Diritti delle vittime per paese

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Le vittime di reato godono di una serie di diritti nei procedimenti preliminari e nei procedimenti penali; una protezione particolare è garantita ai minori e alle vittime di reati contro la libertà sessuale e della tratta di esseri umani

Chi è vittima di reato ha:

  1. il diritto di accedere a servizi di sostegno alle vittime di reato;
  2. il diritto di ricevere assistenza psicologica e professionale di altro genere da parte degli enti, delle organizzazioni e delle istituzioni che forniscono sostegno alle vittime, conformemente alla legge;
  3. il diritto di essere protetto da intimidazioni e ritorsioni;
  4. il diritto alla tutela della dignità durante il rilascio di testimonianze in qualità di vittima;
  5. il diritto di essere ascoltato senza indebito ritardo dopo aver denunciato un reato e successivamente di essere interrogato non oltre quanto assolutamente necessario ai fini del procedimento penale;
  6. il diritto di essere accompagnato da una persona di fiducia, qualunque sia l'azione a cui prende parte;
  7. il diritto di essere sottoposta a procedure mediche minime, solo se assolutamente necessarie ai fini del procedimento penale;
  8. il diritto di proporre un'istanza per procedere o di presentare una querela ai sensi del codice penale (Kazenski zakonik), partecipare a procedimenti penali come parte offesa, essere informata del rigetto di una denuncia (articolo 206, comma 3, della legge) e della decisione del pubblico ministero (državni odvjetnik) di non prendere alcun provvedimento nonché di proseguire l’azione penale individualmente senza il pubblico ministero;
  9. Il diritto di essere informato dal pubblico ministero in merito all'azione adottata sulla base della sua accusa (articolo 206a del codice penale) e di sporgere denuncia presso il procuratore capo (viši državni odvjetnik) (articolo 206b del codice penale);
  10. il diritto di chiedere e ricevere, senza indebiti ritardi, informazioni riguardo alla liberazione dell'autore del reato dalla pena detentiva o dalla custodia cautelare, all'evasione o alla scarcerazione dell'autore del reato e alle misure adottate per garantire la protezione della vittima;
  11. il diritto di chiedere e ricevere informazioni sulle eventuali decisioni definitive di archiviazione del procedimento penale;
  12. altri diritti previsti dalla legge.

Inoltre, le vittime di reati sessuali e della tratta di esseri umani hanno il diritto di:

  1. consultare gratuitamente un consulente legale prima di essere sentite;
  2. avere un rappresentante a titolo gratuito;
  3. essere sentite da una persona dello stesso sesso presso il posto di polizia o il pubblico ministero (državno odvjetništvo) e di essere sentite dalla stessa persona in occasione di un'altra eventuale audizione;
  4. rifiutarsi di rispondere a domande strettamente connesse alla loro vita privata e non correlate al reato;
  5. chiedere di essere sentite mediante mezzi audiovisivi (articolo 292 comma 4, del codice penale);
  6. chiedere che sia garantita la protezione dei loro dati personali;
  7. chiedere l'esclusione del pubblico dall'udienza.

I minori vittime di reato godono di tutti i suddetti diritti nonché del diritto di:

  1. avere un rappresentante a titolo gratuito;
  2. chiedere che sia garantita la protezione dei loro dati personali;
  3. chiedere l'esclusione del pubblico.

Per "minore" si intende qualsiasi persona di età inferiore a 18 anni.

I minori che sono vittime o testimoni sono ascoltati dal magistrato inquirente durante un'udienza istruttoria e il mandato di comparizione è inviato ai genitori o tutori.

Querela

Laddove si denunci un reato, nella maggior parte dei casi il pubblico ministero procederà d'ufficio.

È possibile sporgere querela nel caso di reati per i quali la perseguibilità è soggetta a querela. Quest'ultima deve essere presentata entro tre mesi dalla data in cui la persona fisica o giuridica ha avuto notizia del reato e dell'identità del suo autore.

Azione connessa per danni (costituzione come parte civile)

La domanda di costituzione di parte civile può essere presentata dalla parte lesa.

La vittima di un reato è anche la persona offesa dal reato e ha pertanto il diritto di intentare un'azione connessa per i danni subiti.

L'azione intentata può includere le richieste seguenti:

  • il risarcimento dei danni subiti, che possono essere materiali o immateriali (dolore sofferto, paura);
  • la restituzione di effetti personali, se la persona offesa può provare di esserne il proprietario o il legittimo titolare;
  • l'annullamento di una determinata operazione, se il reato ha comportato un trasferimento di proprietà (se la vittima è stata costretta dall'imputato a stipulare un contratto).

È possibile intentare contro l'imputato un'azione connessa per danni nell'ambito di un procedimento penale oppure in un procedimento civile separato. Un'azione connessa intentata durante un procedimento penale è ammissibile a condizione che l'imputato sia giudicato colpevole.

Questa condizione non si applica alle azioni connesse intentate in un procedimento civile.

Diritti delle parti offese nelle indagini e nei procedimenti penali

La vittima di un reato che è parte civile in un procedimento penale ha il diritto di:

  • esprimersi nella propria madrelingua, inclusa la lingua dei segni, e di richiedere l'intervento di un interprete nel caso in cui non capisca o non parli il croato o di un interprete dei segni qualora la parte civile sia affetta da sordità o sordocecità;
  • intentare un'azione connessa per danni e chiedere che siano emesse ingiunzioni provvisorie;
  • avere un rappresentante;
  • segnalare fatti e presentare elementi di prova;
  • essere presente all'udienza istruttoria;
  • essere presente al procedimento, partecipare al procedimento istruttorio e fare una dichiarazione conclusiva;
  • accedere al fascicolo della causa;
  • essere informata dal pubblico ministero in merito all'azione adottata sulla base della sua denuncia e di presentare una denuncia al procuratore capo;
  • presentare appello;
  • chiedere il ripristino della situazione originaria;
  • essere informata dell'esito del procedimento penale.

Sia prima che in qualsiasi momento del procedimento penale, il pubblico ministero e l'organo giurisdizionale devono considerare la possibilità che l'imputato risarcisca la parte offesa per eventuali perdite causate dal reato. Sono altresì tenuti a informare la parte lesa del diritto di esprimersi nella propria madrelingua, inclusa la lingua dei segni qualora la parte sia affetta da sordità o sordocecità; e di richiedere l'intervento di un interprete nel caso in cui non capisca o non parli il croato o di un interprete dei segni qualora la parte sia affetta da sordità o sordocecità; intentare un'azione connessa per danni e chiedere che siano emesse misure cautelari; far valere i fatti e addurre prove rilevanti, essere presente al procedimento, partecipare al procedimento istruttorio e fare una dichiarazione conclusiva; accedere al fascicolo della causa, e di essere informata dal pubblico ministero in merito all'azione adottata sulla base della sua denuncia e di presentare una denuncia al procuratore capo.

Diritto a un risarcimento economico

Secondo la legge sul risarcimento economico delle vittime di reati (Zakon o novčanoj naknadi žrtvama kaznenih djela) (Narodne Novine (NN; Gazzetta ufficiale della Repubblica di Croazia) nn. 80/08 e 27/11), le vittime di reati violenti commessi intenzionalmente in Croazia hanno diritto a un risarcimento economico, così come i loro familiari, alle condizioni previste dalla suddetta legge.

Tale legge prevede un diritto al risarcimento economico per le vittime di reati dolosi violenti e specifica i prerequisiti e le procedure per esercitare detto diritto, gli organismi competenti a decidere e che partecipano al processo decisionale sul diritto al risarcimento nonché gli organismi e la procedura nei casi transfrontalieri.

Le vittime di reati dolosi violenti hanno il diritto a essere risarciti con risorse attinte dal bilancio nazionale.

La polizia, il pubblico ministero e i giudici sono tenuti a fornire informazioni sul diritto al risarcimento, mettere a disposizione i moduli di domanda necessari e, su richiesta delle vittime, dare indicazioni generali e informazioni su come compilare le domande e sui documenti giustificativi necessari.

Le domande di risarcimento economico devono essere trasmesse al ministero della Giustizia per mezzo del modulo apposito, scaricabile dal sito del ministero.

Modulo per la domanda di risarcimento per le vittime di reati in croato (223 Kb)  PDF (223 Kb) hr

Le domande di risarcimento devono essere trasmesse entro sei mesi dalla data in cui è stato commesso il reato. Laddove la vittima non sia riuscita, per legittimi motivi, a presentare la domanda entro la scadenza indicata, potrà presentarla entro tre mesi dalla data di cessazione dei legittimi motivi. In ogni caso, la domanda non può essere registrata dopo che sono trascorsi tre anni dalla data in cui è stato commesso il reato.

Se la vittima è un minore o una persona privata della capacità di agire e il suo legale rappresentante non ha presentato la domanda entro sei mesi dalla data in cui è stato commesso il reato, il periodo di sei mesi prende inizio dal giorno in cui la persona compie 18 anni o dalla data di avvio del procedimento penale dopo il raggiungimento della maggiore età da parte della vittima o dal giorno in cui la vittima acquisisce nuovamente la propria capacità di agire.

Hanno diritto al risarcimento:

  • le vittime di reati violenti con cittadinanza croata o di uno Stato membro dell'Unione europea oppure che hanno la loro residenza permanente nell'Unione europea e se il reato è stato commesso in Croazia;
  • le vittime che hanno subito gravi lesioni corporali o le cui condizioni di salute sono peggiorate a causa del reato (l'interessato ha diritto al risarcimento delle spese sostenute per le cure mediche, purché tali spese non siano coperte da un'assicurazione sanitaria obbligatoria e non superino l'importo dell'assicurazione sanitaria della Repubblica di Croazia, nonché al risarcimento del mancato guadagno fino all'ammontare di 35 000 HRK);
  • i parenti stretti di una vittima deceduta (coniugi o partner, figli, genitori, genitori adottivi, figli adottivi, genitori acquisiti, figli acquisiti, partner dello stesso sesso, nonni e nipoti, se appartenenti allo stesso nucleo familiare della vittima) (il parente ha diritto a essere risarcito per la perdita dell'assegno di mantenimento obbligatorio fino all'importo di 70 000 HRK).
  • in caso di decesso della vittima, la persona che ha sostenuto le spese del funerale, fino a un importo di 5 000 HRK;
  • se la polizia o il pubblico ministero ricevono la denuncia di un reato o iscrivono un reato nell'apposito registro entro sei mesi dalla data in cui esso è stato commesso, indipendentemente dal fatto che l'autore sia noto oppure no.

Per determinare l'importo del risarcimento si tiene conto del comportamento della vittima durante e dopo il reato o del suo contributo all'insorgenza e alla portata del danno, del fatto che sia una vittima immediata o meno, se abbia denunciato il reato alle autorità competenti e quando. Inoltre, viene valutata la cooperazione della vittima con la polizia e le autorità competenti al fine di assicurare l'autore del reato alla giustizia, tenendo conto dell'eventuale contributo della vittima immediata a causare o aggravare il danno. In ognuno di questi casi il risarcimento cui la vittima ha diritto sarà ridotto di conseguenza. La domanda di risarcimento può essere respinta o ne può essere ridotto l'importo, laddove emerga che la vittima è coinvolta in attività di criminalità organizzata o in un'organizzazione criminale. Il risarcimento può altresì essere negato o ne può essere ridotto l'importo, qualora un risarcimento completo sia contrario al principio dell'uguaglianza, della moralità e dell'ordine pubblico.

Comunicazione del rilascio del condannato

Quando un imputato è condannato a una pena detentiva, il servizio per il sostegno alle vittime e ai testimoni (Služba za podršku žrtvama i svjedocima) del ministero della Giustizia comunica alla vittima la data del rilascio del detenuto (rilascio alla scadenza regolare e in libertà condizionale).

Obbligo di comunicare alle vittime il rilascio del detenuto

Conformemente alle disposizioni della legge di modifica sulle pene detentive (Zakon o izmjenama i dopunama Zakona o izvršenju kazne zalatvora), il servizio per il sostegno alle vittime e ai testimoni del ministero della Giustizia è tenuto a informare la vittima, la parte offesa o le loro famiglie del rilascio del detenuto.

Le vittime di un reato sono informate del rilascio di un detenuto nei casi di reati contro la libertà sessuale e la moralità sessuale, di reati contro la vita e l'incolumità fisica e di crimini violenti.

Queste informazioni sono comunicate alla vittima, alla parte offesa o alle loro famiglie in caso di rilascio alla scadenza regolare o in libertà condizionale.

Inoltre, quando viene adottata una decisione sulla possibilità di consentire il trasferimento di un detenuto dal carcere alla propria residenza permanente o temporanea, gli istituti penitenziari/le carceri possono chiedere al servizio per il sostegno alle vittime e ai testimoni di fornire informazioni sulla reazione della vittima o dei suoi familiari rispetto a tale possibilità. Le relazioni redatte dal servizio per il sostegno alle vittime e ai testimoni per l'istituto penitenziario/il carcere si basano sulle discussioni con la vittima.

Sostegno per i testimoni e le vittime

Il sostegno per i testimoni e le vittime nella Repubblica di Croazia è coordinato dal servizio per il sostegno alle vittime e ai testimoni del ministero della Giustizia.

Le vittime e i testimoni possono ricevere sostegno e informazioni sui diritti e sulle procedure dalle unità per il sostegno alle vittime e ai testimoni.

Presso sette tribunali circondariali (županijski sudovi) sono stati istituiti servizi di sostegno alle vittime e ai testimoni (Zagabria, Zara, Osijek, Vukovar, Spalato, Sisak e Fiume) e forniscono sostegno psicologico, informazioni pratiche e informazioni sui diritti alle vittime (e ai testimoni) nonché ai loro accompagnatori. Garantiscono sostegno anche le unità dei tribunali circondariali e per i reati minori (općinski e prekršajni sudovi).

Le vittime possono ottenere informazioni sui loro diritti e sulle forme di assistenza riservate loro telefonando al numero gratuito 116 006 nazionale per le vittime di reati gravi e reati minori (cfr. il sito web del call center nazionale). Anche il ministero della Giustizia offre sostegno e informazioni alle vittime e ai testimoni per quanto riguarda i loro diritti.

Il ministero della Giustizia informa inoltre le vittime e i testimoni dei loro diritti e del sostegno proposti. Le relative domande e le richieste di informazioni possono essere inviate per posta elettronica al seguente indirizzo zrtve.i.svjedoci@pravosudje.hr o presentate attraverso il sito internet del ministero della Giustizia della Repubblica croata: https://pravosudje.gov.hr/

Sostegno per le vittime e i testimoni nei casi transfrontalieri

Il servizio per il sostegno alle vittime e ai testimoni, istituito presso il ministero della Giustizia, fornisce assistenza e informazioni alle vittime e ai testimoni chiamate a comparire in giudizio mediante l'assistenza giudiziaria internazionale (inclusi i testimoni di crimini di guerra).

I testimoni chiamati a comparire per testimoniare negli organi giurisdizionali della Repubblica di Croazia o i testimoni croati convocati a comparire dinanzi a un giudice straniero sono informati a mezzo lettera.

Ai testimoni dei crimini di guerra è garantita protezione fisica, ove necessario, e assistenza per preparare il viaggio e la comparizione dinanzi all'autorità giudiziaria competente (nel caso di testimoni e di altri soggetti convocati per essere interrogati nei procedimenti penali relativi ai crimini di guerra dinanzi agli organi giudiziari competenti della Repubblica di Croazia o all'estero, laddove il sostegno riguardi una domanda di assistenza giudiziaria internazionale).

Cliccare sui link seguenti per trovare le informazioni richieste:

1 - Miei diritti in quanto vittima di un reato

2 - Denuncia di un reato e miei diritti durante le indagini o il processo

3 - Miei diritti dopo il procedimento

4 - Risarcimento

5 - Miei diritti in materia di aiuto e assistenza

Ultimo aggiornamento: 27/03/2023

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