Parental responsibility - child custody and contact rights

Parental responsibility means all rights and obligations towards a child and its assets. This concept of parental responsibility varies between the Member States, however it usually covers custody and access rights. If you are an international couple with one or more children and are now separating, you will need to agree on the custody arrangements for them.

Where to start?

What are access rights? What is custody?

As long as the parents live together, they usually hold custody over their children jointly. However, when the parents are divorced or split up, they need to decide how this responsibility will be exercised in the future.

The parents may decide that the child shall live alternately with both parents, or only with one parent. In the latter case, the other parent usually has a right to visit and contact the child at certain established times.

Custody rights also cover other rights and duties linked to the education and care of the child, including the right to look after the child and his/her assets. It is usually the parents which have the parental responsibility for a child, but there are cases where the parental responsibility may be given to an institution to which the child is entrusted.

Who decides on the custody and access rights?

The parents may decide on these matters by mutual agreement. A mediator or lawyer can help if the parents do not manage to reach an agreement. To find a mediator, you can visit the link at the bottom of this page.

If the parents are unable to reach an agreement they may have to go to court. The court may decide that both parents shall have custody over the child or children (joint custody) or that one of the parents shall have custody (sole custody). In the case that only one parent has custody, the court may decide on access rights for the other parent.

In the case of an international couple, EU rules determine which court has the responsibility to deal with the case. To find the responsible court, you can visit the link at the bottom of this page

The main aim for common EU rules is to avoid both parents addressing the court in their own country and two decisions being issued on the same case. The rule is that the responsible court to decide on matters of parental responsibility, custody and visiting rights is the court in the country where the child habitually resides.

Will the decision of the court be enforced in the other EU country?

A mechanism for the recognition and enforcement of decisions ensures that the decision of the court is applied in other EU countries once it has been issued a certificate by the competent EU court. This makes it easier for those persons or institutions with parental responsibility to exercise their rights.

For parental responsibility proceedings initiated on or after 1 August 2022 no special procedures are needed for the resulting decision to become enforceable in other Member States, thus supporting the relationship between the child and both parents. Declaration of enforceability might still be needed for decisions taken in parental responsibility proceedings initiated before 1 August 2022.

Which EU rules apply?

The rules settling cross-border matters between children and their parents are part of the Council Regulation (EU) 2019/1111 - Brussels IIb of 25 June 2019 on jurisdiction, the recognition and enforcement of decisions in matrimonial matters and the matters of parental responsibility, and on international child abduction. The Regulation replaces the Regulation (EU) 2201/2003 - Brussels IIa Regulation, which, however, continues to apply to proceedings instituted before Regulation (EU) 2019/1111 comes into application on 1 August 2022. These rules apply equally to all children, whether they are born in wedlock or not. The Brussels IIb Regulation is the cornerstone of EU judicial cooperation in matrimonial matters and matters of parental responsibility. The Regulation applies in all EU countries except Denmark.

The Practice Guide for the application of the Brussels IIb Regulation can be found on this page: EJN's publications

Please select the relevant country's flag to obtain detailed national information.

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Last update: 14/06/2023

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Belgio

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

L’autorità genitoriale è un meccanismo giuridico di protezione e di rappresentanza del figlio fino al raggiungimento della maggiore età o fino all’emancipazione dello stesso e riguarda sia la persona sia i beni del figlio. L’autorità genitoriale è disciplinata dagli articoli da 371 a 387 ter e dall’articolo 203 del codice civile.

L’autorità genitoriale è esercitata a tutti gli effetti dai genitori legali del bambino, ovvero dalle persone considerate tali dalla legge per via di un rapporto di paternità, di maternità o di comaternità stabilito da un legame di parentela, dalla legge o per effetto di adozione. I genitori biologici che non siano giuridicamente riconosciuti come genitori legali non hanno l’autorità genitoriale.

Il figlio resta sotto l’autorità del padre e della madre fino alla maggiore età (18 anni) o fino alla sua emancipazione. Spettano ai genitori le decisioni riguardanti l’alloggio, il mantenimento, la salute, la sorveglianza, l’istruzione, la formazione e il pieno sviluppo del figlio (articolo 203 del codice civile).

Le attribuzioni dell’autorità genitoriale comprendono l’autorità sulla persona del figlio, la gestione dei suoi beni e alcune particolari prerogative dell’autorità genitoriale. L’autorità sulla persona del figlio si divide tra “diritto di custodia” - che consiste nel “vivere” con il figlio (prendersene cura, sorvegliarlo, prendere le decisioni educative legate alla sua presenza in casa) - e il diritto di educazione (che consiste nell’assumere decisioni in merito al suo mantenimento, alla sua istruzione e formazione). La gestione dei beni del figlio comprende invece il diritto di amministrare i suoi beni e il diritto di goderne in base alla legge. Con “prerogative particolari” s’intendono infine le attribuzioni dei genitori relative al matrimonio, all’adozione e all’emancipazione del figlio.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

L’autorità genitoriale sulla persona del figlio minorenne è di norma esercitata congiuntamente da ciascuno dei genitori. Se il rapporto di filiazione intercorre nei confronti di entrambi i genitori, essi esercitano congiuntamente le varie prerogative dell’autorità genitoriale (articoli 373 e 374 del codice civile) a prescindere che vivano insieme e che siano sposati.

Se il rapporto di filiazione non intercorre nei confronti di uno dei genitori o se uno dei due è deceduto, assente o nell’impossibilità di manifestare la propria volontà, l’altro genitore esercita da solo tale autorità.

Quando ciascun genitore compie da solo un atto di autorità genitoriale si ritiene che esso agisca, nei confronti di terzi (in buona fede), con il consenso dell’altro (articolo 373 del codice civile).

In assenza di accordo tra i genitori sull’organizzazione dell’alloggio del figlio, sulle decisioni importanti riguardanti la salute, l’educazione, la formazione, il tempo libero e l’orientamento religioso o filosofico del figlio, o se l’accordo è ritenuto dal giudice contrario all’interesse del figlio, il tribunal de la famille (tribunale della famiglia) può affidare l’esercizio esclusivo dell’autorità genitoriale a un solo genitore.

In questo caso l’altro genitore conserva, secondo le modalità stabilite, 1) il diritto di sorveglianza, ovvero il diritto di rimanere informato sulla situazione del figlio e di rivolgersi al tribunale della famiglia competente se ritiene che l’altro genitore non abbia rispettato l’interesse del figlio; 2) il diritto alle relazioni personali. Dette relazioni possono essere negate solo per gravissimi motivi (articolo 374 del codice civile).

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Se né il padre né la madre sono in condizione di esercitare l’autorità genitoriale, si procede all’apertura di una tutela (articolo 375 del codice civile).

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

Di norma la separazione o il divorzio dei genitori non ha conseguenze sulle regole di attribuzione dell’autorità genitoriale. Il principio giuridico consiste nell’esercizio congiunto di tale autorità da parte di ciascuno dei genitori (cfr. punto 2). Ciò significa che entrambi i genitori esercitano e continuano a esercitare le attribuzioni dell’autorità genitoriale e che nessuno dei due può adottare da solo una decisione che interferirebbe con l’esercizio delle prerogative dell’altro. Ogni genitore deve quindi ottenere il consenso dell’altro; in caso contrario, non può agire. Tuttavia, per quanto riguarda ad esempio l’alloggio del figlio, è il genitore presso il quale quest’ultimo è collocato a prendere le decisioni riguardanti orari, regole di cortesia, ecc.

I genitori possono mettersi d’accordo sulle modalità di esercizio dell’autorità genitoriale nel rispetto dell’interesse del minore.

In caso contrario deve essere adito il tribunale della famiglia, il quale può decidere se affidare l’esercizio esclusivo dell’autorità genitoriale a un solo genitore (cfr. punto 2).

In tal senso occorre stabilire le modalità di alloggio del figlio, il luogo presso il quale risulta iscritto all’anagrafe e le modalità del contributo dei genitori al suo mantenimento e alla sua istruzione e formazione.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

I genitori non sono tenuti a presentarsi dinanzi al tribunale della famiglia e possono stipulare un accordo con scrittura privata per disciplinare la questione dell’autorità genitoriale del figlio. Per beneficiare di aiuto, i genitori possono ricorrere in qualsiasi momento, anche durante il procedimento, a un mediatore abilitato e formato (avvocato, notaio o altro mediatore abilitato) (articolo 1730 del codice giudiziario).

Per poter eventualmente dare esecuzione alla suddetta decisione, i genitori devono sottoporre l’accordo al tribunale della famiglia competente il quale stabilirà se l’interesse del figlio è rispettato o meno.

In caso di divorzio per désunion irrémédiable (divorzio fondato sul carattere irrimediabile dello scioglimento dell’unione coniugale) (cfr. la scheda “Divorzio - Belgio”), i genitori possono chiedere al tribunale della famiglia, in qualsiasi fase del procedimento, di omologare l’accordo sui provvedimenti provvisori relativi ai figli. Se l’accordo è contrario all’interesse dei figli, il giudice può rifiutarsi di procedere all’omologazione.

In caso di divorzio consensuale (cfr. la scheda “Divorzio - Belgio”), negli accordi preliminari relativi al divorzio, le parti devono indicare i provvedimenti riguardanti l’autorità genitoriale (esercizio di tale autorità, diritto alle relazioni personali, amministrazione dei beni del figlio) e le modalità con cui ciascun genitore contribuisce al mantenimento, all’educazione, alla salute, alla formazione e al pieno sviluppo del figlio, sia durante il procedimento di divorzio sia dopo. Il procureur du Roi (procuratore del re) formula un parere e il tribunale della famiglia può far sopprimere o modificare le disposizioni contrarie all’interesse del figlio minorenne. Il tribunale della famiglia pronuncia il divorzio e omologa gli accordi relativi ai figli minorenni.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Quando una domanda viene presentata, il cancelliere informa le parti della possibilità di ricorrere alla mediazione, alla conciliazione o a qualsiasi altra modalità di risoluzione amichevole delle controversie (articolo 1253 ter/1 del codice giudiziario). Inoltre il giudice può proporre in qualsiasi momento alle parti di valutare la possibilità di ricorrere alla conciliazione o alla mediazione e, con il loro consenso, può rinviare la causa per consentire alle parti di valutare se possono raggiungere accordi o se una mediazione può offrire loro una soluzione, o può rinviare la causa dinanzi alla camera di composizione amichevole (articolo 1253 ter/3 del codice giudiziario).

In caso di accordo tra le parti, il giudice omologa l’accordo, a condizione che quest’ultimo non sia palesemente contrario agli interessi del figlio (articolo 1253 ter/2 del codice giudiziario).

Ciascuna delle parti può inoltre proporre di ricorrere alla mediazione, indipendentemente dall’eventuale procedimento giudiziario (articolo 1730 del codice giudiziario). L’accordo ottenuto da un mediatore abilitato può, a sua volta, essere oggetto di omologazione alle condizioni sopra indicate.

Infine nulla impedisce alle parti di consultare esperti (assistenti sociali, psicologi, psichiatri infantili) per ottenere un parere specialistico o chiedere la nomina di un perito nell’ambito di un procedimento giudiziario. Nell’ambito di tale procedimento, il procuratore del re può far intervenire i servizi sociali per ottenere informazioni sui figli e il tribunale della famiglia terrà conto di quest’opinione (articolo 1253 ter/6 del codice giudiziario).

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

In assenza di accordo, in caso di accordo parziale tra i genitori o di accordo contrario agli interessi del figlio, è il tribunale della famiglia a pronunciarsi sull’esercizio dell’autorità genitoriale tenendo conto della volontà espressa dai genitori e dal figlio (se è in età per farlo) e della situazione e delle circostanze del caso. Tra le questioni sottoposte al tribunale vi sono:

- l’esercizio congiunto o esclusivo dell’autorità genitoriale (cfr. punto 2);

- il luogo in cui il bambino è iscritto a titolo principale nel registro dell’anagrafe (= domicilio);

- le condizioni di alloggio (in assenza di accordo, nel caso dell’autorità genitoriale congiunta, viene privilegiata l’ipotesi del collocamento paritario del figlio, se a chiederlo è almeno uno dei genitori. Ove questa non sia la soluzione più appropriata, può essere valutata l’ipotesi dell’hébergement secondaire élargi (alloggio a titolo secondario esteso) o possono essere vagliate altre formule. Il tribunale della famiglia terrà conto delle circostanze concrete e degli interessi del bambino e dei genitori);

- i contributi alimentari (ciascun genitore è tenuto, in proporzione alle proprie facoltà, a pagare le spese relative all’alloggio, al mantenimento, alla salute, alla sorveglianza, all’istruzione, alla formazione e al pieno sviluppo del bambino).

Il tribunale della famiglia può altresì essere chiamato a pronunciarsi sull’istruzione e sulla formazione del figlio. Può infine, a seconda dei casi, essere adito dalle parti su questioni precise come la divisione dei periodi di vacanza tra i genitori, la ripartizione di determinate spese, l’iscrizione a una scuola, ecc.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Il fatto che uno dei genitori sia titolare in via esclusiva dell’autorità genitoriale non significa che abbia carta bianca sulle decisioni riguardanti il figlio, ma occorre vedere ciò che nella fattispecie è stato stabilito. Peraltro, l’altro genitore conserva (cfr. punto 2) il diritto di sorveglianza sull’educazione del figlio.

Il fatto di traslocare con il figlio senza avvertire l’altro genitore può avere ripercussioni sull’alloggio del figlio, sul diritto alle relazioni personali, ecc. In tal caso, la parte che non è stata avvertita o che non è d’accordo può adire il tribunale della famiglia (articoli 374 e 387 bis del codice civile) o, in caso di assoluta necessità, il giudice del procedimento sommario (articolo 584, comma 4, del codice giudiziario).

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

(Cfr. punto 2). Ciò significa che entrambi esercitano e continuano a esercitare le attribuzioni dell’autorità genitoriale (esercizio della “custodia” del figlio, del diritto di istruzione del figlio, del diritto di amministrazione e godimento legale dei suoi beni) e che nessuno dei genitori può adottare da solo una decisione che ostacolerebbe l’esercizio delle prerogative dell’altro. Ciascun genitore deve quindi ottenere il consenso dell’altro e, in caso contrario, non può agire. Tuttavia, per quanto riguarda ad esempio la “custodia” del bambino, è il genitore presso il quale quest’ultimo è collocato a prendere le decisioni riguardanti orari, regole di cortesia, ecc. Quando ciascun genitore compie da solo un atto di autorità genitoriale si ritiene che esso agisca, nei confronti di terzi (in buona fede), con il consenso dell’altro (articolo 373 del codice civile).

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Ai sensi dell’articolo 572 bis, comma 4, del codice giudiziario, il tribunale della famiglia è competente per le domande riguardanti l’autorità genitoriale, il collocamento e i diritti alle relazioni personali nei confronti dei figli minorenni. I documenti da allegare alla domanda variano in base all’azione promossa.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Alcune cause di competenza del tribunale della famiglia, come le cause riguardanti l’autorità genitoriale, il diritto al collocamento e le relazioni personali, sono considerate urgenti dalla legge e possono essere promosse con istanza contraddittoria, con citazione o istanza congiunta. La decisione viene pronunciata con procedimento sommario. Se la causa viene promossa con citazione, il termine è di almeno 2 giorni (cfr. articolo 1035, comma 2, del codice giudiziario). Negli altri casi, l’udienza introduttiva ha luogo entro 15 giorni dal deposito dell’istanza in cancelleria (articolo 1253 ter/4, paragrafo 2, del codice giudiziario).

In tutte le cause riguardanti figli minorenni, le parti devono comparire di persona non solo all’udienza introduttiva, ma anche alle udienze in cui si discutono questioni riguardanti i figli e alle udienze dibattimentali (articolo 1253 ter/2, commi 1 e 2, del codice giudiziario). Peraltro il minore ha diritto a essere sentito sulle questioni che lo riguardano relativamente all’autorità genitoriale, al diritto di alloggio e al diritto alle relazioni personali (articolo 1004/1, capitolo 1 del codice giudiziario).

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Si applicano le norme di diritto comune (cfr. la scheda “Patrocinio a spese dello Stato - Belgio”).

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Il divorzio consensuale presuppone che le parti si siano messe d’accordo sulle modalità relative all’autorità genitoriale, che il procuratore del re abbia emesso un parere e che il tribunale della famiglia abbia omologato gli accordi e pronunciato il divorzio. In linea di principio non vi è quindi alcun motivo di impugnazione.

Negli altri casi, le decisioni relative all’autorità genitoriale sono impugnabili generalmente entro un mese. Tale termine decorre dalla notificazione o dalla comunicazione della decisione (impugnazione di un’ordinanza emessa su istanza unilaterale). Talvolta il termine decorre dalla data di pronuncia della decisione (ad esempio, appello del pubblico ministero).

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Il tribunale della famiglia che ha stabilito i periodi di alloggio del figlio presso l’uno e l’altro genitore, o che ha fissato il diritto alle relazioni personali per un genitore o addirittura per un terzo è competente a emanare a posteriori misure coercitive per l’esecuzione della sua decisione (articolo 387 ter, paragrafo 1, comma 5, del codice civile). Il giudice stabilisce la natura di queste misure e le modalità di attuazione tenendo conto dell’interesse del figlio e, se lo ritiene necessario, designa le persone abilitate ad assistere l’ufficiale giudiziario nell’esecuzione della sua decisione. Il tribunale della famiglia può applicare una penale per garantire il rispetto della decisione.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Dal 1° marzo 2005, in applicazione del regolamento n. 2201/2003, detto “Bruxelles II bis”, tutte le decisioni relative alla responsabilità genitoriale emesse in uno Stato membro dell’UE (salvo la Danimarca) sono di norma riconosciute a tutti gli effetti. La loro esecuzione presuppone tuttavia - tranne per le decisioni relative al diritto di visita e le decisioni relative al ritorno del figlio in caso di sottrazione - la presentazione di una domanda di exequatur presso il tribunale della famiglia, il quale si pronuncerà nell’ambito di un procedimento sommario.

Questa procedura semplificata non si applica tuttavia alle decisioni emesse prima di tale data al di fuori dello svolgimento di un procedimento di divorzio. In tal caso va seguita la procedura ordinaria di riconoscimento e di esecuzione delle decisioni.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Per opporsi al riconoscimento di una decisione emessa all’estero, la persona interessata può rivolgersi al tribunale della famiglia. Se però la decisione in questione è stata impugnata nel paese di origine, il tribunale in questione può sospendere il procedimento.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

I tribunali belgi applicano di norma la legge del luogo di residenza abituale del figlio.

Tuttavia se questa legge non permette di garantire la necessaria protezione della persona o dei beni del figlio, si tiene conto della legge dello Stato del quale quest’ultimo ha la cittadinanza. La legge belga si applica nei casi in cui è materialmente o giuridicamente impossibile prendere i provvedimenti previsti dal diritto straniero applicabile.

 

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Ultimo aggiornamento: 15/12/2020

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Bulgaria

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

I termini giuridici utilizzati dalla legislazione della Bulgaria sono "diritti e doveri dei genitori" (родителски права и задължения) e esercizio dei diritti genitoriali (упражняване на родителски права). Rientrano in tale concetto tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli che non hanno raggiunto la maggiore età.

Il diritto bulgaro distingue tra i minori di età inferiore a quattordici anni e i minori di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni, ma i diritti genitoriali sono esercitati nei confronti di entrambe le categorie.

In seguito a un'adozione, i diritti e i doveri dei genitori che adottano nei confronti dei figli adottati e dei loro discendenti sono assimilati a tutti gli effetti a quelli dei genitori nei confronti dei figli naturali mentre cessano i diritti e i doveri dei genitori di origine nei confronti dei figli dati in adozione.

Al momento di emettere la sentenza di divorzio, il giudice è tenuto a pronunciarsi su tutte le questioni inerenti all'esercizio dei diritti genitoriali come il diritto di visita, gli obblighi alimentari nei confronti dei figli nati dal matrimonio e l'utilizzazione dell'abitazione familiare.

Il giudice decide quale dei coniugi deve esercitare i diritti genitoriali e stabilisce le misure relative all'esercizio di tali diritti, al diritto di visita e agli obblighi alimentari. Al fine di stabilire quale dei genitori debba esercitare i diritti genitoriali, il giudice valuta tutte le circostanze tenendo conto dell'interesse dei figli, e ascoltando i genitori e i figli, qualora essi abbiano compiuto dieci anni.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

Di norma, i diritti genitoriali vengono esercitati dai due genitori insieme e separatamente.

La legge stabilisce il diritto dei nonni al contatto con i nipoti.

I figli minori sono tenuti a vivere con i genitori tranne quando vi siano gravi motivi che impongano che essi vivano altrove. Se tale obbligo non viene rispettato, su domanda dei genitori, il giudice competente ordina il ritorno del figlio dai genitori dopo averlo ascoltato se questi ha compiuto dieci anni.

Ciascuno dei genitori può rappresentare legalmente i propri figli che hanno meno di 14 anni e dare il proprio accordo alle azioni legali intraprese dai figli di età compresa tra i 14 e i 18 anni, a condizione che ciò sia nell'interesse di questi ultimi.

Qualora un minorenne possieda beni mobili o immobili, ad eccezione di generi alimentari deperibili, per poterli alienare, ipotecare o disporre di essi in qualsiasi modo è necessario ottenere l'autorizzazione del tribunale distrettuale competente sulla base della residenza e solo in caso di evidente necessità e utilità per il minore. Per quanto riguarda le proprietà dei minorenni, esse non possono essere oggetto di donazione, e né è possibile la rinuncia dei propri diritti su di esse ed esse non possono essere né impegnate né ipotecate per pagare debiti altrui.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Quando il comportamento di un genitore rappresenta un pericolo per la personalità, l'educazione, la salute o le proprietà di un figlio, il tribunale distrettuale, su richiesta dell'altro genitore o di un procuratore o d'ufficio, prende le misure necessarie ai fini della tutela degli interessi del figlio e, qualora ciò si renda necessario, lo colloca in un luogo sicuro.

Tali misure vengono prese anche quando uno dei genitori, a causa di una malattia fisica o mentale o di una prolungata assenza o di altre ragioni obiettive, non esercita la propria responsabilità genitoriale. In casi particolarmente gravi (quando un genitore non si è preso cura del figlio e non ha provveduto al suo sostentamento senza ragioni fondate, quando ha collocato il figlio in un istituto e non lo ha ripreso nei sei mesi successivi al giorno in cui avrebbe dovuto riprenderlo) il genitore viene privato della responsabilità genitoriale.

Il procedimento per privare della responsabilità genitoriale viene avviato dal tribunale distrettuale d'ufficio o su richiesta dell'altro genitore o del procuratore. In tutti i casi relativi alla limitazione o privazione della responsabilità genitoriale il tribunale stabilisce anche misure che regolano i rapporti personali tra genitori e figli.

A seguito di un cambiamento delle circostanze o su richiesta del genitore il tribunale può ripristinare la responsabilità del genitore.

Il tribunale comunica ufficialmente alle autorità comunali del luogo di residenza la registrazione della privazione e del ripristino della responsabilità genitoriale in modo che possa essere nominato un tutore (detto nastojnik per i minori di 14 e popecitel per minori di età compresa tra i 14 e i 18 anni).

Su richiesta dei servizi sociali comunali, il tribunale può ordinare che un minore sia sottratto alla famiglia qualora i genitori siano deceduti, siano ignoti, siano stati privati del tutto o in parte della responsabilità genitoriale, siano incapaci di prendersi cura dei figli per motivi fondati o per cause che sfuggono alla loro volontà, oppure qualora il minore sia vittima di violenze e corra il rischio di essere danneggiato nel proprio sviluppo fisico, psichico, morale, intellettuale e sociale. I minori vengono accolti in istituti o famiglie di accoglienza anche nei casi di cui all'articolo 11 della convenzione per la tutela dei diritti del fanciullo del 1996.

Il tribunale può decidere di collocare un minore presso parenti e familiari, in una famiglia d'accoglienza o in istituto. Nell'attesa di una decisione del tribunale sono i servizi sociali del comune in cui risiede il minore a prendersi temporaneamente cura di lui.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

Se i genitori che vivono insieme dissentono quanto al modo di esercitare la responsabilità genitoriale, la controversia viene risolta dal tribunale distrettuale che ascolta i genitori ed eventualmente il minore. La decisione può essere impugnata in base alle norme generali pertinenti.

Quando i genitori non coabitano e non possono raggiungere un accordo su dove debbano vivere i figli, la controversia è risolta dal tribunale distrettuale competente per il luogo di residenza dei figli, dopo aver ascoltato i minori qualora essi abbiano compiuto dieci anni. La decisione può essere impugnata.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

I genitori possono concludere accordi stragiudiziali sulla custodia dei minori, sul'esercizio della responsabilità genitoriale e sulle visite dell'altro genitore, ma l'esecuzione di tali accordi non è obbligatoria. Indipendentemente dall'esistenza di un accordo stragiudiziale, ciascun genitore può adire il tribunale per risolvere una controversia relativa ai diritti genitoriali o ai contatti con il minore e il giudice si pronuncerà sull'esercizio dei diritti genitoriali da quel momento in poi indipendentemente dall'accordo stragiudiziale. L'ambito giuridico è anche lo stesso per i contatti del minore con il genitore che non ha la custodia e che non vive con il minore.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Conformemente alla legge sulla mediazione, le controversie familiari possono essere oggetto di mediazione ma l'accordo raggiunto in materia di responsabilità genitoriale non è soggetto a esecuzione forzata sulla base del codice di procedura civile.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Il giudice può prendere decisioni su tutti i casi per i quali viene adito. Può quindi stabilire dove deve risiedere il minore, quale genitore deve esercitare la responsabilità genitoriale, come devono svolgersi i contatti dell'altro genitore con il minore, quali siano i diritti di visita e di accesso, chi ha l'obbligo alimentare nei confronti del minore. Può inoltre scegliere la scuola in cui deve studiare il minore e il nome da attribuire. Si vedano le risposte 3 e 4.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

In linea di massima, il genitore che esercita la responsabilità genitoriale prende le decisioni inerenti alla vita quotidiana del minore, per esempio, scegliendo la scuola in cui il minore deve studiare. Vi sono situazioni nelle quali è necessario che vi sia l'accordo di entrambi il genitori, per esempio per il rilascio dei documenti di identità del minore, per uscire dal paese, indipendentemente dalla durata e dallo scopo della partenza, compreso lo scopo turistico.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Quando i genitori non vivono insieme, il tribunale stabilisce quale dei due genitori deve esercitare la responsabilità genitoriale e le modalità con cui si svolgono i contatti con l'atro genitore. Nonostante ciò, non esistono limitazioni quanto alla possibilità per i genitori di ottenere diritti di visita più estesi di quelli usuali mediante un accordo giudiziario. La pratica consolidata dei tribunali nei casi di divorzio, comunemente accettata da entrambi i genitori, è di stabilire un diritto di visita di due o più giornate non lavorative al mese più un certo numero di settimane durante le vacanze del minore.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Il tribunale competente è il tribunale distrettuale per il luogo di residenza del ricorrente. Quando la richiesta è associata ad una domanda di assegni alimentari per il minore, il richiedente può rivolgersi anche al tribunale competente per il proprio luogo di residenza.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Le controversie relative all'esercizio della responsabilità genitoriale sono esaminate in procedimenti ordinari.

Quando tali controversie vengono esaminate nell'ambito di procedimenti di divorzio, i genitori possono chiedere al tribunale di stabilire misure provvisorie per l'esercizio della responsabilità genitoriale e del diritto di visita.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Le parti in causa possono ottenere il patrocinio a spese dello Stato alle condizioni previste dalla legge sul patrocinio a spese dello Stato.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

La decisione presa dal giudice de tribunale distrettuale può essere impugnata ricorrendo al tribunale provinciale entro due settimane dal ricevimento della decisione.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Ai sensi del codice di procedura civile, le decisioni giudiziarie entrate in vigore possono essere oggetto di esecuzione forzata. Vi sono disposizioni giuridiche speciali per i casi in cui viene ordinato a una parte di compiere un atto insostituibile o di astenersi dal compierlo oppure in relazione all'obbligo di affidamento del minore. L'esecuzione avviene mediante un ufficiale giudiziario pubblico o privato in funzione della scelta del richiedente.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Il regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio, del 27 novembre 2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000 è applicato dall'articolo 621 del codice di procedura civile (in vigore dal 24/7/2007).

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Il regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio, del 27 novembre 2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000 è applicato dall'articolo 622 del codice processuale civile (in vigore dal 24/7/2007).

La giurisdizione naturale è del tribunale distrettuale competente per il luogo di residenza della controparte. Se tale parte non risiede permanentemente in Bulgaria, la giurisdizione è del tribunale distrettuale competente per il luogo di residenza della parte interessata. Se tale parte non risiede permanentemente in Bulgaria, la giurisdizione è del tribunale di Sofia (Sofijski Gradski Sad).

Le domande di riconoscimento e di esecuzione in Bulgaria delle decisioni prese da un tribunale o da un altro organo di un altro paese sull'affidamento dei minori e il ristabilimento dell'affidamento in caso di trasferimento illegale di minori sulla base della convenzione di Lussemburgo del 20 maggio 1980 sul riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia di affidamento dei minori e di ristabilimento dell'affidamento (ratificata dalla legge – GU della Bulgaria, n. 21 del 2003) (GU della Bulgaria, n.104 del 2203), in appresso convenzione di Lussemburgo, vengono esaminate dal tribunale della città di Sofia in un'udienza a porte aperte a cui partecipano il Ministero della Giustizia o il richiedente, le parti chiamate in causa dalla decisione del tribunale straniero e il procuratore. Il tribunale ascolta il minore dopo aver ascoltato il parere dei servizi sociali del comune in cui risiede il minore. Il procedimento per il riconoscimento e l'esecuzione di una decisione presa da un tribunale straniero viene sospeso nei seguenti casi: qualora in un tribunale bulgaro vi sia un procedimento pendente in merito alla stessa controversia; quando un'altra decisione relativa è oggetto di un procedimento di riconoscimento ed esecuzione in un tribunale bulgaro. In tal caso, tale tribunale viene informato immediatamente e deve emettere la propria decisione entro un mese dalla notifica.

Il tribunale della città di Sofia emette la propria decisione entro un mese dalla domanda. Tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte d'Appello di Sofia la cui decisione è definitiva.

La stessa procedura si applica alle domande relative al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni sull'affidamento e la collocazione sotto tutela nei casi se, sulla base di tali decisioni, il trasferimento dei minori sia stato dichiarato illegale. Il riconoscimento e l'esecuzione della decisione di un altro Stato ai sensi della convenzione di Lussemburgo viene rifiutato sulla base dei motivi di cui agli articoli 8, 9 e se i requisiti di cui all'articolo 10, paragrafo 1, della convenzione e viene ammesso solo se è eseguibile nello Stato in cui è stato stabilito. La stessa procedura si applica anche per quanto riguarda la convenzione sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

I rapporti tra genitori e figli sono disciplinati dal diritto del paese in cui questi risiedono abitualmente. Quando i genitori e i figli non risiedono abitualmente nello stesso luogo, i loro rapporti sono disciplinati dal diritto del paese in cui i figli risiedono abitualmente o dal diritto del paese in cui sono nati se ciò è più vantaggioso per loro. La nomina e la revoca della nomina dei tutori avviene sulla base del diritto in cui risiede abitualmente il minore che viene posto sotto tutela. I rapporti tra i minori posti sotto tutela e i loro tutori sono disciplinati dal diritto applicato all'atto della collocazione sotto tutela.

 

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Ultimo aggiornamento: 15/12/2020

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Cechia

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

L'espressione "responsabilità genitoriale" designa un istituto sancito dal codice civile (legge n. 89/2012), e comprende un insieme di diritti e obblighi dei genitori:

  • prendersi cura del figlio, soprattutto della sua salute e del suo sviluppo fisico, emotivo, intellettuale e morale,
  • proteggere il figlio,
  • mantenere contatti personali con il figlio,
  • assicurare la sua educazione e istruzione,
  • stabilirne il luogo di residenza e
  • assumerne la rappresentanza legale e amministrarne i beni.

La responsabilità genitoriale trae origine dalla nascita del figlio e cessa quando questi acquisisce la piena capacità giuridica. La durata e i limiti della responsabilità genitoriale possono essere modificati solo dall'autorità giudiziaria. La responsabilità genitoriale viene esercitata dai genitori nell'interesse del figlio. Prima di adottare una decisione incidente sugli interessi del figlio, i genitori devono fornirgli tutte le informazioni necessarie affinché possa formarsi un parere sulla questione e comunicarlo loro a meno che il medesimo sia incapace di comprendere adeguatamente le informazioni, di formarsi un parere o di comunicarlo ai genitori. Questi ultimi devono prestare particolare attenzione al parere del figlio e tenerne conto ai fini della decisione. La responsabilità genitoriale nei confronti del figlio viene esercitata dai genitori in misura proporzionata al suo grado di sviluppo. Per adottare una decisione sull'istruzione o l'occupazione del figlio, i genitori devono tenere conto del suo parere nonché delle sue capacità e attitudini.

Fino a quando il figlio non abbia acquisito la capacità giuridica, i genitori possono orientarne il comportamento con misure educative adeguate alle sue capacità evolutive, comprese le restrizioni intese a tutelare la sua morale, la sua salute e i suoi diritti, nonché i diritti dei terzi e l'ordine pubblico. Il figlio deve sottostare a tali misure. Le risorse educative possono essere utilizzate solo nel modo e nei limiti adeguati alle circostanze, senza mettere a rischio la salute o lo sviluppo del figlio e senza pregiudicarne la dignità umana.

Si presume che ogni minore che non abbia acquisito la piena capacità legale possa compiere atti giuridici adatti alla maturità intellettuale e psicologica corrispondenti alla sua età. I genitori hanno il diritto-dovere di rappresentare il figlio nei negozi giuridici per i quali non sia legalmente capace. I genitori rappresentano il figlio congiuntamente, ma possono agire separatamente; se uno dei genitori agisce da solo nell'ambito di un rapporto tra il figlio e un terzo di buona fede, si presume che agisca con il consenso dell'altro genitore. Un genitore non può assumere la rappresentanza di un figlio qualora possa derivarne un conflitto di interessi con il medesimo oppure tra figli degli stessi genitori. In tal caso, il giudice designa un tutore per il figlio. Se i genitori non si accordano su quale di loro debba rappresentare il figlio nei negozi giuridici, il giudice stabilisce – su domanda di uno dei genitori – quale genitore possa agire legalmente per conto del figlio e con quali modalità.

I genitori hanno il diritto-dovere di gestire i beni del figlio, e in particolare di amministrarli con la dovuta diligenza. Essi devono gestire in modo sicuro i fondi che possono essere considerati non necessari per coprire le spese relative ai suoi beni. Nei rapporti giuridici concernenti singole parti del patrimonio del figlio, i genitori agiscono come suoi rappresentanti; un genitore non può rappresentare un figlio qualora possa derivarne un conflitto di interessi con il medesimo o tra figli degli stessi genitori. In tal caso, il giudice designa un tutore per il figlio. Se uno dei genitori contravviene all'obbligo di amministrare il patrimonio del figlio con la dovuta diligenza, i genitori sono tenuti in solido a risarcire il figlio per i danni subiti.
Se i genitori non raggiungono un accordo su una questione essenziale relativa alla gestione dei beni del figlio, tale questione viene risolta da un giudice su istanza di uno dei genitori. I genitori devono ottenere il consenso dell'autorità giudiziaria per compiere atti giuridici concernenti il patrimonio futuro o attuale del figlio o singole parti di tale patrimonio, salvo per le questioni ordinarie e per quelle straordinarie riguardanti beni di valore trascurabile.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

La responsabilità genitoriale costituisce un obbligo per entrambi i genitori e spetta a ciascuno di essi fino a quando non ne sia privato. È irrilevante che i genitori siano o meno coniugati e che il figlio sia nato dal matrimonio o fuori da esso.

I genitori esercitano la responsabilità genitoriale di comune accordo. Se un ritardo nella decisione su una questione concernente il minore comporta un rischio di inadempimento, uno dei genitori può assumere la decisione o prestare il suo consenso individualmente, ma deve tempestivamente informare l'altro genitore della situazione. Se uno dei genitori agisce da solo in relazione a un rapporto tra il minore e un terzo di buona fede, si presume che agisca con il consenso dell'altro genitore. Se i genitori non raggiungono un accordo su una questione importante per il figlio, segnatamente in relazione ai suoi interessi, la decisione viene adottata dal giudice, su richiesta di uno dei genitori; lo stesso vale anche nel caso in cui un genitore escluda l'altro dalla decisione su una questione importante per il figlio. Sono considerate questioni importanti, tra l'altro, la determinazione del luogo di residenza e la scelta delle scuole o dell'occupazione del figlio, ma non le normali procedure mediche e questioni analoghe.

L'autorità giudiziaria può decidere di sospendere la responsabilità genitoriale se i genitori non sono in grado di esercitarla per gravi motivi e si può ritenere che tale sospensione sia necessaria nell'interesse del figlio. Se un genitore non esercita adeguatamente la sua responsabilità genitoriale e l'interesse del figlio lo richiede, il giudice può limitare tale responsabilità, o limitarne l'esercizio, stabilendo al contempo la portata della limitazione. Se un genitore abusa della responsabilità genitoriale o del suo esercizio e/o li trascura in modo grave, il giudice può privarlo di detta responsabilità. Se un genitore commette un reato doloso contro il figlio o si serve del medesimo – che non è penalmente responsabile – per commettere un reato, l'autorità giudiziaria deve valutare, tra l'altro, se ricorrano motivi per privarlo della responsabilità genitoriale.

Se uno dei genitori è deceduto o ignoto, oppure non ha la responsabilità genitoriale o è stato sospeso dal suo esercizio, tale responsabilità è esercitata dall'altro genitore; ciò vale anche in caso di limitazione della responsabilità genitoriale di uno dei genitori o del suo esercizio.
Se nessuno dei genitori ha la piena responsabilità genitoriale, o se l'esercizio della responsabilità genitoriale di entrambi i genitori è stato sospeso e/o la responsabilità genitoriale è stata modificata in uno dei modi sopra indicati, ma con effetti diversi per ciascuno dei genitori, il giudice assegna al figlio un tutore, il quale sarà investito dei diritti e obblighi dei genitori oppure eserciterà tali diritti e obblighi in luogo dei genitori. Se la responsabilità genitoriale o il suo esercizio sono stati limitati, il giudice designa un tutore per il figlio.

Nel caso dei figli adottivi, i diritti e gli obblighi inerenti alla responsabilità genitoriale si trasferiscono all'adottante al momento del passaggio in giudicato della decisione giudiziaria che dispone l'adozione.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Se il giudice decide di limitare la capacità di agire di un genitore, deve pronunciarsi anche in ordine alla sua responsabilità genitoriale. L'esercizio della responsabilità genitoriale da parte di un minore che ha avuto un figlio ma non ha ancora acquisito la piena capacità di agire, attraverso una dichiarazione o per matrimonio, è sospeso fino a quando questi non abbia acquisito la suddetta capacità; ciò non vale per l'esercizio dei diritti e obblighi inerenti alla cura del minore, a meno che il giudice decida di sospendere l'esercizio di tali diritti e obblighi fino a quando il genitore non abbia acquisito la piena capacità giuridica. L'esercizio della responsabilità genitoriale di un genitore la cui capacità di agire sia stata limitata in tale ambito rimane sospeso per tutta la durata della restrizione, a meno che il giudice decida che il genitore, in considerazione della sua persona, possa continuare ad esercitare i diritti e gli obblighi inerenti alla cura del figlio e ai contatti personali con il medesimo.

In mancanza di entrambi i genitori che dovrebbero esercitare la piena responsabilità genitoriale sul figlio, il giudice assegna a quest'ultimo un tutore. Fondamentalmente, il tutore ha gli stessi diritti e obblighi dei genitori nei confronti del minore, ma non ha l'obbligo di sostegno e mantenimento. In casi eccezionali, la portata dei diritti e degli obblighi del tutore può essere definita diversamente in considerazione della sua persona o della situazione del minore, nonché del motivo per il quale non spettano ai genitori tutti i diritti e gli obblighi. Il tutore deve disporre della piena capacità giuridica e il suo stile di vita deve essere tale da garantirne l'idoneità a svolgere adeguatamente tale funzione. Il giudice può anche designare due persone – di norma una coppia di coniugi – come tutori. Può inoltre designare come tutore una persona indicata da un genitore, se ciò non risulta contrario all'interesse del minore. In mancanza, il giudice designa come tutore un parente o una persona vicina al minore o alla sua famiglia, a meno che uno dei genitori escluda espressamente tale persona. Se una persona del genere non esiste, il giudice designa come tutore un'altra persona ritenuta idonea. In mancanza di una persona fisica che possa essere nominata come tutore, il giudice designa un'autorità per la protezione sociale e giuridica dei minori fino a quando non venga designato un nuovo tutore o quello designato non accetti l'incarico. Il tutore, che è soggetto alla vigilanza del giudice, deve redigere un elenco dei beni all'inizio e al termine dell'incarico. Egli deve presentare al giudice relazioni periodiche sul minore e sul suo sviluppo nonché la contabilità relativa all'amministrazione dei suoi beni. Le decisioni del tutore su questioni straordinarie devono essere approvate dal giudice.

In alternativa, il minore può essere dato in affido. Prendere in affido significa prendersi cura personalmente del figlio di un'altra persona, ma non implica il riconoscimento come proprio di un figlio altrui come nel caso dell'adozione. Durante l'accudimento del minore, l'affidatario esercita in maniera adeguata i diritti e le responsabilità dei genitori. L'affidatario è obbligato e autorizzato ad adottare decisioni soltanto per quanto riguarda la vita quotidiana del minore, a rappresentarlo in tale ambito e ad amministrarne i beni. L'affidatario deve informare i genitori del minore in merito alle questioni essenziali riguardanti quest'ultimo. Se le circostanze lo richiedono, il giudice può stabilire diritti e obblighi supplementari del genitore affidatario.
I genitori del minore mantengono i diritti e gli obblighi inerenti alla responsabilità genitoriale, compresi il diritto di avere contatti personali regolari e il diritto di ricevere informazioni sul figlio, ad eccezione dei diritti e degli obblighi riservati per legge al genitore affidatario, a meno che il giudice – per particolari motivi – decida diversamente. Il genitore affidatario non ha un obbligo di sostegno e mantenimento nei confronti del minore.

Il genitore affidatario deve garantire un'educazione adeguata, essere residente nella Repubblica ceca ed acconsentire a prendere il minore in affido. Di norma, l'affidatario è un parente, ma può anche trattarsi di un'altra persona scelta dall'autorità per la protezione sociale e giuridica dei minori (a tal fine, i tribunali regionali conservano i dati dei candidati idonei ad assumere l'incarico di genitori affidatari). Il giudice può dare un minore in affido per un periodo di tempo limitato (ad esempio per la durata della permanenza del genitore in una struttura sanitaria) o illimitato. L'affido è quindi inteso ad affrontare una crisi familiare o a garantire la cura del minore in un ambiente familiare alternativo. Per ridurre il numero di minori affidati a istituti o strutture analoghe, l'affidamento a una famiglia viene considerato prioritario rispetto all'affidamento a un istituto. Il genitore affidatario riceve dallo Stato un contributo per l'affidamento (ad esempio un contributo per soddisfare le esigenze del minore, un contributo al termine del periodo di affido, un'indennità per il genitore affidatario, ecc.).

Inoltre, il codice civile disciplina l'affidamento di un minore a terzi nei casi in cui nessuno dei genitori né un tutore possano prendersene cura personalmente. Tale forma di affido non è alternativa a quella sopra descritta, né all'affido che deve precedere l'adozione, ed è prioritaria rispetto all'affidamento a un istituto. L'affidatario deve garantire un'educazione adeguata, essere residente nella Repubblica ceca e acconsentire a prendere personalmente il minore in affido. I diritti e gli obblighi dell'affidatario sono definiti dal giudice; in mancanza, si applicano le norme sull'affido pertinenti.

Per gestire gli affari del figlio, salvo che siano riservati alla sua persona, i genitori, in quanto rappresentanti legali, possono sottoscrivere un contratto di rappresentanza con una persona dotata di conoscenze specifiche o altra persona idonea. Se il minore conclude un contratto di rappresentanza, quest'ultimo non pregiudica i poteri di rappresentanza legale dei genitori. Se i rappresentanti legali e contrattuali sono in disaccordo, la questione viene risolta dal giudice nell'interesse del minore.

Se l'educazione del figlio o il suo stato fisico, intellettuale o psichico e/o il suo sviluppo armonioso sono minacciati o perturbati in misura contraria ai suoi interessi, e/o i genitori non possono provvedere all'educazione del figlio per gravi motivi, il giudice può disporre l'affidamento a un istituto in quanto misura necessaria. Tale provvedimento può essere adottato in casi particolari, qualora le precedenti misure non abbiano portato a una soluzione. A tal fine, il giudice deve sempre valutare se sia opportuno preferire l'affidamento del minore a una persona fisica. L'affidamento a un istituto può essere disposto per un periodo massimo di tre anni, prorogabile (ripetutamente) nel caso in cui ne persistano i motivi (sempre per un periodo massimo di tre anni). Se sono venuti meno i motivi per i quali è stato disposto l'affidamento a un istituto, o è possibile ricorrere a modalità di affido diverse, il giudice revoca senza indugio l'affidamento a un istituto individuando al contempo il successivo affidatario in funzione delle circostanze.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

La decisione sull'affidamento del figlio è una condizione essenziale del divorzio dei genitori. Il giudice statuisce tenendo conto dell'interesse del minore e può discostarsi dal mutuo accordo tra i genitori solo se risulta necessario per tutelare tale interesse. Il giudice può affidare il minore a uno dei genitori oppure disporne l'affidamento congiunto o condiviso; può inoltre affidarlo a una persona diversa dai genitori, se l'interesse del minore lo richiede. Il giudice tiene conto della personalità del minore, in particolare delle sue attitudini e capacità in relazione alle possibilità evolutive, e dello stile di vita dei genitori, nonché dell'orientamento affettivo e delle esperienze del minore, della capacità di ciascuno dei genitori di provvedere alla sua educazione, della stabilità attuale e prevedibile dell'ambiente educativo in cui il minore dovrebbe vivere e dei suoi legami affettivi con fratelli e sorelle, nonni, altri parenti o altre persone. Il giudice tiene sempre conto di quale genitore abbia provveduto adeguatamente al minore fino a quel momento e si sia preso cura adeguatamente della sua educazione affettiva, intellettuale e morale, e di quale genitore offra al figlio le migliori possibilità di un sano e positivo sviluppo. Il giudice concentrerà inoltre l'attenzione sul diritto del minore di essere educato da entrambi i genitori e di mantenere con loro regolari contatti personali, nonché sul diritto del genitore non affidatario di ricevere regolarmente informazioni sul figlio, e terrà conto altresì della capacità di ciascun genitore di accordarsi con l'altro in merito all'educazione del figlio. Il giudice può inoltre decidere di omologare un accordo tra i genitori, a meno che risulti che le modalità concordate per l'esercizio della responsabilità genitoriale non sono conformi all'interesse del figlio.

Se i genitori di un minore privo della piena capacità giuridica non sono conviventi e non si accordano sulla regolamentazione del suo affido, il giudice statuisce d'ufficio sulla questione. A tal fine, esso si attiene alle stesse regole che disciplinano l'affidamento del figlio in caso di divorzio dei genitori.

Il genitore affidatario deve stabilire insieme all'altro genitore le modalità con cui quest'ultimo si terrà in contatto con il figlio. Se i genitori non si accordano, o risulta necessario nell'interesse dell'educazione del figlio e dei rapporti familiari, il giudice definisce le modalità dei contatti tra genitore e figlio. In casi giustificati il giudice può stabilire il luogo dei contatti tra genitore e figlio. Se necessario nell'interesse del figlio, il giudice limita il diritto del genitore ad avere contatti personali con il figlio e/o vieta tali contatti.

Se le circostanze dovessero cambiare, il giudice modificherà la decisione relativa all'esercizio dei diritti e obblighi inerenti alla responsabilità genitoriale anche in assenza di un'istanza.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

Se i genitori divorziano, il loro accordo sulle modalità di esercizio della responsabilità genitoriale deve specificare in quale modo ciascuno di essi provvederà al minore dopo il divorzio. In tale accordo i genitori possono anche regolare i loro contatti con il figlio. Accordi di questo tipo sono soggetti al consenso del giudice. Il giudice omologa l'accordo tra i genitori, a meno che risulti che le modalità concordate per l'esercizio della responsabilità genitoriale non sono conformi all'interesse del figlio. Ciò vale anche per gli accordi tra genitori non conviventi.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Per tutelare gli interessi del minore, il giudice, durante il procedimento relativo all'affidamento, indirizza i genitori verso una soluzione conciliativa. Esso può ordinare loro di partecipare a una conciliazione stragiudiziale, ad incontri di mediazione o a una terapia familiare per un periodo massimo di tre mesi, o ad incontri con un esperto in psicologia infantile.

È anche possibile fare ricorso ai servizi dei centri di consulenza matrimoniale e familiare, che forniscono assistenza attraverso psicologi qualificati e operatori sociali qualificati.

Inoltre l'autorità per la tutela sociale e giuridica dei minori può persuadere un genitore che non rispetti i diritti del figlio o dell'altro genitore (ad esempio a educare il figlio o a mantenere contatti regolari con il medesimo) o informarlo in merito alla legislazione e alle conseguenze del suo comportamento. Detta autorità può anche imporre ai genitori di ricorrere alla consulenza di esperti, se non sono in grado di risolvere i problemi inerenti all'educazione del figlio, in particolare nell'ambito di controversie vertenti sulla modifica della sua educazione o dei diritti di visita.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Se sussistono le condizioni prescritte, il giudice può deliberare, su richiesta dei genitori, in particolare sulle seguenti questioni attinenti ai rapporti tra genitori e figli:

  1. diritti di natura personale (ad esempio il diritto di decidere nome e cognome del figlio o il diritto di acconsentire o meno alla sua adozione),
  2. affidamento del figlio e regolamentazione dei contatti con il medesimo,
  3. forme alternative di affidamento del figlio (ad esempio tutela, affidamento a un'altra persona o a un istituto),
  4. obblighi di mantenimento e sostegno,
  5. rappresentanza e amministrazione dei beni del minore e consenso agli atti giuridici compiuti dal medesimo,
  6. questioni importanti per il minore, nel caso in cui i genitori non raggiungano un accordo (sono considerate questioni importanti, in particolare, la scelta del luogo di residenza e delle scuole o dell'occupazione del figlio, ma non le normali procedure mediche e questioni analoghe).

Nella maggior parte dei casi il giudice decide a chi affidare la cura del minore e può deliberare in merito ai contatti con il minore e agli obblighi di mantenimento e sostegno.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Prendersi cura del figlio rappresenta solo una parte dei diritti e obblighi che costituiscono la responsabilità genitoriale. Se il genitore non affidatario non è stato privato della responsabilità genitoriale, e quest'ultima non è stata limitata o sospesa, il suddetto genitore può ancora esercitarla sotto gli altri aspetti e non decade dal diritto di assumere le decisioni sulle questioni importanti per il figlio. La responsabilità genitoriale viene esercitata dai genitori di comune accordo e conformemente all'interesse del figlio. Se un ritardo nella decisione su una questione concernente il minore comporta un rischio di inadempimento, uno dei genitori può assumere la decisione o prestare il suo consenso individualmente, ma deve tempestivamente informare l'altro genitore della situazione.

Se i genitori non raggiungono un accordo su una questione importante per il figlio, segnatamente in relazione ai suoi interessi, la decisione viene adottata dal giudice, su richiesta di uno dei genitori; lo stesso vale anche nel caso in cui un genitore escluda l'altro dalla decisione su una questione importante per il figlio. Inoltre il giudice adotta una decisione, su richiesta di uno dei genitori, nei casi in cui i medesimi non raggiungano un accordo per stabilire quale di loro debba rappresentare il figlio in un negozio giuridico o per questioni importanti relative alla gestione dei suoi beni.

I genitori sono tenuti a scambiarsi tutte le informazioni importanti sul figlio e sui suoi interessi.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Il codice civile distingue tra affidamento a uno dei genitori, affidamento condiviso, affidamento congiunto e affidamento a soggetti diversi dai genitori. Nel deliberare sull'affidamento, il giudice adotterà una decisione che soddisfi l'interesse del minore. Esso può rinunciare ad adottare una decisione sull'affidamento condiviso o congiunto se i genitori sono in grado di comunicare e collaborare.

Affidamento congiunto (educazione congiunta)

Questa modalità di regolamentazione dell'affido implica l'assenza di una specifica decisione sull'affidamento del figlio a uno dei genitori. In pratica, ciò significa che nell'affidamento congiunto, ad esempio, un genitore può garantire le esigenze educative del figlio e l'altro farsi carico delle sue attività sportive, e/o che un genitore si prende cura dell'apprendimento linguistico del figlio e l'altro ne segue le attività extrascolastiche. I genitori condividono l'obbligo di garantire l'assistenza sanitaria e di soddisfare le esigenze materiali del figlio (ad esempio per quanto riguarda l'alimentazione, l'igiene, l'abbigliamento ecc.).
L'affidamento congiunto presuppone il consenso di entrambi i genitori.

Affidamento condiviso (educazione alternata)

L'affidamento condiviso implica che il figlio sia affidato alle cure dell'uno e dell'altro genitore in modo alternato per un periodo di tempo prestabilito. Il giudice definisce anche i diritti e gli obblighi spettanti ai genitori in tali periodi.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Le istanze relative ai diritti e agli obblighi dei genitori devono essere proposte dinanzi al tribunale distrettuale (a Praga dinanzi a un tribunale distrettuale e a Brno dinanzi al tribunale municipale) competente per il distretto in cui il minore risiede o, in mancanza di una residenza permanente, dinanzi al tribunale distrettuale competente per il distretto in cui si trova il minore. Il giudice può deliberare sulle questioni concernenti i minori anche in assenza di un'istanza.

I requisiti della domanda dipendono dal tipo di istanza. Tuttavia è sempre necessario fornire nome, cognome e indirizzo delle parti, oppure i numeri di identificazione personale delle parti e dei loro rappresentanti, una descrizione dei fatti materiali nonché un'indicazione delle prove sulle quali si fonda l'azione, e dalla domanda deve risultare chiaramente che cosa chiede l'istante e a quale giudice sia diretta l'istanza.

L'istanza deve contenere tutti i documenti rilevanti per la questione di cui trattasi - ad esempio certificati di nascita o di matrimonio, precedenti decisioni giudiziarie concernenti il minore e così via - e deve essere presentata in formato cartaceo in un numero di copie pari al numero delle parti, se necessario, più una copia per il tribunale.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Il giudice può avviare un procedimento per l'affidamento giudiziale di un minore anche in mancanza di una specifica domanda.

Anche prima di adottare una decisione nel merito, il giudice, ove sia necessario per regolare temporaneamente i rapporti tra le parti, o se vi è il rischio che possa essere compromessa l'attuazione di una decisione giudiziaria, può ordinare a una parte, con sentenza preliminare, di pagare gli alimenti essenziali e/o affidare il minore a uno dei genitori, oppure a una persona designata dal giudice stesso. Di norma, le sentenze preliminari vengono emesse su richiesta, ma, nei casi in cui sia possibile avviare d'ufficio il procedimento di merito (quindi anche in relazione all'affidamento giudiziale di un minore), possono essere rese anche in assenza di un'istanza. Le sentenze preliminari sono pronunciate dal giudice competente per il procedimento principale, salvo diversa disposizione di legge. La domanda di sentenza preliminare deve contenere gli elementi richiesti dall'articolo 42, paragrafo 4, e dall'articolo 75 del codice di procedura civile (legge n. 99/1963 e successive modifiche), vale a dire, in particolare, le informazioni concernenti il giudice presso il quale viene presentata l'istanza, la persona che presenta l'istanza e l'oggetto della stessa (ossia una descrizione dei fatti che giustificherebbero la sentenza preliminare richiesta), quale sia il risultato cui mira l'istanza (vale a dire quale sia il tipo di sentenza preliminare richiesta dall'istante), l'illustrazione dei motivi per i quali occorre regolare temporaneamente i rapporti tra le parti o in base ai quali si teme che possa essere compromessa l'attuazione di una decisione giudiziaria, nonché la data in cui la domanda è stata redatta e la firma del richiedente o del suo rappresentante. I documenti sui quali si basa l'istanza devono essere allegati alla domanda. In generale, per assicurare il risarcimento dei danni o delle perdite che potrebbero derivare dalla sentenza preliminare, il richiedente deve presentare, al più tardi il giorno stesso in cui ha depositato la domanda presso il giudice, una cauzione per l'importo stabilito. Tuttavia la cauzione non è richiesta se la sentenza preliminare riguarda il mantenimento e sostegno o potrebbe essere pronunciata anche in assenza di un'istanza. Il giudice deve pronunciarsi senza ritardo sulla domanda di sentenza preliminare. Se non sussiste un rischio di inadempimento, il giudice deve pronunciarsi sulla domanda di sentenza preliminare entro sette giorni dalla sua presentazione. La decisione viene adottata senza sentire le parti. Quando pronuncia una sentenza preliminare, il giudice stabilisce un termine entro il quale il richiedente deve presentargli la domanda di avvio del procedimento. Può inoltre disporre che la sentenza preliminare sia valida solo per un determinato periodo di tempo.

La legge sui procedimenti giudiziari speciali (legge n. 292/2013 e successive modifiche) prevede una sentenza preliminare speciale per i casi in cui un minore sia privo di assistenza adeguata, a prescindere dalla circostanza che vi sia o meno una persona avente diritto al suo affidamento, oppure sussista una grave minaccia o una turbativa alla vita, allo sviluppo e ad altri importanti interessi del minore. In tal caso, il giudice, con una sentenza preliminare che può essere pronunciata solo su richiesta di un'autorità per la tutela sociale e giuridica dei minori, regola i rapporti del minore per il tempo necessario disponendo che il medesimo sia collocato in un ambiente idoneo indicato nella decisione. Mediante tale sentenza preliminare è possibile dare il minore in affido per un periodo di tempo provvisorio fintanto che il genitore sia impossibilitato ad occuparsene per gravi motivi, o, alla scadenza di tale periodo, disporne l'affidamento preadottivo, se i genitori hanno acconsentito all'adozione o è stato deciso che il consenso dei genitori all'adozione non è necessario. Il giudice deve pronunciarsi senza ritardo sulla domanda di sentenza preliminare, al più tardi entro 24 ore dalla sua presentazione.
La decisione viene eseguita immediatamente dopo essere stata resa e il giudice deve collaborare con le pubbliche autorità competenti per la sua attuazione.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Ai sensi della legge sulle spese di giudizio (legge n. 549/1991 e successive modifiche), il procedimento relativo alla tutela e all'affidamento giudiziale dei minori è gratuito.
Di conseguenza il richiedente non deve sostenere alcuna spesa quando introduce un'istanza in materia di diritti e obblighi inerenti alla responsabilità genitoriale.

A determinate condizioni è possibile designare un legale gratuitamente o ad un costo ridotto. Il giudice nomina un difensore su richiesta di una parte che presumibilmente sarà esentata in tutto o in parte dalle spese di giudizio, se tale esenzione è necessaria, ad esempio, per tutelare gli interessi del richiedente. Se risulta necessario per tutelare gli interessi di una parte, viene assegnato un avvocato. La designazione di un legale deve essere giustificata dalla situazione della parte (in pratica se la sua situazione patrimoniale o sociale è sfavorevole, ma devono essere sempre prese in considerazione le circostanze specifiche del caso di specie) e il diritto non deve essere fatto valere o difeso in modo illegittimo o palesemente infondato.

La legge relativa all'assistenza giudiziaria nelle controversie transfrontaliere all'interno dell'Unione europea (legge n. 629/2004 e successive modifiche) disciplina l'accesso al gratuito patrocinio nei procedimenti che si svolgono in uno Stato membro dell'Unione europea e di cui sia parte una persona fisica residente in un altro Stato membro. L'assistenza giudiziaria viene concessa sia per il processo sia per le fasi esecutive.

La legge sulla professione forense (legge n. 85/1996 e successive modifiche) definisce le condizioni in cui l'assegnazione di un avvocato d'ufficio può essere chiesta direttamente all'Ordine degli avvocati ceco.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Sì, è possibile proporre appello avverso una sentenza sulla responsabilità genitoriale. I tribunali distrettuali sono competenti in primo grado per i procedimenti in materia di diritti e obblighi inerenti alla responsabilità genitoriale. I tribunali regionali (o il tribunale municipale di Praga) si pronunciano sui ricorsi di appello contro le decisioni dei tribunali di primo grado. L'appello deve essere presentato entro 15 giorni dalla ricezione di una copia scritta della decisione che s'intende impugnare, tranne i casi in cui l'impugnazione non è consentita per legge (ad esempio non sono impugnabili le decisioni con cui vengono omologati gli accordi tra i genitori sull'affidamento dei figli). L'appello si considera presentato entro i termini anche dopo la scadenza del termine di 15 giorni se l'appellante ha seguito istruzioni errate fornitegli dal giudice di appello.

È d'uopo sottolineare che alcune decisioni sono provvisoriamente esecutive e possono quindi essere eseguite anche se sono state impugnate. Sono provvisoriamente esecutive le decisioni che impongono obblighi alimentari e le decisioni di proroga dei provvedimenti con cui i genitori o altre persone sono stati temporaneamente privati dell'affidamento di un minore.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Nella Repubblica ceca è necessario presentare al tribunale una domanda di esecuzione di qualsiasi decisione in materia di responsabilità genitoriale. La procedura applicabile è disciplinata dalla legge sui procedimenti giudiziari speciali (legge n. 292/2013 e successive modifiche).

La competenza per tali procedimenti spetta al foro generale del minore, ossia il tribunale distrettuale (il tribunale distrettuale a Praga e il tribunale municipale a Brno) della zona in cui il minore risiede in base all'accordo tra i genitori, a una decisione giudiziaria o ad altri fatti rilevanti. La domanda deve contenere tutte le informazioni necessarie (l'avente diritto e la parte obbligata, la portata e il contenuto dell'obbligo della parte obbligata e il termine per l'adempimento dell'obbligo in questione, nonché la specificazione del cosiddetto titolo esecutivo – la decisione di cui si chiede l'esecuzione).

Prima di ordinare l'esecuzione di una decisione, il tribunale, qualora ravvisi particolari motivi e/o se la parte obbligata non è stata informata delle conseguenze dell'inadempimento di un obbligo, può chiedere alla parte obbligata di conformarsi alla decisione o all'accordo e informarla delle possibili modalità di esecuzione delle decisioni attraverso l'irrogazione di ammende o l'allontanamento del minore. Il tribunale può inoltre chiedere all'autorità competente per la tutela sociale e giuridica dei minori di indurre la parte obbligata ad adempiere i suoi obblighi senza che occorra ordinare l'esecuzione della decisione.

Se l'interessato non adempie il suo obbligo neppure dopo avere ricevuto le istruzioni dell'autorità giudiziaria, quest'ultima ordina l'esecuzione della decisione comminando un'ammenda, anche ripetutamente. L'importo delle singole ammende non può superare 50 000 CZK. Il tribunale può, tra l'altro, ordinare la partecipazione a incontri con un mediatore o con un esperto in psicologia infantile, o definire un piano di acclimatamento per agevolare i contatti graduali tra il minore e una persona avente un diritto di contatto con il medesimo.

Se, nonostante l'attuazione di tali misure, gli obblighi non vengono rispettati o risulta dalle circostanze che l'approccio adottato non ha determinato l'adempimento degli obblighi, in casi eccezionali il giudice dispone l'allontanamento del minore dalla persona con cui, secondo la decisione o l'accordo, non dovrebbe stare. La decisione che dispone l'allontanamento del minore viene notificata alla parte obbligata solo nella fase dell'esecuzione.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Le sentenze nelle cause in materia di responsabilità genitoriale, pronunciate da giudici degli Stati membri dell'UE, sono riconosciute - senza necessità di procedure speciali - nella Repubblica ceca a norma del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio, del 27 novembre 2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000 ("regolamento n. 2201/2003") e del regolamento (UE) 2019/1111 del Consiglio, del 25 giugno 2019, relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, e alla sottrazione internazionale di minori ("regolamento 2019/1111"). A norma del regolamento 2201/2003, chiunque abbia un interesse legittimo può adire un giudice per far dichiarare che la decisione deve essere o non può essere riconosciuta. Nella Repubblica ceca, la competenza a conoscere di tali procedimenti in primo grado spetta ai tribunali distrettuali (tribunali distrettuali a Praga e tribunale municipale a Brno). Il giudice competente è quello del foro generale dell'istante o, in mancanza, il tribunale distrettuale nella cui zona di competenza ricorre o può ricorrere la situazione per la quale è importante il riconoscimento. A norma del regolamento 2019/1111, qualsiasi parte interessata può chiedere una decisione sull'assenza dei motivi di diniego del riconoscimento. Nella Repubblica ceca, la competenza a conoscere di tali procedimenti in primo grado spetta ai tribunali distrettuali (tribunali distrettuali a Praga e tribunale municipale a Brno).

Prima di poter essere eseguita nella Repubblica ceca, una decisione in materia di responsabilità genitoriale emessa in un altro Stato membro deve essere dichiarata esecutiva secondo una specifica procedura prevista dal succitato regolamento n. 2201/2003. Nella Repubblica ceca, l'istanza diretta ad ottenere la dichiarazione di esecutività deve essere presentata al tribunale distrettuale competente per territorio (tribunale distrettuale a Praga, tribunale municipale a Brno). La competenza territoriale viene determinata, conformemente al regolamento n. 2201/2003, in base al luogo della residenza abituale della persona nei cui confronti è stata chiesta l'esecuzione o al luogo della residenza abituale del minore; se non viene individuato nessuno di tali luoghi nello Stato membro in cui deve svolgersi l'esecuzione, la competenza territoriale si determina in base al luogo di esecuzione della decisione.

Ai sensi degli articoli 41 e 42 del regolamento n. 2201/2003, le decisioni sul diritto di contatto con un minore e le decisioni che ordinano il ritorno di un minore, adottate in forza dell'articolo 11, paragrafo 8, del medesimo regolamento, sono esecutive negli altri Stati membri senza che occorra una dichiarazione di esecutività e senza che sia possibile opporsi al riconoscimento, se la decisione è stata certificata nello Stato membro d'origine utilizzando un modello standard contenuto in un allegato del suddetto regolamento.

L'istanza con cui si chiede il riconoscimento o non riconoscimento di una decisione, o una dichiarazione di esecutività di una decisione, deve essere corredata di una copia della decisione rispondente alle condizioni prescritte per determinarne l'autenticità (ad esempio un duplicato o una copia autenticata della decisione) e di un certificato ai sensi dell'articolo 39 del regolamento n. 2201/2003 rilasciato dall'autorità competente dello Stato membro in cui è stata emessa la decisione, su un modello standard contenuto in un allegato del suddetto regolamento. Nel caso delle decisioni rese in contumacia occorre inoltre presentare l'originale o una copia autenticata del documento attestante che la parte non è comparsa nel procedimento, che la domanda giudiziale o l'atto equivalente è stato notificato o che il convenuto ha accettato inequivocabilmente la decisione. Se il certificato o il documento richiesto nel caso delle decisioni contumaciali non viene prodotto, si procede conformemente all'articolo 38, paragrafo 1, del regolamento n. 2201/2003.

A norma del regolamento 2019/1111, le decisioni in materia di responsabilità genitoriale rese ed esecutive in un determinato Stato membro, sono esecutive nella Repubblica ceca senza che sia necessaria una dichiarazione di esecutività.

Le decisioni che accordano diritti di visita nei confronti di minori e le decisioni a norma dell'articolo 29, paragrafo 6, se si richiede il ritorno del minore, qualora certificate nello Stato membro di origine utilizzando il certificato di cui all'allegato del regolamento 2019/1111, sono riconosciute negli altri Stati membri a norma dell'articolo 43 del medesimo regolamento senza che sia necessario il ricorso ad alcuna procedura particolare e senza che sia possibile opporsi al loro riconoscimento, salvo se e nella misura in cui la decisione sia dichiarata incompatibile con una decisione [successiva] di cui all'articolo 50.

Le decisioni che accordano diritti di visita nei confronti di minori e le decisioni a norma dell'articolo 29, paragrafo 6, se si richiede il ritorno del minore, qualora certificate nello Stato membro di origine utilizzando il certificato di cui all'allegato del regolamento 2019/1111, sono riconosciute negli altri Stati membri a norma dell'articolo 43 del medesimo regolamento senza che sia necessaria una dichiarazione di esecutività.

Ai fini del riconoscimento e dell'esecuzione a norma del regolamento 2019/1111, è necessario presentare una copia della decisione, che soddisfi le condizioni di autenticità prescritte per il riconoscimento e il certificato pertinente di cui agli articoli 36 o 47 rilasciato dall'autorità competente dello Stato membro in cui la decisione è stata pronunciata, utilizzando il certificato di cui all'allegato del regolamento 2019/1111. Se non si presentano i documenti di cui all'articolo 31, paragrafo 1, è necessario seguire la procedura di cui all'articolo 32 del regolamento 2019/1111.

Se ricorrono le condizioni previste dai suddetti regolamenti, le decisioni in materia di responsabilità genitoriale emesse in altri Stati membri dell'Unione europea vengono eseguite con il medesimo procedimento previsto per l'esecuzione delle decisioni nazionali. Per ulteriori informazioni si veda la risposta alla domanda precedente.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento e all'esecuzione di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Il ricorso (appello) contro una decisione giudiziaria deve essere proposto dinanzi al giudice che ha emesso la decisione. Il ricorso viene deciso da un giudice superiore.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

Nei procedimenti in materia di responsabilità genitoriale, la legge applicabile è determinata in base alla Convenzione del 19 ottobre 1996 sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori. Le convenzioni internazionali bilaterali alle quali è vincolata la Repubblica ceca prevalgono sulla Convenzione del 1996, a meno che sia stata effettuata una dichiarazione ai sensi dell'articolo 52, paragrafo 1, di detta convenzione (una simile dichiarazione è stata adottata in relazione a un accordo bilaterale tra la Repubblica ceca e la Polonia, che ha sancito la prevalenza della Convenzione del 1996).

 

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Ultimo aggiornamento: 06/04/2023

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Germania

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

La nozione di "responsabilità genitoriale" fa riferimento a tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. Una componente importante della responsabilità genitoriale è rappresentata dall'affidamento alle cure genitoriali (elterliche Sorge). I genitori hanno il diritto e il dovere di prendersi cura dei figli minorenni. L'affidamento alle cure genitoriali comprende il fatto di occuparsi dei figli, di amministrarne i beni e di rappresentarli. Il diritto di prendere decisioni per i figli è quindi connesso all'affidamento alle cure genitoriali. La responsabilità genitoriale include altresì i contatti con i figli e il dovere di mantenerli.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

Come già spiegato nella risposta alla domanda 1 la nozione di "responsabilità genitoriale" fa riferimento a tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. L'affidamento alle cure genitoriali è parte essenziale della responsabilità genitoriale. I contatti con il figlio e il dovere di mantenerlo fanno altresì parte della responsabilità genitoriale.

In linea di principio l'affidamento alle cure genitoriali è congiunto:

  1. se alla nascita del figlio i genitori erano sposati,
  2. se i genitori si sono sposati dopo la nascita del figlio,
  3. se i genitori dichiarano di volere esercitare assieme la responsabilità genitoriale (dichiarazione di affidamento congiunto alle cure genitoriali - Sorgeerklärung),
  4. se il tribunale competente in materia di diritto di famiglia (Familiengericht) riconosce l'affidamento condiviso del figlio.

Le dichiarazioni di responsabilità genitoriale devono essere autenticate da un funzionario dell'ufficio di assistenza ai minori (Jugendamt) o da un notaio e, in alcune circostanze, presso le rappresentanze diplomatiche all'estero. Nel caso in cui i genitori non presentino una dichiarazione di affidamento congiunto alle cure genitoriali e non siano sposati, sarà la madre ad avere l'affidamento esclusivo del figlio. Tuttavia, il tribunale competente in materia di diritto di famiglia può, su richiesta di uno dei genitori, riconoscere l'affidamento condiviso, purché sia nel migliore interesse del figlio. Si suppone quindi che l'affidamento condiviso non è contrario al benessere del figlio, se l'altro genitore non adduce motivi opponibili al riconoscimento dell'affidamento congiunto e se tali motivi non risultino altrimenti evidenti.

La legge tedesca presume che, in genere, è nel migliore interesse del figlio avere contatti con entrambi i genitori e garantisce pertanto al figlio il diritto di contattare i genitori. Inoltre, entrambi i genitori hanno il diritto e il dovere di mantenere contatti con i figli.

Il diritto di visita conferisce innanzitutto ai genitori il potere di vedere e sentire i figli a intervalli regolari. Il diritto di visita include, oltre ai contatti diretti, anche i contatti epistolari e telefonici.

In genere, garantire il mantenimento è responsabilità di entrambi i genitori. I genitori possono scegliere autonomamente il modo in cui intendono provvedere al mantenimento del figlio. Possono ad esempio decidere di garantire il mantenimento in natura, solitamente nell'abitazione familiare (alloggio, alimenti, abiti, ecc.).

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

La nozione di "responsabilità genitoriale" fa riferimento a tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. L'affidamento alle cure genitoriali è parte essenziale della responsabilità genitoriale. i contatti con i figli e il dovere di mantenerli sono altresì parte della responsabilità genitoriale (si veda la risposta alla domanda 1). Le seguenti spiegazioni si riferiscono alle cure genitoriali.

Se il minore non è affidato alle cure genitoriali perché, ad esempio, i genitori sono deceduti o non hanno il diritto di rappresentare il figlio nelle questioni che riguardano la sua persona o i suoi beni, ad esempio perché sono decaduti dalla responsabilità genitoriale, il giudice competente in materia di diritto di famiglia nomina un curatore da assegnare al figlio.

Laddove i genitori siano incapaci di garantire alcuni aspetti delle cure genitoriali, il giudice competente in materia di diritto di famiglia nominerà un curatore speciale (articolo 1909 del codice civile(Bürgerliches Gesetzbuch, BGB) per questi aspetti.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

La nozione di "responsabilità genitoriale" fa riferimento a tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. L'affidamento alle cure genitoriali è parte essenziale della responsabilità genitoriale. i contatti con i figli e il dovere di mantenerli sono altresì parte della responsabilità genitoriale (si veda la risposta alla domanda 1). Le seguenti spiegazioni si riferiscono alle cure genitoriali.

Se i genitori hanno l'affidamento condiviso dei figli e si separano, entrambi continueranno ad avere l'affidamento condiviso indipendentemente dal fatto che siano sposati o meno. Tuttavia, il giudice competente in materia di diritto di famiglia, su richiesta di uno dei genitori, può riconoscere l'affidamento a un solo genitore. La richiesta sarà accolta se l'altro genitore dà il proprio consenso (a meno che il figlio abbia almeno 14 anni e vi si opponga) o se la revoca dell'affidamento condiviso a favore dell'affidamento esclusivo è considerata nel migliore interesse del figlio. Anche in caso di divorzio, decisioni di questo tipo vengono prese soltanto su richiesta di uno dei genitori, a meno che il benessere del figlio non sia a rischio.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

La nozione di "responsabilità genitoriale" fa riferimento a tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. L'affidamento alle cure genitoriali è parte essenziale della responsabilità genitoriale. i contatti con i figli e il dovere di mantenerli sono altresì parte della responsabilità genitoriale (si veda la risposta alla domanda 1). Le spiegazioni seguenti si riferiscono all'affidamento e al diritto di visita.

Di norma spetta ai genitori decidere come gestire l'affidamento condiviso del figlio e non vi sono requisiti legali di forma. Non è tuttavia possibile modificare in modo giuridicamente vincolante le norme di affidamento soltanto con un accordo ma è necessaria una decisione del tribunale competente in materia di diritto di famiglia. Se i genitori non vivono assieme, l'ufficio di assistenza ai minori può aiutarli a elaborare un piano di affidamento che sia accettabile per entrambi. Il piano può essere utilizzato come base per le decisioni giudiziarie in materia di affidamento genitoriale. Se i genitori convengono che l'affidamento debba essere dato a uno solo di loro, possono chiedere al giudice competente in materia diritto di famiglia il riconoscimento dell'affidamento esclusivo.

I genitori possono decidere anche le modalità di gestione del diritto di visita, non essendovi requisiti al riguardo. Una volta registrato mediante conciliazione giudiziale, e approvato dall'organo giurisdizionale, l'accordo è equiparato a una sentenza vincolante e, ove necessario, può essere eseguito obbligatoriamente.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Se i genitori non sono in grado di risolvere le controversie in modo autonomo, possono rivolgersi all'ufficio di assistenza ai minori o a un'organizzazione di servizi volontari per i giovani (Freie Jugendhilfe), che fornisce ai genitori consulenza e aiuto per risolvere eventuali problemi. Sul sito Il link si apre in una nuova finestrahttp://www.dajeb.de è pubblicata una banca dati di tutti i centri di consulenza. Anche la mediazione può aiutare i genitori a giungere a una risoluzione amichevole della controversia. Per ulteriori informazioni sulla mediazione familiare è possibile consultare Il link si apre in una nuova finestrahttp://www.bafm-mediation.de/.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

In funzione della richiesta o del suo motivo l'organo giurisdizionale può decidere i procedimenti relativi a questioni in materia di affidamento (compresa la consegna del figlio), di visita e di mantenimento del figlio. Il giudice deve cercare di risolvere la controversia proponendo una soluzione che sia accettabile per entrambe le parti in tutte le fasi del procedimento. Qualora i genitori non trovino un accordo su una questione specifica relativa all'affidamento, importante per il figlio, il giudice può altresì affidare a un genitore la responsabilità di prendere da solo le decisioni (partielle Alleinentscheidungsbefugnis).

Inoltre, nel caso in cui il benessere del figlio sia a rischio, l'organo giurisdizionale può ordinare in qualsiasi momento le misure necessarie a evitare tale rischio.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

La nozione di "responsabilità genitoriale" fa riferimento a tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. L'affidamento alle cure genitoriali è parte essenziale della responsabilità genitoriale. i contatti con i figli e il dovere di mantenerli sono altresì parte della responsabilità genitoriale (si veda la risposta alla domanda 1). Le spiegazioni seguenti si riferiscono all'affidamento e al diritto di visita.

Per quanto riguarda l'affidamento la risposta alla domanda è sì. Il genitore che non ha i figli in affidamento non ha diritto di essere coinvolto nelle decisioni. Ha tuttavia il diritto di visita e può chiedere all'altro genitore informazioni sulla situazione personale del figlio, purché la richiesta sia legittima. Tuttavia qualora il figlio si trovi, in base a un accordo con il genitore affidatario o a una decisione giudiziale (ad esempio nell'ambito dell'esercizio del diritto di visita), presso il genitore non affidatario, quest'ultimo può decidere da solo relativamente alle cure concrete (ad esempio alimentazione).

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

La nozione di "responsabilità genitoriale" fa riferimento a tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. L'affidamento alle cure genitoriali è parte essenziale della responsabilità genitoriale. i contatti con i figli e il dovere di mantenerli sono altresì parte della responsabilità genitoriale (si veda la risposta alla domanda 1). Le seguenti spiegazioni si riferiscono alle cure genitoriali.

In caso di affidamento condiviso dei figli a genitori che vivono assieme, i genitori dovranno trovare soluzioni condivise accettabili per entrambi su tutte le questioni connesse alla responsabilità genitoriale. Se non vivono assieme, i genitori dovranno decidere assieme soltanto le questioni di maggiore interesse per i figli. Sulle questioni di ordinaria amministrazione può decidere autonomamente il genitore con cui vivono i figli.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

La nozione di "responsabilità genitoriale" fa riferimento a tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. L'affidamento alle cure genitoriali è parte essenziale della responsabilità genitoriale. i contatti con i figli e il dovere di mantenerli sono altresì parte della responsabilità genitoriale (si veda la risposta alla domanda 1). Le spiegazioni seguenti si riferiscono all'affidamento e al diritto di visita.

Le autorità giudiziarie responsabili dei procedimenti in materia di affidamento sono i tribunali competenti in materia diritto di famiglia (presso i tribunali distrettuali (Amtsgerichte)). Qualora sia necessaria una domanda per l'avvio del procedimento (ad esempio nel caso del procedimento per la decisione di affidamento esclusivo in caso di genitori separati), questa deve essere motivata. Occorre presentare i fatti e le prove a sostegno del caso, nonché allegare alla domanda i documenti indicati. Nella domanda deve inoltre essere precisato se le parti hanno già tentato di risolvere la questione ricorrendo alla mediazione o ad altre procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie. La rappresentanza da parte di un avvocato è necessaria soltanto in casi eccezionali, ad esempio nell'ambito di una causa di divorzio. Qualora non vi sia l'obbligo di rappresentanza legale, la domanda può essere presentata direttamente presso l'organo giurisdizionale competente. A tal fine il tribunale distrettuale dispone di un apposito servizio che si occupa di ricevere e mettere a verbale domande e altre dichiarazioni.

Se i genitori non erano sposati alla nascita del figlio, le dichiarazioni sulla responsabilità genitoriale devono essere autenticate dalla persona responsabile della documentazione presso l'ufficio di assistenza ai minori, da un notaio oppure, in talune circostanze, dalle missioni diplomatiche all'estero.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Il principio dell'indagine d'ufficio (Amtsermittlungsgrundsatz) si applica ai procedimenti relativi al diritto di affidamento e al diritto di visita dei genitori. In base a tale principio, il giudice è tenuto ad avviare d'ufficio indagini su tutti i fatti rilevanti e non è vincolato dalle argomentazioni delle parti.

Nei casi urgenti, il tribunale può emettere un provvedimento provvisorio, purché la decisione sia giustificata e urgentemente necessaria. Se il benessere del figlio è a rischio, il giudice deve valutare se occorre disporre un provvedimento provvisorio, anche senza la richiesta di una delle parti. Qualora nel corso di un procedimento in materia di diritto di visita, non sia possibile raggiungere un accordo entro i termini stabiliti, l'organo giurisdizionale dovrà discutere la possibilità di emettere un provvedimento provvisorio con i genitori e l'ufficio di assistenza ai minori.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

I cittadini che, a causa della propria situazione personale e finanziaria, non siano in grado di coprire le spese processuali, possano sostenerne solo una parte o pagare a rate, possono ottenere il patrocinio a spese dello Stato per i procedimenti, compresi quelli dinanzi al tribunale competente in materia di diritto di famiglia. Un prerequisito per l'accesso al patrocinio a spese dello Stato è che l'azione legale o la difesa proposta abbia prospettive di successo sufficienti e non sia considerata temeraria. In questo modo anche le persone con minori risorse finanziarie hanno accesso alle vie giudiziali. Nell'ambito del patrocinio a spese dello Stato, lo Stato si fa carico (a seconda del reddito), in tutto o in parte, delle spese processuali e degli onorari dell'avvocato del beneficiario, se gli è stato attribuito un legale.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

La nozione di "responsabilità genitoriale" fa riferimento a tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. L'affidamento alle cure genitoriali è parte essenziale della responsabilità genitoriale. i contatti con i figli e il dovere di mantenerli sono altresì parte della responsabilità genitoriale (si veda la risposta alla domanda 1). Le spiegazioni seguenti si riferiscono all'affidamento e al diritto di visita.

È possibile impugnare le decisioni in materia di affidamento dei figli e di diritto di visita. A tal proposito è irrilevante il fatto che la decisione sia stata emessa con una procedura autonoma oppure nell'ambito di un procedimento accessorio a una causa di divorzio. L'impugnazione è ammissibile in entrambi i casi.

Il ricorso deve essere proposto entro un mese dalla pubblicazione scritta della decisione. I provvedimenti provvisori in materia di affidamento dei figli/responsabilità genitoriale possono essere impugnati solo se sono stati emessi in seguito a una discussione orale. In questo caso, il ricorso deve essere proposto entro due settimane. Se il provvedimento è stato emesso senza che vi sia stata discussione orale, esso non può essere impugnato. Indipendentemente dal fatto che vi sia stata o meno una discussione orale, i provvedimenti provvisori relativi al diritto di visita non sono impugnabili. In questi casi è comunque possibile avviare un procedimento sul merito. È opportuno notare che i provvedimenti provvisori perdono la loro efficacia quando passano in giudicato altre decisioni giudiziarie riguardanti la stessa questione.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

La nozione di "responsabilità genitoriale" fa riferimento a tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. L'affidamento alle cure genitoriali è parte essenziale della responsabilità genitoriale. i contatti con i figli e il dovere di mantenerli sono altresì parte della responsabilità genitoriale (si veda la risposta alla domanda 1). Le spiegazioni seguenti si riferiscono all'affidamento e al diritto di visita.

In caso di violazione di un titolo esecutivo sulla consegna dei figli e sulla regolamentazione del diritto di visita, il giudice può comminare una sanzione pecuniaria alla parte obbligata e, qualora non possa essere riscossa, può ordinare la reclusione della parte. A determinate condizioni può essere ordinata immediatamente la reclusione. Nella decisione relativa alla consegna del figlio o alla regolamentazione del diritto di visita devono essere spiegate le conseguenze della violazione del titolo esecutivo. La singola sanzione pecuniaria non può essere superiore a 25 000 EUR e la singola sanzione detentiva a sei mesi. Come ulteriore misura esecutiva, il giudice può emettere un provvedimento di coercizione diretta nei confronti della parte obbligata. Non è consentito l'uso della coercizione sui figli che devono essere consegnati per consentire l'esercizio del diritto di visita. L'uso della coercizione nei confronti dei figli è consentito solo se nell'interesse superiore del figlio e se non è possibile onorare tale obbligo ricorrendo a mezzi meno severi.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

La nozione di "responsabilità genitoriale" fa riferimento a tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. L'affidamento alle cure genitoriali è parte essenziale della responsabilità genitoriale. i contatti con i figli e il dovere di mantenerli sono altresì parte della responsabilità genitoriale (si veda la risposta alla domanda 1). Le spiegazioni seguenti si riferiscono all'affidamento e al diritto di visita.

Le decisioni in materia di affidamento e di diritto di visita emesse da altri Stati membri dell'UE (ad eccezione della Danimarca) sono riconosciute in Germania conformemente al regolamento (CE) n. 2201/2003 (regolamento Bruxelles II bis), senza che sia quindi necessario il ricorso a procedure specifiche. Tuttavia, in Germania è altresì possibile chiedere il riconoscimento presso il tribunale che si occupa di diritto di famiglia competente. Il riconoscimento si applica a tutte le parti in causa. 
Prima che una decisione sull'affidamento emessa in un altro Stato membro possa essere eseguita in Germania, occorre presentare un'istanza di dichiarazione di esecutività, come previsto dal regolamento Bruxelles II bis. In altri termini, per essere eseguita in Germania, la decisione deve prima essere approvata. L'istanza va presentata al tribunale locale competente in materia di diritto di famiglia della regione in cui ha sede la Corte d'appello (Oberlandesgericht). L'istanza di esecuzione deve essere accompagnata da una copia della decisione e da un certificato del tribunale dello Stato membro di origine, per il quale occorre utilizzare il modello standard di cui all'allegato II del regolamento. Non è necessario che i richiedenti siano rappresentati da un avvocato. Tuttavia, i richiedenti residenti in un altro Stato membro devono nominare un rappresentante autorizzato ad accettare la notificazione o comunicazione in Germania. Il tribunale competente in materia di diritto di famiglia si pronuncerà senza tenere prima un'udienza orale. Il cancelliere del tribunale emetterà il titolo esecutivo in base a tale decisione. I ricorsi contro la decisione del tribunale competente in materia di diritto di famiglia possono essere presentati dinanzi alla Corte d'appello. I ricorsi contro la decisione della Corte d'appello possono essere proposti dinanzi alla Corte federale di cassazione (Bundesgerichtshof), ove consentito dalla Corte d'appello. In Germania, solo 22 degli oltre 650 tribunali che si occupano di diritto di famiglia sono competenti per le domande di riconoscimento e le dichiarazioni di esecutività. Gli indirizzi sono indicati sulle pagine web Il link si apre in una nuova finestrahttp://www.bundesjustizamt.de/sorgerecht (in tedesco) - "Zuständige Gerichte" e Il link si apre in una nuova finestrahttp://www.bundesjustizamt.de/custody-conflicts - "Competent German courts" (in inglese).

È opportuno notare che alcune decisioni degli Stati membri sul diritto di visita e sul ritorno dei figli trasferiti o trattenuti illegalmente possono essere riconosciute ed eseguite in Germania senza che sia necessaria una dichiarazione di esecutività e senza la possibilità di opporsi al riconoscimento. Tuttavia, in questi casi, i titolari della responsabilità genitoriale sono liberi anche di chiedere formalmente la dichiarazione di esecutività della decisione attraverso i giudici tedeschi.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

La nozione di "responsabilità genitoriale" fa riferimento a tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. L'affidamento alle cure genitoriali è parte essenziale della responsabilità genitoriale. i contatti con i figli e il dovere di mantenerli sono altresì parte della responsabilità genitoriale (si veda la risposta alla domanda 1). Le spiegazioni seguenti si riferiscono all'affidamento e al diritto di visita.

Anche in questo caso anche i 22 tribunali menzionati nella risposta alla domanda 15 hanno una competenza speciale. Le istanze di non riconoscimento di una decisione sull'affidamento devono essere presentate al tribunale compete in materia di diritto di famiglia presso la sede della Corte d'appello competente per il luogo in cui il convenuto o il figlio interessato dalla decisione hanno la residenza abituale. In caso ciò non sia possibile, sarà competente il tribunale che si occupa di diritto di famiglia responsabile per l'interesse riguardante il non riconoscimento o la necessità di assistenza. In caso contrario, sarà competente il giudice di famiglia del tribunale di Pankow/Weißensee. L'avvio di questa procedura consente in genere di riunire in un'unica sede la competenza per tutte le questioni relative ai figli. Pertanto, un unico tribunale potrà decidere in merito a tutte le questioni relative ai figli. Le decisioni al riguardo (di riconoscimento o non riconoscimento) si applicano però solo nello Stato membro in cui sono state emesse. Ciononostante è comunque possibile proporre in Germania una procedura di non riconoscimento, anche come misura precauzionale.

Per quanto riguarda la procedura, le disposizioni che disciplinano l'autorizzazione dell'esecuzione forzata in primo grado, in appello e in caso di ricorso per motivi di diritto si applicano per analogia.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

La nozione di "responsabilità genitoriale" fa riferimento a tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. L'affidamento alle cure genitoriali è parte essenziale della responsabilità genitoriale. i contatti con i figli e il dovere di mantenerli sono altresì parte della responsabilità genitoriale (si veda la risposta alla domanda 1). Le spiegazioni seguenti si riferiscono all'affidamento e al diritto di visita.

Si devono distinguere le questioni di diritto applicabile dalle questioni di competenza. Sono normalmente competenti per le questioni di affidamento e di diritto di visita gli organi giurisdizionali e le autorità del luogo di residenza del minore (articolo 8 del regolamento (CE) n. 2201/2003 e articolo 5 della convenzione dell'Aia sulla tutela dei minori). La cittadinanza non ha importanza. Anche il diritto applicabile è disciplinato dalla convenzione dell'Aia. La convenzione prevede al riguardo che all'attribuzione, all'estinzione e all'esercizio dell'affidamento e del diritto di visita si applicano per legge le norme dello Stato di residenza del minore. In principio, l'affidamento che scaturisce dalle leggi dello Stato di residenza abituale continua ad applicarsi anche in caso di cambiamento del luogo di residenza del figlio. Se le autorità e gli organi giurisdizionali tedeschi competenti in virtù del luogo di residenza del minore adottano misure in materia di affidamento e di diritto di visita, tali misure sono disciplinate dal diritto tedesco.

 

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Ultimo aggiornamento: 29/12/2023

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Estonia

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

La responsabilità genitoriale concerne l'affidamento dei figli minori, che contempla l'obbligo e il diritto del genitore di prendersi cura dei propri figli. La responsabilità genitoriale include il diritto di prendersi cura della persona del figlio (affidamento della persona), il diritto di gestirne i beni (amministrazione dei beni) e il diritto di prendere decisioni su questioni che lo riguardano. L'amministrazione dei beni consiste nel diritto e nell'obbligo di gestire il patrimonio dei figli, nonché di rappresentarli. Non è tuttavia precluso il diritto dei figli di amministrare direttamente i loro beni nei casi previsti dalla legge.

I genitori hanno un potere decisionale rispetto ai figli minori, che consiste nel diritto di decidere in merito ad aspetti quotidiani (solitamente connessi alle cure parentali) che li riguardano. In genere le decisioni relative agli aspetti quotidiani sono decisioni ordinarie, frequenti e che non hanno effetti permanenti sullo sviluppo del figlio. Oltre al potere decisionale, il genitore che ha il diritto all'affidamento ha altresì il diritto di rappresentanza dei figli minori. I genitori con affidamento condiviso hanno altresì un diritto di rappresentanza congiunto.

Entrambi i genitori hanno il diritto di mantenere contatti parentali con i figli, che comporta l'obbligo e il diritto dei due genitori di intrattenere contatti diretti con i figli. Il diritto di intrattenere contatti con i figli non dipende dall'esistenza dell'affidamento. I genitori hanno inoltre un obbligo di mantenimento nei confronti dei figli minori.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

I diritti e doveri reciproci dei genitori e dei figli derivano dalla filiazione, accertata secondo la procedura prevista dalla legge. La donna che mette alla luce un figlio ne è la madre, mentre l'uomo con cui l'ha concepito è il padre. Si considera che un figlio sia stato concepito dall'uomo sposato con la madre del bambino al momento della nascita, che ne ha riconosciuto la paternità o la cui paternità è stata stabilita da un tribunale.

I genitori legati da matrimonio esercitano una responsabilità genitoriale congiunta, ossia l'affidamento dei figli. Nel caso in cui non siano sposati alla nascita del figlio, i genitori avranno una responsabilità genitoriale congiunta, a meno che non abbiano espresso la volontà di affidare la responsabilità genitoriale a uno solo dei genitori al momento della presentazione delle dichiarazioni di intenti relative al riconoscimento della paternità o della maternità.

Se nessuno dei genitori di un figlio minore ha il diritto di rappresentanza o se non è possibile verificare la discendenza, il figlio è affidato a un tutore legale. In questo caso sarà il tutore legale ad avere l'affidamento. Il tutore legale ha il dovere di garantire la crescita e lo sviluppo del minore nonché la protezione dei suoi interessi personali e patrimoniali.

Possono essere tutori legali le persone fisiche adulte con piena capacità giuridica (ad esempio, un parente del figlio o un terzo) oppure le persone giuridiche (un'impresa o un'amministrazione locale). La nomina di una persona giuridica quale tutore legale avviene soltanto laddove non siano disponibili persone fisiche adatte o se il genitore ha precisato nel testamento o nella dichiarazione successoria che per la tutela giuridica del figlio debba essere nominata una persona giuridica. La persona giuridica è tenuta sistematicamente a reperire persone fisiche che possano agire quali tutori per le persone sotto la propria tutela e a fornire loro consulenza e formazione.

Sino alla nomina di un tutore legale, i doveri del tutore sono svolti in via provvisoria dall'amministrazione locale o provinciale del luogo di residenza del minore, iscritto nel registro della popolazione, purché siano soddisfatti i requisiti per l'istituzione della tutela. Nell'esercitare i doveri di tutore, l'amministrazione locale o provinciale ha i diritti e gli obblighi di un tutore legale.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

I genitori incapaci di esercitare la responsabilità genitoriale nei confronti dei figli o che non desiderino farlo possono decidere di darli in adozione. Il consenso dei genitori all'adozione prende effetto soltanto dopo otto settimane dalla nascita del figlio e non è possibile presentare domanda di adozione al tribunale prima che l'accordo dei genitori divenga effettivo. Con il consenso dei genitori, i figli possono essere affidati alle cure della persona che intende adottarli prima che l'accordo per l'adozione divenga effettivo.

Se nessuno dei genitori di un figlio minorenne ha il diritto di rappresentanza o non è possibile verificare la discendenza, spetta al giudice decidere in merito alla nomina di un tutore legale, di sua iniziativa oppure su richiesta dell'amministrazione locale o provinciale oppure di una persona interessata.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

In caso di divorzio o separazione, i genitori dovranno decidere come gestire le questioni riguardanti l'affidamento. I genitori che hanno in affidamento i figli possono decidere le modalità di esercizio del diritto di rappresentanza congiunto. Tuttavia, la modifica delle modalità dell'affidamento, così come la fine dell'affidamento condiviso possono essere decise in sede giudiziaria.

Ciascun genitore ha il diritto di chiedere al giudice, nell'ambito di un procedimento avviato su istanza di parte, di ottenere l'affidamento parziale o esclusivo dei figli. Il giudice può altresì pronunciarsi nelle controversie in materia di affidamento nell'ambito di una causa se chiesto dalle parti assieme a un procedimento di divorzio o per il pagamento delle obbligazioni alimentari.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

I genitori che hanno l'affidamento dei figli possono decidere liberamente le modalità di esercizio dell'affidamento condiviso. Tuttavia, la modifica delle modalità dell'affidamento nonché la fine dell'affidamento condiviso possono essere decise soltanto in sede giudiziaria. Le questioni connesse all'affidamento sono oggetto di decisioni e disposizioni vincolanti del giudice. Nell'esaminare un caso relativo a un minore, il giudice si basa innanzitutto sull'interesse superiore del minore, tenendo contro di tutte le circostanze e degli interessi legittimi delle persone interessate. I conflitti sull'affidamento sono questioni di diritto di famiglia, che vengono dibattute in tribunale su istanza di parte e si concludono con un ordine restrittivo. Per l'attribuzione dei diritti nei confronti dei figli, i genitori sono tenuti a presentare un'istanza al tribunale.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

I genitori che hanno l'affidamento dei figli possono decidere liberamente le modalità di esercizio dell'affidamento congiunto. Tuttavia, la modifica delle modalità dell'affidamento, nonché la fine dell'affidamento condiviso, può essere decisa soltanto in sede giudiziaria. Per trovare un accordo i genitori possono ricorrere ai servizi di mediazione familiare. L'amministrazione locale può indirizzarli ai servizi competenti. Ad esempio, i genitori possono accordarsi sulla procedura di visita del figlio da soli oppure con l'aiuto di un mediatore familiare. Tuttavia, nel caso in cui l'accordo non venga rispettato, dovranno recarsi in tribunale per ottenere un titolo esecutivo (ad esempio, un ordine restrittivo).

Nel determinare le procedure di visita a un minore, il tribunale agisce anche quale organismo di conciliazione nei procedimenti giudiziari, cercando di portare alla conclusione di un accordo tra i genitori sulle visite ai figli. I giudici sentono le parti prima possibile, facendo loro presente la possibilità di avvalersi dell'assistenza di un consulente familiare, in particolare per raggiungere una posizione comune in materia di cure e responsabilità nei confronti dei figli. L'autorità giudiziaria può sospendere i procedimenti relativi ai minori, purché la sospensione non comporti un ritardo pregiudizievole per l'interesse superiore del minore e se le parti interessate sono disposte a ricevere una consulenza stragiudiziale oppure qualora ritenga che, per altre ragioni, la controversia possa essere risolta con un accordo tra le parti.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Il giudice è competente a pronunciarsi riguardo alle questioni connesse al diritto dei genitori di mantenere i contatti con i figli, alle modifiche all'affidamento, alla ridefinizione dell'affidamento, all'obbligo di corrispondere le obbligazioni alimentari e alle modifiche all'importo degli alimenti su richiesta di un genitore.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

I diritti e gli obblighi reciproci di genitori e figli derivano dalla filiazione, in base alla quale il genitore da cui discende un figlio ha il dovere di prendersi cura del figlio. I diritti e gli obblighi reciproci di genitori e figli sono determinati in base a chi ha l'affidamento: se il figlio è affidato soltanto a un genitore, questo ultimo può decidere di tutte le questioni relative al figlio senza consultare l'altro genitore.

Un genitore può avere l'affidamento esclusivo del figlio sin dalla nascita del figlio, ad esempio nei casi in cui i genitori abbiano espresso la volontà di lasciare la responsabilità genitoriale a uno solo dei genitori al momento della presentazione delle dichiarazioni di intenti relative al riconoscimento della paternità. I genitori possono inoltre ottenere l'affidamento esclusivo del figlio, ad esempio, nei tre casi presentati di seguito.

Un genitore ottiene l'affidamento esclusivo presentando al giudice, nell'ambito di un procedimento avviato su istanza di parte, una richiesta affinché gli venga trasferito del tutto o in parte l'affidamento dei figli. Un genitore chiede di norma l'affidamento esclusivo dei figli nel caso in cui i genitori che hanno l'affidamento condiviso dei figli vivano lontani in modo permanente oppure qualora, per altre ragioni, non intendano più avere l'affidamento condiviso.

Un genitore può avere l'affidamento esclusivo anche laddove, in una situazione di affidamento condiviso, l'affidamento all'altro genitore sia stato sospeso. Se l'affidamento esclusivo del figlio concesso a un genitore in base a una legge o a una decisione è sospeso e non vi sono motivi per attendersi che le ragioni della sospensione vengano meno, il giudice dispone l'affidamento esclusivo all'altro genitore, purché ciò sia in linea con l'interesse superiore del minore.

Un giudice disporrà inoltre l'affidamento all'altro genitore qualora il genitore con l'affidamento esclusivo deceda oppure gli sia stato revocato l'affidamento, a meno che ciò non si contrapponga all'interesse superiore del minore.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

In caso di affidamento condiviso, i genitori sono entrambi responsabili dell'affidamento del figlio e onorano l'obbligo di affidamento sotto la loro responsabilità e di comune accordo, prendendo in considerazione il benessere generale del figlio. I genitori che hanno l'affidamento condiviso hanno altresì un diritto di rappresentanza congiunto.

Se i genitori che esercitano l'affidamento condiviso non raggiungono un accordo su una questione fondamentale per il figlio, il giudice può, su richiesta del genitore, assegnare i poteri decisionali per la questione a un solo genitore. In caso di trasferimento dei poteri decisionali, il giudice può limitarne l'esercizio o disporre obblighi supplementari per il genitore che esercita tale diritto.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Le controversie in materia di affidamento sono di competenza dei tribunali di contea. In caso di controversia in materia di affidamento, l'istante deve presentare un'istanza al tribunale di contea affinché si pronunci sulla questione nell'ambito di un procedimento su istanza di parte. L'istanza deve essere presentata presso il tribunale di contea del luogo di residenza del minore.

Nell'istanza devono essere indicati la denominazione del tribunale, i dati personali dell'attore, della persona interessata e dei figli e la domanda esplicita dell'istante. In aggiunta, l'istanza deve contenere i fatti e l'istante è tenuto a elencare e presentare le prove a sua disposizione. L'istanza deve essere firmata dall'istante o dal suo rappresentante. In questo ultimo caso occorre allegare all'istanza una procura o un altro documento che attesti i poteri di rappresentanza.

L'istanza e i documenti giustificativi devono essere presentati per iscritto in lingua estone. Nel caso in cui un'istanza, una domanda, un reclamo o una dichiarazione di opposizione presentata al tribunale da una parte di un procedimento non sia in lingua estone, il giudice chiederà alla parte che ha presentato il documento di fornire una traduzione entro un termine da lui fissato.

Le questioni relative alla determinazione dei diritti dei genitori in merito al figlio e le modalità delle visite, ossia le questioni riguardanti l'affidamento, possono anch'esse essere decise nell'ambito di una causa, purché l'azione sia proposta assieme al procedimento di divorzio o per il pagamento delle obbligazioni alimentari.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

I giudici esaminano le cause in materia di affidamento su istanza di parte in conformità alle disposizioni riguardanti le azioni. tenendo conto delle differenze previste per i procedimenti avviati su istanza di parte (cfr. Il codice di procedura civile [1]).

Nelle procedure di urgenza, il giudice può decidere soltanto in merito alla domanda di obbligazioni alimentari presentata dal genitore che non vive con il figlio minore. Le questioni relative all'affidamento non possono essere esaminate nell'ambito di una procedura semplificata. Ad ogni modo, trattandosi di questioni esaminate su istanza di parte, differiscono dalle azioni ordinarie. Nelle cause avviate su istanza di parte il giudice verifica i fatti e raccoglie le prove necessarie autonomamente, a meno che la legge non preveda altrimenti. Il giudice non è vincolato dalle richieste o dai fatti presentati dalle parti nell'ambito del procedimento né dalla loro valutazione dei fatti, se non diversamente prescritto dalla legge. In aggiunta, i requisiti per la redazione dei verbali delle udienze e per la comunicazione e/o notificazione degli atti sono meno restrittivi. Nelle questioni relative all'affidamento i giudici possono altresì adottare misure volte a regolamentare l'esercizio dell'affidamento e le visite al figlio durante il procedimento oppure a garantire il futuro rispetto degli accordi.

Il giudice può applicare provvedimenti preventivi o provvisori se vi sono motivi per ritenere che la mancata applicazione delle misure adottate possa rendere difficile o impossibile l'esecuzione di una decisione. Nelle cause di diritto di famiglia esaminate in seguito a istanza di parte, i provvedimenti provvisori possono essere applicati da ogni giudice competente nel luogo dell'adozione delle misure. Tali provvedimenti includono ad esempio il rientro del figlio presso l'altro genitore o il rispetto delle obbligazioni alimentari legali; tra altri aspetti, i giudici possono disporre che il convenuto versi le obbligazioni alimentari durante il periodo del procedimento oppure prevedere garanzie per il rispetto delle obbligazioni alimentari.

[1] Codice di procedura civile (RT I 2005, 26, 197; RT I, 21.06.2014, 58). Online: Il link si apre in una nuova finestrahttps://www.riigiteataja.ee/en/eli/513122013001/consolide.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Laddove concluda che una persona fisica non possa sostenere i costi del procedimento a causa della propria situazione finanziaria, il giudice può esonerarla da tutti o parte dei costi dell'assistenza legale, nonché dal pagamento delle spese statali.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Le decisioni pronunciate nei procedimenti su istanza di parte sono titoli esecutivi cui si applicano le disposizioni relative agli ordini restrittivi, a meno che la legge non disponga altrimenti. È possibile proporre ricorso contro un ordine restrittivo in materia di affidamento, conformemente alle disposizioni generali che disciplinano i procedimenti di ricorso, se il ricorrente ritiene che la decisione del tribunale di primo grado sia fondata sulla violazione di una disposizione giuridica (ad esempio, se il tribunale di primo grado ha applicato erroneamente una disposizione di diritto sostanziale o procedurale). Per le suddette ragioni, è altresì possibile proporre un appello per cassazione alla corte suprema.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Le questioni riguardanti l'affidamento sono dibattute in un procedimento su presentazione di istanza di parte. Nelle questioni di diritto di famiglia decise su presentazione di un'istanza di parte, il giudice emette un ordine restrittivo, esecutivo dal momento dell'entrata in vigore, a meno che la legge non disponga altrimenti. Un ordine restrittivo emesso in una causa su istanza di parte è un titolo esecutivo. Nel caso in cui un debitore non rispetti volontariamente l'ordine restrittivo in materia di affidamento, l'ordine verrà eseguito nell'ambito di un procedimento esecutivo avviato in seguito alla domanda dell'attore. A tal fine, l'istante deve presentare una domanda a un ufficiale giudiziario competente nel territorio in cui il debitore ha la residenza o la sede e in cui sono situati i suoi beni. Nelle questioni riguardanti le visite ai figli, l'ufficiale giudiziario è coadiuvato per le procedure di esecuzione da un rappresentante dell'amministrazione locale del luogo di residenza del figlio o, in via eccezionale, del luogo di residenza della persona obbligata, specializzato in interazioni coi minori. Se necessario, l'ufficiale giudiziario può proporre all'amministrazione locale di affidare temporaneamente il minore a una struttura di assistenza. Alle persone obbligate che ostacolino l'esecuzione obbligatoria può essere inflitto il pagamento di una sanzione.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Secondo il regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, le decisioni pronunciate in uno Stato membro sono riconosciute negli altri Stati membri senza che sia necessario il ricorso ad alcun procedimento. Il regolamento si applica a tutti gli Stati membri dell'Unione europea, ad eccezione della Danimarca.

Le decisioni relative all'esercizio della responsabilità genitoriale su un minore, emesse ed esecutive in un determinato Stato membro, saranno eseguite in un altro Stato membro dopo esservi state dichiarate esecutive su istanza della parte interessata, purché siano state notificate. A tal fine è necessario presentare al tribunale una domanda di dichiarazione di esecutività

Per sapere a quale tribunale presentare la domanda, si veda qui.

La parte che chiede o contesta il riconoscimento o che chiede una dichiarazione di esecutività deve produrre quanto segue:

a) una copia della decisione che presenti le condizioni di autenticità prescritte, e

b) il certificato relativo alle decisioni sulla responsabilità genitoriale.

Il modulo è disponibile qui.

Le decisioni relative alla responsabilità genitoriale non sono riconosciute nei casi seguenti:

a) se, tenuto conto dell'interesse superiore del figlio, il riconoscimento è manifestamente contrario all'ordine pubblico dello Stato membro richiesto;

b) se, salvo i casi d'urgenza, la decisione è stata resa senza che il figlio abbia avuto la possibilità di essere ascoltato, in violazione dei principi fondamentali di procedura dello Stato membro richiesto;

c) quando è stata resa in contumacia se la domanda giudiziale e un atto equivalente non è stato notificato o comunicato al contumace in tempo utile e in modo tale che questi possa presentare le proprie difese, salvo che sia stato accertato che egli ha accettato inequivocabilmente la decisione;

d) su richiesta di colui che ritiene che la decisione sia lesiva della propria responsabilità genitoriale, se è stata emessa senza dargli la possibilità di essere ascoltato;

e) se la decisione è incompatibile con una decisione successiva sulla responsabilità genitoriale emessa nello Stato membro richiesto;

f) se la decisione è incompatibile con una decisione successiva sulla responsabilità genitoriale emessa in un altro Stato membro o nel paese terzo in cui il figlio risieda, la quale soddisfi le condizioni prescritte per il riconoscimento nello Stato membro richiesto;

o

g) se la procedura prevista dall'articolo 56 del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio non è stata rispettata.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Per sapere a quale tribunale presentare la domanda, si veda qui.

La parte che chiede o contesta il riconoscimento o che chiede una dichiarazione di esecutività deve produrre quanto segue:

a) una copia della decisione che presenti le condizioni di autenticità prescritte, e

b) il certificato relativo alle decisioni sulla responsabilità genitoriale di cui all'articolo 39 del regolamento (CE) n. 2001/2003 del Consiglio.

Il modulo è disponibile qui.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

A norma della legge estone in materia di diritto privato internazionale [1], i rapporti tra figli e genitori sono disciplinati dalla legge dello Stato di residenza del minore.

Inoltre, agli Stati firmatari si applica la convenzione dell'Aia del 1996 sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di potestà genitoriale e di misure di protezione dei minori.

La scelta della legge applicabile può dipendere altresì dagli accordi sull'assistenza giudiziaria. La Repubblica di Estonia ha sottoscritto accordi in materia di assistenza giudiziaria con i seguenti paesi:

  • accordo sull'assistenza giudiziaria e i rapporti giuridici fra la Repubblica di Lettonia, la Repubblica di Estonia, la Repubblica di Lituania e la Repubblica di Lettonia (1993);
  • accordo sull'assistenza giudiziaria e i rapporti giuridici in materia civile, penale e di famiglia tra la Repubblica di Estonia e la Federazione russa (1993);
  • accordo sull'assistenza giudiziaria e i rapporti giuridici in materia civile e penale tra la Repubblica di Estonia e l'Ucraina (1995);
  • accordo sull'assistenza giudiziaria e i rapporti giuridici in materia civile, penale e di lavoro tra la Repubblica di Estonia e la Repubblica di Polonia (1999).

Poiché tutte le parti degli accordi sull'assistenza giudiziaria conclusi con la Lituania, la Lettonia e la Polonia sono anche parti della convenzione dell'Aia del 1996, le parti hanno deciso di attenersi alle disposizioni della convenzione per determinare la legge applicabile.

[1] Legge in materia di diritto privato internazionale (RT I 2002, 35, 217). Online: Il link si apre in una nuova finestrahttps://www.riigiteataja.ee/en/eli/513112013009/consolide.

 

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Ultimo aggiornamento: 04/01/2022

La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata al rispettivo punto di contatto della Rete giudiziaria europea (RGE). Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea e l'RGE declinano ogni responsabilità per quanto riguarda le informazioni o i dati contenuti nel presente documento. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.

Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Irlanda

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

L'espressione giuridica "responsabilità genitoriale", in Irlanda denominata "guardianship", fa riferimento alla titolarità di tutti i diritti e doveri in relazione a un minore conferiti dalla legge o dall'organo giurisdizionale oppure in virtù di un accordo giuridico. I titolari della responsabilità genitoriale godono dei diritti di custodia e di visita, fra gli altri diritti afferenti al benessere del minore.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

In generale i genitori coniugati di un minore esercitano congiuntamente la responsabilità genitoriale sul minore. Nel caso di genitori non coniugati, di norma spetta alla madre la responsabilità genitoriale, tuttavia il padre biologico può essere nominato tutore mediante accordo fra i genitori o dall'organo giurisdizionale.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Sì. Lo Health Service Executive, attraverso il suo dipartimento TUSLA per i servizi al bambino e alla famiglia, può presentare domanda al tribunale distrettuale per ottenere le ordinanze necessarie per i minori. In circostanze eccezionali, il tribunale può nominare un tutore che eserciti le funzioni di responsabilità genitoriale se un genitore non può o non vuole farlo. Un tutore testamentario può essere nominato alla morte di un genitore se designato in virtù di un testamento o di una clausola oppure può essere nominato da un tribunale. In mancanza di tale nomina, lo Health Service Executive, attraverso il suo dipartimento TUSLA per i servizi al bambino e alla famiglia, può presentare domanda al tribunale distrettuale per ottenere le ordinanze necessarie per i minori, qualora i genitori siano deceduti o incapaci di prendersi cura del minore.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

Nel caso in cui i genitori di un minore divorzino o si separino, gli accordi relativi all'affidamento e al diritto di visita possono essere decisi mediante accordo dai genitori. Nel caso in cui non sia possibile addivenire a un accordo, i genitori possono rivolgersi a un tribunale il quale può emettere ordinanze in materia di affidamento e di diritto di visita. Nel caso in cui entrambi i genitori siano tutori del minore, il divorzio o la separazione non incidono su tale situazione, sebbene, in circostanze assolutamente eccezionali e solo se il benessere del minore lo esige, il giudice possa porre fine alla tutela di un padre non coniugato.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

I genitori che concludono un accordo sulla questione della responsabilità genitoriale sono tenuti a presentarne dichiarazione al tribunale e ottenere un'ordinanza che rifletta tale accordo affinché diventi giuridicamente vincolante. Il tribunale deve ritenersi soddisfatto che i diritti del minore siano adeguatamente tutelati da qualsivoglia accordo e può rifiutarsi di pronunciare un'ordinanza se non è soddisfatto dal fatto che uno o entrambi i genitori rinuncino agli obblighi nei confronti del minore. Tale accordo non può porre fine allo status di tutore dei genitori.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

I soggetti possono ricorrere a mezzi non giuridici per la risoluzione dei conflitti come la mediazione o la consulenza.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Il giudice può decidere in merito a tutte le questioni afferenti al benessere del minore, oltre a quanto concerne la tutela, l'affidamento e il diritto di visita. Cfr. anche le domande 4 e 5 sopra. La tutela dei genitori coniugati o della madre biologica non può essere annullata dal giudice sebbene il tribunale possa porre condizioni all'esercizio della responsabilità genitoriale di una persona.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

No. Mentre il genitore cui spetta l'affidamento unico gode della facoltà di decidere in merito alle cure quotidiane e al controllo del minore, il genitore cui non spetta l'affidamento ma ha la qualità di tutore, gode del diritto di essere consultato in merito a tutto quanto incida sul benessere del minore, fra cui ma non solo, il luogo in cui il minore dovrebbe essere educato e dovrebbe risiedere.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

L'affidamento congiunto è concesso ai genitori in assenza di profonda ostilità fra le parti e consente loro di decidere insieme in merito a quanto riguarda il benessere sostanziale del minore e le cure quotidiane, il che non significa che ciascun genitore abbia diritto alla parità di tempo trascorso con il minore, bensì garantisce che a entrambi i genitori spettino diritti e doveri corrispondenti nei confronti del minore.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Di norma le parti desiderose di presentare una domanda in materia di responsabilità genitoriale si rivolgono al tribunale distrettuale, tuttavia per talune domande accessorie ai procedimenti in materia di diritto di famiglia può essere necessario adire la Circuit Court o la High Court, che possiede competenza esclusiva per le questioni relative alla sottrazione di minore.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Sì. È possibile adire le vie giurisdizionali ex parte, il che significa che, se le circostanze sono pregiudizievoli per il minore se il richiedente cita il convenuto con le modalità abituali, un richiedente può citare la parte convenuta senza avvisarla.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Sì. Il patrocinio a spese dello Stato è concesso mediante il Civil Legal Aid Scheme. Il regime è subordinato a condizioni di reddito.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Sì. È possibile ricorrere avverso una decisione dell'organo giurisdizionale di primo grado, ossia il tribunale nel quale sono stati avviati i procedimenti In generale, non è tuttavia ricorrere avverso la sentenza degli organi di secondo grado.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Chi intende ottenere l'esecuzione di una decisione relativa alla responsabilità genitoriale dovrebbe consultare la normativa dei rispettivi organi giurisdizionali oppure degli altri organi competenti in tal senso. Escluse le istanze ex parte, è necessario informare la parte convenuta dell'intenzione di avviare eventuali procedimenti intesi a ottenere l'esecuzione di una sentenza.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Cfr. risposta alla domanda 14.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

La Corte suprema (High Court), che possiede piena competenza originaria.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

La legge del 2000 sulla protezione dei minori (convenzione dell'Aia) conferisce forza di legge alla convenzione dell'Aia sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori del 1996 che si applica in quest'ambito; in quest'ambito è inoltre applicabile il regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale (Bruxelles II bis).

 

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Ultimo aggiornamento: 12/04/2023

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Grecia

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

La responsabilità genitoriale è un diritto e un obbligo dei genitori e significa prendersi cura del figlio, gestirne i beni e rappresentarlo in ogni questione, operazione o controversia riguardante la sua persona o i suoi beni. La responsabilità genitoriale garantisce quindi la tutela dei diritti personali e patrimoniali del minore.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

La responsabilità genitoriale è esercitata da entrambi i genitori congiuntamente. Le decisioni relative all'esercizio della responsabilità genitoriale devono essere assunte tenendo conto dell'interesse del minore.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Se uno dei genitori non può esercitare la responsabilità genitoriale, per motivi pratici (ricovero in ospedale, detenzione in carcere) o legali (incapacità giuridica), mantiene solo la titolarità del diritto, mentre tale responsabilità viene esercitata in via esclusiva dall'altro genitore.

Se nessuno dei genitori può esercitare la responsabilità genitoriale, il minore viene posto sotto tutela; i genitori mantengono la responsabilità genitoriale come meri titolari del diritto e non possono esercitarla.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

In caso di divorzio o separazione, e sempre che entrambi i genitori siano vivi, la questione della responsabilità genitoriale viene risolta dal giudice. Tale responsabilità può essere attribuita a uno dei genitori o a entrambi, se i medesimi si accordano e al contempo stabiliscono il luogo di residenza del figlio. Il giudice può decidere diversamente e in particolare può ripartire l'esercizio della responsabilità genitoriale tra i genitori o attribuirlo a una terza persona.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

Se il giudice deve deliberare in merito all'esercizio della responsabilità genitoriale, come nei procedimenti di divorzio o separazione, terrà conto di eventuali accordi tra i genitori, senza però esserne vincolato. Gli accordi di questo tipo non sono soggetti a formalità specifiche, purché vengano portati a conoscenza del giudice nei modi previsti dalla legge. Di norma, le parti interessate redigono e presentano un documento in cui è esposto il loro accordo. Ciò è espressamente previsto dalla legge per i casi di divorzio consensuale di coppie con figli minorenni, nei quali i genitori devono presentare al giudice un accordo scritto sull'affidamento dei figli e i contatti con i medesimi.

Sotto tutti gli altri aspetti, i genitori possono accordarsi informalmente sull'esercizio della responsabilità genitoriale, senza attenersi a forme specifiche e senza seguire alcuna procedura formale, per ripartire tra loro le responsabilità pratiche, cosicché un aspetto di tale responsabilità sia esercitato da un genitore e un altro dall'altro genitore (ad esempio, un genitore può avere la custodia del figlio e l'altro gestirne i beni e rappresentarne gli interessi).

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Se i genitori non raggiungono un accordo sulla questione della responsabilità genitoriale e l'interesse superiore del figlio esige che sia adottata una decisione, tale questione sarà risolta dal giudice. La mediazione costituisce un mezzo alternativo di risoluzione delle controversie.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Se i genitori sono in disaccordo su una questione specifica inerente all'esercizio della loro responsabilità genitoriale e si rivolgono all'autorità giudiziaria, il giudice può pronunciarsi solo su tale questione. Può trattarsi di qualsiasi questione sorta in occasione dell'esercizio della responsabilità genitoriale e tale da causare un contrasto tra i genitori, che mantengono ciascuno la propria posizione, cosicché l'interesse superiore del figlio imponga di trovare una soluzione. Possono essere questioni oggettivamente importanti, ad esempio la scelta del nome, il consenso a un intervento chirurgico e così via, oppure questioni prive di grande rilevanza oggettiva, ma che i genitori considerano sufficientemente importanti per portarle dinanzi al giudice.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Di regola sì, nella misura in cui la questione rientra nell'ambito della custodia del figlio affidato a uno dei genitori. Questi ultimi possono sempre scegliere di non applicare la decisione del giudice che ha disposto l'affidamento esclusivo a uno di loro: anche dopo che il giudice ha emesso la sentenza, essi possono accordarsi diversamente assegnando all'altro genitore un ruolo nell'educazione del figlio, a condizione, ovviamente, che tale accordo risponda al suo interesse.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Significa che le decisioni relative alla cura del figlio devono essere assunte dai genitori congiuntamente.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Il giudice competente è sempre il tribunale di primo grado in composizione monocratica (μονομελές πρωτοδικείο). Le domande devono essere proposte al giudice competente per territorio e notificate al convenuto; occorre inoltre presentare al tribunale i documenti posti a fondamento della domanda.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Il tribunale di primo grado in composizione monocratica si pronuncia seguendo la procedura speciale prevista dagli articoli 681 B) e C) del codice di procedura civile. Si tratta di una procedura modellata su quella prevista per le controversie di lavoro, finalizzata a rendere più celere la trattazione delle cause. Data la natura prevalentemente personale delle controversie in materia di responsabilità genitoriale, si applicano anche talune disposizioni del procedimento in materia matrimoniale e le norme del procedimento di volontaria giurisdizione relative ai poteri istruttori e all'assunzione d'ufficio delle prove da parte del giudice. Tuttavia, se la controversia relativa all'esercizio della responsabilità genitoriale è connessa a una delle controversie in materia matrimoniale di cui all'articolo 592, paragrafo 1, del codice di procedura civile (ad esempio divorzio o annullamento del matrimonio) o a una delle controversie di cui all'articolo 614, paragrafo 1, del medesimo codice (ad esempio l'accertamento della paternità), il giudice deve applicare la procedura prevista dagli articoli 598‑612 e 616‑622. In caso di urgenza è possibile ricorrere ai provvedimenti cautelari (ασφαλιστικά μέτρα) e in caso di emergenza alle ingiunzioni temporanee (προσωρινή διαταγή).

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Sì, alle condizioni previste in generale per il patrocinio a spese dello Stato.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Le decisioni giudiziarie sulla responsabilità genitoriale possono essere revocate o modificate se è intervenuto un mutamento delle circostanze di cui il giudice aveva tenuto conto per pronunciarsi. Inoltre, le decisioni sulla responsabilità genitoriale possono essere impugnate con qualsiasi mezzo di ricorso ordinario [appello (έφεση), ricorso per cassazione (αναίρεση), istanza di annullamento (ανακοπή ερημοδικίας) e riesame (αναψηλάφηση)], secondo le norme generali.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Una decisione sulla responsabilità genitoriale può essere fatta valere come titolo esecutivo in forza dell'articolo 950 del codice di procedura civile se prevede anche degli obblighi, vale a dire se, oltre a risolvere la questione relativa alla responsabilità genitoriale, all'affidamento di un figlio minorenne o ai contatti con il medesimo, dispone anche la consegna o il ritorno del minore, definisce le modalità di visita o vieta alle parti di compiere atti contrari a quanto disposto. In particolare, a) la decisione che dispone la consegna o il ritorno del minore ordina al genitore presso cui si trova il figlio di ottemperare a quanto statuito dal giudice e, in caso di inosservanza, la medesima decisione può prevedere l'irrogazione automatica di una sanzione pecuniaria fino a 50 000 EUR da versare alla persona che chiede la consegna o il ritorno del minore, o di una pena detentiva della durata massima di un anno, o di entrambe le sanzioni [esecuzione indiretta (έμμεση εκτέλεση)], e b) in caso di turbativa al diritto di un genitore di avere contatti personali con il minore, la decisione relativa ai contatti può contenere l'avvertimento che potrà essere inflitta una pena pecuniaria e detentiva alla persona che ostacola tali contatti [esecuzione complementare (αναπληρωματική εκτέλεση)].

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Le decisioni giudiziarie sulla responsabilità genitoriale rese in altri Stati membri sono automaticamente riconosciute dalle autorità amministrative greche senza ulteriori formalità. I giudici greci sono competenti a pronunciarsi sulla validità e sulle domande di riconoscimento delle decisioni straniere, senza esame preliminare della competenza del giudice dello Stato membro di origine. Quando il riconoscimento viene chiesto in Grecia, i giudici greci possono negare il riconoscimento di una decisione giudiziaria sulla responsabilità genitoriale nei seguenti casi: a) se è contrario all'ordine pubblico interno, tenuto conto in ogni caso dell'interesse superiore del minore, o b) se è incompatibile con una decisione successiva sulla responsabilità genitoriale resa da un giudice greco. Inoltre, nei casi in cui risultino competenti, in virtù del regolamento (CE) del Consiglio n. 2201/2003, sulla base del luogo di residenza del minore, i giudici greci, in quanto giudici dello Stato membro in cui viene chiesto il riconoscimento, possono risolvere diversamente la questione relativa alla responsabilità genitoriale emettendo una propria decisione successiva, senza previo esame della competenza del giudice dello Stato membro di origine e dell'efficacia vincolante della sua decisione (ad esempio se la medesima sia soggetta a impugnazione).

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

In questi casi il giudice competente è il tribunale di primo grado in composizione monocratica, che applica la procedura pertinente in funzione del tipo di controversia.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

I rapporti tra genitori e figli sono disciplinati, in ordine di priorità: 1) dalla legge della loro ultima nazionalità comune; 2) dalla legge della loro ultima residenza abituale comune; 3) dalla legge della nazionalità del figlio.

 

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Ultimo aggiornamento: 15/12/2020

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La versione originale in lingua spagnolo di questa pagina è stata modificata di recente. La versione linguistica visualizzata è attualmente in fase di traduzione.

Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Spagna

1 Qual è il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

Nel diritto spagnolo, di norma la responsabilità genitoriale è denominata "patria potestad" ed è costituita dai diritti e doveri di cui sono investite persone fisiche, di regola i genitori, o persone giuridiche incaricate della tutela dei minori per legge o per effetto di una decisione giudiziaria riguardante la persona e i beni di un minore.

La patria potestà deve sempre essere esercitata a vantaggio dei figli, tenendo conto della loro personalità e nel rispetto della loro integrità fisica e psichica. Essa comprende i seguenti doveri e le seguenti facoltà:

  1. vigilare sui figli, stare con loro, nutrirli, educarli e garantire che ricevano un’istruzione completa;
  2. rappresentare i figli e amministrarne i beni.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

La responsabilità genitoriale sui minori spetta ai genitori.

In caso di separazione, divorzio, interruzione della convivenza o non convivenza dei genitori, tutti i diritti e doveri inerenti alle decisioni relative ai minori, alla loro persona e ai loro beni spettano ad entrambi i genitori, salvo casi eccezionali.

Se i genitori vivono separati, la patria potestà è esercitata dal genitore che convive con il figlio. Tuttavia, su domanda motivata dell’altro genitore e nell’interesse del figlio, il giudice può assegnare al richiedente la patria potestà affinché la eserciti congiuntamente all’altro genitore o ripartire tra il padre e la madre le funzioni inerenti al suo esercizio.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Nel diritto spagnolo è possibile designare altri parenti, persone o istituzioni, sotto la supervisione dell’autorità giudiziaria, affinché esercitino la responsabilità genitoriale sui minori, nel caso in cui i genitori non adempiano affatto o non adempiano adeguatamente gli obblighi di tutela previsti dalle leggi sulla custodia dei minori.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

Se i genitori divorziano o si separano, la responsabilità genitoriale può essere assegnata nei modi seguenti:

  • su proposta di entrambi i genitori, mediante accordo convenzionale (convenio regulado), che deve essere approvato dal giudice;
  • con una decisione giudiziaria nei procedimenti contenziosi.

La responsabilità genitoriale, in quanto istituto di tutela dei minori, spetta a entrambi i genitori.

Le modalità relative alla cura e all’affidamento dei minori possono essere riassunte come segue.

  • L'attribuzione a un solo genitore. Di norma vengono stabilite le modalità di visita del genitore non affidatario.
  • Nell’affidamento congiunto si alternano periodi nei quali i minori risiedono con l’uno o l’altro genitore.
  • In casi eccezionali, se le circostanze lo richiedono e nell’interesse del minore, quest’ultimo può essere affidato con provvedimento giudiziario a un’altra persona, su proposta dei genitori o direttamente su decisione dal giudice.

Nel caso in cui la tutela del minore sia stata attribuita all’Amministrazione, si mantiene la situazione esistente e l’affidamento non viene assegnato a nessuno dei genitori.

Il regime concreto di custodia è deciso individualmente in funzione dell'interesse del minore.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perché l’accordo sia per loro vincolante?

Nel caso in cui i genitori raggiungano un accordo sulle questioni relative alla responsabilità genitoriale, devono presentare un accordo convenzionale firmato in cui siano specificate tutte le condizioni convenute e che definisca espressamente, fra l’altro:

  • l’affidamento e la cura del minore;
  • il regime di visite con i genitori;
  • l’esercizio della responsabilità genitoriale;
  • l’uso dell’abitazione familiare;
  • gli alimenti per il minore.

L’accordo convenzionale deve essere presentato unitamente all’istanza presso il tribunale di primo grado competente ed essere confermato dai genitori dinanzi al tribunale; Il minore è udito se ritenuto necessario d'ufficio o su richiesta del Fiscal, di parti o di membri dell'Equipo Técnico Judicial o del minore stesso. Previo accoglimento del criterio del Ministerio Fiscal, il giudice convalida gli accordi.

Gli accordi conclusi dai coniugi per regolare le conseguenze dell’annullamento del matrimonio, della separazione o del divorzio sono omologati dal giudice, a meno che risultino pregiudizievoli per i figli. Se le parti propongono un regime di visite e comunicazione tra nonni e nipoti, il giudice può omologarli nell’ambito di un’udienza in cui i nonni prestano il loro consenso.

Gli accordi possono essere respinti con decisione motivata; in tal caso, i coniugi devono sottoporre al giudice una nuova proposta per l’eventuale approvazione.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

La mediazione familiare rappresenta, per eccellenza, lo strumento alternativo alla decisione giudiziaria per pervenire a un accordo tra le parti.

Per essere validi, gli accordi adottati devono sempre essere omologati da una decisione giudiziaria.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Nella propria decisione, il giudice, evitando se possibile di separare i fratelli, deve sempre statuire sui seguenti aspetti nell’interesse dei figli minorenni, dopo averli ascoltati se dotati di sufficiente capacità di giudizio:

  • sull’affidamento e sulla cura, che devono essere assegnati all’uno o all’altro genitore o a entrambi, nonché sull’educazione dei minori;
  • sul regime di visite, stabilendo la durata delle visite, le modalità e il luogo in cui i genitori possono comunicare con i figli e trascorrere del tempo con loro;
  • eccezionalmente può essere necessario limitare o sospendere tale diritto di visita qualora si verifichino gravi circostanze o in caso di grave e reiterata inosservanza dei propri doveri da parte di uno dei genitori;
  • sull’attribuzione della patria potestà ed eventualmente, se necessario e nell’interesse della prole, sull’esercizio totale o parziale della potestà da parte di uno dei genitori, ivi compresa l’eventuale privazione dell’esercizio della stessa qualora ciò risultasse giustificato;
  • sul contributo che ciascun genitore è tenuto a versare per il mantenimento della prole, tenendo conto delle condizioni economiche esistenti e adottando le misure necessarie per assicurarne l’efficacia;
  • sull’assegnazione dell’uso dell’abitazione familiare e degli oggetti di uso comune, in caso di disaccordo fra i genitori, dando la precedenza al coniuge cui è stato affidato il minore.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva a uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Come principio generale, la responsabilità genitoriale spetta ad entrambi i genitori. Pertanto, la facoltà di decidere e deliberare su tutte le questioni che riguardano il minore spetta ad entrambi i genitori, anche nel caso in cui il minore sia affidato ad uno solo di essi.

In caso di disaccordo fra i genitori sulle decisioni che si possono o si devono adottare relativamente al figlio minore, che possono riguardare, ad esempio, l’ambito dell’istruzione e dell’educazione come la scelta dell’istituto scolastico o delle attività extrascolastiche, l’ambito sanitario come la scelta di un medico, oppure questioni personali come la scelta del nome o la formazione religiosa o, ancora, la scelta del luogo o del paese di residenza dei minori, eccetera, e non sia possibile raggiungere un accordo, ognuno dei genitori può rivolgersi al giudice per comporre la controversia.

Il giudice, dopo aver ascoltato entrambi i genitori e il figlio, se dotato di sufficiente capacità di giudizio, attribuirà la facoltà di decidere al padre o alla madre con propria decisione inoppugnabile. Qualora i disaccordi siano ripetuti o sussistano altre cause che possono pregiudicare gravemente l’esercizio della responsabilità genitoriale, il giudice può attribuire a uno dei genitori - totalmente o parzialmente - il potere di decisione, ovvero distribuire fra i genitori le relative funzioni. Tutte le suddette misure possono essere adottate per un periodo massimo di due anni.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Nel caso in cui l’affidamento del minore sia attribuito congiuntamente a entrambi i genitori, in pratica ciascun genitore provvede, alternandosi, alle cure quotidiane del minore per periodi prestabiliti. Le modalità di esercizio dell'affidamento condiviso possono variare: di norma si segue l'affidamento settimanale o la distribuzione dei giorni della settimana alternando i genitori durante i fine settimana.

Tutti i periodi di vacanza sono ripartiti tra entrambi i genitori.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Nei procedimenti consensuali di separazione o divorzio il foro competente è il tribunale di primo grado dell’ultimo domicilio comune dei coniugi o di uno degli istanti.

Nei procedimenti contenziosi in materia matrimoniale, il foro competente è il tribunale di primo grado del luogo di domicilio coniugale e, nel caso in cui i coniugi risiedano in distretti giudiziari diversi, a scelta dell’istante, il tribunale del luogo in cui si trova l’ultimo domicilio coniugale o quello del luogo in cui risiede l’altro coniuge.

Chi non ha domicilio né residenza fissi può essere convenuto nel luogo in cui si trova o di ultima residenza, a scelta del richiedente e, se nemmeno in tal modo è possibile determinare la competenza, questa corrisponderà all'organo giurisdizionale del domicilio della parte attrice.

Nei procedimenti che, in mancanza di matrimonio fra i genitori, vertono esclusivamente sugli aspetti della cura e dell’affidamento dei figli minorenni e degli alimenti ad essi destinati, il foro competente è il tribunale di primo grado del luogo di ultimo domicilio comune dei genitori. Se questi ultimi risiedono in distretti giudiziari diversi, l’istante può scegliere tra il tribunale del luogo in cui risiede il convenuto e quello del luogo in cui risiede il minore.

La domanda deve essere corredata della certificazione di iscrizione del matrimonio ed eventualmente di iscrizione della nascita dei minori all'anagrafe nonché dei documenti sui quali il coniuge fonda la sua domanda. Se si sollecitano misure aventi carattere patrimoniale, la parte attrice deve produrre i documenti di cui dispone che consentono di valutare la situazione economica di coniugi ed eventualmente dei minori, come dichiarazioni dei redditi, buste paga, attestazioni bancarie, titoli di proprietà o catastali.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

I procedimenti applicabili in questi casi sono i seguenti:

nel caso in cui sussista accordo fra le parti, il procedimento consensuale di cui all’articolo 777 del codice di procedura civile in materia di separazione, divorzio e adozione di provvedimenti definitivi relativi alla tutela, all’affidamento e al contributo al mantenimento dei figli minorenni in assenza di matrimonio;

nel caso in cui non sussista alcun accordo fra le parti, il procedimento contenzioso, disciplinato dagli articoli 770 e 774 del codice di procedura civile per i procedimenti in materia matrimoniale e relativi ai minori, anche qualora i genitori non siano uniti in matrimonio.

In caso di urgenza, si può richiedere l’adozione di misure attraverso i seguenti procedimenti:

provvedimenti provvisori precedenti alla presentazione della domanda di annullamento, separazione o divorzio o provvedimenti provvisori nel corso dei processi che vertono sulla cura e l’affidamento dei figli minori e degli alimenti ad essi destinati. La materia è disciplinata dagli articoli 771 e 772 del codice di procedura civile.

È espressamente previsto che, qualora sussistano motivi di urgenza, possano essere adottate misure di carattere immediato nella prima decisione che viene emessa;

provvedimenti provvisori connessi all’accoglimento di una domanda in materia matrimoniale o di minori, come nel caso precedente. Tale ipotesi è prevista dall’articolo 773 del codice di procedura civile.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Si può accedere ai benefici dell’assistenza giudiziaria gratuita, completa o parziale, purché si possa dimostrare di essere in possesso dei requisiti necessari per usufruirne, ai sensi della legge sul gratuito patrocinio (cfr. "Patrocinio a spese dello Stato – Spagna").

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Per stabilire quali decisioni sono impugnabili, occorre anzitutto distinguere fra i vari tipi di decisioni in materia di responsabilità genitoriale, che sono così classificabili:

  • le sentenze dei procedimenti contenziosi, contro le quali si può ricorrere in appello presso il tribunale provinciale (Audiencia Provincial);
  • le decisioni dei procedimenti di divorzio o di separazione consensuali, contro le quali si può ricorrere in appello sempre presso il tribunale provinciale, soltanto a condizione che siano state adottate misure incompatibili con i termini previsti dall’accordo convenzionale.

La legge non prevede alcuna possibilità di ricorso avverso le decisioni in materia di misure provvisorie preventive o di misure provvisorie, o di decisioni in materia di esercizio della responsabilità genitoriale.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Nei casi in cui non sia data volontariamente esecuzione alle decisioni giudiziali in materia di responsabilità genitoriale, ci si può rivolgere al tribunale di primo grado che ha emesso tali decisioni presentando una richiesta di dichiarazione di esecutività al fine di ottenere l’esecuzione coatta della misura o delle misure disattese.

Devono essere indicate la sentenza o decisione di cui si chiede l’attuazione e la persona contro la quale si chiede che venga disposta l’esecuzione.

15 Che cosa è necessario fare per ottenere il riconoscimento e l’esecuzione in Italia di una decisione sulla potestà genitoriale resa da un tribunale di un altro Paese della UE? Quali procedure si applicano in questi casi?

Le decisioni emesse in un altro Stato membro relative all’esercizio della responsabilità genitoriale sul figlio di entrambi i coniugi, a seguito di procedimenti in materia matrimoniale che abbiano avuto efficacia esecutiva in tale Stato membro e che siano state comunicate o notificate, devono essere riconosciute in Spagna su richiesta dell’interessato senza necessità di un procedimento, ai sensi di quanto disposto dal regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio, del 27 novembre 2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale. il regolamento è applicabile alle decisioni emesse nelle azioni già proposte, ai documenti pubblici formalizzati o registrati e agli accordi che abbiano acquisito forza esecutiva nello Stato membro dove sono stati conclusi prima del 1° agosto 2022. Da allora sarà applicabile il regolamento (UE) 2019/1111 del 25 giugno 2019.

Per richiedere l’esecuzione è necessario presentare la relativa domanda presso il tribunale del luogo dove si trova il minore e dove si richiede l’esecuzione. Tale istanza deve essere corredata dalla copia della decisione esecutiva che presenti tutti i requisiti necessari per determinarne l’autenticità, conformemente al modulo uniforme di cui all’allegato V. A tal fine è necessaria l’assistenza di un avvocato o di un rappresentante legale.

16 A quale tribunale occorre rivolgersi in Italia per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla potestà genitoriale resa da un tribunale di un altro Paese della UE? Qual è la procedura applicabile in questi casi?

Per opporsi in Spagna al riconoscimento di una decisione in materia di responsabilità genitoriale resa in un altro Stato membro, l’interessato deve adire il tribunale di primo grado presso il quale si chiede il riconoscimento della stessa adducendo uno dei motivi di non riconoscimento previsti dal regolamento n. 2201/2003 nonché quelli riconosciuti dal regolamento (UE) 2019/1111.

Attualmente i motivi di non riconoscimento ammessi sono i seguenti:

  • la decisione è manifestamente contraria all’ordine pubblico, tenuto conto del superiore interesse del minore;
  • il minore non ha avuto la possibilità di essere ascoltato (tranne in caso di urgenza);
  • se la decisione è stata emessa in contumacia, l’atto introduttivo non è stata presentato o notificato, salvo che la decisione sia stata accettata;
  • se la parte che si oppone al riconoscimento afferma che la decisione sia lesiva dell’esercizio della responsabilità parentale e non ha avuto la possibilità di essere ascoltata;
  • la decisione è in contrasto con un’altra decisione successiva.

17 Qual è la legge applicabile in una procedimento sulla potestà genitoriale quando il minore o le parti non risiedono in Italia o sono di nazionalità diverse?

La legge applicabile è quella della residenza abituale del minore, conformemente alla Convenzione dell'Aia del 1996, sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori.

 

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Ultimo aggiornamento: 29/03/2022

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Francia

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

In Francia l'autorità genitoriale è definita come un insieme di diritti e di doveri con lo scopo di tutelare gli interessi del bambino.

L'autorità genitoriale è esercitata dai genitori fin quando il minore non raggiunge la maggiore età o l'emancipazione.

I genitori hanno l'obbligo di provvedere alla sicurezza, alla salute e alla moralità del figlio per garantirne l'istruzione e lo sviluppo, nel rispetto della sua persona.

Spetta ai genitori determinare il luogo di residenza abituale del figlio, soprattutto in caso di genitori separati. Essi devono provvedere all'alloggio del figlio e, se non sono in grado di offrirgli un tetto, affidarlo a terzi.

Il padre e la madre hanno un diritto e un dovere di vigilanza sul figlio e devono occuparsene e prendersene cura nella vita quotidiana. Possono inquadrare o addirittura vietare i rapporti del figlio con eventuali terzi, tenendo conto della sua età, e devono rispettare il suo diritto a mantenere rapporti personali con i nonni.

I genitori sono responsabili dell'istruzione del figlio: scolarità, formazione professionale, moralità, senso civico, ecc. Spetta ai genitori stabilire l'orientamento religioso del figlio nel rispetto della sua persona e decidere quali cure mediche fornire al proprio figlio.

Nella misura in cui il padre e la madre sono investiti dell'esercizio dell'autorità genitoriale, essi sono anche gli amministratori legali dei propri figli e hanno pertanto la responsabilità di rappresentarli in tutti gli atti della vita civile e di gestire i loro beni.

Ogni genitore deve contribuire al mantenimento e all'istruzione del figlio in proporzione alle proprie risorse e ai bisogni del figlio stesso, a prescindere che eserciti o meno l'autorità genitoriale.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

L'autorità genitoriale spetta a entrambi i genitori in egual misura. La nozione di patria potestà è stata abolita in Francia nel 1970.

Si opera una distinzione tra titolarità dell'autorità genitoriale ed esercizio dell'autorità genitoriale: un genitore può essere titolare dell'autorità genitoriale senza tuttavia esercitarla.

In linea di principio, i genitori esercitano congiuntamente l'autorità genitoriale, salvo in caso di riconoscimento tardivo del figlio a oltre un anno dalla nascita (in tal caso, solo una dichiarazione congiunta al tribunale o una decisione del juge aux affaires familiales (giudice competente in materia familiare) consente l'esercizio congiunto dell'autorità genitoriale). Anche se il principio prevede l'esercizio congiunto dell'autorità genitoriale da parte di entrambi i genitori, accade ad esempio che la madre la eserciti da sola.

Il padre e la madre che esercitano congiuntamente l'autorità genitoriale sul figlio devono prendere insieme tutte le decisioni importanti che lo riguardano (trasloco, cambio di istituto scolastico, intervento chirurgico, ecc.)

Un genitore che sia titolare dell'autorità genitoriale, ma che non la eserciti, deve comunque essere informato delle decisioni importanti assunte dall'altro genitore per esercitare il proprio diritto-dovere di "vigilanza". Deve essere informato in modo da poter allertare, ove necessario, i servizi sociali o il giudice in caso di difficoltà rilevanti. Questo genitore mantiene inoltre il dovere di contribuire al mantenimento e all'istruzione del figlio e può quindi essere tenuto a pagare un assegno familiare. Il giudice ha la possibilità di stabilire l'esercizio congiunto o esclusivo dell'autorità genitoriale.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Se i genitori sono temporaneamente impossibilitati a prendersi cura dei propri figli, possono affidarli a un terzo e chiedere al giudice di delegare l'esercizio dell'autorità genitoriale a tale terzo. In tal caso la delega è volontaria.

Se i genitori mettono in pericolo il proprio figlio, il juge des enfants (giudice dei minori) che è stato adito da entrambi i genitori o da uno di essi, dalla persona cui il minore è stato affidato, dal tutore del minore, dal minore stesso o dal procuratore della Repubblica potrà ordinarne l'affidamento e affidarlo a terzi oppure ai servizi dell'aide sociale à l'enfance (assistenza all'infanzia) sotto l'autorità del presidente del consiglio dipartimentale.

In generale, in caso di palese disinteresse o se i genitori sono nell'impossibilità di esercitare pienamente o in parte l'autorità genitoriale, l'individuo, l'istituto o il servizio dipartimentale di assistenza all'infanzia che ha accolto il minore o un familiare potrà rivolgersi al giudice per farsi delegare in tutto o in parte l'esercizio dell'autorità genitoriale. Si parla in alcuni casi di delega forzata dell'esercizio dell'autorità genitoriale.

In linea di principio i genitori interessati da una misura di protezione (come tutela o curatela) non sono privati dell'esercizio dell'autorità genitoriale. In determinate situazioni e se le condizioni lo consentono, può comunque esserci una delega dell'esercizio dell'autorità genitoriale o una tutela a favore del minore.

In caso di genitori deceduti o privati dell'esercizio dell'autorità genitoriale (soprattutto in caso di genitore assente o incapace di esprimere la propria volontà), viene avviata la tutela e si nomina un consiglio di famiglia. Detto consiglio è costituito da almeno quattro persone scelte in considerazione dell'interesse del minore, tra cui un tutore e un tutore surrogato. Il provvedimento della tutela è seguito dal giudice competente in materia familiare che esercita le funzioni di giudice tutelare per i minori.

L'autorità genitoriale è una funzione di ordine pubblico; si tratta di un diritto indisponibile e i genitori non possono rinunciarvi.

Sull'esercizio dell'autorità genitoriale, i genitori possono avanzare alcune richieste o decidere che l'autorità genitoriale sia esercitata in via esclusiva da un solo genitore, ma ciò deve essere conforme all'interesse del bambino.

Salvo accordo, è necessaria una decisione del giudice per stabilire l'esercizio dell'autorità genitoriale. La delega dell'esercizio dell'autorità genitoriale a terzi è sempre soggetta al controllo del giudice.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

La separazione dei genitori non pregiudica le norme che disciplinano la devoluzione dell'esercizio dell'autorità genitoriale. Entrambi i genitori devono continuare a prendersi cura dei propri figli e adottare insieme decisioni nell'interesse di questi ultimi.

In caso di mancato accordo tra gli stessi, il giudice competente in materia familiare determinerà, nell'ambito di un procedimento di divorzio o di un procedimento relativo all'esercizio dell'autorità genitoriale, le modalità di esercizio di tale autorità tenendo conto di quanto segue:

1° la pratica precedentemente seguita dai genitori o gli accordi tra questi eventualmente presi in precedenza;

2° i sentimenti espressi dal minore durante l'audizione con il giudice;

3° la capacità di ciascun genitore di assumersi i propri doveri e di rispettare i diritti dell'altro;

4° l'esito di eventuali perizie, tenendo conto in particolare dell'età del bambino;

5° le informazioni raccolte in eventuali indagini e contro-indagini sociali;

6° le pressioni o violenze di natura fisica o psicologica esercitate da uno dei genitori sull'altro.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

I genitori possono concordare tutte le misure da adottare nell'interesse del figlio e stipulare, da soli o con l'aiuto di un mediatore e/o dei loro avvocati, una convenzione genitoriale; possono poi rivolgersi al giudice competente in materia familiare per ottenere l'omologazione della convenzione con cui organizzano le modalità di esercizio dell'autorità genitoriale e con cui determinano il contributo per il mantenimento e l'istruzione del figlio al fine di rendere la convenzione esecutiva.

Il giudice non può modificare la convenzione in questione. Può solo omologarla a meno che, secondo una sua constatazione, la convenzione non tuteli sufficientemente l'interesse del minore o che il consenso dei genitori non sia stato espresso liberamente. Il giudice può decidere senza dibattimento.

In caso di divorzio consensuale, i genitori e i rispettivi avvocati possono stabilire le modalità di esercizio dell'autorità genitoriale nella loro convenzione di divorzio. Tale convenzione viene firmata da entrambi i coniugi e i rispettivi avvocati dopo un periodo di riflessione di almeno 15 giorni, dopodiché viene depositata nel registro delle minute di un notaio in modo da renderla esecutiva.

Pertanto, salvo in caso di divorzio consensuale mediante atto di avvocato depositato nel registro delle minute di un notaio, l'intervento del giudice è necessario per rendere esecutivo l'accordo sulle modalità di esercizio dell'autorità genitoriale.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Se i genitori non riescono a mettersi d'accordo e non vogliono andare in tribunale, possono di propria iniziativa ricorrere alla mediazione familiare.

L'obiettivo della mediazione familiare è quello di ristabilire una comunicazione tra i genitori in modo che insieme possano trovare accordi che tengano conto delle esigenze di ciascuno e in particolare di quelle dei figli. La mediazione rappresenta un luogo di parola privilegiato che deve consentire di placare il conflitto, di instaurare un clima di comprensione e di fiducia reciproche e di trovare soluzioni concrete sia sul piano dell'organizzazione familiare che in termini finanziari. In mancanza di accordo, i genitori possono adire il giudice; se invece sono d'accordo, possono far omologare il loro accordo dal giudice o inserirlo nella convenzione di divorzio consensuale.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

È il giudice competente in materia familiare a decidere sull'esercizio dell'autorità genitoriale: può affidare tale esercizio a un solo genitore o constatare che i genitori esercitano insieme l'autorità genitoriale.

In caso di disaccordo tra i genitori, il giudice può autorizzare uno di essi a prendere una decisione specifica che richiederebbe di norma il consenso di entrambi i genitori, come il trasferimento del figlio, il cambio di scuola o un intervento chirurgico.

Il giudice competente in materia familiare può anche vietare l'uscita di un minore dal territorio in assenza dell'accordo di entrambi i genitori, soprattutto se esiste il rischio che un genitore possa partire all'estero con il minore senza l'intenzione di ritornarvi, in violazione dei diritti dell'altro genitore.

Il più delle volte il giudice è adito per stabilire la residenza abituale del figlio presso il domicilio di uno dei genitori o in alternanza presso il domicilio di ciascuno di essi. Se la residenza abituale del figlio viene fissata presso il domicilio di uno dei genitori, il giudice definisce anche un diritto di visita e di alloggio o un semplice diritto di visita durante il giorno a favore dell'altro genitore.

In caso di rischio per il minore, il giudice può decidere che il genitore con diritto di visita incontri il figlio in uno spazio di incontro, ovvero un luogo di accoglienza neutro sotto la supervisione di professionisti. Si tratta solitamente di un luogo appositamente organizzato con assistenti sociali e psicologi.

È sempre il giudice competente in materia familiare a stabilire un contributo per il mantenimento e l'istruzione del figlio da parte della persona che non si prende quotidianamente cura del figlio. Tale contributo assume il più delle volte la forma di un assegno familiare versato mensilmente da un genitore all'altro genitore.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Se il giudice stabilisce la residenza abituale del minore presso uno dei genitori, salvo decisione contraria, l'altro genitore continua a esercitare l'autorità genitoriale congiuntamente al genitore affidatario, pur non accogliendo il figlio presso il proprio domicilio. I genitori devono continuare a prendere insieme tutte le decisioni importanti e in caso di disaccordo devono rivolgersi al giudice. Se necessario nell'interesse del minore, il giudice può affidare l'esercizio dell'autorità genitoriale a uno dei genitori. Ciò può essere deciso in caso di incapacità, disinteresse o impossibilità di uno dei genitori a essere contattato o in caso di sua ostruzione sistematica quando l'interesse del minore impone che le decisioni siano assunte rapidamente.

Il genitore privato dell'esercizio dell'autorità genitoriale conserva il diritto di vigilare sull'istruzione del figlio e deve essere informato sulle scelte importanti che lo riguardano.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Il concetto di "custodia dei figli" è stato eliminato dal diritto di famiglia francese nel 1987.

La nozione di "affidamento congiunto" può essere letta nel diritto francese in senso lato, come esercizio congiunto dell'autorità genitoriale, o in senso stretto, come determinazione della residenza alternata del figlio presso il domicilio di ciascuno dei genitori (si parla talvolta di "affidamento alternato" ma quest'espressione non è giuridicamente corretta e occorre piuttosto utilizzare quella di "residenza in alternanza").

In linea di principio, i genitori esercitano l'autorità genitoriale congiuntamente senza decisione del giudice. Il diritto francese ha sancito il principio della co-genitorialità in base al quale ogni genitore partecipa in egual misura alla vita e all'istruzione del figlio e gli fornisce le cure di cui quotidianamente ha bisogno.

L'esercizio congiunto dell'autorità genitoriale implica che i genitori prendano insieme tutte le decisioni importanti che riguardano il figlio.

I genitori possono anche accogliere il figlio in alternanza ogni due settimane presso il rispettivo domicilio, ma in tal caso è necessario che i loro domicili siano vicini e che i genitori comunichino bene tra loro. La residenza alternata non impone necessariamente un'equa ripartizione del tempo trascorso con ciascun genitore.

Accade spesso che i genitori esercitino l'autorità genitoriale congiuntamente ma che la residenza abituale del figlio sia stabilita presso uno dei genitori, con diritto di visita e di alloggio a favore dell'altro genitore.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

È il giudice competente in materia familiare a decidere sull'autorità genitoriale; può essere adito su semplice richiesta rivolta alla cancelleria congiuntamente dalle parti o da una parte soltanto oppure mediante citazione di ufficiale giudiziario.

Il procedimento è orale e anche se la rappresentanza di un avvocato non è obbligatoria, le parti possono decide di farsi assistere o rappresentare da un avvocato.

Nella domanda occorre specificare il nome, il cognome e l'indirizzo delle parti o, se del caso, l'ultimo indirizzo noto del convenuto; occorre inoltre indicare l'oggetto e una sintesi dei motivi che giustificano la domanda. Questa deve essere datata e firmata da colui/colei che la presenta o dal relativo avvocato.

Il genitore che adisce il giudice deve presentare:

- la copia integrale del certificato di nascita di ciascun figlio interessato dalla domanda

- le eventuali decisioni giudiziarie precedenti

- la copia della propria carta d'identità

- una prova relativa al proprio domicilio (ricevuta del canone d'affitto, bolletta del servizio elettrico, ecc.)

e, a seconda del tipo di domanda, una copia dell'ultimo avviso di imposta, dell'ultima dichiarazione dei redditi, delle ultime tre buste paga, delle prove delle prestazioni sociali ricevute, ecc.

La questione relativa alle modalità di esercizio dell'autorità genitoriale può anche essere trattata nell'ambito di un divorzio. In caso di divorzio consensuale, i genitori devono essere d'accordo su tutto ed entrambi devono avere un avvocato. Dopo un periodo di riflessione, l'accordo di divorzio viene depositato nel registro delle minute di un notaio, diventando in tal modo esecutivo. Se un minore richiede un'audizione, il divorzio diventa giudiziale e il minore è ascoltato dal giudice o da una persona da questi designata.

Per gli altri tipi di divorzio, è il giudice a pronunciarsi. È obbligatorio farsi assistere da un avvocato.

Il minore capace di discernimento può essere ascoltato in tutti i casi.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

In caso di deferimento mediante istanza, la cancelleria convoca il convenuto all'udienza a mezzo raccomandata con avviso di ritorno entro quindici giorni dal deposito dell'istanza.

Se nell'istanza è indicato che l'indirizzo del convenuto è l'ultimo indirizzo noto, la cancelleria invita il ricorrente a procedere mediante notificazione.

La cancelleria comunica con ogni mezzo al richiedente il luogo, il giorno e l'ora dell'udienza.

Il giudice competente in materia familiare può pronunciarsi sull'autorità genitoriale anche nell'ambito di un procedimento di divorzio (cfr. divorzio).

Nei casi urgenti, egli esercita le funzioni di giudice del procedimento sommario. Nell'ambito di un procedimento sommario d'urgenza, il giudice competente in materia familiare può essere adito mediante atto di citazione. Il giudice istruisce la causa in contraddittorio in udienza ed emette una decisione con ordinanza senza autorità di giudicato nel merito. Il procedimento sommario permette di chiedere al giudice di adottare rapidamente provvedimenti provvisori nell'attesa di una decisione nel merito. Con la domanda di procedimento sommario vengono pertanto mantenuti i diritti.

Il giudice competente in materia familiare può ordinare con procedimento sommario tutte le misure che non vadano incontro a serie contestazioni o che siano giustificate dall'esistenza di una controversia. Trattandosi solo di misure provvisorie, questo procedimento è raramente utilizzato.

In caso d'urgenza debitamente giustificato, il giudice competente in materia familiare adito con istanza può consentire la fissazione dell'udienza entro breve termine. In tal caso, il giudice decide nel merito ma i tempi sono abbreviati; questa soluzione viene adottata molto spesso.

Nei casi previsti dalla legge, il giudice competente in materia familiare può anche essere adito con procedimento accelerato nel merito (in materia familiare questo procedimento riguarda i trasferimenti illeciti di minore). In tal caso il giudice viene adito con atto di citazione, pronunciandosi entro breve sul merito. In tal caso non è necessario giustificare l'urgenza: è la natura stessa del procedimento a imporre di stabilire rapidamente una data.

Il giudice competente in materia familiare può essere adito d'urgenza anche nei casi di violenza coniugale, sulla base degli articoli 515-9 e seguenti del codice civile, per disporre un provvedimento restrittivo. In tal caso deve pronunciarsi entro sei giorni dalla determinazione della data d'udienza (legge del 28 dicembre 2019). Il provvedimento restrittivo mira a proteggere i coniugi o ex coniugi vittime di violenza fisica o psicologica, rendendo possibile il divieto di ogni contatto tra loro e, se necessario, tra il coniuge o ex coniuge violento e i figli. Nell'ambito del provvedimento restrittivo, il giudice determina anche le misure relative all'esercizio dell'autorità genitoriale sui figli. In particolare, il giudice può decidere di affidare l'esercizio esclusivo dell'autorità genitoriale al genitore vittima di violenza, di privare il genitore violento dell'esercizio del diritto di visita e di alloggio o di stabilire per quest'ultimo un diritto di visita limitato ai luoghi d'incontro.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Le spese giudiziarie (onorari d'avvocato, spese degli ufficiali giudiziari, indagini sociali, ecc.) possono essere coperte dallo Stato francese. Il patrocinio a spese dello Stato è concesso all'interessato in base ad alcuni requisiti economici. Il patrocinio può coprire la totalità o una parte delle spese giudiziarie a seconda del reddito del richiedente e del numero di persone a suo carico. La domanda deve essere presentata all'ufficio del patrocinio a spese dello Stato dell'organo giurisdizionale incaricato della causa.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Le sentenze del giudice competente in materia familiare possono essere impugnate entro un mese, ad eccezione di quelle pronunciate ai sensi dell'articolo 481-1 del codice di procedura civile (procedimento accelerato nel merito per i trasferimenti illeciti), che possono essere impugnate entro 15 giorni.

Le ordinanze del giudice competente in materia familiare possono essere impugnate entro quindici giorni (procedimento sommario, provvedimento restrittivo).

Il procedimento di impugnazione è presentato con rappresentanza obbligatoria dell'avvocato e ha luogo dinanzi alla Corte d'appello.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Le decisioni del giudice competente in materia familiare relative all'autorità genitoriale sono di diritto provvisoriamente esecutive.

Ad esempio, in caso di mancata esecuzione di una decisione del giudice competente in materia familiare relativa all'autorità genitoriale, uno dei genitori che beneficia di un diritto di visita e di alloggio può presentare denuncia al procuratore della Repubblica del tribunale del domicilio del figlio, se l'altro genitore gli impedisce di esercitare tale diritto. Il fatto di impedire all'altro genitore di esercitare il diritto di visita e di alloggio costituisce un reato penale di non représentation d'enfant mineur (non rappresentanza di figlio minore), punibile con un anno di reclusione e un'ammenda di 15 000 EUR.

Il giudice competente in materia familiare può corredare le misure disposte di una penalità di mora e può ordinare, anche d'ufficio, una penalità di mora per garantire l'esecuzione della propria decisione. Se le circostanze lo richiedono, può anche aggiungere una penalità di mora alla decisione emessa da un altro giudice e all'accordo genitoriale registrato nella convenzione di divorzio consensuale.

Il giudice competente in materia familiare può inoltre condannare al pagamento di una sanzione pecuniaria fissata in materia di diritto civile di importo fino a 10 000 EUR il genitore che ostacola deliberatamente, in modo grave o rinnovato, l'esecuzione di una decisione, di una convenzione di divorzio consensuale sotto forma di scrittura privata controfirmata dagli avvocati e depositata nel registro delle minute di un notaio o di una convenzione omologata che stabilisce le modalità di esercizio dell'autorità genitoriale.

Infine, su richiesta del giudice competente in materia familiare o del genitore interessato, anche il procuratore della Repubblica può eccezionalmente richiedere l'intervento della forza pubblica per garantire l'esecuzione di una decisione del giudice, di una convenzione di divorzio consensuale o di una convenzione omologata che stabilisca le modalità di esercizio dell'autorità genitoriale, ad esempio l'esecuzione di un diritto di visita e di alloggio.

Occorre pertanto, a seconda dei casi, rivolgersi al procuratore della Repubblica o al giudice competente in materia familiare che ha emesso la decisione.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Le decisioni relative all'autorità genitoriale emesse da un organo decisionale di uno Stato membro dell'Unione europea sono riconosciute e hanno efficacia esecutiva in Francia senza la necessità di una procedura di exequatur.

L'immediata esecutività non è tuttavia concessa a tutte le decisioni in materia di responsabilità genitoriale, ma solo alle decisioni relative al diritto di visita e al ritorno del minore. Occorre in tal senso presentare i certificati previsti dal regolamento Bruxelles II bis. Per le altre decisioni in materia di responsabilità genitoriale, è necessaria una dichiarazione di esecutività rilasciata sulla base del relativo certificato.

Le domande di riconoscimento o di dichiarazione di esecutività sul territorio francese dei titoli esecutivi stranieri - ai sensi del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio, del 27 novembre 2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale - sono presentate in Francia al presidente del tribunal judiciaire (tribunale giudiziario) o al suo delegato (articolo 509-2 del codice di procedura civile). Per le istanze dinanzi al giudice, non è necessario essere rappresentati da un avvocato.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Ai sensi dell'articolo 21, paragrafo 3, del regolamento, ogni parte interessata può far dichiarare (...) "che la decisione deve essere o non può essere riconosciuta".

In Francia, l'istanza per ottenere una decisione di non riconoscimento di una decisione in materia di autorità genitoriale pronunciata da un organo giurisdizionale di un altro paese dell'Unione europea deve essere presentata dinanzi al presidente del tribunale giudiziario o al suo delegato.

L'istanza può essere accolta solo per i seguenti motivi:

• contrarietà all'ordine pubblico di fondo dello Stato membro richiesto, tenuto conto dell'interesse superiore del minore;

• assenza di audizione del minore, nel caso in cui l'audizione rientri tra i principi fondamentali di procedura dello Stato membro richiesto; mancato rispetto dei diritti di difesa;

• ostacolo all'esercizio della responsabilità genitoriale;

• incompatibilità con una decisione emessa successivamente nello Stato membro richiesto oppure in un altro Stato membro dell'Unione europea oppure ancora in uno Stato terzo, nella misura in cui tale decisione soddisfa i requisiti per il riconoscimento nello Stato richiesto;

• inosservanza della procedura di affidamento.

La decisione del presidente del tribunale giudiziario può essere oggetto di impugnazione.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

Se esiste un elemento di estraneità (residenza all'estero di una delle parti o del minore, cittadinanza straniera), occorre innanzitutto determinare se il giudice francese è competente.

Competenza del giudice francese.

Ai sensi dell'articolo 8 del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio, del 27 novembre 2003, se il minore ha la residenza abituale in Francia, il giudice francese è competente per le domande relative alla responsabilità genitoriale.

In applicazione dell'articolo 12, paragrafo 1, dello stesso regolamento, il giudice francese che è competente a decidere sulla domanda di divorzio dei coniugi è anche competente per le domande relative alla responsabilità genitoriale, se i genitori esercitano congiuntamente l'autorità genitoriale e se hanno espressamente accettato la competenza del giudice francese e se questa è nell'interesse superiore del minore.

Ai sensi dell'articolo 12, paragrafo 3, del suddetto regolamento, le autorità giurisdizionali di uno Stato membro sono altresì competenti in materia di responsabilità genitoriale in procedimenti diversi da quelli di cui al primo paragrafo, quando il minore ha un legame sostanziale con quello Stato membro, in particolare perché uno dei titolari della responsabilità genitoriale vi risiede abitualmente o perché è egli stesso cittadino di quello Stato e la loro competenza è stata accettata espressamente o in qualsiasi altro modo univoco da tutte le parti al procedimento alla data in cui le autorità giurisdizionali sono adite ed è conforme all'interesse superiore del minore.

In caso di trasferimento del minore in un altro Stato membro, se la controversia riguarda la modifica del diritto di visita, la competenza delle autorità giurisdizionali dello Stato membro della precedente residenza abituale del minore permane in deroga per un periodo di tre mesi dal trasferimento.

Infine, ai sensi dell'articolo 13 del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio, del 27 novembre 2003, qualora non sia possibile stabilire la residenza abituale del minore né determinare la competenza ai sensi dell'articolo 12, sono competenti i giudici francesi se il minore è presente sul territorio francese e la sua residenza abituale non può essere stabilita (minori rifugiati o sfollati).

In alcuni casi, è possibile applicare anche un'altra convenzione internazionale o il diritto internazionale privato francese e condurre il giudice francese a riconoscersi competente.

Legge applicabile

La Francia applica in materia l'articolo 15 della convenzione dell'Aia del 19 ottobre 1996 concernente la competenza, la legge applicabile, il riconoscimento e l'esecuzione di misure di protezione dei minori. Pertanto, salvo eccezioni previste dalla convenzione, il giudice competente a decidere sulla responsabilità genitoriale applica la propria legge.

Di conseguenza, se il giudice competente in materia di responsabilità genitoriale è quello francese, si applica la legge francese (la legge del foro).

In via eccezionale, ove richiesto dalla protezione del minore, si applica la legge che ha un legame sostanziale con la situazione.

 

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Ultimo aggiornamento: 10/08/2021

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Croazia

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

Per responsabilità genitoriale si intendono le responsabilità, i doveri e i diritti dei genitori intesi a tutelare e promuovere i diritti individuali e patrimoniali dei figli, nonché il loro interesse superiore. I genitori sono tenuti a garantire cure parentali adatte alle esigenze di sviluppo e alle capacità dei figli. Nessun genitore può astenersi dalle cure parentali. I genitori sono tenuti a discutere e concordare i singoli aspetti delle cure parentali con i figli, in base alla loro età e maturità.

Le cure parentali includono il diritto e il dovere di tutelare i diritti individuali dei figli in materia di salute, sviluppo, cure, protezione, crescita ed educazione, di scegliere il luogo di residenza dei figli, nonché il diritto e il dovere di amministrarne i beni. Le cure parentali contemplano anche il diritto e il dovere di rappresentare i diritti e gli interessi personali e patrimoniali dei figli.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

I genitori hanno il diritto e il dovere di provvedere alle cure parentali in modo equo, congiunto e di comune accordo. Nel caso non vivano assieme in modo permanente, i genitori sono tenuti a concordare le modalità delle cure parentali elaborando un piano di cure parentali condivise. La condivisione delle cure parentali può essere decisa anche in sede giudiziaria e, in tal caso, la decisione del giudice si baserà sulle modalità proposte dai genitori per tutte le questioni pertinenti del piano di cure parentali condivise. In caso di cure parentali condivise, i genitori devono cercare di risolvere gli eventuali problemi giungendo a un accordo.

Un genitore può garantire le cure parentali da solo, per tutti gli aspetti, parte di essi o nella misura necessaria per decidere in merito a una determinata questione importante che riguarda il figlio. In queste situazioni, il diritto dell'altro genitore di provvedere alle cure parentali può essere limitato solo da una decisione giudiziaria che tenga conto dell'interesse superiore del minore. In caso di cure parentali condivise e decesso di uno dei genitori, il genitore superstite è tenuto a garantire da solo le cure parentali senza una decisione giudiziaria che attesti il decesso o la dichiarazione di decesso dell'altro genitore. Laddove i genitori non riescano a trovare un accordo sul piano di cure parentali condivise né un accordo alternativo nel corso di un procedimento giudiziario, è possibile che le cure parentali siano affidate a uno solo dei genitori, previa decisione del tribunale a tal fine. In questo caso, il giudice è tenuto a dare priorità al genitore che ha dimostrato l'intenzione di cooperare e di giungere a un accordo sulle cure parentali condivise.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Nei casi in cui il genitore è un minore o una persona giuridicamente incapace per un ambito specifico delle cure parentali, le rispettive cure parentali saranno sospese per ostacoli legali. Nel periodo di validità della sospensione dalle cure parentali, il genitore in questione può occuparsi quotidianamente del figlio da solo, insieme all'altro genitore o insieme a un tutore designato ai sensi delle disposizioni della Obiteljski zakon (legge sulla famiglia) riguardanti la nomina dei tutori. Non può tuttavia rappresentare il figlio e, laddove sia stato privato della capacità giuridica, non è autorizzato a rappresentare il figlio nell'ambito per il quale gli è stata negata la capacità giuridica. Il figlio sarà rappresentato dall'altro genitore oppure dal tutore, il quale è tenuto a rispettare la volontà dell'altro genitore.

Se i genitori del minore o uno dei due genitori e il tutore non concordano sulla rappresentanza in merito a decisioni importanti che riguardano il figlio, il giudice, su proposta di questo ultimo, del genitore o del tutore, decide ex parte chi debba rappresentare il minore per quella questione.

In risposta a una proposta avanzata dal minore, dal genitore o da un centro di assistenza sociale, il giudice pronuncerà una sentenza ex parte riguardante la sospensione delle cure parentali (sospensione delle cure parentali a causa di ostacoli reali) nel caso in cui un genitore sia assente o risieda a un indirizzo non noto oppure qualora gli sia vietato, per ragioni oggettive, garantire le cure parentali per un lungo periodo di tempo. Il genitore in questione non è autorizzato a occuparsi delle cure parentali per il periodo della sospensione dovuta alle suddette ragioni. Durante il periodo di sospensione, le cure parentali saranno garantite esclusivamente dall'altro genitore per conto proprio oppure si provvederà all'affidamento del minore in base alle disposizioni della legge sulla famiglia. Quando cessano di esistere i motivi per cui è stata imposta la sospensione, il giudice emetterà, in seguito a una proposta avanzata dal minore, dal genitore le cui cure parentali sono state sospese o da un centro di assistenza all'infanzia, una decisione ex parte per porre fine alla sospensione delle cure parentali a causa di ostacoli reali.

In caso decesso di cure parentali condivise e decesso di uno dei genitori, il genitore superstite continuerà a garantire le cure parentali da solo. In caso di decesso del genitore che ha l'affidamento esclusivo del figlio, il giudice, su proposta del minore, del genitore superstite o di un centro di assistenza all'infanzia, deciderà ex parte di affidare le cure parentali al genitore superstite, purché lo ritenga nell'interesse superiore del bambino. In caso di decesso di entrambi i genitori, il figlio è affidato a un centro di assistenza all'infanzia. Quando ancora in vita, il genitore responsabile delle cure parentali può, mediante testamento o atto notarile [chiamato "anticipirana naredba" ("decisione/direttiva anticipata”) in croato], designare una persona che al momento del decesso potrebbe, a suo avviso, garantire al figlio le migliori cure possibili. Per la nomina del tutore in caso di decesso del genitore si terrà conto del parere del minore e della volontà del genitore superstite, purché ciò non sia contrario all'interesse superiore del minore.

Ai sensi dell'articolo 224 della legge sulla famiglia, i minori sono dati in affido se i genitori sono deceduti, scomparsi, sconosciuti o hanno risieduto per almeno un mese a un indirizzo non noto, se sono stati privati del diritto alle cure parentali o della capacità giuridica in un ambito che impedisce loro di fornire le cure parentali, se non hanno affidato il bambino a una persona che soddisfa i criteri previsti per la tutela o se hanno acconsentito all'adozione del bambino. A norma dell'articolo 225 della legge sulla famiglia, spetta ai centri di assistenza all'infanzia decidere di dare il minore in affidamento e nominare un tutore. I centri di assistenza all'infanzia possono dare il bambino in affidamento quotidiano a un tutore, a un'altra persona, a una famiglia affidataria, a un istituto per minori abbandonati o a una persona giuridica che operi nel settore dell'assistenza sociale, a meno che la legge sulla famiglia non disponga altrimenti.

Nel caso in cui si rilevi che i diritti e l'interesse superiore del minore sono stati violati oppure che i diritti, l'interesse superiore e lo sviluppo del minore sono stati messi a repentaglio, le misure per la tutela dei diritti personali e dell'interesse superiore del minore saranno adottate in seguito a una valutazione di esperti. Si considerano messi a repentaglio i diritti del minore quando le cure sono inadeguate, il minore incontra difficoltà psicosociali (manifestate attraverso il comportamento, eventuali problemi emotivi, a scuola o di altro tipo connessi alla crescita) oppure qualora vi siano probabilità che si verifichino le circostanze summenzionate. Per proteggere i diritti e l'interesse superiore del minore, i centri di assistenza sociale possono:

1. adottare un provvedimento urgente per separare il minore dal nucleo familiare e garantirgli una sistemazione alternativa;

2. emettere un avvertimento in seguito a errori o omissioni nelle cure parentali;

3. predisporre per i genitori una consulenza e sostegno professionale riguardo alle cure parentali;

4. garantire ai genitori un sostegno professionale intensivo e la supervisione delle cure parentali garantite al figlio.

Per proteggere i diritti personali e l'interesse superiore del minore, i giudici possono:

1. affidare il minore in via provvisoria a un terzo, a una famiglia affidataria o a un istituto di assistenza sociale;

2. emanare un ordine restrittivo;

3. revocare ai genitori il diritto di vivere nella stessa abitazione del figlio e dare il figlio in affidamento a un terzo, a una famiglia affidataria o a un istituto di assistenza sociale;

4. sostenere l'educazione del figlio in caso di abbia problemi comportamentali, affidandolo a una famiglia affidataria o a un istituto di assistenza sociale;

5. revocare ai genitori il diritto alle cure parentali. Tra le misure volte a tutelare i diritti e l'interesse superiore dei figli, la legge sulla famiglia contiene disposizioni relative alle modalità per garantire ai figli un alloggio temporaneo o una sistemazione provvisoria presso un terzo, per revocare ai genitori il diritto di vivere nella stessa abitazione del figlio, ecc.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

Le questioni relative alla responsabilità genitoriale possono essere risolte con l'elaborazione di un piano di cure parentale condivise oppure in sede giudiziaria.

Il piano di cure parentali condivise è un accordo scritto tra i genitori, in cui sono definite le modalità per fornire ai figli le cure parentali qualora i genitori non vivano in modo permanente quale nucleo familiare. Nel piano di cure parentali condivise devono essere precisati i seguenti aspetti:

1. il luogo e l'indirizzo di residenza del figlio,

2. il tempo che il figlio deve trascorrere con ciascun genitore,

3. le modalità di scambio di informazioni sul consenso necessario in caso di decisioni importanti per il figlio e di scambio di informazioni fondamentali relative al figlio;

4. il livello di obbligazioni alimentari a carico del genitore con cui non vive il figlio;

5. le modalità per la risoluzione delle questioni future. I genitori possono redigere il piano di cure parentali condivise da soli oppure nell'ambito della procedura di consulenza obbligatoria o di mediazione familiare.

Se i genitori non trovano un accordo sul piano di cure parentali condivise oppure laddove il piano non sia accolto dal giudice, ciascun genitore o il figlio può proporre un'azione legale per risolvere le questioni riguardanti la scelta del genitore con cui il figlio dovrà vivere, le modalità delle cure parentali, i contatti del figlio con l'altro genitore o il mantenimento del figlio. Nei procedimenti volti a determinare il genitore con cui il figlio andrà a vivere, le modalità delle cure parentali o i contatti del figlio con l'altro genitore, il giudice non è vincolato da alcuna richiesta delle parti. Il giudice può decidere sulla scelta genitore con il quale il figlio andrà a vivere, sulle modalità con cui il bambino manterrà i contatti con l'altro genitore e sull'erogazione delle cure parentali a partire da un accordo tra i genitori, laddove ritenga che l'accordo sia nell'interesse superiore del minore.

Il giudice si pronuncerà d'ufficio per stabilire con quale genitore risiederà il figlio, le modalità delle cure parentali, i contatti del figlio con l'altro genitore e il mantenimento del figlio, emanando una decisione che determini il fallimento irreparabile del matrimonio o il suo annullamento o una sentenza di divorzio e in altri casi in cui i genitori vivono separati oppure una decisione riguardante casi di maternità o paternità contestata, se la pronuncia della decisione è possibile e necessaria per l'esito del procedimento giudiziario e i fatti del caso.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

Per essere esecutivo, il piano di cure parentali condivise può essere sottoposto all'autorità giudiziaria nell'ambito di un procedimento ex parte, che consentirà al giudice di verificarne il contenuto e di approvarlo o respingerlo in conformità alle disposizioni della legge sulla famiglia. Il piano di cure parentali condivise può essere modificato in funzione dell'età e della maturità del figlio o qualora le modifiche siano giustificate da cambiamenti significativi delle circostanze. In caso di modifica, il piano deve essere presentato al tribunale nell'ambito di un procedimento ex parte, per consentire al giudice di verificarne il contenuto e di approvare o respingere le modifiche.

Il giudice può pronunciarsi sulla scelta del genitore con cui il figlio andrà a vivere, sulle modalità con cui il bambino manterrà i contatti con l'altro genitore e sulla sull'erogazione delle cure parentali a partire da un accordo tra i genitori, laddove ritenga che l'accordo sia nell'interesse superiore del bambino. Nel caso in cui i genitori optino per le cure parentali condivise, l'accordo dovrà regolamentare tutte le questioni importanti sollevate nel piano di cure parentali condivise. Per quanto riguarda i mezzi di impugnazione o la modifica della sentenza del tribunale, la sentenza basata sull'accordo dei genitori in merito alle cure parentali condivise avrà gli stessi effetti giuridici del piano di cure parentali condivise approvato dal giudice. Laddove la sentenza sia fondata sull'accordo dei genitori relativo alle cure parentali condivise, non sarà necessario includere note esplicative nella decisione relativa alle cure parentali o ai contatti del figlio con l'altro genitore.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Qualora non giungano a un accordo sul piano di cure parentali condivise, i genitori saranno assistiti da un centro di assistenza sociale che li aiuti a raggiungere un accordo nell'ambito del processo di mediazione familiare, a meno che il caso in questione non sia soggetto a requisiti di mediazione previsti dalla legge. Laddove due genitori che intendono divorziare non riescano a trovare un accordo sul piano di cure parentali condivise, i centri di assistenza sociale comunicheranno loro che, nell'ambito del procedimento di divorzio avviato su istanza di uno dei coniugi, il giudice provvederà d'ufficio a:

1. decidere con quale genitore risiederà il figlio, le modalità delle cure parentali, i contatti con l'altro genitore e il suo mantenimento;

2. consentire al figlio di esprimere la propria opinione a norma della legge sulla famiglia;

3. nominare un tutore speciale per il figlio, in conformità alle disposizioni della legge sulla famiglia.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

In base all'articolo 413 della legge sulla famiglia, il giudice si pronuncerà d'ufficio per stabilire con quale genitore risiederà il figlio, le modalità delle cure parentali, i contatti del figlio con l'altro genitore e il mantenimento del figlio, emanando una decisione che determini la rottura irrimediabile del matrimonio o il suo annullamento o una sentenza di divorzio e in altri casi in cui i genitori vivono separati oppure una decisione riguardante un caso di maternità o paternità contestata, se la pronuncia della decisione è possibile e necessaria per l'esito del procedimento giudiziario e i fatti del caso. Il giudice può:

1. limitare o vietare i contatti del figlio con l'altro genitore;

2. decidere che i contatti debbano avvenire sotto la supervisione di un esperto;

3. prendere misure per la tutela dei diritti e dell'interesse superiore del minore a seconda delle circostanze del caso;

4. decidere le modalità di contatto con la matrigna o il patrigno, laddove abbiano vissuto con il minore e se ne siano occupati al momento dello scioglimento del matrimonio.

Ai sensi dell'articolo 417 della legge sulla famiglia, nel procedimento relativo ai contatti del figlio con l'altro genitore, il giudice è tenuto a informare i genitori che la frequentazione dell'altro genitore è di particolare importanza per il benessere del figlio, a incoraggiare i genitori a raggiungere un accordo e a partecipare al processo di mediazione familiare nei casi che non riguardino questioni di violenza domestica e, se i genitori non riescono a raggiungere un accordo, a garantire che il luogo in cui il figlio intratterrà i contatti con l'altro genitore sia adatto a lui, tenendo conto dei vincoli geografici e temporali dell'altro genitore. La decisione giudiziaria deve contenere informazioni specifiche relative alle modalità, al momento e al luogo in cui l'altro genitore può prendere e riconsegnare il figlio e, se necessario, relative alle spese sostenute per intrattenere i contatti. Nelle note esplicative della decisione, il tribunale includerà un ammonimento scritto che indichi le conseguenze giuridiche del mancato rispetto dell'obbligo di facilitare il contatto del minore con l'altro genitore (inclusa un'ammenda, una pena detentiva o una decisione di modificare la sentenza sulla determinazione del genitore con cui il figlio andrà a vivere).

A norma dell'articolo 418 della legge sulla famiglia, il giudice può, nell'ambito del procedimento riguardante la definizione dei contatti del figlio con l'altro genitore, stabilire una o più misure intese a garantire l'esecuzione qualora ritenga che il genitore con cui risiede il figlio difficilmente si atterrà alla decisione sui contatti, e specificatamente:

1. nominare una persona che assista nell'esecuzione della decisione o delle disposizioni che consentono al figlio di contattare l'altro genitore;

2. disporre che il genitore presso il quale risiede il figlio lasci una cauzione in contanti.

Nel definire tali misure, il giudice terrà conto in particolare del comportamento tenuto in passato dal genitore con cui vive il figlio.

Secondo l'articolo 419 della legge sulla famiglia, il giudice può, nell'ambito del procedimento riguardante la definizione dei contatti del figlio con l'altro genitore, disporre una o più misure intese a garantire il rientro del figlio o a impedirne la sottrazione da parte del genitore con cui il figlio non vive (ad esempio, obbligando tale genitore a consegnare al tribunale che ha preso il provvedimento il passaporto durante le frequentazioni del figlio, imponendogli di depositare una cauzione in contanti, vietando alienazioni o gravami sui suoi diritti patrimoniali con l'iscrizione del divieto nei pubblici registri, imponendogli di recarsi regolarmente assieme al figlio presso un organismo autorizzato, quale un centro di assistenza sociale, e nel luogo delle frequentazioni, specificando il luogo in cui si terranno le frequentazioni, vietando al figlio di lasciare il paese in cui intrattiene contatti con tale genitore e iscrivendo tale divieto in un sistema di informazione nazionale o transnazionale). Nel definire le misure di cui sopra, il giudice deve, in particolare, tenere conto del comportamento tenuto in passato dal genitore che non vive con il figlio.

Ai sensi dell'articolo 421 della legge sulla famiglia, se la decisione è fondata su un accordo tra i genitori, raggiunto in conformità alle disposizioni della legge sulla famiglia oppure se è stata pronunciata oralmente in presenza di tutte le parti e tutte le parti si sono impegnate a non impugnarla, nella decisione riguardante le cure parentali e le modalità dei contatti con i figli non sono necessarie note esplicative.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Conformemente all'articolo 99 della legge sulla famiglia, ciascun genitore è tenuto a rappresentare da solo il figlio negli ambiti delle cure parentali per i quali il coinvolgimento dell'altro genitore è stato limitato da disposizioni della legge sulla famiglia o da una decisione giudiziaria.

L'articolo 105 della legge sulla famiglia prevede che ciascun genitore può provvedere da solo a tutte le cure parentali o a parte di esse oppure nella misura necessaria a decidere su questioni di particolare importanza riguardanti il figlio. In queste situazioni, il diritto dell'altro genitore di provvedere alle cure parentali può essere limitato solo da una decisione giudiziaria che tenga conto dell'interesse superiore del minore. In caso di cure parentali condivise e decesso di uno dei genitori, il genitore superstite è tenuto a garantire da solo le cure parentali senza una decisione giudiziaria che attesti il decesso o la dichiarazione di decesso dell'altro genitore. Nel pronunciarsi sulle cure parentali esclusive, il giudice deciderà se nelle questioni riguardanti i diritti essenziali del minore il genitore cui è stato affidato il figlio debba rappresentarlo da solo o se sia necessario il consenso dell'altro genitore, come previsto dall'articolo 100 della legge sulla famiglia (per rappresentanza del minore in questioni relative ai suoi diritti personali fondamentali si intende la rappresentanza in caso di eventuali modifiche del nome, del domicilio permanente o temporaneo del figlio oppure nelle questioni riguardanti la libertà del figlio di scegliere o cambiare il suo credo religioso).

Ai sensi dell'articolo 110 della legge sulla famiglia, indipendentemente dal fatto che l'affidamento sia esclusivo o condiviso, i genitori possono decidere da soli in merito alle questioni ordinarie che interessano il figlio nei periodi di permanenza presso tale genitore. In situazioni urgenti, ossia in caso di minaccia immediata per il figlio, ciascun genitore ha il diritto di decidere di prendere tutte le misure necessarie per tutelare l'interesse superiore del figlio, senza chiedere il consenso dell'altro genitore, ma con l'obbligo di informarlo quanto prima.

Indipendentemente dal fatto che le cure parentali siano affidate a un unico genitore o condivise, i genitori sono tenuti a scambiarsi informazioni sulla salute del bambino, sulla congruenza dell'educazione, nonché sulle sue attività scolastiche ed extrascolastiche. Lo scambio di informazioni deve essere rapido, trasparente e incentrato esclusivamente sul figlio.

Nessuno dei due genitori può abusare del dovere di cooperazione per esercitare un controllo sull'altro genitore.

In aggiunta a quanto sopra, ai sensi dell'articolo 112 della legge sulla famiglia, il genitore cui è stata imposta una limitazione in un ambito particolare delle cure parentali ha il diritto di mantenere i contatti con il figlio, prendere decisioni ordinarie che riguardano il figlio, adottare misure urgenti in caso di minaccia immediata per il figlio e ricevere informazioni su fatti importanti riguardanti i diritti personali del figlio. Tali diritti possono essere limitati o revocati mediante decisione giudiziaria solo qualora ciò sia necessario per proteggere l'interesse superiore del figlio. Il genitore che non ha l'affidamento del figlio ha il diritto di chiedere all'altro genitore informazioni su fatti importanti relativi ai diritti personali del figlio laddove abbia un legittimo interesse a ottenerle e nella misura in cui ciò non contrasti con l'interesse superiore del figlio. In caso di disputa, il giudice emetterà, nell'ambito di un procedimento ex parte e in risposta a una proposta del figlio o di uno dei due genitori, una decisione che garantisca la protezione dell'interesse superiore del minore.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Ai sensi dell'articolo 108 della legge sulla famiglia, in caso di affidamento condiviso i genitori sono tenuti a prendere le decisioni importanti relative al figlio e a dare il loro consenso di comune accordo. Le decisioni importanti per il figlio riguardano la rappresentanza del minore in questioni relative ai suoi diritti personali fondamentali, nonché i beni di valore e i diritti patrimoniali del figlio. Le decisioni importanti per il figlio possono anche essere rappresentate da decisioni di altro tipo suscettibili di avere un'incidenza significativa sulla vita del figlio, come quelle riguardanti i contatti con persone a lui prossime, eventuali procedure o cure mediche straordinarie e la libertà del di scegliere una scuola. Tutte le decisioni di questo tipo saranno considerate valide a condizione che l'altro genitore dia il proprio consenso. In casi eccezionali, ad esempio in caso di procedura medica d'urgenza, si applicano le disposizioni delle norme specifiche in materia di tutela dei diritti dei pazienti. L'articolo 100 della legge sulla famiglia contiene disposizioni sulla rappresentanza del minore nelle questioni relative ai suoi diritti personali fondamentali (in caso di modifica del nome o dell'indirizzo di residenza permanente o temporaneo del figlio oppure per quanto concerne la libertà del figlio di scegliere o cambiare il proprio credo religioso). La rappresentanza nelle questioni relative ai diritti essenziali del minore è considerata valida se il genitore che rappresenta il figlio ha ottenuto il consenso scritto dell'altro genitore con diritto di rappresentanza. Nei casi previsti dalla legge tale consenso non è necessario qualora il genitore con cui risiede il figlio abbia ottenuto l'approvazione di un centro di assistenza sociale. Se il genitore che rappresenta il minore non può ottenere un consenso scritto, il giudice, in un procedimento ex parte e in risposta a una proposta avanzata dal figlio o da uno dei due genitori, deciderà quale genitore rappresenterà il minore nella questione in oggetto al fine di tutelarne l'interesse superiore.

L'articolo 101 della legge sulla famiglia contiene disposizioni sulla rappresentanza in questioni riguardante i ben idi valore del minore o i suoi diritti patrimoniali.

Ai sensi dell'articolo 109 della legge sulla famiglia, quando i genitori che hanno il diritto di rappresentare il bambino non riescono a giungere a un accordo su una decisione importante per il figlio, il giudice deciderà, in un procedimento ex parte e in risposta a una proposta avanzata dal figlio o da uno dei due genitori, quale genitore rappresenterà il figlio nella questione in oggetto. Laddove le decisioni importanti riguardino i diritti personali del figlio, i genitori sono tenuti a partecipare al processo di consulenza obbligatoria prima che venga avviata un'azione ex parte.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Le proposte e le azioni devono essere presentate al tribunale municipale competente a livello locale.

Ai sensi dell'articolo 34 della Zakon o parničnom postupku (legge di procedura civile), i tribunali municipali decidono sempre in primo grado nei seguenti conflitti: fallimento irreparabile del matrimonio o annullamento del matrimonio mediante divorzio, controversie riguardanti la determinazione o la contestazione della paternità o della maternità, dispute sulla scelta del genitore con cui andrà a vivere il figlio, nonché in materia di cure parentali, qualora sia in corso un'azione contestuale intesa a stabilire il fallimento irreparabile del matrimonio, ad annullare il vincolo matrimoniale o a garantire il divorzio.

La legge sulla famiglia prevede il ricorso a una consulenza obbligatoria, prima della presentazione di una richiesta di divorzio tra coniugi cotitolari della responsabilità genitoriale congiunta nei confronti del figlio minorenne o prima dell'avvio di altri procedimenti giudiziari relativi alle cure parentali e ai contatti. Le disposizioni della legge sulla famiglia relative alla consulenza obbligatoria prima della presentazione di una domanda di divorzio tra coniugi cotitolari delle cure parentali nei confronti del figlio minorenne si applicano mutatis mutandis alla consulenza obbligatoria intrapresa prima dell'avvio di un'azione in materia di cure parentali e i contatti del figlio con l'altro genitore, qualora non sia possibile rimediare alla dio alla rottura del matrimonio/dell'unione tra i genitori. La legge precisa i casi in cui non è prevista la consulenza obbligatoria. La procedura di consulenza obbligatoria è avviata su richiesta presentata a tal fine da una parte. La richiesta deve essere rivolta a un centro di assistenza sociale, per iscritto o verbalmente (con una dichiarazione da iscrivere in un registro). Il servizio di consulenza obbligatoria è fornito da un gruppo di esperti del centro di assistenza sociale competente nel luogo del domicilio permanente o temporaneo del figlio oppure dell'ultimo domicilio comune, permanente o temporaneo dei coniugi o partner legati in un'unione di fatto. La consulenza obbligatoria consiste in un procedimento che comporta la partecipazione personale dei membri della famiglia (non sono ammessi rappresentanti). Una volta concluso, il centro di assistenza sociale preparerà una relazione, che rimarrà valida per sei mesi dalla data di conclusione della consulenza.

La partecipazione alla prima riunione di mediazione familiare è necessaria per poter presentare una richiesta di divorzio.

A seconda del tipo di azione proposta (controversie in ambito matrimoniale, controversie per determinare o contestare la maternità o la paternità, controversie relative alle cure parentali, controversie in materia di contatti con il figlio, azioni di divorzio per mutuo consenso o azioni per la richiesta di approvazione di un piano di cure parentali condivise), il richiedente deve presentare, tra altri documenti, la relazione della consulenza obbligatoria/un documento che attesti la partecipazione alla prima riunione di mediazione familiare/il piano di cure parentali condivise. I documenti necessari dipendono dall'azione promossa.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

In tutte le azioni riguardanti le questioni di diritto di famiglia relative ai minori, gli organi competenti sono tenuti ad adottare provvedimenti urgenti, tutelando al tempo stesso l'interesse superiore del minore.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Sì. L'assistenza legale gratuita è regolamentata dalla legge sul patrocinio a spese dello Stato (Zakon o besplatnoj pravnoj pomoći) (Narodne novine (NN; Gazzetta ufficiale della Repubblica di Croazia) n. 143/2013).

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Sì. Le parti possono presentare ricorso contro una decisione di primo grado entro quindici giorni da quando ne è stata notificata loro una copia, a meno che la legge sulla procedura civile non preveda un termine diverso. Salvo diversa disposizione di legge, è possibile impugnare una decisione di primo grado emessa in seguito ad azioni speciali ex parte regolamentate dalle legge sulla famiglia. I ricorsi devono essere presentati entro 15 giorni dalla notifica della sentenza.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Il tribunale da contattare è il tribunale municipale competente a livello locale. Tutti i procedimenti di esecuzione sono attuati conformemente alle disposizioni della Ovršni zakon (legge sull'esecuzione forzata). La legge sulla famiglia contiene tuttavia disposizioni speciali per i procedimenti esecutivi volti a garantire la consegna del minore e il mantenimento dei contatti con il figlio (articoli 509-525 della legge sulla famiglia).

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Ai sensi della Zakon o rješavanju sukoba zakona s propisima drugih zemalja u od određenim odnosima (legge sulla risoluzione dei conflitti tra leggi croate e regolamenti di altri paesi relativi a determinati rapporti; NN n. 53/91, 8/01), per ottenere il riconoscimento di una sentenza emessa da un tribunale straniero occorre proporre un'azione.

Dal 1° luglio 2013 la Croazia applica il regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000. Il capo III del regolamento si applica mutatis mutandis al riconoscimento e all'approvazione dell'esecutività delle decisioni in materia di responsabilità genitoriale.

Le domande di riconoscimento o non riconoscimento, le domande di convalida dell'esecutività e le proposte di esecuzione devono essere trasmesse al tribunale municipale competente a livello locale.

Le proposte e le azioni devono essere presentate al tribunale municipale competente a livello locale.

Alle procedure per il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni emesse da tribunali stranieri si applicano le disposizioni del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

I ricorsi devono essere proposti dinanzi a un tribunale municipale e sono esaminati da un tribunale di contea.

I procedimenti di impugnazione sono soggetti alle disposizioni del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000, e alle disposizioni della legge sulla procedura civile.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

A norma dell'articolo 40 della legge sulla risoluzione dei conflitti tra le leggi croate e i regolamenti di altri paesi relativi a determinati rapporti, la legge applicabile alle relazioni tra genitori e figli è la legge dello Stato di cittadinanza dei genitori e dei figli. Laddove genitori e figli siano cittadini di paesi diversi, la legge applicabile è quella del paese in cui tutti hanno un indirizzo di domicilio permanente. Nel caso in cui i genitori e i figli siano cittadini di paesi diversi e non abbiano un indirizzo di domicilio permanente nello stesso paese, si applica la legge croata qualora il figlio o uno dei genitori abbia la cittadinanza croata. I rapporti tra genitori e figli non disciplinati dalle disposizioni di cui sopra sono soggetti alla legge dello Stato di cittadinanza del figlio.

Dal 1° gennaio 2010 la Croazia applica la convenzione dell'Aia del 1996 sulla competenza giurisdizionale, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e misure per la protezione dei minori.

Per maggiori informazioni, si veda:

legge sulla famiglia (NN n. 103/15 e 98/19);

legge in materia di esecuzione (NN n. 112/12, 25/13, 93/14);

legge sulla risoluzione dei conflitti tra leggi croate e regolamenti di altri paesi relativi a taluni rapporti (NN n. 53/91, 88/01);

legge sul patrocinio a spese dello Stato (NN n. 143/2013);

legge sull'attuazione del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000 (NN n. 127/2013).

Regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000.

 

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Ultimo aggiornamento: 15/04/2022

La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata al rispettivo punto di contatto della Rete giudiziaria europea (RGE). Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea e l'RGE declinano ogni responsabilità per quanto riguarda le informazioni o i dati contenuti nel presente documento. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.

Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Italia

1 Qual è il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

La nozione di “potestà genitoriale” è stata sostituita nel diritto italiano dal concetto di “responsabilità genitoriale” per effetto della legge di riforma della filiazione (legge 2012 n. 219) e del decreto legislativo 2013 n. 154, le cui disposizioni sono entrate in vigore dal 7.2.2014.

La responsabilità genitoriale è il dovere di mantenere, educare, istruire e assistere moralmente i figli, nel rispetto delle loro capacità, inclinazioni ed aspirazioni.

Il figlio ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale.

Anche il figlio ha, a sua volta, dei doveri: quello di rispettare i genitori e contribuire al mantenimento della famiglia finché convive con essa.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

La responsabilità genitoriale sorge per effetto di legge in caso di genitori sposati tra loro. In questo caso entrambi i genitori sono titolari della responsabilità genitoriale sui propri figli.

Se i genitori non sono sposati tra loro, la responsabilità genitoriale spetta al genitore che riconosce il figlio. Se entrambi i genitori riconoscono il figlio, entrambi sono titolari ed esercitano la responsabilità genitoriale sul figlio, come se fossero sposati. Se i due genitori non sposati tra loro non riconoscono contemporaneamente il figlio, il secondo riconoscimento non può avvenire senza il consenso del genitore che ha già effettuato il riconoscimento, in mancanza del quale deve essere proposta una domanda giudiziale di accertamento della filiazione.

La responsabilità deve essere esercitata dai genitori di comune accordo, tenendo conto delle capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni del figlio. In particolare, i genitori di comune accordo stabiliscono la residenza abituale del minore.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Se il minore è temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, si provvede al suo affidamento ad un'altra famiglia.

Inoltre, quando i genitori non dimostrano un sufficiente grado di capacità nel prendersi cura della crescita dei figli, ad esempio quando intrattengono rapporti estremamente conflittuali che ne pregiudicano lo sviluppo sereno, i tribunali sono solito disporre l’affidamento al servizio sociale del luogo di residenza della famiglia. Questo di regola comporta una limitazione dell’esercizio della responsabilità genitoriale: normalmente le decisioni concernenti la salute, l’istruzione e l’educazione del minore sono assunte dal servizio sociale affidatario del luogo di residenza della famiglia. In questi casi, spesso il minore resta a vivere con i genitori o con uno di essi. Nei casi più gravi il tribunale dispone l’allontanamento dalla casa familiare.

Se un genitore viola o trascura i doveri ad essa inerenti o abusa dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio, il giudice può dichiarare la decadenza di quel genitore dalla responsabilità genitoriale.

Se entrambi i genitori sono morti, decaduti dalla responsabilità genitoriale o impossibilitati per altre cause a esercitarla, viene nominato un tutore. Il tutore ha la cura del minore, lo rappresenta legalmente in tutti gli atti civili e ne amministra i beni.

Il codice civile prevede anche la possibilità di nomina da parte del tribunale di un curatore speciale, quando i genitori congiuntamente (o quello che esercita in via esclusiva la responsabilità genitoriale), non possono o non vogliono compiere uno o più atti di interesse del figlio, eccedenti l'ordinaria amministrazione. Il curatore, in questi casi, il curatore speciale è autorizzato al compimento di specifici tali atti.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

La responsabilità genitoriale di entrambi i genitori non cessa a seguito di separazione, scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento, nullità del matrimonio.

Il generale modello di affidamento, idoneo a garantire la bigenitorialità, è l’affidamento condiviso in cui entrambi i genitori hanno l’esercizio della responsabilità genitoriale.

Le decisioni di maggiore interesse per i figli relative all'istruzione, alla educazione, alla salute e alla scelta della residenza abituale del minore sono assunte di comune accordo tenendo conto delle capacità, della inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli, mentre sulle questioni di ordinaria amministrazione i genitori possono esercitare la responsabilità genitoriale in forma separata (art. 337 ter codice civile)

L’affido condiviso non comporta necessariamente che il figlio divida il suo tempo in parti uguali presso ciascuno dei genitori. Normalmente, nel provvedimento di separazione o divorzio viene stabilito qual è il genitore collocatario, cioè quello presso cui il figlio vive stabilmente, e si prevedono poi le modalità e tempi e di frequentazione del figlio da parte del genitore non collocatario. La ripartizione dei tempi di permanenza dei figli presso i genitori può anche essere paritaria se le abitazioni dei genitori sono vicine e lo stile di vita omogeneo a condizione che ciò non incida negativamente sulla vita relazionale e scolastica dei minori.

Tuttavia, se l’affidamento condiviso non risponde all’interesse dei minori, il giudice può orientarsi verso l’affidamento esclusivo, con provvedimento motivato (art. 337 quater codice civile).

I casi più ricorrenti di affido esclusivo sono: 1. se uno dei genitori è pericoloso per l’incolumità fisica e psichica del figlio minore (genitore violento, gravato da allarmanti precedenti penali, tossicodipendente o alcolista); 2. se il genitore è incapace di provvedere all’assistenza morale e materiale del figlio, o non ha mai mostrato un interessamento nei confronti del figlio; 3. se il genitore, nei confronti del figlio, scredita l’altro genitore; 4. In caso di grave conflittualità tra i genitori tale da alterare l’equilibrio e lo sviluppo psicofisico del minore.

In caso di affidamento esclusivo, l’esercizio della responsabilità genitoriale compete solo all’affidatario, tenuto ad attenersi alle condizioni stabilite dal giudice, ma le decisioni di maggiore interesse per il figlio devono essere adottate da entrambi i genitori, salvo che –per circostanze particolarmente gravi (ad es. comportamenti violenti o abusanti) non sia diversamente stabilito (art. 337 quater codice civile).

Il genitore che non esercita la responsabilità genitoriale ha il diritto-dovere di vigilare sull’istruzione, sull’educazione e sulle condizioni di vita del figlio (art. 316 ultimo comma)

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perché l’accordo sia per loro vincolante?

L’accordo tra i genitori sulle modalità di esercizio della loro responsabilità dopo la separazione deve essere presentato al tribunale territorialmente competente, il quale verifica che l’accordo garantisca i diritti e il benessere dei figli e, in caso di giudizio positivo, lo omologa.

Se la coppia sposata con figli minori vuole separarsi o divorziare e ha raggiunto un accordo anche sull’affidamento dei figli e l’esercizio della responsabilità genitoriale, può scegliere fra due soluzioni.

a) presentare un ricorso congiunto al tribunale e ottenere l’omologazione dell’accordo;

b) ricorrere alla c.d. negoziazione assistita da avvocati (art. 6 del d.l. Il link si apre in una nuova finestra132/2014): si tratta di un accordo  mediante il quale le parti convengono di cooperare in buona fede e con lealtà per risolvere in via amichevole la controversia relativa alla separazione e all’affidamento dei figli con l’assistenza di uno o più avvocati.

In presenza di figli minori (ma anche di figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave o economicamente non autosufficienti), l’accordo raggiunto a seguito di convenzione di negoziazione assistita deve essere trasmesso entro il termine di dieci giorni al procuratore della Repubblica presso il tribunale competente, il quale, se ritiene che l’accordo risponda all’interesse dei figli, lo autorizza. Se invece ritiene che l’accordo non risponda all’interesse dei figli, il procuratore della Repubblica lo trasmette, entro cinque giorni, al presidente del tribunale, che fissa, entro i successivi trenta giorni, la comparizione delle parti e provvede senza ritardo.

Una volta autorizzato, l'accordo è munito di efficacia vincolante ed equiparato ai provvedimenti giudiziali in materia di separazione o divorzio.

Se la coppia genitoriale non è sposata, è possibile solo la prima soluzione (accordo omologato dal tribunale).

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Per risolvere le questioni relative all’esercizio della responsabilità genitoriale, i genitori possono rivolgersi ad un mediatore familiare. Lo scopo dell'attività di mediazione non è di raggiungere una riconciliazione della coppia, ma di permettere la formazione di un consenso reciproco in ordine alle condizioni di esercizio della responsabilità genitoriale, evitando e riducendo ogni forma di conflitto. Le soluzioni condivise eventualmente raggiunte devono comunque essere sottoposte al giudice, il quale dovrà valutare che sia rispettato l’interesse del minore.

In caso di perdurante contrasto, la controversia va portata avanti al giudice competente per la separazione, divorzio e affidamento dei figli.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Bisogna distinguere due casi.

a) I genitori si possono rivolgere al giudice in caso di disaccordo sulle questioni di particolare importanza. In tali casi, il giudice innanzi tutto suggerisce le soluzioni più adeguate all’interesse del minore e dell’unità familiare. Se il conflitto permane, il giudice attribuisce il potere di decidere sulla specifica questione al genitore che ritiene più idoneo a curare l’interesse del figlio.

b) I genitori si rivolgono al giudice chiedendo una decisione sull’affidamento dei figli e sulla loro collocazione (normalmente quando si separano). In questo caso, il giudice decide su:

  • affidamento dei figli, prevalentemente scegliendo la soluzione dell’affidamento congiunto (=ad entrambi i genitori),
  • tempi e modalità della convivenza presso ciascun genitore,
  • ammontare dell’assegno di mantenimento e, in generale, del contributo di ciascuno dei genitori alle spese per la cura, l’istruzione e l’educazione dei figli.

Poiché anche in caso di separazione o divorzio dei genitori le decisioni di maggiore importanza devono essere prese di comune accordo, in caso di disaccordo sulle singole questioni i genitori possono ricorrere al giudice come si è spiegato al punto a).

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva a uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Il genitore cui sono affidati i figli in via esclusiva ha l'esercizio esclusivo della responsabilità genitoriale, salva diversa disposizione del giudice. In particolare, egli può prendere autonomamente anche le decisioni di straordinaria amministrazione

Tuttavia, anche in caso di affidamento esclusivo a uno dei genitori, le decisioni di maggiore interesse per i figli (quelle relative a istruzione, educazione, salute) devono essere adottate da entrambi i genitori, salvo che non sia diversamente stabilito dalla decisione sull’affidamento.

In genere, i giudici stabiliscono che non è necessario l’accordo del genitore non affidatario quando questi sia assente, indifferente, irreperibile o abbia tenuto comportamenti violenti, pregiudizievoli od abusanti.

Il genitore cui i figli non sono affidati ha il diritto ed il dovere di vigilare sulla loro istruzione ed educazione e condizioni di vita del figlio e può ricorrere al giudice quando ritenga che siano state assunte decisioni pregiudizievoli al loro interesse.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

In caso di affidamento congiunto, la responsabilità genitoriale è esercitata da entrambi i genitori, i quali devono condividere l’indirizzo della vita dei figli e le decisioni di maggiore interesse relative all'istruzione, all'educazione, alla salute e alla scelta della residenza abituale dei minori. Limitatamente alle decisioni su questioni di ordinaria amministrazione, di regola, i genitori esercitano la responsabilità genitoriale separatamente nei periodi di rispettiva permanenza dei figli.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Il tribunale ordinario è competente per tutti i procedimenti in materia affidamento dei figli e per le questioni connesse relative alla responsabilità genitoriale.

Se la controversia riguarda la decadenza dalla responsabilità genitoriale o la limitazione della responsabilità genitoriale, la reintegra nella responsabilità genitoriale, senza coinvolgere i profili relativi all’affidamento dei figli, la competenza è del tribunale per i minorenni.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Se la questione relativa all’affidamento ed esercizio della responsabilità genitoriale sui figli nati dal matrimonio si inserisce nel contenzioso relativo alla separazione o al divorzio, la procedura è quella descritta nella sezione Il link si apre in una nuova finestraDivorzio.

I provvedimenti in materia di affidamento ed esercizio della responsabilità genitoriale per i figli non nati da matrimonio sono adottati dal tribunale, se del caso previa assunzione di sommarie informazioni, dopo avere sentito il pubblico ministero e i genitori.

Vengono immediatamente emessi i provvedimenti temporanei e urgenti ritenuti opportuni, che possono essere revocati o modificati nel corso del giudizio, destinati a essere assorbiti nella decisione definitiva.

Come in tutte le procedure che lo riguardano, il minore è sentito dal giudice se ha compiuto dodici anni o comunque se è capace di discernimento.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

E’ possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per la copertura dei costi di difesa legale nei procedimenti di separazione, divorzio, affidamento dei figli, limitazione o ablazione della responsabilità genitoriale.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Contro le decisioni provvisorie, temporanee e urgenti, sulla responsabilità genitoriale è possibile proporre reclamo alla corte d’appello (giudice di secondo grado), dinanzi alla quale deve essere presentato appello avverso le decisioni definitive dei giudizi.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Le decisioni del tribunale sulla responsabilità genitoriale costituiscono titolo esecutivo.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Il riconoscimento della decisione sulla responsabilità genitoriale resa da un tribunale di un altro Paese della UE è automatico. Tuttavia, ogni parte interessata può anche far dichiarare che la decisione deve o non deve essere riconosciuta ai sensi dei regolamenti (CE) n. 2201/2003 del 27 novembre 2003 e (UE) 2019/1111 del 25 giugno 2019.

Per l’esecuzione di decisioni sottoposte al regime di circolazione stabilito dal regolamento (CE) n.2201/2003 del 27 novembre 2003, emanate in giudizi iniziati prima dell’1 agosto 2022, la parte interessata deve presentare istanza di esecutività alla corte di appello territorialmente competente. Dopo che la decisione è stata dichiarata esecutiva, viene eseguita alle stesse condizioni che si applicherebbero per la decisione pronunciata in tale Stato membro.

L’esecuzione di decisioni pronunciate in giudizi instaurati dall’1 agosto 2022 in poi va chiesta dalla parte con ricorso al tribunale competente per territorio.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento e all'esecuzione di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Le domande di diniego del riconoscimento delle decisioni vanno rivolte alla corte d’appello del luogo di attuazione. Il giudizio si svolge nelle forme del procedimento contenzioso semplificato e si conclude con un provvedimento ricorribile per cassazione.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

Avendo l’Italia ratificato la Convenzione dell’Aia del 1996, si applicano le disposizioni di tale Convenzione. Pertanto, per l’attribuzione e l’estinzione della responsabilità̀ genitoriale, per l’esercizio della responsabilità genitoriale, per la revoca o limitazione della responsabilità genitoriale si applica la legge dello Stato di residenza abituale del minore.

Ultimo aggiornamento: 13/03/2024

La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata al rispettivo punto di contatto della Rete giudiziaria europea (RGE). Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea e l'RGE declinano ogni responsabilità per quanto riguarda le informazioni o i dati contenuti nel presente documento. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.

Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Cipro

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

La nozione di "responsabilità genitoriale" concerne il dovere dei genitori di dare un nome ai figli, assisterli, amministrarne i beni e rappresentarli nelle questioni od operazione legali che riguardano la loro persona o i loro beni. Nella pratica riguarda tutte le questioni pertinenti per i figli (in quanto persone) e il loro patrimonio.

La responsabilità genitoriale è rappresentata dal dovere e dal diritto dei genitori di esercitare assieme questa responsabilità, tenendo conto degli interessi del figlio (articolo 6 della legge n. 216/1990).

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

La responsabilità genitoriale è esercitata congiuntamente da entrambi i genitori.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Sì, in questi casi, i tribunali possono nominare un tutore che eserciti la responsabilità genitoriale (articolo 18, comma 1, della legge sulle relazioni tra genitori e figli, legge n. 216/1990).

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

In caso di divorzio oppure di annullamento o dichiarazione di nullità del matrimonio, la questione della responsabilità genitoriale è decisa dal giudice, che potrà affidare i figli a uno dei genitori, a entrambi oppure a una terza persona (articoli 14 e 15 della legge n. 216/1990). Se il giudice decide di affidare la responsabilità genitoriale a uno solo dei genitori, può altresì decidere in merito al diritto di visita ai figli, tenendo conto dei loro interessi (articolo 17 della legge 216/1990).

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

Affinché l'accordo divenga legalmente vincolante, il giudice deve emettere un'ordinanza in merito.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Per il momento non esistono mezzi alternativi di soluzione delle controversie oltre ai procedimenti giudiziari.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Il giudice può pronunciarsi su tutte le questioni relative ai figli, tra cui la responsabilità genitoriale, il diritto di visita, l'istruzione, la salute, l'amministrazione dei beni, il nome, il mantenimento, i viaggi all'estero e la sottrazione.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

No, perché ci sono questioni, come ad esempio l'amministrazione dei beni dei figli, che non rientrano nel concetto di "affidamento" in senso stretto.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Nella pratica, in caso di affidamento condiviso, i genitori adottando assieme le decisioni sulle questioni relative ai figli. Di norma, in questi casi i figli vivono in misura uguale con entrambi i genitori.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Il tribunale competente è il tribunale che si occupa del diritto di famiglia del distretto in cui il minore ha la residenza abituale. I procedimenti vengono avviati su presentazione di un atto introduttivo, senza una dichiarazione giurata. In questa fase non è necessaria alcuna documentazione di supporto.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

La domanda è notificata all'altra parte, cui è chiesto di comparire in tribunale il giorno precisato sulla domanda, per poter presentare le proprie posizioni. Nei casi che coinvolgono un minore non sono previste procedure urgenti, ad eccezione dei casi di sottrazione di minori. Ciò detto, per la natura di tali casi, i giudici garantiscano che siano esaminati in via prioritaria. In aggiunta, a tutti questi procedimenti si applicano l'articolo 6 della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani e l'articolo 30 della costituzione della Repubblica di Cipro. In base a queste disposizioni, tutti i procedimenti giudiziari devono concludersi entro tempi ragionevoli.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Sì, purché siano soddisfatti i criteri previsti dalla legge e sia stata emessa un'ordinanza del giudice sulla questione, a norma della legge n. 165(I)/2002.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Sì. È possibile proporre reclamo alla corte di appello che si occupa di diritto di famiglia.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Il tribunale cui compete l'esecuzione di una decisione sulla responsabilità genitoriale è quello che ha emesso la decisione. Il procedimento è avviato in seguito a un'istanza mediante atto di citazione senza dichiarazione giurata, utilizzando il modulo di tipo I di cui al regolamento di procedura n. 2/90.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

È necessario registrare l'istanza di riconoscimento ed esecuzione, in linea con l'articolo 21, comma 3, del regolamento (CE) n. 2201/2003. La domanda dovrà essere registrata presso il tribunale competente per le questioni di famiglia del distretto in cui vive il figlio o, laddove questo viva all'estero, la parte convenuta.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

L'autorità giudiziaria competente è il tribunale che si occupa di diritto di famiglia della regione in cui vivono i figli oppure, qualora questi vivano all'estero, la parte convenuta.

Una volta notificatagli l'istanza, il convenuto ha il diritto di comparire e presentare le proprie difese, come previsto dalla legge n. 121(I)/2000. Tali procedimenti rientrano nel campo di applicazione del regolamento (CE) n. 2201/2003.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

Si applica la legge della Repubblica di Cipro e, in particolare, la legge n. 216/1990. Se nessuna delle parti vive a Cipro, in base alla legge n. 216/1990 i tribunali che si occupano di diritto di famiglia della Repubblica non hanno competenza per l'esame del caso.

 

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Ultimo aggiornamento: 19/02/2024

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Il nuovo testo è stato già tradotto nelle lingue seguenti: inglese.

Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Lettonia

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

I figli sono sotto la responsabilità dei genitori sino al raggiungimento della maggiore età.

Per responsabilità genitoriale si intendono il diritto e il dovere dei genitori di prendersi cura dei figli, di amministrarne i beni e di rappresentarli nelle relazioni personali e patrimoniali.

Occuparsi di un figlio implica garantirgli assistenza e supervisione e avere il diritto di determinarne il luogo di residenza.

L'assistenza ai figli è rappresentata dal mantenimento, ossia dal fatto di provvedere alla loro alimentazione, all'abbigliamento, all'abitazione, alla salute, all'istruzione e alla crescita (garantendone lo sviluppo mentale e fisico, tenendo conto nella misura del possibile della loro personalità, delle loro capacità e interessi, e preparandoli ad attività socialmente utili).

Per supervisione dei figli si intende il fatto di occuparsi della loro sicurezza e prevenire eventuali pericoli provenienti da terzi. Il diritto di stabilire il luogo di residenza dei figli residenza comporta la scelta geografica del luogo di residenza e la scelta dell'abitazione.

Amministrare i beni dei figli implica conservarne e utilizzarne il patrimonio, per preservarne e accrescerne il valore.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

I genitori che vivono assieme hanno l'affidamento condiviso dei figli, che non cessa qualora i genitori si separino. L'assistenza e la supervisione sono esercitate dal genitore con cui vivono i figli. I genitori prendono decisioni comuni per le questioni che possono avere un'incidenza significativa sullo sviluppo dei figli.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Nel caso in cui la salute o la vita di un figlio è messa in pericolo per colpa del genitore (a causa di un suo comportamento intenzionale o negligente) o se il genitore abusa dei suoi diritti o non è in grado di garantirne l'assistenza e la supervisione, mettendone così a repentaglio lo sviluppo fisico, mentale o morale, il giudice può dichiarare la decadenza dal diritto di affidamento del genitore in questione.

In questo caso, il giudice dispone l'affidamento esclusivo del minore all'altro genitore. Qualora l'affidamento all'altro genitore non garantisca una tutela adeguata del figlio dal pericolo oppure l'affidamento sia revocato a entrambi i genitori, l'autorità giudiziaria incarica il giudice che si occupa di diritto di famiglia di disporre l'allontanamento del figlio dalla casa familiare.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

Nel caso in cui i genitori si separino, l'affidamento parentale condiviso non cessa. L'assistenza e la supervisione sono esercitate dal genitore con cui vivono i figli. I genitori prendono decisioni comuni per le questioni che possono avere un'incidenza significativa sullo sviluppo dei figli. Le controversie tra genitori sono esaminate dal tribunale che si occupa di diritto di famiglia, a meno che la legge non preveda altrimenti. L'affidamento congiunto dei genitori cessa nel caso in cui sia disposto l'affidamento esclusivo, mediante accordo tra genitori o decisione del giudice.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

Se i genitori raggiungono un accordo sulla questione della responsabilità genitoriale e lo applicano di buon grado, non è necessario ottenere l'approvazione di un'autorità o un giudice.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

In caso di controversie, la risoluzione dei conflitti è di competenza del tribunale che si occupa di diritto di famiglia. Laddove la suddetta autorità giudiziaria non riesca a risolvere i conflitti tra i genitori oppure qualora non venga data esecuzione alla decisione del tribunale che si occupa di diritto di famiglia, i genitori dovranno rivolgersi al tribunale distrettuale (o di primo grado).

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Per i genitori che ricorrono all'autorità giudiziaria è disposto l'affidamento condiviso o esclusivo. Inoltre, se necessario, il giudice decide sul mantenimento, sul luogo di residenza, ecc. Il genitore cui sono affidati i figli in via esclusiva ne ha l'affidamento, che include il diritto di agire per loro conto nei rapporti personali e patrimoniali, nonché il diritto di decidere il loro luogo di residenza. Ciascun genitore ha l'obbligo e il diritto di mantenere un rapporto personale e un contatto diretto con i figli. Questa disposizione si applica anche se i figli sono separati dalla famiglia oppure non vivono con uno o nessuno dei due genitori. Il genitore che non vive con i figli ha il diritto di ricevere informazioni che riguardano i figli, in particolare il loro sviluppo, la salute, i risultati scolastici, gli interessi e le condizioni di vita. Le decisioni sulle controversie tra genitori in materia di affidamento vengono prese tenendo conto degli interessi del figlio e chiedendone l'opinione, se in grado di esprimerla.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Al genitore che hanno l'affidamento esclusivo dei figli spettano tutti i diritti e gli obblighi derivanti dall'affidamento. I genitori hanno l'obbligo di provvedere al sostegno dei figli, in funzione delle rispettive capacità e della loro situazione finanziaria. Tale obbligo spetta al padre e alla madre finché il figlio non è in grado di provvedere a se stesso.

L'obbligo di mantenimento dei figli non termina se i figli sono separati dalla famiglia o non vivono con uno dei genitori.

Nel decidere se disporre l'affidamento esclusivo, i giudici considerano le circostanze del caso, cioè, con quale genitore vive il figlio al momento della proposta d'azione e quale genitore ne ha l'affidamento quotidiano. Il figlio ha il diritto di mantenere relazioni personali e contatti diretti con entrambi i genitori (diritto di visita). Ciascun genitore ha l'obbligo e il diritto di mantenere un rapporto personale e un contatto diretto con i figli. Il genitore che non vive con i figli ha il diritto di ricevere informazioni che riguardano i figli, in particolare il loro sviluppo, la salute, i risultati scolastici, gli interessi e le condizioni di vita. La decisione di affidare il figlio in via esclusiva a un genitore, non priva l'altro genitore del diritto di affidamento.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

In caso di affidamento congiunto, entrambi i genitori possono agire per conto dei figli nei loro rapporti personali e patrimoniali. I genitori prendono decisioni comuni su tutte le questioni relative allo sviluppo del figlio.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Le azioni derivanti dal diritto di affidamento e dal diritto di visita sono proposte dinanzi al tribunale del luogo di residenza del figlio. Il luogo di residenza dei genitori è considerato il luogo di residenza del figlio per le azioni derivanti dal diritto di affidamento e dal diritto di visita. Se i luoghi di residenza registrati dei genitori si trovano in diversi territori amministrativi, si considera luogo di residenza del figlio il luogo di residenza del genitore con cui vive. Se i genitori o il figlio non hanno un luogo di residenza registrato, si considera luogo di residenza del figlio il luogo di residenza dei genitori.

La domanda giudiziale deve essere presentata conformemente all'articolo 128 della legge di procedura civile. Per gli atti da allegare alla domanda giudiziale è applicato l'articolo 129 della legge di procedura civile.

Alla domanda giudiziale può essere allegato anche un parere del tribunale che si occupa del diritto di famiglia.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

I procedimenti giudiziari nelle cause civili sono regolamentati dalle disposizioni del codice di procedura civile lettone. Le cause relative alla tutela dei diritti e degli interessi dei figli sono esaminate dal tribunale al di fuori dell'ordine stabilito. Il giudice chiede il parere del tribunale che si occupa di diritto di famiglia su questioni relative all'attribuzione dell'affidamento, all'assistenza ai minori e alla procedura per l'esercizio del diritto di visita e invita un rappresentante a partecipare all'udienza e a conoscere il parere del figlio, qualora sia in grado di esprimerlo in funzione dell'età e del grado di maturità.

Il tribunale esamina le cause civili nell'ambito di udienza pubblica, ad eccezione, ad esempio, dei casi riguardanti il diritto di affidamento e il diritto di visita. Allo stesso modo, il giudice può, su richiesta motivata delle parti della causa o di propria iniziativa, dichiarare l'udienza o parte di essa a porte chiuse, nell'interesse del figlio.

Le parti hanno il diritto di presentare una richiesta motivata al tribunale per accelerare l'esame della causa, Il giudice valuterà la richiesta motivata.

Su richiesta di una delle parti, la sentenza del giudice può stabilire che le decisioni giudiziarie o le parti relative al mantenimento dei figli, nonché nei casi in materia di affidamento e diritto di visita, siano applicabili senza indugio.

Su richiesta di una delle parti, il giudice formula una decisione giudiziaria che determini in via provvisoria il mantenimento dei figli sino alla pronuncia della sentenza.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Le persone con un reddito basso o indigenti cui è stata riconosciuta tale situazione in base alla procedura prevista dalla legge e le persone che si ritrovano improvvisamente in una posizione e una situazione finanziaria tale da impedire loro di tutelare i propri diritti (a causa di calamità naturali, circostanze di forza maggiore o altre condizioni indipendenti dalla volontà dell'interessato) o che sono totalmente sotto la tutela dello Stato o del comune (di seguito denominata "situazione particolare") hanno il diritto di chiedere un sostegno finanziario per l'assistenza legale.

Su presentazione di una richiesta motivata, il tribunale o il giudice esamina la situazione finanziaria di un soggetto e lo esonera del tutto o in parte dal pagamento delle spese legali nel bilancio dello Stato e sospende o scagliona il pagamento delle spese giudiziarie nel bilancio dello Stato.

Conformemente alla legge di procedura civile, le parti attrici sono esonerate dal pagamento delle spese processuali nel bilancio dello Stato per le domande relative all'esazione delle prestazioni alimentari per i figli.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

In base alla procedura generale è possibile impugnare una sentenza proponendo un ricorso (dinanzi al tribunale regionale) o un ricorso per cassazione (dinanzi alla Corte suprema).

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Le sentenze sono eseguite una volta passate in giudicato oppure immediatamente se dichiarate immediatamente esecutive.

L'esecuzione delle sentenze è effettuata dagli ufficiali giudiziari.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Le sentenze dei tribunali stranieri sono riconosciute ed eseguite dai tribunali lettoni.

Le decisioni dei tribunali stranieri sono riconosciute ed eseguite secondo la procedura stabilita dalla legge di procedura civile e ai sensi del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000.

L'istanza per la dichiarazione di esecutività è sottoposta all'esame del tribunale distrettuale (o di primo grado) del luogo di residenza abituale della persona contro cui è chiesta l'esecuzione o del luogo di residenza abituale del figlio cui si riferisce l'esecuzione. Le decisioni giudiziarie sulle dichiarazioni di esecutività o sul rigetto della dichiarazione di esecutività sono emesse a sola discrezione del giudice, in base alla domanda presentata e ai documenti ad essa allegati entro 10 giorni dal giorno del deposito della domanda, senza invitare le parti.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Nelle cause per il riconoscimento di una decisione emessa da un tribunale straniero, può essere presentato al tribunale distrettuale un reclamo individuale sulla decisione di un tribunale di primo grado. La decisione del tribunale distrettuale sul reclamo individuale può essere impugnata dinanzi al Senato presentando una procedura di ricorso individuale.

Le parti di un procedimento che abbiano la residenza o la dimora abituale in Lettonia possono presentare un reclamo individuale entro 30 giorni dalla data di emissione di una copia della decisione giudiziaria, mentre le parti di una procedimento che non abbiano la residenza o la residenza abituale in Lettonia hanno a disposizione 60 giorni dalla data di emissione di una copia della decisione.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

La Lettonia è vincolata dalla convenzione dell'Aia del 19 ottobre 1996 sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori, e dagli accordi bilaterali in materia di assistenza giudiziaria conclusi con la Repubblica di Lettonia e la Federazione Russa, l'Ucraina, la Repubblica di Bielorussa, la Repubblica dell'Uzbekistan, la Repubblica del Kirghizistan e la Repubblica di Moldova.

 

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Ultimo aggiornamento: 07/04/2022

La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata al rispettivo punto di contatto della Rete giudiziaria europea (RGE). Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea e l'RGE declinano ogni responsabilità per quanto riguarda le informazioni o i dati contenuti nel presente documento. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.

Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Lituania

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

I diritti e i doveri tra figli e genitori sono regolamentati dalle disposizioni della parte IV del libro III del codice civile della Repubblica di Lituania, il Lietuvos Respublikos civilinis kodeksas(qui di seguito, "il codice civile"). A norma dell'articolo 3.155 del codice civile, i genitori sono tenuti a prendersi cura dei figli sino al raggiungimento della loro maggiore età o dell'indipendenza. I genitori hanno il diritto e il dovere di crescere ed educare i figli a una vita onesta, occuparsi della loro salute e avere cura del loro stato fisico e mentale, creare condizioni favorevoli a uno sviluppo completo ed equilibrato, al fine di prepararli a una vita indipendente in società. Il capitolo XI del libro III del codice civile stabilisce i diritti e i doveri dei genitori e il capitolo XII definisce i doveri e i diritti di proprietà tra genitori e figli.

A norma dell'articolo 3.227, comma 2, del codice civile, i genitori adottivi sono per legge considerati al pari dei genitori biologici a partire dal giorno in cui la sentenza del tribunale sull'adozione diviene definitiva, salvo nei casi eccezionali previsti dall'articolo 3.222, comma 4, del codice civile.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

In base all'articolo 3.156 del codice civile, un padre e una madre devono avere gli stessi diritti e doveri nei confronti dei figli. I genitori devono avere uguali diritti e doveri nei confronti dei figli, indipendentemente dal fatto che siano nati da una coppia sposata o meno, dopo il divorzio, l'annullamento del matrimonio o la separazione dei genitori.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la responsabilità genitoriale sui propri figli, al loro posto può essere nominata un'altra persona. A tal fine, il codice civile prevede la nomina di un tutore o di un curatore per i minori. Le norme di base che disciplinano l'affidamento temporaneo e permanente a un tutore/curatore sono contenute negli articoli 3.254 e 3.257.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

In caso di divorzio, la futura responsabilità genitoriale è determinata a seconda del tipo di divorzio.

Laddove il matrimonio sia sciolto con mutuo consenso tra i coniugi, i coniugi sono tenuti a presentare al giudice un accordo sulle conseguenze dello scioglimento del matrimonio (separazione dei beni, assegni di mantenimento per i figli, ecc.). A norma dell'articolo 3.54, comma 3, del codice civile, nell'emettere una sentenza di divorzio, il giudice deve approvare un accordo sulle conseguenze dello scioglimento del matrimonio, che definisca le modalità per gli assegni di mantenimento dei figli minori e di ciascuno di loro, il luogo di residenza dei figli minori, il coinvolgimento del coniuge nell'educazione dei figli e altri diritti e doveri patrimoniali. Il contenuto dell'accordo è integrato nella sentenza di divorzio. In caso di cambiamento delle circostanze (malattia o incapacità al lavoro di uno degli ex coniugi, ecc.), i due ex coniugi o uno di loro possono chiedere al giudice di modificare i termini e le condizioni dell'accordo sulle conseguenze dello scioglimento del matrimonio.

Se il matrimonio cessa per volontà di uno dei coniugi, l'istanza che questi presenterà al giudice dovrà indicare anche come intende onorare i propri obblighi nei confronti dell'altro coniuge e dei figli minori. Al momento della concessione del divorzio, il giudice deve risolvere le questioni relative al luogo di residenza e al mantenimento dei figli minorenni, al mantenimento di uno dei coniugi e alla separazione dei beni comuni dei coniugi, salvo nei casi in cui i beni siano stati divisi di comune accordo da un notaio (articolo 3.59 del codice civile).

Il divorzio per colpa di entrambi i coniugi ha le stesse conseguenze dello scioglimento del matrimonio di comune accordo tra i coniugi (articoli da 3.51 a 3.54 del codice civile). I procedimenti di divorzio basati sulla colpa di uno dei due coniugi sono soggetti, mutatis mutandis, all'articolo 3.59 del codice civile.

Per quanto concerne la separazione, uno dei coniugi può chiedere al giudice di definire un regime di vita separata se la convivenza con il coniuge è diventata insostenibile, impossibile, può ledere gravemente gli interessi dei figli minori a causa di circostanze specifiche che non dipendono dall'altro coniuge oppure se i coniugi non hanno più interesse a vivere assieme. Con la concessione della separazione personale, il giudice dovrà designare il coniuge con il quale devono vivere i figli e risolvere le questioni relative al mantenimento dei figli e al coinvolgimento del padre (o della madre) separato nell'educazione dei figli. I due coniugi possono chiedere congiuntamente all'autorità giudiziaria di approvare la separazione qualora abbiano raggiunto un accordo sulle conseguenze della separazione in termini di luogo di residenza, mantenimento e istruzione dei figli minorenni, divisione dei beni e mantenimento reciproco. Se i coniugi hanno raggiunto un accordo sulle conseguenze della separazione, il giudice approverà l'accordo purché sia conforme all'ordine pubblico e non leda i diritti e gli interessi legittimi dei figli minorenni o di uno dei coniugi. Dopo aver approvato l'accordo, il giudice lo integra nella sentenza sulla separazione personale.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

Se i genitori vivono insieme, le modalità e la forma degli alimenti sono stabilite di comune accordo. Non esiste un modello specifico per tale accordo né una procedura da seguire per concluderlo. L'articolo 3.193 del codice civile prevede che, in caso di divorzio consensuale (articolo 3.51 del codice civile) o di separazione (articolo 3.73 del codice civile), i coniugi concludono un accordo che stabilisce i doveri reciproci in materia di mantenimento dei figli minori, nonché i mezzi, l'importo e la forma del mantenimento. L'accordo deve essere approvato dal giudice (articolo 3.53 del codice civile). I genitori di figli minorenni possono altresì concludere un accordo sul mantenimento dei figli se il divorzio è dovuto ad altri motivi. Laddove uno dei genitori non rispetti l'accordo sul mantenimento dei figli minorenni approvato dal tribunale, l'altro genitore acquisisce il diritto di rivolgersi al tribunale per l'emissione del titolo esecutivo.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

I genitori possono ricorrere ai servizi di mediazione quale mezzo alternativo di soluzione extragiudiziale delle controversie. I servizi di mediazione giudiziaria sono disponibili in tutti i tribunali ordinari. La mediazione giudiziaria è gratuita. È un metodo di risoluzione delle controversie più economica e rapida. Occorre osservare che la mediazione giudiziaria garantisce riservatezza e tutte le parti possono ritirarsi dalla stessa senza addurre giustificazioni. Il rinvio di una controversia alla mediazione giudiziaria può essere avviato dal giudice (camera) che si occupa della causa civile o da una delle parti in causa. Maggiori informazioni sulla mediazione nonché un elenco dei mediatori, sono disponibili sul Il link si apre in una nuova finestrasito web dei tribunali lituani.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Se i genitori fanno ricorso all'autorità giudiziaria il giudice può decidere in merito a tutte le questioni relative ai figli, tra cui il luogo di residenza, il diritto di visita dei genitori, il mantenimento dei figli minori e ogni altra questione indicata nella domanda presentata al tribunale.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

In base all'articolo 3.156 del codice civile, il padre e la madre hanno uguali diritti e doveri nei confronti dei figli, indipendentemente dal fatto che i figli siano nati da una coppia sposata o meno, in seguito al divorzio o all'annullamento del matrimonio o alla separazione. I genitori hanno il diritto e il dovere di crescere i figli, essere responsabili della loro educazione e del loro sviluppo, prendersi cura della loro salute e garantire loro sostegno psicologico e morale. Nell'adempimento di questi doveri, i diritti dei genitori hanno la precedenza sui diritti di altre persone. I genitori sono tenuti a creare le condizioni necessarie affinché i figli possano frequentare gli istituti scolastici fino al raggiungimento dell'età prescritta dalla legge.

L'affidamento esclusivo a un genitore può essere disposto solo nei casi di limitazione dell'autorità parentale dell'altro genitore. Quando i genitori (il padre o la madre) non adempiono al dovere di crescere i figli, abusano dell'autorità parentale, trattano i figli con crudeltà, hanno su di loro un'influenza dannosa a causa di un comportamento immorale o non se ne prendono cura, il giudice può emettere una sentenza che limita in via provvisoria o a tempo indeterminato l'autorità parentale (quella del padre o della madre). Nell'emettere tale decisione, il giudice terrà conto delle circostanze specifiche su cui si basa la domanda di limitazione dell'autorità parentale. I genitori conservano tuttavia il diritto di avere contatti con i figli, a meno che ciò sia contrario agli interessi dei figli. Se l'autorità parentale è limitata a tempo indeterminato, il figlio può essere adottato senza il consenso specifico dei genitori.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

I genitori decidono di comune accordo su tutte le questioni relative all'educazione dei figli e ad altre questioni relative alla responsabilità genitoriale. Laddove non giungano a un accordo, le questioni conflittuali vengono risolte dal giudice.

Il padre, la madre o i genitori (tutori/curatori) di genitori minorenni legalmente incapaci possono rivolgersi al tribunale per le decisioni riguardanti i contatti dei genitori con i figli o il loro coinvolgimento nell'educazione dei figli. Il giudice definisce le modalità dei contatti tra genitori e figli per il padre o la madre separati, tenendo conto degli interessi del bambino, al fine di consentire al padre o alla madre separati di essere coinvolti il più possibile nell'educazione dei figli. Il giudice disporrà che i contatti con i figli siano minimi soltanto nei casi in cui tenere contatti massimi e costanti comprometta gli interessi dei figli.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Per presentare una domanda in materia di responsabilità genitoriale è necessario rivolgersi al tribunale distrettuale. Le formalità da rispettare e i documenti da allegare alla domanda dipendono dai requisiti indicati nella domanda e dai diritti e doveri che vengono contestati, cui occorre trovare una soluzione o che devono essere determinati (per quanto riguarda la responsabilità genitoriale).

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Le controversie e questioni principali relative alla responsabilità genitoriale sono esaminate secondo una procedura semplificata.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

La disponibilità dell'assistenza legale gratuita è disciplinata dalle disposizioni della Valstybės garantuojamos teisinės pagalbos įstatymas (legge sul patrocinio a spese dello Stato). La possibilità di ottenere il patrocinio a spese dallo Stato dipende dalla situazione finanziaria personale.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Sì, è possibile proporre reclamo contro la decisione al tribunale superiore, in conformità con le norme generali di procedura civile.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Le decisioni del tribunale sono eseguite dagli ufficiali giudiziari.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Il regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio, del 27 novembre 2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, si applica senza procedure speciali, con il riconoscimento della decisione resa da un tribunale di un altro Stato membro dell'UE in Lituania. Il presente regolamento si applica a tutti gli Stati membri dell'UE, ad eccezione della Danimarca.

L'esecuzione delle decisioni in materia di diritto di visita e delle decisioni che prescrivono il ritorno del minore emesse dai tribunali degli Stati membri dell'UE è disciplinata dalle norme contenute nella parte VI del Lietuvos Respublikos civilinio proceso kodeksas (codice di procedura civile della Repubblica di Lituania, qui di seguito "codice di procedura civile").

Le domande di trasferimento delle competenze dall'autorità giurisdizionale di un altro paese o verso l'autorità giurisdizionale di un altro paese, di cui all'articolo 15 del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio (e agli articoli 8 e 9 della convenzione dell'Aia del 19 ottobre 1996),sono esaminate dalla Lietuvos apeliacinis teismas (Corte d'appello della Lituania).

L'esame delle suddette domande è effettuato secondo la procedura di cui al capitolo 39 del codice di procedura civile, purché il regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio non disponga altrimenti. Per tali domande non sono previste spese processuali.

Le domande presentate alla Corte d'appello della Lituania devono soddisfare i requisiti generali per gli atti processuali (articolo 111 del codice di procedura civile). In base all'articolo 15 del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio, la domanda e i relativi allegati devono essere presentati nella lingua nazionale oppure corredate di una traduzione in lituano. Se il richiedente non risiede nella Repubblica di Lituania e non ha nominato un rappresentante per la causa né una persona autorizzata a ottenere atti processuali che ha la residenza o la sede professionale nella Repubblica di Lituania (articolo 805 del codice di procedura civile), nella domanda deve essere indicato un indirizzo nella Repubblica di Lituania o l'indirizzo di un terminale di telecomunicazione, che verrà utilizzato per la notificazione e la comunicazione degli atti processuali al richiedente. Tuttavia, tali requisiti non si applicano alle domande presentate alla Corte d'appello della Lituania da un tribunale di un paese straniero.

Ove opportuno, la Corte d'appello della Lituania può incaricare il servizio statale per la tutela dei diritti dei minori e le adozioni del Valstybės vaiko teisių apsaugos ir įvaikinimo tarnyba prie Lietuvos Respublikos socialinės apsaugos ir darbo ministerijos (ministero della Sicurezza sociale e del lavoro della Repubblica di Lituania) di presentare un parere sulla possibilità di rilevare o trasferire la competenza giurisdizionale. La Corte d'appello della Lituania fissa un termine entro il quale deve essere presentato il parere.

La domanda deve essere esaminata dalla Corte d'appello della Lituania entro sei settimane dalla data in cui perviene al tribunale.

Dopo aver esaminato la domanda relativa alla competenza giurisdizionale di un tribunale di un altro paese e dopo aver deciso di accogliere la domanda, la Corte d'appello lituana, tenuto conto delle circostanze del caso, designerà un tribunale lituano competente per esaminare il caso in Lituania. I procedimenti avviati presso il tribunale del paese straniero sono deferiti al tribunale lituano competente per l'esame nel merito del caso. In questo caso, si applicano mutatis mutandis le disposizioni dell'articolo 35 del codice di procedura civile e il procedimento prosegue dinanzi al tribunale lituano competente. Se del caso, il tribunale lituano competente determina la posizione delle parti nel procedimento e adotta provvedimenti per colmare le eventuali lacune negli atti processuali.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

In Lituania, un appello deve essere presentato dinanzi alla Lietuvos Aukščiausiasis Teismas (Corte suprema di Lituania) Sarà esaminato come ricorso per cassazione, conformemente alle disposizioni del codice di procedura civile.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

La legge applicabile ai rapporti tra genitori e figli è determinata dall'articolo 1.32 del codice civile. I rapporti personali e patrimoniali tra genitori e figli sono disciplinati dalla legge dello Stato di residenza abituale del figlio. Se nessuno dei due genitori ha la residenza abituale nello Stato in cui il figlio ha la residenza abituale e il figlio e i due genitori sono cittadini dello stesso Stato, si applica la legge dello Stato di cui sono tutti cittadini.

Per le questioni in materia di responsabilità genitoriale, l'organo giurisdizionale competente è determinato conformemente con la convenzione dell'Aia del 19 ottobre 1996 sulla competenza giurisdizionale, la legge applicabile, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni nonché la cooperazione, in materia di responsabilità genitoriale e di misure per la tutela dei minori

La legge applicabile alla protezione, alla tutela e alla curatela dei minori è determinata ai sensi della convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961 relativa alla competenza delle autorità e della legge applicabile in materia di protezione dei minori.

Le obbligazioni alimentari (alimenti) all'interno della famiglia sono regolamentate dalla convenzione dell'Aia del 2 ottobre 1973 sulla legge applicabile alle obbligazioni alimentari.

 

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Ultimo aggiornamento: 15/12/2020

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Lussemburgo

1 Qual è il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

Da un punto di vista terminologico, nel Granducato di Lussemburgo si utilizza piuttosto il termine di "autorità genitoriale" invece di quello di "responsabilità genitoriale". Si tratta del complesso di diritti e di doveri che la legge attribuisce ai genitori per quanto riguarda la persona e i beni dei figli minorenni non emancipati per assolvere ai doveri di protezione, di educazione e istruzione.

L'autorità genitoriale spetta a entrambi i genitori per garantire al figlio la sicurezza, la salute e la moralità, provvedere all'educazione e permettere il suo sviluppo nel rispetto della persona. I genitori nei confronti del figlio hanno diritto e dovere di vigilanza relativamente al mantenimento e all'istruzione. L'autorità genitoriale non è un diritto assoluto e discrezionale dei genitori. Infatti, essa va esercitata nell'interesse superiore del figlio.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

In linea di principio, nel caso in cui la filiazione sia accertata in capo a entrambi i genitori, questi ultimi esercitano in comune l'autorità genitoriale, e ciò a prescindere dal fatto che siano sposati o meno, uniti civilmente o meno, separati o divorziati. Nel caso in cui la filiazione non sia stata accertata rispetto a uno dei genitori, oppure uno di essi sia deceduto, assente o nell'impossibilità di esprimere la sua volontà, l'altro esercita da solo tale autorità.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Il decesso dei genitori o la loro incapacità a occuparsi dei figli comporta la necessità di nominare un tutore. Il genitore che sopravvive all'altro può scegliere un tutore. Se non è stata fatta tale scelta, il consiglio di famiglia o, in difetto, il giudice degli affari familiari designa un tutore.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

In linea di principio, la separazione o il divorzio dei genitori non modifica le condizioni di esercizio dell'autorità genitoriale che continua ad essere esercitata congiuntamente dai due genitori. Dopo la separazione essi devono continuare a prendere insieme qualsiasi decisione importante relativa alla vita del figlio. Per quanto riguarda il terzo di buona fede, si ritiene che ciascuno dei genitori sia tenuto ad agire con l'accordo dell'altro quando occorre solo un atto ordinario derivante dall'autorità genitoriale relativamente al figlio.

Soltanto nell'interesse superiore del figlio il tribunale può affidare l'esercizio dell'autorità genitoriale a uno solo dei genitori. In questo caso, il genitore designato a esercitare tale autorità prende da solo le decisioni che riguardano il figlio minore. Tuttavia, l'altro genitore conserva il diritto di essere informato e di seguire il figlio relativamente alla sua istruzione ed educazione. Salvo eccezioni per gravi motivi, l'altro genitore dispone comunque del diritto di visita e ad ospitare il figlio.

In circostanze eccezionali, il tribunale può decidere di affidare il figlio a un terzo che eserciterà l'autorità genitoriale.

Nel caso in cui il figlio sia stato affidato (in base all'accordo dei genitori) a un terzo, l'autorità genitoriale continua ad essere esercitata dai genitori. Tuttavia, la persona a cui il figlio è stato affidato compie tutti gli atti di normale amministrazione relativi alla vigilanza e all'educazione. Il tribunale, al momento di affidare il figlio provvisoriamente a un terzo, può decidere che questi debba chiedere la nomina di un tutore.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perché l’accordo sia per loro vincolante?

L'accordo dei genitori su una questione relativa all'autorità genitoriale è vincolante dal punto di vista giuridico solo in caso di approvazione da parte del giudice competente.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

I genitori hanno la possibilità di ricorrere alla mediazione familiare.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Il giudice competente in materia di diritto di famiglia può decidere sulle questioni seguenti:

  • le domande relative all'esercizio dell'autorità genitoriale, fatta eccezione per quelle relative alla revoca dell'autorità genitoriale. Sono contemplate le modalità di esercizio dell'autorità genitoriale congiunta dei genitori, sia che si tratti di genitori sposati o meno, separati o divorziati. L'esercizio dell'autorità genitoriale viene affidato a uno solo dei genitori quando l'interesse superiore del figlio lo richieda;
  • l'esercizio del diritto di visita e ad ospitare il minore da parte del genitore privato dell'autorità genitoriale: tale diritto può essere negato solo per motivi gravi;
  • il diritto del figlio di mantenere relazioni personali con i suoi ascendenti. Soltanto l'interesse superiore del figlio può costituire un ostacolo a tale diritto. In questo caso, il tribunale fissa le modalità delle relazioni tra il figlio e l'ascendente;
  • il diritto di visita e di ospitare il figlio ad altre persone, che si tratti di parenti o meno: il tribunale accorda tale diritto in situazioni eccezionali;
  • l'obbligo del contributo all'istruzione e all'educazione del figlio nel corso della vita in comune dei genitori. In caso di separazione dei genitori, tale obbligo può essere rappresentato da un assegno di mantenimento ed è fissato in base ai bisogni del figlio e alle facoltà contributive dei due genitori e può continuare anche oltre la maggiore età nel caso in cui il figlio non sia autosufficiente dal punto di vista economico.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva a uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

In linea di principio, la separazione o il divorzio dei genitori non modifica le condizioni di esercizio dell'autorità genitoriale che continua ad essere esercitata congiuntamente dai due genitori. Essi devono continuare a prendere insieme qualsiasi decisione importante relativa alla vita del figlio (istruzione, educazione, orientamento scolastico…).

Soltanto nell'interesse superiore del minore il tribunale può affidare l'esercizio dell'autorità genitoriale a uno solo dei genitori. In questo caso, il genitore designato a esercitare tale autorità prende da solo le decisioni che riguardano il figlio minore. Tuttavia, l'altro genitore conserva il diritto di essere informato e di seguire il figlio relativamente alla sua istruzione ed educazione. Salvo eccezioni per gravi motivi, l'altro genitore dispone comunque del diritto di visita e ad ospitare il figlio. Pertanto, in caso di separazione dei genitori, ciascuno deve mantenere relazioni personali con il minore e rispettare la relazione di quest'ultimo con l'altro genitore.

Qualora il genitore privato dell'autorità genitoriale ritenga che l'altro genitore non eserciti l'autorità genitoriale nell'interesse del minore, può rivolgersi al tribunale competente per dirimere la controversia. In questo caso il tribunale può eventualmente procedere a una modifica dell'attribuzione dell'autorità genitoriale o delle relative modalità d'esercizio.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

L'autorità genitoriale congiunta presuppone in caso di separazione dei genitori un ampio margine d'intesa e di accordo reciproci nell'interesse di una collaborazione costante e costruttiva per le decisioni dei genitori sull'esercizio dell'autorità genitoriale relativamente all'istruzione e all'educazione del figlio. Le decisioni del giudice competente in materia di diritto di famiglia sono sempre basate sull'interesse superiore del figlio.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Il ricorrente può adire il giudice competente in materia di diritto di famiglia depositando un ricorso presso il tribunale circondariale. Oltre alla data e all'oggetto della domanda, il ricorso deve contenere nomi, cognomi e domicili delle parti, oltre a luoghi e date di nascita e, a pena di nullità, l'elezione di domicilio nel Granducato da parte del ricorrente che non sia ivi domiciliato. Le parti possono agire in giudizio senza essere rappresentate da un avvocato. Il cancelliere convoca le parti entro 15 giorni, a meno che non siano previsti termini diversi in base alla distanza secondo il nuovo codice di procedura civile.

Eccezionalmente, l'azione di revoca dell'autorità genitoriale non viene trattata dal giudice competente in materia di diritto di famiglia, ma rientra nella competenza del tribunale circondariale che tratta le cause di diritto civile. Tale azione dev'essere avviata dal pubblico ministero dinanzi al tribunale circondariale del domicilio o della residenza di uno dei genitori. Nel caso siano sconosciuti domicilio o residenza nel paese dei genitori, l'azione viene svolta dinanzi al tribunale circondariale nel quale si trovano i figli. Nel caso in cui i figli non si trovino nello stesso circondario, l'azione viene avviata dinanzi al tribunale circondariale di Lussemburgo. La procura procede a un'indagine sulla situazione familiare del minore e sulla moralità dei suoi genitori. Questi ultimi sono invitati a presentare presso il tribunale le loro osservazioni e opposizioni nel caso lo ritengano opportuno. Nel ricorso per ottenere la revoca dell'autorità genitoriale occorre esporre i fatti e allegare l'eventuale documentazione e la richiesta di eventuali mezzi probatori. Il cancelliere notifica il ricorso e convoca i genitori o gli ascendenti contro i quali è stata avviata l'azione. Questi ultimi possono stare in giudizio anche senza essere rappresentati da un avvocato. In ogni caso, il tribunale può, d'ufficio o su istanza delle parti, prendere i provvedimenti provvisori che ritiene utili relativamente all'esercizio dell'autorità genitoriale sul figlio. Inoltre, il tribunale può comunque revocare o modificare tali misure. I genitori o il tutore che intendono ottenere il ripristino dei diritti revocati devono presentare una domanda al tribunale del domicilio o della residenza abituale di colui al quale tali diritti sono stati attribuiti.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

L'azione dinanzi al giudice competente in materia di diritto di famiglia va avviata presentando un semplice ricorso al tribunale circondariale da parte di uno dei genitori o dal minore capace di discernimento in base all'articolo 1007-50, del nuovo Codice di procedura civile. Le parti possono stare in giudizio anche senza essere rappresentati da un avvocato, salvo il caso in cui la domanda sia presentata nell'ambito di un procedimento di divorzio per rottura irrimediabile della relazione coniugale o di un procedimento di separazione. In questi casi occorre essere rappresentati da un avvocato.

Il ricorso viene depositato in carta libera presso la cancelleria del tribunale circondariale territorialmente competente, vale a dire:

1. il tribunale del luogo ove si trova il domicilio della famiglia;

2. qualora i genitori vivano separatamente, il tribunale del luogo in cui ha il domicilio il genitore con il quale vivono prevalentemente i figli minorenni in caso di esercizio comune dell'autorità genitoriale, o del domicilio del genitore che esercita da solo tale autorità;

3. negli altri casi, è competente il tribunale del luogo in cui risiede colui che non ha avviato il relativo procedimento.

In caso di ricorso congiunto, il tribunale competente secondo la scelta delle parti è quello del luogo in cui è domiciliata una o l'altra parte. Per maggiori chiarimenti occorre consultare l'articolo 1007-2, del nuovo codice di procedura civile.

Nel caso in cui la domanda sia presentata nell'ambito di un procedimento di divorzio per la rottura irrimediabile della relazione coniugale o di un procedimento di separazione, il tribunale territorialmente competente è il tribunale del luogo del domicilio comune dei coniugi o, in difetto del luogo del domicilio del coniuge convenuto.

Le udienze relative ai ricorsi per la fissazione o la modifica dell'esercizio dell'autorità genitoriale e del diritto di visita e ad ospitare il minore sono tenute entro un mese a partire dalla convocazione.

Le udienze del giudice competente in materia di diritto di famiglia non sono pubbliche e si svolgono in camera di consiglio. Il giudice è di solito monocratico, ma può rinviare la causa dinanzi a un collegio di giudici che si pronuncerà nei casi di particolare complessità. Il giudice si pronuncia anche per l'emissione di provvedimenti provvisori.

Il giudice competente in materia di diritto di famiglia sente personalmente ciascuna delle parti e ha il compito di tentare la conciliazione. Può proporre alle parti una mediazione e disporre un'inchiesta "sociale" o qualsiasi altro provvedimento istruttorio. Quando si pronuncia sulle modalità d'esercizio dell'autorità genitoriale il giudice competente in materia di diritto di famiglia può prendere in considerazione ad esempio il comportamento tenuto dai genitori o gli accordi conclusi precedentemente, oltre a tener conto di quanto espresso dal figlio minorenne nonché l'atteggiamento di ciascun genitore nell'assolvimento dei suoi doveri e il rispetto dei diritti dell'altro coniuge, il risultato delle perizie o le inchieste "sociali" effettuate.

In caso di richiesta di assegno di mantenimento o di contributo all'istruzione e all'educazione del figlio, il giudice competente in materia di diritto di famiglia potrà ordinare alle parti o anche ai terzi la comunicazione di informazioni o la presentazione dei libri contabili in modo da accertare l'importo dei redditi, crediti o prodotti del lavoro delle parti.

Il ricorso per impugnare le decisioni emesse dal giudice competente in materia di diritto di famiglia dev'essere presentato entro 40 giorni. I ricorsi e gli allegati devono essere firmati da un avvocato patrocinante presso la Corte.

Nei casi di urgenza assoluta, debitamente giustificata nella motivazione del ricorso, e nel caso in cui il giudice competente in materia di diritto di famiglia debba trattare anche una domanda per la quale si pronuncerà nel merito, una delle parti potrà presentare un ricorso per ottenere un provvedimento provvisorio d'urgenza eccezionale. Il ricorso in via interinale viene depositato presso la cancelleria del tribunale circondariale competente a decidere nel merito. Le parti possono agire in giudizio senza essere rappresentate da un avvocato.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Le persone che dimostrano di avere un reddito considerato insufficiente in base alla legge lussemburghese possono beneficiare dell'assistenza giudiziaria. In tal senso, devono compilare un questionario disponibile presso il servizio centrale d'assistenza sociale e inviarlo al Consiglio dell'Ordine degli avvocati (Bâtonnier de l'Ordre des avocats) territorialmente competente che emette la decisione.

L'assistenza giudiziaria comprende tutte le spese relative a istanze, procedimenti o atti per i quali è stata concessa. Essa comprende inoltre i diritti di bollo e di registrazione, spese di cancelleria, onorari degli avvocati, diritti e spese per l'ufficiale giudiziario, spese e onorari dei notai, spese e onorari dei tecnici, oneri da corrispondere per le testimonianze, onorari di traduttori e interpreti, spese per certificati d'uso, spese di viaggio, diritti e spese di formalità d'iscrizione, d'ipoteca e di pegno nonché spese per annunci sui giornali.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

È possibile impugnare una decisione sull'autorità genitoriale dinanzi alla Corte d'appello. Il termine per l'impugnazione in linea di principio è di quaranta giorni. Tuttavia, il termine per impugnare una decisione del giudice competente in materia di diritto di famiglia che si pronuncia sulla richiesta di provvedimenti provvisori, sia nell'ambito di un procedimento di divorzio per rottura irrimediabile della relazione coniugale o di separazione, sia nell'ambito di un procedimento eccezionale per ottenere provvedimenti provvisori, è di quindici giorni.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Spetta al giudice competente in materia di diritto di famiglia che ha stabilito i periodi in cui il figlio alloggerà presso uno o l'altro dei genitori o che ha fissato il diritto alle relazioni personali di un genitore e anche di un terzo, di adeguare a posteriori la sua decisione con la quale ha stabilito misure vincolanti. Il giudice stabilisce la natura di tali misure e le modalità d'esercizio rispetto all'interesse superiore del figlio e può stabilire una penale per garantire il rispetto della decisione.

Il diritto lussemburghese prevede diverse possibilità che permettono di superare il rifiuto sistematico di eseguire una decisione relativa all'autorità genitoriale:

da un lato, è prevista una sanzione di natura civile, vale a dire una penale (si tratta di una condanna a versare un determinato importo), stabilita dal giudice competente in materia di diritto di famiglia, contro il genitore che oppone un rifiuto, per costringerlo ad eseguire in natura la sua obbligazione. L'azione viene avviata dinanzi al tribunale circondariale del luogo ove risiede il figlio.

Inoltre, in caso di mancato rispetto reiterato da parte di uno dei genitori delle decisioni relative al diritto di visita e ad ospitare il minore o relative alla residenza alternata, il giudice competente in materia di diritto di famiglia può proporre una mediazione familiare. Nel caso in cui il mancato rispetto persista, il giudice può procedere su domanda del genitore danneggiato a una modifica dell'assegnazione dell'autorità genitoriale rispettivamente del diritto di visita e ad ospitare il figlio, a favore dell'altro genitore.

D'altro canto sono previste sanzioni penali nel caso in cui il minore non venga restituito. Il pubblico ministero (Parquet) può avviare un'azione d'ufficio oppure può avviarla su istanza presentata dalla vittima che ha presentato una denuncia penale. Il tribunale circondariale, competente in materia, fissa le sanzioni penali ed eventualmente il risarcimento dei danni dovuto alla vittima. Le parti possono agire in giudizio senza essere rappresentate da un avvocato.

15 Che cosa è necessario fare per ottenere il riconoscimento e l’esecuzione in Italia di una decisione sulla potestà genitoriale resa da un tribunale di un altro Paese della UE? Quali procedure si applicano in questi casi?

In base al regolamento (UE) 2019/1111 del Consiglio del 25 giugno 2019 concernente la competenza, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, e la sottrazione internazionale di minori (rifusione) (in prosieguo: il "regolamento Bruxelles II bis"), qualsiasi decisione in materia di responsabilità genitoriale emessa dal tribunale di un altro paese dell'Unione europea (ad eccezione della Danimarca) in linea di principio è riconosciuta dal Granducato. In altre parole, il riconoscimento di tale decisione non è assoggettata ad alcun procedimento.

La decisione pronunciata in materia di responsabilità genitoriale dall'organo giurisdizionale di un altro Stato membro dell'Unione europea, ivi esecutiva, è esecutiva in Lussemburgo senza la necessità di una dichiarazione che ne attesti la forza esecutoria. Per l'esecuzione di una tale decisione, la parte richiedente trasmette all'autorità competente incaricata dell'esecuzione:

a) una copia della decisione ove figurano le condizioni necessarie per accertarne l'autenticità; e

b) l'apposito certificato rilasciato conformemente all'articolo 36 del regolamento "Bruxelles II ter".

L'autorità competente incaricata dell'esecuzione può inoltre richiedere una traduzione del contenuto traducibile dei campi di testo libero del certificato nonché una traduzione della decisione.

Si osservi che le decisioni relative al diritto di visita e quelle relative al ritorno del minore sono riconosciute senza possibilità di opposizione, salvo il caso in cui la decisione sia incompatibile con una decisione successiva, e sono eseguite senza la necessità di una dichiarazione di forza esecutoria. Per l'esecuzione di una tale decisione, la parte richiedente trasmette all'autorità competente incaricata dell'esecuzione:

a) una copia della decisione ove figurano le condizioni necessarie per accertarne l'autenticità; e

b) l'apposito certificato rilasciato conformemente all'articolo 47 del regolamento "Bruxelles II ter".

L'autorità competente incaricata dell'esecuzione può inoltre richiedere una traduzione del contenuto traducibile dei campi di testo libero del certificato nonché una traduzione della decisione.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento e all'esecuzione di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

In forza del "regolamento Bruxelles II ter", le parti interessate possono presentare, per citazione, dinanzi al tribunale circondariale, sezione civile, una domanda di diniego di riconoscimento o una domanda di diniego di esecuzione relativamente a una decisione in materia genitoriale pronunciata dall'organo giurisdizionale di un altro Stato membro dell'Unione europea. La parte dev'essere rappresentata da un avvocato.

I motivi di diniego del riconoscimento e del diniego di esecuzione figurano agli articoli 39 e 41 del "regolamento Bruxelles II ter".

Le parti hanno la facoltà di opporsi alla decisione del tribunale circondariale, sezione civile, adendo la Corte d'appello, sezione civile. La decisione della Corte d'appello, sezione civile, può essere oggetto di un ricorso per cassazione dinanzi alla Corte di cassazione.

17 Qual è la legge applicabile in una procedimento sulla potestà genitoriale quando il minore o le parti non risiedono in Italia o sono di nazionalità diverse?

Occorre distinguere le questioni relative alla legge applicabile da quelle relative alla competenza del giudice. Sono competenti in materia di autorità genitoriale i giudici del luogo della residenza abituale del figlio (articolo 8 del regolamento Bruxelles II bis e articolo 5 della Convenzione dell'Aia del 19 ottobre 1996 sulla competenza giurisdizionale, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori). La legge applicabile è altresì definita dalla Convenzione dell'Aia succitata. La nazionalità del figlio è irrilevante. Pertanto, sono competenti ad adottare misure tendenti alla protezione della persona o dei beni, le autorità dello Stato che è parte della convenzione della residenza abituale del figlio e, nel caso di specie, il giudice competente in materia di diritto di famiglia. L'esercizio dell'autorità genitoriale è disciplinato dalla legge dello Stato della residenza abituale del figlio, in base alla legge dello Stato della nuova residenza abituale.

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Ultimo aggiornamento: 05/04/2023

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Ungheria

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

Nella pratica la responsabilità genitoriale (affidamento dei figli) implica l'attribuzione del nome del figlio minore, la rispettiva cura e crescita, la scelta del luogo di residenza, l'amministrazione dei beni, nonché i diritti e gli obblighi di rappresentanza legale e il diritto di nominare un tutore o di escludere determinate persone dalla tutela.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

In mancanza di un accordo tra i genitori o di disposizioni contrarie da parte dell'autorità tutoria o giudiziaria, i genitori hanno l'affidamento condiviso dei figli indipendentemente dal fatto che vivano ancora assieme o meno.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

In Ungheria la tutela è un provvedimento giuridico che garantisce, in mancanza di un genitore che abbia la responsabilità genitoriale, la cura dei minori, la loro rappresentanza e l'amministrazione dei loro beni mediante la nomina di un tutore da parte dell'autorità tutoria. Chiunque può segnalare all'autorità tutoria la necessità di nominare un tutore. I familiari stretti di un minore o le persone che se ne occupano, così come i tribunali e le altre autorità, sono tenute a comunicare all'autorità tutoria la necessità di designare un tutore.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

In mancanza di un accordo tra i genitori o di disposizioni contrarie da parte dell'autorità tutoria o giudiziaria, i genitori hanno l'affidamento condiviso dei figli anche se non vivono più assieme. I genitori separati possono decidere di comune accordo di suddividersi i diritti e gli obblighi della responsabilità genitoriale, purché garantiscano ai figli uno stile di vita equilibrato (il collocamento alternato del minore non è possibile, ad esempio, nel caso in cui i genitori vivano troppo lontani l'uno dall'altro e l'alternanza rappresenti un onere eccessivo per il figlio). L'accordo dei genitori deve essere approvato dal giudice. Se i genitori non riescono a raggiungere un accordo sulle questioni relative ai diritti e agli obblighi dell'affidamento genitoriale, sarà il giudice a decidere quale genitore avrà l'affidamento. Nel prendere tale decisione, il giudice tiene conto di come garantire nel migliore dei modi lo sviluppo fisico, mentale e morale del minore.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

Quando un matrimonio è sciolto in seguito a dichiarazione congiunta dei coniugi riguardo alla volontà e all'intenzione di sciogliere il matrimonio, presentata per iscritto al tribunale, nella richiesta va incluso l'accordo dei genitori in materia di affidamento dei figli. L'accordo è approvato dal giudice con la sentenza definitiva nel corso del procedimento di divorzio. Senza tale accordo non è possibile procedere allo scioglimento del matrimonio per mutuo consenso.

Ove necessario, il giudice dovrà decidere sull'affidamento in caso di scioglimento del matrimonio, anche senza la presentazione di una domanda al riguardo. Se non impugnata, la decisione del tribunale di prima istanza diventa definitiva dopo soli quindici giorni dalla scadenza del termine per la presentazione di un ricorso.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Prima di avviare un procedimento di divorzio o durante tale procedimento, i coniugi possono ricorrere volontariamente o su iniziativa del giudice alla mediazione, al fine di risolvere con mutuo consenso le eventuali controversie riguardanti la loro relazione o lo scioglimento del matrimonio, tra cui ad esempio la questione della responsabilità genitoriale. I genitori hanno la possibilità di redigere l'accordo raggiunto in seguito alla mediazione, affinché sia integrato al procedimento di composizione giudiziaria. Al fine di garantire che la responsabilità genitoriale sia esercitata correttamente e con la necessaria cooperazione dei genitori, il tribunale e/o l'autorità tutoria possono, nell'ambito della stessa procedura (su richiesta o di propria iniziativa nelle questioni di loro competenza), disporre che i genitori partecipino a una procedura di mediazione per definire un'adeguata cooperazione tra il genitore che ha l'affidamento e quello che non vive con il figlio e per garantire l'esercizio dei diritti del genitore separato dal figlio.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

In caso di conflitti il giudice decide a quale genitore affidare il minore dopo avere sentito entrambi i genitori e, se del caso, il minore stesso. Il giudice può decidere di accordare a un solo genitore l'affidamento completo del figlio oppure attribuire a un genitore l'esercizio di taluni diritti e doveri dell'affidamento e all'altro di altri diritti e doveri dell'affidamento. Il giudice può autorizzare il genitore che non vive con il figlio ad occuparsi di alcuni compiti riguardanti la cura e la crescita del figlio oppure, in via eccezionale, di amministrare l'integralità o parte dei beni del figlio e di agire quale legale rappresentante nelle questioni che concernono il suo patrimonio. Laddove sia nell'interesse del minore, il giudice può limitare o revocare il diritto di decidere su aspetti fondamentali che abbiano ripercussioni sul futuro del minore stesso. Il giudice non può tuttavia disporre l'affidamento condiviso. L'affidamento condiviso è possibile soltanto mediante accordo dei genitori, che potrà essere autorizzato dal giudice.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

No. Se il giudice garantisce l'affidamento a un solo genitore, il genitore che non vive con il figlio può continuare a esercitare i diritti di responsabilità genitoriale per le questioni fondamentali che si ripercuotono sul futuro del figlio. Sono considerate questioni fondamentali l'attribuzione e la modifica del nome del figlio minore, la determinazione della sua residenza, se diversa da quella del genitore, la determinazione della residenza del minore all'estero ai fini di un soggiorno di lunga durata o di un trasferimento, la modifica della cittadinanza del figlio e la scelta della scuola e della professione.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Il giudice non può disporre l'affidamento condiviso e si limita ad approvare l'accordo dei genitori al riguardo nel corso del procedimento in ambito matrimoniale, tenendo conto degli interessi del figlio. Condizione essenziale ai fini dell'approvazione è che i genitori separati garantiscano uno stile di vita equilibrato per i loro figli nell'esercizio dell'affidamento condiviso. Laddove non lo ritenga fattibile, il giudice può negare l'approvazione dell'accordo. Tuttavia, in situazioni che richiedono un'azione immediata, un genitore può decidere in modo autonomo, informando senza indugio l'altro genitore (ad esempio in caso di intervento medico urgente).

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Per le questioni afferenti all'affidamento dei figli è possibile rivolgersi all'autorità tutoria o all'autorità giudiziaria: alla prima, qualora la controversia sull'esercizio dell'affidamento condiviso sia tra i genitori, mentre alla seconda laddove l'affidamento debba essere determinato in sede giudiziaria.

L'azione deve essere proposta al tribunale del luogo di residenza del convenuto (o, in assenza di questa, del domicilio del convenuto) oppure dell'ultima residenza condivisa dei coniugi.

L'azione deve essere presentata per iscritto all'autorità giudiziaria competente. Si veda altresì la sezione Come procedere? per quanto concerne l'avvio di un procedimento giudiziario e il contenuto della domanda. Oltre alle informazioni necessarie in via generale, devono essere fornite informazioni sulla celebrazione del matrimonio e sulla nascita dei figli nati dal matrimonio e ancora in vita. Nelle questioni in materia di responsabilità genitoriale, occorre allegare altresì i certificati di nascita dei figli.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Procedimento giudiziario in un'azione per la definizione dei diritti di affidamento dei figli e il collocamento del figlio presso un terzo

Se i genitori separati non raggiungono un accordo, il giudice decide, su richiesta o di propria iniziativa, a quale genitore affidare i figli. Nel prendere una decisione, il giudice tiene conto degli interessi del minore e valuta come garantire al meglio il suo sviluppo fisico, mentale e morale.

Le azioni legali intese a stabilire chi debba esercitare la responsabilità genitoriale, avere l'affidamento o apportare modifiche riguardanti i diritti individuali di affidamento e a decidere il collocamento del minore presso terzi o la modifica del collocamento possono essere proposte da un genitore o dall'autorità tutoria. L'azione dovrà essere proposta da un genitore contro l'altro oppure dall'autorità tutoria contro entrambi i genitori. Le azioni volte a modificare il collocamento del figlio presso un terzo devono essere proposte contro la persona cui era stato affidato il minore.

Nel corso del procedimento il giudice è tenuto a sentire entrambi i genitori nonché il figlio, ove necessario o su sua richiesta. Per i minori che abbiano almeno 14 anni, il giudice può decidere riguardo all'affidamento e al collocamento solo con il loro consenso, purché la loro scelta non ne metta a repentaglio lo sviluppo.

Il giudice può obbligare i genitori a ricorrere alla mediazione, per garantire un corretto esercizio della responsabilità genitoriale e una cooperazione adeguata dei genitori a tal fine.

La procedura dell'autorità tutoria nelle controversie relative all'affidamento condiviso

Laddove non riescano a raggiungere un accordo su questioni riguardanti l'affidamento condiviso (indipendentemente dal fatto che vivano insieme o separati), i genitori possono chiedere all'autorità tutoria di prendere una decisione al riguardo, fatte salve le questioni relative alla libertà di coscienza o alla libertà di religione.

Nel caso in cui i genitori separati aventi diritto a esercitare congiuntamente l'affidamento dei figli accettino di ripartirsi i relativi diritti e obblighi oppure decidano che in futuro i diritti di affidamento saranno esercitati da soltanto uno di loro, l'autorità tutoria iscrive, su loro richiesta, l'accordo nel verbale. Nel verbale occorre inoltre riportare l'accordo sulla scelta del genitore che crescerà il figlio e sull'esercizio congiunto dei diritti di affidamento dei figli per le questioni fondamentali che riguardano il loro futuro, a meno che il giudice non abbia disposto diversamente.

I genitori devono essere informati della possibilità di modificare l'accordo e del fatto che l'accordo non ha la stessa valenza di una decisione giudiziaria adottata nell'ambito di un procedimento relativo al matrimonio o alla definizione dell'affidamento dei figli.

Nei procedimenti matrimoniali, il giudice si pronuncia in via provvisoria, a sua discrezione, per le questioni riguardanti il collocamento dei figli minori e la rispettiva dimora presso un genitore o un terzo, l'estensione o la limitazione dei diritti di affidamento o i contatti tra genitori e i figli.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Si veda altresì la sezione Come procedere? relativa a questo aspetto.

Nei procedimenti per la revoca o il ripristino dell'affidamento e quelli relativi al collocamento e al trasferimento dei figli o al diritto di visita, è previsto per le parti un diritto alla posticipazione dei pagamenti, indipendentemente dalla loro situazione economica e finanziaria. In base a tale diritto, i costi e le altre spese sostenute nel corso del procedimento non sono anticipati dalle parti, ma dallo Stato, cui dovranno comunque essere rimborsati dalla parte soccombente al termine del procedimento.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Sì, le decisioni in materia di affidamento sono impugnabili conformemente alle norme generali. Le opposizioni possono essere proposte sia dai genitori che dai figli. Il termine per l'impugnazione è di quindici giorni dalla data di notificazione della decisione.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Per dare esecuzione a una decisione in materia di responsabilità genitoriale, il titolo esecutivo è emesso dal giudice di primo grado o, nel caso di una decisione di un tribunale straniero (composizione giudiziaria) certificata ai sensi dell'articolo 42 del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000 [regolamento (CE) n. 2201/2003], dal tribunale distrettuale che opera presso la sede del tribunale regionale del luogo di residenza abituale del minore o della persona oggetto della decisione di esecuzione o dal Budai Központi Kerületi Bíróság, il tribunale distrettuale centrale di Budapest.

Nel dare esecuzione a una decisione giudiziaria (accordo approvato dal giudice) riguardante la consegna e il collocamento dei figli, il giudice invita la persona oggetto della decisione ad adempiere volontariamente all'obbligo impostogli, fissando un termine adeguato. In caso di mancato rispetto del termine, il giudice disporrà la consegna del minore con intervento della polizia.

Il minore deve essere consegnato alla persona che ha chiesto l'esecuzione o, in assenza di questa, al suo rappresentante, autorizzato dall'autorità tutoria, oppure all'autorità tutoria. Al momento della consegna del minore, la persona tenuta a consegnarlo deve informare la persona cui è affidato del suo stato di salute e di ogni altra circostanza che, se non nota, potrebbe metterne in pericolo la vita o l'integrità fisica.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Le decisioni pronunciate in uno Stato membro in materia di responsabilità genitoriale sono riconosciute dai tribunali ungheresi senza che sia necessario il ricorso ad alcun procedimento. Il contenuto della decisione non può essere riesaminato in nessuna circostanza.

Ciononostante, le parti interessate possono rivolgersi al tribunale competente per chiedere di riconoscere o meno una decisione.

Esecuzione:

Le decisioni relative all'esercizio della responsabilità genitoriale emesse ed esecutive in uno Stato membro sono eseguite in Ungheria dopo esservi state dichiarate esecutive su richiesta di una parte interessate e purché siano state notificate.

Su richiesta di una parte interessata, il tribunale o l'autorità competente nello Stato membro in cui è stata emessa la decisione rilascia un certificato, a norma dell'articolo 42 del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio.

Il tribunale distrettuale che opera presso la sede del tribunale regionale del luogo di residenza abituale del minore o della persona soggetta all'obbligo esecutivo oppure il tribunale distrettuale centrale di Buda a Budapest emette un titolo esecutivo basandosi su una decisione straniera (composizione giudiziaria) recante tale certificato.

Le decisioni dei tribunali stranieri sono esecutive se, a seconda della loro natura, presentano i seguenti requisiti: si tratta di sentenza attestanti attestante una violazione nel procedimento civile; in un procedimento penale, rappresentano la parte della sentenza che constata la violazione nella relativa causa civile; sono accordi approvati in sede giudiziaria.

A seconda del titolo esecutivo, la procedura di esecuzione avviene conformemente alla legislazione ungherese in materia di esecuzione.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Le decisioni pronunciate in uno Stato membro sono riconosciute in Ungheria senza che sia necessario il ricorso ad alcun procedimento. Il contenuto della decisione non può essere riesaminato in nessuna circostanza.

Tuttavia, le parti interessate possono rivolgersi al tribunale competente per chiedere che una decisione sia riconosciuta o meno.

Tutte le parti possono impugnare una decisione emessa in merito a una domanda di dichiarazione di esecutività.

L'opposizione dovrà essere esaminata conformemente alle norme che disciplinano i procedimenti giudiziari.

L'opposizione contro una dichiarazione di esecutività deve essere proposta nel termine di un mese dalla notificazione della stessa. Se la parte nei cui confronti è chiesta l'esecuzione ha la residenza abituale in un altro Stato membro (non in Ungheria), il termine per presentare ricorso è di due mesi dalla data della notificazione brevi manu o presso il domicilio. Detto termine non è prorogabile per ragioni inerenti alla distanza.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

L'Ungheria è parte della convenzione dell'Aia del 19 ottobre 1996 sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori, che contiene norme relative alla legge applicabile, incluse altresì in alcuni trattati bilaterali di assistenza reciproca.

A norma del diritto nazionale ungherese, la legge personale applicabile ai minori disciplina i rapporti tra i genitori e i figli nell'ambito del diritto di famiglia e, nello specifico, l'attribuzione del nome, il collocamento, le cure, la rappresentanza legale del figlio e l'amministrazione dei suoi beni, ad eccezione delle obbligazioni alimentari. Per quanto concerne lo stato di famiglia del minore e i rapporti con i genitori a norma della legge sulla famiglia, ai minori cittadini ungheresi o che vivono in Ungheria è applicato il diritto ungherese (salvo per le obbligazioni alimentari), purché sia più vantaggioso per il minore.

 

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Ultimo aggiornamento: 15/01/2024

La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata al rispettivo punto di contatto della Rete giudiziaria europea (RGE). Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea e l'RGE declinano ogni responsabilità per quanto riguarda le informazioni o i dati contenuti nel presente documento. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.

Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Malta

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

Il termine include tutti i doveri e gli obblighi di un genitore nei confronti di un minore indicati nel codice civile, capo 16, delle leggi di Malta. La "responsabilità genitoriale", che la legislazione maltese definisce "autorità genitoriale", comprende l'affidamento, il diritto di frequentazione, le decisioni su questioni quali il luogo di residenza, il viaggio, gli obblighi alimentari, l'istruzione, le decisioni importanti relative alla salute e l'amministrazione dei beni del minore.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

Il genitore biologico o, in caso di adozione, i genitori adottivi al momento della conclusione del procedimento di adozione. Una madre sola ha inoltre la responsabilità genitoriale, a meno che il padre non riconosca il figlio congiuntamente alla madre.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Quando un minore è oggetto di un provvedimento di assistenza o di una decisione giudiziale, l'assistenza e l'affidamento sono attribuiti al ministro secondo la legge sui minori (provvedimenti di affidamento (Children and Young Persons (Care Orders) Act), capo 285, delle leggi di Malta.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

In caso di divorzio o separazione, le modalità di esercizio della responsabilità genitoriale sono stabilite con decisione giudiziaria o mediazione. È inoltre possibile stabilire dette modalità mediante un documento avente efficacia esecutiva che vincola giuridicamente le parti e firmato in presenza di un notaio.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

Se è concluso al di fuori del procedimento di separazione, affinché sia giuridicamente vincolante, l'accordo deve essere omologato dall'organo giurisdizionale e iscritto nel registro pubblico. Se invece l'accordo sulla responsabilità genitoriale è raggiunto nel corso del procedimento di separazione o divorzio, è presentato dinanzi al giudice investito del procedimento che emette un decreto che lo approva o meno.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

In tali casi un mezzo alternativo è il procedimento di mediazione. Se i genitori non raggiungono un accordo neppure nel corso di tale procedimento, si avvia un procedimento presso l'organo giurisdizionale civile (sezione "Famiglia").

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Il giudice può decidere su tutte le questioni considerate importanti per il benessere del minore, può fissare, ad esempio, la residenza del minore, il genitore affidatario, i diritti di visita e di frequentazione e l'obbligo di pagare un assegno di mantenimento per il minore.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Il giudice concede raramente l'affidamento esclusivo a un solo genitore, ma ciò viene valutato caso per caso. Tuttavia anche nel caso in cui il giudice conceda l'affidamento in via esclusiva a un solo genitore, alcune questioni necessitano comunque il consenso dell'altro genitore, in particolare per quanto riguarda la frequentazione o il trasferimento di un minore in un paese terzo che inciderebbe direttamente sul diritto di visita del genitore non affidatario.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Ciò significa che i genitori discutono le questioni e prendono le decisioni relative al minore congiuntamente. Non sono tuttavia incluse le attività quotidiane, ma soltanto le decisioni principali concernenti la residenza abituale, l'istruzione e la salute del minore. L'articolo 136, comma 3, del Il link si apre in una nuova finestracodice civile fa riferimento ad atti di straordinaria amministrazione per cui è necessario il consenso di entrambi i genitori.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

In caso di fallimento della mediazione, si può depositare una domanda presso l'organo giurisdizionale civile (sezione "Famiglia"). Non è previsto un elenco ufficiale di documenti richiesti. Possono pertanto essere allegati documenti e certificati pertinenti, in particolare quelli che provano la responsabilità genitoriale, compresi eventuali accordi sull'assistenza e la custodia o decreti giudiziali.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

È fissata una data per l'udienza relativa alla domanda. Nel corso dell'udienza il giudice ascolterà le parti e altri testimoni convocati dalle parti. Se necessario, l'organo giurisdizionale può nominare assistenti sociali e psicologi per redigere una relazione sul minore. I consulenti nominati dal giudice redigeranno la relazione dopo aver parlato con i genitori, il minore e altri professionisti legati in qualche modo al caso. Si ricorre a procedimenti d'urgenza se la parte che presenta la domanda indica sufficienti motivi validi a dimostrazione dell'urgenza. Se nell'interesse del minore, l'organo giurisdizionale emette un decreto interlocutorio per la questione ritenuta urgente, ad esempio, per impedire una partenza o per stabilire l'assistenza e l'affidamento.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Sì, è possibile richiedere il patrocinio a spese dello Stato, ma il richiedente deve essere sottoposto a un esame dei propri mezzi, come disposto dal titolo X, libro terzo, del codice di organizzazione e procedura civile (Il link si apre in una nuova finestracapo 12, delle leggi di Malta). Ulteriori dettagli sul patrocinio a spese dello Stato sono reperibili nella relativa sezione.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

È possibile presentare ricorso in punto di diritto, ad esempio, se a una parte non è stato concesso il diritto di convocare un testimone senza che l'organo giurisdizionale abbia fornito un motivo valido. In tali casi si può proporre appello dinanzi alla Corte di Appello.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Una decisione dell'organo giurisdizionale civile (sezione "Famiglia") è automaticamente esecutiva. Tuttavia, nei casi in cui uno dei genitori non vi si conformi, il genitore la cui responsabilità genitoriale è menomata può presentare denuncia presso la polizia che avvierà quindi un procedimento penale dinanzi al tribunale dei magistrates per ottenere l'esecuzione nonché una pena pecuniaria (multa) e/o detentiva. È inoltre possibile presentare istanza all'organo giurisdizionale civile (sezione "Famiglia") per chiedere la modifica del decreto giudiziale.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

La procedura applicabile è quella che figura nel Regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio del 27 novembre 2003 relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale (Bruxelles II bis), che prevede che il giudice competente rilasci un certificato che, unitamente alla sentenza giudiziale e alla domanda di riconoscimento e di esecuzione di tale decisione, sarà depositato presso l'organo giurisdizionale civile (sezione "Famiglia"). È necessario fornire un indirizzo per le notifiche. Tutti i documenti devono essere tradotti in maltese o in inglese.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

L'opposizione può essere presentata dinanzi allo stesso organo giurisdizionale presso cui si è depositata la domanda di esecuzione e riconoscimento. L'opposizione contiene i motivi per cui il riconoscimento o l'esecuzione dovrebbero essere rigettate e ha la forma di una risposta alla domanda.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

La legge applicabile è il regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio, del 27 novembre 2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000.

 

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Ultimo aggiornamento: 16/12/2020

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Paesi Bassi

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

Il termine "responsabilità genitoriale" significa avere l'autorità su un minore e la responsabilità di crescerlo e di prendersene cura.

L'articolo 247 del libro 1 del Burgerlijk Wetboek (codice civile) stabilisce quanto segue su questo argomento:

1. la responsabilità genitoriale comprende il dovere e il diritto dei genitori di prendersi cura e di crescere i loro figli minorenni;

2. i concetti di "prendersi cura e crescere" comprendono il fornire assistenza e l'assunzione di responsabilità per il benessere mentale e fisico e la sicurezza dei figli e la promozione dello sviluppo della loro personalità. I genitori non possono usare violenza mentale o fisica o qualsiasi altro trattamento umiliante nel prendersi cura e nel crescere i loro figli;

3. la responsabilità genitoriale comprende l'obbligo del genitore di promuovere lo sviluppo del legame del figlio con l'altro genitore;

4. un figlio i cui genitori esercitano congiuntamente la responsabilità genitoriale continua ad avere diritto ad essere assistito e cresciuto in maniera equivalente da entrambi i genitori in seguito allo scioglimento del matrimonio dovuto a cause diverse dal decesso, in seguito a una separazione personale o dopo lo scioglimento di un'unione registrata per motivi diversi dal decesso, oppure in seguito alla cessazione della convivenza nel caso in cui sia stata effettuata un'iscrizione ai sensi dell'articolo 252, primo comma;

5. ai fini dell'attuazione del quarto comma, i genitori possono tenere conto, in un accordo o in un piano per la genitorialità, di ostacoli pratici che possono insorgere in relazione allo scioglimento del matrimonio dovuto a cause diverse dal decesso, in seguito a una separazione personale o allo scioglimento di un'unione registrata per motivi diversi dal decesso, oppure in seguito alla cessazione della convivenza nel caso in cui sia stata effettuata un'iscrizione ai sensi dell'articolo 252, primo comma, ma soltanto se e fintantoché tali ostacoli pertinenti sussistono.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

I genitori hanno l'autorità e la responsabilità di prendersi cura dei loro figli e di crescerli. Tuttavia, esistono delle eccezioni rispetto a tale norma.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Se i genitori non desiderano o sono incapaci di esercitare la responsabilità genitoriale, quest'ultima può essere trasferita ad un'altra persona da un organo giurisdizionale.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

In seguito a un divorzio, entrambi i genitori mantengono la responsabilità genitoriale nei confronti dei propri figli. Entrambi continuano ad essere responsabili per assicurare la crescita dei loro figli e per fornire loro assistenza. Tuttavia, esistono delle eccezioni rispetto a tale norma. In taluni casi può accadere che, su richiesta, l'organo giurisdizionale conferisca l'affidamento a uno dei genitori. Anche la genitorialità (che per definizione non è equivalente alla responsabilità genitoriale) e i diritti e doveri ad essa associati possono essere disciplinati in maniera diversa nel piano per la genitorialità che viene stabilito in caso di divorzio.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

In caso di divorzio, gli accordi presi sono definiti in un piano per la genitorialità che viene esaminato dall'organo giurisdizionale. L'organo giurisdizionale pronuncia il divorzio.

Cfr. anche: Il link si apre in una nuova finestrahttps://www.rijksoverheid.nl/onderwerpen/scheiden/vraag-en-antwoord/checklist-bij-scheiden-of-uit-elkaar-gaan.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

La mediazione costituisce un metodo possibile per risolvere controversie in materia di genitorialità.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

La decisione dell'organo giurisdizionale riguarda tutti gli aspetti inclusi nel piano per la genitorialità tra i quali vi sono l'affidamento, la suddivisione dei compiti relativi all'assicurazione dell'assistenza e della crescita dei figli e il luogo di residenza principale dei figli.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

No. Il genitore affidatario deve mantenere informato il genitore non affidatario in merito a questioni importanti riguardanti la persona [HM-B1] e i beni dei figli, nonché consultare quest'ultimo genitore in merito a decisioni riguardanti i figli. Tuttavia, spetta al genitore affidatario decidere in ultima analisi.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Ciò significa che entrambi i genitori hanno gli stessi diritti e doveri che spettano a un genitore affidatario (cfr. domanda 1), se i genitori hanno concordato una divisione diversa, nel piano per la genitorialità, dei compiti in merito all'assistenza da fornire e alla crescita dei figli.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Al fine di ottenere l'affidamento di un minore, occorre presentare una domanda presso l'organo giurisdizionale competente per il luogo di residenza di tale minore. I documenti da presentare dipendono dalla situazione del genitore e del figlio. Informazioni sui documenti necessari sono disponibili nella sezione Il link si apre in una nuova finestraprocesreglement (norme procedurali), Gezag en omgang (affidamento e accesso). Un avvocato può fornire assistenza a tale proposito.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Non esistono procedure particolari per le situazioni citate. Sì, è possibile avviare procedimenti per ottenere provvedimenti provvisori.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Sì, il patrocinio a spese dello Stato è possibile, sebbene sia soggetto a determinate condizioni. Il link si apre in una nuova finestraMaggiori informazioni sono disponibili a tale proposito sul sito web del Raad voor Rechtsbijstand (Consiglio per il patrocinio a spese dello Stato).

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Sì, è possibile presentare impugnazioni dinanzi al gerechtshof (corte d'appello).

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

In questo caso si applica la procedura ordinaria prevista per gli organi giurisdizionali.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

In linea di principio, non è necessario intraprendere alcuna azione. Ciò avviene automaticamente se lo Stato membro è parte del regolamento Bruxelles II bis. Tale regolamento è applicabile in tutti gli Stati membri dell'Unione europea, ad eccezione della Danimarca.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Le impugnazioni devono essere presentate presso l'organo giurisdizionale che ha emesso la decisione.

Un ricorso in materia di diritto di famiglia nei Paesi Bassi richiede l'assistenza di un avvocato. L'avvocato può presentare il ricorso presso la Il link si apre in una nuova finestracancelleria della corte d'appello. Dopo che l'organo giurisdizionale si è pronunciato in un caso in materia di diritto di famiglia, l'avvocato ha tre mesi di tempo per presentare ricorso. La corte d'appello applica tale termine in maniera rigorosa. La data in cui la cancelleria riceve la domanda di deposito del ricorso è la data ufficiale di presentazione di quest'ultimo.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

Gli organi giurisdizionali dei Paesi Bassi applicano soltanto la legge neerlandese.

 

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Ultimo aggiornamento: 07/02/2024

La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata al rispettivo punto di contatto della Rete giudiziaria europea (RGE). Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea e l'RGE declinano ogni responsabilità per quanto riguarda le informazioni o i dati contenuti nel presente documento. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.

La versione originale in lingua tedesco di questa pagina è stata modificata di recente. La versione linguistica visualizzata è attualmente in fase di traduzione.

Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Austria

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

Il concetto di custodia (responsabilità genitoriale) fa riferimento ai doveri e ai diritti dei genitori. Comprende il prendersi cura dei figli sostenendone la crescita, nonché la gestione dei beni dei figli, oltre ad altre questioni [articolo 158 dell'Allgemeines Bürgerliches Gesetzbuch (codice civile austriaco)].

Conformemente all'articolo 160 del codice civile austriaco, prendersi cura di un figlio significa innanzitutto prendersi cura del suo benessere fisico e della sua salute e supervisionare direttamente il figlio; sostenere la crescita di un figlio comporta invece, in particolare, garantirgli uno sviluppo fisico, mentale, emotivo e morale e promuoverne i talenti, le capacità, le inclinazioni, il potenziale di sviluppo, nonché l'istruzione/la formazione professionale. L'assistenza include anche le cure mediche erogate a favore dei figli e il sostegno alla loro crescita comprende anche la decisione sul luogo di residenza dei figli (articolo 162 del codice civile austriaco) e, di conseguenza, anche l'adozione di decisioni ad esempio in merito ai viaggi all'estero, alla selezione delle scuole, nonché alla scelta e alla variazione della religione praticata dai figli. Il diritto dei genitori di crescere i figli implica anche il diritto di assegnare loro un nome.

La gestione dei beni dei figli comprende, ad esempio, eventuali obbligazioni alimentari erogate a favore dei figli (determinazione, modifica, ricezione, riscossione e utilizzo). L'articolo 164 del codice civile austriaco afferma che i genitori gestiscono i beni dei figli "con la cura di genitori dignitosi".

La "rappresentanza legale" del figlio è definita come il diritto e l'obbligo di trattare questioni giuridiche per conto del figlio. Ciò comprende la rappresentanza del figlio nei casi in cui gli vengono assegnati direttamente diritti od obblighi oppure o è richiesto il rilascio del consenso per conto del figlio. La rappresentanza legale può riferirsi all'assistenza e al sostegno alla crescita del figlio, nonché alla gestione dei beni di quest'ultimo, in senso "esterno" (ad esempio stipula di un contratto per cure mediche con un medico, consenso per cure mediche a favore del figlio) anziché svolgere in effetti tali compiti "internamente" (ad esempio somministrazione di farmaci, cambiare il pannolino di un figlio, monitorare il completamento dei compiti scolastici assegnati da fare a casa). La rappresentanza legale si applica anche al di fuori di questi contesti (nel senso "puro" del termine), come ad esempio nei casi di modifica del nome o della cittadinanza del figlio, di riconoscimento della paternità extraconiugale e di esercizio dei diritti personali del figlio.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

Di norma, se il figlio è nato all'interno di un matrimonio o se i genitori si sposano tra loro in seguito alla sua nascita, la responsabilità genitoriale spetta a entrambi i genitori del figlio (articolo 177, primo comma, del codice civile austriaco). Se il figlio nasce fuori dal matrimonio, per legge la responsabilità genitoriale spetta soltanto alla madre (articolo 177, secondo comma, prima frase, del codice civile austriaco).

L'articolo 177, secondo comma, seconda frase, del codice civile austriaco stabilisce che i genitori non sposati, dopo essere stati informati delle conseguenze giuridiche, possono dichiarare di persona davanti al cancelliere che vogliono entrambi disporre della responsabilità genitoriale in relazione al figlio, a meno che tale responsabilità non sia già stata oggetto di una decisione da parte di un organo giurisdizionale. Se i genitori non vivono nel medesimo nucleo familiare, devono raggiungere un accordo in merito a quale genitore disporrà in via prevalente della responsabilità genitoriale sul figlio. In alternativa, i genitori possono stipulare un accordo dinanzi un organo giurisdizionale o presentare un tale accordo a un organo giurisdizionale (articolo 177, terzo comma, del codice civile austriaco). L'organo giurisdizionale può altresì riconoscere l'affidamento a entrambi i genitori (affidamento condiviso) (articolo 180, secondo comma, del codice civile austriaco).

È possibile porre fine a un affidamento condiviso soltanto mediante decisione da parte di un organo giurisdizionale. In tal caso l'organo giurisdizionale deve cercare di definire una composizione amichevole. Qualora non riesca in tale intento, l'organo giurisdizionale concederà l'affidamento ad un genitore o, nuovamente, ad entrambi i genitori (articolo 180 del codice civile austriaco). Se si pronuncia a favore dell'affidamento condiviso, l'organo giurisdizionale deve altresì stabilire il nucleo familiare presso il quale il figlio riceverà assistenza in via prevalente. Nel contesto di tali decisioni l'organo giurisdizionale riconoscerà sempre la priorità a ciò che è nel miglior interesse del figlio.

Nel caso in cui l'affidamento sia riconosciuto nei confronti di un solo genitore, all'altro sarà garantito il diritto al contatto personale con il figlio, nonché i diritti di informazione, espressione e rappresentanza così come definiti all'articolo 189 del codice civile austriaco.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Se entrambi i genitori sono impossibilitati ad esercitare la responsabilità genitoriale, l'organo giurisdizionale deve decidere quali nonni (o, in loro assenza, quale nonno/a) oppure quali genitori affidatari non naturali (o quale genitore affidatario non naturale) dovrebbero ottenere l'affidamento dei figli dei genitori impossibilitati. Qualora sia necessario assegnare l'affidamento ai nonni o a genitori affidatari non naturali, di norma si dà precedenza a una coppia rispetto a un nonno o a una nonna oppure a un genitore affidatario singolo, a meno che ciò non sia nel miglior interesse del figlio. Se entrambi i genitori sono impossibilitati a provvedere ad alcuni aspetti dell'assistenza, ciò si applicherà di conseguenza. Il benessere del figlio è sempre il criterio considerato in via principale al momento della concessione dell'affidamento.

Se un genitore che detiene l'affidamento esclusivo è impossibilitato a esercitare la responsabilità genitoriale, l'organo giurisdizionale decide se in tal caso sia opportuno concedere un affidamento totale o parziale all'altro genitore, ai nonni o a un/a nonno/a oppure a genitori affidatari non naturali (o a un genitore affidatario non naturale). L'altro genitore avrà la precedenza sui nonni e sui genitori affidatari non naturali a condizione che tale genitore sia in grado di garantire il benessere del figlio.

Se non vi sono genitori, nonni o genitori affidatari non naturali ai quali può essere riconosciuto l'affidamento, è possibile concedere quest'ultimo a un'altra persona idonea (articolo 204 del codice civile austriaco). Il benessere del figlio rappresenta il fattore decisivo nella scelta di questa persona; in tal caso occorre tener conto anche dei desideri del figlio e dei genitori (articolo 205, primo comma, del codice civile austriaco). I parenti sono i primi a essere presi in considerazione, seguiti da altre persone vicine al figlio, arrivando, infine, ad altre persone idonee, quali organizzazioni per la tutela dell'infanzia o della gioventù (articolo 209 del codice civile austriaco).

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

L'affidamento condiviso continua ad applicarsi anche in seguito a un divorzio o un annullamento del matrimonio. Tuttavia, se i genitori desiderano mantenere l'affidamento condiviso come prima, devono presentare un accordo all'organo giurisdizionale entro un lasso di tempo ragionevole specificando il genitore con il quale il figlio risiederà in via prevalente. L'organo giurisdizionale deve omologare tale accordo qualora esso sia nel miglior interesse del figlio. Tuttavia, non è consentito ai genitori che condividono l'affidamento condividere la responsabilità genitoriale in maniera da fare sì, ad esempio, che un genitore sia l'unico responsabile per l'assistenza e il sostegno alla crescita del figlio e l'altro si occupi soltanto della gestione dei beni del figlio e della sua rappresentanza. Il genitore presso il quale il figlio risiede in via prevalente deve sempre disporre della piena responsabilità genitoriale. Se un tale accordo non viene presentato entro un lasso di tempo ragionevole dopo lo scioglimento del matrimonio o se tale accordo non è nel miglior interesse del figlio, l'organo giurisdizionale deve decidere, nel caso in cui non sia possibile raggiungere un accordo amichevole, se necessario in seguito a mediazione, quale genitore otterrà l'affidamento esclusivo del figlio in futuro.

I genitori possono altresì specificare che soltanto un genitore debba mantenere l'affidamento del figlio in seguito allo scioglimento del matrimonio. In tali casi, non è chiaramente necessario un accordo che stabilisca qual è il genitore con il quale il figlio risiederà in via prevalente. Ciò non si applica soltanto ai casi in cui il matrimonio è sciolto, ma anche alle circostanze nelle quali i genitori di un figlio sono ancora sposati ma vivono separati in maniera permanente. In tali casi l'organo giurisdizionale deciderà soltanto su richiesta di uno dei genitori.

Le informazioni di cui sopra relative all'affidamento in seguito allo scioglimento del matrimonio dei genitori si applicano anche ai casi nei quali dei conviventi si separano. I genitori di un figlio nato fuori dal matrimonio possono quindi ottenere l'affidamento condiviso dall'organo giurisdizionale se il nucleo familiare condiviso è stato abolito o anche se tale nucleo familiare non è mai esistito, a condizione che esista un accordo sulla residenza che è nel migliore interesse del figlio.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

Cfr. domanda 4.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Al fine di ricevere consulenza i genitori possono rivolgersi ai servizi per la tutela dell'infanzia e della gioventù (consulenza familiare) oppure a organizzazioni private. In alternativa, i genitori possono prendere parte a una mediazione, partecipare a una consulenza di coppia o rivolta ai genitori oppure avvalersi di altri servizi di consulenza.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Il Pflegschaftsgericht (giudice tutelare) ha soltanto la facoltà di avviare e giudicare ufficialmente procedimenti relativi all'affidamento e i diritti di accesso. In presenza di un rischio elevato per il benessere del figlio occorre notificare i servizi per la tutela dell'infanzia e della gioventù. Se il figlio è soggetto a un pericolo imminente, il giudice tutelare può adottare i provvedimenti adeguati, compresa la revoca dell'affidamento nei casi più gravi.

Le obbligazioni alimentari nei confronti del figlio possono essere decise soltanto su richiesta del rappresentante legale del figlio minorenne o della persona maggiorenne avente diritto a tali alimenti, ma non è un aspetto che può essere deciso d'ufficio da tale giudice. Le obbligazioni alimentari a favore di un figlio devono essere richieste nel contesto di un Außerstreitverfahren (procedimento non contenzioso). Ciò si applica anche ai figli maggiorenni. Tale competenza spetta ai Rechtspfleger (funzionari giudiziari).

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Il genitore non affidatario ha il diritto di essere informato tempestivamente dalla persona affidataria in merito a questioni importanti che riguardano il figlio, nonché a misure previste che richiedono una rappresentanza collettiva in caso di affidamento condiviso (articolo 167, secondo e terzo comma, del codice civile austriaco); inoltre detto genitore ha il diritto di presentare osservazioni in merito a tali osservazioni (diritto all'informazione e all'espressione). Tali osservazioni dovrebbero essere prese in considerazione qualora quanto espresso sia maggiormente nell'interesse del figlio. Tali diritti si estendono anche a questioni meno importanti (purché non si tratti soltanto di questioni quotidiane) se, nonostante la disponibilità del genitore non affidatario, questi non ha contatti regolari di persona con il figlio, ad esempio perché le circostanze non lo consentono o perché il figlio rifiuta tali contatti (articolo 189, terzo comma, del codice civile austriaco).

Se il genitore affidatario non ottempera in maniera costante ai propri obblighi, l'organo giurisdizionale può emettere ingiunzioni appropriate su richiesta e, se il benessere del figlio è a rischio, di propria iniziativa (articolo 189, quarto comma, del codice civile austriaco). L'organo giurisdizionale può, ad esempio, emettere ordini specifici nei confronti del genitore inadempiente o autorizzare il genitore non affidatario a ottenere informazioni dal medico o dalla scuola. Se il comportamento del genitore affidatario mette a rischio il benessere del minore, l'affidamento può essere revocato parzialmente o integralmente ai sensi dell'articolo 181 del codice civile austriaco.

Il diritto all'informazione e all'espressione può essere limitato o revocato dall'organo giurisdizionale se l'esercizio di tali diritti mette seriamente in pericolo il benessere del figlio. Lo stesso si applica se il genitore interessato abusa di tali diritti o li esercita in maniera inaccettabile per l'altro genitore. Tali diritti cessano di sussistere anche se il genitore stesso rifiuta il contatto con il minore senza giustificazione (articolo 189, secondo comma, del codice civile austriaco).

La responsabilità genitoriale deve essere sempre esercitata in maniera tale da soddisfare al meglio gli interessi del figlio. Nel determinare quali siano i migliori interessi del figlio è necessario tenere conto della personalità e delle esigenze di quest'ultimo, in particolare dei suoi talenti, delle sue capacità, delle sue inclinazioni e del suo potenziale di sviluppo, nonché delle condizioni di vita dei genitori.

Al fine di salvaguardare il benessere del minore, tutte le persone affidatarie (genitori, nonni, genitori affidatari non naturali, altri) e le persone titolari di altri diritti e doveri in relazione a un minore (ad esempio diritti di accesso) devono astenersi dal compiere qualsiasi azione che possa compromettere il rapporto del minore con altre persone che hanno diritti e doveri nei suoi confronti o che potrebbero rendere più difficile per tali soggetti svolgere i propri compiti [Wohlverhaltensgebot (prescrizioni in materia di buona condotta), articolo 159 del codice civile austriaco].

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Il principio della rappresentanza esclusiva si applica alla rappresentanza legale, ossia ciascun genitore ha il diritto e l'obbligo di rappresentare il figlio disgiuntamente. Un'azione giudiziaria intrapresa da un genitore è quindi comunque legalmente valida anche se l'altro genitore non è d'accordo con la stessa (articolo 167, primo comma, del codice civile austriaco). L'accordo di entrambi i genitori autorizzati a rappresentare il figlio è richiesto soltanto nei casi elencati all'articolo 167, secondo comma, del codice civile austriaco (ad esempio in caso di variazione del nome o del cognome del figlio, di scelta o variazione della religione del figlio, di trasferimento del figlio ad assistenza esterna, ecc.).

L'approvazione dell'altro genitore autorizzato a rappresentare il figlio e il consenso dell'organo giurisdizionale sono invece necessari quando il minore è rappresentato o quando viene espresso il consenso a nome del minore in questioni patrimoniali non soggette alle attività ordinarie d'impresa (articolo 167, terzo comma, del codice civile austriaco). Tali attività comprendono, ad esempio, la dismissione o la costituzione di ipoteche su beni, la rinuncia di un diritto all'eredità, l'accettazione o la rinuncia incondizionata di/a una successione e l'accettazione di doni soggetti a vincoli.

Nel contesto di un procedimento civile ciascun genitore ha il diritto di rappresentare il figlio disgiuntamente. Se i genitori non trovano un accordo o l'organo giurisdizionale non ha designato nessuno di loro o una terza parte in veste di rappresentante del minore, il rappresentante sarà il genitore che ha completato la Verfahrenshandlung (prima fase procedurale) (articolo 169 del codice civile austriaco). I genitori devono rispettare le prescrizioni in materia di buona condotta (cfr. domanda 9).

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

A norma dell'articolo 109 della Jurisdiktionsnorm (legge in materia di giurisdizione, JN), l'organo giurisdizionale competente è il Bezirksgericht (tribunale distrettuale) del distretto nel quale il minore risiede abitualmente o, in assenza di tale residenza in Austria, la sua residenza (effettiva). Se il minore non ha una residenza in Austria, l'organo giurisdizionale competente è quello del distretto nel quale il suo rappresentante legale risiede abitualmente. Se non è presente una tale residenza in Austria, è competente l'organo giurisdizionale del distretto nel quale un genitore ha la propria residenza abituale, altrimenti la giurisdizione spetta al Bezirksgericht Innere Stadt Wien (tribunale distrettuale di Vienna centro). La residenza abituale si differenzia dalla residenza (semplice) in quanto di norma si tratta del luogo di residenza per un periodo specifico e continuo (circa sei mesi).

Le domande per il trasferimento dell'affidamento esclusivo o la partecipazione all'affidamento possono essere presentate per iscritto o di persona presso il tribunale distrettuale in quelli che sono noti come "Amtstage" (giorni d'ufficio), che hanno luogo almeno una volta la settimana, solitamente il martedì mattina. Non è necessario che le parti siano rappresentate da un avvocato. Qualora tuttavia desiderino farsi rappresentare possono essere rappresentate soltanto da un avvocato [relative Anwaltspflicht (prescrizione relativa in materia di rappresentanza legale) ai sensi dell'articolo 101, primo comma, della legge sui procedimenti non contenziosi].

La domanda deve contenere una descrizione del caso, i nomi, i cognomi e gli indirizzi del richiedente e del suo rappresentante e, se necessario, i nomi e gli indirizzi delle altre parti a lui note, e in questioni relative allo stato civile anche la data e il luogo di nascita e la cittadinanza delle parti (articolo 10, terzo comma, della legge sui procedimenti non contenziosi).

Se la forma o il contenuto della domanda sono errati o incompleti in una maniera tale da impedire ulteriori fasi procedurali, l'organo giurisdizionale non deve rigettarla o respingerla immediatamente, ma dovrebbe prima cercare di ottenerne una rettifica (articolo 10, quarto comma, della legge si procedimenti non contenziosi).

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

In questi casi trova applicazione un procedimento non contenzioso, in conformità con la legge sui procedimenti non contenziosi.

Conformemente all'interesse superiore del minore, l'organo giurisdizionale deve assegnare o revocare l'affidamento e il diritto al contatto personale, in particolare al fine di mantenere un contatto affidabile e stabilire una chiarezza giuridica, e a volte deve farlo in via provvisoria nel quadro di una procedura di urgenza. Ciò può essere necessario, in particolare, in seguito allo scioglimento del matrimonio dei genitori o del nucleo familiare comune (articolo 180, primo comma, primo punto, del codice civile austriaco). Tale decisione è provvisoriamente vincolante ed esecutiva, salvo diversa decisione dell'organo giurisdizionale.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

In conformità con gli articoli da 63 a 73 del Zivilprozessordnung (codice di procedura civile) (ZPO), il patrocinio a spese dello Stato è concesso su richiesta nel contesto di un procedimento civile se una parte non è in grado di sostenere i costi del procedimento senza incorrere in una situazione inferiore al livello di sussistenza necessario. Conformemente all'articolo 7, primo comma, della legge sui procedimenti non contenziosi, queste disposizioni devono essere applicate di conseguenza nei procedimenti non contenziosi (come nei procedimenti relativi alle obbligazioni alimentari nei confronti di figli).

Il livello di sussistenza necessario, in termini astratti, si colloca tra il reddito medio statistico di un lavoratore dipendente e il livello minimo di sussistenza. Si ritiene che sia a rischio se la parte e la sua famiglia aventi diritto a ricevere le obbligazioni alimentari non sarebbero in grado di condurre nemmeno una vita modesta, tenendo conto di tutti i beni utilizzabili o della possibilità di accumulare risparmi nei procedimenti più lunghi. È possibile che venga concesso anche un patrocinio parziale a spese dello Stato.

Il patrocinio a spese dello Stato viene approvato soltanto se l'azione giudiziaria o la difesa prevista non sembra essere manifestamente frivola o futile. Il patrocinio può essere concesso tanto a persone fisiche quanto a persone giuridiche. La cittadinanza della parte è irrilevante.

Il patrocinio a spese dello Stato comprende un'esenzione provvisoria dal pagamento delle spese di giudizio e delle spese per testimoni, periti, interpreti, nonché il risarcimento delle spese di viaggio della parte in questione qualora debba comparire di persona in aula. Se la rappresentanza da parte di un avvocato è richiesta dalla legge [come nelle controversie relative a importi superiori a 5 000 EUR o nei procedimenti dinanzi ai Landesgerichte (tribunali regionali)] o se appare necessario alla luce delle circostanze del caso, alla parte in questione sarà messo provvisoriamente a disposizione un avvocato austriaco a titolo gratuito. L'avvocato fornirà consulenza legale a detta parte prima del procedimento al fine di risolvere la controversia in via stragiudiziale.

L'articolo 71 del codice di procedura civile stabilisce che le parti che beneficiano del patrocinio a spese dello Stato saranno tenute a rimborsare parte o la totalità degli importi dai quali sono state provvisoriamente esentate e che non sono ancora stati rimborsati. Inoltre, dette parti dovranno pagare l'avvocato assegnato loro secondo i prezzi stabiliti se e non appena saranno in grado di farlo senza mettere a rischio il proprio sostentamento necessario. Dopo un periodo di tre anni dalla conclusione del procedimento, l'obbligo di rimborso non può più essere imposto. Al fine di verificare se le condizioni per il rimborso siano rispettate, l'organo giurisdizionale può chiedere alla parte di presentare una nuova Vermögensbekenntnis (dichiarazione delle attività) unitamente a prove ragionevoli entro un arco di tempo appropriato.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

È possibile impugnare le decisioni dell'organo giurisdizionale di primo grado in materia di responsabilità genitoriale (articolo 45 della legge sui procedimenti non contenziosi). Il termine per l'impugnazione è di 14 giorni dalla data in cui è stata notificata la copia scritta della decisione (articolo 46, primo comma, della legge sui procedimenti non contenziosi). Di norma, spetta all'organo giurisdizionale di secondo grado pronunciarsi su tale impugnazione.

In taluni casi, le impugnazioni basate su una Revisionsrekurs (questione di diritto) possono essere presentate presso la Oberster Gerichtshof (Corte suprema) contro una decisione emessa dal Rekursgericht (organo competente per il ricorso) nel quadro di un procedimento per l'impugnazione in tal senso (cfr. articolo 62 della legge sui procedimenti non contenziosi). Tali impugnazioni sono consentite soltanto se risolvono una questione giuridica di notevole importanza per il mantenimento dell'unità, della certezza o dello sviluppo a livello giuridico. Su alcune questioni, tuttavia, tali impugnazioni non sono ammissibili, ad esempio in materia di patrocinio a spese dello Stato, costi e onorari. Il termine per le impugnazioni su questioni di diritto è di 14 giorni dalla data in cui è stata notificata la decisione dell'organo competente per il ricorso (articolo 65, primo comma, della legge sui procedimenti non contenziosi). L'appello deve essere firmato da un avvocato o da un notaio (articolo 65, terzo comma, quinto punto, della legge sui procedimenti non contenziosi).

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

A norma dell'articolo 110, secondo comma, della legge sui procedimenti non contenziosi, le decisioni non possono essere soggette ad esecuzione conformemente all'Exekutionsordnung (regolamento in materia di esecuzione). Conformemente all'articolo 79, secondo comma, della legge sui procedimenti non contenziosi, l'organo giurisdizionale deve ordinare provvedimenti vincolanti adeguati su richiesta o di propria iniziativa. Tali provvedimenti includono sanzioni pecuniarie, la detenzione fino a un anno, la presenza obbligatoria, l'ispezione di documenti, informazioni e altri beni mobili, nonché la nomina di amministratori fiduciari che devono adottare provvedimenti ragionevoli a spese e a rischio della persona inadempiente. Le decisioni in materia di contatto personale devono essere applicate anche contro la volontà del genitore che non vive nell'abitazione comune con il figlio. L'organo giurisdizionale può inoltre dare esecuzione a decisioni in materia di affidamento ricorrendo all'impiego di un'adeguata forza diretta.

Ai sensi dell'articolo 110, terzo comma, della legge sui procedimenti non contenziosi, l'organo giurisdizionale può astenersi, di propria iniziativa, dal perseguire l'applicazione se e fintantoché tale applicazione mette a repentaglio il benessere del figlio. Inoltre, quando si dà esecuzione a decisioni in materia di affidamento pronunciate o approvate dall'organo giurisdizionale, quest'ultimo può chiedere assistenza ai servizi per la tutela dell'infanzia e della gioventù oppure al tribunale della famiglia, in particolare in relazione all'assistenza temporanea a favore del figlio, qualora ciò sia necessario per assicurarne il benessere. Tuttavia, soltanto gli organi giudiziari possono utilizzare la forza pubblica per dare esecuzione alle decisioni emesse dagli stessi. A tale fine possono chiedere l'assistenza della polizia.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

A norma dell'articolo 21 del regolamento Bruxelles II bis, le decisioni di altri Stati membri vengono riconosciute senza che sia richiesto il ricorso ad alcun procedimento.

Per dare esecuzione a decisioni in materia di affidamento è necessario un procedimento per l'omologazione di una decisione pronunciata da un organo giurisdizionale straniero (exequatur) (articolo 28 e seguenti del regolamento Bruxelles II bis); ai sensi dell'articolo 30 del regolamento la disciplina dei dettagli del procedimento è demandata agli Stati membri. In Austria tale aspetto è disciplinato dagli articoli da 112 a 116 della legge sui procedimenti non contenziosi.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Le richieste di non riconoscimento di una decisione in materia di affidamento adottata in un altro Stato membro (articolo 21, terzo comma, del regolamento Bruxelles II bis) rientrano, come per l'exequatur, nelle competenze del tribunale distrettuale del distretto nel quale il figlio ha la sua residenza abituale o, in assenza di tale residenza, del distretto della sua residenza in Austria. Se il figlio non ha una residenza in Austria, l'organo giurisdizionale competente è quello del distretto nel quale il suo rappresentante legale ha la sua residenza abituale o, in assenza di tale residenza in Austria, e nella misura in cui la vertenza riguardi un figlio minorenne, ha giurisdizione l'organo giurisdizionale del distretto nel quale uno dei genitori ha la sua residenza abituale. In alternativa, l'organo giurisdizionale competente è il tribunale distrettuale di Vienna centro (articolo 109a della legge in materia di giurisdizione degli organi giurisdizionali in combinato disposto con l'articolo 109 della stessa legge).

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

Se gli organi giurisdizionali austriaci sono ritenuti competenti a norma del regolamento Bruxelles II bis o della convenzione dell'Aia del 1996 sulla protezione dei minori, essi applicheranno principalmente il diritto austriaco.

 

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Ultimo aggiornamento: 16/12/2020

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Polonia

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

La responsabilità genitoriale riguarda in particolare gli obblighi e i diritti dei genitori di avere cura della persona e dei beni di un figlio e di allevarlo rispettandone la dignità e i diritti (articolo 95, primo comma, della legge in materia di famiglia e tutela (KRiO).

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

Entrambi i genitori detengono la responsabilità genitoriale su un figlio. Se un genitore è deceduto o non dispone della piena capacità di agire, l'altro genitore è titolare della responsabilità genitoriale. Lo stesso si applica nel caso in cui la responsabilità genitoriale di uno dei genitori sia stata sospesa.

La responsabilità genitoriale può altresì essere limitata da una decisione dell'organo giurisdizionale. In tali circostanze, l'altro genitore ha il diritto di esercitare la responsabilità genitoriale sul figlio minore nella misura specificata nella decisione di detto organo.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Nel caso in cui i genitori siano incapaci di esercitare la responsabilità genitoriale, possono rivolgersi all'organo giurisdizionale che si occupa delle sąd opiekuńczy (questioni in materia di tutela) o a un'altra autorità pubblica per fare in modo che il figlio sia posto in affidamento familiare. In casi di estrema urgenza, su richiesta o con il consenso dei genitori del minore, quest'ultimo può essere affidato alle cure di una famiglia affidataria sulla base di un accordo tra lo starosta (capo di un distretto) e una famiglia affidataria oppure persone che gestiscono una rodzinny dom dziecka (casa-famiglia).

Se i genitori non desiderano esercitare la responsabilità genitoriale su un figlio, possono acconsentire alla sua adozione. Ai sensi del diritto polacco esistono tre forme di adozione: piena, piena e irrevocabile (nota anche come "adozione legittimante") e non piena.

Qualora l'esercizio scorretto della responsabilità genitoriale da parte dei genitori metta a repentaglio gli interessi del figlio, questi ultimi potrebbero essere soggetti a una limitazione della loro responsabilità genitoriale tramite una decisione dell'organo giurisdizionale che si occupa delle questioni in materia di tutela e il figlio può essere collocato presso una famiglia affidataria, una casa-famiglia, una sistemazione di affidamento familiare istituzionale, un centro di cura e trattamento, un centro di assistenza infermieristica o un centro di riabilitazione terapeutica.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

Nel pronunciare una sentenza in materia di divorzio, separazione personale o annullamento di un matrimonio, un organo giurisdizionale polacco è tenuto a risolvere la questione concernente la responsabilità genitoriale relativa a un figlio a meno che non disponga della competenza giurisdizionale in merito alla responsabilità genitoriale in un caso specifico. Nel risolvere la questione concernente la responsabilità genitoriale, l'organo giurisdizionale può tenere conto di un accordo scritto tra i coniugi concernente le modalità di esercizio della responsabilità genitoriale, a condizione che tale accordo sia nell'interesse superiore del minore.

Se i genitori non riescono ad accordarsi, considerando il diritto del figlio minore di essere cresciuto da entrambi i genitori, l'organo giurisdizionale può:

  1. pronunciarsi in merito all'esercizio congiunto della responsabilità genitoriale;
  2. attribuire la responsabilità genitoriale a uno dei genitori, limitando quella dell'altro a determinati obblighi e diritti nei confronti del figlio.

Se giustificato dall'interesse superiore del minore, l'organo giurisdizionale che si occupa delle questioni in materia di tutela può modificare un'ordinanza sulla responsabilità genitoriale e sulle relative modalità di esercizio contenuta in una sentenza in materia di divorzio, separazione personale o annullamento di un matrimonio (articolo 106 KRiO).

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

La legge non specifica alcuna forma per tale accordo tra i genitori, tuttavia occorre osservare che un tale accordo in merito alle modalità di esercizio della responsabilità genitoriale non ha alcun effetto giuridico e può essere considerato soltanto come base per la sentenza dell'organo giurisdizionale a tale proposito. Tale accordo può essere raggiunto anche ricorrendo alla mediazione. In tal caso è fatto per iscritto e firmato da entrambi i genitori e da un mediatore. Per essere giuridicamente vincolante, la transazione deve essere omologata dall'organo giurisdizionale.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

I genitori possono essere assistiti da un mediatore. I servizi di mediazione sono forniti sulla base di un accordo di mediazione o di una decisione dell'organo giurisdizionale che rinvia i genitori alla mediazione. L'accordo può essere stipulato anche con il consenso di un genitore alla mediazione, laddove l'altro genitore abbia richiesto la mediazione. Tuttavia una transazione conclusa dinanzi a un mediatore non ha la forza giuridica di un tale accordo raggiunto dinanzi a un organo giurisdizionale fino a quando detta transazione viene omologata dall'organo giurisdizionale.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

I genitori possono rivolgersi a un organo giurisdizionale in Polonia che si occupa di questioni in materia di tutela in relazione a vari aspetti relativi alla responsabilità genitoriale rispetto a un figlio, quali:

  1. le modalità di esercizio della responsabilità genitoriale e i diritti di accesso al figlio nel caso in cui la responsabilità genitoriale sia condivisa da entrambi i genitori che vivono separati;
  2. la risoluzione di una controversia relativa a questioni importanti concernenti il figlio nel caso in cui i genitori non siano in grado di trovare un accordo su come risolvere tali questioni, compresa la determinazione del luogo di residenza, la scelta della scuola, la scelta del nome e del cognome, decisioni riguardanti cure mediche, viaggi all'estero, ecc.;
  3. negozi giuridici tra un figlio e un genitore laddove tali negozi vadano oltre la gestione ordinaria dei beni del figlio.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Se un organo giurisdizionale ha attribuito l'esercizio della responsabilità genitoriale a uno soltanto dei genitori, tale genitore è libero di decidere in merito a tutte le questioni riguardanti il figlio minore senza dover consultare l'altro genitore od ottenerne il consenso.

Un genitore può essere privato della responsabilità genitoriale dall'organo giurisdizionale che si occupa di questioni in materia di tutela se la responsabilità genitoriale non può essere esercitata a causa di un impedimento permanente, il genitore abusa della propria responsabilità genitoriale o trascura gravemente i propri obblighi nei confronti del figlio minore.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Concedere l'affidamento condiviso ai genitori significa che essi possono e devono esercitare gli stessi diritti e doveri nei confronti del figlio. Ciò significa, tra l'altro, che questioni importanti concernenti il figlio saranno decise congiuntamente dai genitori o da un organo giurisdizionale che si occupa di questioni in materia di tutela laddove essi non riescano a raggiungere un accordo.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

I casi di responsabilità genitoriale vengono esaminati dal sąd rejonowy (tribunale distrettuale) avente giurisdizione per il luogo di residenza dei figli. La sezione famiglia e minori del tribunale distrettuale è l'organo giurisdizionale che si occupa delle questioni in materia di tutela. Dove non esiste tale base, la giurisdizione spetta al tribunale distrettuale di Varsavia capitale.

Una domanda deve essere presentata unitamente al certificato di nascita del figlio, al certificato di matrimonio dei genitori (se sposati), ad altri documenti a sostegno della domanda, come certificati medici, certificati scolastici, valutazioni scolastiche e copie di precedenti sentenze pronunciate da altri organi giurisdizionali in merito alla responsabilità genitoriale.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

I casi di responsabilità genitoriale vengono esaminati nel contesto di quello che è noto come un procedimento non contenzioso, che è meno formale di un procedimento contenzioso.

Inoltre, su richiesta di una parte del procedimento, l'organo giurisdizionale che si occupa di questioni in materia di tutela può concedere un provvedimento provvisorio nel modo che ritiene idoneo in circostanze specifiche. Le decisioni al riguardo diventano efficaci ed eseguibili quando vengono emesse.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Le parti coinvolte in procedimenti giudiziari riguardanti la responsabilità genitoriale sono tenute a pagare i diritti e le spese previsti dalla Ustawa o kosztach sądowych w sprawach cywilnych (legge sulle spese di giudizio nei procedimenti civili). Tuttavia, ai sensi dell'articolo 102, primo comma, della legge, una parte coinvolta in un procedimento giudiziario può chiedere l'esenzione dalle spese di giudizio presentando una dichiarazione attestante l'incapacità di sostenere tali costi senza incorrere in stenti per sé stessa o la sua famiglia. La domanda di esenzione dalle spese di giudizio dovrebbe essere accompagnata da una dichiarazione che indichi lo stato di famiglia, i beni, il reddito e le condizioni di vita del richiedente. Una parte coinvolta in un procedimento giudiziario può essere parzialmente esentata dalle spese di giudizio dall'organo giurisdizionale nel caso in cui tale parte sia in grado di pagare soltanto una parte di tali costi (articolo 101, primo comma, di tale legge).

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Sì, è possibile impugnare qualsiasi decisione dinanzi a un organo giurisdizionale di grado superiore. Nel caso di provvedimenti cautelari, questi sono impugnati dinanzi a un organo giurisdizionale di pari grado. Le impugnazioni contro le sentenze pronunciate da un tribunale distrettuale in materia di responsabilità genitoriale possono essere promosse dinanzi a un sąd okręgowy (tribunale regionale). Le sentenze pronunciate da un tribunale regionale nei procedimenti in materia di divorzio, separazione personale o annullamento del matrimonio sono soggette a impugnazione dinanzi a un sąd apelacyjny (corte d'appello).

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Il soggetto preposto all'esecuzione di un organo giurisdizionale nei casi riguardanti il ritorno di un minore è un kurator sądowy (tutore nominato dall'organo giurisdizionale). Nel caso in cui una sentenza giudiziaria che ordina il ritorno di un minore non sia rispettata, la persona avente diritto a ottenere il ritorno del minore deve chiedere all'organo giurisdizionale che ha emesso tale decisione di ordinare il trasferimento obbligatorio del minore da parte di un tutore nominato dall'organo giurisdizionale. Nel caso in cui l'ubicazione di una persona soggetta a responsabilità genitoriale non sia nota, l'organo giurisdizionale svolge un'indagine al fine di individuare tale ubicazione. L'ordine viene emesso dall'organo giurisdizionale a favore di un tutore nominato da tale organo sotto forma di una decisione che può essere emessa durante una sessione a porte chiuse. Non è possibile impugnare tale decisione. Il tutore nominato dall'organo giurisdizionale stabilisce la data per il trasferimento del minore e notifica la persona avente diritto. Il tutore nominato dall'organo giurisdizionale può trasferire il minore togliendolo a qualsiasi persona con la quale egli si trovi. A tale scopo, il tutore nominato dall'organo giurisdizionale può chiedere l'assistenza di agenti di polizia, psicologi e soggetti analoghi.

Il Kodeks postępowania cywilnego (codice di procedura civile) prevede una procedura differente per quanto concerne le sentenze in materia di modalità di visita. In tal caso, su richiesta di una persona avente diritto di visita nei confronti di un minore, l'organo giurisdizionale che si occupa di questioni in materia di tutela minaccerà di emettere un ordine contro la persona affidataria che non adempie agli obblighi derivanti da una sentenza o una transazione in merito alla visita di un minore, richiedendo il pagamento di un importo specifico alla persona avente diritto per ciascuna violazione di un obbligo. Nel caso in cui una persona avente diritto di visita di un minore o una persona alla quale è stata vietata tale visita violi l'obbligo imposto dalla decisione, l'organo giurisdizionale che si occupa di questioni in materia di tutela minaccerà di ordinare a tale persona di versare un importo specifico alla persona affidataria del minore. Nel caso in cui una persona alla quale l'organo giurisdizionale che si occupa di questioni in materia di tutela ha ordinato di effettuare un pagamento continui a non adempiere al suo obbligo, l'organo giurisdizionale ordinerà a tale persona di versare un importo dovuto, stabilito conformemente al numero di violazioni.

Si deve allegare alla domanda di cui sopra una sentenza esecutiva o una transazione in merito alla visita a un minore.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Le disposizioni pertinenti applicabili sono quelle di cui al capitolo III del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio, del 27 novembre 2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale. Di norma tali sentenze sono riconosciute ed eseguite senza necessità di ulteriori procedimenti. È tuttavia possibile presentare a un tribunale regionale una domanda di riconoscimento ed esecuzione. Il tribunale regionale è altresì competente per l'esame di una domanda di dichiarazione di esecutività. In entrambi i casi la domanda deve soddisfare i criteri di un atto processuale, il che significa che deve indicare specificamente la richiesta, i fatti che giustificano tale richiesta e se le parti hanno tentato o meno una mediazione.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento e all'esecuzione di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Per legge, le sentenze in materia civile pronunciate dagli organi giurisdizionali di paesi stranieri sono riconosciute, salvo che vi sia un impedimento ai sensi del codice di procedura civile.

Chiunque abbia un interesse giuridico può richiedere il riconoscimento o il non riconoscimento di una sentenza pronunciata da un organo giurisdizionale straniero. Una domanda di riconoscimento di una sentenza pronunciata da un organo giurisdizionale straniero deve essere accompagnata da:

  • una copia ufficiale della sentenza;
  • un documento attestante che la sentenza è definitiva, salvo che tale circostanza sia evidente dal suo enunciato;
  • una traduzione giurata in polacco.

Una domanda di non riconoscimento di una sentenza pronunciata da un organo giurisdizionale straniero dev'essere accompagnata da una copia ufficiale della sentenza e da una traduzione giurata in polacco.

Una domanda è esaminata dal tribunale regionale che sarebbe geograficamente competente ad esaminare il caso oggetto della sentenza dell'organo giurisdizionale straniero oppure dal tribunale regionale della regione nella quale si trova il tribunale distrettuale geograficamente competente oppure, in assenza di un tale organo giurisdizionale, dal Sąd Okręgowy w Warszawie (tribunale regionale di Varsavia).

Una decisione in merito al riconoscimento emessa dal tribunale regionale è soggetta a zażalenie (appello incidentale), mentre una decisione della corte d'appello è soggetta a skarga kasacyjna (ricorso per cassazione); è inoltre possibile richiedere che siano riaperti procedimenti chiusi da una decisione definitiva in materia di riconoscimento e che tale decisione definitiva sia dichiarata illegittima.

Per quanto riguarda l'esecuzione delle sentenze di organi giurisdizionali stranieri, le procedure variano talmente tanto in base al tipo di procedimento che è sempre meglio contattare preliminarmente l'autorità centrale per ottenere informazioni sull'iter da seguire.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

La legge applicabile a questioni in materia di responsabilità genitoriale e diritti di visita è stabilita dalla Convenzione concernente la competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori conclusa all'Aia il 19 ottobre 1996 oppure da accordi bilaterali dei quali la Polonia è parte. Qualora nessuno di tali strumenti sia applicabile, si applicano le disposizioni della Ustawa z dnia 4 lutego 2011 r. - Prawo prywatne międzynarodowe (legge del 4 febbraio 2011 sul diritto internazionale privato). Nel caso in cui il luogo di residenza abituale del minore cambi e venga trasferito in un paese che non è parte della convenzione, da quel momento in poi la legge di tale paese disciplinerà tutte le successive modifiche delle condizioni di applicazione delle misure adottate nel paese della precedente residenza abituale del minore.

 

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Ultimo aggiornamento: 04/04/2023

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Portogallo

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

La responsabilità genitoriale prevede l'assegnazione di poteri e doveri ai genitori in relazione ai loro figli. I figli sono soggetti alla responsabilità genitoriale fino al raggiungimento della maggiore età o all'emancipazione (articolo 1877 del codice civile). La maggiore età si raggiunge a 18 anni. I minori che hanno raggiunto l'età di 16 anni possono raggiungere l'emancipazione qualora contraggano matrimonio (articolo 132 del codice civile).

La responsabilità genitoriale comprende i seguenti poteri e doveri dei genitori in relazione ai loro figli (articoli da 1877 a 1920-C del codice civile):

  • educazione dei figli fornendo loro una formazione generale e professionale, in particolare a favore dei figli con disabilità fisiche e mentali;
  • nel rispetto dei mezzi dei quali i genitori dispongono, promozione dello sviluppo fisico e mentale dei figli;
  • sostentamento a favore dei figli e copertura delle spese relative alla loro sicurezza, salute ed istruzione;
  • rappresentanza dei figli;
  • esercizio della funzione di amministratore dei beni dei figli con la stessa cura con la quale si amministrano i propri;
  • custodia dei figli e determinazione della loro residenza;
  • assicurazione del ritorno dei figli, ricorrendo a un'autorità pubblica se necessario, qualora questi lascino l'abitazione dei genitori o siano stati allontanati dalla stessa;
  • decisione in merito all'educazione religiosa dei figli di età inferiore ai 16 anni;
  • a seconda della maturità dei figli, considerazione dei loro punti di vista su importanti questioni familiari e riconoscimento della loro autonomia nell'organizzare la propria vita.

D'altra parte:

  • i figli sono tenuti a obbedire ai loro genitori;
  • i figli non possono lasciare l'abitazione dei genitori o la casa che i genitori hanno destinato loro, né essere allontanati dalla stessa;
  • i genitori non sono tenuti a provvedere al sostentamento dei loro figli o a coprire i costi della loro sicurezza, salute e istruzione nella misura in cui i figli siano in grado di coprire essi stessi tali costi utilizzando i proventi derivanti dal loro lavoro che essi svolgono o qualsiasi altro reddito;
  • i genitori possono utilizzare il reddito derivante dai beni dei figli per coprire le spese relative al sostentamento, alla sicurezza, alla salute e all'istruzione dei figli, nonché, entro limiti ragionevoli, altri bisogni della vita familiare;
  • i genitori non sono tenuti a farsi garanti, in veste di amministratori, dei beni dei loro figli, fatta eccezione per il caso in cui ciò riguardi valori mobiliari e il giudice, in ragione del valore dei beni interessati, lo ritenga necessario.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

Di regola, la responsabilità genitoriale nei confronti dei figli ricade sui genitori (articolo 1901 del codice civile).

I genitori esercitano la responsabilità genitoriale di comune accordo. In assenza di accordo su questioni di particolare importanza, uno dei due genitori può rivolgersi al giudice il quale tenterà una conciliazione e, se la conciliazione non è possibile, ascolterà il figlio prima di decidere, fatta eccezione nei casi in cui gravi circostanze lo sconsiglino.

Quando la filiazione viene stabilita soltanto in relazione a uno dei genitori, la responsabilità genitoriale può essere assegnata tramite decisione di un giudice al coniuge o al partner registrato di tale genitore, i quali la eserciteranno quindi congiuntamente; l'esercizio condiviso della responsabilità genitoriale in questo caso dipende dalla presentazione di un'istanza a tal fine da parte del genitore e del suo coniuge o partner registrato (articolo 1904-A del codice civile).

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Sì, alle seguenti condizioni.

Impossibilità di uno o entrambi i genitori (articolo 1903 del codice civile):

Quando uno dei genitori non è in grado di esercitare le responsabilità genitoriale a causa di assenza, incapacità o altro impedimento decretato da un giudice, l'altro genitore deve esercitare tale responsabilità. Se l'altro genitore è impossibilitato a farlo in ragione di una decisione giudiziaria, la responsabilità deve essere esercitata dalle seguenti persone in ordine di preferenza (articolo 1903 del codice civile):

  • il coniuge o il partner registrato di uno dei due genitori;
  • un membro della famiglia di uno dei due genitori.

Tali norme si applicano mutatis mutandis anche nel caso in cui la filiazione sia stabilita nei confronti di uno soltanto dei genitori.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

L'esercizio della responsabilità genitoriale in caso di divorzio, separazione personale, dichiarazione di nullità o annullamento del matrimonio è disciplinato secondo i principi riportati in appresso (articolo 1906 del codice civile).

  • La responsabilità genitoriale in merito a questioni di particolare importanza per la vita dei figli è esercitata congiuntamente da entrambi i genitori in conformità dei termini del matrimonio, fatta eccezione per i casi di manifesta urgenza, nel contesto dei quali entrambi i genitori possono agire disgiuntamente, informando l'altro genitore il prima possibile;
  • quando l'esercizio condiviso della responsabilità genitoriale in merito a questioni di particolare importanza per la vita dei figli è ritenuto contrario agli interessi dei minori, il giudice stabilisce, tramite una decisione motivata, che tale responsabilità debba essere esercitata da uno dei genitori;
  • l'esercizio della responsabilità genitoriale in relazione alle attività quotidiane dei figli ricade sul genitore con il quale essi risiedono abitualmente o sul genitore presso il quale stanno temporaneamente soggiornando; tuttavia, quest'ultimo, nell'esercizio delle sue responsabilità, non dovrebbe agire in contrasto con gli orientamenti educativi più rilevanti definite dal genitore con il quale i figli risiedono abitualmente;
  • il genitore al quale spetta l'esercizio della responsabilità genitoriale in relazione alle attività quotidiane può agire autonomamente oppure delegare tale esercizio;
  • il giudice stabilisce i diritti di residenza e di visita dei figli sulla base degli interessi di questi ultimi, tenendo conto di tutte le circostanze pertinenti, ossia di qualsiasi accordo dei genitori e della volontà espressa da ciascuno di essi di promuovere le normali relazioni dei figli con l'altro genitore;
  • il genitore che non esercita la responsabilità genitoriale, in toto o in parte, ha il diritto di essere informato su come viene esercitata tale responsabilità, in particolare per quanto concerne l'istruzione e le condizioni di vita dei figli;
  • il giudice decide sempre in conformità degli interessi dei figli, tra i quali rientrano il mantenimento di uno stretto rapporto con entrambi i genitori, la promozione e l'accoglimento di accordi oppure l'adozione di decisioni che favoriscono ampie opportunità di contatto con entrambi i genitori e la condivisione della responsabilità tra questi ultimi.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

Affinché un accordo sulla responsabilità genitoriale sia legalmente vincolante, esso deve essere omologato dal giudice o dal conservatore dell'ufficio di stato civile, secondo una delle forme indicate nelle risposte alle domande 6 e 10.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Le parti possono ricorrere a mezzi alternativi per risolvere il conflitto, tanto prima di richiedere l'intervento di un giudice quanto nel corso di un'azione in giudizio.

Mediazione prima dell'intervento di un giudice

Prima di avviare un procedimento giudiziario dinanzi a un giudice, i genitori possono ricorrere alla mediazione familiare pubblica o privata per raggiungere un accordo sulla responsabilità genitoriale.

In Portogallo la mediazione è volontaria. Le parti coinvolte in una controversia familiare in merito ai loro figli possono ricorrere, previo accordo, alla mediazione familiare pubblica o privata prima di intentare un'azione giudiziaria. In seguito all'avvio di un procedimento giudiziario, il giudice può comunque deferire le parti a una mediazione, tuttavia non può imporlo qualora le parti non siano d'accordo o vi si oppongano.

Omologazione obbligatoria dell'accordo

Dopo a mediazione, una volta raggiunto un accordo, affinché sia vincolante e applicabile, le parti devono chiederne l'omologazione al giudice o al conservatore dell'ufficio di stato civile, a seconda dei casi.

I casi relativi a questioni familiari che rientrano nella competenza del conservatore dell'ufficio di stato civile richiedono il previo accordo delle parti; altrimenti rientrano nella competenza dei giudici (articolo 12 del decreto legge n. 272/2001 del 13 ottobre 2001 - Procedimenti soggetti alla competenza degli uffici dei pubblici ministeri e degli uffici di stato civile).

Gli uffici di stato civile sono competenti per l'omologazione dell'accordo per quanto concerne la responsabilità genitoriale soltanto quando è allegato a un accordo per un divorzio o una separazione personale consensuale. Prima dell'omologazione da parte del conservatore, l'ufficio del pubblico ministero esprime un parere sull'accordo nella misura in cui esso riguardi la responsabilità genitoriale relativa a figli minori.

Qualora la mediazione familiare abbia luogo prima che venga promossa un'azione giudiziaria e sia intesa unicamente a definire la responsabilità genitoriale in relazione a figli minori (senza che l'accordo sia allegato a un accordo di divorzio o di separazione personale), le parti devono richiedere l'omologazione di tale accordo da parte del giudice competente.

Mediazione privata

Qualora facciano ricorso alla mediazione privata, le parti dovranno pagare l'onorario del mediatore. Il costo di tale onorario, le norme e le tempistiche della mediazione sono stabiliti nel protocollo di mediazione firmato dalle parti e dal mediatore all'inizio della mediazione stessa. Il ministero della Giustizia stila un elenco di mediatori che le parti possono consultare per scegliere un mediatore privato. Tale elenco è disponibile all'indirizzo:

Il link si apre in una nuova finestrahttps://dgpj.justica.gov.pt/Portals/31/GRAL_Media%C3%A7%C3%A3o/Lista_mediadores_SMF_22.06.2022.pdf?ver=pOryP-EUHyj3-8mw8cJ_Kw%3d%3d

Mediazione pubblica

Per usufruire della mediazione pubblica, le parti devono contattare l'Ufficio per la risoluzione alternativa delle controversie della direzione generale per la Politica in materia di giustizia (Direcão Geral da Política de Justiça) e richiedere la pianificazione di una sessione preliminare di mediazione. Ciò può avvenire telefonicamente, tramite posta elettronica oppure utilizzando il modulo elettronico disponibile all'indirizzo Il link si apre in una nuova finestrahttp://smf.mj.pt/. In occasione della sessione preliminare di mediazione pubblica, le parti e il mediatore firmano un protocollo di mediazione. Sarà stabilita una durata, saranno programmate le sessioni e spiegate le norme procedurali. Il costo della mediazione pubblica per questioni familiari è di 50 EUR per ciascuna parte, indipendentemente dal numero di sessioni programmate. Tale diritto di 50 EUR è versato da ciascuna delle parti all'inizio della mediazione pubblica. Gli onorari dei mediatori che operano attraverso il sistema pubblico non sono pagati dalle parti. Sono pagati dalla direzione generale per la Politica in materia di giustizia, secondo un calendario legale.

Le sessioni di mediazione pubblica possono svolgersi presso i locali della direzione generale per la Politica in materia di giustizia oppure presso strutture messe a disposizione nel comune nel quale le parti risiedono.

Nella mediazione pubblica, le parti possono scegliere un mediatore da un elenco di mediatori pubblici selezionati. L'elenco dei mediatori pubblici è disponibile sul sito web di cui sopra.

Il link si apre in una nuova finestraElenco dei mediatori del sistema di mediazione familiare.

Se le parti non scelgono un mediatore, l'Ufficio per la risoluzione alternativa delle controversie della direzione‑generale per la Politica in materia di giustizia indica uno dei mediatori inclusi nell'elenco dei mediatori pubblici, in ordine sequenziale e tenendo conto della vicinanza alla zona di residenza delle parti. Di regola, questa nomina viene fatta per via elettronica.

Nota: l'attività del sistema di mediazione familiare è disciplinata dal decreto ministeriale di attuazione n. 13/2018 del 22 ottobre 2018.

Patrocinio a spese dello Stato (legge n. 34/2004 del 29 luglio 2004 – Accesso alla giustizia e agli organi giurisdizionali)

Se le parti hanno diritto al patrocinio a spese dello Stato, il costo della mediazione può essere coperto da tale patrocinio.

Mediazione e udienze tecniche specializzate nel corso di procedimenti giudiziari

(Legge n. 141/2015 dell'8 settembre 2015 – Quadro giuridico per la procedura di tutela civile, come modificata dalla legge n. 24/2017 del 24 maggio 2017).

Se le parti rimettono la questione a una decisione da parte di un giudice, viene avviato un procedimento civile che disciplina l'esercizio della responsabilità genitoriale che inizia con l'organizzazione di una riunione con i genitori. (articolo 35 del quadro giuridico per la procedura di tutela civile)

Laddove i genitori non riescano ad addivenire a un accordo durante tale riunione, il giudice sospende il procedimento per un periodo massimo di due o tre mesi, a seconda dei casi, e rinvia i genitori alla mediazione (qualora essi accettino di utilizzare tale metodo) oppure a un'udienza tecnica specializzata (che può essere imposta ai genitori come obbligatoria) (articolo 38 del quadro giuridico per la procedura di tutela civile).

Al termine di tale periodo, il giudice viene informato dell'esito della mediazione o dell'udienza tecnica specializzata e fissa una data per la prosecuzione della riunione al fine di assicurare e/o omologare l'accordo. (articolo 39 del quadro giuridico per la procedura di tutela civile)

Se al termine di tale fase i genitori non riescono a raggiungere un accordo, segue la fase contenziosa del procedimento: i genitori ricevono una notificazione che li invita a presentare le loro memorie e a produrre prove; questa fase è poi seguita da quella di indagine e dalla pronuncia della sentenza.

Informazioni sulla mediazione sono disponibili all'indirizzo: Il link si apre in una nuova finestrahttps://dgpj.justica.gov.pt/Resolucao-de-Litigios/Mediacao.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Innanzitutto è importante sottolineare che in Portogallo, in caso di divorzio, separazione, annullamento del matrimonio e nei casi di assenza di matrimonio o di convivenza dei genitori, la decisione in merito all'esercizio della responsabilità genitoriale va sempre presa considerando tre aspetti fondamentali:

  • la custodia del figlio;
  • gli accordi in materia di visita;
  • le obbligazioni alimentari dovute al figlio.

In altre parole, si ritiene che l'obbligo di provvedere al sostentamento di un figlio minorenne rientri nella responsabilità genitoriale e, in linea di principio, è disciplinato unitamente alle altre responsabilità incluse in tale ambito, sebbene in certi casi sia possibile proporre un'azione soltanto per stabilire e modificare le obbligazioni alimentari dovute a un figlio.

Il giudice può pronunciarsi in merito alle seguenti questioni (articoli 6 e 7 del quadro giuridico per la procedura di tutela civile):

  • istituzione di un tutore e definizione dell'amministrazione dei beni;
  • nomina di una persona incaricata di svolgere attività commerciali per conto del minore e, inoltre, nomina di un fiduciario che rappresenti il minore soggetto a responsabilità genitoriale in un contesto stragiudiziale;
  • disciplina dell'esercizio della responsabilità genitoriale e conoscere in merito a questioni ad essa connesse;
  • definizione delle obbligazioni alimentari dovute ai figli minori o ai figli di età superiore a 18 anni o che hanno raggiunto l'emancipazione e che stanno continuando la loro istruzione accademica o professionale;
  • preparazione e pronuncia di sentenze nel contesto di esecuzioni per obbligazioni alimentari;
  • emissione di un ordine di consegna giudiziaria di un figlio;
  • autorizzazione al rappresentante legale dei minori a compiere determinati atti, conferma di quelli che sono stati effettuati in assenza di autorizzazione e definizione di accordi per l'accettazione di regali;
  • decisioni in merito alla cauzione che i genitori devono prestare a favore dei loro figli minori;
  • decreto di divieto totale o parziale e definizione dei limiti all'esercizio della responsabilità genitoriale;
  • verifica d'ufficio della maternità e paternità;
  • pronuncia di una decisione, in caso di disaccordo tra i genitori, sul nome e sui cognomi del minore;
  • definizione di un rapporto di affidamento civile (apadrinhamento civil) e revoca di tali decisioni;
  • disciplina delle interazioni del figlio con i fratelli e gli ascendenti;
  • in presenza di una tutela o di un'amministrazione dei beni: determinazione della remunerazione del tutore o dell'amministratore; presa di conoscenza della dispensa, dell'esonero o della rimozione dall'incarico del tutore, dell'amministratore o di un membro del consiglio di famiglia; richiesta di presentazione ed emissione di un giudizio sui dati sulla situazione contabile; autorizzazione della sostituzione dell'ipoteca legale e determinazione del rafforzamento della sostituzione della cauzione prestata; nonché nomina di un tutore ad hoc che rappresenti il minore in via stragiudiziale;
  • nomina di un tutore ad hoc che rappresenti il minore nel contesto di qualsiasi procedimento in materia di tutela;
  • decisione sul rafforzamento e sulla sostituzione della cauzione prestata a favore dei figli minori;
  • richiesta di presentazione di dati sulla situazione contabile da parte dei genitori ed emissione di un giudizio sugli stessi.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Di norma, no. Anche se l'affidamento di un figlio minore è assegnato soltanto a un genitore, la responsabilità genitoriale su questioni di particolare importanza per la vita di tale figlio ricade su entrambi i genitori, a meno che la sentenza non stabilisca che spetti esclusivamente a uno di essi (articolo 1906 del codice civile).

Per quanto concerne gli altri aspetti della domanda, la risposta è già stata trattata in maniera dettagliata nella risposta alla domanda 4.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

In pratica, l'affidamento condiviso significa che:

  • la responsabilità genitoriale è esercitata congiuntamente da entrambi i genitori che decidono in merito a questioni riguardanti la vita del figlio secondo le medesime condizioni che si applicavano quando erano sposati;
  • il figlio può risiedere alternativamente con ciascuno dei genitori.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Metodi procedurali per intentare azioni giudiziarie in materia di responsabilità genitoriale

Procedimenti in materia di assistenza e tutela

Se il minore si trova in una situazione che ne può mettere a repentaglio la sicurezza, la salute, l'insegnamento morale o l'istruzione e se l'esercizio della responsabilità genitoriale è limitato dall'applicazione di una delle misure di assistenza e tutela di cui alla risposta alla domanda 3, saranno avviati procedimenti in materia di assistenza e tutela che rientreranno nella competenza dei comitati per la tutela dei minori e dei giovani o in quella di organi giurisdizionali, a seconda dei casi.

Procedimenti in materia di tutela civile

Negli altri casi indicati nella risposta alla domanda 7, in relazione alla disciplina dell'esercizio della responsabilità genitoriale, viene avviato un procedimento in materia di tutela civile, che rientra nelle competenze degli organi giurisdizionali.

Procedimenti di competenza degli uffici di stato civile

Nei casi in cui vi sia un accordo in merito alla disciplina dell'esercizio della responsabilità genitoriale, allegato o meno a un accordo di separazione personale o di divorzio, viene depositato un caso presso l'ufficio di stato civile. Spetta al conservatore omologare l'accordo di responsabilità genitoriale dopo aver sentito il parere dell'ufficio del pubblico ministero.

Nota: quando il procedimento di divorzio viene avviato senza il consenso dell'altro coniuge, è competente l'organo giurisdizionale e il procedimento assume la forma di un procedimento di divorzio speciale senza il consenso dell'altro coniuge. Se nel corso del procedimento le parti raggiungono un accordo, l'organo giurisdizionale converte tale azione in un procedimento di divorzio consensuale e omologa gli accordi, compresi quelli relativi alla responsabilità genitoriale, qualora vi siano figli minori.

Formalità e documenti da allegare (variano a seconda della forma assunta dal caso e dell'autorità competente)

Procedimento in materia di promozione e tutela avviato dal comitato per la tutela dei minori e dei giovani (articolo 97 della legge sulla protezione dei minori e dei giovani in pericolo)

  • Il procedimento inizia con la ricezione di una comunicazione scritta o con la registrazione di segnalazioni verbali o fatti dei quali il comitato è a conoscenza;
  • situazioni ad alto rischio possono essere segnalate da qualsiasi persona, dalle entità competenti in materia di infanzia e gioventù, dal minore stesso, dai genitori, dal rappresentante legale o dalla persona che ha di fatto l'affidamento del minore;
  • il procedimento del comitato per la tutela comprende la raccolta di informazioni, lo svolgimento di indagini ed esami necessari e appropriati per stabilire la situazione, la definizione dei motivi della decisione, l'applicazione del provvedimento corrispondente e la sua attuazione;
  • il procedimento è organizzato in maniera semplificata nel contesto del quale gli atti e le indagini svolti o richiesti dal comitato per la tutela e che costituiscono la base per l'attuazione degli atti di cui al punto precedente sono registrati in ordine cronologico;
  • per quanto concerne ciascun procedimento, il processo decisionale è trascritto in forma sommaria, unitamente alla sua motivazione.

Procedimento in materia di promozione e tutela avviato dagli organi giurisdizionali (articolo 100 della legge sulla protezione dei minori e dei giovani in pericolo)

  • Il procedimento inizia con la ricezione di una domanda iniziale presentata dall'ufficio del pubblico ministero, dai genitori, dal rappresentante legale, dai tutori di fatto o da un figlio di età superiore ai 12 anni;
  • il procedimento è costituito dalle fasi di indagine, procedimento giudiziario, decisione ed esecuzione del provvedimento;
  • non è obbligatorio per nessuna delle parti nominare un avvocato in primo grado, tranne nelle situazioni seguenti, laddove il giudice debba obbligatoriamente nominare un avvocato per il minore: quando gli interessi del minore sono in conflitto con quelli dei genitori, del rappresentante legale o del tutore; quando il minore lo richiede; nei procedimenti giudiziari nell'ambito dei quali il minore deve essere sempre rappresentato da un avvocato o da un rappresentante designato.

Procedimenti in materia di tutela civile (articoli da 12 a 33 del quadro giuridico per la procedura di tutela civile)

  • Il procedimento si avvia su iniziativa dell'ufficio del pubblico ministero, del figlio di età superiore ai 12 anni, degli ascendenti, dei fratelli o del rappresentante legale del minore;
  • spetta all'ufficio del pubblico ministero rappresentare il minore in aula, agire per suo conto, richiedere la disciplina della responsabilità genitoriale e difendere l'interesse superiore del minore;
  • si tratta di un procedimento di giurisdizione volontaria che inizia con una domanda presentata presso un organo giurisdizionale e che comprende un'obiezione;
  • laddove la legge non disponga altrimenti, è nella domanda e nell'obiezione che le parti devono presentare l'elenco dei testimoni e richiedere tutte le prove;
  • l'organo giurisdizionale è consigliato da gruppi tecnici multidisciplinari;
  • il figlio ha il diritto ad essere sentito. A tal fine, il giudice valuta, mediante ordinanza, la capacità del figlio di comprendere le questioni e può fare affidamento su una consulenza tecnica;
  • durante l'udienza, il giudice ascolta il figlio, le parti, i familiari e altre persone che ritiene pertinente sentire;
  • in qualsiasi fase del procedimento possono essere pronunciate decisioni provvisorie e cautelari;
  • in qualsiasi fase del procedimento, il giudice può ordinare l'intervento dei servizi di mediazione pubblica o privata, a condizione che le parti concordino con il ricorso alla mediazione;
  • nello specifico, nelle procedure che disciplinano la responsabilità genitoriale, viene organizzata una riunione con i genitori e, se i genitori non raggiungono un accordo durante tale riunione, il giudice li rinvia alla mediazione (qualora essi accettino) oppure a un'udienza tecnica specialistica. Soltanto nel caso in cui non sia possibile raggiungere un accordo in tali modi, si procede con la descrizione dei fatti, l'indagine, l'udienza e la sentenza;
  • le parti hanno il diritto di conoscere le informazioni fornite nella consulenza tecnica e altre prove e pareri inclusi nel procedimento; possono chiedere chiarimenti, aggiungere ulteriori prove o presentare domanda affinché vengano richieste informazioni. Il giudice può respingere tali richieste tramite un ordine non impugnabile qualora le giudichi non necessarie, impossibili da soddisfare o dilatorie;
  • l'udienza, quando ha luogo, viene sempre registrata;
  • viene fornita la motivazione per la decisione del giudice;
  • è obbligatorio nominare un avvocato soltanto nella fase di appello. Tuttavia, in primo grado, la nomina di un avvocato per il minore è obbligatoria nei seguenti casi: quando gli interessi del minore e quelli dei genitori, del rappresentante legale o del tutore sono in conflitto; quando un minore dotato di adeguata maturità lo richiede all'organo giurisdizionale;
  • salvo espressa disposizione contraria, è possibile impugnare le decisioni pronunciate come definitive o provvisorie riguardanti la domanda, la modifica o la cessazione di provvedimenti di tutela civile;
  • l'ufficio del pubblico ministero e le parti, i genitori, il rappresentante legale e chiunque detenga di fatto l'affidamento del minore, possono tutti effettuare tale impugnazione;
  • le impugnazioni sono trattate e giudicate come avviene nei procedimenti civili, con un termine per la presentazione delle opposizioni e della risposta fissato a 15 giorni;
  • le impugnazioni hanno un effetto puramente devolutivo, a meno che il giudice non decida diversamente.

Casi di competenza degli uffici di stato civile (articoli da 1775 a 1778-A del codice civile e articoli da 12 a 14 del decreto legge n. 272/2001 del 13 ottobre 2001 - Procedimenti soggetti alla competenza dell'ufficio del Pubblico ministero e degli uffici di stato civile)

Nei casi in cui l'accordo sulla responsabilità genitoriale è allegato a un accordo di divorzio o di separazione personale, occorre presentare i documenti seguenti:

  • il procedimento di separazione personale o divorzio consensuale è avviato mediante una domanda firmata dai coniugi o dai loro rappresentanti presso l'ufficio di stato civile;
  • la domanda viene esaminata in relazione ai beni in comune, all'accordo sul divorzio, alle obbligazioni alimentari tra coniugi e alla designazione dell'abitazione familiare, oltre all'accordo sull'esercizio della responsabilità genitoriale qualora vi siano figli minori e non vi siano sentenze precedenti in merito;
  • a seguito della domanda, viene consultata immediatamente e automaticamente la banca dati dell'ufficio di stato civile e i documenti necessari vengono inclusi nella banca dati al fine di convalidare il certificato di matrimonio delle parti interessate e la conclusione di qualsiasi accordo prematrimoniale dichiarato al conservatore, fatta eccezione per i casi in cui il regime patrimoniale dei coniugi è indicato nel certificato di matrimonio;
  • in seguito alla ricezione della domanda, il conservatore informa i coniugi dell'esistenza di servizi di mediazione familiare;
  • quando viene raggiunto un accordo sull'esercizio della responsabilità genitoriale in relazione a figli minori, il caso viene rinviato all'ufficio del pubblico ministero presso il tribunale regionale (tribunal judicial de primeira instância) competente per l'esame della questione all'interno della giurisdizione a cui appartiene l'ufficio di stato civile, affinché tale organo possa emettere una decisione sull'accordo entro 30 giorni;
  • se l'ufficio del pubblico ministero ritiene che l'accordo non tuteli adeguatamente gli interessi dei minori, i richiedenti possono modificare di conseguenza l'accordo o presentarne uno nuovo, nel qual caso tale accordo sarà riesaminato dall'ufficio del pubblico ministero;
  • se l'ufficio del pubblico ministero ritiene che l'accordo tuteli debitamente gli interessi dei minorenni o se i coniugi hanno modificato l'accordo secondo le istruzioni di tale ufficio, il conservatore verifica il soddisfacimento dei presupposti di legge ed è in grado di stabilire a tale fine l'esecuzione di atti e la produzione di qualsiasi prova necessaria e, successivamente, emette una decisione sul merito della domanda;
  • nei casi in cui i richiedenti non rispettano le modifiche indicate dall'ufficio del pubblico ministero e continuano a sostenere la loro intenzione di divorziare, il caso viene rinviato all'organo giurisdizionale del distretto al quale appartiene l'ufficio di stato civile.

Se i genitori, siano essi sposati o meno, desiderano disciplinare l'esercizio della responsabilità genitoriale rispetto ai figli minori di entrambi oppure modificare un accordo già omologato, devono richiederlo presentando domanda in qualsiasi momento presso qualsiasi ufficio di stato civile. A tal fine, dovrebbero includere i documenti seguenti:

  • domanda di disciplina dell'esercizio della responsabilità genitoriale;
  • accordo sull'esercizio della responsabilità genitoriale e sulla responsabilità per i figli minori, firmato da entrambi i genitori o dai loro rappresentanti;
  • il conservatore dell'ufficio di stato civile esamina l'accordo e invita i genitori a modificarlo qualora non tuteli gli interessi dei minori;
  • l'accordo viene quindi rinviato all'ufficio del pubblico ministero presso il tribunale regionale competente in materia, nella zona di residenza del minore, affinché tale organo possa emettere una decisione entro 30 giorni;
  • se l'ufficio del pubblico ministero non formula obiezioni, il caso viene rinviato all'ufficio di stato civile dove il conservatore corrispondente omologa l'accordo;
  • le decisioni di omologazione hanno lo stesso effetto delle sentenze giudiziarie.

Informazioni sulla competenza degli uffici di stato civile sono disponibili all'indirizzo: Il link si apre in una nuova finestrahttp://www.pgdlisboa.pt/leis/lei_mostra_articulado.php?nid=581&tabela=leis.

Soggetti ai quali le parti interessate devono fare riferimento (a seconda dei casi: gli organi giurisdizionali, i comitati per la tutela dei minori e dei giovani e gli uffici di stato civile)

Competenza nel merito e competenza territoriale degli organi giurisdizionali

L'organo giurisdizionale competente in materia di responsabilità genitoriale è la sezione per la famiglia e i minori del tribunale distrettuale (articolo 123, primo comma, lettera d), della legge sull'organizzazione del sistema giudiziario. Per le zone al di fuori della competenza della sezione per la famiglia e i minori è competente la sezione civile locale del tribunale distrettuale o la sezione avente competenza generica.

Per quanto concerne la competenza territoriale si applicano le norme riportate in appresso (articolo 9 del quadro giuridico per la procedura di tutela civile):

  • è competente l'organo giurisdizionale del luogo di residenza del minore al momento dell'avvio del procedimento;
  • se la residenza del minore non è nota, è competente l'organo giurisdizionale del luogo di residenza dei titolari della responsabilità genitoriale;
  • se i titolari delle responsabilità genitoriali risiedono in luoghi diversi, è competente l'organo giurisdizionale del luogo di residenza della persona che esercita la responsabilità genitoriale;
  • in caso di esercizio condiviso della responsabilità genitoriale, è competente l'organo giurisdizionale del luogo di residenza della persona con la quale risiede il minore oppure, in caso di affidamento condiviso, l'organo giurisdizionale presso il quale è stata avviata l'azione giudiziaria inizialmente;
  • se una qualsiasi delle azioni riguarda due figli, figli dei medesimi genitori e residenti in distretti diversi, l'organo giurisdizionale competente è quello presso il quale è stata avviata l'azione giudiziaria inizialmente;
  • se una qualsiasi delle azioni riguarda più di due figli, figli dei medesimi genitori e residenti in distretti diversi, l'organo giurisdizionale competente è quello del luogo presso il quale risiede il maggior numero di figli;
  • se, al momento dell'avvio del procedimento giudiziario, il minore risiede all'estero e l'organo giurisdizionale portoghese è competente a livello internazionale, l'organo giurisdizionale competente per l'esame e la decisione in merito al caso è quello del luogo di residenza della parte ricorrente o della parte convenuta;
  • quando la parte ricorrente e la parte convenuta risiedono all'estero e l'organo giurisdizionale portoghese ha giurisdizione a livello internazionale, il caso viene esaminato dalla sezione famiglia e minori di Lisbona (Juízo de Família e Menores de Lisboa), nel distretto giudiziario di Lisbona;
  • fatte salve le norme sulle azioni correlate e le disposizioni di leggi specifiche, qualsiasi variazione dei fatti che si verifichi successivamente all'avvio del procedimento è irrilevante.

Competenza nel merito e competenza territoriale delle commissioni per la tutela dei minori e dei giovani (articolo 79 della legge sulla protezione dei minori e dei giovani in pericolo)

Le commissioni per la tutela dei minori e dei giovani sono competenti in materia di procedimenti relativi all'assistenza e alla tutela di minori e giovani a rischio, laddove vi sia un accordo tra i genitori e il minore non sollevi alcuna obiezione.

Per quanto concerne la competenza territoriale si applicano le norme riportate in appresso:

  • la commissione per la tutela dei minori e dei giovani o l'organo giurisdizionale avente sede nel luogo di residenza del minore al momento della notifica della situazione o dell'avvio del procedimento giudiziario è competente per l'applicazione dei provvedimenti di assistenza e tutela;
  • se la residenza del minore o del giovane non è nota e non può essere determinata, è competente la commissione per la tutela del luogo in cui si trova il minore;
  • la commissione per la tutela del luogo nel quale si trova il minore adotta i provvedimenti ritenuti urgenti e quelli considerati necessari per la tutela immediata del minore;
  • se, in seguito all'applicazione di una misura non di tutela, il minore o il giovane cambia residenza per più di tre mesi, il caso viene deferito alla commissione per la tutela dei minori e dei giovani della nuova zona di residenza;
  • l'attuazione di un provvedimento di assistenza e di affidamento non comporta il cambiamento di residenza del minore o del giovane;
  • la commissione per la tutela avente competenza territoriale nella zona del comune o del distretto del luogo di affidamento del minore o del giovane coopererà con la commissione per la tutela che ha applicato il provvedimento di assistenza e tutela nella massima misura necessaria al fine di dare seguito in maniera efficace al provvedimento applicato, come richiesto a tale scopo.

Competenza nel merito e competenza territoriale degli uffici di stato civile (articolo 6 e articoli da 12 a 14 del decreto legge n. 272/2001 del 13 ottobre 2001 – Procedimenti soggetti alla competenza dell'ufficio del Pubblico ministero e degli uffici di stato civile)

A seconda della questione in esame, gli uffici di stato civile sono competenti per l'omologazione dell'accordo relativo alla responsabilità genitoriale, sia esso presentato individualmente o allegato a domande di divorzio o di separazione personale consensuale.

A seconda della questione in esame, gli uffici di stato civile sono competenti per il trattamento e la decisione di procedimenti di divorzio o separazione personale consensuale, nonché per l'omologazione degli accordi relativi alla responsabilità genitoriale ad essi collegata.

Le norme in materia di competenza territoriale non si applicano agli uffici di stato civile. In altre parole, le parti possono fare riferimento a qualsiasi ufficio di stato civile.

Competenza correlata (articolo 81 della legge sulla protezione dei minori e dei giovani in pericolo)

  • Se, in relazione allo stesso minore, vengono avviati separatamente un procedimento per la tutela civile e uno per l'assistenza e la tutela, nonché procedimenti dinanzi la commissione per la tutela dei minori e dei giovani, oppure un procedimento per la tutela in materia di istruzione, tali procedimenti devono essere trattati come una causa riunita, indipendentemente dal loro status e l'organo giurisdizionale competente per l'esame di tali procedimenti sarà quello presso il quale è stato avviato il primo procedimento;
  • le disposizioni di cui al punto precedente non si applicano ai provvedimenti in materia di tutela civile relativi alla verifica automatica della maternità o della paternità o a quelli che rientrano nella competenza degli uffici di stato civile o a quelli che riguardano più di un figlio;
  • in caso di divorzio o di separazione personale, i procedimenti destinati a disciplinare l'esercizio della responsabilità genitoriale, la prestazione di obbligazioni alimentari e il divieto dell'esercizio della responsabilità genitoriale vengono riuniti a tale azione di divorzio o separazione.

Laddove il pericolo riguardi contemporaneamente più di un minore o di un giovane è possibile avviare un unico procedimento e, laddove siano stati avviati procedimenti diversi, essi possono essere tutti riuniti al procedimento che è stato avviato per primo, qualora le relazioni familiari lo giustifichino (articolo 80 della legge sulla protezione dei minori e dei giovani in pericolo).

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Il procedimento è già stato indicato nella risposta alla domanda 10.

I casi di assistenza e tutela e quelli di tutela civile possono essere trattati come procedimenti urgenti quando un ritardo potrebbe avere ripercussioni negative sugli interessi del minore. In questo caso, tali procedimenti continuano a essere trattati anche durante le vacanze giudiziarie.

In ogni caso, in situazioni di urgenza è possibile applicare misure provvisorie.

In particolare, sono previsti i procedimenti giudiziari urgenti seguenti (articolo 92 della legge sulla protezione dei minori e dei giovani in pericolo):

  • su richiesta dell'ufficio del pubblico ministero, il giudice, una volta informato delle circostanze che rappresentano un pericolo per la vita o l'integrità fisica o mentale del minore, emette una decisione provvisoria entro 48 ore che conferma i provvedimenti adottati per la protezione immediata del minore, applica eventuali misure di assistenza e tutela previste dalla legge oppure determina cosa sia opportuno per il futuro del minore;
  • a tal fine, il giudice svolge indagini sommarie e indispensabili e ordina l'adozione delle misure necessarie per garantire che sia data esecuzione alle sue decisioni; inoltre può avvalersi delle autorità di polizia e consentire alle persone incaricate dell'esecuzione delle sue decisioni di avere accesso a qualsiasi abitazione durante il giorno.

In particolare, sono previsti i procedimenti legali urgenti seguenti (articolo 91 della legge sulla protezione dei minori e dei giovani in pericolo):

  • qualora vi sia un pericolo per la vita o l'integrità fisica o mentale del minore e in assenza di consenso da parte di coloro che detengono la responsabilità genitoriale o di coloro che ne detengono di fatto l'affidamento, qualsiasi autorità competente in materia di minori e giovani oppure le commissioni per la tutela dei minori e dei giovani adottano le misure appropriate per la tutela immediata del minore e richiedono l'intervento dell'organo giurisdizionale o della polizia;
  • il soggetto che interviene notifica immediatamente l'ufficio del pubblico ministero oppure, qualora ciò non sia possibile, vi provvede appena possibile;
  • fino al momento in cui l'organo giurisdizionale è in grado di intervenire, la polizia preleva il minore o il giovane dal luogo di pericolo nel quale si trova e gli garantisce una protezione urgente presso una casa-famiglia, presso le strutture degli organismi competenti in materia di minori e giovani o presso un altro luogo adatto.
  • L'ufficio del pubblico ministero, dopo aver ricevuto una notificazione da una qualsiasi delle entità di cui sopra, richiede immediatamente all'organo giurisdizionale competente di intraprendere un'azione giudiziaria urgente.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Sì, il patrocinio a spese dello Stato è disponibile per i procedimenti dinanzi all'organo giurisdizionale e all'ufficio di stato civile.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Sì, secondo le modalità già indicate nella risposta alla domanda 10.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Violazione di una decisione in materia di responsabilità genitoriale (articolo 41 del quadro giuridico per la procedura di tutela civile)

Se, in relazione alla situazione di un figlio, uno dei genitori o una terza parte alla quale tale figlio è stato affidato non rispetta ciò che è stato concordato o deciso, il giudice può, di propria iniziativa, su richiesta dell'ufficio del pubblico ministero o dell'altro genitore:

  • ordinare l'adozione di provvedimenti necessari per garantire l'esecuzione;
  • comminare una sanzione fino a 20 unità di conto (nel 2021 il valore di un'unità di conto era di 102,00 EUR);
  • e, dopo aver verificato i rispettivi presupposti, ordinare alla parte inadempiente di versare un risarcimento a favore del figlio, del genitore richiedente o di entrambi.

Se l'accordo è stato omologato da un giudice o quest'ultimo ha pronunciato la sua decisione, la richiesta viene trattata come una riunione al procedimento nel contesto del quale tale accordo era stato stipulato oppure nell'ambito del quale era stata emessa una decisione, motivo per cui viene presentata un'istanza all'organo giurisdizionale corrispondente per richiedere conferma del fatto che, ai sensi delle norme in materia di competenza, detto organo sia competente per esaminare la violazione.

In seguito al trattamento della richiesta o alla riunione della stessa al procedimento, il giudice convoca i genitori a una riunione o, in casi eccezionali, notifica al convenuto di dichiarare la sua posizione entro cinque giorni secondo quanto quest'ultimo ritiene opportuno.

In occasione della riunione, i genitori possono acconsentire a modificare quanto stabilito per l'esercizio della responsabilità genitoriale, tenendo conto degli interessi del figlio.

In caso di inosservanza del regime in materia di visita, qualora la parte convenuta non partecipi alla riunione, non presenti memorie o qualora le sue memorie siano manifestamente infondate, il giudice può ordinare la consegna del minore affinché il regime in materia di visita possa essere rispettato, specificando il luogo dove dovrebbero svolgersi le visite e prevedendo la presenza di consulenti tecnici dell'organo giurisdizionale stesso.

Alla parte convenuta viene notificato l'ordine di rilasciare il figlio secondo le modalità stabilite, pena l'imposizione di una sanzione pecuniaria.

Qualora non venga convocata una riunione o i genitori non riescano a raggiungere un accordo, il giudice rinvia le parti alla mediazione (se i genitori acconsentono a ricorrervi) oppure ad un'udienza tecnica specializzata e successivamente pronuncia una decisione.

Nel caso in cui venga imposta una sanzione pecuniaria e quest'ultima non venga saldata entro dieci giorni, ha luogo un'esecuzione sotto forma di riunione al procedimento corrispondente.

Questo caso è previsto e disciplinato dal quadro giuridico per la procedura di tutela civile, approvato dalla legge n. 141/2015 dell'8 settembre 2015, consultabile all'indirizzo: Il link si apre in una nuova finestrahttp://www.pgdlisboa.pt/leis/lei_mostra_articulado.php?artigo_id=2428A0048&nid=2428&tabela=leis&pagina=1&ficha=1&so_miolo=&nversao=#artigo.

Esecuzione di obbligazioni alimentari

Al fine di far rispettare le disposizioni in materia di obbligazioni alimentari, possono essere utilizzati tre mezzi alternativi: l'udienza per violazione della responsabilità genitoriale, di cui sopra; l'udienza preliminare all'esecuzione per il soddisfacimento delle obbligazioni alimentari, come indicato in appresso; oppure l'esecuzione speciale per obbligazioni alimentari, illustrata di seguito.

Udienza preliminare all'esecuzione per il recupero delle obbligazioni alimentari dovute (articolo 48 del quadro giuridico per la procedura di tutela civile)

Quando la persona che è tenuta per legge a corrispondere obbligazioni alimentari non versa gli importi dovuti entro dieci giorni dalla data in cui questi ultimi diventano esigibili, si applica quanto segue:

  • se la persona è un dipendente del settore pubblico, gli importi corrispondenti sono detratti nel momento in cui diventano esigibili, su richiesta del giudice indirizzata al datore di lavoro del settore pubblico di tale persona;
  • se la persona è un dipendente stipendiato, gli importi saranno detratti dai guadagni o dallo stipendio e al datore di lavoro corrispondente, che assumerà il ruolo di depositario, sarà notificato di effettuare tali deduzioni;
  • se una persona riceve affitti, pensioni, sussidi, commissioni, percentuali, emolumenti, indennità di fine rapporto, contributi o redditi analoghi, la detrazione viene effettuata da tali rate nel momento in cui esse devono essere pagate o accreditate, effettuando le necessarie richieste o notifiche nell'ambito delle quali i destinatari di queste ultime assumono il ruolo di depositari.

Gli importi detratti riguardano anche gli importi delle obbligazioni alimentari precedentemente maturati e vengono corrisposti direttamente alle persone beneficiarie di tali obbligazioni.

Procedimento speciale per l'esecuzione di alimenti

Nel caso di alimenti dovuti a minori, il creditore può, in alternativa, ricorrere al procedimento speciale per l'esecuzione di alimenti previsto dall'articolo 933 del codice di procedura civile. Di conseguenza, nel contesto di una singola azione, il creditore può recuperare integralmente gli importi esigibili, quelli scaduti o quelli che diventeranno esigibili. Nell'ambito di un'azione di esecuzione, il creditore di alimenti può avvalersi di mezzi di esecuzione più ampi, quali il sequestro e il pignoramento dei redditi.

Nel procedimento speciale per l'esecuzione di alimenti, il ricorrente può chiedere l'aggiudicazione di una quota degli importi, dei salari o delle pensioni percepiti dalla controparte, o l'assegnazione del reddito del debitore. Tale aggiudicazione o pignoramento ha luogo indipendentemente dal sequestro e si tratta di provvedimenti destinati a coprire il pagamento di importi scaduti e di quelli che diventeranno esigibili.

Quando la parte creditrice richiede l'assegnazione di importi, stipendi o pensioni, il soggetto competente per il versamento di tali somme o per il trattamento dei rispettivi pagamenti riceverà una notificazione che lo informa di versare la parte aggiudicata di tali somme direttamente alla parte creditrice. L'importo assegnato deve essere versato mensilmente sul conto bancario della parte creditrice che deve fornire il numero di conto nella domanda iniziale.

Se la domanda presentata richiede il pignoramento del reddito, è necessario specificare i beni ai quali si riferisce, e l'ufficiale giudiziario incaricato dell'esecuzione ordinerà che tali beni siano considerati sufficienti per la cessione destinata a soddisfare le obbligazioni alimentari scadute e che diventeranno esigibili.

Il creditore di alimenti può comunque richiedere il sequestro di beni del debitore di alimenti. Tale sequestro può riguardare beni mobili e immobili, depositi bancari, diritti di credito, stabilimenti commerciali o quote societarie.

Se i beni sequestrati sono venduti per estinguere un debito alimentare, la restituzione dell'eccedenza al debitore di alimenti non dovrebbe essere ordinata a meno che il pagamento delle obbligazioni alimentari che diventeranno esigibili sia assicurato in misura ritenuta appropriata dal giudice, salvo il caso in cui venga fornita una fideiussione o un'altra garanzia adeguata.

Il debitore deve essere citato solo dopo che abbia avuto luogo il sequestro/l'assegnazione/il pignoramento del reddito. L'opposizione da parte del debitore di alimenti dell'esecuzione o del pignoramento non sospende l'esecuzione.

Qualora venga chiesta la modifica o la cessazione delle obbligazioni alimentari in pendenza di un'esecuzione speciale di alimenti, tale domanda viene riunita all'esecuzione.

La versione attuale del codice di procedura civile può essere consultata all'indirizzo: Il link si apre in una nuova finestrahttp://www.pgdlisboa.pt/leis/lei_mostra_articulado.php?nid=1959&tabela=leis.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Riconoscimento

Il riconoscimento di una decisione in materia di responsabilità genitoriale resa in un altro Stato membro vincolato dal regolamento n. 2019/1111 del Consiglio, del 25 giugno 2019 (in appresso: il regolamento Bruxelles II bis (rifusione)), è automatico. In altre parole, non è necessario seguire nessun iter speciale affinché la decisione sia riconosciuta.

Ai fini dell'esecuzione in Portogallo di una decisione in materia di responsabilità genitoriale ai sensi del regolamento Bruxelles II bis (rifusione) resa in un altro Stato membro, la parte interessata deve proporre un'azione giudiziaria per ottenere una dichiarazione di esecutività di tale decisione.

Vi sono tuttavia due casi previsti dall'articolo 42 del regolamento Bruxelles II bis (rifusione) nei quali una domanda di dichiarazione di esecutività non è necessaria e il certificato rilasciato dall'organo giurisdizionale di origine a norma del regolamento Bruxelles II bis (rifusione) è sufficiente per dare esecuzione in Portogallo a una sentenza emessa in un altro Stato membro. Ciò accade nelle decisioni seguenti: decisioni riguardanti diritti di visita e decisioni che ordinano il ritorno del minore rese dall'organo giurisdizionale competente a seguito di una decisione di non ritorno emessa ai sensi dell'articolo 13 della convenzione dell'Aia del 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori.

Competenza territoriale per la domanda di esecutività

La competenza territoriale per la domanda di dichiarazione di esecutività è stabilita nel regolamento Bruxelles II bis (rifusione) come segue: la domanda deve essere presentata dinanzi all'organo giurisdizionale della zona di residenza del debitore di alimenti; oppure della zona di residenza del minore creditore delle obbligazioni alimentari; oppure, in assenza di uno qualsiasi di questi criteri di collegamento, del luogo di esecuzione.

Requisiti e documenti che devono accompagnare la domanda di esecutività

I requisiti e i documenti che devono accompagnare la domanda di esecutività sono stabiliti nel regolamento Bruxelles II bis (rifusione). In sintesi, la parte esecutante deve allegare quanto segue alla domanda di esecutività: una copia conforme della sentenza, il certificato della decisione emesso utilizzando l'allegato III del regolamento Bruxelles II bis (rifusione); nel caso di una decisione pronunciata in assenza della parte convenuta o contestata da quest'ultima, la prova del fatto che la parte convenuta sia stata citata in giudizio o che abbia accettato in maniera inequivocabile la decisione.

Procedura applicabile alla domanda di esecutività prevista dal regolamento Bruxelles II bis (rifusione)

La procedura applicabile è disciplinata dalle norme stabilite nel regolamento Bruxelles II bis (rifusione) e, per eventuali aspetti non previsti da tale regolamento, dalle norme interne della procedura civile portoghese.

Di conseguenza, dal regolamento risulta che la decisione di esecutività non è preceduta da un procedimento in contraddittorio e che la domanda può essere respinta soltanto per uno dei motivi previsti da tale regolamento. Ciascuna delle parti può proporre un'opposizione contro la decisione di esecutività entro i termini previsti. L'organo giurisdizionale portoghese può decidere che la sentenza straniera è parzialmente esecutiva, ma non può esaminarla nel merito.

Norme portoghesi di procedura civile applicabili

La domanda di esecutività deve essere presentata presso la sezione per la famiglia e i minori del tribunale distrettuale. In assenza di una tale sezione, la domanda va presentata alla sezione civile locale presso il tribunale distrettuale o alla sezione avente competenza generica.

L'azione giudiziaria assume la forma di un'azione dichiarativa comune, come previsto dal codice di procedura civile portoghese, nel rispetto delle specifiche stabilite nel regolamento Bruxelles II bis (rifusione).

Poiché un'opposizione è sempre ammissibile, indipendentemente dal valore, la nomina di un avvocato è obbligatoria.

L'ufficio del pubblico ministero può agire in difesa degli interessi del minore.

Nella domanda iniziale, la parte istante deve (articolo 552 del codice di procedura civile):

  • nominare l'organo giurisdizionale e la sezione corrispondente presso i quali viene intentata l'azione giudiziaria e identificare le parti, indicandone nomi, indirizzi o sedi principali e, ove possibile, numeri di identificazione civile e fiscale, occupazioni e luoghi di lavoro;
  • indicare l'indirizzo di lavoro del rappresentante legale;
  • indicare il tipo di azione;
  • delineare i fatti essenziali che hanno causato l'azione e i motivi di diritto che costituiscono la base per tale azione;
  • formulare la domanda;
  • dichiarare l'importo dell'opposizione;
  • designare l'ufficiale giudiziario di esecuzione incaricato per la citazione o il rappresentante giudiziario che ne è responsabile;
  • richiedere l'assunzione di prove, in questo caso il corpus di informazioni previsto dal regolamento Bruxelles II bis (rifusione) che deve accompagnare la richiesta;
  • allegare un documento comprovante il pagamento delle spese di giudizio dovute o la concessione di un patrocinio a spese dello Stato quale esenzione da tale pagamento, compresi i casi in cui tale esenzione sia stata concessa nello Stato membro di origine.

La domanda e i documenti iniziali sono presentati elettronicamente dai rappresentanti legali utilizzando il sistema informatico messo a disposizione a sostegno dell'attività degli organi giurisdizionali, accessibile dalla pagina Il link si apre in una nuova finestrahttps://citius.tribunaisnet.mj.pt/.

Il medesimo iter si applica quando l'azione è promossa dall'ufficio del pubblico ministero in difesa degli interessi del minore. L'ufficio del pubblico ministero è esentato da costi quando agisce in difesa degli interessi di un minore.

Per accedere al sistema informatico, gli avvocati, gli avvocati tirocinanti e i consulenti legali devono essere registrati presso l'ente responsabile della gestione dell'accesso a tale sistema informatico.

Ogniqualvolta un'opposizione non comporta la nomina di un rappresentante e la parte non è assistita oppure quando la parte è assistita da un rappresentante ma vi è un motivo giustificabile che impedisce a quest'ultimo di presentare atti processuali per via elettronica, la domanda e i documenti iniziali possono essere inviati in uno dei seguenti modi:

  • consegna alla cancelleria; in tal caso ai fini procedurali vale la data di consegna del documento;
  • consegna a mezzo posta raccomandata; in tal caso ai fini procedurali vale la data di spedizione della raccomandata;
  • consegna a mezzo fax, in tal caso la data di invio è considerata la data dell'atto processuale.

La domanda iniziale e i documenti che la accompagnano, una volta ricevuti presso l'organo giurisdizionale, vengono registrati ufficialmente e distribuiti. Il giudice verifica che siano presenti tutte le informazioni necessarie e che non vi siano motivi di rifiuto, come previsto dal regolamento Bruxelles II bis (rifusione), e dichiara l'esecutività della decisione. La decisione sull'esecutività viene quindi notificata alle parti.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento e all'esecuzione di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

L'articolo 30 del regolamento Bruxelles II bis (rifusione) prevede la possibilità che una parte interessata chieda in uno Stato membro una dichiarazione di non riconoscimento di una decisione in materia di responsabilità genitoriale rilasciata in un altro Stato membro.

In tal caso, l'organo giurisdizionale che tale parte dovrebbe adire in Portogallo e le norme procedurali applicabili sono quelle indicate nella risposta alla domanda 15, con il chiarimento seguente: si tratta di un'azione comune per una dichiarazione negativa. Ciò ha conseguenze per quanto concerne le norme in materia di onere della prova, poiché, ai sensi del diritto portoghese, nelle azioni per una dichiarazione negativa, spetta alla parte convenuta provare i fatti che costituiscono il diritto asserito (articolo 343, primo comma, del codice civile).

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

I rapporti tra genitori e figli sono disciplinati (articolo 57 del codice civile):

  • dalla legge nazionale comune dei genitori;

o, in sua assenza,

  • dalla legge del luogo di residenza abituale comune dei genitori;

oppure, se i genitori risiedono abitualmente in Stati diversi,

  • dalla legge personale del figlio.

La legge personale è quella corrispondente alla cittadinanza del soggetto (articolo 31 del codice civile).

Nel caso di apolidi, la loro legge personale è quella del loro luogo di residenza. Tuttavia, qualora l'apolide sia un minore o una persona soggetta a interdizione, la legge personale è quella del suo domicilio legale (articolo 32, primo e secondo comma, del codice civile).

Dove consultare la legislazione applicabile

Avvertenza:

Il punto di contatto della rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale, gli organi giurisdizionali e gli altri enti o autorità non sono vincolati dalle informazioni contenute nella presente scheda informativa. Inoltre occorre comunque leggere i testi giuridici in vigore, che sono soggetti ad aggiornamento costante e all'interpretazione evolutiva della giurisprudenza.

 

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Ultimo aggiornamento: 05/04/2023

La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata al rispettivo punto di contatto della Rete giudiziaria europea (RGE). Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea e l'RGE declinano ogni responsabilità per quanto riguarda le informazioni o i dati contenuti nel presente documento. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.

Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Romania

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

Il codice civile rumeno (Codul Civil) utilizza la nozione di potestà genitoriale. La potestà genitoriale è costituita da tutti i diritti e doveri nei confronti del figlio e dei suoi beni. Tali diritti e doveri spettano in pari misura a entrambi i genitori e devono essere esercitati nell'interesse del figlio. La potestà genitoriale viene esercitata fino a quando il figlio non acquisisca la piena capacità giuridica.

I diritti e doveri dei genitori (previsti agli articoli da 487 a 499 del codice civile e dalla legge n. 272/2004 (Legea nr. 272/2004) sulla tutela e la promozione dei diritti dei minori) nei confronti dei figli comprendono:

  • il diritto-dovere di stabilire e preservare l'identità dei figli. I figli devono essere registrati subito dopo la nascita e hanno diritto a un nome e alla cittadinanza. I genitori devono scegliere il nome e il cognome dei figli;
  • il diritto-dovere di allevare i figli. I genitori hanno il diritto-dovere di allevare i figli e di prendersi cura della loro salute e del loro sviluppo fisico, psichico e intellettuale nonché della loro educazione, istruzione e formazione professionale, nel rispetto delle loro convinzioni, caratteristiche ed esigenze;
  • il diritto-dovere di controllare i figli;
  • il diritto-dovere di mantenere i figli. I genitori sono tenuti in solido a mantenere i figli minorenni e devono provvedere al sostentamento dei figli maggiorenni nel caso in cui proseguano gli studi, fino al completamento degli stessi, ma non oltre il compimento del ventiseiesimo anno di età;
  • il diritto di prendere taluni provvedimenti disciplinari nei confronti dei figli. È vietato adottare alcuni provvedimenti, quali le punizioni corporali, che pregiudicherebbero lo stato fisico, mentale o affettivo del minore;
  • il diritto di esigere che i figli siano restituiti da qualsiasi persona che li abbia in custodia senza averne diritto;
  • il diritto di ricongiungersi con i figli. Tale diritto si ricollega al diritto dei figli a non essere separati dai genitori se non ricorrono motivi eccezionali e contingenti (ad esempio provvedimenti di affido);
  • il diritto di avere contatti personali con i figli. I contatti personali possono assumere la forma, ad esempio, di visite dei figli a casa, di visite dei figli a scuola oppure di vacanze dei figli con ognuno dei genitori;
  • il diritto di stabilire dove debbano vivere i figli. I figli minorenni devono vivere con i genitori. Se i genitori non vivono insieme, devono decidere di comune accordo con chi vivranno i figli. In caso di disaccordo tra i genitori, tale decisione viene assunta dal giudice tutelare (Instanţa de tutelă);
  • il diritto di acconsentire o meno al fidanzamento e al matrimonio dei figli che hanno raggiunto l'età di sedici anni; il diritto di acconsentire o meno all'adozione dei figli;
  • il diritto di impugnare i provvedimenti adottati dalle autorità in relazione ai figli e di presentare richieste e ricorsi in nome proprio o per conto dei figli.

I diritti e doveri dei genitori (previsti dagli articoli 500‑502 del codice civile) relativi ai beni dei figli comprendono:

  • la gestione dei beni dei figli. I genitori non hanno alcun diritto sui beni dei figli, né i figli hanno alcun diritto sui beni dei genitori, salvo il diritto all'eredità e agli alimenti. I genitori hanno il diritto-dovere di gestire il patrimonio dei figli minorenni e di rappresentare questi ultimi negli atti di diritto civile o di prestare il proprio consenso a tali atti. Dopo il compimento del quattordicesimo anno, i minori esercitano i loro diritti e adempiono i loro obblighi autonomamente, ma previa approvazione dei genitori e, se del caso, del giudice tutelare;
  • il diritto-dovere di rappresentare il minore negli atti di diritto civile o di prestare il proprio consenso a tali atti. Prima dei quattordici anni, i figli sono rappresentati dai genitori ai fini degli atti di diritto civile, in quanto totalmente privi della capacità giuridica. Tra i quattordici e i diciotto anni i figli esercitano i loro diritti e adempiono i loro obblighi autonomamente, ma, poiché dispongono di una capacità giuridica limitata, è richiesto il previo assenso dei genitori.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

I diritti-doveri spettano: in pari misura a entrambi i genitori (articolo 503, paragrafo 1, del codice civile) se i medesimi sono coniugati e dopo il divorzio (articolo 397 del codice civile); al genitore di cui è stata accertata la filiazione, se il figlio è nato fuori dal matrimonio; e a entrambi i genitori, se i medesimi sono conviventi (articolo 505, paragrafo 1, del codice civile).

La potestà genitoriale viene esercitata in modo diverso dai genitori (separati): in caso di divorzio, se il giudice ritiene che, nell'interesse del figlio, la potestà genitoriale debba essere esercitata da uno solo dei genitori (articolo 398 del codice civile), in caso di scioglimento del matrimonio (articolo 305, paragrafo 2, del codice civile) o se il figlio è nato fuori dal matrimonio e i genitori non sono conviventi (articolo 505, paragrafo 2, del codice civile).

La potestà genitoriale è esercitata da uno solo dei genitori ai sensi dell'articolo 507 del codice civile se l'altro genitore è deceduto, è stato privato dei suoi diritti di genitore, è stato posto sotto tutela, ecc.

La potestà genitoriale è esercitata parzialmente dai genitori se i diritti-doveri spettano a un terzo o un istituto per l'infanzia (articolo 399 del codice civile).

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Il genitore di un minore che abbia raggiunto l'età di quattordici anni ha diritti e doveri genitoriali solo in relazione alla persona del figlio. I diritti e doveri relativi ai beni del minore spettano al tutore o un'altra persona.

I minori sono posti sotto tutela se entrambi i genitori sono deceduti o ignoti, sono stati privati dell'esercizio dei diritti genitoriali o hanno subito una condanna penale che comporta la decadenza da tali diritti, oppure sono stati posti sotto interdizione giudiziale, sono irreperibili o sono stati dichiarati deceduti e il giudice stabilisce, alla cessazione dell'adozione, che sia nell'interesse del minore disporne la tutela.

La tutela viene disposta se il minore è privato delle cure di entrambi i genitori, dopo che i medesimi sono decaduti dall'esercizio dei diritti genitoriali.

Eccezionalmente, il giudice tutelare può disporre l'affidamento del minore a un parente, a un'altra famiglia o a un'altra persona, con il loro consenso, o a un istituto per l'infanzia.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

In linea di principio, dopo il divorzio, la potestà genitoriale spetta a entrambi i genitori o a uno solo di essi se sussistono fondati motivi, tenuto conto dell'interesse superiore del figlio. Nel secondo caso, l'altro genitore mantiene il diritto di vigilare sull'educazione e l'istruzione del figlio e di acconsentire o meno alla sua adozione.

Eccezionalmente, il giudice tutelare può disporre l'affidamento del minore a un parente, a un'altra famiglia o a un'altra persona, con il loro consenso, o a un istituto per l'infanzia. L'affidatario esercita i diritti e doveri dei genitori nei confronti del figlio (articolo 399 del codice civile).

Nel caso dei figli nati fuori dal matrimonio e riconosciuti da entrambi i genitori, la potestà viene esercitata dai genitori congiuntamente e in pari misura se i medesimi sono conviventi. Se i genitori di un figlio nato fuori dal matrimonio non sono conviventi, la potestà genitoriale viene esercitata da uno solo di essi.

Il divorzio consensuale può essere disposto da un notaio anche qualora vi siano figli minorenni nati dal matrimonio o fuori da esso, o adottati, oppure se i coniugi concordano sotto tutti gli aspetti per quanto riguarda il cognome da utilizzare dopo il divorzio, l'esercizio della potestà genitoriale da parte di entrambi i genitori, la determinazione del luogo di residenza dei figli dopo il divorzio, le modalità con cui saranno mantenuti i legami personali tra il genitore separato e i figli, nonché la definizione del contributo di ciascun genitore alle spese per l'educazione, l'istruzione e la formazione scolastica e professionale dei figli. Se dalla relazione dei servizi sociali risulta che l'accordo dei coniugi sull'esercizio congiunto della potestà genitoriale o sulla determinazione del luogo in cui dovrà vivere il figlio non è conforme all'interesse del minore, il notaio respinge l'istanza di divorzio e invita i coniugi ad adire l'autorità giudiziaria.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

I genitori possono accordarsi sull'esercizio della potestà genitoriale o sui provvedimenti per tutelare il minore, con l'approvazione del giudice tutelare, se ciò è conforme all'interesse superiore del figlio (articolo 506 del codice civile).

Gli interessati possono intervenire in qualsiasi fase del procedimento, anche senza essere stati citati, per chiedere che le loro transazioni siano convalidate con una sentenza concordata. Tale sentenza è definitiva e costituisce titolo esecutivo.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

È possibile ricorrere alla mediazione prima di adire il giudice. Durante il procedimento giudiziario, il giudice deve informare le parti della possibilità e dei vantaggi di ricorrere alla mediazione. Se dalla mediazione non scaturisce un accordo, le questioni controverse vengono risolte dal giudice.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Si veda la risposta alla domanda 1.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Se il tribunale stabilisce che la potestà genitoriale deve essere esercitata da un solo genitore, quest'ultimo adotta individualmente ogni decisione sulle questioni concernenti il figlio. L'altro genitore mantiene il diritto di essere informato sull'educazione e l'istruzione del figlio, nonché il diritto di acconsentire o meno alla sua adozione.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

I genitori esercitano la potestà congiuntamente e in pari misura. Nei rapporti con i terzi di buona fede, si presume che il genitore che compie autonomamente un atto giuridico ordinario inerente all'esercizio dei diritti e doveri genitoriali agisca con il consenso dell'altro genitore.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Le istanze per la tutela delle persone fisiche rientranti nella competenza del giudice tutelare e per la famiglia (il tribunale distrettuale o eventualmente il tribunale in composizione specializzata per i minori e le famiglie) sono esaminate dal tribunale nel cui circondario è domiciliata o risiede la persona tutelata [articolo 94 del codice di procedura civile (Codul de Procedură Civilă)].

Il tribunale del domicilio del ricorrente è competente per le istanze relative all'accertamento della filiazione; il tribunale nel cui circondario risiede il ricorrente-creditore è competente per le domande relative alle obbligazioni alimentari (compresi gli assegni statali per i figli).

L'atto di citazione deve essere corredato di una copia del certificato di nascita del figlio minorenne, di una copia della carta d'identità e della sentenza di divorzio, nonché dell'eventuale accordo di mediazione e di ogni altro documento considerato utile per la risoluzione della controversia. La domanda è esente dall'imposta di bollo.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

L'organo giurisdizionale può adottare, durante tutto il procedimento di divorzio (procedura speciale con termini per la decisione abbreviati), con ordinanza del suo presidente, provvedimenti provvisori sulla determinazione del luogo di residenza dei figli minorenni, sugli alimenti, sulla percezione degli assegni statali per i figli e sull'uso dell'abitazione familiare (articolo 919 del codice di procedura civile).

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Il patrocinio a spese dello Stato può essere chiesto in forza del decreto legge n. 51/2008 (Ordonanța de Urgență nr. 51/2008) sull'assistenza giudiziaria pubblica in materia civile, convertito con modificazioni nella legge n. 193/2008 (Legea nr. 193/2008) e successive modifiche.

Il patrocinio a spese dello Stato può essere concesso separatamente o cumulativamente sotto forma di assistenza di un avvocato, pagamento degli onorari di periti, traduttori, interpreti e ufficiali giudiziari, esenzioni, sconti e rinvii o proroghe di pagamento delle spese di giudizio.

Possono beneficiare integralmente del patrocinio a spese dello Stato le persone il cui reddito netto mensile individuale sia stato inferiore a 300 RON negli ultimi due mesi precedenti la domanda. Se tale reddito è inferiore a 600 RON, l'assistenza giudiziaria viene concessa nella misura del 50%. Tuttavia, le condizioni prescritte non ostano a che i ricorrenti con redditi superiori alla quota fissata beneficino dell'assistenza giudiziaria qualora dimostrino di non poter sostenere le spese di giudizio a causa delle differenze in termini di costo della vita tra lo Stato in cui hanno il loro domicilio o la loro residenza abituale e lo Stato del foro.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Le decisioni rese nei procedimenti aventi ad oggetto l'esercizio della potestà genitoriale (come questione accessoria al divorzio o come questione principale) sono soggette solo ad appello, che deve essere proposto entro trenta giorni dalla decisione, oppure solo a ricorso per cassazione, nel caso delle sentenze concordate che omologano l'accordo delle parti.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Se il debitore non adempie volontariamente la sua obbligazione, il creditore deve informarne l'ufficiale giudiziario. Quest'ultimo chiederà al giudice competente l'autorizzazione all'esecuzione. La decisione viene adottata in camera di consiglio senza convocazione delle parti.

Se la domanda di esecuzione è stata accolta, l'ufficiale giudiziario trasmette un'ingiunzione e un mandato di comparizione al genitore o alla persona che ha il minore in custodia, comunicandogli la data in cui deve presentarsi con il minore affinché sia consegnato al richiedente, oppure gli ordina di consentire all'altro genitore di esercitare il suo diritto ad avere rapporti personali con il minore.

Se l'esecutato non adempie il suo obbligo, l'ufficiale giudiziario procede all'esecuzione forzata alla presenza di un rappresentante della Direzione generale per l'assistenza sociale e la tutela dei minori nonché, se del caso, di uno psicologo e di agenti di polizia. Nessuno può esercitare costrizioni o pressioni sul minore al fine di ottenere l'esecuzione.

Se l'esecutato non adempie il suo obbligo, la sanzione comminata dal giudice perdura fino all'esecuzione; l'ufficiale giudiziario trasmette gli atti al Pubblico Ministero affinché promuova l'azione penale.

Se il minore si oppone, l'esecutante trasmette la relazione ufficiale al rappresentante della Direzione generale per l'assistenza sociale e la tutela dei minori e il tribunale competente disporrà che il minore sia sottoposto a un programma di assistenza psicologica, integrato dalla relazione dello psicologo. Se il minore si oppone successivamente alla riassunzione del procedimento esecutivo, l'esecutante può chiedere al tribunale di applicare una sanzione.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Il riconoscimento delle decisioni sulla potestà genitoriale è soggetto alle disposizioni del regolamento (CE) n. 2201/2003. L'istanza deve essere presentata al tribunale del domicilio o della residenza del convenuto in Romania. La decisione di riconoscimento può essere impugnata dinanzi alla Corte d'appello (Curtea de Apel) territorialmente competente o presentando un ricorso dinanzi alla Corte di cassazione (Înalta Curte de Casație și Justiție).

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla potestà genitoriale, l'interessato può adire il tribunale del domicilio o della residenza del convenuto in Romania.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

Ai sensi dell'articolo 2611 del codice civile, la legge applicabile alla potestà genitoriale e alla tutela dei minori si determina in base alla Convenzione concernente la competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di potestà genitoriale e di misure di protezione dei minori, conclusa a L'Aia il 19 ottobre 1996 e ratificata con legge n. 361/2007.

 

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Ultimo aggiornamento: 16/12/2020

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Slovenia

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

La responsabilità genitoriale è un rapporto giuridico disciplinato dal diritto di famiglia. Tale rapporto inizia con la nascita di un figlio o la determinazione della paternità e della maternità. Nell'ordinamento giuridico sloveno, i figli nati da genitori non sposati hanno gli stessi diritti e doveri di quelli nati da genitori sposati. La legislazione slovena ha adottato un sistema di "adozione piena" (legittimante), il che significa che i figli adottati sono trattati allo stesso modo di quelli biologici.

La base giuridica è fornita dall'articolo 54 della Ustava Republike Slovenije (costituzione slovena), secondo il quale i genitori hanno il diritto e il dovere di mantenere, educare e far crescere i propri figli. Tale diritto e tale dovere possono essere revocati o limitati soltanto per motivi stabiliti dalla legge al fine di tutelare gli interessi del figlio. I figli nati da genitori non sposati hanno gli stessi diritti di quelli nati da genitori sposati.

La responsabilità genitoriale è l'insieme dei diritti e dei doveri che i genitori hanno di creare le condizioni, al meglio delle loro capacità, per assicurare lo sviluppo completo del loro figlio. La responsabilità genitoriale è condivisa dai due genitori (articolo 6 del codice di famiglia [Družinski zakonik]).

I genitori devono salvaguardare gli interessi del figlio in tutte le attività che lo riguardano e, nell'educarlo, devono rispettarne la persona, l'individualità e la dignità. I genitori hanno la precedenza su tutti gli altri nel prendersi cura del proprio figlio e nell'esercitare la responsabilità di operare nell'interesse del figlio. Si ritiene che i genitori operino nell'interesse del loro figlio se, tenendo conto della personalità, dell'età, del livello di sviluppo e, in particolare, dei desideri di quest'ultimo, ne soddisfano le esigenze materiali, emotive e psicosociali agendo in modo da dimostrare la loro cura e responsabilità nei suoi confronti, fornendogli una guida adeguata e promuovendone lo sviluppo. (articolo 7 del codice di famiglia).

Entrambi i genitori sono, in egual misura, i principali responsabili per la cura, l'educazione e lo sviluppo del loro figlio. La loro preoccupazione principale dev'essere l'interesse del figlio, e lo Stato deve assisterli nell'adempimento delle loro responsabilità genitoriali.

La responsabilità genitoriale comprende i diritti e i doveri dei genitori in relazione alla vita, alla salute, all'educazione, alla protezione, alla cura, alla sorveglianza e all'istruzione del figlio, e i loro diritti e responsabilità in relazione alla rappresentanza e alle obbligazioni alimentari nei confronti del figlio, oltre che alla gestione del suo patrimonio. Un'autorità competente può limitare uno o entrambi i genitori nell'esercizio della responsabilità genitoriale, o revocare la responsabilità genitoriale a uno o a entrambi i genitori, alle condizioni stabilite dal codice di famiglia.

I genitori devono prendersi cura della vita e della salute del loro figlio, e proteggerlo, nutrirlo, crescerlo e vigilare su di lui. Devono offrire al figlio le condizioni per una crescita sana e uno sviluppo personale equilibrato; devono aiutarlo a sviluppare la capacità di vivere e lavorare in modo indipendente, devono mantenere il figlio conformemente alle disposizioni del codice di famiglia e, al meglio delle loro capacità, garantire che possa essere scolarizzato ed educato conformemente alle sue capacità e ai suoi talenti e desideri (articoli 135, 136 e 137 del codice di famiglia).

Un figlio ha il diritto di avere un contatto con entrambi i genitori ed entrambi i genitori hanno il diritto di avere un contatto con il figlio (articolo 141 del codice di famiglia).

La responsabilità giuridica dei genitori nei confronti dei loro figli è sancita dall'articolo 142 dell'Obligacijski zakonik (codice delle obbligazioni). I genitori sono responsabili per i danni causati a terzi da un figlio di età inferiore ai sette anni, indipendentemente dal fatto che essi siano responsabili per il danno cagionato. I genitori sono responsabili per i danni causati a terzi da un figlio minore di età superiore ai sette anni, a meno che non riescano a dimostrare di non essere responsabili per il danno cagionato.

L'articolo 145 del codice di famiglia disciplina la rappresentanza di un figlio nei rapporti di quest'ultimo con il mondo esterno. A meno che la legge non stabilisca diversamente (ad esempio, se è stato dato in affidamento), un figlio è rappresentato dai suoi genitori. Se è necessario consegnare qualcosa a un bambino o informarlo di qualcosa, entrambi i genitori possono prendere la consegna o ricevere l'informazione. Se i genitori non vivono insieme, questo viene fatto dal genitore con cui vive il bambino o dal genitore nominato in una transazione giudiziaria o in una decisione sull'affidamento congiunto ai sensi dell'articolo 139 del codice di famiglia (articolo 145 del codice di famiglia).

I beni di un minore sono gestiti dai suoi genitori nell'interesse del figlio. I genitori possono utilizzare il reddito derivante dal patrimonio del figlio in particolare per le obbligazioni alimentari, l'educazione e l'istruzione del figlio, nonché per le esigenze immediate della famiglia se quest'ultima non dispone di mezzi sufficienti (articoli 147 e 148 del codice di famiglia).

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

Entrambi i genitori sono, in egual misura, i principali responsabili per la cura, l'educazione e lo sviluppo del loro figlio. La loro preoccupazione principale dev'essere l'interesse del figlio (articolo 135 del codice di famiglia).

I genitori esercitano la loro responsabilità genitoriale di comune accordo in conformità con gli interessi del figlio. Se non sono in grado di raggiungere un accordo in merito, un centro servizi sociali (center za socialno delo) fornisce loro assistenza. Se lo desiderano, possono anche ricorrere ai servizi di un mediatore. Quando non vivono insieme e non hanno l'affidamento condiviso del figlio, i genitori decidono entrambi, di comune accordo e nel rispetto degli interessi del figlio, in merito a questioni che hanno un impatto significativo sullo sviluppo del figlio. Se non sono in grado di raggiungere un accordo in merito, un centro servizi sociali fornisce loro assistenza. Se lo desiderano, possono anche ricorrere ai servizi di un mediatore.

Il genitore che ha la custodia del figlio è quello che decide sulle questioni relative alla vita quotidiana del figlio e al suo luogo di residenza permanente, a condizione che ciò non si ripercuota negativamente su tutti gli aspetti importanti per lo sviluppo del figlio.

Nel caso in cui i genitori non siano in grado di raggiungere un accordo su questioni che incidono significativamente sullo sviluppo del figlio, sarà il giudice a decidere.

Quando uno dei genitori è impossibilitato ad esercitare la responsabilità genitoriale, questa viene esercitata dall'altro genitore da solo.

Se uno dei genitori non è più in vita o è sconosciuto, o se gli è stata revocata la responsabilità genitoriale, tale responsabilità viene esercitata dall'altro genitore (articolo 151 del codice di famiglia).

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

I genitori hanno la precedenza su tutti gli altri per quanto riguarda il diritto e il dovere di proteggere i diritti e gli interessi del loro figlio. Se i genitori non esercitano tali diritti o non adempiono a questi doveri, o non lo fanno nell'interesse del figlio, lo Stato adotta misure per tutelare i diritti e gli interessi del figlio (di seguito: misure per tutelare gli interessi del figlio). È possibile adottare misure a tutela degli interessi del figlio fino a quando questi non acquisisce la piena capacità giuridica, a meno che il codice di famiglia non preveda diversamente (articolo 154 del codice di famiglia).

Un tribunale può allontanare un figlio dai suoi genitori e affidarlo a un'altra persona, un'altra famiglia o a un istituto se il figlio è in pericolo e se l'allontanamento è l'unico modo per proteggere adeguatamente i suoi interessi, e se le circostanze del caso indicano che i genitori, dopo un certo periodo di tempo, saranno in grado di riassumere la responsabilità della cura e dell'educazione del figlio (articolo 174 del codice di famiglia).

Un tribunale può anche decidere di affidare un figlio a un istituto se questi soffre di problemi psicosociali sotto forma di difficoltà comportamentali, emotive, di apprendimento o altre difficoltà di sviluppo e se il figlio o altri figli della famiglia sono in pericolo, ed è possibile proteggere gli interessi del figlio o quelli degli altri figli della famiglia solo affidando il figlio a un istituto (articolo 175 del codice di famiglia).

Un figlio può essere affidato alle cure di un genitore adottivo. Un figlio può essere dato in adozione solo se i genitori hanno acconsentito all'adozione presso un centro servizi sociali o dinanzi a un tribunale dopo la nascita del bambino. Per un figlio che non ha ancora otto settimane, il consenso dev'essere riconfermato dopo il raggiungimento di quest'età. In caso contrario, il consenso non ha alcun effetto legale. Non è richiesto il consenso di un genitore la cui responsabilità genitoriale è stata revocata o che è permanentemente incapace di esprimere la propria volontà. Anche i figli i cui genitori sono sconosciuti o la cui residenza non è nota da un anno possono essere dati in adozione (articolo 218 del codice di famiglia). L'adozione pone fine ai diritti e ai doveri del figlio nei confronti dei genitori e di altri parenti, e viceversa. Se il coniuge o il partner extraconiugale di uno dei genitori del figlio adotta quest'ultimo, i diritti e i doveri del figlio nei confronti di quel genitore e dei suoi parenti non vengono meno, e viceversa (articolo 220 del codice di famiglia).

La concessione della responsabilità genitoriale a un parente è un nuovo istituto introdotto dal codice di famiglia in relazione alla cura di un figlio. Tale istituto è disponibile solo in relazione a un bambino che non ha genitori viventi. Se è nell'interesse del bambino, il tribunale può concedere la responsabilità genitoriale a un parente disposto ad assumersi la responsabilità del bambino e che soddisfi le condizioni per l'adozione stabilite nel codice di famiglia. Il codice di famiglia stabilisce chi dev'essere considerato come un parente in questi casi: una persona legata al bambino da vincoli di sangue in linea retta fino al secondo grado o in linea collaterale fino al quarto grado. La persona alla quale è stata concessa la responsabilità genitoriale acquisisce gli stessi diritti e doveri che avrebbero avuto i genitori del bambino e ne diventa il rappresentante legale. La persona alla quale è stata concessa la responsabilità genitoriale è tenuta a mantenere il figlio. Se la responsabilità genitoriale dev'essere concessa a due parenti che sono sposati o in una relazione extraconiugale tra loro, o a un parente e al suo coniuge o partner extraconiugale che soddisfano le condizioni, tale responsabilità è concessa a entrambi i partner e non può essere concessa esclusivamente a uno (articolo 231 del codice di famiglia).

Il tribunale nomina un tutore per un bambino che non ha genitori o i cui genitori non se ne prendono cura, e gli affida il bambino (articolo 257 del codice di famiglia). Un centro servizi sociali o un tribunale nomina un tutore speciale ("di collisione") (kolizijski skrbnik) per un bambino quando i genitori del bambino esercitano la responsabilità genitoriale ma i loro interessi sono in conflitto, o quando, nel caso della tutela, gli interessi del bambino e del suo tutore sono in conflitto (articolo 269 del codice di famiglia).

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

I genitori che non vivono insieme o che intendono separarsi devono giungere a un accordo sull'affidamento dei figli che hanno in comune e lo devono fare agendo nell'interesse di tali figli. Possono concordare di mantenere un affidamento congiunto dei loro figli, di conferire l'affidamento a uno dei genitori o di dividersi i figli tra loro. Se non sono in grado di raggiungere un accordo in merito, un centro servizi sociali fornisce loro assistenza. Se lo desiderano, possono anche ricorrere ai servizi di un mediatore. Se i genitori raggiungono un accordo sulla custodia, possono proporre la firma di una transazione giudiziaria. Se l'organo giurisdizionale stabilisce che tale accordo non è nell'interesse dei figli, respinge la proposta. Se i genitori non riescono a raggiungere un accordo sulla custodia, la questione viene decisa dal tribunale. Il tribunale può anche, di sua iniziativa e conformemente alle disposizioni del codice di famiglia, decidere altre misure per salvaguardare gli interessi del bambino. Nel prendere una decisione sulla custodia, il tribunale decide sempre anche sulle obbligazioni alimentari nei confronti dei figli che i genitori hanno in comune e sul contatto con i rispettivi genitori, conformemente a quanto disposto dal codice di famiglia. Il tribunale emette una nuova decisione sulla custodia quando ciò è richiesto da un cambiamento delle circostanze o dagli interessi del bambino (articolo 138 del codice di famiglia).

Quando un organo giurisdizionale annulla un matrimonio, disciplina anche l'affidamento e le obbligazioni alimentari per tutti i figli che i coniugi hanno in comune, nonché il loro contatto con i rispettivi genitori, conformemente a questo atto. Prima però deve stabilire il modo migliore per garantire l'interesse del bambino o dei bambini (articolo 98 del codice di famiglia).

Quando non vivono insieme e non hanno l'affidamento condiviso del figlio, i genitori decidono entrambi, di comune accordo e nel rispetto degli interessi del figlio, in merito a questioni che hanno un impatto significativo sullo sviluppo del figlio. Se non sono in grado di raggiungere un accordo in merito, un centro servizi sociali fornisce loro assistenza. Se lo desiderano, possono anche ricorrere ai servizi di un mediatore. Il genitore che ha la custodia del figlio è quello che decide sulle questioni relative alla vita quotidiana del figlio e al suo luogo di residenza permanente, a condizione che ciò non si ripercuota negativamente su tutti gli aspetti importanti per lo sviluppo del figlio (articolo 151 del codice di famiglia).

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

I genitori che non vivono insieme o che intendono separarsi devono giungere a un accordo sull'affidamento dei figli che hanno in comune e lo devono fare agendo nell'interesse di tali figli. Possono concordare di mantenere un affidamento congiunto dei loro figli, di conferire l'affidamento a uno dei genitori o di dividersi i figli tra loro. Se non sono in grado di raggiungere un accordo in merito, un centro servizi sociali fornisce loro assistenza. Se lo desiderano, possono anche ricorrere ai servizi di un mediatore. Se i genitori raggiungono un accordo sulla custodia, possono proporre la firma di una transazione giudiziaria. Se l'organo giurisdizionale stabilisce che tale accordo non è nell'interesse dei figli, respinge la proposta. Se i genitori non riescono a raggiungere un accordo sulla custodia, la questione viene decisa dal tribunale (articolo 138 del codice di famiglia). Una transazione giudiziaria o una decisione giudiziale sull'affidamento congiunto deve contenere una decisione sul luogo di residenza permanente del bambino, sul genitore che deve prendere in consegna la corrispondenza per il figlio e sulle obbligazioni alimentari nei confronti di quest'ultimo (articolo 139 del codice di famiglia).

I genitori che non vivono insieme o che intendono separarsi, e i genitori che vivono insieme, raggiungono un accordo sulle obbligazioni alimentari a favore dei figli che hanno avuto insieme. Se non sono in grado di raggiungere un accordo in merito, un centro servizi sociali fornisce loro assistenza. Se lo desiderano, possono anche ricorrere ai servizi di un mediatore. Se i genitori non riescono a raggiungere un accordo sul mantenimento dei figli comuni, la questione viene decisa dal tribunale (articolo 140 del codice di famiglia).

Un figlio ha il diritto di avere un contatto con entrambi i genitori ed entrambi i genitori hanno il diritto di avere un contatto con il figlio. Il contatto deve garantire l'interesse del bambino. Il genitore con cui vive il figlio e al quale è stata affidata la custodia del figlio, oppure una terza persona con cui il figlio vive deve astenersi da qualsiasi condotta che renda difficile o impedisca a tale figlio di mantenere i contatti e deve sforzarsi di incoraggiare il figlio ad adottare un atteggiamento appropriato in relazione ai contatti con l'altro genitore o con entrambi i suoi genitori. Il genitore che ha contatti con il figlio deve astenersi da qualsiasi condotta che impedisca il contatto, la cura e l'educazione del figlio. I genitori che non vivono insieme o che intendono separarsi devono trovare un accordo sui contatti. Se non sono in grado di raggiungere un accordo in merito, un centro servizi sociali fornisce loro assistenza. Se lo desiderano, possono anche ricorrere ai servizi di un mediatore. Se i genitori raggiungono un accordo sulla custodia, possono proporre la firma di una transazione giudiziaria. Se l'organo giurisdizionale stabilisce che tale accordo non è nell'interesse del figlio, respinge la proposta. Se i genitori non riescono a raggiungere un accordo sui contatti, la questione viene decisa dal tribunale. (articolo 141 del codice di famiglia).

Un figlio ha altresì il diritto di avere contatti con altri familiari che hanno uno stretto legame personale con lui, a meno che ciò non sia contrario agli interessi del figlio stesso. In particolare si suppone che tali persone siano i nonni, i fratelli e le sorelle, i fratellastri e le sorellastre, precedenti genitori affidatari e un precedente o attuale coniuge o partner non sposato di uno o dell'altro genitore del figlio. L'accordo in materia di contatti dev'essere raggiunto dai genitori, dal figlio (qualora sia in grado di comprendere l'importanza dell'accordo) e dalle persone di cui sopra. Se non sono in grado di raggiungere un accordo in merito, un centro servizi sociali fornisce loro assistenza. Se lo desiderano, possono anche ricorrere ai servizi di un mediatore. La misura e la maniera in cui vengono mantenuti i contatti devono essere nell'interesse del figlio. Se si raggiunge un accordo sui contatti, i genitori, il figlio e le persone di cui sopra possono anche proporre la firma di una transazione giudiziaria. Se l'organo giurisdizionale stabilisce che tale accordo non è nell'interesse dei figli, respinge la proposta. Se i genitori, il figlio e le persone di cui al primo paragrafo di questo articolo non riescono a raggiungere un accordo, il contatto viene deciso dal tribunale (articolo 142 del codice di famiglia).

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Prima di proporre al tribunale di decidere sulla custodia del figlio e sulle obbligazioni alimentari nei suoi confronti, sui contatti del figlio con loro o con altre persone, o su questioni relative all'esercizio della responsabilità genitoriale che incidono significativamente sullo sviluppo del figlio, i genitori partecipano a un processo di consulenza preliminare presso un centro servizi sociali, a meno che uno dei genitori non sia mentalmente incapace, o se uno dei coniugi vive all'estero o il suo luogo di soggiorno o residenza è sconosciuto.

Se è in questione il contatto con un'altra persona, quest'ultima, e il bambino (se il bambino chiede il contatto), devono ricevere consulenza prima che la proposta sia presentata.

Lo scopo della consulenza preliminare è quello di richiamare l'attenzione dei genitori, o di un'altra persona, sull'esigenza di salvaguardare gli interessi del bambino nell'organizzare i rapporti con lui, sugli effetti positivi che una regolamentazione amichevole dei rapporti ha sul bambino e sull'obiettivo della mediazione.

La consulenza deve avvenire anche prima del deposito di una proposta di nuova decisione da emettere su una delle questioni di cui al primo paragrafo di questo articolo.

I genitori o le persone di cui sopra partecipano alla consulenza preliminare senza i rispettivi rappresentanti. Con il consenso dei genitori o delle persone di cui sopra, un centro servizi sociali può far seguire alla consulenza preliminare una procedura di mediazione. Queste persone possono anche partecipare a un processo di mediazione condotto da altri fornitori (articolo 203 del codice di famiglia).

La mediazione può avere luogo prima, durante o dopo il procedimento giudiziario e può includere l'assistenza nella composizione dei rapporti personali e patrimoniali. La mediazione viene attivata principalmente prima dell'inizio del procedimento giudiziario, al fine di elaborare una proposta di scioglimento del matrimonio mediante accordo o una proposta di transazione giudiziaria sulla custodia dei figli, sul mantenimento e sul contatto con i genitori o altre persone, o su questioni di responsabilità genitoriale che incidono significativamente sullo sviluppo del figlio. La mediazione durante i procedimenti giudiziari è condotta conformemente alla legge che disciplina la risoluzione alternativa delle controversie. Anche se le parti del procedimento ─ o i partecipanti allo stesso ─ hanno accettato di ricorrere alla mediazione, il tribunale può respingere la domanda e può non sospendere il procedimento giudiziario se, in un procedimento che coinvolge un bambino, ritiene che una sospensione non sarebbe nell'interesse di quest'ultimo (articolo 205 del codice di famiglia).

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

L'organo giurisdizionale può decidere che un genitore debba avere l'affidamento di tutti i figli, che i figli debbano essere divisi tra i genitori o che entrambi i genitori debbano avere la custodia condivisa dei figli. Il tribunale può anche, di sua iniziativa e conformemente alle disposizioni del codice di famiglia, decidere altre misure per salvaguardare gli interessi del bambino. Nel prendere una decisione sulla custodia, il tribunale decide sempre anche sulle obbligazioni alimentari nei confronti dei figli che i genitori hanno in comune e sul contatto con i rispettivi genitori, conformemente a quanto disposto dal codice di famiglia. Il tribunale emette una nuova decisione sulla custodia quando ciò è richiesto da un cambiamento delle circostanze o dagli interessi del bambino (articoli 138 e 139 del codice di famiglia).

Il tribunale si pronuncia anche sulle obbligazioni alimentari nei confronti del bambino e sui contatti (articoli 105 bis, 106 e 106 bis della Legge sul matrimonio e sui rapporti familiari [Zakon o zakonski zvezi in družinskih razmerjih]).

Nel prendere una decisione in materia di contatti, la principale preoccupazione dell'organo giurisdizionale è costituita dagli interessi dei figli. Se il genitore con cui il figlio vive impedisce il contatto tra il figlio e l'altro genitore, e se non è possibile propiziare il contatto nemmeno con l'assistenza specializzata di un centro servizi sociali, su proposta dell'altro genitore il tribunale può decidere di revocare la custodia al genitore che impedisce il contatto e di affidare il figlio all'altro genitore se ritiene che l'altro genitore consentirà il contatto e se questo è l'unico modo in cui è possibile tutelare gli interessi del bambino. Il tribunale emana una nuova decisione sui contatti con i genitori quando ciò è richiesto da un cambiamento delle circostanze e dagli interessi del bambino (articolo 141 del codice di famiglia). Il tribunale può revocare o limitare il diritto al contatto nel contesto di una misura volta a tutelare gli interessi del bambino (articolo 173 del codice di famiglia).

Nel decidere in merito alla custodia di un bambino e alle obbligazioni alimentari nei suoi confronti, ai contatti, all'esercizio della responsabilità genitoriale e alla concessione della responsabilità genitoriale a un parente, il tribunale tiene conto anche del parere del bambino espresso da quest'ultimo o da una persona di cui il bambino si fida e che è stata scelta dal bambino stesso, purché quest'ultimo sia capace di comprendere il significato e le conseguenze del parere espresso. In relazione all'interesse del bambino, il tribunale prende in considerazione il parere del centro servizi sociali, ogniqualvolta tale parere è acquisito conformemente alla legge che disciplina la procedura civile non contenziosa (articolo 143 del codice di famiglia).

Nel calcolare le obbligazioni alimentari dovute a un figlio, l'organo giurisdizionale deve agire nell'interesse di quest'ultimo, stabilendo un importo adeguato per assicurare un buon sviluppo fisico e mentale del figlio. Le obbligazioni alimentari devono coprire le spese di vita del figlio, in particolare le spese di alloggio, vitto, abbigliamento, calzature, cura e protezione, istruzione, scolarizzazione, ricreazione, divertimento e altre esigenze specifiche (articolo 190 del codice di famiglia).

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Quando non vivono insieme e non hanno l'affidamento condiviso del figlio, i genitori decidono entrambi, di comune accordo e nel rispetto degli interessi del figlio, in merito a questioni che hanno un impatto significativo sullo sviluppo del figlio. Se non sono in grado di raggiungere un accordo in merito, un centro servizi sociali fornisce loro assistenza. Se lo desiderano, possono anche ricorrere ai servizi di un mediatore. Il genitore che ha la custodia del figlio è quello che decide sulle questioni relative alla vita quotidiana del figlio e al suo luogo di residenza permanente, a condizione che ciò non si ripercuota negativamente su tutti gli aspetti importanti per lo sviluppo del figlio. Nel caso in cui i genitori non siano in grado di raggiungere un accordo su questioni che incidono significativamente sullo sviluppo del figlio, sarà il giudice a decidere (articolo 151 del codice di famiglia).

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Significa che entrambi i genitori sono ugualmente responsabili dell'educazione e dello sviluppo del figlio e che entrambi devono continuare a prendersi cura del figlio.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

I tribunali distrettuali (okrožna sodišča) sono i tribunali con competenza per materia in tali casi (articolo 10 del codice di procedura civile non contenziosa [Zakon o nepravdnem postopku]).

La competenza territoriale generale è detenuta dal tribunale avente giurisdizione per la zona nella quale la persona contro cui la proposta è stata presentata ha la residenza permanente o la propria sede. Quando un organo giurisdizionale avvia un procedimento di sua iniziativa, la competenza territoriale generale è detenuta dal tribunale avente giurisdizione per la zona nella quale la persona in relazione alla quale viene condotto il procedimento ha la residenza permanente. Se soltanto un partecipante prende parte al procedimento, la competenza territoriale generale è detenuta dal tribunale avente giurisdizione per la zona nella quale il partecipante ha la residenza permanente o la propria sede. Se il partecipante non ha una residenza permanente in Slovenia, la competenza territoriale generale è determinata conformemente al suo luogo di residenza temporanea. Se oltre alla sua residenza permanente, ha anche una residenza temporanea altrove e si può presumere che, in ragione delle circostanze, viva presso tale località per un lungo periodo di tempo, la competenza territoriale generale spetta anche all'organo giurisdizionale avente giurisdizione per la zona nella quale il partecipante ha la sua residenza temporanea. Se un organo giurisdizionale in Slovenia è competente a decidere e non è possibile stabilire quale giudice in Slovenia abbia la competenza territoriale generale, tale organo viene determinato dalla Corte suprema slovena (Vrhovno sodišče Republike Slovenije) (articolo 11 del codice di procedura civile non contenziosa).

Se nel contesto di una controversia in materia di obbligazioni alimentari previste per legge il ricorrente è la persona che richiede di ottenere tali versamenti, è competente l'organo giurisdizionale avente giurisdizione per la zona nella quale il ricorrente ha la sua residenza permanente o il domicilio temporaneo, oltre all'organo giurisdizionale avente competenza territoriale generale. Se nel contesto di una controversia in materia di obbligazioni alimentari previste per legge il ricorrente è la persona che richiede di ottenere tali versamenti, è competente l'organo giurisdizionale avente giurisdizione per la zona nella quale il ricorrente ha la sua residenza permanente o temporanea, oltre all'organo giurisdizionale avente competenza territoriale generale (articolo 50 del codice di procedura civile [Zakon o nepravdnem postopku]).

A meno che la legge non preveda diversamente, le disposizioni del codice di procedura civile sono applicate per analogia ai procedimenti civili non contenziosi.

Una proposta in un procedimento civile non contenzioso deve contenere una descrizione del rapporto o della situazione su cui il giudice deve decidere, i fatti rilevanti per la decisione e le prove per tali fatti, gli altri dettagli che ogni domanda è obbligata a contenere, e i dati identificativi dei partecipanti, come stabilito per le azioni dal codice di procedura civile (articolo 23 del codice di procedura civile non contenziosa).

Le parti e gli altri partecipanti coinvolti nel procedimento devono avviare azioni, impugnazioni e altri ricorsi in lingua slovena o nella lingua di una comunità nazionale ufficialmente in uso presso l'organo giurisdizionale (articolo 104 del codice di procedura civile). Un'azione deve includere una richiesta specifica che illustri l'oggetto principale del caso e le domande secondarie, i fatti a sostegno della domanda del ricorrente, prove a sostegno di tali fatti, le altre informazioni che ogni azione è tenuta a contenere e i dati identificativi delle parti, secondo quanto disposto dal codice di procedura civile (articolo 180 del codice di procedura civile).

A meno che la legge non preveda diversamente, le spese processuali devono essere pagate quando viene depositata una proposta di avvio di un procedimento (articolo 39 del codice di procedura civile non contenziosa).

A norma del codice di procedura civile, una domanda è un'azione, una risposta a un'azione, così come lo sono mezzi di ricorso e altre dichiarazioni, proposte o comunicazioni presentate al di fuori del procedimento. Le domande devono essere comprensibili e includere tutto ciò che è necessario per consentire un'udienza giudiziaria. Devono includere in particolare: un riferimento al tribunale, i nomi e i luoghi di residenza permanente o temporanea o il luogo di stabilimento delle parti, i nomi dei loro rappresentanti legali o procuratori, l'oggetto della controversia e il contenuto della dichiarazione.

Il richiedente deve firmare la domanda, a meno che non sia possibile farlo in ragione della forma della domanda. La firma originale del richiedente è considerata la sua firma manoscritta o la sua firma elettronica (che è equivalente a una firma manoscritta). Se un richiedente non sa scrivere o non è in grado di fornire una firma, fornisce la domanda con un'impronta digitale al posto della firma. Se il giudice dubita dell'autenticità di una domanda, può emettere una decisione con la quale ordina che la domanda sia fornita con una firma autenticata. Tale decisione è inappellabile. Se la dichiarazione comprende una richiesta, la parte deve dichiarare nella domanda i fatti sui quali si basa la domanda e, ove richiesto, le prove (articolo 105 del codice di procedura civile).

Una domanda è una domanda scritta in forma fisica o elettronica. Una domanda scritta è una domanda scritta a mano o stampata e firmata di proprio pugno dal richiedente (domanda in forma fisica) oppure una domanda in formato elettronico che è stata firmata utilizzando una firma elettronica, che è l'equivalente di una firma manoscritta (domanda in forma elettronica). Una domanda in forma fisica è presentata per posta, utilizzando tecnologie di comunicazione, consegnata direttamente all'ente interessato o consegnata da una persona impegnata professionalmente nella presentazione delle domande. Una domanda in forma elettronica è presentata al sistema informatico giudiziario. Il sistema informatico giudiziario conferma automaticamente al richiedente la ricezione della domanda. Una domanda può anche essere presentata sul modulo prescritto o altrimenti predisposto. Fatte salve le disposizioni di altri regolamenti, i moduli presentati in forma elettronica devono avere un contenuto identico ai moduli prescritti per le domande presentate in forma fisica (articolo 105 ter del codice di procedura civile).

Se la dichiarazione comprende una richiesta, la parte deve dichiarare nella domanda i fatti sui quali si basa la domanda e, ove richiesto, le prove.

Le domande che devono essere consegnate all'opponente devono essere presentate all'organo giurisdizionale nel numero di copie richiesto da detto organo e dall'opponente, nonché in una forma che consenta all'organo giurisdizionale di consegnarle. Ciò vale anche per gli allegati. Le domande e gli allegati presentati per via elettronica che devono essere inviati all'opponente vengono spediti sotto forma di una copia singola. L'organo giurisdizionale provvederà quindi a effettuare il numero di copie elettroniche o le fotocopie richieste dall'opponente. Se la parte avversa è composta da più di una persona con un rappresentante legale congiunto o un procuratore, le domande e gli allegati sono consegnati per tutte le persone insieme come una sola copia (articolo 106 del codice di procedura civile non contenziosa).

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Il tribunale decide su questioni di stato personale e relazioni familiari in procedimenti civili non contenziosi (capitolo X del codice di procedura civile non contenziosa).

Le questioni giudiziarie contemplate dal codice di famiglia che si riferiscono ai rapporti tra genitori e figli, all'adozione, al trasferimento della responsabilità genitoriale ai parenti, all'affidamento e alla tutela sono risolte in via prioritaria. Laddove il codice di famiglia definisce un tribunale come competente a decidere in merito alle questioni previste dal Codice, sono i tribunali distrettuali ad avere la competenza a decidere in prima istanza, a meno che un'altra legge non disponga diversamente (articolo 14 del codice di famiglia).

Un tribunale distrettuale si pronuncia nel contesto di un procedimento civile, a meno che la legge stabilisca che dovrebbe farlo nell'ambito di un procedimento non contenzioso. Gli organi giurisdizionali risolvono le questioni disciplinate dalla legge sul matrimonio e i rapporti di famiglia in via prioritaria (articolo 10 bis della legge sul matrimonio e i rapporti di famiglia).

Il codice di famiglia prevede che il tribunale emetta, nell'ambito dei procedimenti, un'ingiunzione temporanea per tutelare gli interessi di un bambino se è dimostrata la probabilità che tali interessi siano minacciati (articolo 161 del codice di famiglia).

Secondo il codice di procedura civile non contenziosa, le ingiunzioni temporanee per tutelare gli interessi di un bambino alle condizioni previste dal codice di famiglia sono emanate secondo la procedura stabilita dalla legge che disciplina la garanzia dei crediti.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Sì, è possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento. Il presidente del collegio giudicante del tribunale distrettuale decide sull'assegnazione del patrocinio gratuito (articolo 2 della legge sul patrocinio a spese dello Stato [Zakon o brezplačni pravni pomoči]).

Nell'ambito di questo atto può essere concesso il patrocinio a spese dello Stato per coprire le spese di consulenza legale, consulenti legali e altri servizi legali determinati dalla legge, per tutte le forme di tutela giurisdizionale dinanzi a tutti gli organi giurisdizionali aventi giurisdizione generale e gli organi giurisdizionali specializzati in Slovenia, dinanzi alla Corte costituzionale slovena (Ustavno sodišče Republike Slovenije) e dinanzi a tutte le autorità, le istituzioni e le persone in Slovenia competenti per la risoluzione extragiudiziale delle controversie e per la rinuncia al pagamento delle spese di un procedimento giudiziario (articolo 7 della legge sul patrocinio a spese dello Stato).

Coloro che hanno diritto a beneficiare del patrocinio a spese dello Stato sono: 1. i cittadini sloveni; 2. i cittadini stranieri con residenza permanente o temporanea in Slovenia e le persone senza cittadinanza (apolidi) che risiedono legalmente in Slovenia; 3. altri cittadini stranieri, in condizioni di reciprocità o nel rispetto delle condizioni e nei casi definiti nei trattati internazionali vincolanti per la Slovenia; 4. associazioni e organizzazioni non governative che operano senza scopo di lucro e nell'interesse pubblico e che sono registrate nel registro corrispondente conformemente alla legislazione applicabile, nel contesto di controversie correlate allo svolgimento di attività di interesse pubblico o all'intenzione per la quale sono state stabilite; 5. altre persone per le quali la legge o un trattato internazionale vincolante per la Slovenia prevede un diritto al patrocinio a spese dello Stato (articolo 10 della legge sul patrocinio a spese dello Stato).

Una persona avente diritto al gratuito patrocinio può richiederlo in qualsiasi fase del procedimento (ad esempio, all'inizio di una procedura extragiudiziale o giudiziaria, e in qualsiasi fase del procedimento già in corso). Nel decidere sulle richieste di assegnazione del patrocinio gratuito, viene determinata la situazione finanziaria del richiedente, unitamente ad altre condizioni definite in questa legge (gratuito patrocinio ordinario) (articolo 11 della legge sul patrocinio a spese dello Stato).

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Sì, la competenza per la decisione in merito ad appelli contro una decisione in materia di responsabilità genitoriale emessa da un tribunale distrettuale spetta a un višje sodišče (organo giurisdizionale di grado superiore) (articolo 36 del codice di procedura civile non contenziosa). È possibile presentare un appello dinanzi l'organo giurisdizionale di primo grado che ha emesso la sentenza di primo grado, in un numero sufficiente di copie per detto organo e l'opponente (articolo 342 del codice di procedura civile).

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

I procedimenti di esecuzione sono disciplinati dalla legge in materia di esecuzione e protezione dei crediti civili (Zakon o izvršbi in zavarovanju). Fatto salvo il caso in cui la legge disponga diversamente, la competenza per materia per consentire l'esecuzione spetta al okrajno sodišče (tribunale circondariale) (articolo 5 della legge in materia di esecuzione e protezione dei crediti civili).

L'organo giurisdizionale avente competenza territoriale generale per decidere su una proposta di esecuzione di una decisione giudiziaria in materia di affidamento di un minore e per l'esecuzione della stessa è l'organo avente giurisdizione per la zona nella quale la persona cui è stato concesso l'affidamento ha la residenza permanente o temporanea, oppure l'organo avente giurisdizione per la zona nella quale la persona nei confronti della quale è stata presentata la proposta di esecuzione ha la sua residenza permanente o temporanea. Anche l'organo giurisdizionale della zona nella quale si trova il minore è un organo avente competenza territoriale generale sull'esecuzione diretta (articolo 238 sexies). (Articolo 238 bis della legge in materia di esecuzione e protezione dei crediti civili).

A norma di un titolo esecutivo viene imposto l'obbligo di consegnare un minore alla persona alla quale il provvedimento esecutivo è rivolto, alla persona dalla cui volontà dipende la consegna del minore e alla persona che si trova con il minore al momento dell'emissione di tale provvedimento. L'organo giurisdizionale annuncia in tale titolo esecutivo che l'obbligo di consegnare il minore si applica anche nei confronti di qualsiasi altra persona con la quale il minore si trovi nel momento in cui viene attuata l'esecuzione (articolo 238 quater della legge in materia di esecuzione e protezione dei crediti civili).

Tenendo conto di tutte le circostanze del caso e al fine di tutelare gli interessi del minore, l'organo giurisdizionale decide se dare esecuzione alla decisione in materia di affidamento del minore imponendo una sanzione pecuniaria alla persona alla quale il titolo esecutivo si riferisce oppure prelevando il minore e consegnandolo alla persona alla quale è stato concesso l'affidamento del minore (articolo 238 quater della legge in materia di esecuzione e protezione dei crediti civili).

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Una decisione di un organo giurisdizionale in materia di responsabilità genitoriale è riconosciuta ed eseguita conformemente al regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio. L'organo giurisdizionale svolge un procedimento non contenzioso ai sensi delle disposizioni del codice di procedura civile non contenziosa.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Tutti i tribunali distrettuali sono competenti per la gestione di richieste di dichiarazione di esecutività.

L'organo giurisdizionale che ha emesso una decisione giudiziaria esecutiva è competente a trattare i mezzi di ricorso contro una decisione giudiziaria che dichiara l'esecutività.

L'organo giurisdizionale svolge un procedimento non contenzioso ai sensi delle disposizioni del codice di procedura civile non contenziosa.

Elenco dei tribunali distrettuali PDF(244 Kb)sl

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

Ai sensi della Zakon o mednarodnem zasebnem pravu in postopku (legge in materia di procedura e diritto internazionale privato), i rapporti tra genitori e figli sono valutati secondo il diritto del paese di cui essi sono cittadini. Laddove genitori e figli siano cittadini di paesi diversi, si applica la legge del paese nel quale tutti hanno la residenza permanente. Laddove genitori e figli siano cittadini di paesi diversi e non abbiano una residenza permanente nello stesso paese, si applica la legge del paese del quale il figlio è cittadino (articolo 42).

 

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Ultimo aggiornamento: 11/08/2021

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Slovacchia

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

In base alla legge slovacca sulla famiglia (legge n. 36/2005 sulla famiglia, recante modifiche a determinate leggi) e alla giurisprudenza, la responsabilità genitoriale (ossia i diritti e i doveri dei genitori e l'affidamento) comprende, principalmente, la cura del figlio, le obbligazioni alimentari, la rappresentanza del figlio e la gestione dei suoi beni.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

I due genitori condividono congiuntamente i loro diritti e doveri nei confronti del figlio, a prescindere dal fatto che questi sia nato in costanza di matrimonio e dal fatto che i genitori vivano insieme oppure no (che siano sposati, separati o divorziati).

I genitori possono essere privati dei loro diritti e doveri genitoriali (o vederli limitati) da un giudice in presenza di gravi circostanze, come previsto dall'articolo 38, paragrafo 4, della legge sulla famiglia.

Il giudice può anche riconoscere i diritti e i doveri genitoriali a un genitore minorenne ma che abbia compiuto i 16 anni, relativamente all'affidamento di un figlio minorenne, alle condizioni fissate nell'articolo 29 della legge sulla famiglia.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Sì. Il giudice nomina un tutore per il minore i cui genitori non godono della piena capacità giuridica o il cui esercizio dei diritti e doveri genitoriali è stato sospeso, o se ne sono stati privati o in caso di decesso di entrambi; il tutore provvederà all'educazione del minore, lo rappresenterà e ne amministrerà i beni.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

Il giudice deve pronunciarsi sull'attribuzione e l'esercizio dei diritti e doveri genitoriali (anche se entrambi i genitori continuano a esercitarli congiuntamente) o può approvare un accordo tra le parti.

L'articolo 36, paragrafo 1, della legge sulla famiglia dispone che i genitori di un minore non conviventi possono in qualsiasi momento concludere un accordo relativo alle modalità di esercizio o di esecuzione dei loro diritti e doveri genitoriali. Se non riescono ad addivenire a un accordo, il giudice può definire d'ufficio tali modalità e, in particolare, determinare a quale dei genitori spetti la custodia fisica del minore. Le disposizioni degli articoli 24, 25 e 26 si applicano mutatis mutandis.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

Gli accordi tra i genitori vertenti sui loro diritti e doveri genitoriali devono essere approvati dal giudice.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

La risoluzione stragiudiziale delle controversie è possibile in base alla legge n. 420/2004 sulla mediazione. Tale legge si applica anche alle controversie di diritto familiare. La mediazione è una procedura stragiudiziale nell'ambito della quale le parti interessate si avvalgono dell'assistenza di un mediatore per dirimere una controversia riguardante i loro rapporti contrattuali o rapporti di altra natura. Ogni accordo raggiunto mediante mediazione deve essere redatto per iscritto ed è vincolante per le parti del procedimento.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

In linea di principio, il giudice può adottare qualsiasi decisione salvo l'affidamento esclusivo a uno dei genitori. Solo se uno dei genitori è stato privato dei suoi diritti e doveri genitoriali, è possibile attribuire a un singolo genitore l'affidamento esclusivo del figlio. In pratica, tuttavia, il giudice stabilisce quale tra i genitori debba avere la custodia fisica del figlio e chi debba rappresentarlo e gestirne i beni. Il giudice stabilisce anche in che modo il genitore cui non è stata attribuita la custodia fisica debba contribuire al mantenimento del figlio o approva l'accordo intercorso tra i genitori sul pagamento degli alimenti.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

L'espressione "responsabilità genitoriale" non ha un esatto equivalente nel diritto di famiglia slovacco. Il termine utilizzato nel diritto di famiglia slovacco è "diritti e doveri genitoriali", che sono sempre condivisi congiuntamente dai due genitori, vale a dire che non può mai esserci un "affido esclusivo" salvo che l'altro genitore sia deceduto, sia privo di capacità giuridica o sia stato privato dei suoi diritti e doveri genitoriali. Occorre distinguere questo concetto dalla custodia fisica. Se la custodia fisica viene concessa a uno dei genitori, questi può prendere decisioni su tutte le questioni di routine attinenti alla vita quotidiana del figlio senza il consenso dell'altro genitore; ma tutte le questioni importanti relative all'esercizio dei diritti e dei doveri genitoriali (amministrazione dei beni del figlio, trasferimento del figlio all'estero, cittadinanza, prestazione del consenso a trattamenti sanitari, formazione professionale) richiedono il consenso dell'altro genitore. Se i genitori non sono in grado di addivenire a un accordo, è il giudice che prende la decisione su richiesta di uno di essi.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Il giudice può concedere la custodia fisica alternata (ossia l'affidamento congiunto) ai genitori se entrambi sono in grado di crescere il figlio e sono interessati alla sua custodia fisica, e se un siffatto accordo risulta essere nell'interesse del figlio e soddisferà al meglio le sue esigenze. Se almeno uno dei genitori concorda sull'affidamento congiunto, il tribunale deve valutare se esso sia nell'interesse del figlio.

Si vedano tutte le risposte che precedono, in particolare quella al quesito 8.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Competente a esaminare le domande in materia di diritti e doveri genitoriali è il tribunale distrettuale nel cui distretto risiede il figlio minore. Non vi sono requisiti di forma da rispettare e non occorre allegare documenti, trattandosi di una procedura che il giudice può avviare d'ufficio. I documenti da presentare dipendono dal contenuto della domanda; di solito è richiesto il certificato di nascita del figlio.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Si applica una procedura semplificata e meno formale. È possibile richiedere un provvedimento provvisorio, che prende la forma di una procedura d'urgenza.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Tutti i procedimenti per la definizione dei diritti e dei doveri genitoriali sono esenti da spese. Il sistema del gratuito patrocinio in Slovacchia è attualmente limitato a un'esenzione dal pagamento delle spese giudiziali e alla messa a disposizione, a titolo gratuito, di un rappresentante. Visto il carattere non contenzioso dei procedimenti in materia di diritti e doveri genitoriali, pochissimi scelgono di farsi rappresentare da un avvocato. Tuttavia, se una persona soddisfa i requisiti giuridici previsti per l'esenzione dalle spese giudiziali, il giudice può, a sua discrezione, fornire gratuitamente un rappresentante, compreso un avvocato, se ritiene che tale rappresentanza sia necessaria per la protezione degli interessi della parte.

Il giudice indirizza tutte le parti che chiedono la nomina di un avvocato e che soddisfano i requisiti per l'esenzione dalle spese giudiziali al Centro per il gratuito patrocinio (Centrum právnej pomoci). Il giudice comunica tale possibilità alle parti. Il giudice può riconoscere un'esenzione totale o parziale dalle spese giudiziali se ciò appare giustificato alla luce delle circostanze e a condizione che la domanda non costituisca un esercizio vessatorio o manifestamente futile o la difesa di un diritto. Salvo diversa previsione da parte del giudice, l'esenzione si applica all'intero procedimento e ha effetto retroattivo. Tuttavia, le spese eventualmente versate prima dell'emanazione della decisione sull'esenzione non sono rimborsate.

Il sistema del gratuito patrocinio e le spese da esso coperte sono definiti nella legge n. 327/2005 sul gratuito patrocinio per le persone in stato di necessità, che istituisce anche un centro di gratuito patrocinio per garantire l'assistenza alle persone fisiche che non dispongono dei mezzi finanziari per avvalersi di servizi legali al fine di esercitare e tutelare i propri diritti.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Sì, è possibile impugnare una decisione in materia di diritti e doveri genitoriali.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Il giudice avente competenza territoriale per dare esecuzione a una decisione relativa a un minore è l'organo giurisdizionale nel cui territorio è domiciliato il minore, determinato mediante un accordo fra i genitori o qualsiasi altro mezzo giuridico. La procedura applicabile all'esecuzione della decisione è disciplinata dalla legge n. 161/2015, (codice di procedura civile non contenziosa). Le modalità di esecuzione delle decisioni relative ai minori sono definite dal decreto n. 207/2016 del ministero della giustizio della Repubblica slovacca, che si applica anche all'esecuzione delle decisioni estere.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Le decisioni giudiziali in materia di diritti e doveri genitoriali emanate dal giudice di un altro Stato membro sono riconosciute ed eseguite in Slovacchia, senza necessità di ricorrere a procedimenti speciali, in conformità del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio, del 27 novembre 2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale (articolo 21, paragrafo 1), ossia senza che occorra ottenere una dichiarazione di esecutività della decisione.

Tuttavia, la parte interessata può chiedere che una decisione sui diritti e doveri genitoriali emanata in un altro Stato membro sia dichiarata esecutiva; in tal caso si applica la procedura di cui al capo III, sezione 2, del regolamento.

Le domande sono presentate dinanzi al tribunale distrettuale del distretto in cui il figlio risiede, oppure, se quest'ultimo non è residente, al tribunale nel cui distretto il figlio attualmente vive; in mancanza di esso, è competente il tribunale distrettuale di Bratislava I.

La domanda volta a ottenere che una decisione sia riconosciuta o dichiarata esecutiva deve essere accompagnata da una copia della decisione sui diritti e doveri genitoriali che soddisfi i requisiti di autenticità e da un documento che certifichi la decisione, emanato, su richiesta della parte interessata, dal relativo giudice d'origine, ossia dal tribunale che ha emesso la decisione sui diritti e doveri genitoriali.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento e all'esecuzione di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

La competenza per le domande di riconoscimento (e anche per le domande di non riconoscimento) di una decisione relativa ai diritti e ai doveri dei genitori spetta al tribunale distrettuale del luogo in cui risiede il figlio, o al tribunale distrettuale di Bratislava I (Okresný súd Bratislava I) se il figlio non risiede nella Repubblica slovacca.

Per le domande di esecuzione (e anche per le domande di rifiuto dell'esecuzione) di una decisione relativa ai diritti e ai doveri dei genitori è competente il tribunale distrettuale del luogo in cui risiede il minore, o il tribunale distrettuale nel cui distretto si trova il minore, se il tribunale territorialmente competente non è noto o non è in grado di intervenire in tempo.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

Le decisioni nei procedimenti sui diritti e i doveri genitoriali sono prese da un giudice slovacco solo se il minore risiede abitualmente nella Repubblica slovacca. Se il minore non vive nella Repubblica slovacca ma vi ha la propria residenza abituale o se i genitori non vivono in tale paese o sono cittadini di altri Stati, le disposizioni della legge slovacca si applicano conformemente alla convenzione dell'Aia concernente la competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di potestà genitoriale e di misure di protezione dei minori (rif. n. 344/2002) (capo III della convenzione).

La legge n. 97/1963 sul diritto privato internazionale e sul diritto processuale internazionale stabilisce che i rapporti tra genitori e figli, compresa l'insorgenza o l'estinzione dei diritti e dei doveri genitoriali, sono disciplinati dalla legge del paese in cui il figlio ha la propria residenza abituale. In casi eccezionali, il giudice può prendere in considerazione la legge di un altro paese con il quale il caso ha un collegamento significativo e se ciò risulta necessario per proteggere il minore o i suoi beni. I diritti e doveri genitoriali che hanno origine nel paese in cui il figlio ha la propria residenza abituale, restano validi anche se il minore sposta altrove la propria residenza abituale. Qualora uno dei due genitori non abbia i diritti e i doveri genitoriali previsti dal diritto slovacco, li acquisisce non appena la Repubblica slovacca diventa il luogo di residenza abituale del minore. L'esercizio dei diritti e dei doveri genitoriali è disciplinato dalla legge del paese in cui il minore risiede abitualmente.

Le disposizioni della legge sul diritto privato internazionale e sul diritto processuale internazionale si applicano soltanto in mancanza di un accordo internazionale o se l'eventuale accordo internazionale esistente non contiene regole di conflitto per individuare la legge applicabile.

Accanto alla convenzione dell'Aia del 1996, la Repubblica slovacca è vincolata da numerosi accordi bilaterali che contengono disposizioni sulla legge applicabile. Le disposizioni in parola prevalgono su quelle contenute nella legge sul diritto privato internazionale e sul diritto processuale internazionale nei procedimenti vertenti sui diritti e doveri genitoriali. Tali accordi sono:

Bulgaria: accordo tra la Repubblica socialista cecoslovacca e la Repubblica popolare di Bulgaria sull'assistenza giudiziaria e la regolamentazione dei rapporti giuridici in materia civile, familiare e penale (Sofia, 25 novembre 1976, decreto n. 3/1978);

Croazia, Slovenia: accordo tra la Repubblica socialista cecoslovacca e la Repubblica socialista federativa di Jugoslavia sulla regolamentazione dei rapporti giuridici in materia civile, familiare e penale (Belgrado, 20 gennaio 1964, decreto n. 207/1964);

Ungheria: accordo tra la Repubblica socialista cecoslovacca e la Repubblica popolare d'Ungheria sull'assistenza giudiziaria e la regolamentazione dei rapporti giuridici in materia civile, familiare e penale (Bratislava, 28 marzo 1989, rif. n. 63/1990);

Polonia: accordo tra la Repubblica socialista cecoslovacca e la Repubblica popolare di Polonia sull'assistenza giudiziaria e la regolamentazione dei rapporti giuridici in materia civile, familiare, di lavoro e penale (Varsavia, 21 dicembre 1987, decreto n. 42/1989);

Romania: accordo tra la Repubblica socialista cecoslovacca e la Repubblica popolare di Romania sull'assistenza giudiziaria e la regolamentazione dei rapporti giuridici in materia civile, familiare e penale (Praga, 25 ottobre 1958, decreto n. 31/1959).

 

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Ultimo aggiornamento: 06/04/2023

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Finlandia

1 Qual è il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

Il titolare della responsabilità genitoriale ha il dovere di assicurare uno sviluppo equilibrato e il benessere del minore in accordo con le sue esigenze e i suoi desideri individuali. Di conseguenza la responsabilità genitoriale mira ad assicurare rapporti stretti e affettuosi, in particolare tra i figli e i loro genitori.

Ai figli occorre assicurare una buona assistenza ed una buona educazione, nonché una supervisione e una protezione corrispondenti alla loro età e fase di sviluppo. I figli dovrebbero essere cresciuti in un ambiente sicuro e stimolante e ricevere un'istruzione che corrisponda alle loro inclinazioni e ai loro desideri.

I figli devono essere cresciuti offrendo loro comprensione, sicurezza e affetto. Non devono essere soggetti a punizioni corporali o sottoposti altrimenti ad abusi. I figli dovrebbero essere sostenuti e incoraggiati a raggiungere l'indipendenza, la responsabilità e l'età adulta (articolo 1 della legge sulla responsabilità genitoriale e il diritto di visita 361/1983).

Il titolare della responsabilità genitoriale deve garantire il benessere e lo sviluppo come descritto in precedenza. A tale scopo, detta persona ha il diritto di prendere decisioni in merito all'assistenza, all'educazione, al luogo di residenza e ad altre questioni personali in relazione al minore. Nel prendere una decisione occorre tenere conto del parere del minore.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

Se i genitori di un figlio sono sposati al momento della sua nascita, entrambi sono titolari della responsabilità genitoriale. Se i genitori non sono sposati al momento della nascita del figlio, la responsabilità genitoriale spetta alla madre. I genitori possono accordarsi in merito a chi detiene l'affidamento in relazione alla conferma della paternità. Se uno dei genitori ha l'affidamento esclusivo del figlio e successivamente i genitori si sposano, entrambi i genitori assumono la responsabilità genitoriale.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Un organo giurisdizionale può assegnare l'affidamento del figlio a una o più persone, con il loro consenso, in aggiunta o in sostituzione dei genitori. Tale decisione deve essere basata sull'interesse superiore del minore e soltanto se esiste un valido motivo dal punto di vista di quest'ultimo per assegnare l'affidamento a una persona diversa dai genitori. Se i genitori sono deceduti, il dipartimento degli affari sociali deve prendere provvedimenti per assegnare l'affidamento del minore.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

L'affidamento e i diritti di visita devono essere sempre concordati tenendo conto dell'interesse superiore del minore e in maniera tale da fare sì che tali diritti possano essere esercitati nel miglior modo possibile in futuro. I genitori possono stipulare un accordo sulla responsabilità genitoriale. Se i genitori non riescono a raggiungere un accordo, la controversia deve essere sottoposta a decisione da parte di un organo giurisdizionale.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perché l’accordo sia per loro vincolante?

L'accordo sull'affidamento dei figli e sui diritti di visita deve essere redatto per iscritto e presentato per l'omologazione all'autorità locale competente in materia di affari sociali. Tale autorità deve garantire che l'accordo sia nell'interesse superiore del minore. Un accordo omologato dal dipartimento degli affari sociali è valido e applicabile allo stesso modo di una decisione definitiva di un organo giurisdizionale.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Se i coniugi non riescono a raggiungere un accordo, possono richiedere l'assistenza di un funzionario municipale di previdenza minorile o di un mediatore familiare. I funzionari di previdenza minorile forniscono orientamenti ai genitori e hanno il potere di omologare gli accordi che i genitori stipulano tra loro. Un accordo omologato è considerato equivalente alla decisione di un organo giurisdizionale. I mediatori familiari assistono i genitori nella risoluzione delle loro controversie attraverso la negoziazione e possono altresì fornire assistenza nella stesura di accordi. I mediatori familiari devono prestare particolare attenzione a garantire il miglior interesse di tutti i minori presenti nella famiglia.

Il potere decisionale dell'organo giurisdizionale riguarda l'affidamento dei figli, la sistemazione abitativa, i diritti di visita e i pagamenti di obbligazioni alimentari (articolo 10 della legge sulla mediazione in materia civile e la conferma di transazioni presso gli organi giurisdizionali generali 394/2011). La mediazione giudiziale è un procedimento distinto dai procedimenti giudiziari. Può iniziare quando una causa pendente in giudizio viene rinviata alla mediazione giudiziale oppure su richiesta diretta delle parti coinvolte nella controversia. Il mediatore è un giudice assistito da un esperto, solitamente uno psicologo o un assistente sociale. Un accordo omologato è considerato equivalere a una decisione di un organo giurisdizionale. Qualora non sia possibile raggiungere un accordo, la controversia viene rinviata al procedimento giudiziario oppure l'organo giurisdizionale archivia il caso.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Il potere decisionale dell'organo giurisdizionale riguarda l'affidamento dei figli, la sistemazione abitativa e i diritti di visita. Se necessario, l'organo giurisdizionale può altresì decidere in materia di diritti e doveri del titolare della responsabilità genitoriale, nonché di condivisione dei doveri fra i titolari della responsabilità genitoriale. Nel decidere in materia di diritti di visita l'organo giurisdizionale deve fornire disposizioni dettagliate sulle condizioni di visita e sulla persona con la quale il minore vivrà. In concomitanza con la determinazione dell'affidamento possono essere stabiliti anche i pagamenti delle obbligazioni alimentari.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva a uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Qualora vi sia un'unica persona affidataria, essa prende tutte le decisioni relative all'assistenza da fornire al minore. Tuttavia, la decisione dell'organo giurisdizionale può includere clausole sui diritti e sui doveri dell'affidatario esclusivo, incluso il diritto di variare il luogo di residenza del minore.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Le persone titolari di un affidamento condiviso condividono la responsabilità per tutte le questioni relative alla responsabilità genitoriale. Se le persone affidatarie sono separate, prendono decisioni quotidiane legate al minore a seconda del genitore con cui vive il figlio. Tuttavia, per le decisioni importanti è necessario il consenso di entrambi i titolari della responsabilità genitoriale. Tali decisioni comprendono ad esempio la variazione della religione o del luogo di residenza del minore, questioni relative al passaporto, decisioni educative e questioni di assistenza sanitaria od ospedaliera.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Una domanda scritta di affidamento o relativa a diritti di visita dovrebbe essere depositata presso il käräjäoikeus (tribunale distrettuale) del luogo di residenza del minore. La domanda può essere presentata da uno o entrambi i genitori, dalla persona affidataria o dal dipartimento degli affari sociali. La domanda deve contenere una descrizione della richiesta e dei motivi a sostegno della stessa. Occorre allegare tutti i documenti da utilizzare come prova. La domanda deve essere firmata e presentata al tribunale distrettuale di persona o tramite un rappresentante autorizzato. La domanda può inoltre essere inviata a mezzo posta o via fax. Il caso diventa pendente nel momento in cui il tribunale distrettuale riceve la domanda.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Nei casi relativi all'affidamento, si applica la legge sull'affidamento e il diritto di visita. Ai sensi di tale atto legislativo, l'organo giurisdizionale deve concedere ai genitori e alla persona affidataria l'opportunità di parlare quando esamina un caso in materia di affidamento o diritti di visita. Il minore può essere ascoltato di persona dal giudice se motivi inderogabili rendono tale audizione necessaria per la risoluzione della causa. Solitamente l'organo giurisdizionale ottiene altresì una relazione sulle circostanze del minore dal dipartimento degli affari sociali.

Mentre il caso è pendente, l'organo giurisdizionale può emettere un provvedimento provvisorio che specifica la persona con la quale il minore deve vivere, i diritti di visita e le relative condizioni. In circostanze particolari, l'organo giurisdizionale può assegnare un affidamento temporaneo fino al raggiungimento della decisione definitiva. Non è possibile impugnare una decisione temporanea. Essa resta valida fino alla pronuncia definitiva del giudice.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Il patrocinio a spese dello Stato è disponibile nei casi di affidamento. La possibilità di ottenere tale patrocinio dipende dal reddito personale. Per maggiori informazioni sul patrocinio gratuito a spese dello Stato in Finlandia, consultare il Il link si apre in una nuova finestraseguente sito.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Una decisione di un tribunale distrettuale può essere impugnata dinanzi all'hovioikeus (corte d'appello).

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

L'esecuzione delle decisioni in materia di responsabilità genitoriale è disciplinata dalla legge 619/1996 sull'esecuzione di decisioni in materia di affidamento di minori e diritto di visita. Per ottenere l'esecuzione è necessario presentare domanda scritta presso il tribunale distrettuale del luogo di residenza del minore o dell'opponente. Tuttavia, l'esecuzione di una decisione in materia di responsabilità genitoriale può essere richiesta ad un ufficiale giudiziario qualora la decisione sia stata emessa meno di tre mesi prima. La decisione deve essere allegata alla domanda.

Al momento della ricezione della domanda e di una dichiarazione della controparte, solitamente l'organo giurisdizionale incarica della gestione del caso un mediatore del dipartimento degli affari sociali. Tale mediatore contatta i genitori e discute la questione con loro e, se possibile, con il minore. Il mediatore tenta altresì di organizzare un incontro congiunto con entrambi i genitori. Successivamente riferisce all'organo giurisdizionale, dopo di che l'organo giurisdizionale si pronuncia in merito al caso. L'organo giurisdizionale può altresì ordinare che il minore venga esaminato da un medico.

Come ultima istanza, il minore può essere separato forzatamente dalla parte che rifiuta di adempiere alla decisione. La decisione può essere rafforzata con una sanzione pecuniaria condizionale. Come ultima istanza, il minore può essere separato forzatamente dalla parte che rifiuta di adempiere alla decisione.

Se un tribunale distrettuale ha ordinato il prelievo forzato di un minore, la mediazione può comunque proseguire su richiesta dell'ufficiale giudiziario.

15 Che cosa è necessario fare per ottenere il riconoscimento e l’esecuzione in Italia di una decisione sulla potestà genitoriale resa da un tribunale di un altro Paese della UE? Quali procedure si applicano in questi casi?

Il Il link si apre in una nuova finestraregolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio si applica nel riconoscimento di decisione in materia di responsabilità genitoriale pronunciate in un altro Stato membro che rientrano nel campo di applicazione di tale regolamento. Il regolamento non si applica in Danimarca.

A norma del suddetto regolamento, una sentenza relativa allo scioglimento di un matrimonio deve essere riconosciuta da altri Stati membri senza il ricorso ad alcun procedimento specifico. Tuttavia, qualsiasi parte interessata può chiedere una decisione che dichiari il riconoscimento o il non riconoscimento della sentenza. La domanda di riconoscimento va depositata in Finlandia presso il tribunale distrettuale del luogo di residenza del minore.

Le decisioni in materia di responsabilità genitoriale pronunciate in Danimarca e quelle emesse in Svezia, diverse da quelle emanate in virtù del suddetto regolamento, sono applicate sulla base della legge del 1977 relativa al riconoscimento e all'esecuzione di sentenze nordiche su domande in materia civile. Non viene fornita alcuna conferma in particolare relativamente al riconoscimento di una decisione. Le richieste di esecuzione sono depositate presso il tribunale distrettuale.
Tutte le altre decisioni straniere sulla responsabilità genitoriale sono riconosciute in Finlandia senza alcuna conferma specifica. Su richiesta, la corte d'appello di Helsinki può, tuttavia, confermare il riconoscimento o il non riconoscimento di una decisione in Finlandia.

La domanda per l'esecuzione di una decisione di affidamento esecutiva va depositata presso il tribunale distrettuale del luogo di domicilio del minore o della controparte, o dove il minore o la controparte risiedono (cfr. sezione 14 di cui sopra per ulteriori informazioni sulle procedure di esecuzione).

16 A quale tribunale occorre rivolgersi in Italia per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla potestà genitoriale resa da un tribunale di un altro Paese della UE? Qual è la procedura applicabile in questi casi?

Si tratta della medesima procedura specificata nella sezione 15.

17 Qual è la legge applicabile in una procedimento sulla potestà genitoriale quando il minore o le parti non risiedono in Italia o sono di nazionalità diverse?

Ai procedimenti giudiziari in materia di responsabilità genitoriale trattati in Finlandia si applica la legislazione finlandese.

 

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Ultimo aggiornamento: 15/02/2024

La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata al rispettivo punto di contatto della Rete giudiziaria europea (RGE). Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea e l'RGE declinano ogni responsabilità per quanto riguarda le informazioni o i dati contenuti nel presente documento. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.

Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Svezia

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

La "responsabilità genitoriale" riguarda, tra le altre cose, i diritti e gli obblighi relativi al prendersi cura della persona fisica e dei beni di un figlio e comprende le questioni relative al suo affidamento e al luogo nel quale deve vivere, ai contatti con il figlio e alla sua tutela.

L'affidamento fa riferimento alla responsabilità legale in relazione alla persona fisica del minore. La persona affidataria ha il diritto e l'obbligo di prendere decisioni in merito a questioni personali in relazione al minore, ad esempio il luogo nel quale deve vivere e la scuola che deve frequentare. La persona affidataria è tenuta a garantire che le esigenze del minore in termini di assistenza, sicurezza e buona educazione siano soddisfatte. La persona affidataria del minore è altresì tenuta a garantire che il minore riceva la supervisione necessaria in considerazione della sua età, del suo sviluppo e di altre circostanze e deve altresì monitorare se il minore sta ricevendo un sostegno e un'educazione soddisfacenti. Man mano che il minore cresce e si sviluppa, la persona affidataria dello stesso deve tener conto sempre più delle opinioni e dei desideri del minore.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

Solitamente, la tutela legale è attribuita ai genitori del minore o a uno di loro. Se i genitori del minore sono sposati tra loro al momento della nascita del figlio, a entrambi spetta automaticamente l'affidamento condiviso. Se i genitori si sposano soltanto più tardi, acquisiscono automaticamente l'affidamento condiviso attraverso il matrimonio. Se i genitori di un minore non sono sposati tra loro al momento della sua nascita, l'affidamento spetta alla madre. Tuttavia i genitori possono ottenere facilmente l'affidamento condiviso tramite una registrazione. Il genitore che non ha l'affidamento può anche rivolgersi a un organo giurisdizionale per ottenere l'affidamento condiviso o esclusivo del figlio.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

In taluni casi l'affidamento di un minore può essere trasferito dai genitori del minore o da uno di essi, a un tutore appositamente nominato. Un trasferimento di questo tipo può essere pertinente se un genitore si rende colpevole di un abuso o di negligenza oppure se non presta altrimenti assistenza al minore e ciò costituisce un rischio permanente per la salute o lo sviluppo del minore. Un trasferimento può altresì rendersi opportuno se a uno o entrambi i genitori viene vietato in maniera permanente l'affidamento del figlio.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

Se i genitori divorziano, la condivisione dell'affidamento perdura senza che l'organo giurisdizionale debba prendere alcuna decisione in merito, in sede di divorzio. Se uno dei genitori desidera apportare una variazione a tale riguardo deve presentare una domanda per richiedere lo scioglimento dell'affidamento condiviso.

Se uno dei genitori desidera apportare una variazione all'affidamento, tale questione può essere risolta da un organo giurisdizionale. I genitori del minore devono aver partecipato a un colloquio informativo con la commissione per i servizi sociali prima di intentare una causa in tribunale riguardante l'affidamento, la residenza e il diritto di visita (cfr. anche la sezione 6).

Se i genitori sono d'accordo in merito a una tale variazione, essi possono definire la questione tramite un accordo, senza il coinvolgimento di un organo giurisdizionale. Tale accordo, per essere valido, deve essere omologato dalla commissione per i servizi sociali. Lo stesso vale per le questioni quali la decisione del genitore con il quale il figlio dovrebbe vivere e la definizione delle modalità di contatto con l'altro genitore.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

L'accordo deve essere definito in forma scritta e deve essere firmato da entrambi i genitori. Deve essere inoltre omologato dalla commissione per i servizi sociali del comune presso il quale il figlio è registrato.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Il comune ha l'obbligo, attraverso la commissione per i servizi sociali, di offrire ai genitori una mediazione professionale destinata al raggiungimento di un accordo in materia di affidamento, residenza e contatto. La mediazione è volontaria; di conseguenza, per potervi accedere entrambi i genitori devono presentare domanda. Se i genitori riescono ad accordarsi in materia di affidamento, residenza e contatto, possono firmare un accordo che, una volta omologato dalla commissione per i servizi sociali avrà il medesimo effetto di una sentenza di un organo giurisdizionale.

Di norma, a partire dal 1º marzo 2022, prima di poter avviare un procedimento dinanzi a un organo giurisdizionale, i genitori del minore devono aver partecipato a sessioni informative con il Comune. Ciò significa che i genitori devono innanzitutto rivolgersi al Comune per cercare di risolvere la controversia con l'aiuto della commissione comunale per i servizi sociali (spesso un dipartimento noto come dipartimento per il diritto di famiglia). La responsabilità di garantire lo svolgimento di queste sessioni spetta alla commissione per i servizi sociali sociale del Comune in cui il minore è registrato. Durante le sessioni informative, i genitori ricevono informazioni rilevanti volte a individuare la soluzione migliore per il minore in quanto ad affidamento, residenza e diritto di visita. Come punto di partenza, ai genitori è offerta la mediazione e, se necessario, sono offerte altre forme di sostegno e assistenza o sono indirizzati verso di esse. Dopo la sessione, ai genitori è rilasciata una relazione che possono utilizzare qualora non abbiano trovato un accordo e scelgano di adire le vie legali. Nel caso in cui, dopo la sessione informativa, i genitori adiscano un organo giurisdizionale, quest'ultimo può indirizzarli a una mediazione della commissione per i servizi sociali, qualora tale mediazione non abbia avuto luogo in precedenza e l'organo giurisdizionale ritenga che vi siano le condizioni per il raggiungimento di soluzioni amichevoli. Se i genitori hanno partecipato a una mediazione ma non hanno raggiunto un accordo, l'organo giurisdizionale può invece nominare qualcuno che funga da mediatore tra i genitori. L'organo giurisdizionale ha il dovere generale di sforzarsi a sostegno di soluzioni amichevoli nei casi in materia di affidamento, residenza e contatto.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

L'organo giurisdizionale può decidere in merito all'affidamento (esclusivo o congiunto), alla residenza del minore (con quale dei genitori il minore deve vivere o se il minore debba vivere alternativamente con entrambi i genitori) e al diritto di visita (il diritto del minore di far visita al genitore con cui non vive).

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

I genitori che hanno ottenuto l'affidamento esclusivo hanno il diritto di prendere autonomamente decisioni in merito a questioni personali in relazione al figlio. La persona affidataria non è tenuta a consultare l'altro genitore o a chiedere l'approvazione di quest'ultimo in tali materie. Il minore ha tuttavia il diritto di avere contatti con l'altro genitore e la persona affidataria ha il dovere di consentire l'esercizio di tale diritto. La persona affidataria è inoltre tenuta a fornire all'altro genitore informazioni per facilitare il contatto con il minore.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

L'affidamento condiviso prevede che le decisioni in merito a questioni personali del minoresiano prese congiuntamente da entrambi i genitori Il punto fondamentale è che i genitori devono accordarsi su tutte le questioni relative al figlio. Tuttavia il disaccordo su questioni relative ai contatti e alla residenza del figlio può essere risolto da un organo giurisdizionale (cfr. sopra).

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

In materia di affidamento, residenza o contatti, un genitore può adire il tribunale circoscrizionale (tingsrätt)) della circoscrizione in cui il minore ha il suo domicilio. Qualora non vi sia alcun tribunale circoscrizionale competente, la competenza spetta al tribunale circoscrizionale di Stoccolma (Stockholms tingsrätt). Le questioni relative all'affidamento, alla residenza e ai contatti possono essere affrontate anche nel contesto di un procedimento di divorzio.

Gli atti di citazione devono avere forma scritta e devono essere firmati personalmente dall'attore o dal suo rappresentante. La domanda deve contenere informazioni sulle parti, la cosa oggetto della domanda (ad esempio, la materia che l'organo giurisdizionale deve dirimere), il contesto della domanda, informazioni sulle prove prodotte e su cosa ogni prova intende dimostrare, nonché informazioni sulle circostanze sulla base delle quali l'organo giurisdizionale è competente. Le prove scritte prodotte devono essere presentate unitamente alla domanda.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Le questioni relative ad affidamento, residenza e contatto sono non discrezionali.

In generale, le questioni relative ad affidamento, residenza e contatto devono essere prese in considerazione tempestivamente. L'organo giurisdizionale può adottare una decisione provvisoria in merito a tali aspetti. Una decisione provvisoria può riguardare ad esempio il luogo presso il quale il minore deve vivere durante lo svolgimento della controversia e applicarsi fino a quando la questione viene risolta mediante una decisione passata in giudicato.

Sebbene non esista una procedura formale speciale per accelerare l'esame di questioni relative ad affidamento, residenza e contatto, viene effettuata una valutazione dell'urgenza della questione nell'ambito di ciascun singolo caso.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Nei casi in materia di affidamento, residenza e contatto, la regola generale prevede che ciascuna parte sostenga le proprie spese di giudizio.

Il patrocinio gratuito può essere concesso se sono soddisfatte le condizioni pertinenti.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Una sentenza o la decisione di un tribunale circoscrizionale in materia di affidamento, residenza o contatto può essere impugnata dinanzi alla corte d'appello (hovrätt). Tuttavia, affinché la corte d'appello prenda in considerazione tale impugnazione, deve essere stata innanzitutto concessa l'autorizzazione all'impugnazione.

Una sentenza o una decisione della corte d'appello può essere impugnata dinanzi alla Corte suprema (Högsta domstolen). Affinché la Corte suprema prenda in considerazione tale impugnazione, deve essere stata innanzitutto concessa l'autorizzazione all'impugnazione.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

È possibile dare esecuzione a sentenze, decisioni o accordi in materia di affidamento, residenza o contatto. L'esecuzione dev'essere richiesta presso il tribunale circoscrizionale del luogo nel quale il minore ha il suo domicilio. Se non esiste un organo giurisdizionale competente, la questione dell'esecuzione viene esaminata dal tribunale circoscrizionale di Stoccolma.

Il tribunale circoscrizionale può decidere in merito a vari provvedimenti. Innanzitutto tale organo giurisdizionale cercherà di ottenere la consegna volontaria del minore. Qualora ciò non fosse possibile, detto organo potrebbe decidere in ultima analisi di imporre una sanzione pecuniaria condizionale o il prelievo del minore. L'imposizione di una sanzione pecuniaria condizionale fa sì che la persona che si sta prendendo cura del minore possa vedersi infliggere una pena pecuniaria consistente nel pagamento di un importo considerevole qualora non consegni il minore. Il prelievo del minore è un provvedimento molto insolito che viene deciso soltanto se non è possibile risolvere la situazione in altro modo e al fine di evitare che il minore subisca un danno grave. Implica che la polizia prelevi il minore e lo consegni alla persona affidataria.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

In determinati casi si applica il regolamento Bruxelles II. Nel caso di decisioni a cui si applica il regolamento, la decisione deve essere innanzitutto riconosciuta e, se del caso, essere eseguibile senza alcuna procedura speciale.

In altri casi, per i paesi che hanno firmato la convenzione europea del 1980 e la convenzione dell'Aia del 1996, si applicano tali convenzioni. A norma della convenzione europea del 1980, le domande di esecuzione devono essere presentate al tribunale circoscrizionale del luogo in cui il minore ha il suo domicilio. A norma della convenzione dell'Aia del 1996, le domande di esecuzione devono essere presentate al tribunale circoscrizionale.

Per le decisioni che sono eseguibili o sono state dichiarate tali in Svezia, può essere presentata una richiesta di esecuzione (cfr. la sezione 15).

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento e all'esecuzione di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

In determinati casi si applica il regolamento Bruxelles II. Per decisioni a cui si applica il regolamento, la decisione deve essere innanzitutto riconosciuta e, se del caso, essere eseguibile senza alcuna procedura speciale. Esiste tuttavia la possibilità di richiedere che una decisione adottata all'estero non venga riconosciuta o eseguita in Svezia. Esiste anche la possibilità di richiedere una dichiarazione che attesti l'assenza di motivi per negare il riconoscimento di una decisione adottata all'estero. La domanda viene presentata al tribunale circoscrizionale.

Contro una decisione del tribunale circoscrizionale su una questione di rifiuto del riconoscimento o dell'esecuzione a norma del regolamento Bruxelles II è possibile presentare ricorso alla corte d'appello, la cui decisione può a sua volta essere oggetto di ricorso alla Corte Suprema.

È possibile inoltre presentare un'opposizione nella quale si sostenga che una decisione non è applicabile o non è eseguibile nei casi in cui possa sollevarsi tale eccezione.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

In linea di principio, si applica la legge del paese nel quale il minore è domiciliato.

 

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Ultimo aggiornamento: 31/03/2023

La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata al rispettivo punto di contatto della Rete giudiziaria europea (RGE). Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea e l'RGE declinano ogni responsabilità per quanto riguarda le informazioni o i dati contenuti nel presente documento. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.

Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Inghilterra e Galles

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

Con responsabilità genitoriale si intendono tutti i diritti, i doveri, i poteri, le responsabilità e le autorità che per legge spettano a un genitore in relazione a un suo figlio e ai beni di quest'ultimo. Ciò si riferisce a qualsiasi obbligo che un genitore potrebbe avere in relazione a un figlio (come l'obbligo di mantenerlo) e qualsiasi diritto che, in caso di decesso del figlio, tale genitore possa vantare in relazione al patrimonio del figlio. In base al diritto di Inghilterra e Galles, la responsabilità genitoriale non comprende decisioni in merito alla persona con cui un figlio minore dovrebbe vivere e trascorrere il proprio tempo.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

Se i genitori di un figlio hanno contratto matrimonio o un'unione civile, la responsabilità genitoriale spetta tanto alla madre quanto al padre (o alla seconda madre). La responsabilità genitoriale spetta sempre alle madri, mentre i padri non sposati o le seconde madri non sposate o che non hanno contratto un'unione civile con la madre del figlio possono acquisirla previo accordo con la madre, mediante ordinanza di un organo giurisdizionale oppure registrando la nascita del figlio congiuntamente con la madre di quest'ultimo. La responsabilità genitoriale può spettare a un patrigno o a una matrigna previo accordo con il genitore o i genitori del figlio minore che ha/hanno la responsabilità genitoriale oppure mediante ordinanza di un organo giurisdizionale. Una persona destinataria di un'ordinanza di affidamento di un minore che stabilisce con chi quest'ultimo deve vivere e quando dispone della responsabilità genitoriale per la durata dell'ordinanza o talvolta per un periodo più lungo. L'emissione di un'ordinanza di adozione conferisce una responsabilità genitoriale non soggetta a vincoli temporali, fatto salvo il caso in cui tale ordinanza venga revocata. I tutori speciali (cfr. risposta alla domanda 3 di seguito) dispongono della responsabilità genitoriale per la durata dell'ordinanza. Un'autorità governativa locale dispone della responsabilità genitoriale nei confronti di un minore se quest'ultimo è oggetto di un'ordinanza di tutela. Una persona che dispone della responsabilità genitoriale ai sensi dell'articolo 16 della convenzione dell'Aia del 1996 sulla protezione dei minori conserva tale responsabilità genitoriale quando il minore diventa abitualmente residente in Inghilterra e Galles; l'esercizio di tale responsabilità genitoriale viene esercitato in conformità con il diritto di Inghilterra e Galles.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Un organo giurisdizionale può nominare un tutore speciale incaricato di esercitare la responsabilità genitoriale se i genitori non sono in grado di prendersi cura di un figlio minore. Un genitore che dispone della responsabilità genitoriale può nominare una persona in veste di tutore del minore in caso di proprio decesso. La responsabilità genitoriale spetta all'autorità locale (autorità competente in materia di affari sociali) qualora il minore sia affidato alle sue cure.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

La responsabilità genitoriale non è influenzata da una separazione della coppia, indipendentemente dal fatto che i genitori siano sposati o meno. L'organo giurisdizionale può limitare l'esercizio della responsabilità genitoriale qualora lo ritenga opportuno. In taluni casi l'organo giurisdizionale può revocare completamente la responsabilità genitoriale (sebbene non possa essere revocata ai genitori sposati tra loro).

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

L'accordo deve essere stipulato utilizzano un modulo di Il link si apre in una nuova finestraaccordo sulla responsabilità genitoriale.

Dettagli in merito agli indirizzi degli organi giurisdizionali sono disponibili sul sito web dell' Il link si apre in una nuova finestraUfficio dei servizi giudiziari di Sua Maestà (HMCTS). Il modulo è accompagnato da note di orientamento. Dato che la stipula di tale accordo inciderà in maniera significativa sulla posizione giuridica di entrambi i genitori, si consiglia a entrambi di richiedere una consulenza legale prima di compilare il modulo. I genitori possono ottenere il nome e l'indirizzo di un consulente legale presso l'ubicazione necessaria in Inghilterra e Galles rivolgendosi al servizio offerto dalla Law Society per l'individuazione di un consulente legale [00 44 (0) 20 7242 1222] oppure rivolgendosi a:

In talune circostanze possono altresì avere diritto al patrocinio a spese dello Stato.

I genitori devono fornire prova dell'identità e l'apposizione delle loro firme deve essere testimoniata da un funzionario autorizzato dell'organo giurisdizionale. La madre deve portare con sé presso l'organo giurisdizionale la prova attestante il fatto che lei è la madre del figlio minore e sarà necessaria anche una copia del certificato di nascita completo del figlio. Inoltre la madre dovrà presentare un documento attestante la propria identità, che rechi una fotografia e la firma (ad esempio una carta d'identità, un pass o un passaporto ufficiale). Il padre dovrà presentare un documento attestante la propria identità, che rechi una fotografia e la firma (ad esempio una carta d'identità, un pass o un passaporto ufficiale).

Una volta che il modulo è stato firmato dinanzi a testimoni, occorre effettuarne 2 copie. Il modulo di accordo originale e le copie possono essere ottenuti o inviati a:

The Central Family Court,
First Avenue House,
42-49 High Holborn,
Londra WC1V 6NP.

Il Central Family Court (tribunale centrale della famiglia) registrerà l'accordo e conserverà l'originale. Le copie saranno timbrate e rispedite a ciascun genitore all'indirizzo indicato nell'accordo. L'accordo avrà efficacia soltanto dopo che sarà stato ricevuto e registrato presso il tribunale centrale della famiglia. Non vi sono diritti da versare per la registrazione di un accordo in materia di responsabilità genitoriale. Se è presente più di un figlio nel caso di specie, occorre compilare un modulo separato per ciascun figlio.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Per assistere i genitori nel raggiungere un accordo soddisfacente in merito alla responsabilità genitoriale futura rispetto al figlio minore sono disponibili servizi di mediazione. Qualsiasi accordo raggiunto deve essere registrato presso l'organo giurisdizionale. La registrazione è necessaria per convalidare l'accordo e renderlo esecutivo.

Ulteriori informazioni sulla mediazione familiare sono disponibili sul sito web del Il link si apre in una nuova finestraministero della Giustizia.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Il giudice può decidere con chi deve vivere il figlio e quando, così come con chi il figlio deve trascorrere del tempo o altrimenti avere contatti e quando. I genitori sono incoraggiati a raggiungere un accordo in merito ai contatti. Gli organi giurisdizionali non si pronunceranno in merito alle obbligazioni alimentari nei confronti dei figli dato che se i genitori non riescono a raggiungere un accordo in merito tra loro, questo aspetto viene gestito dal Il link si apre in una nuova finestraChild Maintenance Service (Ufficio per la gestione di alimenti a favore dei figli). Di norma i genitori concordano la scuola che il figlio frequenterà; questo aspetto può essere deciso dal giudice mediante l'emissione di un'ordinanza specifica qualora i genitori non riescano a raggiungere un accordo. Un figlio conserva il loro nome fatto salvo il caso in cui l'organo giurisdizionale ordini diversamente. L'organo giurisdizionale può altresì impedire a una persona di esercitare parte della propria responsabilità genitoriale, emettendo un'ordinanza che specifica le azioni vietate. L'organo giurisdizionale può altresì pronunciarsi in merito al trasferimento permanente fuori dalla giurisdizione e al cambio di cognome (cfr. domanda 8).

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

L'organo giurisdizionale considera che i genitori prendano decisioni congiuntamente mediante accordo. Se entrambi i genitori dispongono della responsabilità genitoriale, il genitore a favore del quale è stata emessa un'ordinanza di affidamento del minore che specifica con chi deve vivere il figlio deve ottenere il consenso del genitore con il quale il figlio non risiede (e con chiunque altro disponga della responsabilità genitoriale) per trasferire definitivamente il minore fuori dal Regno Unito oppure ottenere l'autorizzazione da parte dell'organo giurisdizionale. Il genitore con il quale il figlio deve vivere in base all’ordinanza può spostarsi all'interno del territorio (Inghilterra e Galles). Per la modifica del cognome del figlio minore è necessario ottenere il consenso di chiunque disponga della responsabilità genitoriale oppure l'autorizzazione dell'organo giurisdizionale.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

I genitori condivideranno la residenza. Il figlio minore trascorrerà parte del proprio tempo con ciascuno dei genitori secondo quanto ordinato dall'organo giurisdizionale. Potrebbero esserci effetti pratici in merito all'importo da corrispondere per il mantenimento dei figli.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

La domanda può essere presentata presso il tribunale della famiglia ai sensi dell'articolo 4 della Il link si apre in una nuova finestraChildren Act 1989 (legge del 1989 su minori). Dettagli in merito ai recapiti degli organi giurisdizionali sono disponibili sul sito web dell' Il link si apre in una nuova finestraUfficio dei servizi giudiziari di Sua Maestà. Anche il Il link si apre in una nuova finestramodulo di domanda è disponibile su tale sito web. Ogni persona che dispone della responsabilità genitoriale deve ricevere una copia del modulo di domanda. I documenti saranno depositati in seguito, secondo quanto indicato dall'organo giurisdizionale.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

La procedura è quella descritta sopra. Non esistono procedure di urgenza per ottenere la responsabilità genitoriale.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Il patrocinio a spese dello Stato sarà disponibile soltanto qualora si presentino prove di violenza domestica.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Sì. Le decisioni in materia di responsabilità genitoriale emesse da un District Judge (giudice circondariale) possono essere impugnate da un Circuit Judge (giudice itinerante). Le impugnazioni di decisioni di un giudice circondariale della High Court (Alta Corte) vanno presentate a un giudice che opera a livello di Alta Corte.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

La responsabilità genitoriale è un diritto e non può di per sé essere imposta. Il mancato esercizio della responsabilità genitoriale può essere gestito rivolgendo una domanda al tribunale della famiglia affinché affronti la specifica questione controversa, come l'obbligo di mantenere il figlio minore. I dettagli degli indirizzi degli organi giurisdizionali sono disponibili Il link si apre in una nuova finestraqui.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Se si desidera ottenere l'esecuzione di un'ordinanza sui diritto di visita o sull'articolo 11, paragrafo 8, agendo da un altro Stato membro ai sensi del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio (Bruxelles II bis), è necessario ottenere dall'organo giurisdizionale che ha emesso la decisione il certificato richiesto ai sensi di tale regolamento e quindi presentare domanda alla cancelleria principale all'indirizzo del tribunale centrale della famiglia per ottenere il riconoscimento o l'esecuzione dell'ordinanza. Per la registrazione, il riconoscimento o il non riconoscimento di altre ordinanze, occorre presentare istanza presso la cancelleria principale.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

È possibile opporsi al riconoscimento dell'ordinanza adendo l'organo giurisdizionale della competenza giurisdizionale di origine prima che venga emessa l'ordinanza. Se la legge di tale Stato lo prevede, chiunque abbia un interesse nel caso dovrebbe essere informato del fatto che l'organo giurisdizionale sta esaminando una domanda per l'ottenimento di un'ordinanza. La legge di tale Stato membro stabilirà quali azioni è possibile intraprendere per opporsi all'emissione di un'ordinanza.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

Il procedimento giudiziario va avviato presso l'organo giurisdizionale avente competenza giurisdizionale per il luogo di residenza abituale del figlio minore.

 

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Ultimo aggiornamento: 10/08/2021

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Irlanda del Nord

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

La Il link si apre in una nuova finestraChildren (Northern Ireland) Order 1995 [ordinanza del 1995 sui figli (Irlanda del Nord)] definisce la responsabilità genitoriale come tutti i diritti, i doveri, i poteri e le responsabilità che, per legge, spettano a un genitore in relazione a suo figlio. L'ordinanza non elenca quali sono tali diritti e responsabilità. Tuttavia è stato riconosciuto che le persone che dispongono della responsabilità genitoriale hanno:

  • l'obbligo di proteggere, mettere a disposizione una casa e prendersi cura del figlio;
  • la capacità di stabilire dove dovrebbe vivere il figlio;
  • la capacità di decidere chi può avere contatti con il figlio;
  • il dovere di garantire l'educazione del figlio;
  • il diritto di acconsentire alla concessione di un passaporto;
  • l'obbligo di garantire cure o assistenza medica e il diritto di acconsentire a tali cure o assistenza;
  • il diritto di decidere il nome del figlio;
  • il diritto di garantire l'istruzione religiosa del figlio.

La responsabilità genitoriale dovrebbe essere sempre esercitata nell'interesse superiore del minore e tutti i soggetti che dispongono della responsabilità genitoriale dovrebbero essere consultati prima di prendere una decisione importante. Tuttavia, se non è possibile raggiungere un accordo, è possibile chiedere a un organo giurisdizionale di risolvere il problema.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

Se i genitori di un figlio erano sposati tra loro al momento della sua nascita, a ognuno di loro spetterà la responsabilità genitoriale in relazione a tale figlio.

Se i genitori di un figlio minore non erano sposati tra loro al momento della sua nascita, la madre ha automaticamente la responsabilità genitoriale in relazione al figlio mentre il padre può acquisirla come segue:

  • sposando la madre;
  • chiedendo a un organo giurisdizionale di emettere un'ordinanza a suo favore in materia di responsabilità genitoriale;
  • stipulando un accordo in merito alla responsabilità genitoriale con la madre (cfr. domanda 5); oppure
  • essendo registrato come padre del figlio (ciò si applica soltanto alle nascite registrate nel Regno Unito dopo il 15 aprile 2002).

Se un padre non sposato ha acquisito la responsabilità genitoriale mediante un'ordinanza, un accordo o una registrazione, tale responsabilità può cessare soltanto in ragione di un'ordinanza di un organo giurisdizionale.

Se un organo giurisdizionale emette un'ordinanza in materia di residenza a favore di un padre non sposato, qualora quest'ultimo non abbia altrimenti la responsabilità genitoriale, l'organo giurisdizionale deve emettere anche un'ordinanza a suo favore in materia di responsabilità genitoriale.

Una persona che non è un genitore di un minore può acquisire la responsabilità genitoriale per tale minore in ragione di un'ordinanza di un organo giurisdizionale.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Una persona che ha la responsabilità genitoriale in relazione a un minore non può rinunciarvi o trasferirla. Tuttavia può provvedere affinché qualcun altro assolva tale responsabilità per suo conto.

Una persona che non è un genitore di un minore può acquisire la responsabilità genitoriale per tale minore in ragione di un'ordinanza di un organo giurisdizionale (ad esempio un'ordinanza in materia di residenza, un'ordinanza di protezione urgente o un'ordinanza per la prestazione di cure).

Come regola generale, un genitore non perde automaticamente la responsabilità genitoriale nei confronti di un figlio semplicemente perché qualcun altro la acquisisce. Un'ordinanza di adozione trasferisce tuttavia la responsabilità genitoriale dai genitori naturali a quelli adottivi.

Se un genitore dispone della responsabilità genitoriale può nominare una persona in veste di tutore del minore in caso di proprio decesso.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

La responsabilità genitoriale di un minore continua a esistere in seguito al divorzio ed è limitata soltanto nella misura in cui un accordo volontario o un'ordinanza di un organo giurisdizionale stabilisca le questioni tra genitori o tra i genitori e terzi.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

Se i genitori non sono sposati, possono stipulare un accordo in materia di responsabilità genitoriale. Tale accordo deve:

  • assumere la forma di cui nel Il link si apre in una nuova finestraChildren (Parental Responsibility Agreement) Regulations (Northern Ireland) 1996 [Collegamento al regolamento del 1996 in materia di minori (accordo sulla responsabilità genitoriale) (Irlanda del Nord)];
  • venire stipulato in presenza di testimoni; ed
  • essere presentato, unitamente a due copie, presso l'Office of Care and Protection (Ufficio per l'assistenza e la protezione) presso la Royal Courts of Justice, Chichester Street, Belfast, BT1 3JF.

Se i genitori erano sposati, ma si sono separati o hanno divorziato, possono concordare le modalità con cui faranno fronte alla loro responsabilità genitoriale e fare in modo che tale accordo sia omologato dall'organo giurisdizionale mediante un'ordinanza che può essere modificata in una fase successiva per tener conto di circostanze mutate.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

In Irlanda del Nord vi sono numerose agenzie che forniscono servizi di mediazione e possono fornire assistenza nella risoluzione amichevole di controversie. Informazioni sono disponibili sui seguenti siti web: Il link si apre in una nuova finestraUK College of Family Mediators, Il link si apre in una nuova finestraFamily Mediation Northern Ireland, Il link si apre in una nuova finestraBarnado's Northern Ireland, Il link si apre in una nuova finestraFamily Support Northern Ireland, Il link si apre in una nuova finestraDispute Resolution Service Northern Ireland [servizio di risoluzione delle controversie Irlanda del Nord] e Il link si apre in una nuova finestraMediation and Counselling Northern Ireland.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Gli organi giurisdizionali dell'Irlanda del Nord dispongono di un'ampia gamma di poteri e, in particolare, possono risolvere questioni relative ai seguenti aspetti:

  • trasferimento di un figlio minore fuori dall'Irlanda del Nord;
  • residenza (dove e con chi dovrebbe vivere un minore);
  • contatto (quando, dove e con chi un minore può avere contatti);
  • risorse finanziarie;
  • istruzione;
  • istruzione religiosa;
  • cure mediche;
  • amministrazione del patrimonio del minore.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Gli organi giurisdizionali hanno riconosciuto la necessità di accordi flessibili e pratici ove possibile. Di conseguenza se un figlio minore viene seguito da un genitore, tale genitore deve essere in grado di prendere le decisioni che devono essere prese mentre il figlio è sotto la sua cura.

Allo stesso tempo, ci si aspetta che le decisioni più importanti saranno discusse con l'altro genitore e risolte amichevolmente. Tuttavia, qualora non si giunga ad un accordo, l'organo giurisdizionale può concedere un'ordinanza in merito a una questione specifica (che risolve una domanda particolare) oppure un'ordinanza che stabilisce le azioni vietate (che specifica il tipo di decisione che non può essere presa senza il consenso dell'organo giurisdizionale).

Se è in vigore un'ordinanza in merito alla residenza di un minore, nessuno può presentare il minore utilizzando un cognome diverso dal suo oppure trasferirlo fuori dal Regno Unito per un mese o più senza il consenso scritto di ogni persona che dispone della responsabilità genitoriale oppure senza il consenso dell'organo giurisdizionale.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Quando il figlio minore si trova con un genitore, tale genitore prenderà le decisioni quotidiane necessarie. Tuttavia si prevede che l'altro genitore venga consultato in merito a decisioni importanti.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Di norma una domanda per l'emissione di un'ordinanza che conferirà la responsabilità genitoriale dovrebbe essere presentata presso un organo giurisdizionale competente per i procedimenti in materia di diritto della famiglia (tribunale della famiglia). Tuttavia, se vi sono altri procedimenti familiari relativi al minore pendenti dinanzi un altro organo giurisdizionale, la domanda può essere presentata a tale organo.

I procedimenti giudiziari avviati adendo un tribunale della famiglia possono essere trasferiti a un Family Care Centre o alla High Court (Alta Corte) per una serie di motivi (ad esempio, se sono complessi o comportano una questione di interesse pubblico generale).

Gli indirizzi e i numeri di telefono degli organi giurisdizionali sono disponibili sul sito web del Il link si apre in una nuova finestraNorthern Ireland Courts and Tribunal Service [Ufficio dei servizi giudiziari dell'Irlanda del Nord].

Vi sono numerosi moduli che devono essere compilati e depositati presso l'ufficio giudiziario competente. La maggior parte di essi è costituita da un modulo standard. L'ufficio giudiziario sarà in grado di fornire copie dei moduli e spiegare come compilarli. Tuttavia il personale giudiziario non può fornire consulenza legale o dire cosa scrivere. Sarà inoltre necessario corrispondere diritti di cancelleria.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Al momento della presentazione della domanda, l'ufficio giudiziario fissa una data per l'udienza e l'altra parte riceve una notificazione di tale data. Se la questione non viene risolta prima della data fissata per l'udienza, un magistrato o un giudice esaminerà le prove e prenderà una decisione. Non esistono procedure di urgenza per ottenere la responsabilità genitoriale.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Si ha il diritto di presentare domanda di patrocinio a spese dello Stato. Tuttavia il livello di assistenza finanziaria fornita (se riconosciuta) è soggetto a una valutazione dei mezzi finanziari. Anche nel caso in cui sia valutato come ammissibile dal punto di vista finanziario, il richiedente può dover contribuire finanziariamente alla copertura dei costi. Previo accordo, tale contributo può essere rimborsato all'Agenzia per i servizi legali nel corso di un periodo di tempo. Oltre ai criteri di ammissibilità finanziaria, è necessario superare anche una verifica del merito dell'azione, ossia devono esistere motivi ragionevoli per avviare o difendere il procedimento e deve essere ragionevole in tutte le circostanze procedere in tal senso.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Si può proporre un appello:

  1. adendo un Family Care Centre per impugnare la decisione di un tribunale della famiglia; e
  2. adendo l'Alta Corte per impugnare una decisione di un Family Care Centre

contro il riconoscimento o il respingimento del riconoscimento di un'ordinanza.

In appello, su richiesta di una parte, l'Alta Corte può presentare una causa in giudizio per ottenere il parere della Court of Appeal [Corte d'appello]. In caso contrario, la decisione dell'Alta Corte è definitiva.

La decisione della Corte d'appello in merito alla causa decisa dall'Alta Corte è definitiva.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Dinanzi un tribunale della famiglia (che si occupa della maggior parte delle questioni concernenti minori) è possibile presentare una domanda affinché sia esaminata una questione specifica relativa all'esercizio della responsabilità genitoriale. I dettagli di contatto sono indicati sopra.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Il regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio ("Bruxelles II bis) prevede che talune decisioni sull'esercizio della responsabilità genitoriale emesse in uno Stato membro debbano essere eseguite in un altro Stato membro.

La decisione deve essere stata dichiarata esecutiva in tale altro Stato. In Irlanda del Nord occorre presentare istanza di registrazione della decisione presso l'Alta Corte.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Occorre presentare un'opposizione al riconoscimento presso l'organo giurisdizionale dell'altro Stato membro secondo la procedura applicabile nel contesto di detto organo.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

Il procedimento giudiziario va avviato presso l'organo giurisdizionale avente competenza giurisdizionale per il luogo di residenza abituale del figlio minore.

Se l'organo giurisdizionale avente sede in Irlanda del Nord decide di avere competenza giurisdizionale per trattare il procedimento, applicherà il diritto interno.

 

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Ultimo aggiornamento: 11/08/2021

La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata al rispettivo punto di contatto della Rete giudiziaria europea (RGE). Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea e l'RGE declinano ogni responsabilità per quanto riguarda le informazioni o i dati contenuti nel presente documento. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.

Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Scozia

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

In Scozia, i diritti e gli obblighi di un genitore sono denominati "parental responsibilities and parental rights" (letteralmente: responsabilità e diritti dei genitori, ossia responsabilità genitoriale).

Una persona che dispone della responsabilità genitoriale rispetto a un minore dovrebbe, nella misura possibile e nell'interesse del minore, soddisfare le seguenti responsabilità:

• salvaguardare e promuovere la salute, lo sviluppo e il benessere del minore;

• fornire al minore una guida e un orientamento adeguati alla fase di sviluppo del minore;

• se il minore non vive con il genitore, mantenere relazioni personali e contatti diretti con il minore su base regolare;

• agire in veste di rappresentante legale del minore.

Una persona dispone di diritti al fine di adempiere le proprie responsabilità. I diritti genitoriali sono i seguenti:

• vivere insieme al figlio o altrimenti deciderne la residenza;

• controllare, dirigere o guidare l'educazione del figlio, in maniera adeguata allo stadio di sviluppo di quest'ultimo;

• se il minore non vive con il genitore, mantenere relazioni personali e contatti diretti con il minore su base regolare;

• agire in veste di rappresentante legale del minore.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

La madre di un figlio dispone automaticamente della responsabilità genitoriale rispetto a tale figlio. Il padre di un figlio dispone della responsabilità genitoriale se:

• era sposato con la madre al momento del concepimento o successivamente;

• il 4 maggio 2006 o successivamente, ha registrato congiuntamente la nascita di suo figlio insieme alla madre;

• lui e la madre hanno compilato e registrato un accordo in merito utilizzando un modulo prescritto (cfr. risposta alla domanda 5);

• un organo giurisdizionale gliela ha riconosciuta.

Chiunque abbia un interesse in un minore può chiedere all'organo giurisdizionale di disporre della responsabilità genitoriale.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Sì. Un organo giurisdizionale può riconoscere la responsabilità genitoriale a una persona diversa da un genitore oppure può nominare una persona ad agire in veste di tutore di un minore.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

Se i genitori divorziano o si separano, ciò non influisce di per sé sulla questione di chi debba disporre della responsabilità genitoriale. Se i genitori non riescono a trovare un accordo in merito a ciò che è meglio per il proprio figlio, uno di loro o entrambi possono chiedere all'organo giurisdizionale formulare una decisione a tale proposito. L'organo giurisdizionale deve considerare il benessere del minore in questione come la sua priorità preminente. Non deve emettere un'ordinanza a meno che emetterla sia preferibile per il minore rispetto al non procedere in tal senso. Tenendo conto dell'età e della maturità del minore, l'organo giurisdizionale deve altresì considerare eventuali opinioni che il minore desideri esprimere.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

Nel caso di un accordo che conferisca la responsabilità genitoriale al padre, tale accordo deve essere redatto nel modulo prescritto e deve essere registrato per avere efficacia legale. Il modulo è disponibile sul Il link si apre in una nuova finestrasito web del governo scozzese.

Ciascun genitore deve firmare l'accordo in presenza di un testimone che deve avere almeno 16 anni e deve anch'egli firmare l'accordo. La stessa persona può fungere da testimone per entrambe le firme. L'accordo deve essere registrato nel registro pubblico Books of Council and Session, mentre la madre continua ad avere la responsabilità genitoriale che aveva al momento della firma dell'accordo.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Esistono vari metodi di "risoluzione alternativa delle controversie", tra i quali i seguenti:

• mediazione familiare (nel contesto della quale un mediatore offre ai familiari l'opportunità di parlare delle loro preoccupazioni, esaminare opzioni e concordare una direzione da seguire);

• mediazione tramite avvocato (nel contesto della quale il mediatore è un avvocato che possiede anche una qualifica in mediazione);

• arbitrato (se le parti concordano nel nominare una persona denominata "arbitro" per risolvere una controversia e ad essere vincolate dalla decisione di tale arbitro);

• diritto collaborativo (quando entrambe le parti hanno un avvocato e gli avvocati concordano nel tentare di risolvere la controversia in via extragiudiziale).

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Il giudice può emettere ordinanze in merito a:

• responsabilità dei genitori;

• diritti dei genitori;

• tutela;

• amministrazione del patrimonio del minore.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Chiunque disponga della responsabilità genitoriale in relazione a un minore dovrebbe essere coinvolto nelle decisioni concernenti tale minore. Laddove un solo genitore disponga della responsabilità genitoriale, tale genitore può decidere in merito a tutte le questioni senza consultare l'altro genitore.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Se entrambi i genitori dispongono della piena responsabilità genitoriale in relazione a un figlio minore, entrambi hanno il diritto di vivere con quest'ultimo o di disciplinarne la residenza in altro modo. Laddove il figlio minore viva con uno di essi, l'altro ha il diritto di mantenere relazioni personali e contatti diretti con il figlio su base regolare.

Il principio generale è che, ove possibile, entrambi i genitori dovrebbero contribuire all'educazione dei loro figli, laddove ciò sia attuabile e nell'interesse del figlio. Se i genitori non riescono a trovare un accordo, l'organo giurisdizionale può stabilire con chi deve risiedere il figlio e quando. L'orano giurisdizionale ha la possibilità di ordinare che un minore risieda con persone diverse in momenti diversi.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

i. Un'azione in materia di responsabilità genitoriale può essere avviata dinanzi la Court of Session o la Sheriff Court. La domanda può essere presentata nel contesto di un'azione ordinaria per il divorzio o la separazione.

ii. Quale organo giurisdizionale adire è una questione di scelta personale. Laddove non sia pendente alcuna azione per l'ottenimento di un divorzio o di una separazione, la Court of Session è competente a trattare un'istanza per l'ottenimento di una ordinanza in materia di responsabilità genitoriale nei casi in cui il minore risiede abitualmente in Scozia, mentre la Sheriff Court ha competenza giurisdizionale nell'esaminare una tale azione se il minore risiede abitualmente nella Sheriffdom (circoscrizione giudiziaria) nella quale è situato geograficamente tale organo giurisdizionale. Il Il link si apre in una nuova finestrasito web dell'Ufficio dei servizi giudiziari della Scozia contiene una mappa che mostra le ubicazioni degli organi giurisdizionali ed elenca gli indirizzi e i dettagli di contatto.

iii. Una domanda relativa alla responsabilità genitoriale deve essere presentata sotto forma di una citazione presso la Court of Session e di un Initial Writ (atto introduttivo) presso la Sheriff Court. Come nel caso delle azioni di divorzio, ciascun organo giurisdizionale è soggetto a una propria serie di norme che stabiliscono la forma che tale domanda deve assumere. Cfr. domanda 11, punto vi), della pagina sul Il link si apre in una nuova finestradivorzio.

Formalità e documentazione

iv. Adendo ciascuno degli organi giurisdizionali sarà necessario versare diritti di cancelleria al momento della presentazione di tale domanda. Cfr. domanda 11, punto viii), della pagina sul Il link si apre in una nuova finestradivorzio in merito a possibili esenzioni dal versamento di diritti.

v. Contestualmente a ciascuno di tali tipi di domanda sarà necessario presentare un estratto del certificato di nascita del figlio. L'organo giurisdizionale non accetterà una fotocopia né un certificato in forma abbreviata.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Non esiste una procedura semplificata disponibile per domande di questo tipo. Le norme di cui alla domanda 11, punto vi), della pagina sul Il link si apre in una nuova finestradivorzio definiscono le procedure. È possibile cercare di ottenere un provvedimento cautelare laddove ciò sia ritenuto necessario.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Consulenza e assistenza sono disponibili in materia di responsabilità genitoriale nel rispetto delle normali verifiche finanziarie previste dalla legge. Il patrocinio a spese dello Stato è disponibile anche in materia di responsabilità genitoriale, subordinatamente alle tre normali verifiche stabilite per legge relative all'ammissibilità finanziaria, alla ragionevolezza e alla causa probabile.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Sì.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Può essere possibile avviare un procedimento giudiziario nel contesto della medesima azione per inosservanza di un'ordinanza di un organo giurisdizionale. In caso di mancata osservanza, nel contesto del procedimento giudiziario si può considerare tale eventualità come oltraggio alla corte.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Se si desidera dare esecuzione a una sentenza agendo da un altro Stato membro, la questione è disciplinata dal regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio (comunemente noto come Bruxelles II bis). Una sentenza di un altro Stato membro sull'esercizio della responsabilità genitoriale relativa a un figlio è esecutiva in Scozia laddove: 1) sia stata presentata una domanda; e 2) di conseguenza, la sentenza sia stata dichiarata esecutiva in Scozia.

La procedura per presentare tale domanda è stabilita nel diritto scozzese. La domanda deve essere presentata alla Court of Session e deve essere accompagnata da documenti specifici (indicati nel regolamento Bruxelles II bis). Può essere utile ottenere una consulenza legale in merito a questo aspetto.

Nel quadro del regolamento Bruxelles II bis, vi sono alcune sentenze che sono esecutive in altri Stati membri senza la necessità di una dichiarazione di esecutività.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Se si desidera impugnare il riconoscimento di una sentenza agendo da un altro Stato membro, la questione è disciplinata dal regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio (comunemente noto come Bruxelles II bis). Il regolamento Bruxelles II bis elenca i motivi per i quali è possibile non riconoscere una sentenza.

Occorre presentare una domanda ai sensi della procedura prevista dal diritto scozzese. La domanda deve essere presentata alla Court of Session e deve essere accompagnata da documenti specifici (indicati nel regolamento Bruxelles II bis). Può essere utile ottenere una consulenza legale in merito a questo aspetto.

Nel quadro del regolamento Bruxelles II bis, vi sono alcune sentenze che sono esecutive e riconosciute in altri Stati membri senza la necessità di una dichiarazione di esecutività.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

Se l'organo giurisdizionale con sede in Scozia ha competenza giurisdizionale, in genere applicherà il diritto scozzese. Se si ritiene che una determinata questione sia disciplinata da una pertinente legge straniera che si differenzia dal diritto scozzese, tale legge deve essere asserita e dimostrata. Vi possono essere circostanze insolite nel contesto delle quali le parti richiedono l'applicazione del diritto straniero in un caso in cui l'organo giurisdizionale può tenerne conto.

 

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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli - Gibilterra

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

Ai fini del diritto di Gibilterra, la responsabilità genitoriale fa riferimento all'affidamento, alla cura e al controllo di un figlio minore, normalmente esercitata da un genitore o dai genitori oppure da un tutore designato. In generale, un genitore o un tutore è responsabile della protezione e dell'educazione di un figlio minore nonché dell'amministrazione di qualsiasi patrimonio appartenente a tale figlio minore o custodito in amministrazione fiduciaria a favore di quest'ultimo.

Il termine responsabilità genitoriale si estende al padre, alla madre o a qualsiasi tutore designato che adempia alle proprie responsabilità genitoriali in relazione a un determinato minore. La responsabilità genitoriale si estende anche al controllo diretto oppure fornendo una guida, in modo adeguato allo stadio di sviluppo del minore. Si estende anche all'educazione del figlio minore, se quest'ultimo non vive con il genitore, al mantenimento di relazioni personali e contatti diretti su base regolare, nonché all'agire, se necessario, in veste di rappresentante legale del minore.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

In generale, in relazione all'affidamento o all'educazione di un minore e all'amministrazione di qualsiasi patrimonio, una madre ha gli stessi diritti e la stessa autorità di un padre. Tali diritti e tale autorità di madre e padre sono uguali e possono essere esercitati da entrambi in assenza dell'altro. Tali diritti generali sono soggetti a qualsiasi ordinanza imposta dagli Il link si apre in una nuova finestraorgani giurisdizionali di Gibilterra.

Se il padre e la madre di un minore erano sposati tra loro al momento della sua nascita, secondo il diritto di Gibilterra a ogni genitore spetta la responsabilità genitoriale sul figlio. Se invece non erano sposati, alla nascita la responsabilità genitoriale spetta soltanto alla madre. Questa non è una regola rigorosa o assoluta poiché il diritto di Gibilterra riconosce che se il padre è registrato come "il padre" dalla madre, acquisisce la responsabilità genitoriale sul figlio. Ciò può accadere anche tramite un'ordinanza di un organo giurisdizionale.

Potrebbe comunque accadere che una, due o più persone abbiano diritti genitoriali nei confronti di un figlio minore. Tuttavia essi non possono esercitare tale diritto senza il consenso dell'altro genitore o, a seconda dei casi, di una qualsiasi delle altre persone aventi la responsabilità genitoriale, fatto salvo il caso in cui ciò sia stabilito da un'ordinanza di un organo giurisdizionale, un atto o un accordo.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

Alla morte di un genitore, il genitore sopravvissuto diventa il tutore del figlio minore da solo o insieme a qualsiasi tutore nominato dal genitore deceduto. Se il genitore deceduto non ha nominato un tutore o il tutore nominato è anch'egli deceduto o si rifiuta di agire, un organo giurisdizionale può nominare un tutore qualora lo ritenga opportuno.

Su richiesta della madre o del padre di un figlio minore, l'organo giurisdizionale può emettere un'ordinanza in merito alla residenza del minore e al diritto di contatto con il figlio da parte della madre o del padre. L'organo giurisdizionale ha altresì la facoltà di stabilire la residenza del minore presso qualsiasi persona (che sia o meno uno dei genitori). Tuttavia la concessione della residenza a favore di un genitore è inapplicabile finché entrambi i genitori vivono insieme.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

In caso di divorzio la Corte suprema di Gibilterra ha la facoltà esercitabile prima o dopo il decreto finale, di definire disposizioni in merito all'affidamento, al mantenimento e all'educazione dei figli del matrimonio o persino di ordinare che vengano avviati procedimenti giudiziari destinati a porre i figli minori sotto la protezione di tale Corte. La Corte suprema non può emettere un decreto di divorzio assoluto a meno che non sia soddisfatta del fatto che sono stati presi accordi soddisfacenti in relazione a tutti i figli minori.

Laddove i genitori si separino, possono stipulare un accordo secondo il quale uno di loro potrà scegliere di rinunciare a tutti o a parte dei suoi diritti genitoriali. Tale accordo, tuttavia, non deve essere omologato e reso esecutivo da un organo giurisdizionale qualora quest'ultimo ritenga che non sia nell'interesse del minore renderlo efficace.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

Come indicato nella domanda 4, nel caso in cui un genitore stipuli un accordo di separazione in base al quale sostenga di rinunciare alla totalità o a parte dei suoi diritti genitoriali, tale accordo sarà omologato e reso esecutivo da un organo giurisdizionale soltanto nel caso in cui quest'ultimo ritenga che sia a beneficio del figlio minore.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Se la questione della responsabilità genitoriale è stata sollevata nel contesto di un procedimento di divorzio, la determinazione di tale questione rientra nella competenza giurisdizionale della Corte suprema di Gibilterra. Tuttavia è possibile ottenere una certa assistenza sociale attraverso una consulenza matrimoniale. Un servizio di consulenza matrimoniale è fornito dalla Chiesa cattolica romana a Gibilterra. Potrebbe essere altresì possibile affrontare talune delle questioni attraverso la mediazione.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Il giudice può formulare una decisione in merito a qualsiasi questione che ritiene possa incidere sul benessere del figlio minore.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

Una volta concesso l'affidamento esclusivo a un genitore, quest'ultimo può quindi decidere in merito a tutte le questioni relative al figlio minore senza prima consultare l'altro genitore a meno che ciò non costituisca una violazione di un'ordinanza di un organo giurisdizionale esistente, ad esempio un'ordinanza concernente i diritti di visita rispetto a tale figlio.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

Nel caso dell'affidamento condiviso di un figlio minore entrambi i genitori hanno pari diritti e responsabilità in relazione al figlio minore. Tali diritti possono essere esercitati congiuntamente o disgiuntamente.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Se la domanda in merito alla responsabilità genitoriale è presentata in relazione a o come conseguenza di un procedimento di divorzio, tale domanda va presentata alla Corte suprema di Gibilterra. Una domanda viene presentata mediante un atto di citazione, supportato da una dichiarazione giurata. Al momento del deposito di tali documenti, la cancelleria della Corte suprema procederà a fissare una data per l'udienza di esame della domanda.

Devono essere presentate alla Corte suprema di Gibilterra anche le domande relative a un figlio minore bisognoso di cure e destinate a fare sì che quest'ultimo venga posto sotto la tutela del tribunale dei minori.

Laddove la questione della responsabilità genitoriale non sorga a seguito di un procedimento di divorzio, è possibile presentare una domanda alla Magistrates' Court di Gibilterra. La domanda deve assumere la forma di una denuncia scritta indicante il rimedio richiesto e i motivi sui quali si fonda la domanda stessa. Occorre includere alla domanda anche una copia del certificato di nascita del figlio, così come una copia del certificato di matrimonio, se applicabile. Una volta ricevuta la denuncia, l'organo giurisdizionale procede ad elencare la controversia affinché venga esaminata e informa le parti della data della prima udienza.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

In tutti i casi, la Corte suprema o la Magistrates' Court fissa una data per l'esame della domanda pertinente e informa le parti. Le parti devono presentarsi in aula alla data fissata, accompagnati dai loro rappresentanti legali, se applicabile.

Esistono procedure di urgenza applicabili nei casi in cui sembra che un figlio minore necessiti di cure.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Tanto presso la Magistrates' Court quanto presso la Corte suprema, è possibile beneficiare del patrocinio a spese dello stato previa verifica dei mezzi di sostentamento. Le domande di patrocinio a spese dello stato dinanzi uno dei due organi giurisdizionali vanno presentate comunque alla Corte suprema e i moduli di domanda sono disponibili presso la cancelleria della Corte suprema.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Laddove una decisione in materia di responsabilità genitoriale venga formulata dalla Magistrates' Court, tale decisione può essere impugnata adendo la Corte suprema. Laddove la decisione sia formulata dalla Corte suprema, può essere possibile impugnarla adendo la Corte d'appello.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Occorre presentare una domanda all'organo giurisdizionale che ha emesso l'ordinanza originale in materia di responsabilità genitoriale. Se tale organo giurisdizionale era la Magistrates' Court, occorre presentare un reclamo indicandone i motivi. Dinanzi la Corte suprema, occorre presentare una citazione, corroborata da prove e dichiarazioni giurate, ove appropriato.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Una sentenza in materia di responsabilità genitoriale emessa in uno Stato membro derivante da procedimenti di divorzio, separazione personale o annullamento del matrimonio può essere riconosciuta a Gibilterra. Al fine di dare esecuzione a tale sentenza, è necessario presentare una domanda alla Magistrates’ Court per l'ottenimento di una dichiarazione di esecutività.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

La decisione in merito alla domanda di dichiarazione di esecutività può essere impugnata da ciascuna delle parti. Se la decisione è stata formulata dalla Magistrates' Court è possibile impugnarla adendo la Corte suprema.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

Gli organi giurisdizionali di Gibilterra applicheranno il diritto di Gibilterra, che include la legislazione locale, nonché eventuali leggi o altre disposizioni di volta in volta estese a Gibilterra.

 

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