Diritti delle vittime per paese

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Posso impugnare una pronuncia del giudice?

Se una parte non è soddisfatta della decisione del tribunale di primo grado (tingsrätt, tribunale distrettuale), può sottoporre la causa all’hovrätt (corte d’appello). Le modalità per farlo sono indicate nella decisione stessa. Affinché la corte d’appello possa essere investita della causa, in alcuni casi è necessario chiedere l’autorizzazione all’impugnazione. Una sentenza impugnata dà generalmente luogo a un nuovo processo dinanzi alla corte d’appello. Nella maggior parte dei casi le vittime e i testimoni non devono assistere al processo perché le prove presentate al tribunale di primo grado sono lette su supporto audio o video; tuttavia, raramente, la corte d’appello può statuire senza un’udienza generale.

Le sentenze della corte d’appello possono di norma essere impugnate dinanzi all’Högsta domstolen (Corte suprema). Tuttavia la Corte suprema si occupa di un caso solo se esso riguarda una questione di principio (precedente) oppure se evidenti motivi giustificano un nuovo processo, come nel caso di un errore grossolano commesso dal tribunale di primo grado o dalla corte d’appello. Quindi di fatto la corte d’appello funge solitamente da organo giurisdizionale di ultimo grado.

Quali sono i miei diritti dopo la pronuncia della decisione?

In quanto parte nel procedimento si ha diritto a ricevere quanto prima una copia scritta della decisione; se invece non si è parte nel procedimento, occorre contattare la corte o il tribunale per conoscere il contenuto della decisione.

Nella maggior parte dei casi si ha diritto a richiedere la traduzione dei documenti. All’occorrenza, l’organo giurisdizionale può far tradurre i documenti che riceve/invia, ma può essere necessario farne domanda alla corte o al tribunale. La traduzione è gratuita.

In questa fase del procedimento non si può essere assistiti da un målsägandebiträde (legaledi parte civile) a spese dello Stato. L’incarico di assistenza del legaledi parte civile si conclude con la conclusione del procedimento. Si è tuttavia liberi di ricorrere a un avvocato a proprie spese. Quando si ha diritto al gratuito patrocinio, lo Stato può coprire una parte delle spese sostenute per l'intervento di un avvocato.

Se si ha bisogno di aiuto in questa fase si può contattare un’associazione senza scopo di lucro operante in tale ambito, come un centro per le vittime di reati o un centro di sostegno alle donne (Brottsofferjouren Sverige, Riksorganisationen för kvinnojourer och tjejjourer i Sverige, Unizon, ecc.).

Ho diritto a un supporto o a una protezione dopo il processo? Per quanto tempo?

Sì, dopo il processo si potrebbe avere diritto a un supporto o a protezione. Il diritto a tale supporto o protezione garantito/a dalle organizzazioni senza scopo di lucro o dai servizi sociali non è limitato nel tempo. Esistono invece limiti temporali per quanto riguarda i dati personali protetti. Per maggiori informazioni, si rimanda alla pagina “La mia protezione personale se sono in pericolo” (I miei diritti in quanto vittima di reato).

Quali informazioni mi saranno comunicate in caso di condanna dell’autore del reato?

La decisione precisa, ad esempio, la pena inflitta e il periodo di detenzione del condannato. In caso di reato commesso contro una persona (reato contro la vita, la salute, la libertà o la sicurezza altrui), la Kriminalvården (direzione svedese degli istituti penitenziari e dei servizi di sorveglianza) chiede alla vittima se intende essere informata:

  • dell’istituto nel quale il condannato è stato recluso in Svezia;
  • del trasferimento del condannato in un altro istituto o paese;
  • del fatto che il condannato si trova fuori dall’istituto penitenziario;
  • della domanda presentata dal condannato o dalla direzione svedese degli istituti penitenziari e dei servizi di sorveglianza per commutare la condanna all’ergastolo;
  • del rilascio del condannato;
  • dell’evasione del condannato;
  • se il condannato non si presenta dopo un permesso penitenziario o un’altra uscita.

La direzione svedese degli istituti penitenziari e dei servizi di sorveglianza può astenersi dall’effettuare qualsiasi comunicazione che possa mettere a repentaglio la vita o la salute del detenuto.

Sarò informato/a del rilascio dell’autore del reato (compresa la scarcerazione anticipata o condizionale) o di una sua evasione?

In caso di reato commesso contro una persona (reato contro la vita, la salute, la libertà o la sicurezza altrui), la Kriminalvården (direzione svedese degli istituti penitenziari e dei servizi di sorveglianza) chiede alla vittima se intende essere informata:

  • del rilascio del condannato;
  • dell’evasione del condannato; o
  • se il condannato non si presenta dopo un permesso o un’altra uscita.

Sarò coinvolto nelle decisioni sul rilascio o sulla libertà condizionale? Per esempio, posso rendere dichiarazioni o ricorrere?

No, non se ne ha il diritto.

Ultimo aggiornamento: 06/10/2021

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