Imputati (procedimenti penali)

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Posso proporre impugnazione?

Il giudice si pronuncia in udienza. La decisione, il verdetto o la pena possono essere impugnati dinanzi al tribunale superiore; si può chiedere l’assoluzione o una riduzione di pena. Se la persona condannata ritiene che durante il processo del proprio caso dinanzi al tribunale distrettuale siano state commesse gravi mancanze, può chiedere il rinvio della causa al medesimo tribunale per un nuovo processo con altri giudici.

La condanna, il verdetto o la pena possono essere impugnati verbalmente all’udienza in cui viene pronunciata la decisione. È altresì consentita l’impugnazione scritta presso il tribunale distrettuale o la procura. Il termine di deposito dell’impugnazione è di due settimane. Se la persona condannata ha un avvocato difensore, sarà quest’ultimo che, di norma, si occuperà degli aspetti pratici dell’impugnazione. Qualora la pena consista in una multa di non oltre 3 000 DKK, per impugnare la decisione è necessaria la previa autorizzazione della commissione di ricorso danese (Procesbevillingsnævnet) e la richiesta a tale organo dev’essere presentata entro due settimane dalla decisione medesima.

Cosa accade se propongo impugnazione?

In caso di impugnazione della decisione di un giudice, la causa sarà discussa presso un giudice superiore, la cui udienza sarà anch’essa aperta al pubblico. Non sono previsti termini riguardo alla data in cui la causa dev’essere discussa dinanzi al giudice superiore.

Qualora la persona condannata si trovi in stato di custodia cautelare, il giudice superiore è tenuto a dare la precedenza al suo caso. Egli è altresì chiamato a decidere se la persona condannata debba rimanere in stato di carcerazione preventiva fino alla data e per l’intera durata del procedimento di impugnazione.

Nell’impugnazione per ottenere l’assoluzione il caso sarà nuovamente giudicato dal giudice superiore e, in tale circostanza, l’appellante potrà produrre nuovi elementi di prova. Occorrerà, dunque e al più presto, concordare con il proprio avvocato quali nuove prove presentare in appello. Non appena l’accusa avrà comunicato le prove su cui si baserà nel giudizio dinanzi al giudice superiore, l’avvocato disporrà, solitamente, del termine di 14 giorni per trasmettere le sue prove. L’appellante può essere esonerato dal rispetto del suddetto termine di 14 giorni.

Nell’impugnazione per ottenere soltanto una riduzione della pena il giudice superiore provvederà unicamente al riesame di quest’ultima e, in tal caso, le parti non produrranno prove dinanzi al giudice. Il legale dell’appellante, tuttavia, potrà chiedere al giudice ulteriori informazioni sulle circostanze personali del suo cliente, rilevanti ai fini della fissazione della pena o della questione dell’estradizione.

 

Cosa accade durante l’udienza del procedimento di impugnazione?

Nell’impugnazione per ottenere l’assoluzione il caso verrà nuovamente giudicato dal giudice superiore. Nella pratica, questo giudice inizia sovente il procedimento dando lettura delle dichiarazioni rese dall’appellante e dai testimoni nel corso del procedimento dinanzi al tribunale distrettuale. Tuttavia, qualora l’appellante e il suo avvocato non accettino tale procedura, le dichiarazioni dovranno essere fornite ex novo.

Nell’impugnazione per ottenere la riduzione della pena il giudice superiore tiene conto delle prove presentate dinanzi al tribunale distrettuale e decide la pena sulla base di esse.

Il giudice superiore pronuncia la propria decisione in udienza. Egli può decidere di confermare la sentenza del tribunale distrettuale, di aumentare o di ridurre la pena oppure di pronunciare l’assoluzione. In quest’ultimo caso, o nell’ipotesi di riduzione della pena, le spese del giudizio di appello sono a carico dello Stato. Lo stesso vale nel caso in cui l’accusa impugni la sentenza e il giudice superiore si limiti a confermarla. In tutte le altre circostanze è probabile che alla persona condannata venga chiesto di sostenere le spese del giudizio di impugnazione.

Cosa accade se l’impugnazione viene accolta/respinta?

La sentenza del giudice superiore sostituisce quella del tribunale distrettuale e, di norma, è definitiva. La causa può essere eccezionalmente portata dinanzi alla Corte suprema previa autorizzazione della Procesbevillingsnævnet. Tale autorizzazione viene solitamente concessa soltanto se si tratta di una questione di diritto e, pertanto, di un potenziale precedente giurisprudenziale, oppure per altri motivi particolari. Il suddetto organo autorizza il ricorso dinanzi alla Corte suprema soltanto per un numero limitato di cause penali. L’avvocato è in grado di informare il suo cliente sulle possibilità di ottenere tale approvazione.

In caso di assoluzione e qualora, nel corso delle indagini, siano state adottate misure invasive della libertà personale quali l’arresto, la detenzione o la perquisizione, la persona colpita da tali provvedimenti può chiedere il risarcimento dei danni. La richiesta dev’essere effettuata per iscritto all’ufficio locale della procura entro due mesi dalla pronuncia del giudice. Di solito l’avvocato di fiducia si occupa delle formalità relative alla richiesta dei danni. È consigliabile comunicare al proprio avvocato il recapito in cui poter essere contattati.

Provengo da un altro Stato membro. Posso esservi trasferito dopo il processo?

Di norma è possibile essere trasferiti in un altro Stato membro per scontare la propria pena. Solitamente ciò accade soltanto se si chiede di essere mandati a scontare la pena nel proprio Stato di origine. La richiesta in tal senso va presentata al ministero della Giustizia danese.

In caso di condanna, posso essere nuovamente processato per lo stesso reato?

In Danimarca non si può essere condannati due volte per lo stesso reato. Il medesimo principio si applica negli altri Stati europei. Poiché le disposizioni in materia di sanzioni possono variare da Stato a Stato, occorre chiedere informazioni in proposito anche nel paese che potrebbe perseguire il reato in questione.

Informazioni su imputazioni/condanna

Una volta pronunciata la decisione, quest’ultima viene iscritta nel casellario giudiziale centrale. Le pronunce sulle violazioni del codice penale danese vengono inserite nella sezione del casellario dedicata alle decisioni. Le decisioni riguardanti violazioni di altre leggi vengono iscritte in caso di condanna a pena detentiva o all’interdizione o alla revoca di un diritto (condanna privativa di un diritto). La registrazione contiene anche l’indicazione del giudice che ha pronunciato la sentenza, la relativa data, le disposizioni di legge violate e la pena irrogata.

Esistono limiti su quali decisioni riportare nel casellario che possono essere rilasciate per uso personale. I dati sono conservati in formato elettronico e la relativa eliminazione dipende dalla gravità della sanzione applicata. È possibile sporgere reclamo in merito a errori di registrazione o di cancellazione ma non riguardo all’effettiva registrazione di una decisione. Tali reclami devono essere presentati all’Ufficio del commissario nazionale della polizia danese (Rigspolitichefen), che è l’autorità responsabile dei dati del casellario.

Link correlati

Legge sull’amministrazione della giustizia in Danimarca

Provvedimento esecutivo sul trattamento dei dati personali nel casellario giudiziale centrale

Ultimo aggiornamento: 13/08/2019

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