La corte distrettuale competente in funzione della residenza o del domicilio della vittima di reato è l’autorità competente a disporre le misure di protezione. (Articolo 7 della legge contro la violenza domestica).
La corte distrettuale che ha esaminato il caso è quella che su richiesta scritta della persona protetta, emette il certificato di cui all’articolo 5 del regolamento (UE) n 606/2013. (Articolo 26, comma 1 della legge contro la violenza domestica).
Una persona che beneficia di una misura di protezione disposta in uno Stato membro dell’Unione europea può richiedere che detto ordine di protezione sul territorio bulgaro sia disposto dalla corte municipale di Sofia. (Articolo 23 della legge contro la violenza domestica)
Le autorità del ministro dell’interno e dell’ufficio della procura sono competenti all’attuazione di detta misura.
È competente la corte municipale di Sofia.
Il giudice controlla che la misura possa essere eseguita con i mezzi disponibili secondo la legge bulgara. Qualora questo non sia possibile il giudice ordina una misura di protezione sostitutiva conformemente alla legge bulgara. (Articolo 24, comma 2 della legge contro la violenza domestica)
Il diniego di riconoscere o di eseguire una misura di protezione viene concesso dalla corte municipale di Sofia su richiesta della persona che determina il rischio. (Articolo 25 della legge contro la violenza domestica)
La Bulgaria richiede che i documenti siano tradotti in bulgaro.
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