito alla relazione tra i genitori divorziati e i figli minori. Di norma, dopo un divorzio, i genitori esercitano congiuntamente la responsabilità genitoriale. Il giudice per le questioni familiari fissa il domicilio del minore presso l'abitazione del genitore con cui il minore vive abitualmente, mentre il genitore separato dal figlio ha il diritto di avere contatti personali con quest'ultimo. Inoltre, il giudice stabilisce in quale misura ciascun genitore contribuisce alle spese relative all'accudimento, all'educazione, all'istruzione e alla formazione dei figli.

Se le circostanze cambiano, il giudice per le questioni familiari può modificare i provvedimenti relativi ai diritti e agli obblighi dei genitori divorziati nei confronti dei figli minorenni, su richiesta di uno dei genitori o di un altro membro della famiglia, del figlio, del tutore, di un istituto per la protezione dei minori ovvero del pubblico ministero.

3.4 l’obbligo alimentare nei confronti dell’altro coniuge?

Con lo scioglimento del matrimonio cessano le obbligazioni alimentari tra i coniugi. L'ex coniuge ha diritto agli alimenti qualora non abbia mezzi finanziari sufficienti, a causa dell'incapacità al lavoro sopravvenuta prima o durante il matrimonio, o entro un anno dal divorzio (purché tale incapacità sia dovuta a eventi che si riferiscono al matrimonio).

Il coniuge che presenta una domanda di alimenti non può chiedere anche un risarcimento. Nel caso in cui l'addebito di colpa del divorzio sia stato dichiarato solo nei confronti del coniuge convenuto, l'attore può ottenere un risarcimento. È possibile ottenere tale risarcimento solo se il matrimonio è durato per almeno 20 anni.

4 Cosa significa "separazione legale" in termini pratici?

Il diritto rumeno non prevede la nozione di "separazione legale" ma solo quella di "separazione di fatto" e di divisione giudiziale dei beni. Tale situazione deve essere provata dinanzi al giudice. Una separazione di fatto che duri da almeno due anni è una ragione valida per ottenere una pronunzia giudiziale di divorzio.

5 Quali sono le condizioni per la separazione legale?

6 Quali sono gli effetti giuridici della separazione legale?

7 Cosa significa "annullamento del matrimonio" in termini pratici?

Il matrimonio è annullato in seguito alla violazione di uno dei requisiti di legge che disciplinano il contratto matrimoniale. Il matrimonio può essere annullato solo con una decisione del giudice. L'annullamento ha effetti retroattivi e futuri; il matrimonio annullato si considera come se non fosse mai stato celebrato.

8 Quali sono le cause di annullamento del matrimonio?

Le seguenti violazioni dei requisiti di legge relativi al matrimonio costituiscono cause di annullamento assolute:

  • il matrimonio è stato contratto senza consenso;
  • il matrimonio è stato contratto tra persone dello stesso sesso;
  • il matrimonio è stato contratto da una persona già sposata;
  • il matrimonio è stato contratto tra persone imparentate in linea retta, oppure tra parenti collaterali fino al quarto grado;
  • uno dei coniugi è affetto da infermità o disabilità mentale;
  • il matrimonio è stato celebrato senza il consenso dei futuri coniugi o tale consenso non soddisfa le condizioni di forma;
  • il matrimonio è stato contratto da una persona minore di 16 anni;
  • il matrimonio è stato contratto per un fine diverso da quello di creare una famiglia.

Le cause di annullamento relative sono le seguenti:

  • il matrimonio è stato contratto da un minore di 16 anni sulla base di un parere medico, senza il consenso dei genitori o del genitore che esercita la responsabilità genitoriale, oppure senza l'autorizzazione della persona titolare della responsabilità genitoriale;
  • quando il consenso è nullo per errore (in relazione all'identità fisica dell'altro coniuge), dolo o violenza;
  • la persona che contrae matrimonio è affetta da incapacità temporanea di intendere e di volere;
  • il matrimonio è stato contratto tra un tutore e un minore posto sotto la sua tutela.

9 Quali sono gli effetti giuridici dell’annullamento del matrimonio?

Fino alla pronuncia della sentenza di annullamento definitiva, il coniuge che abbia contratto un matrimonio invalido o nullo in buona fede mantiene il suo status di coniuge di un matrimonio valido e i rapporti patrimoniali tra gli ex coniugi sono disciplinati, per analogia, dalle disposizioni in materia di divorzio.

La nullità del matrimonio non produce effetti sui figli, che sono considerati nati in costanza di matrimonio. In relazione ai diritti e doveri reciproci di genitori e figli, si applicano per analogia le disposizioni in materia di divorzio.

La sentenza di un giudice che dichiari l'invalidità o la nullità di un matrimonio è opponibile a terzi; si applicano mutatis mutandis le disposizioni relative alle formalità inerenti al regime patrimoniale tra i coniugi, alla pubblicità del contratto di matrimonio e all'inopponibilità del contratto di matrimonio.

L'annullamento del matrimonio non è opponibile a un terzo rispetto ad un atto stipulato da uno dei coniugi prima dell'annullamento, a meno che non siano state rispettate le formalità stabilite dalla legge in relazione alla pubblicità delle azioni di accertamento della nullità o delle azioni di annullamento, o nel caso in cui il terzo interessato fosse stato altrimenti edotto delle cause di annullamento del matrimonio prima della conclusione dell'atto.

10 Vi sono procedure alternative stragiudiziali per risolvere questioni relative al divorzio senza adire l’autorità giudiziaria?

Il ricorso alla mediazione prima di avviare un procedimento dinanzi al giudice è facoltativo. Nel corso del procedimento l'autorità giudiziaria è tenuta a informare le parti circa la possibilità e i vantaggi dell'utilizzo della mediazione.

La mediazione permette di risolvere i disaccordi tra i coniugi riguardanti l'esercizio dei diritti genitoriali, la determinazione della residenza dei figli e il contributo dei genitori al mantenimento dei figli. Il mediatore garantisce che il risultato della mediazione non sia contrario al miglior interesse del figlio e invita i genitori a concentrarsi principalmente sui bisogni del figlio e ad assumere la responsabilità genitoriale, al fine di assicurare che la separazione di fatto o il divorzio non compromettano l'educazione e lo sviluppo del bambino.

La convenzione conclusa in esito alla mediazione e contenente l'accordo tra le parti sull'esercizio dei diritti genitoriali, sul contributo di ciascun genitore al mantenimento dei figli e sulla residenza degli stessi deve essere vidimata dal giudice, che ha l'obbligo di verificare se l'accordo è conforme agli interessi del figlio.

In caso di divorzio consensuale e in mancanza di figli minori nati in costanza di matrimonio, fuori dal vincolo matrimoniale o adottivi, il cancelliere o un notaio del luogo in cui è stato contratto il matrimonio, ovvero dell'ultima residenza comune dei coniugi, può dichiarare lo scioglimento del matrimonio mediante l'accordo dei coniugi e rilasciare loro un certificato di divorzio.

Il divorzio ottenuto sulla base di una convenzione tra i coniugi può essere pronunciato da un notaio anche in presenza di figli minori, nati nell'ambito o al di fuori del matrimonio o adottivi, qualora tra i coniugi esista un accordo su tutti gli aspetti relativi ai cognomi, all'esercizio della responsabilità genitoriale, alla residenza dei figli, ai modi per mantenere le relazioni personali e alla determinazione del contributo di ciascun genitore all'accudimento, all'educazione, all'istruzione e alla formazione dei figli.

11 A quale autorità va presentata una domanda di divorzio/separazione legale/annullamento di matrimonio? Quali sono le formalità da rispettare e i documenti da allegare alla domanda?

La domanda di divorzio deve essere presentata del tribunale distrettuale.

Secondo il criterio della competenza territoriale, la domanda dev'essere presentata presso il tribunale distrettuale competente del luogo in cui si trova l'ultima residenza comune dei coniugi. Qualora i coniugi non avessero una residenza comune o qualora entrambi non risiedano più nel luogo ove si trova l'ultima residenza comune, la domanda dev'essere presentata presso il tribunale distrettuale competente del luogo in cui si trova la residenza del convenuto. Tuttavia, se il convenuto non è residente in Romania e i giudici rumeni hanno competenza giurisdizionale internazionale, la domanda deve essere presentata presso l'organo giurisdizionale competente per il luogo in cui si trova la residenza della parte attrice. Se né l'attore né il convenuto risiedono in Romania, le parti possono convenire di presentare la domanda di divorzio presso qualsiasi tribunale distrettuale in Romania. In mancanza di tale accordo tra le parti, la domanda di divorzio deve essere presentata presso il tribunale distrettuale del settore n. 5 di Bucarest.

La domanda di divorzio deve riportare, oltre alle osservazioni contenute nell'atto di citazione, i nomi dei figli minori. Alla domanda devono essere allegati il certificato di matrimonio, copie dei certificati di nascita dei figli minori e, se del caso, la convenzione stipulata dai coniugi in esito alla procedura di mediazione.

Nel caso in cui la domanda di divorzio sia basata sul consenso tra le parti, essa deve essere firmata da entrambi i coniugi o da un rappresentante di entrambe le parti debitamente autorizzato attraverso una procura speciale autentica. Qualora il rappresentante sia un avvocato, questi deve certificare le firme dei coniugi, conformemente alla legge vigente.

Nei procedimenti dinanzi all'organo giurisdizionale di merito le parti devono comparire personalmente, tranne nel caso in cui un coniuge stia scontando una pena detentiva, sia affetto da malattia grave che gli impedisce di comparire, sia colpito da un'ingiunzione del giudice, sia residente all'estero o si trovi in un'altra situazione che gli impedisce di comparire personalmente; in tali situazioni, la persona interessata può farsi rappresentare da un avvocato, da un rappresentante autorizzato o, se del caso, da un tutore o da un curatore (curator). Se all'udienza in primo grado l'attore è assente ingiustificato e il convenuto è l'unico a comparire, la domanda è respinta poiché infondata.

Anche qualora non venga richiesto nella domanda di divorzio, il giudice adito deve adottare una decisione in merito all'esercizio della responsabilità genitoriale, al contributo dei genitori alle spese per l'educazione e l'istruzione dei figli, alla loro residenza e al diritto del genitore di avere rapporti personali con i figli.

L'azione di nullità del matrimonio per motivi assoluti può essere presentata da qualsiasi parte interessata. L'azione di annullamento ha carattere personale e senza trasmissione di effetti agli eredi. Tuttavia, se l'annullamento è stato chiesto da un coniuge, la procedura può essere portata avanti da uno dei suoi eredi.

12 Posso ottenere il patrocinio a spese dello Stato a copertura dei costi del procedimento?

È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato alle condizioni stabilite dal decreto di urgenza del governo n. 51/2008 sul gratuito patrocinio nei procedimenti civili, approvato con modificazioni e integrazioni dalla legge n. 193/2008, come modificata.

Il patrocinio può essere concesso, separatamente o cumulativamente, sotto forma di prestazione di assistenza legale; pagamento dei compensi spettanti ai periti, ai traduttori o agli interpreti; pagamento del compenso dovuto all'ufficiale giudiziario e, in termini di esenzioni, sotto forma di riduzione, rateizzazione o differimento dei pagamenti delle spese giudiziarie.

Per essere ammessa al gratuito patrocinio in forma completa, una persona deve disporre di un reddito medio mensile netto per ogni membro familiare inferiore a 300 RON nei due mesi immediatamente precedenti la presentazione della domanda. Se il reddito è inferiore a 600 RON, il patrocinio viene concesso al 50 %. Il gratuito patrocinio può essere concesso in proporzione ai bisogni del richiedente anche nelle situazioni in cui i costi effettivi o previsti del procedimento possano limitare l'accesso effettivo alla giustizia, a causa, per esempio, delle disparità esistenti tra il costo della vita nello Stato membro di residenza del richiedente e il costo della vita in Romania.

13 È possibile ricorrere in appello contro una decisione relativa alla pronuncia di divorzio/separazione legale/annullamento di matrimonio?

Il nuovo codice di procedura civile stabilisce che avverso la decisione giudiziale è possibile soltanto il ricorso in appello entro 30 giorni dalla notifica della decisione.

14 Che cosa occorre fare per ottenere il riconoscimento in questo Stato membro, di una decisione di divorzio/separazione legale/annullamento di matrimonio pronunciata da un’autorità giudiziaria di un altro Stato membro?

La normativa applicabile nei casi relativi al riconoscimento di una sentenza di divorzio è il regolamento (CE) n. 2201/2003. La domanda deve essere presentata all'organo giurisdizionale competente del luogo in cui il convenuto ha il domicilio o la residenza in Romania. Se la residenza del convenuto non è nota, la domanda deve essere presentata all'organo giurisdizionale competente del luogo in cui si trova il domicilio o la residenza dell'attore.

15 Qual è il giudice competente per l'opposizione al riconoscimento di una decisione relativa alla pronuncia di divorzio/separazione legale/annullamento di matrimonio pronunciata in un altro Stato membro? Quali procedure si applicano in questi casi?

Una decisione di riconoscimento può essere impugnata dinanzi alla Corte d'appello competente per territorio o con un ricorso alla Corte di cassazione.

16 Qual è la legge applicabile da parte del giudice nel quadro di una procedura di divorzio tra coniugi che non vivono in questo Stato membro o che sono di nazionalità diversa?

Per stabilire quale sia la legge applicabile ai rapporti di diritto internazionale privato, i giudici rumeni applicano il regolamento (UE) n. 1259/2010 del Consiglio, del 20 dicembre 2010, relativo all'attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore della legge applicabile al divorzio e alla separazione personale oppure gli articoli 2597 e seguenti del codice civile.

I coniugi possono scegliere la legge dello Stato in cui entrambi hanno la residenza abituale comune o in cui avevano l'ultima residenza comune (se almeno un coniuge vi abita ancora alla data in cui viene stipulata la convenzione di scelta della legge applicabile), la legge dello Stato di cittadinanza di uno dei coniugi, la legge dello Stato in cui i coniugi hanno vissuto per almeno tre anni o la legge rumena.

In mancanza di una scelta da parte dei coniugi, si applica la legge dello Stato in cui entrambi hanno la residenza abituale comune o, in mancanza, la legge dello Stato dell'ultima residenza abituale comune dei coniugi (se almeno uno di essi vi abita ancora alla data di deposito della domanda di divorzio); qualora i coniugi non abbiano una residenza abituale, si applica la legge dello Stato del quale entrambi hanno la cittadinanza alla data di deposito della domanda di divorzio o, infine, se i coniugi hanno cittadinanze diverse, si applica la legge del paese dell'ultima cittadinanza comune (se almeno uno di essi l'ha ancora alla data di deposito della domanda di divorzio). In tutte le altre situazioni si applica la legge rumena. 21 maggio 2015

 

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Ultimo aggiornamento: 31/05/2021

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