Diritti delle vittime per paese

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Come posso denunciare un reato?

È possibile denunciare un reato alla polizia telefonando al numero 114 14 (dall’estero +46 77 114 14 00) o recandosi presso un commissariato di polizia. In caso di rapina, frode relativamente a una carta di credito, furto o smarrimento (tranne per i passaporti o le carte di identità), il reato può essere denunciato anche on-line. Quando si ha un’identità protetta il reato non va denunciato on-line. Per le emergenze o i reati in corso, contattare l’SOS Alarm al numero 112. Fare una denuncia on-line.

Come posso conoscere il seguito della mia denuncia?

Quando si fa una denuncia alla polizia si riceve il numero che è stato attribuito al proprio fascicolo, oltre ai recapiti della persona da cui sarà possibile ottenere informazioni su tale denuncia. È altresì possibile conoscere lo stato d’avanzamento del fascicolo contattando la polizia telefonicamente, per posta elettronica (commissariato locale) o recandosi nel commissariato più vicino. Per rivolgersi all’ufficiale di polizia responsabile del proprio fascicolo, occorre chiamare il numero telefonico nazionale della polizia, ovvero il 114 14. Dal centralino si viene poi messi in contatto con l’ufficiale responsabile del fascicolo.

Ho diritto al patrocinio a spese dello Stato (nel corso delle indagini o del processo)? A quali condizioni?

Per alcuni reati, soprattutto quelli a carattere sessuale e le violenze domestiche, ma anche - in caso di necessità specifica - per altri reati, le vittime hanno diritto a essere assistite da un avvocato, il målsägandebiträde (legale di parte civile). Il rappresentante può essere nominato appena vengono avviate le indagini (preliminari). I suoi servizi sono gratuiti. Se si ritiene di avere bisogno di un rappresentante legale, occorre informare il prima possibile l’åklagare (pubblico ministero) o l’ufficiale di polizia che conduce le indagini preliminari. La domanda può anche essere trasmessa direttamente al tribunale di primo grado (tingsrätt, tribunale distrettuale). Sarà quest’ultimo a stabilire chi ne ha diritto e a nominare il rappresentante. È possibile indicare da chi si desidera essere assistiti. La persona nominata, solitamente un avvocato, ha il compito di tutelare gli interessi dell’assistito/a e di fornire aiuto e sostegno durante le indagini preliminari e il processo. Questa persona è tenuta a osservare il segreto e può aiutare l’assistito/a a far valere le proprie motivazioni e a chiedere il risarcimento. Il suo incarico si conclude con la fine del procedimento giudiziario. Il consulente di parte civile non ha come compito quello di aiutare l’interessato/a a ottenere il risarcimento o un altro indennizzo.

Se un tutore (il più delle volte un genitore) è sospettato di aver commesso un reato contro suo figlio, quest’ultimo può essere affidato a un rappresentante legale; lo stesso avviene se la persona sospettata di avere commesso il reato è imparentata con il tutore. Il rappresentante tutela i diritti del bambino durante le indagini preliminari e il processo. Il rappresentante speciale può essere un avvocato, un giurista assistente all’interno di uno studio legale oppure un’altra persona. La persona nominata deve avere le conoscenze, l’esperienza e le qualità personali necessarie all’adempimento del proprio incarico.

La tutela giuridica rientra nell’ambito delle assicurazioni sulla casa. L’assicurazione copre ad esempio le spese giudiziarie se la domanda di risarcimento non viene trattata nel corso del procedimento giudiziario. Di solito c’è una clausola che prevede che ci si debba fare carico di una parte delle spese (franchigia). Per maggiori informazioni, è bene rivolgersi alla propria compagnia assicurativa.

È possibile ottenere consulenza giuridica in tutti i tipi di cause in virtù della Rättshjälpslagen (legge svedese sul patrocinio a spese dello Stato). Questa consulenza può essere fornita, ad esempio, nell’ambito di una richiesta di risarcimento danni quando il pubblico ministero si rifiuta di fornire assistenza oppure nell’ambito delle trattative con una compagnia assicurativa. È possibile contattare uno studio legale per ottenere consulenza giuridica in virtù della legge sul patrocinio a spese dello Stato. La consulenza di un avvocato può durare fino a due ore a fronte del pagamento di un onorario fisso. L’onorario è di circa 1 600 SEK/ora. Quest’importo può essere ridotto in base alla situazione finanziaria della persona che necessita della consulenza.

Se non si ha alcuna tutela giuridica e se la consulenza giuridica ottenuta non ha permesso di risolvere la causa, previa valutazione dei propri bisogni, è possibile ottenere il gratuito patrocinio. In tal caso lo Stato si fa carico di una parte dei costi della rappresentanza legale. È possibile ottenere aiuto anche per la copertura delle spese di viaggio, alloggio, testimonianza e per ogni altra spesa. Le informazioni su come ottenere il gratuito patrocinio possono essere fornite da un avvocato, dal tribunale o dal Rättshjälpsmyndigheten (servizio di assistenza giudiziaria nazionale).

Posso chiedere il rimborso delle spese (per partecipare alle indagini/processo)? A quali condizioni?

In caso di convocazione da parte della polizia o del pubblico ministero si ha diritto a ottenere il rimborso delle spese sostenute in tale occasione. È il caso delle spese di viaggio e di alloggio, degli indennizzi per mancato guadagno o di altre perdite finanziarie. L’indennizzo per mancato guadagno è tuttavia limitato a un determinato importo. Per chiedere questo tipo di rimborso, occorre contattare la polizia.

In caso di convocazione da parte della polizia o del pubblico ministero si ha diritto a ottenere il rimborso delle spese sostenute in tale occasione. È possibile sentirsi chiedere dal presidente della corte o del tribunale, dopo essere stati ascoltati, se si avanzano richieste di indennizzo. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, la questione del pagamento viene risolta nella sala di accoglienza della corte o del tribunale dopo il processo. È in questo momento che si può chiedere un rimborso e conoscere l’importo che effettivamente si otterrà. Il pagamento viene effettuato direttamente nella sala di accoglienza; tuttavia in caso di importi elevati il versamento può essere rinviato. Per maggiori informazioni, contattare la corte o il tribunale.

Posso ricorrere contro la decisione di archiviazione della denuncia?

Se la causa viene chiusa e non si è soddisfatti della decisione, è possibile chiedere un esame del fascicolo da parte del pubblico ministero. In tal caso occorre rivolgersi alla polizia che trasmetterà la questione al pubblico ministero su richiesta dell’interessato/a. Se non si è soddisfatti di una decisione del pubblico ministero, è possibile contattare il pubblico ministero di grado superiore più vicino per ottenere un nuovo överprövning (esame).

Posso partecipare al processo?

Sì, di norma è necessario partecipare al processo perché la propria testimonianza è fondamentale per permettere alla corte o al tribunale di pronunciarsi.

Qual è il mio ruolo ufficiale nel sistema giudiziario? Ad esempio sono vittima, testimone, parte civile o accusa privata o posso costituirmi come tale?

Nel diritto svedese si è considerati målsägande (parte civile) durante le indagini preliminari e il processo. Non si è parte nel procedimento finché il procedimento non viene avviato dal pubblico ministero. Si può essere parte nel procedimento:

  • non appena il pubblico ministero avvia il procedimento;
  • se si richiede un risarcimento; e/o
  • se si partecipa all’azione penale.

È possibile partecipare all’azione penale in qualsiasi momento durante il processo; in tal caso il proprio ruolo nel procedimento è sostanzialmente paragonabile a quello del pubblico ministero e si possono presentare all’organo giurisdizionale prove proprie, ad esempio. Invece, per quanto riguarda il reato, non occorre provare nulla.

Si possono formulare varie accuse di propria iniziativa o un’accusa specifica se il pubblico ministero ha rinunciato all’azione penale o se ha fatto cadere le accuse. In tal caso occorre dimostrare alla corte o al tribunale che il reato è stato commesso.

Quali sono i miei diritti e obblighi in questo ruolo?

Se non si è parte nel procedimento si viene informati della data e dell’ora del processo solo se durante le indagini preliminari ne era stata fatta richiesta. Quando invece si è parte nel procedimento si ha diritto a essere presenti durante tutto il processo, anche quando quest’ultimo è a porte chiuse.

Si può essere convocati dinanzi all’organo giurisdizionale se il pubblico ministero vuole che si venga interrogati oppure in caso di richiesta di risarcimento. Si riceve una convocazione contenente la data e l’ora della comparizione e alcune informazioni sui validi motivi per cui è possibile non presentarsi. In caso di malattia o di altro valido motivo per non essere presenti, bisogna informare la corte o il tribunale il più sollecitamente possibile prima dell’inizio del procedimento. A quel punto sarà la corte o il tribunale a comunicare se la propria presenza è necessaria. In caso di assenza senza valido motivo si è soggetti al pagamento di un’ammenda.

Durante il processo è possibile chiedere il risarcimento; tuttavia solo la parte civile gode di questo diritto. Si verrà interrogati dal pubblico ministero e dall’imputato (o dal suo avvocato), ma l’interrogatorio non sarà sotto giuramento. Quando si è parte nel procedimento si ha la possibilità - personalmente o tramite il proprio avvocato - di interrogare l’imputato, i testimoni e i periti. Al termine del processo si ha inoltre la possibilità di dire alcune parole a mo’ di conclusione.

In caso di convocazione da parte della polizia o del pubblico ministero si ha diritto a ottenere il rimborso delle spese sostenute in tale occasione. Le spese ammissibili al rimborso sono quelle di viaggio e di alloggio e l’indennizzo per mancato guadagno (fino a 700 SEK al giorno).

Posso rendere una dichiarazione durante il processo o testimoniare? A quali condizioni?

Sì, il pubblico ministero vorrà probabilmente procedere a un interrogatorio durante il processo. Una parte civile non può tuttavia presentarsi in qualità di testimone; in altri termini la deposizione non avviene sotto giuramento. Quando si è parte nel procedimento si ha diritto a fare una deposizione durante il processo.

Quali informazioni posso ottenere durante il processo?

Quando si è parte nel procedimento si ha diritto a essere informati tramite diversi canali dei procedimenti giudiziari e del seguito della propria denuncia. Questo diritto prende in svedese il nome di “partsinsyn”. La vittima di un reato che non è parte nel procedimento non ha diritto a essere informata come le altre parti.

Durante le indagini preliminari la polizia chiede alla vittima se intende essere informata della sentenza pronunciata nella causa. Se la vittima era parte nel procedimento, la corte o il tribunale le trasmetterà la sentenza; diversamente, la sentenza sarà inviata solo in caso di preventiva richiesta.

Posso accedere ai documenti giudiziari?

Quando si è parte nel procedimento si ha diritto a essere informati tramite diversi canali dei procedimenti giudiziari e del seguito della propria denuncia. Questo diritto prende in svedese il nome di “partsinsyn”. Il suo obiettivo è soddisfare il bisogno d’informazione di una parte, affinché venga dato seguito alla denuncia nell’ambito di un’azione o di un processo. Ad esempio è possibile accedere ad alcuni documenti o atti di un fascicolo su richiesta o su istanza della corte o del tribunale. L’organo giurisdizionale ha inoltre un dovere di comunicazione e deve garantire di propria iniziativa che una parte abbia accesso ai documenti o agli altri elementi dell’indagine messi agli atti da terzi. La parte può trasmettere alla corte o al tribunale osservazioni su tali elementi.

La vittima di un reato che non è parte nel procedimento non ha diritto a essere informata come le altre parti.

Ultimo aggiornamento: 06/10/2021

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