Termini processuali

Germania
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Rete giudiziaria europea (in materia civile e commerciale)

1 Quali sono i tipi di termini rilevanti ai fini dei procedimenti civili?

In Germania gli articoli da 214 a 229 del codice di procedura civile (Zivilprozessordnung) fissano norme generali relative ai termini processuali, mentre altri articoli del codice contengono disposizioni specifiche che disciplinano termini specifici.

Si distingue fra i cosiddetti "eigentliche Fristen" (termini in senso proprio), ovvero periodi di tempo nei quali le parti di un procedimento possono o devono – a pena di decadenza – porre in essere atti giudiziari, e i cosiddetti "uneigentliche Fristen" (termini impropri), periodi di tempo nei quali la legge prescrive all'organo giurisdizionale di porre in essere determinati atti ufficiali.

I "termini in senso proprio" si distinguono ulteriormente fra termini di legge, la cui durata è determinata dalla legge, e termini giudiziari, fissati discrezionalmente dall'organo giurisdizionale. Tra i termini di legge rientrano anche i cosiddetti "Notfristen" (termini perentori) ai sensi dell'articolo 224, primo comma, seconda frase, del codice di procedura civile, che vengono designati sempre in tal modo nel codice e che non possono essere né abbreviati né prorogati.

Tuttavia, le parti possono consensualmente abbreviare i termini giudiziari e di legge diversi dai termini perentori e impropri, pur non potendoli estendere. In linea di principio l'organo giurisdizionale può prorogare o abbreviare i termini giudiziari come da esso fissati, ma può modificare un termine di legge solo nei casi previsti dalla legge. In entrambi i casi l'organo giurisdizionale procede con la modifica soltanto se una parte può dimostrare di avere valide ragioni a tal fine.

Anche i seguenti termini sono importanti per le parti coinvolte in un procedimento civile:

a) nei procedimenti d'ingiunzione di pagamento. Nell'ambito di un procedimento d'ingiunzione di pagamento (Mahnverfahren), l'opposizione al ricorso ai sensi dell'articolo 692, primo comma, punto 3, del codice di procedura civile e l'impugnazione contro un titolo esecutivo ai sensi dell'articolo 700, primo comma e dell'articolo 339, primo comma del medesimo codice devono essere proposte entro due settimane.

Se non viene sollevata alcuna opposizione e il ricorrente non presenta domanda per l'emissione di un titolo esecutivo entro un termine di sei mesi, l'ingiunzione di pagamento cessa di avere effetto ai sensi dell'articolo 701 del codice di procedura civile.

b) Nei procedimenti contenziosi

  1. Al fine di preparare tempestivamente la fase orale del procedimento e di garantire il diritto di essere sentito dall'organo giurisdizionale, l'articolo 132 del codice di procedura civile dispone in linea generale che gli atti processuali preparatori vengano presentati all'organo giurisdizionale in tempo utile per poter essere notificati alla controparte almeno una settimana prima dell'udienza. Gli atti processuali preparatori contenenti una dichiarazione di opposizione nei confronti di nuove presentazioni di atti devono essere presentate in tempo utile affinché possano essere notificate almeno tre giorni prima dell'udienza.
  2. Il giudice, se fissa un'udienza preliminare, deve assegnare al convenuto un termine di almeno due settimane per presentare la comparsa di risposta (articolo 275, primo comma, prima frase e terzo comma e articolo 277, terzo comma, codice di procedura civile). Se il giudice dispone una prima fase preliminare scritta, il convenuto è tenuto a indicare se intende difendersi contro l'azione giudiziaria entro il termine perentorio di due settimane (articolo 276, primo comma, prima frase, codice di procedura civile); l'organo giurisdizionale gli concede almeno altre due settimane per la presentazione della comparsa di risposta scritta (articolo 276, primo comma, seconda frase di detto codice). Il giudice che presiede può, a sua volta, fissare un termine entro il quale l'attore deve presentare osservazioni scritte sulla comparsa di risposta (articolo 276, terzo comma, codice di procedura civile).
  3. Se il convenuto non dichiara nei termini la propria intenzione di difendersi, l'organo giurisdizionale, su istanza dell'attore e senza previa udienza, emette una sentenza di accoglimento della domanda (conclusiva) ai sensi dell'articolo 331, terzo comma, del codice di procedura civile (Versäumnisurteil, sentenza contumaciale). L'organo giurisdizionale pronuncia sentenza contumaciale anche in caso di mancata partecipazione dell'attore o del convenuto all'udienza o in caso di mancata discussione della causa. La parte nei confronti della quale è stata pronunciata sentenza contumaciale può opporsi entro il termine perentorio di due settimane dalla notifica della sentenza contumaciale (articolo 338 e articolo 339, primo comma del codice di procedura civile). Se l'opposizione è dichiarata ammissibile (e, cosa più importante, se è presentata entro il termine previsto), il processo ritorna alla fase in cui si trovava prima della contumacia.
  4. Il termine perentorio per proporre appello (Berufung) è di un mese (articolo 517 del codice di procedura civile), mentre i motivi di appello possono essere presentati entro due mesi (articolo 520, secondo comma, di tale codice). Entrambi i termini iniziano a decorrere con la notifica della sentenza completa o, al più tardi, cinque mesi dopo la sua pronuncia. L'organo giurisdizionale fissa un termine di almeno due settimane per replicare all'appello (articolo 521, secondo comma, e articolo 277, terzo comma, codice di procedura civile).
  5. Se l'organo competente per il ricorso (Berufungsgericht) nella sua sentenza non autorizza un'ulteriore impugnazione in punto di diritto (Revision), può essere presentata una nuova richiesta di autorizzazione in tal senso entro il termine perentorio di un mese dalla notifica del testo integrale della sentenza (articolo 544, primo comma, e terzo comma, prima frase, del codice). I motivi di appello devono essere presentati entro due mesi dalla data in cui è stato notificato il testo integrale della sentenza oppure, al più tardi, entro sette mesi dalla data in cui la sentenza è stata pronunciata.
  6. Il termine per presentare ricorso in cassazione per motivi di diritto è anch'esso perentorio ed è fissato in un mese (articolo 548 del codice), mentre i motivi di impugnazione possono essere presentati entro due mesi (articolo 551, secondo comma, seconda frase, del codice). Entrambi i termini iniziano a decorrere con la notifica della sentenza completa o, al più tardi, cinque mesi dopo la sua pronuncia.
  7. Un ricorso immediato (sofortige Beschwerde) contro un provvedimento adottato mediante ordinanza (Beschluss) deve essere presentato entro un termine perentorio di due settimane dalla notifica della sentenza e non oltre cinque mesi e due settimane da quando è stata pronunciata (articolo 569, primo comma, codice di procedura civile). Un'impugnazione per motivi di diritto(Rechtsbeschwerde) deve essere fondata su una violazione della legge e va presentata entro il termine perentorio di un mese dalla notifica del provvedimento (articolo 575, primo comma, prima frase, codice di procedura civile), mentre i motivi di opposizione devono essere presentati entro un ulteriore mese (articolo 575, secondo comma, di detto codice).
  8. Una parte che incolpevolmente non rispetta uno dei requisiti procedurali elencati nell'articolo 233 del codice di procedura civile (ad esempio, il termine perentorio o il termine per la presentazione dei motivi di appello) può chiedere la rimessione in termini. La richiesta deve essere presentata entro due settimane dalla rimozione dell'ostacolo (articolo 234, primo e secondo comma, codice di procedura civile).

Se il decorso di un termine dipende dal momento della notifica (cfr. risposta alla domanda 4), occorre valutare se la notifica è stata efficace. In caso di comunicazione sostitutiva l'efficacia della notifica non dipende dal fatto che il destinatario abbia o meno ricevuto il documento. È tuttavia necessario verificare che l'indirizzo dell'abitazione o dei locali dell'attività del destinatario corrisponda (ancora), al momento della notifica, all'indirizzo presso il quale è stato notificato il documento.

Un destinatario che non ha avuto conoscenza del procedimento e che non è stato quindi in grado di contestare la decisione assunta può, a determinate condizioni, chiedere la rimessione nei termini al momento anteriore alla contumacia (cfr. risposta alla domanda 4). Per quanto riguarda il dies a quo del termine si faccia riferimento alla risposta alla domanda 16.

2 Elenco dei giorni previsti come festivi conformemente al regolamento (CEE, Euratom) n. 1182/71 del 3 giugno 1971.

  • Capodanno: 1° gennaio
  • Epifania: 6 gennaio (solo in Baden-Württemberg, Baviera e Sassonia-Anhalt)
  • Giornata internazionale della donna: 8 marzo (solo a Berlino)
  • Venerdì Santo: la data cambia e cade fra la fine di marzo e l'inizio di aprile
  • Pasqua: la data cambia e cade fra la fine di marzo e l'inizio di aprile
  • Lunedì di Pasquetta: la data cambia e cade fra la fine di marzo e l'inizio di aprile
  • Primo maggio/Festa del lavoro: 1° maggio
  • Ascensione: la data varia e cade in maggio
  • Domenica di Pentecoste: la data varia e cade in maggio o in giugno
  • Lunedì di Pentecoste: la data varia e cade in maggio o in giugno
  • Corpus Domini: la data cambia a seconda dell'anno e cade fra la fine di maggio e la metà di giugno [solo in Baden-Württemberg, Baviera, Assia, Renania Settentrionale-Vestfalia, Renania-Palatinato, Saarland, Sassonia (regionale) e Turingia (regionale)]
  • Assunzione: 15 agosto (solo in Baviera (regionale) e Saarland)
  • Giorno dell'unità tedesca: 3 ottobre
  • Festa della riforma: 31 ottobre (solo in Brandeburgo, a Brema, ad Amburgo, in Meclemburgo-Pomerania Anteriore, Bassa Sassonia, Sassonia, Sassonia-Anhalt, Schleswig-Holstein e Turingia)
  • Ognissanti: 1° novembre (solo in Baden-Württemberg, Baviera, Renania Settentrionale-Vestfalia, Renania-Palatinato e Saarland)
  • "Buß- und Bettag" (giorno di penitenza e preghiera): la data cambia a seconda dell'anno e cade fra la metà e la fine di novembre (solo in Sassonia)
  • Natale: 25 dicembre
  • Santo Stefano: 26 dicembre.

3 Quali sono i principi giuridici generali concernenti i termini processuali civili?

L'articolo 222, primo comma, del codice di procedura civile dispone che tutti i termini processuali siano computati secondo le norme stabilite negli articoli da 187 bis a 193 del Bürgerliches Gesetzbuch (codice civile).

Dettagli sulle modalità di calcolo dei termini sono rinvenibili nelle risposte alle domande 7 e 9.

4 Quando un atto o una formalità devono essere compiuti entro un determinato termine, qual è il momento iniziale dal quale il termine decorre (dies a quo)?

Di norma, la data di inizio di un termine è legata alla notifica del documento cui occorre replicare o della sentenza contro cui deve essere proposto appello (cfr. ad esempio articolo 276, primo comma, prima frase, articolo 329, secondo comma, seconda frase e articolo 339, primo comma, codice di procedura civile). Il termine concesso per proporre appello inizia a decorrere dalla data della notifica della sentenza (articoli 517, 548 e articolo 569, primo comma, seconda frase, codice di procedura civile); tuttavia, se la sentenza non è notificata o non è notificata validamente, e non vi è posto rimedio ai sensi dell'articolo 189 del codice, il termine inizia a decorrere a conclusione del quinto mese dalla pronuncia della sentenza. Il termine di cinque mesi sostituisce quindi la notifica. Esiste una norma simile per il rinnovo della richiesta di autorizzazione a proporre impugnazione, ma in tal caso la notifica è sostituita dalla decorrenza di un periodo di sei mesi (articolo 544, terzo comma, prima frase, codice di procedura civile).

Esiste un diverso dies a quo per i termini di proposizione dell'appello che possono, in casi eccezionali, superare l'efficacia di giudicato della sentenza:

  • il termine per la richiesta di riduzione in pristino (Wiedereinsetzung in den vorigen Stand) inizia a decorrere il giorno in cui è cessato l'impedimento (articolo 234, secondo comma, codice di procedura civile);
  • il termine relativo alla contestazione di una violazione del diritto ad una Anhörungsrüge (udienza equa), ai sensi dell'articolo 321a del codice di procedura civile inizia a decorrere nel momento in cui viene riconosciuta la violazione di tale diritto (articolo 321a, secondo comma, prima frase);
  • il termine per la proposizione della azione di annullamento (Nichtigkeitsklage) e della azione di restituzione (Restitutionsklage) (riapertura del procedimento, articoli 578 e seguenti del codice) ha inizio il giorno in cui la parte è stata portata a conoscenza del motivo dell'impugnazione, ma non prima che la sentenza sia passata in giudicato (articolo 586, secondo comma, prima frase, del medesimo codice).

Se la domanda riguarda il momento in cui viene considerato compiuto un atto da eseguire entro un termine e, di conseguenza, il rispetto di tale termine, la risposta è la seguente:

un termine processuale è rispettato se, prima che sia decorso l'ultimo giorno del termine, viene posto in essere l'atto processuale, ovvero, di norma, quando viene consegnato l'atto scritto all'organo giurisdizionale. Non fa fede il giorno di invio del documento, ma il suo ricevimento presso l'organo giurisdizionale. Il termine può essere utilizzato completamente, ovvero fino alle ore 24 dell'ultimo giorno, anche se di fatto è inverosimile che ci sia qualcuno a prendere atto della consegna del documento.

Se invece con questa domanda si intende definire in che modo venga determinato l'inizio del termine, la risposta è la seguente:

A norma dell'articolo 187, primo comma, del codice civile quando un evento o uno specifico momento nel corso della giornata determina il decorso del termine temporale, il giorno in questione non è incluso nel calcolo del termine.

5 Può il momento iniziale dal quale il termine decorre essere influenzato o modificato dalle modalità di notificazione o comunicazione degli atti (a mezzo dell’ufficiale giudiziario o a mezzo del servizio postale)?

No. Se un termine inizia a decorrere dalla data della notifica (cfr. risposta alla domanda 4), le modalità di notifica sono irrilevanti. I documenti si considerano notificati alla data in cui sono consegnati al destinatario (articolo 177 del codice di procedura civile) o al completamento di uno dei metodi di comunicazione sostitutiva (articoli 178, 180 e 181 del codice) (ad esempio, notifica ad un familiare adulto o deposito del documento nella cassetta delle lettere).

6 Nel caso in cui l’accadimento di un fatto determina il momento iniziale per il decorso del termine, il giorno stesso dell’accadimento è incluso nel calcolo del termine?

A norma dell'articolo 187, primo comma, del codice civile quando un evento o uno specifico momento nel corso della giornata determina il decorso del termine temporale, il giorno in questione non è incluso nel calcolo del termine.

7 Quando un termine è espresso in giorni, il numero ivi indicato comprende i giorni di calendario o solo i giorni lavorativi?

I giorni indicati sono giorni di calendario, non giorni lavorativi. Tuttavia, se un termine cade di sabato, domenica o in generale in concomitanza di una festività pubblica riconosciuta, il termine è prorogato al giorno lavorativo successivo (articolo 222, primo comma, codice di procedura civile, e articolo 193, codice civile).

8 Se il termine è espresso in settimane, mesi o anni?

Se un evento o un orario specifico nel corso di un giorno è rilevante per innescare il decorso di un termine espresso in settimane, mesi o in un periodo di diversi mesi (un anno, sei mesi, tre mesi), ovvero tale giorno non è incluso nel calcolo del termine, il termine scadrà alla fine del giorno dell'ultima settimana o dell'ultimo mese, corrispondente in termini di designazione o numero al giorno in cui si verifica l'evento o l'ora specifica. Al contrario, se l'inizio di un giorno corrisponde al momento rilevante per innescare il decorso di un termine, ovvero tale giorno è incluso nel calcolo del termine stesso, quest'ultimo scadrà alla fine del giorno dell'ultima settimana o dell'ultimo mese prima del giorno corrispondente in termini di designazione o numero alla data di inizio del decorso del termine (articolo 222, primo comma, codice di procedura civile e articolo 188, secondo comma, codice civile).

Se l'ultimo giorno di un termine espresso in mesi non ha un giorno equivalente nell'ultimo mese, il termine cade alla fine dell'ultimo giorno del mese (ad esempio, un termine di un mese che inizia a decorrere il 30 gennaio termina il 28 febbraio, cfr. articolo 188, terzo comma, codice civile).

9 Se è espresso in settimane, mesi o anni, quando scade il termine?

Cfr. domanda 8.

10 Se il termine scade il sabato, la domenica o un altro giorno festivo, è prorogato fino al primo giorno lavorativo seguente?

Quando il termine cade di sabato, di domenica o in concomitanza di una festività pubblica riconosciuta, tale giorno non è conteggiato e il termine cade il primo giorno lavorativo successivo (articolo 222, primo comma, codice di procedura civile e articolo 193, codice civile).

11 Esistono circostanze in cui i termini possano essere prorogati? A quali condizioni può essere ottenuta una proroga?

Qualsiasi proroga dei termini previsti è di norma rimessa alla discrezionalità dell'organo giurisdizionale. I termini perentori non possono tuttavia essere prorogati. In alcuni casi è richiesto il consenso della controparte.

12 Quali sono i termini per le impugnazioni?

  1. Il termine perentorio per proporre appello (Berufung) è di un mese (articolo 517 del codice di procedura civile), mentre i motivi di appello possono essere presentati entro due mesi (articolo 520, secondo comma, di tale codice). Entrambi i termini iniziano a decorrere con la notifica della sentenza completa o, al più tardi, cinque mesi dopo la sua pronuncia. L'organo giurisdizionale fissa un termine di almeno due settimane per replicare all'appello (articolo 521, secondo comma, e articolo 277, terzo comma, codice di procedura civile).
  2. Se l'organo competente per il ricorso (Berufungsgericht) nella sua sentenza non autorizza un'ulteriore impugnazione in punto di diritto (Revision), può essere presentata una nuova richiesta di autorizzazione in tal senso entro il termine perentorio di un mese dalla notifica del testo integrale della sentenza (articolo 544, primo comma, e terzo comma, prima frase, del codice). I motivi di appello devono essere presentati entro due mesi dalla data in cui è stato notificato il testo integrale della sentenza, ma non oltre sette mesi dalla data in cui la sentenza è stata pronunciata (articolo 544, quarto comma, codice di procedura civile).
  3. Il termine per presentare ricorso in cassazione per motivi di diritto è anch'esso perentorio ed è fissato in un mese (articolo 548 del codice), mentre i motivi di impugnazione possono essere presentati entro due mesi (articolo 551, secondo comma, seconda frase, del codice). Entrambi i termini iniziano a decorrere con la notifica della sentenza completa o, al più tardi, cinque mesi dopo la sua pronuncia.
  4. Un ricorso immediato (sofortige Beschwerde) contro un provvedimento adottato mediante ordinanza (Beschluss) deve essere presentato entro un termine perentorio di due settimane dalla notifica della sentenza e non oltre cinque mesi e due settimane da quando è stata pronunciata (articolo 569, primo comma, codice di procedura civile). Un'opposizione in diritto (Rechtsbeschwerde) deve essere fondata su una violazione della legge e va presentata entro un termine perentorio di un mese dalla notifica del provvedimento (articolo 575, primo comma, prima frase, codice di procedura civile), mentre i motivi di opposizione devono essere presentati entro un ulteriore mese (articolo 575, secondo comma, di detto codice).
  5. Una parte che incolpevolmente non rispetta uno dei requisiti procedurali elencati nell'articolo 233 del codice di procedura civile (ad esempio, il termine perentorio o il termine per la presentazione dei motivi di appello) può chiedere la rimessione in termini. La richiesta deve essere presentata entro due settimane dalla rimozione dell'ostacolo (articolo 234, primo e secondo comma, codice di procedura civile).

Nel diritto civile e nel diritto processuale civile tedesco sono previsti altri termini, ad esempio:

  1. salvo diverso accordo delle parti, il lodo arbitrale può essere impugnato con domanda di annullamento presentata dinanzi all'organo giurisdizionale entro tre mesi dal ricevimento del lodo (articolo 1059, terzo comma, prima e seconda frase, codice di procedura civile);
  2. il procedimento concluso con sentenza definitiva può essere riaperto mediante domanda di annullamento (Nichtigkeitsklage) o domanda di revoca (Restitutionsklage) (articolo 586, primo e secondo comma, codice di procedura civile) entro un termine perentorio di un mese a decorrere dal giorno in cui la parte viene a conoscenza dei motivi di annullamento della sentenza;
  3. l'organo giurisdizionale può anche fissare un termine entro il quale una parte deve avviare un'azione nei casi di procedimenti autonomi istruttori (selbständiges Beweisverfahren) (articolo 494a, primo comma, codice di procedura civile) o di sequestro (Arrest) (articolo 926, primo comma, di detto codice);
  4. qualora un locatario rifiuti di acconsentire al desiderio del locatore di aumentare l'importo fino al canone abituale nella località entro la fine del secondo mese di calendario successivo alla ricezione di tale domanda (articolo 558, codice civile), il locatore può proporre un'azione volta ad ottenere tale accettazione entro ulteriori tre mesi (articolo 558b, secondo comma, codice civile);
  5. qualora un lavoratore voglia eccepire l'inefficacia del proprio licenziamento, è tenuto a proporre azione presso il tribunale del lavoro entro tre settimane dalla notifica scritta del licenziamento (articolo 4, prima frase, della Kündigungsschutzgesetz, legge sulla tutela del licenziamento). Se il lavoratore non rispetta il suddetto termine, si presuppone l'efficacia giuridica del licenziamento.

13 Può il giudice modificare i termini, in particolare i termini di comparizione, o fissare una data precisa per la comparizione?

In linea di principio l'organo giurisdizionale fissa discrezionalmente l'ora e la data in cui si terrà l'udienza; tale discrezionalità è limitata dall'obbligo di promuovere il processo e dalla disposizione secondo cui le udienze vanno convocate solo in casi di emergenza di sabato, di domenica o in concomitanza di festività pubbliche.

Nei casi in cui è prevista la rappresentanza processuale obbligatoria, nell'invitare a comparire in udienza deve essere rispettato un termine di comparizione di almeno una settimana, mentre negli altri casi tale termine è di tre giorni. I termini in parola possono essere abbreviati solo con il comune accordo delle parti a seguito della richiesta di una parte.

Ai sensi dell'articolo 141, primo comma, del codice di procedura civile, l'organo giurisdizionale richiede a entrambe le parti di presenziare in udienza ove ciò appaia necessario per chiarire i fatti di causa. Tuttavia detto organo può prescindere dalla comparizione personale di una parte qualora non sia ragionevole pretendere che la parte sia presente all'udienza a causa della grande distanza (cfr. domanda 8) o per un altro motivo rilevante. Per altro motivo rilevante (sonstiger wichtiger Grund) ai sensi dell'articolo 141, primo comma, seconda frase, del codice di procedura civile si intende qualsivoglia motivo importante per la parte, ad esempio malattia, ferie programmate in precedenza, carico di lavoro eccessivo o lo stress psichico che potrebbe derivare dall'incontro con l'altra parte.

Inoltre l'articolo 227, primo comma, prima frase, del codice di procedura civile, prevede che, su richiesta di una parte, l'organo giurisdizionale possa revocare o rinviare un'udienza della trattazione orale per motivi sostanziali (erhebliche Gründe) oppure rinviare un'udienza per la trattazione orale. Tra i motivi rilevanti ai sensi di tale disposizione non rientrano la mancata comparizione colpevole di una parte o la sua preparazione insufficiente e ingiustificata. Vi rientrano invece l'inosservanza dei termini di comparizione, un cambio necessario dell'avvocato, la malattia di un teste, di un legale rappresentante o della parte o il relativo impedimento a causa del decesso di un familiare stretto. L'organo giurisdizionale può richiedere che il motivo rilevante alla base della richiesta di rinvio di un'udienza sia dimostrato e tale prova deve essere esaminata con occhio tanto più critico quanto minore è il tempo con cui esso è evocato prima dell'udienza. Anche dopo la soppressione della sospensione giudiziale, l'articolo 227, terzo comma, del codice di procedura civile ammette maggiore flessibilità nei casi in cui una parte chiede il rinvio di un'udienza fissata tra il 1° luglio e il 31 agosto.

14 Quando un atto destinato ad una parte residente in una località in cui beneficerebbe di un termine prorogato, è notificato in un luogo in cui i residenti non beneficiano di tale proroga, l’interessato perde il beneficio di tale termine?

Il territorio tedesco non presenta caratteristiche geografiche particolari che giustifichino norme speciali. Di conseguenza, le disposizioni di procedura civile tedesche non prevedono in generale una proroga dei termini per le persone che vivono a una grande distanza dall'organo giurisdizionale considerato. Tuttavia, a norma dell'articolo 141, primo comma, seconda frase, del codice di procedura civile, l'organo giurisdizionale può decidere di non richiedere la comparizione personale di una parte quando la grande distanza (große Entfernung) tra il luogo di residenza e l'organo giurisdizionale la rende irragionevole. Considerato il buon livello generale dei mezzi di trasporto, una distanza di qualche centinaio di chilometri non è considerata oggi come "grande". Tuttavia ogni caso deve essere valutato sulla base di tutte le circostanze, comprese le condizioni di salute della parte.

Posto che le disposizioni non estendono i termini a favore dei soggetti residenti in aree remote, il sistema giuridico tedesco non ha problemi a riconoscere termini più lunghi altrove.

15 Quali sono gli effetti del mancato rispetto dei termini?

L'inosservanza di un termine può produrre diverse conseguenze giuridiche; per esempio:

  1. a norma dell'articolo 296, primo comma, del codice di procedura civile, i mezzi di accusa e di difesa, prodotti solo successivamente alla scadenza di un termine a tal fine stabilito, sono ammissibili solo se l'organo giurisdizionale ritiene che la loro ammissione non possa ritardare la risoluzione della causa o se la parte giustifica sufficientemente il ritardo. In conformità di tale disposizione, i mezzi di accusa e di difesa fondatamente rigettati non possono essere presentati in appello (articolo 531, primo comma, del codice);
  2. qualora, nel procedimento preliminare scritto ai sensi dell'articolo 276 del codice di procedura civile, il convenuto non dichiari la propria disponibilità a difendersi entro due settimane dalla notifica dell'atto di citazione, è possibile emettere nei suoi confronti, su richiesta dell'attore, una sentenza contumaciale (articolo 276, primo comma, prima frase, e secondo comma, e articolo 331, terzo comma, codice di procedura civile);
  3. qualora il debitore nel procedimento d'ingiunzione di pagamento lasci decorrere il termine utile per opporvisi (articolo 692, primo comma, punto 3, e articolo 694 del codice di procedura civile), su richiesta del creditore va emesso nei confronti del debitore un decreto ingiuntivo (articolo 699, primo comma, prima frase, codice di procedura civile);
  4. l'inosservanza di un termine di impugnazione comporta che la decisione passi in giudicato (articolo 705 del codice di procedura civile). Lo stesso dicasi in caso di inosservanza del termine utile per la proposizione di un ricorso in opposizione avverso una sentenza contumaciale o un decreto ingiuntivo. Il ricorso in opposizione (Einspruch) di questo tipo non costituisce un'"impugnazione" in senso tecnico, in quanto non viene deciso in un grado superiore, bensì dal medesimo organo giurisdizionale. L'inosservanza del termine utile per la motivazione dell'appello e l'opposizione ne comporta il rigetto in quanto irricevibile (cfr. articolo 522, primo comma, e articolo 577, primo comma, del codice).
  5. lo stesso vale per quanto riguarda il termine utile per motivare la domanda di autorizzazione alla proposizione dell'impugnazione (articolo 544, quarto comma, del codice).

16 Se il termine è scaduto, quali rimedi sono disponibili per le parti che non l'hanno rispettato, ossia le parti incorse nella decadenza?

In caso di inosservanza di un termine, la parte dispone delle seguenti possibilità di tutela giuridica per quanto riguarda le conseguenze di cui al punto 15:

  1. nel caso dell'articolo 296, primo comma, del codice di procedura civile, la parte ha la possibilità di giustificare il ritardo (cfr. sopra). In tal caso essa deve provare e dimostrare in misura convincente, su richiesta dell'organo giurisdizionale, di non essere responsabile dell'inosservanza del termine. Laddove riesca a dimostrarlo, l'organo giurisdizionale deve autorizzare altresì l'ammissione;
  2. la parte nei cui confronti è stata emessa una sentenza contumaciale può proporre opposizione avverso tale sentenza (articolo 338 del codice di procedura civile). Qualora l'opposizione sia ricevibile, vale a dire, in particolare, qualora venga proposta nella forma e nei termini di legge (articoli 339 e 340 del codice) e risulti fondata, si ha la regressione del processo alla fase iniziale, precedente alla contumacia (articolo 342, codice di procedura civile);
  3. l'opposizione è proponibile anche avverso un titolo esecutivo emesso nell'ambito di un procedimento d'ingiunzione, in quanto esso è equiparato a una sentenza contumaciale ai sensi dell'articolo 700 del codice di procedura civile;
  4. i termini per un'impugnazione e per l'opposizione sono cosiddetti termini perentori. In caso di impedimento non colpevole di una parte in relazione all'osservanza di un termine perentorio, essa può chiedere la rimessione in termini (articoli 233 e seguenti del codice di procedura civile). Ciò deve avvenire nel rispetto dei termini e della forma di legge (articolo 234 e articolo 236, primo comma, del codice). I fatti portati a giustificazione dell'inosservanza del termine vanno provati e dimostrati in misura convincente (articolo 236, secondo comma, del codice). Nel termine utile per la presentazione della domanda occorre anche recuperare le fasi procedurali perdute, quindi, per esempio, proporre l'appello;
  5. la possibilità della rimessione in termini esiste anche in caso di inosservanza del termine utile per la motivazione dell'appello o dell'opposizione.
Ultimo aggiornamento: 18/01/2024

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