Diritti delle vittime per paese

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Qual è la procedura da seguire per una domanda di risarcimento del danno da parte dell’autore del reato? (ad esempio, procedimento giudiziario, civile, costituzione di parte civile)

I testi vigenti consentono a chiunque sostenga di essere vittima:

  • di costituirsi parte civile dinanzi al giudice istruttore incaricato della pratica;
  • di presentare una domanda di provvedimento provvisorio o di proporre un’azione dinanzi al giudice civile sul merito.

1) L’azione civile dinanzi al giudice penale può essere esercitata in vari modi:

-          L’azione, quando l’azione penale non è stata promossa dal pubblico ministero (e ha quindi l’effetto di avviare l’azione penale).

È possibile procedere in due modi:

  • la citazione diretta (per le contravvenzioni o i reati);
  • la costituzione di parte civile (per i reati o i crimini).

-          L’intervento, quando l’azione penale è già stata avviata.

-          La costituzione di parte civile.

Questa procedura può essere effettuata sia in udienza, sia a distanza, presentando domanda al presidente del Tribunal correctionnel (tribunale correzionale) a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o via fax, indicando l’intenzione di costituirsi parte civile e l’ammontare del risarcimento richiesto. Questa procedura può essere effettuata anche tramite avvocato.

2) L’azione civile dinanzi al giudice civile può essere esercitata secondo il diritto comune della responsabilità civile.

L’interessato che decida di rivolgersi al giudice civile per ottenere il risarcimento del danno subito non può poi adire il giudice penale. Viceversa, se si rivolge al giudice penale, può successivamente portare la causa dinanzi al giudice civile.

Il giudice ha ordinato all’autore del reato di versare un risarcimento del danno/un indennizzo. Come posso costringere il colpevole a pagare?

In caso di difficoltà nel riscuotere l’importo del risarcimento, l’interessato ha la possibilità di ricorrere a procedure civili di esecuzione rivolgendosi a un ufficiale giudiziario. La domanda deve essere presentata per posta al presidente del Tribunal de grande instance o TGI (tribunale civile di primo grado) del domicilio del condannato o, se questi è in carcere, al presidente del tribunale civile di primo grado da cui dipende l’istituto penitenziario. Potranno essere oggetto di sequestro:

- una parte della retribuzione ancora disponibile del condannato;

- fondi sul suo conto in banca;

- alcuni suoi beni.

Se l’autore del reato si rifiuta di pagare, posso ottenere un anticipo da parte dello Stato? A quali condizioni?

Se il condannato non risarcisce volontariamente la vittima, quest’ultima ha la possibilità di rivolgersi al Service d’aide au recouvrement des victimes d’infractions o SARVI (Servizio di sostegno alla riscossione degli indennizzi a favore delle vittime di reati). Per farlo la vittima deve semplicemente dimostrare di avere diritto a un risarcimento danni in virtù di una decisione penale definitiva (non più impugnabile).

Sostituendosi al responsabile, il SARVI versa alla vittima l’intero ammontare del risarcimento fino a un importo di 1 000 euro; oltre questa somma, versa un anticipo del 30% dell’importo nel limite di un massimale di 3 000 euro. Qualora venga erogato un anticipo, il SARVI versa poi il resto a seconda della somma che sarà riuscito a ottenere dal condannato.

Per rivolgersi al SARVI e richiedere quindi assistenza alla riscossione, la vittima deve ritirare un apposito modulo presso i tribunali civili di primo grado (sportello unico della cancelleria, cancelleria del giudice delegato alle vittime, uffici di esecuzione, ufficio di sostegno alle vittime) o presso le maisons de justice et du droit , i points d’accès au droit , i municipi, ecc., che poi trasmetteranno il modulo compilato al SARVI.

Il ricorso al SARVI deve avvenire necessariamente nel periodo compreso tra due mesi e un anno dal giorno in cui la decisione sul risarcimento è diventata definitiva.

Ho diritto a un risarcimento da parte dello Stato?

Il Fonds de garantie des victimes d’actes de terrorisme et d’autres infractions o FGTI (Fondo di garanzia per le vittime di atti terroristici e di altri reati) interviene per risarcire le vittime di atti terroristici secondo una particolare procedura. Questo fondo interviene inoltre per risarcire:

-          le vittime di stupro, abusi sessuali, furto, truffa, appropriazione indebita, estorsione oppure in caso di danneggiamento di un bene;

-          le vittime di un reato che abbia dato luogo a un’invalidità permanente o a una totale inabilità al lavoro;

-          i parenti delle vittime di omicidio doloso o colposo.

Per beneficiare di un risarcimento del FGTI, è necessario a determinate condizioni presentare domanda direttamente alla Commission d’indemnisation des victimes d’infraction o CIVI (Commissione di risarcimento delle vittime di reato) del Tribunal de grande instance o TGI (Tribunale civile di primo grado) del domicilio del richiedente o del luogo del giudice penale adito per il reato.

Per rivolgersi alla CIVI, devono essere trascorsi tre anni dalla data del reato, termine che è prorogato di un anno dalla data dell’ultima decisione penale.

Se il reato è stato commesso sul territorio francese, possono essere risarciti:

-          i cittadini francesi;

-          i cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea.

Se invece il reato è avvenuto all’estero, possono beneficiare del risarcimento solo le persone di cittadinanza francese.

1) In caso di grave danno alla persona:

La vittima può ottenere il risarcimento totale del danno risultante da un’offesa alla persona nella misura in cui: i fatti hanno cagionato la morte, una mutilazione o un’invalidità permanente o una totale inabilità al lavoro pari o superiore a un mese oppure se i fatti costituiscono un reato di stupro, abuso o violenza sessuale oppure in caso di tratta di esseri umani.

La CIVI tiene conto delle prestazioni versate da enti sociali, mutue, compagnie assicurative, ecc. I danni al vestiario o i danni materiali non sono risarciti.

2) In caso di danno di lieve entità alla persona e di danno materiale risultante da stupro, frode, appropriazione indebita, estorsione oppure in caso di danneggiamento di un bene:

Se la vittima ha subito una lesione personale da cui è scaturita una totale inabilità al lavoro per un periodo inferiore a un mese oppure un danno materiale derivante da uno dei setti reati summenzionati, il risarcimento è soggetto a condizioni ben precise e limitato a un massimale.

Per ottenere un risarcimento in tal senso, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni aggiuntive:

-          disporre di risorse non superiori a una volta e mezza il massimale stabilito per beneficiare del patrocinio parziale a spese dello Stato (massimale a cui applicano correttivi per oneri familiari);

-          non essere in grado di ottenere un’efficace e adeguata riparazione del danno da parte di una compagnia assicurativa, un ente sociale o qualsiasi altro debitore;

-          trovarsi, a seguito del reato, in una grave situazione materiale o psicologica (solo per il danno materiale).

La vittima può beneficiare in tal caso di un indennizzo fino a massimale di 4.500 euro.

Ho diritto a un risarcimento se l’imputato non viene condannato?

Se l’imputato non viene condannato, è possibile avviare un’azione civile chiedendo il risarcimento del danno dinanzi a un tribunale civile. In tal caso occorre dimostrare la responsabilità dell’imputato nel danno subito.

Inoltre, dal momento che la procedura dinanzi alla CIVI è indipendente dal procedimento dinanzi ai giudici penali, la vittima può rivolgersi alla CIVI anche in assenza di sentenza di primo o secondo grado di un giudice penale e in caso di rilascio dell’imputato o dell’accusato.

Ho diritto a un aiuto pecuniario in attesa di una decisione sulla mia domanda di risarcimento?

Nell’ambito di un procedimento dinanzi alla CIVI, è possibile richiedere un anticipo se il proprio diritto a risarcimento non è contestato e se non è possibile stabilire il danno perché non si riesce a calcolarne l’ammontare totale o perché gli enti sociali non hanno comunicato l’importo delle somme rimborsate. Se queste condizioni non sono soddisfatte, l’anticipo potrà essere eventualmente concesso a discrezione del presidente della CIVI.

Ultimo aggiornamento: 07/09/2018

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