Contattando le autorità si otterranno informazioni riguardanti:
È inoltre possibile trovare indicazioni sul sito internet della direzione della polizia e della guardia di frontiera .
I diritti delle persone sono tutelati a prescindere dal paese dell'UE in cui sono state vittime di reato. Le vittime hanno la possibilità di sporgere denuncia e, se necessario, ricevere servizi di sostegno alle vittime sia nel paese in cui è stato commesso il reato sia in quello in cui vivono.
Dopo avere denunciato il reato, la vittima ha il diritto di ricevere le seguenti informazioni:
Tutti coloro che non capiscono né parlano estone hanno diritto a essere assisti da un interprete durante il procedimento. Su richiesta, le vittime possono ricevere una traduzione di qualunque testo indispensabile ai fini della comprensione della decisione sull'archiviazione del procedimento penale o della sentenza del giudice, nonché per garantire l'equità del procedimento.
Le autorità sono tenute a garantire che le vittime capiscano cosa viene spiegato e che siano capite. A tal fine, sono disponibili fogli informativi in un linguaggio di facile comprensione e sono presenti presso la polizia o la procura professionisti appositamente formati. È inoltre sempre possibile essere assistiti da un interprete in lingua dei segni.
I servizi di sostegno alle vittime sono erogati dall'Istituto nazionale estone per la previdenza sociale.
Le donne vittime di violenza possono altresì rivolgersi alle case rifugio per le donne per un aiuto.
La polizia fornirà alle vittime informazioni sui servizi di sostegno alle vittime e, ove necessario, le indirizzerà a un operatore specializzato nell'assistenza alle vittime. In molte stazioni di polizia sono sempre presenti operatori per il sostegno alle vittime.
Tutte le informazioni raccolte nel corso del procedimento penale sono riservate e non saranno condivise prima del processo pubblico. Il giudice può inoltre prevedere che il processo si tenga a porte chiuse e, in tal caso, non saranno pubblicamente accessibili neppure le informazioni discusse durante il processo.
No, l'accesso ai servizi generali di sostegno alle vittime è garantito a tutti, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno sporto denuncia. Tuttavia, vi sono servizi specifici di sostegno alle vittime accessibili soltanto dopo avere denunciato un reato, come ad esempio il risarcimento delle vittime di violenza o la fruizione di servizi di sostegno psicologico.
È possibile chiedere al pubblico ministero che richieda al giudice di emettere un'ordinanza restrittiva temporanea nei confronti dell'indagato. Tale ordinanza impone all'indagato di non recarsi nei luoghi specificati dal giudice e di non avvicinarsi alle persone precisate dal giudice né comunicare con loro.
È altresì possibile beneficiare di misure di protezione delle vittime applicate dalla polizia su richiesta della procura.
In situazioni di pericolo, occorre contattare la polizia, che si occuperà di garantire la vostra sicurezza.
La polizia è tenuta a valutare tutti i casi, garantendo che si eviti ogni danno.
Tutte le autorità competenti del procedimento sono sempre tenute a prendere in considerazione gli interessi della vittima e a prevenirne la vittimizzazione secondaria durante il procedimento penale.
In caso di reato grave, è possibile garantire che le vittime non siano interrogate in tribunale e, in alternativa, può essere organizzata un'udienza in videoconferenza o installare in aula un divisorio affinché l'imputato non veda la vittima durante l'interrogatorio in tribunale.
L'autorità responsabile del procedimento può invitare a partecipare all'interrogatorio di una vittima minorenne un funzionario competente in materia di tutela dei minori, un assistente sociale o uno psicologo. Questo intervento è obbligatorio nei casi gravi se la persona che si occupa del procedimento non ha una formazione specifica al riguardo.
Per le vittime minorenni i cui interessi sono in conflitto con quelli dei legali rappresentanti o dei genitori, l'autorità responsabile del procedimento può nominare un avvocato che le assisterà gratuitamente nell'ambito del patrocinio a spese dello Stato.
I minori affetti da disordini mentali e tutti i bambini di età inferiore ai 10 anni o, in casi di violenza domestica o sessuale, ai 14 anni non saranno interrogati in tribunale. Al contrario, l'interrogatorio della polizia con il minore sarà videoregistrato e può essere utilizzato come prova in tribunale.
Le persone i cui familiari siano deceduti a causa del reato godono di tutti i diritti garantiti alle vittime durante il procedimento.
I familiari delle vittime di reato hanno diritto, se necessario, a servizi di sostegno alle vittime analoghi a quelli previsti per le vittime stesse.
Con il consenso della vittima e dell'indagato, la procura può decidere di chiudere il procedimento ricorrendo alla conciliazione (mediazione). I servizi di conciliazione sono erogati da un operatore incaricato del sostegno alle vittime.
È possibile rinunciare alla procedura di conciliazione in ogni momento.
La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.