Questa pagina fornisce informazioni sulle spese dei procedimenti giudiziari in Spagna. Per un'analisi più approfondita dei costi di una causa, si possono consultare i seguenti studi di casi: DIRITTO DI FAMIGLIA-DIVORZIO DIRITTO DI FAMIGLIA-CUSTODIA DIRITTO DI FAMIGLIA-ALIMENTI DIRITTO COMMERCIALE-CONTRATTI DIRITTO COMMERCIALE-RESPONSABILTÀ
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In Spagna esiste una sola categoria di avvocati, i quali, previa iscrizione a un ordine, possono intervenire in ogni tipo di processo e dinanzi a ogni tipo di tribunale.
Gli avvocati fissano i loro onorari in conformità di alcune norme «di orientamento», pubblicate da ciascun ordine professionale. Tali norme si basano su criteri generali per l’elaborazione delle parcelle, quali la complessità del caso, la proporzionalità, ecc., e sono seguite da tutti gli avvocati allorché presentano le loro parcelle.
Inoltre, le norme prevedono sempre distinzioni in funzione dell’ordine giurisdizionale in seno al quale si svolge il processo.
L’articolo 241.1.1, del codice di procedura civile prevede espressamente gli onorari degli avvocati, nei casi in cui il loro intervento sia obbligatorio, tra le voci da includere nella valutazione dei costi.
Il codice di procedura civile stabilisce che gli avvocati fissano gli onorari nel rispetto delle norme che disciplinano il loro statuto professionale.
Fase del procedimento civile nella quale si devono sostenere spese fisse.
Il cliente è sempre tenuto a pagare gli onorari al suo avvocato. Sin dall’inizio ne conosce l’ammontare, ma soltanto al termine del processo sarà noto l’importo esatto della parcella. L’avvocato può esigere il pagamento dal cliente, anche tramite meccanismi di garanzia quali il versamento di un anticipo (durante il processo) o l’impegno a saldare la parcella (a processo concluso).
Nella pratica il cliente di solito anticipa una somma all’inizio del procedimento e poi attende la decisione relativa alla condanna alle spese di giudizio [condena en costas]. Nel caso in cui il pagamento degli onorari spetti alla controparte, l’avvocato e il procuratore legale [procurador] presentano al giudice le loro parcelle, le quali, una volta approvate, sono saldate dalla controparte.
Da quando la legge 10/2012 è entrata in vigore è stato previsto il pagamento dei diritti di cancelleria.
Che cosa sono le spese giudiziali?
Si tratta di una "tassa" (diritti di cancelleria) a livello nazionale che dev'essere pagata in alcuni casi dagli utenti, sia che si tratti di persone fisiche che di persone giuridiche per adire gli organi giurisdizionali e usufruire del servizio pubblico dell'amministrazione della giustizia. La gestione di questa tassa è affidata per legge al Ministerio de Hacienda y Administraciones Públicas (Ministero delle finanze e dalla Pubblica amministrazione). La possibilità di esigere il pagamento di tali diritti è entrata in vigore il 1° aprile 2003, e attualmente è disciplinata dalla legge 10/2012 del 20 novembre 2012, modificata con regio decreto del 22 febbraio 2013 (Real Decreto-Ley 3/2013) relativo a taluni diritti nel contesto dell'amministrazione della giustizia dell' Instituto Nacional de Toxicología y Ciencias Forenses (Istituto Nazionale della Scienza Tossicologica e Forense).
Casi in cui è obbligatorio il pagamento di tali diritti di cancelleria (Hecho Imponible)
Ai sensi dell'articolo 1 della legge 10/2012 i diritti di cancelleria per adire il giudice competente, in ambito civile, amministrativo e per le controversie di diritto del lavoro sono diritti esigibili in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale in base a quanto previsto dalla suddetta legge, fatti salvi i diritti e le altre tasse che vengono riscosse dalle Comunidades Autónomas (Comunità autonome) nell'esercizio delle rispettive competenze finanziarie che non potranno riguardare lo stesso tipo di operazioni imponibili.
Ai sensi dell'articolo 2, i diritti di cancelleria per adire il giudice competente sono esigibili nei seguenti casi.
Chi deve corrispondere i diritti di cancelleria?
L'articolo 3 stabilisce che deve corrispondere i diritti di cancelleria il soggetto che adisce il giudice competente ed è assoggettato al suddetto pagamento per aver avviato il procedimento.
Ai fini del precedente paragrafo si presume che sia stata avviata un' operazione unica per la quale riscuotere i suddetti diritti quando l'atto che avvia la fase processuale che costituisce tale operazione riguarda varie azioni principali che non derivano dallo stesso titolo. In tal caso, l'importo dei diritti di cancelleria viene calcolato aggiungendo gli importi per ognuna delle varie azioni.
Il pagamento dei diritti potrà essere effettuato dal procuratore della parte nel procedimento o dall'avvocato in nome e per conto della persona tenuta al pagamento, specialmente quando quest'ultimo non sia residente in Spagna. Una persona non residente non deve avere un numero di codice fiscale ai fini dell'autoliquidazione. Il procuratore o l'avvocato non saranno responsabili dal punto di vista fiscale per il suddetto pagamento.
I casi di esenzione sono i seguenti.
Infine, nel settore del diritto del lavoro, i lavoratori (sia che si tratti di dipendenti che di lavoratori autonomi) hanno diritto a una esenzione al 60% dell'importo dei diritti esigibili per la presentazione degli appelli e dei ricorsi in cassazione. Nei casi di contenzioso amministrativo gli ufficiali giudiziari che agiscono in difesa dei loro diritti derivanti dallo Statuto hanno diritto a una esenzione al 60% relativamente ai diritti di cancelleria esigibili per la presentazione degli appelli e dei ricorsi in cassazione.
La materia è disciplinata dal codice di procedura penale.
Tutte le persone accusate di un atto punibile, che siano state sottoposte a detenzione o a qualsiasi altra misura cautelare o che siano state rinviate a giudizio, possono esercitare il diritto di difesa intervenendo nel procedimento, qualunque esso sia, dal momento in cui ne sono messi a conoscenza: in tal senso perciò vengono informate di tale diritto.
Per esercitare tale diritto, le parti interessate devono essere rappresentate da un procuratore legale e difese da un avvocato, i quali sono designati d'ufficio qualora le parti non li abbiano nominati e lo richiedano e, in ogni caso, quando non hanno la capacità giuridica di farlo.
Tutte le parti in una causa, se non viene riconosciuto loro il diritto al patrocinio a spese dello Stato hanno l'obbligo di sostenere le spese relative ai diritti dei procuratori legali che le rappresentano, agli onorari degli avvocati che le difendono, agli onorari dei periti e all'indennità dei testimoni che chiamano a comparire, allorché i periti e testimoni, dopo aver reso le dichiarazioni, presentano la loro richiesta di pagamento, che sarà valutata dal giudice o dal tribunale.
Né durante il giudizio né dopo la sua conclusione hanno l'obbligo di sostenere altre spese processuali, a meno che non siano condannate a farlo.
Il procuratore legale, che sia stato nominato dalle parti in una causa e abbia accettato di rappresentarle, ha l'obbligo di pagare agli onorari agli avvocati scelti dai clienti per la loro difesa.
Le persone ammesse a beneficiare del patrocinio a spese dello Stato possono avvalersi di un avvocato e di un procuratore legale di loro scelta, ma in tal caso sono tenute a pagare rispettivi onorari e diritti, come previsto per le persone alle quali tale diritto non è riconosciuto, a meno che i professionisti rinuncino liberamente a percepire un orario diritti, ai sensi dell'articolo 27 della legge sul gratuito patrocinio (Ley de Asistencia Jurídica Gratuita).
Il cliente è sempre tenuto a pagare le parcelle emesse dopo la conclusione del processo. Non è previsto il versamento di un anticipo quando l'avvocato è nominato d'ufficio, perché la pratica relativa al patrocinio a spese dello Stato viene avviata contemporaneamente.
Occorre tenere conto del fatto che il più delle volte si fa ricorso all'avvocato d'ufficio. Di conseguenza, il cliente, se gli viene riconosciuto il beneficio del gratuito patrocinio, non deve pagare la parcella e lo Stato se ne fa carico, salvo il caso di miglioramento della situazione finanziaria del beneficiario nei tre anni successivi. (di solito non paga mai).
Il procuratore legale, in quanto rappresentante della parte, ha l'obbligo di informare il cliente di tutte le pratiche che avvia.
L'avvocato e il procuratore legale hanno entrambi l'obbligo di informare il cliente ogniqualvolta quest'ultimo lo richieda.
Non esistono siti specifici in cui trovare informazioni sulle spese dei procedimenti giudiziari in Spagna. Ciononostante, esistono siti Internet, come quelli degli ordini degli avvocati, che offrono informazioni sulle tariffe dei loro associati.
In quale lingua si possono ottenere informazioni sulle spese in Spagna?
Le informazioni di norma sono fornite in castigliano. È possibile trovare informazioni anche nelle lingue ufficiali delle comunità autonome.
Alcuni siti forniscono inoltre informazioni in inglese.
Consultare le informazioni relative a "Mediazione in Spagna e "Come trovare un mediatore in Spagna.
L'ufficio delle imposte spagnolo fornisce informazioni nel suo sito internet.
L'ufficio delle imposte spagnolo fornisce informazioni nel suo sito internet.
Secondo l’articolo 119 della Costituzione spagnola, è una pratica attraverso la quale si riconosce, a chiunque dimostri di non disporre di sufficienti mezzi economici, una serie di servizi che consistono principalmente nell’esonero dal pagamento degli onorari dell’avvocato e del procuratore legale, delle spese derivanti da perizie, cauzioni, ecc.
Il diritto al patrocinio a spese dello Stato prevede, in linea di massima, i servizi seguenti:
la consulenza e l’orientamento giuridico gratuiti prima dell’inizio del processo;
l’assistenza di un avvocato alla persona arrestata o incarcerata.
la difesa e la rappresentanza gratuita da parte di un avvocato e di un procuratore legale durante il procedimento giudiziario;
la pubblicazione gratuita di annunci o avvisi obbligatori, nel corso del processo, nelle riviste ufficiali;
l’esenzione dal pagamento di cauzioni per l’inoltro di ricorsi;
l’assistenza peritale gratuita durante il processo;
la fornitura gratuita di copie, deposizioni, strumenti e atti notarili;
la riduzione dell’80% dei diritti corrispondenti ad alcuni atti notarili;
la riduzione dell’80% dei diritti corrispondenti ad alcune pratiche riguardanti i registri immobiliari e delle imprese.
Ai servizi gratuiti sopra menzionati ne sono stati aggiunti altri, validi esclusivamente nel caso di controversie transfrontaliere (in seguito alla riforma della Ley de Asistencia Jurídica Gratuita introdotta dalla legge n. 16/2005 del 18 luglio, che ha recepito la direttiva 2002/8/CE), segnatamente:
In generale possono richiederlo i cittadini che sono coinvolti in qualsiasi tipo di procedimento giudiziario o che intendono iniziarlo e non dispongono di sufficienti mezzi economici per sostenere le spese del giudizio.
I mezzi economici si considerano insufficienti quando le persone fisiche dimostrano che le loro risorse ed entrate, calcolate annualmente per nucleo familiare e tenendo conto di tutti i fattori, non superano il doppio dell’indicatore pubblico di reddito a effetto multiplo (IPREM) in vigore al momento della domanda.
Per accedere a questo beneficio, le persone giuridiche devono presentare una base imponibile per l’imposta sulle società inferiore a un importo equivalente al triplo dell’IPREM nel calcolo annuale.
In ogni caso, si terrà conto di altre indicazioni esterne che rivelino la capacità economica reale del richiedente.
Esistono eccezioni per le persone fisiche in funzione di eventuali disabilità e/o altre circostanze familiari, che permettono di superare i limiti di reddito summenzionati. Attualmente, secondo la disposizione addizionale XXVIII della legge sul bilancio generale dello Stato per il 2009, nel 2009 l’IPREM è pari a 7 381,33 euro annui):
le associazioni di pubblica utilità;
le fondazioni iscritte nel registro amministrativo corrispondente.
Persone fisiche
Le entrate e le risorse economiche, calcolate annualmente per nucleo familiare e tenendo conto di tutti i fattori, non devono essere superiori al doppio dell’IPREM in vigore al momento della domanda.
Quando le risorse superano il doppio ma sono inferiori al quadruplo dell’IPREM, la Commissione per il patrocinio a spese dello Stato può eccezionalmente decidere di accordare tale beneficio alla luce della situazione familiare del richiedente, del numero di figli o familiari a carico, dello stato di salute, della disabilità, degli obblighi economici, dei costi derivanti dall’avvio del procedimento o di altre circostanze e, in ogni caso, quando il richiedente riveli di essere responsabile di una famiglia numerosa di categoria speciale.
La parte deve agire in giudizio per difendere diritti e interessi personali..
Persone giuridiche
La persona giuridica dev'essere un'organizzazione no-profit o una fondazione iscritta al corrispondente Registro Amministrativo.
Il reddito imponibile per la tassa sulle società dev'essere inferiore all'importo equivalente al triplo dell'IPREM su base annuale.
Con l’entrata in vigore della legge organica n. 1/2004 riguardante misure di protezione integrale contro la violenza di genere, le donne vittime di questo tipo di violenza possono beneficiare dell’assistenza immediata e integrale di un avvocato, non solo in tutti i processi giudiziari, ma anche nei procedimenti amministrativi (comprese le indagini di polizia), aventi ad oggetto la violenza di genere, fino alla piena esecuzione della sentenza, senza dover precedentemente richiedere il patrocinio a spese dello Stato. Ciò significa che quest'ultimo non osta mai al diritto di difesa e alla tutela giuridica effettiva, la quale deve essere prestata alla vittima indipendentemente dal fatto che sia stata presentata la domanda di assistenza gratuita, restando inteso che tale gratuità sarà offerta soltanto nel caso in cui l’interessata dimostri, a posteriori e nel corso del procedimento giudiziario, che concorrono effettivamente le condizioni per il riconoscimento del diritto alla stessa in virtù della normativa generale costituita dalla legge sul patrocinio a spese dello Stato e dal relativo regolamento, modificata a tal fine dalla disposizione finale VI della legge organica n. 1/2004 del 28 dicembre, riguardante misure di protezione integrale contro la violenza di genere.
In materia civile, il codice di procedura civile tratta la condanna alle spese di giudizio agli articoli da 394 a 398.
Nei processi cognitivi, le spese del primo grado sono a carico della parte che vede respingere tutte le sue richieste, eccetto nel caso in cui il tribunale giudichi, e lo motivi, che il caso presenta seri dubbi de facto o de jure.
In caso di accoglimento o rigetto parziale delle richieste, ciascuna parte sosterrà le proprie spese e la metà delle spese comuni, sempre che non vi siano motivi per porle a carico di una delle parti per aver agito in giudizio con temerarietà.
Quando la parte soccombente è condannata alle spese, essa è tenuta a pagare (sulla quota spettante agli avvocati e agli altri professionisti non soggetti a tariffe o diritti) un importo totale non superiore a un terzo delle spese del procedimento per ciascun destinatario di tale decisione. Esclusivamente a questi fini, le richieste non quantificabili saranno stimate in 18 000 EUR, salvo il caso in cui il tribunale disponga diversamente in ragione della complessità del caso.
Le disposizioni di cui al paragrafo precedente non si applicano se il tribunale dichiara che la parte condannata alle spese ha agito con temerarietà.
Quando la parte condannata alle spese beneficia del patrocinio a spese dello Stato, essa è tenuta a pagare soltanto le spese comportate dalla difesa della controparte nei casi espressamente indicati dalla legge sull’assistenza giuridica gratuita.
In nessun caso saranno poste a carico dell’Ufficio del Procuratore le spese dei procedimenti nei quali quest'ultimo intervenga come parte in causa.
Gli esperti che intervengono nel processo sono denominati periti. Esiste un registro dei periti giudiziari presso ogni Tribunal superior de Justicia.
L’articolo 241.1.4 del codice di procedura civile prevede come voce specifica da includere nel calcolo delle spese gli «onorari dei periti e altri pagamenti da corrispondere a persone intervenute nel processo». Si riferisce alle spese imputabili a persone che, non essendo parti nel procedimento, devono sostenere spese per comparirvi al fine di prestare un servizio.
L’articolo 243 del codice di procedura civile stabilisce che in ogni tipo di processo e istanza, la valutazione delle spese è effettuata dal cancelliere del tribunale competente per il processo o ricorso. Non saranno inclusi nella valutazione i diritti corrispondenti ad atti e documenti inutili, superflui o non autorizzati dalla legge, né le voci delle parcelle che non siano espresse in modo dettagliato o che si riferiscano a onorari non riconducibili al procedimento.
Il cancelliere riduce l’importo degli onorari degli avvocati e altri professionisti che non siano soggetti a tariffe o diritti, se la cifra richiesta supera il limite di un terzo delle spese del procedimento e se non viene dichiarato che la parte condannata alle spese ha agito con temerarietà.
Sono altresì incluse le spese di pratiche o procedure alle quali sia stata espressamente condannata la parte vittoriosa nella decisione sulle spese pronunciata nella causa principale.
Non esiste una tariffa ufficiale applicabile ai servizi forniti da traduttori e interpreti giurati, i quali fissano liberamente gli onorari che percepiscono per le loro traduzioni, ma sono tenuti a comunicare le tariffe che applicano all’ufficio per l’interpretariato e alla corrispondente sotto delegazione del governo. Tale comunicazione deve essere effettuata ogni anno in gennaio.
Ufficio delle imposte spagnolo/IVA
Relazione spagnola sullo studio sulla trasparenza delle spese (640 Kb)
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