Tipi di professioni giuridiche

Austria

Questa pagine fornisce una panoramica delle professioni giuridiche in Austria.

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Professioni giuridiche – Introduzione

Attualmente (al 2023) circa 1 850 giudici togati esercitano nell'ambito della "giurisdizione ordinaria", vale a dire in cause civili, penali, riguardanti il diritto del lavoro e la previdenza sociale (tale dato è espresso in equivalenti a tempo pieno e comprende anche la Corte suprema). Circa 700 operatori giudiziari sono responsabili di una parte sostanziale del sistema giudiziario. Inoltre si contano circa 600 giudici togati presso i tribunali amministrativi.

Inoltre i giudici non togati che adempiono la loro funzione su base volontaria sono assegnati a casi specifici. Tra questi figurano giudici onorari o giurati nei processi penali e giudici a latere con specifiche competenze che si occupano di cause di diritto commerciale, del lavoro e della previdenza sociale, nonché di determinati procedimenti amministrativi.

Sono presenti circa 480 pubblici ministeri (al 2023, il dato espresso in termini di equivalenti a tempo pieno comprende i pubblici ministeri presso la Procura generale, ma non quelli presso l'Autorità centrale).

3 799 persone sono impiegate nel sistema carcerario (i dati espressi in termini di equivalenti a tempo pieno si riferiscono al 1º settembre 2019 e comprendono i membri della direzione delle carceri); questa cifra comprende un totale di 3 214 guardie carcerarie (comprese quelle in servizio di formazione).

1. Giudici

Formazione e nomina dei giudici

Per la nomina a giudice presso la giurisdizione ordinaria è necessario possedere quattro anni di esperienza in ambito giuridico e aver superato l'esame di accesso alla professione giudiziaria dopo aver completato gli studi di diritto.

Parte dell'esperienza professionale consiste in un tirocinio in tribunale di almeno sette mesi (praticantato giudiziario, in precedenza noto come "anno giudiziario") cui hanno diritto le donne laureate e che costituisce anche un prerequisito per tutti coloro che desiderano diventare avvocati o notai. Il restante esercizio obbligatorio della professione è generalmente svolto attraverso una preparazione speciale alla professione giudiziaria in qualità di praticante giudice nel corso della formazione giudiziaria, ma può essere svolto anche sotto forma di un'altra attività giuridica, ad esempio come praticante avvocato.

Ogni anno circa 100 praticanti avvocati sono ammessi alla formazione preparatoria. Il servizio di preparazione alla professione giudiziaria (compreso il tirocinio in tribunale) dura in linea di principio quattro anni e si svolge presso gli organi giurisdizionali distrettuali o regionali, presso le procure, le carceri o centri di protezione o assistenza delle vittime, o ancora presso lo studio di un avvocato o di un notaio, o presso la procura finanziaria. Una parte di tale formazione può essere assolta presso il tribunale regionale superiore, la Corte suprema, il ministero federale della Giustizia, la direzione delle carceri, un centro di assistenza ai condannati durante la sospensione condizionale della pena, associazioni di amministratori fiduciari o uffici di assistenza alla gioventù, o ancora presso l'ufficio per la protezione giuridica o nel settore finanziario (ad esempio, presso imprese adeguate). Il servizio di preparazione alla professione giudiziaria si conclude con un esame. Per coloro che modificano il proprio percorso professionale dopo aver acquisito esperienza professionale in altre professioni giuridiche, il periodo di formazione è ridotto di conseguenza. Una persona che abbia già superato un esame notarile o di accesso alla professione forense deve sostenere solo un esame complementare e non l'esame di accesso alla professione giudiziaria.

Dopo aver superato l'esame, occorre presentare domanda per una posizione vacante di giudice o di pubblico ministero.

Presso la giurisdizione amministrativa non è previsto un servizio di preparazione alla professione giudiziaria; tuttavia i giudici amministrativi devono possedere almeno cinque anni di esperienza professionale pregressa (ad esempio, il servizio presso un'autorità amministrativa) e non sostengono un esame.

I giudici ordinari possono passare alla giurisdizione amministrativa. Anche i giudici dei tribunali amministrativi possono essere nominati come giudici ordinari dopo cinque anni di servizio presso i tribunali amministrativi.

Le nomine alla carica di giudice o di pubblico ministero solitamente avvengono a opera del ministro federale della Giustizia. Il diritto di nomina è riservato al presidente federale solo per determinate funzioni. I giudici del Tribunale Amministrativo Regionale invece sono nominati dal rispettivo governo distrettuale. Possono essere nominati giudici o pubblici ministeri solo i cittadini austriaci.

Status dei giudici

I giudici nominati nella giurisdizione federale ordinaria e amministrativa sono funzionari pubblici federali. Oltre alla legge costituzionale federale (Bundes-Verfassungsgesetz (B-VG)), la legge sul servizio dei giudici e dei pubblici ministeri (Richter- und Staatsanwaltschaftsdienstgesetz (RStDG)) costituisce la principale fonte giuridica per la formazione e lo status professionale dei giudici. Tale legge contiene numerose disposizioni relative alla professione di giudice e di pubblico ministero (tra cui, ad esempio, il diritto disciplinare e le descrizioni del servizio).

I giudici nominati presso i Tribunali Amministrativi Regionali (Landesverwaltungsgerichte) sono funzionari pubblici del rispettivo distretto. Il loro status professionale è regolato dalla legge costituzionale federale e dalla specifica legislazione distrettuale.

Tutti i giudici togati sono nominati per un periodo illimitato e sono collocati a riposo alla fine dell'anno in cui compiono 65 anni.

Ai sensi degli articoli 87 e 88 della legge costituzionale federale, nell'interpretazione della legge e nella risoluzione delle controversie i giudici operano come organi statali indipendenti. Tale indipendenza si esprime nella libertà da direttive (indipendenza sostanziale) nonché nell'impossibilità di essere rimossi o trasferiti a un'altra posizione (indipendenza personale). I giudici sono soggetti soltanto alla legge e decidono sulla base delle loro convinzioni giuridiche. Parimenti essi non sono soggetti a precedenti decisioni di altri organi giurisdizionali su questioni giuridiche analoghe (precedenti).

A parte il collocamento a riposo al raggiungimento del limite di età previsto per legge, i giudici possono essere rimossi dall'incarico o trasferiti ad altra posizione o collocati a riposo contro la propria volontà solo nelle circostanze e nei modi previsti dalla legge (articolo 88 della Legge costituzionale federale).

I giudici godono di uno speciale status costituzionale solo nell'esercizio delle loro funzioni giudiziarie (nello svolgimento di tutte le attività giudiziarie previste dalla legge e nell'assegnazione delle cause) e non nell'ambito dell'amministrazione degli organi giurisdizionali, che spetta altresì ad essi. Un'eccezione si applica alle cause amministrative giudiziarie da trattare in seno a consigli o commissioni (ad esempio, assegnazione delle cause, proposte di nomina). In caso contrario, essi sono vincolati alle direttive impartite dai loro superiori. L'assegnazione del lavoro giudiziario secondo criteri precostituiti garantisce che il diritto a un giudice, sancito dalla Costituzione, sia tutelato

Ruolo e funzioni

Ai giudici è demandata la giurisdizione nelle controversie civili e penali. Nelle questioni di diritto amministrativo e costituzionale essi esercitano un controllo sull'amministrazione e fungono da custodi della Costituzione.

Responsabilità di fronte alla legge

Organo disciplinare: i giudici che si rendono responsabili di violazione colposa dei propri doveri etici e professionali ne rispondono a un organo disciplinare. Per i giudici ordinari, l'organo disciplinare è costituito presso il tribunale regionale superiore o presso la Corte Suprema ed è formato solamente da giudici. L'organo disciplinare è competente anche per i comportamenti illeciti dei pubblici ministeri. Le stesse norme disciplinari, con qualche eccezione, si applicano ai giudici della giurisdizione amministrativa federale. I giudici dei tribunali amministrativi regionali invece sono soggetti alla legislazione distrettuale pertinente.

Giurisdizione penale: i giudici (e i pubblici ministeri) che, nella violazione colposa dei propri doveri professionali, commettono anche un reato, ne rispondono a un organo giudiziario penale (ad esempio, in caso di abuso di d'ufficio).

Giurisdizione civile: le parti che abbiano subito un danno a causa della condotta illecita e colposa di un giudice (o di un pubblico ministero) possono rivalersi nei confronti dello Stato. Lo Stato può poi agire nei confronti del giudice (o del pubblico ministero) nei casi di atti intenzionali o di negligenza grave.

2. Pubblici ministeri

Struttura organizzativa

In generale, l’organizzazione gerarchica della procura corrisponde a quella degli organi giurisdizionali.

Presso ciascuno dei 16 tribunali di primo grado con competenza sui procedimenti penali opera una procura. Esiste inoltre la procura per la lotta contro la criminalità economica e la corruzione (Wirtschafts- und Korruptionsstaatsanwaltschaft) con competenza per tutta l'Austria. Presso ogni tribunale regionale superiore opera una procura di grado elevato e presso la Corte suprema opera la Procura generale. Sia le procure di grado elevato, sia la Procura generale dipendono direttamente dal ministero federale della Giustizia.

Formazione e nomina di pubblici ministeri

La formazione del pubblico ministero corrisponde a quella di un giudice togato ordinario.

Solo chi soddisfa i requisiti per la nomina a giudice può essere nominato pubblico ministero.

Per le posizioni di ruolo vacanti dei giudici e dei pubblici ministeri occorre bandire un concorso pubblico. Il diritto di nomina dei pubblici ministeri spetta al Presidente federale ma, come nel caso dei giudici, anche per gran parte delle posizioni di ruolo dei pubblici ministeri egli delega il diritto di nomina al ministro federale della Giustizia.

Status dei pubblici ministeri

Le procure sono autorità giudiziarie distinte, ma non indipendenti. Hanno una struttura gerarchica e sono tenute a rispettare le direttive impartite dalla procura di grado elevato e, da ultimo, dal ministro federale della Giustizia.

Il diritto di impartire direttive è regolato da precise norme di legge. Le direttive di una procura di grado elevato o del ministro federale della Giustizia possono essere formulate solo in forma scritta e devono essere motivate. Inoltre le direttive ricevute devono essere depositate agli atti della causa penale. Prima di emettere una direttiva, il ministro federale deve consultare il consiglio competente in materia (Weisungsrat ). Il ministro federale della Giustizia è investito della responsabilità ministeriale e risponde al Parlamento, al quale è tenuto a fornire informazioni.

Il personale delle singole procure della Repubblica deve rispettare le direttive impartite dal direttore della procura. Tuttavia se si ha motivo di ritenere che una direttiva sia illegittima, se ne può richiedere la stesura per iscritto e addirittura la dismissione dalla trattazione della causa penale in esame.

Ruolo e funzioni

Le procure sono organi speciali, distinti dagli organi giurisdizionali. Il loro ruolo consiste nella tutela dell'interesse pubblico relativo all'amministrazione della giustizia penale, che prevede anche la responsabilità dei procedimenti penali, compresi il deposito e la presentazione dei capi di imputazione. Per questo motivo sono definite anche rappresentanti dell'accusa.

I pubblici ministeri sono responsabili della formulazione e del deposito dei capi d'imputazione, sia dinanzi all'organo giurisdizionale regionale sia dianzi a quello distrettuale del rispettivo distretto. Di norma, i procuratori distrettuali presentano i capi di imputazione agli organi giudiziari distrettuali. Si tratta di funzionari con competenze speciali, ma non devono necessariamente essere in possesso di un titolo accademico.

Un ruolo speciale spetta alla procura per la lotta contro la criminalità economica e la corruzione, la cui giurisdizione, estesa a tutto il paese, abbraccia principalmente i settori degli atti illeciti commessi da funzionari pubblici e dei reati economici concernenti importi superiori a 5 000 000 EUR. Rientrano nella sua competenza anche i reati finanziari concernenti importi superiori a 5 000 000 EUR, le frodi qualificate ai danni del sistema di sicurezza sociale, i reati di bancarotta fraudolenta aggravata (kridaträchtiges Verhalten) e, tra l'altro, i reati previsti dalla legge sulle società per azioni o dalla legge sulle società a responsabilità limitata, commessi in seno a imprese di dimensioni corrispondenti (con un capitale azionario di almeno 5 000 000 EUR o più di 2 000 dipendenti).

Le procure di grado elevato sono gerarchicamente superiori alle procure e sono costituite presso i tribunali regionali superiori di Vienna, Graz, Linz e Innsbruck. Oltre a presentare i capi d'imputazione dinanzi al tribunale regionale superiore, esse sono anche responsabili della supervisione di tutte le procure presenti nel loro distretto e dipendono direttamente dal ministero federale della Giustizia.

Una posizione particolare è occupata dalla procura generale costituita presso la Corte suprema. Essa risponde direttamente al ministero federale della Giustizia e non ha il diritto di impartire direttive né alle procure né alle procure di grado elevato. Inoltre non formula imputazioni, bensì è incaricata di coadiuvare la Corte suprema. È munita in via principale dell'autorizzazione a proporre i ricorsi per nullità per garantire il rispetto della legge nelle questioni penali in cui le parti non dispongono di (ulteriori) possibilità di proporre appello. In tal modo essa assolve l'importante funzione di preservare l'unità della legge e di assicurare la certezza del diritto in materia penale.

Responsabilità di fronte alla legge

La responsabilità disciplinare, penale e civile dei pubblici ministeri è disciplinata nello stesso modo di quella dei giudici ordinari.

3. Cancelliere

Struttura organizzativa

In Austria, i cancellieri (Diplomrechtspfleger*innen) costituiscono un pilastro indispensabile del sistema giudiziario. Oltre l'80 % delle sentenze nelle cause civili viene attualmente pronunciato da oltre 700 cancellieri.

Formazione del cancelliere

Solo coloro che hanno superato l'esame di maturità o conseguito una qualifica professionale sono ammessi alla formazione come cancelliere. La formazione dura tre anni e comprende il lavoro presso un organo giurisdizionale, compresa la preparazione di disposizioni nel settore di lavoro pertinente, la partecipazione a un corso di formazione generale e specifico per il settore di lavoro, e il superamento degli esami pertinenti. Dopo aver superato l'esame di cancelliere, a condizione che gli altri requisiti elencati nell'articolo 3 della legge sui cancellieri (Rechtspflegergesetz) siano stati soddisfatti, il candidato cancelliere riceve un diploma dal ministro federale della Giustizia. Il diploma deve specificare il settore di lavoro. Dopo aver ricevuto tale diploma, l'aspirante cancelliere è autorizzato a svolgere i propri compiti a livello giudiziario nell'ambito del suo settore di lavoro all'interno del territorio federale, e può quindi lavorare come cancelliere.

Il giudice che presiede il tribunale regionale superiore deve quindi indicare il tribunale presso il quale l'ufficiale giudiziario interessato deve assumere l'incarico di cancelliere e, se del caso, il periodo dell'incarico. All'interno del tribunale determinato dal giudice che lo presiede, il cancelliere è assegnato dall'organo di direzione (il presidente o il capo del tribunale) a una sezione del tribunale diretta da un giudice o, se del caso, a più sezioni.

Status dei cancellieri

I cancellieri sono ufficiali giudiziari dotati di una formazione specifica, cui può essere affidata la trattazione in primo grado di questioni estremamente circoscritte in materia civile, ai sensi dell'articolo 87a della legge costituzionale federale austriaca e della legge austriaca sui cancellieri. Nell'esercizio di tale funzione i cancellieri sono vincolati solo dalle direttive dei giudici responsabili del caso in base alla distribuzione del lavoro giudiziario. I giudici possono in qualsiasi momento riservarsi il trattamento del caso o farlo proprio. Le decisioni prese dai cancellieri possono essere impugnate, proprio come le decisioni dei giudici.

In pratica, i cancellieri lavorano per lo più in modo indipendente. Le direttive dei giudici non sono consuete, e vengono anzi emanate solo in casi rarissimi.

Ruolo e funzioni

I cancellieri sono nominati per occuparsi dei seguenti ambiti di lavoro:

  • procedura civile, questioni di esecuzione e insolvenza ("procedimenti di regolamento dei debiti");
  • questioni stragiudiziali;
  • questioni relative al registro immobiliare e al registro navale;
  • questioni relative al registro delle imprese.

Ciascuno di questi ambiti richiede una formazione specifica e una nomina specifica a cancelliere per l'ambito di lavoro pertinente.

Divisione delle responsabilità tra giudici e cancellieri

La sfera di attività dei cancellieri non comprende tutto il lavoro e le decisioni nei settori precedentemente menzionati. Gli aspetti che rientrano nella sfera di attività dei cancellieri sono indicati specificamente nella legge sui cancellieri, e l'ampiezza della sfera di attività varia notevolmente da un ambito di lavoro all'altro.

La legge sui cancellieri stabilisce sfere di attività per i singoli ambiti di lavoro che assegnano responsabilità specifiche ai cancellieri (ad esempio, la sfera di attività nei casi di insolvenza comprende le cause di fallimento dinanzi ai tribunali distrettuali). Naturalmente determinate responsabilità sono riservate ai giudici.
Inoltre ogni sfera di attività comprende, tra l'altro, l'esecuzione di procedure di "ingiunzione di pagamento", la conferma dell'efficacia giuridica e dell'esecutività delle sentenze dei tribunali in un determinato ambito di lavoro, le decisioni sulle domande di patrocinio a spese dello Stato relative ad atti dei cancellieri e lo svolgimento di funzioni ufficiali sulla base di una richiesta di assistenza giudiziaria da parte di un organo giurisdizionale o di un'autorità nazionale.

4. Avvocati

Aspetti generali

Gli avvocati possiedono le qualifiche e l'autorizzazione per rappresentare le parti in tutte le controversie giudiziali e stragiudiziali, vertenti su questioni pubbliche e private, dinanzi a tutti gli organi giurisdizionali e le autorità pubbliche dell'Austria.

Non è richiesta alcuna nomina ufficiale per coloro che desiderano esercitare la professione di avvocato in Austria; tuttavia l'esercizio della professione è subordinata ai requisiti indicati di seguito.

Le principali basi giuridiche sono il codice degli avvocati(Rechtsanwaltsordnung — RAO) Gazzetta imperiale ufficiale (RGBl) n. 96/1896; lo statuto disciplinare per gli avvocati e i praticanti avvocati (Disziplinarstatut für Rechtsanwälte und Rechtsanwaltsanwärter (DSt)), Gazzetta federale ufficiale (BGBl.) n. 474/1990; la legge federale sulle tariffe degli avvocati (Bundesgesetz über den Rechtsanwaltstarif (RATG)), BGBl. n. 189/1969; la legge sull'esame di accesso alla professione forense (Rechtsanwaltsprüfungsgesetz (RAPG)), BGBl. n. 556/1985; e la legge federale sulla libera prestazione di servizi e sullo stabilimento degli avvocati europei e sulla prestazione di servizi legali da parte di avvocati attivi a livello internazionale in Austria (Bundesgesetz über den freien Dienstleistungsverkehr und die Niederlassung von europäischen Rechtsanwältinnen und Rechtsanwälten sowie die Erbringung von Rechtsdienstleistungen durch International Tätige Rechtsanwältinnen und Rechtsanwälte in Österreich (EIRAG)), BGBl. I n. 27/2000.

Requisiti per l'esercizio della professione

Coloro che desiderano esercitare la professione di avvocato devono aver studiato diritto austriaco e devono dimostrare di aver trascorso almeno cinque anni nel settore giuridico, di cui almeno sette mesi presso un organo giurisdizionale o presso una procura e tre anni presso lo studio di un avvocato austriaco in qualità di candidato all'avvocatura.

L'esame di accesso alla professione forense, il cui superamento è una condizione per poter esercitare la professione, si può sostenere dopo tre anni di praticantato, di cui almeno sette mesi trascorsi presso un organo giurisdizionale e almeno due anni presso lo studio di un avvocato. Per sostenere l'esame, i candidati devono anche partecipare ai corsi di formazione obbligatori prescritti per i candidati all'avvocatura dall'ordine degli avvocati.

Coloro che soddisfano i requisiti possono essere iscritti all'albo dell'ordine degli avvocati nel cui distretto giudiziario intendono esercitare.

In determinate circostanze, gli avvocati stranieri che sono cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea, di un altro Stato parte dell'accordo sullo Spazio economico europeo o della Svizzera, possono anche:

  • svolgere attività di avvocato su base temporanea in Austria;
  • chiedere l'iscrizione all'albo dell'ordine degli avvocati pertinente, dopo aver superato un esame attitudinale; oppure
  • esercitare immediatamente la professione in Austria, senza aver sostenuto un esame attitudinale, con la qualifica professionale utilizzata nel paese d'origine, ed essere pienamente integrati nell'attività professionale di avvocato dopo tre anni di esercizio effettivo e regolare della professione in Austria.

In talune circostanze, un membro di un ordine degli avvocati di uno Stato parte dell'Accordo generale sul commercio di servizi (GATS) può anche svolgere temporaneamente alcune attività precisamente delimitate, in qualità di avvocato, in Austria.

Responsabilità di fronte alla legge

Gli avvocati che violino i doveri professionali o gettino il discredito sulla professione ne rispondono a un consiglio disciplinare nominato dal locale ordine degli avvocati. Il consiglio disciplinare può infliggere sanzioni che giungono fino alla radiazione dell'interessato dall'albo. Le decisioni in secondo grado sono adottate dalla Corte suprema in sezioni composte da quattro membri di cui due giudici della Corte suprema e due avvocati.

Inoltre gli avvocati sono, ovviamente, penalmente e civilmente responsabili.

Ordine degli avvocati, Consiglio nazionale forense austriaco

Tutti gli avvocati di un dato distretto iscritti all'albo di quel distretto formano un ordine degli avvocati (Rechtsanwaltskammer). Gli ordini sono organismi di diritto pubblico ed enti autonomi con poteri di autogoverno.

A livello federale, gli interessi degli avvocati austriaci in generale sono rappresentati dal Consiglio nazionale forense austriaco.(Österreichischer Rechtsanwaltskammertag). Questo è composto dai nove ordini degli avvocati austriaci, e la sua assemblea dei rappresentanti è composta da delegati degli ordini degli avvocati (http://www.rechtsanwaelte.at/).

5. Notai

Aspetti generali

I notai, in quanto istituzione indipendente e imparziale della giustizia preventiva, sono a disposizione dei cittadini che necessitano servizi giuridici per regolare i propri rapporti giuridici privati.

Il loro compito principale è quello di intervenire giuridicamente e fornire assistenza giuridica ai cittadini. I notai eseguono rogiti di atti pubblici, custodiscono beni di terzi, redigono scritture private e rappresentano parti, soprattutto in questioni stragiudiziali. Essi hanno anche il compito di operare in qualità di incaricati dei giudici in procedimenti stragiudiziali. In particolare, sono consultati in qualità di "commissari giudiziali" per svolgere procedure di successione.

I notai devono garantire che i beni di una persona deceduta siano custoditi e trasferiti agli aventi diritto a riceverli. Tale attività esige una conoscenza specifica del diritto di successione e delle procedure stragiudiziali, e ciò significa di conseguenza che i notai vengono costantemente consultati dai cittadini per fornire assistenza nella redazione di testamenti e specialmente consulenza e rappresentanza nelle pratiche di successione.

I notai svolgono una funzione pubblica, ma non sono funzionari pubblici. Si assumono il rischio commerciale di gestire uno studio professionale, ma non gestiscono un'impresa commerciale. La loro posizione è simile a quella di chi esercita una professione liberale, ma in qualità di commissari giudiziali essi sono ufficiali giudiziari. La professione notarile deve essere l'occupazione principale e non può essere esercitata in combinazione con la professione forense.

Le modifiche del numero delle posizioni notarili e delle sedi dei distretti notarili sono effettuate con regolamento del ministro federale della Giustizia. Attualmente i distretti notarili in Austria sono 536 (ad aprile 2023).

Le basi giuridiche fondamentali per questa attività sono contenute nel codice notarile (Notariatsordnung (NO)), RGBI. n. 75/1871; nella legge sugli atti notarili (Notariatsaktsgesetz), RGBI. n. 76/1871; nella legge sulle tariffe notarili (Notariatstarifgesetz (NTG)), BGBI. n. 576/1973; nella legge sull'esame di accesso alla professione notarile (Notariatsprüfungsgesetz (NPG)), BGBI. n. 522/1987; nella legge sui commissari giudiziari (Gerichtskommissärsgesetz (GKG)), BGBI. n. 343/1970; e nella legge sulle tariffe dei commissari giudiziari(Gerichtskommissionstarifgesetz (GKTG)), BGBI. n. 108/1971.

Formazione

Coloro che hanno portato a termine gli studi di giurisprudenza (diritto austriaco) e sono interessati alla professione notarile, devono cercare un notaio che li accetti come dipendenti e iscriva il loro nome nell'elenco dei candidati notai.

L'iscrizione nell'elenco dei candidati notai gestito dal consiglio del notariato interessato è possibile solo se la persona in questione ha svolto sette mesi di praticantato giudiziario in qualità di praticante legale presso un organo giurisdizionale o una procura e all'atto della prima iscrizione nell'elenco dei candidati non ha compiuto i 35 anni di età.

Per essere ammesso all'esame notarile, il candidato notaio deve frequentare i corsi di formazione prescritti dal consiglio notarile.

L'esame notarile si compone di due parti:

  • il candidato notaio può sostenere la prima parte dell'esame dopo 18 mesi di candidatura, ma non dopo la fine del quinto anno di candidatura; in caso contrario, il suo nome è rimosso dall'elenco dei candidati notai;
  • la seconda parte può essere sostenuta dopo un ulteriore periodo di praticantato di almeno un anno come candidato notaio e deve essere superata al massimo entro la fine di una candidatura di 10 anni; in caso contrario, il nome del candidato è rimosso dall'elenco.

Nomina

Le posizioni notarili che si sono rese vacanti o che sono state create ex novo devono essere segnalate pubblicamente prima di essere assegnate. La legge (sezione 6 del codice notarile) esige, tra l'altro, che i candidati a una posizione notarile:

  • siano cittadini di uno Stato membro dell'UE o di un altro Stato membro del SEE o della Svizzera;
  • abbiano portato a termine con esito positivo gli studi di diritto austriaco;
  • abbiano superato l'esame notarile; e
  • siano in grado di dimostrare di aver esercitato per sette anni l'attività professionale di avvocato, compresi almeno tre anni in qualità di candidato notaio dopo aver sostenuto l'esame notarile.

Questi requisiti di base, tuttavia, non danno di per sé il diritto alla nomina a notaio. Nella procedura di assunzione, i candidati sono valutati e classificati secondo una graduatoria dal consiglio notarile competente per territorio, e successivamente dai comitati del personale del tribunale regionale e del tribunale regionale superiore competenti; nel quadro di tale procedura la durata del praticantato riveste un'importanza decisiva. Il consiglio notarile e i due comitati del personale propongono al ministro federale della Giustizia ciascuno una terna di candidati. Sebbene tali terne non siano vincolanti, in pratica il ministro nomina solo i candidati proposti.

Un notaio può esercitare fino al 31 gennaio dell'anno solare successivo al suo 70º compleanno e non il trasferimento ufficiale a una posizione notarile differente non è ammesso.

Vigilanza sui notai; responsabilità di fronte alla legge

In considerazione degli obblighi che loro incombono nella redazione di documenti pubblici e in qualità di commissari giudiziali, i notai sono soggetti a una vigilanza particolare. La responsabilità per la vigilanza sui notai spetta al ministro federale della Giustizia, al dipartimento per l'amministrazione della Giustizia e, direttamente, ai consigli notarili.

I notai sono soggetti a una legge disciplinare speciale. Le infrazioni disciplinari sono punite in primo grado dal tribunale regionale superiore in qualità di tribunale disciplinare per i notai, e in secondo grado dalla Corte suprema in qualità di organo giurisdizionale disciplinare per i notai; tra i giudici competenti per la causa devono sempre figurare dei notai e le sanzioni possono giungere fino alla rimozione dall'incarico. Le sanzioni per semplici illeciti amministrativi sono imposte dal consiglio notarile.

Oltre alla responsabilità disciplinare, i notai sono ovviamente responsabili anche penalmente e civilmente.

Quando agiscono in qualità di commissari giudiziali, ai fini del diritto penale i notai sono considerati funzionari pubblici e sono quindi perseguibili per "negligenza professionale" che comprende in particolare l'abuso d'ufficio. La responsabilità civile è disciplinata in maniera differente. Se agiscono in qualità di commissari giudiziali, le norme che ne disciplinano la responsabilità sono le stesse che disciplinano la responsabilità di giudici e pubblici ministeri. Le parti non possono perciò proporre ricorso direttamente nei loro confronti, ma devono invece inoltrare allo Stato le richieste di risarcimento. Lo Stato può poi rivalersi sui notai che abbiano agito intenzionalmente o abbiano commesso atti di grave negligenza . A parte la loro attività di commissari giudiziali, a norma del diritto civile i notai rispondono direttamente alle parti .

Collegi notarili, Consiglio nazionale notarile austriaco

I notai che esercitano la professione in uno Stato federale, o sono iscritti come candidati notai nell'elenco di un dato Stato federale, costituiscono un collegio notarile. Gli Stati federali di Vienna, della Bassa Austria e del Burgenland hanno collegi comuni, così come quelli del Tirolo e del Vorarlberg.

Il collegio ha il compito di tutelare la dignità e l'onorabilità della professione e di rappresentarne gli interessi.

Ciascun collegio notarile deve eleggere, tra i suoi membri, un consiglio notarile. Il consiglio notarile è formato da un notaio avente funzione di presidente e da altri sei notai (12 a Vienna) e tre candidati notai (sei a Vienna) in qualità di membri.

Il Consiglio nazionale notarile austriaco (Österreichische Notariatskammer) è composto dai consigli degli Stati federali. Il Consiglio nazionale notarile austriaco è qualificato per rappresentare i notai e tutelarne diritti e interessi in materie che riguardano l'intera categoria notarile austriaca o eccedenti la competenza di un singolo consiglio.

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Ultimo aggiornamento: 26/10/2023

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