Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli

Svezia
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Rete giudiziaria europea (in materia civile e commerciale)

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

La "responsabilità genitoriale" riguarda, tra le altre cose, i diritti e gli obblighi relativi al prendersi cura della persona fisica e dei beni di un figlio e comprende le questioni relative al suo affidamento e al luogo nel quale deve vivere, ai contatti con il figlio e alla sua tutela.

L'affidamento fa riferimento alla responsabilità legale in relazione alla persona fisica del minore. La persona affidataria ha il diritto e l'obbligo di prendere decisioni in merito a questioni personali in relazione al minore, ad esempio il luogo nel quale deve vivere e la scuola che deve frequentare. La persona affidataria è tenuta a garantire che le esigenze del minore in termini di assistenza, sicurezza e buona educazione siano soddisfatte. La persona affidataria del minore è altresì tenuta a garantire che il minore riceva la supervisione necessaria in considerazione della sua età, del suo sviluppo e di altre circostanze e deve altresì monitorare se il minore sta ricevendo un sostegno e un'educazione soddisfacenti. Man mano che il minore cresce e si sviluppa, la persona affidataria dello stesso deve tener conto sempre più delle opinioni e dei desideri del minore.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

Solitamente, la tutela legale è attribuita ai genitori del minore o a uno di loro. Se i genitori del minore sono sposati tra loro al momento della nascita del figlio, a entrambi spetta automaticamente l'affidamento condiviso. Se i genitori si sposano soltanto più tardi, acquisiscono automaticamente l'affidamento condiviso attraverso il matrimonio. Se i genitori di un minore non sono sposati tra loro al momento della sua nascita, l'affidamento spetta alla madre. Tuttavia i genitori possono ottenere facilmente l'affidamento condiviso tramite una registrazione. Il genitore che non ha l'affidamento può anche rivolgersi a un organo giurisdizionale per ottenere l'affidamento condiviso o esclusivo del figlio.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

In taluni casi l'affidamento di un minore può essere trasferito dai genitori del minore o da uno di essi, a un tutore appositamente nominato. Un trasferimento di questo tipo può essere pertinente se un genitore si rende colpevole di un abuso o di negligenza oppure se non presta altrimenti assistenza al minore e ciò costituisce un rischio permanente per la salute o lo sviluppo del minore. Un trasferimento può altresì rendersi opportuno se a uno o entrambi i genitori viene vietato in maniera permanente l'affidamento del figlio.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

Se i genitori divorziano, la condivisione dell'affidamento perdura senza che l'organo giurisdizionale debba prendere alcuna decisione in merito, in sede di divorzio. Se uno dei genitori desidera apportare una variazione a tale riguardo deve presentare una domanda per richiedere lo scioglimento dell'affidamento condiviso.

Se uno dei genitori desidera apportare una variazione all'affidamento, tale questione può essere risolta da un organo giurisdizionale. I genitori del minore devono aver partecipato a un colloquio informativo con la commissione per i servizi sociali prima di intentare una causa in tribunale riguardante l'affidamento, la residenza e il diritto di visita (cfr. anche la sezione 6).

Se i genitori sono d'accordo in merito a una tale variazione, essi possono definire la questione tramite un accordo, senza il coinvolgimento di un organo giurisdizionale. Tale accordo, per essere valido, deve essere omologato dalla commissione per i servizi sociali. Lo stesso vale per le questioni quali la decisione del genitore con il quale il figlio dovrebbe vivere e la definizione delle modalità di contatto con l'altro genitore.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

L'accordo deve essere definito in forma scritta e deve essere firmato da entrambi i genitori. Deve essere inoltre omologato dalla commissione per i servizi sociali del comune presso il quale il figlio è registrato.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

Il comune ha l'obbligo, attraverso la commissione per i servizi sociali, di offrire ai genitori una mediazione professionale destinata al raggiungimento di un accordo in materia di affidamento, residenza e contatto. La mediazione è volontaria; di conseguenza, per potervi accedere entrambi i genitori devono presentare domanda. Se i genitori riescono ad accordarsi in materia di affidamento, residenza e contatto, possono firmare un accordo che, una volta omologato dalla commissione per i servizi sociali avrà il medesimo effetto di una sentenza di un organo giurisdizionale.

Di norma, a partire dal 1º marzo 2022, prima di poter avviare un procedimento dinanzi a un organo giurisdizionale, i genitori del minore devono aver partecipato a sessioni informative con il Comune. Ciò significa che i genitori devono innanzitutto rivolgersi al Comune per cercare di risolvere la controversia con l'aiuto della commissione comunale per i servizi sociali (spesso un dipartimento noto come dipartimento per il diritto di famiglia). La responsabilità di garantire lo svolgimento di queste sessioni spetta alla commissione per i servizi sociali sociale del Comune in cui il minore è registrato. Durante le sessioni informative, i genitori ricevono informazioni rilevanti volte a individuare la soluzione migliore per il minore in quanto ad affidamento, residenza e diritto di visita. Come punto di partenza, ai genitori è offerta la mediazione e, se necessario, sono offerte altre forme di sostegno e assistenza o sono indirizzati verso di esse. Dopo la sessione, ai genitori è rilasciata una relazione che possono utilizzare qualora non abbiano trovato un accordo e scelgano di adire le vie legali. Nel caso in cui, dopo la sessione informativa, i genitori adiscano un organo giurisdizionale, quest'ultimo può indirizzarli a una mediazione della commissione per i servizi sociali, qualora tale mediazione non abbia avuto luogo in precedenza e l'organo giurisdizionale ritenga che vi siano le condizioni per il raggiungimento di soluzioni amichevoli. Se i genitori hanno partecipato a una mediazione ma non hanno raggiunto un accordo, l'organo giurisdizionale può invece nominare qualcuno che funga da mediatore tra i genitori. L'organo giurisdizionale ha il dovere generale di sforzarsi a sostegno di soluzioni amichevoli nei casi in materia di affidamento, residenza e contatto.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

L'organo giurisdizionale può decidere in merito all'affidamento (esclusivo o congiunto), alla residenza del minore (con quale dei genitori il minore deve vivere o se il minore debba vivere alternativamente con entrambi i genitori) e al diritto di visita (il diritto del minore di far visita al genitore con cui non vive).

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

I genitori che hanno ottenuto l'affidamento esclusivo hanno il diritto di prendere autonomamente decisioni in merito a questioni personali in relazione al figlio. La persona affidataria non è tenuta a consultare l'altro genitore o a chiedere l'approvazione di quest'ultimo in tali materie. Il minore ha tuttavia il diritto di avere contatti con l'altro genitore e la persona affidataria ha il dovere di consentire l'esercizio di tale diritto. La persona affidataria è inoltre tenuta a fornire all'altro genitore informazioni per facilitare il contatto con il minore.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

L'affidamento condiviso prevede che le decisioni in merito a questioni personali del minoresiano prese congiuntamente da entrambi i genitori Il punto fondamentale è che i genitori devono accordarsi su tutte le questioni relative al figlio. Tuttavia il disaccordo su questioni relative ai contatti e alla residenza del figlio può essere risolto da un organo giurisdizionale (cfr. sopra).

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

In materia di affidamento, residenza o contatti, un genitore può adire il tribunale circoscrizionale (tingsrätt)) della circoscrizione in cui il minore ha il suo domicilio. Qualora non vi sia alcun tribunale circoscrizionale competente, la competenza spetta al tribunale circoscrizionale di Stoccolma (Stockholms tingsrätt). Le questioni relative all'affidamento, alla residenza e ai contatti possono essere affrontate anche nel contesto di un procedimento di divorzio.

Gli atti di citazione devono avere forma scritta e devono essere firmati personalmente dall'attore o dal suo rappresentante. La domanda deve contenere informazioni sulle parti, la cosa oggetto della domanda (ad esempio, la materia che l'organo giurisdizionale deve dirimere), il contesto della domanda, informazioni sulle prove prodotte e su cosa ogni prova intende dimostrare, nonché informazioni sulle circostanze sulla base delle quali l'organo giurisdizionale è competente. Le prove scritte prodotte devono essere presentate unitamente alla domanda.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

Le questioni relative ad affidamento, residenza e contatto sono non discrezionali.

In generale, le questioni relative ad affidamento, residenza e contatto devono essere prese in considerazione tempestivamente. L'organo giurisdizionale può adottare una decisione provvisoria in merito a tali aspetti. Una decisione provvisoria può riguardare ad esempio il luogo presso il quale il minore deve vivere durante lo svolgimento della controversia e applicarsi fino a quando la questione viene risolta mediante una decisione passata in giudicato.

Sebbene non esista una procedura formale speciale per accelerare l'esame di questioni relative ad affidamento, residenza e contatto, viene effettuata una valutazione dell'urgenza della questione nell'ambito di ciascun singolo caso.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Nei casi in materia di affidamento, residenza e contatto, la regola generale prevede che ciascuna parte sostenga le proprie spese di giudizio.

Il patrocinio gratuito può essere concesso se sono soddisfatte le condizioni pertinenti.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Una sentenza o la decisione di un tribunale circoscrizionale in materia di affidamento, residenza o contatto può essere impugnata dinanzi alla corte d'appello (hovrätt). Tuttavia, affinché la corte d'appello prenda in considerazione tale impugnazione, deve essere stata innanzitutto concessa l'autorizzazione all'impugnazione.

Una sentenza o una decisione della corte d'appello può essere impugnata dinanzi alla Corte suprema (Högsta domstolen). Affinché la Corte suprema prenda in considerazione tale impugnazione, deve essere stata innanzitutto concessa l'autorizzazione all'impugnazione.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

È possibile dare esecuzione a sentenze, decisioni o accordi in materia di affidamento, residenza o contatto. L'esecuzione dev'essere richiesta presso il tribunale circoscrizionale del luogo nel quale il minore ha il suo domicilio. Se non esiste un organo giurisdizionale competente, la questione dell'esecuzione viene esaminata dal tribunale circoscrizionale di Stoccolma.

Il tribunale circoscrizionale può decidere in merito a vari provvedimenti. Innanzitutto tale organo giurisdizionale cercherà di ottenere la consegna volontaria del minore. Qualora ciò non fosse possibile, detto organo potrebbe decidere in ultima analisi di imporre una sanzione pecuniaria condizionale o il prelievo del minore. L'imposizione di una sanzione pecuniaria condizionale fa sì che la persona che si sta prendendo cura del minore possa vedersi infliggere una pena pecuniaria consistente nel pagamento di un importo considerevole qualora non consegni il minore. Il prelievo del minore è un provvedimento molto insolito che viene deciso soltanto se non è possibile risolvere la situazione in altro modo e al fine di evitare che il minore subisca un danno grave. Implica che la polizia prelevi il minore e lo consegni alla persona affidataria.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

In determinati casi si applica il regolamento Bruxelles II. Nel caso di decisioni a cui si applica il regolamento, la decisione deve essere innanzitutto riconosciuta e, se del caso, essere eseguibile senza alcuna procedura speciale.

In altri casi, per i paesi che hanno firmato la convenzione europea del 1980 e la convenzione dell'Aia del 1996, si applicano tali convenzioni. A norma della convenzione europea del 1980, le domande di esecuzione devono essere presentate al tribunale circoscrizionale del luogo in cui il minore ha il suo domicilio. A norma della convenzione dell'Aia del 1996, le domande di esecuzione devono essere presentate al tribunale circoscrizionale.

Per le decisioni che sono eseguibili o sono state dichiarate tali in Svezia, può essere presentata una richiesta di esecuzione (cfr. la sezione 15).

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento e all'esecuzione di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

In determinati casi si applica il regolamento Bruxelles II. Per decisioni a cui si applica il regolamento, la decisione deve essere innanzitutto riconosciuta e, se del caso, essere eseguibile senza alcuna procedura speciale. Esiste tuttavia la possibilità di richiedere che una decisione adottata all'estero non venga riconosciuta o eseguita in Svezia. Esiste anche la possibilità di richiedere una dichiarazione che attesti l'assenza di motivi per negare il riconoscimento di una decisione adottata all'estero. La domanda viene presentata al tribunale circoscrizionale.

Contro una decisione del tribunale circoscrizionale su una questione di rifiuto del riconoscimento o dell'esecuzione a norma del regolamento Bruxelles II è possibile presentare ricorso alla corte d'appello, la cui decisione può a sua volta essere oggetto di ricorso alla Corte Suprema.

È possibile inoltre presentare un'opposizione nella quale si sostenga che una decisione non è applicabile o non è eseguibile nei casi in cui possa sollevarsi tale eccezione.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

In linea di principio, si applica la legge del paese nel quale il minore è domiciliato.

 

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Ultimo aggiornamento: 31/03/2023

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